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Ampli & Effetti => Amplificatori => Discussione aperta da: robland il 28 Febbraio, 2023, 03:48 PM

Titolo: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 28 Febbraio, 2023, 03:48 PM
A proposito di un video che YouTube mi suggerisce di vedere, ma che non ho ancora visto...


... ho notato che su un gruppo FB, il costruttore di coni della Jensen, Ignazio Vagnone, ha scritto un commento assai interessante che riporto qui sotto:

"Molto bello! Grazie per aver messo a disposizione della community questo video!
Potrebbe essere interessante per tutti andare a cercare in rete un documento molto ben scritto da Andy Marshall (THD), e condiviso nientemeno che da Reinhold Bogner sul suo sito, che esplora proprio questa diatriba, dal punto del costruttore. Io ne ho salvato copia, e sono ben lieto di condividerlo, sa qualcuno lo vuole leggere (in inglese). In sostanza, si dice questo: di per se' un PCB non è ne' peggio ne' meglio di un Handwired. Dipende semplicemente da come è stato progettato, come è stato costruito e da che materiali sono stati usati.

Questi due, che evidentemente di amplificatori ne sanno qualcosina, sostengono che la costruzione handwired, e soprattutto quella point to point, ha senso per quantità particolarmente piccole (boutique vera, tipo 30 pezzi all'anno), dove ci si può prendere il tempo e la cura di costruire gli ampli senza fretta, assicurandosi che tutti i dettagli, le lunghezze dei cavi, il percorso di essi, eccetera eccetera siano sempre gli stessi, per minimizzare il rischio di eventuali differenze tra due esemplari diversi, sia timbriche che a livello di rumorosità. Inoltre è ovviamente un tipo di costruzioni che si presta benissimo alle modifiche, customizzazioni, ecc.
Turret Board e Eyelet sono "quasi" una via di mezzo, sempre decisamente più HW che PCB ma che ben si prestano a produzioni anche di quantità più importanti e con ottima costanza produttiva.

Il PCB fatto bene ha un costo non indifferente a livello di materiali e di sviluppo. Però una volta messo a punto, garantisce una costanza di produzione difficilmente raggiungibile con la tecnica PTP. In sostanza quindi è un tipo di produzione che necessita di un investimento iniziale, che prende senso se si programmano quantità di produzione più elevate, dai 30-50 per tipo a salire, senza alcun tipo di compromesso qualitativo, anzi, con una "consistency" decisamente elevata, e se non si prevede di fare necessariamente custom voicing per ogni cliente.
Si parla naturalmente di PCB di spessori consistenti, materiali di qualità, di piste di rame di "portata" equivalente a quelle dei cavi, insomma di roba fatta bene.

Poi, se prendiamo un ampli cheap, con un PCB sottile, piste di rame sottili come i capelli che ho già perso, con diafonia tra le piste e problemi di dissipazione... beh, naturale che, anche ammesso che suoni dignitosamente bene, non crediamo che l'affidabilità sarà proprio la prima virtù di quell'oggetto."
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 28 Febbraio, 2023, 03:49 PM
Come sospettavo .. :snob:  :laughing:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 28 Febbraio, 2023, 04:23 PM
L'utenza del gruppo FB si sarà fermata al primo rigo e sarà andata in panne, gli sarà apparso il messaggio "fuori servizio" sull'ippocampo, visto il tipo di "chitarristi" che attirano quei gruppi.

Comunque in buona sostanza dice cose note.
Un ampli ptp o hw è come il vestito costruito dal sarto fatto su misura per te, mentre l'ampli fatto con le pcb è come il prodotto industriale che può andare dal pessimo (Bugera) all'eccelso (Mesa Boogie).

Più che un discorso qualitativo, è un discorso quantitativo. C'è da dire però che quasi tutti gli ampli belli (Victoria, Cornford, Dr.Z, Hamstead, Milkman, Carr, Blankenship) sono fatti point to point. E' anche quello che paghi, l'essere un prodotto "unico" fatto a mano, perchè il prezzo dei materiali, se va bene, arriva a 700-800$ che è il prezzo dei kit da assemblare.
E' un po' la differenza tra comprare un tavolo da Mondo Convenienza e farsi fare un tavolo dal falegname con 40 anni di esperienza.


Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 28 Febbraio, 2023, 04:47 PM
Io invece devo ammettere che pensavo a numeri più grandi, tipo max 1000 all'anno per gli handwired point to point, e oltre 1000 per i PCB.
Invece... 30-50!!!
Manco 3-400.
Trenta significa meno di tre al mese! Ecco perché costano un botto.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Prosit il 28 Febbraio, 2023, 07:37 PM
Vabbè la questione dei numeri è relativa: se metto in piedi un'azienda seria che realizza ampli PTP con componenti di qualità e saldature a mano, ma poi sono da solo a realizzarli, è chiaro che potrò produrne pochi esemplari al mese; se invece siamo in tre a lavorarci su, la produzione triplica ... e così via, ma non è che il prezzo possa poi cambiare granché perché comunque si pagheranno, in ogni caso, più ore di mano d'opera e componenti più costosi rispetto ad ampli realizzati con circuiti su PCB o interamente con macchine a controllo numerico. Il numero di esemplari prodotti, piuttosto, dipenderà da altre variabili come la capacità (e la volontà) di far fronte alle varie domande di mercato.
Concordo con Davids, al di là del marketing e del "blasone" del marchio, il maggior costo di un ampli HW sta proprio nella artigianalità del prodotto che, spesso, coincide con una maggior qualità del suono e affidabilità del tutto.
Leggevo tempo fa (non ricordo più la fonte ...  :acci: ), che esemplari uguali di ampli costruiti a mano point to point non suonano esattamente uguali e direi: per fortuna!
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 01 Marzo, 2023, 11:21 AM
Citazione di: robland il 28 Febbraio, 2023, 04:47 PMIo invece devo ammettere che pensavo a numeri più grandi, tipo max 1000 all'anno per gli handwired point to point, e oltre 1000 per i PCB.
Invece... 30-50!!!
Manco 3-400.
Trenta significa meno di tre al mese! Ecco perché costano un botto.

1000 all'anno son numeri da catena di montaggio  :laughing:

Tutti quei signori che ho citato, costruiscono a mano da soli oppure facendosi aiutare da un team di 3-4 persone al massimo. E' quello che in Italia chiameremmo "ditta individuale". Prendi Fulltone ad esempio che ha chiuso lo scorso anno: aveva un paio di collaboratori e nulla più.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 01 Marzo, 2023, 11:52 AM
Citazione di: Davids il 01 Marzo, 2023, 11:21 AM1000 all'anno son numeri da catena di montaggio  :laughing:


Finisco sempre per sopravvalutare l'importanza per il mondo di queste attrezzature.   :laughing:
Fosse per me, Bogner avrebbe più dipendenti della Apple.  :lol:
Invece dimentico, come dici, che anche in queste aziende note nel nostro piccolo mondo felice (ok, di nicchia, ma comunque prestigiose) ci siano quattro tizi che fanno questi circuiti sfornando numeri contenuti.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 22 Dicembre, 2024, 04:30 PM
A un anno e mezzo di tempo dalla chiacchierata, riprenderei l'argomento (di stretta attualità nell'epoca digitale  :laughing:):
Quali ampli point to point in commercio conoscete?
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 22 Dicembre, 2024, 05:11 PM
Penso che oggi ne vengano prodotti veramente pochi..  :-\
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 22 Dicembre, 2024, 08:37 PM
I Carr dovrebbero esserlo.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 22 Dicembre, 2024, 09:26 PM
Tutti? Accipicchia... Almeno si spiegherebbero i prezzi.  :-\
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 22 Dicembre, 2024, 11:35 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Dicembre, 2024, 09:26 PMTutti? Accipicchia... Almeno si spiegherebbero i prezzi.  :-\

Non so dirti quanti modelli lo siano, però sicuramente Carr è un brand che ne fa ancora.

In Italia la testata Mezzabarba MZero è point to point.
I Fender della linea custom (i vari 57 custom tweed) dovrebbero esserlo, ma non sono certo. Sicuramente sono handwired, ma poi chi dice che siano point to point e chi tace.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Prosit il 23 Dicembre, 2024, 01:09 AM
Matchless
Bad Cat
Ceriatone
Cornell
Morgan Amplification
Divided by 13
Dr. Z Amplification
Vox (Hand-wired)
Orange (alcuni)
Fender (alcuni)
Two Rock
Fryette
Tone King
Victoria
Reeves

BRBS
Orlando
Burn FX

Ce ne stanno tanti altri che adesso non mi vengono in mente.


Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 23 Dicembre, 2024, 08:41 AM
@Prosit : :sconvolto:

Ma sei sicuro? Point to point? Capirei fatti a mano... Ma PtP..
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 23 Dicembre, 2024, 10:25 AM
Citazione di: Prosit il 23 Dicembre, 2024, 01:09 AMMatchless
Bad Cat
Ceriatone
Cornell
Morgan Amplification
Divided by 13
Dr. Z Amplification
Vox (Hand-wired)
Orange (alcuni)
Fender (alcuni)
Two Rock
Fryette
Tone King
Victoria
Reeves

BRBS
Orlando
Burn FX

Ce ne stanno tanti altri che adesso non mi vengono in mente.

Wow, grazie Prosit!

Dalla tua lista mi permetto di tirar fuori Tone King, Morgan, Bad Cat, Ceriatone, che non solo non fanno point to point ma hanno pure carenze a livello di componentistica. Sono ottimi PCB per cui suonano bene (finché non si surriscaldano, come tutti i PCB), ma poi... problemi. Perché fusibili, alimentatori, trasformatori, valvole sono fatti in economia.

Metto nella lista invece gli Hiwatt di fascia alta, che sono point to point e pare anche fatti bene.
Ovviamente Mezzabarba, che non solo è point to point ma con una componentistica spaziale, così come Victoria e forse anche Cornell.

Perché poi il problema non finisce qui: esistono anche gli ampli point to point sì, ma con componentistica scadente, per cui a quel punto ci si guadagna solo in facilità di manutenzione, ma la resa sonora pur buona non eguaglia gli ampli vintage fatti con componenti ormai rari.

P.s. ovviamente pr queste info dipendo da un paio di fonti che hanno la fissa su queste cose, ma nessuno è infallibile per cui rettificate pure.
E soprattutto integrate!
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Prosit il 23 Dicembre, 2024, 11:54 AM
Citazione di: robland il 23 Dicembre, 2024, 10:25 AMP.s. ovviamente pr queste info dipendo da un paio di fonti che hanno la fissa su queste cose, ma nessuno è infallibile per cui rettificate pure.
E soprattutto integrate!
Non discuto perché non sono uno che ha la fissa e quindi posso solo apprendere da chi ne sa di più  ::)
Posto, però, un collegamento alle immagini di un clone Matchless della Ceriaton, che sembra contraddire queste certezze. Se questo non è point to point correggetemi pure.
https://www.flickr.com/photos/137947485@N03/22954684444/in/album-72157662132964185 (https://www.flickr.com/photos/137947485@N03/22954684444/in/album-72157662132964185)
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 23 Dicembre, 2024, 12:09 PM
Citazione di: Prosit il 23 Dicembre, 2024, 11:54 AMNon discuto perché non sono uno che ha la fissa e quindi posso solo apprendere da chi ne sa di più  ::)
Posto, però, un collegamento alle immagini di un clone Matchless della Ceriaton, che sembra contraddire queste certezze. Se questo non è point to point correggetemi pure.
https://www.flickr.com/photos/137947485@N03/22954684444/in/album-72157662132964185 (https://www.flickr.com/photos/137947485@N03/22954684444/in/album-72157662132964185)


Effettivamente questa è ptp. Mi dicono che appartenga al peggior ptp, però... nulla che io possa confermare. Riporto soltanto.
Laddove invece Carr è di prima classe.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 23 Dicembre, 2024, 12:14 PM
Citazione di: robland il 23 Dicembre, 2024, 10:25 AMCeriatone, che non solo non fanno point to point ma hanno pure carenze a livello di componentistica

Io non mi chiamo Mike Soldano, però questo a me sembra proprio ptp
https://toboy-diy.blogspot.com/2015/04/ceriatone-yeti-build-complete.html

E anche il clone Ceriatone della tua Two Rock mi sembra ptp
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 23 Dicembre, 2024, 01:52 PM
Citazione di: Davids il 23 Dicembre, 2024, 12:14 PMIo non mi chiamo Mike Soldano, però questo a me sembra proprio ptp
https://toboy-diy.blogspot.com/2015/04/ceriatone-yeti-build-complete.html

E anche il clone Ceriatone della tua Two Rock mi sembra ptp


Ripeto quanto già scritto a Prosit:

Effettivamente questa è ptp. Mi dicono che appartenga al peggior ptp, però... nulla che io possa confermare. Riporto soltanto.
Laddove invece Carr è di prima classe.


Anzi, riferisco esattamente quel che mi è stato detto: "è un ptp ma è una cineseria."
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 23 Dicembre, 2024, 02:09 PM
Citazione di: robland il 23 Dicembre, 2024, 01:52 PMAnzi, riferisco esattamente quel che mi è stato detto: "è un ptp ma è una cineseria."

Fonte? Il tipo di Jensen?
Io ho sempre sentito parlare piuttosto bene di Ceriatone da chi li usa, e poi visto il prezzo richiesto non li definirei proprio cineserie. Cineserie sono Blackstar, H&K, Bugera, i Laney più economici, e in generale tutti i valvolari al di sotto dei 500€, ma ad un ampli da 1500$ non gli affibbierei l'etichetta di "cineseria".
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 23 Dicembre, 2024, 02:26 PM
Citazione di: Davids il 23 Dicembre, 2024, 02:09 PMFonte? Il tipo di Jensen?
Io ho sempre sentito parlare piuttosto bene di Ceriatone da chi li usa, e poi visto il prezzo richiesto non li definirei proprio cineserie. Cineserie sono Blackstar, H&K, Bugera, i Laney più economici, e in generale tutti i valvolari al di sotto dei 500€, ma ad un ampli da 1500$ non gli affibbierei l'etichetta di "cineseria".

No, non è lui (che a dire il vero non ha la fissa del ptp, come puoi leggere nei primi post di questo thread). È una persona che conosco da tanti anni e che ha lavorato per Costalab e Mezzabarba, oltre a collezionare vecchi ampli Fender. Ma questo non ne fa la fonte della verità.

Magari è anche ipercritico. Cioè Blackstar, Bugera ecc. non glieli posso mica nominare.
Quelli che invece lui critica sono quelli che costano, suonano anche bene ma non durano perché i componenti sono scadenti o che hanno problemi strutturali: tipo qualche Morgan che costa tanto ma su cui saltano fusibili (di bassa qualità) dopo poco uso, poi vedi l'alimentatore ed è quello in uso ad ampli che costano un terzo.
(Se cerchi in rete, trovi critiche ben peggiori).
Stesso discorso sui recenti Tone King. Costosi, suonano bene, ma con difetti: valvole cinesi che, se sostituite con valvole buone, iniziano a fischiare perché non sono progettati per quelle. A me ad esempio piace lo Sky King, ma effettivamente se cerco su The Gear Page leggo che ne sono stati restituiti diversi per problemi.

Tutte cose che su ampli così costosi non dovrebbero esistere.
Molto più comprensibile la componentistica discutibile dei Marshall, fatti in UK ma con componenti made in China. Ma almeno il prezzo non è esorbitante.

Detto ciò, parliamo ovviamente di individuare il top, con una qualità che corrisponda al prezzo alto.
Ovvio che io continuerò a guardare Friedman, Fender, Marshall, Tone King e compagnia, con i loro pregi e difetti.

Un paio di esempi a caso in aggiunta:


https://www.thegearpage.net/board/index.php?threads/morgan-amps-poor-build-qualities.2348746/

P.s. va detto che ovunque in rete si leggono cose ottime di Ceriatone, il che mi fa pensare che non esiste una fonte sempre credibile al 100%. Mi sembra più umano che ogni fonte abbia su alcune cose info di prima mano e su altre cose voci più o meno infondate.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 26 Dicembre, 2024, 09:54 AM
Nel frattempo mi è arrivata anche l'opinione di Tony McKenzie, un logorroico inglese con sito internet e canale YouTube che ha recensito (non per conto di negozi) con lunghi video tanti ampli di fascia alta, anche aprendoli e mostrando come sono fatti internamente.

La risposta in realtà è piuttosto netta:

honestly I don't really see REAL p2p amps

E quindi, pur esaltandone la qualità, tira fuori dalla lista dei veri point to point anche i Mezzabarba:

the Mezzabarba M Zero One I reviewed on my YT channel - I would not call it P2P - I relate P2P as having NO PCBs at all. 

That Mezzabarba is a brilliant amp - probably the best made amp I have ever seen!
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 26 Dicembre, 2024, 11:58 AM
Eh.. te lo avevo detto .. mi sa che ne producono davvero pochi. Io per PTP davo per scontato la stessa interpretazione del nostro amico anglosassone. SENZA alcun circuito stampato, dove i componenti sono collegati tra loro senza l'uso di basette.

Al giorno d'oggi probabilmente non ha neanche senso ..  :-\ 
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 26 Dicembre, 2024, 12:30 PM
Citazione di: Vu-meter il 26 Dicembre, 2024, 11:58 AMEh.. te lo avevo detto .. mi sa che ne producono davvero pochi. Io per PTP davo per scontato la stessa interpretazione del nostro amico anglosassone. SENZA alcun circuito stampato, dove i componenti sono collegati tra loro senza l'uso di basette.

Al giorno d'oggi probabilmente non ha neanche senso ..  :-\ 

Non ti so dire se abbia senso.
Quello che finora mi è stato fatto capire è che:

- molti sono "ibridi", ma rendono benissimo pur non essendo totalmente ptp.

- i ptp puri si possono fare (e infatti qualcuno li fa), ma la componentistica adeguata a farli di alta qualità non viene quasi più realizzata, quindi ognuno usa quel che c'è, anche per non proporre prezzi che già così sono altissimi.

Comunque questa ricerca puristica la faccio più per capire cosa c'è nel mercato che per inseguire ampli del genere. Personalmente continuerò a interessarmi di ciò che alla mia mentalità amatoriale piace.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 26 Dicembre, 2024, 04:12 PM
Citazione di: robland il 26 Dicembre, 2024, 12:30 PM- i ptp puri si possono fare (e infatti qualcuno li fa), ma la componentistica adeguata a farli di alta qualità non viene quasi più realizzata, quindi ognuno usa quel che c'è, anche per non proporre prezzi che già così sono altissimi.




Questo è MOLTO strano, personalmente credo più al contrario, cioè che la componentistica oggi sia migliore e le linee di produzione della stessa siano più lineari rispetto a molti anni fa.

Sulla carta, oggi 2 ampli dello stesso tipo dovrebbero suonare molto più uguali rispetto al secolo scorso, proprio a motivo di una maggiore continuità e qualità dei componenti elettronici.

Il tutto, ovviamente, IMHO.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Donatello Nahi il 26 Dicembre, 2024, 04:35 PM
Premettoche di elettronica non capisco tanto... ma la mia domanda è... ptp... handwired... sono piú esenti da difetti rispetto a PCB?... non è che a volte (me compreso) siamo troppo critici nei riguardi del progresso?... e poi, alle orecchie di di usa l'ampli e magari non smonta mai nella vita un ampli.... cambia qualcosa...

Faccio solo l'avvocato del diavolo :)
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: b3st1a il 26 Dicembre, 2024, 10:16 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 26 Dicembre, 2024, 04:35 PMPremettoche di elettronica non capisco tanto... ma la mia domanda è... ptp... handwired... sono piú esenti da difetti rispetto a PCB?... non è che a volte (me compreso) siamo troppo critici nei riguardi del progresso?... e poi, alle orecchie di di usa l'ampli e magari non smonta mai nella vita un ampli.... cambia qualcosa...

Faccio solo l'avvocato del diavolo :)
Anche io non ci capisco un tubo di elettronica, e non so se i PTP siano esenti da difetti, ma mi viene però da pensare che, in caso di difetti/problemi, siano facilmente riparabili risaldando/sostituendo i singoli componenti interessati, mentre in un PCB c'è da sostituire tutta la scheda.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 26 Dicembre, 2024, 10:34 PM
Sicuramente B3st1a ha ragione, però secondo me non si deve neanche considerare un PTP una roba esoterica o necessariamente migliore di uno con scheda. Tutto è molto relativo...
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Moreno Viola il 26 Dicembre, 2024, 11:30 PM
Intervengo solo per una piccola precisazione.
In realtà anche in un circuito stampato (PCB) si può intervenire sostituendo i singoli componenti danneggiati.
Sicuramente vi ricorderete, quando eravamo bambini, i tecnici armati di multimetro e saldatore che riparavano i televisori, rimuovendo condensatori, resistenze, diodi dalle basette e sostituendoli con componenti nuovi.
Nella mia percezione ho anche l'impressione che un circuito stampato mi garantisca una maggiore "solidità" e resistenza a vibrazioni e impatti rispetto a un cablaggio point to point.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 27 Dicembre, 2024, 09:13 AM
Ciao, Moreno. :hi: :abbraccio:

Concordo... :moreno:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 27 Dicembre, 2024, 12:01 PM
Sono domande lecitissime, Donatello, ma è sbagliata la premessa: la questione non si pone nei termini "passato contro tecnologia attuale e progresso", sebbene sia facile cadere nell'equivoco.

Viva il progresso, che ha reso possibile a tutti avere un amplificatore e oggi anche oggetti più economici, più leggeri, più piccoli che lo emulano (quindi vanno a emulare il presente, ma soprattutto il passato in altro formato "tecnologico"), e chissà cos'altro vedremo. Se fossimo ancora alla tecnologia point to point, ci sarebbe forse un millesimo degli amplificatori in circolazione, perché la loro produzione non è possibile farla in grandi numeri.

Partiamo dal punto di inizio della questione: handwired e PCB (circuito stampato) sono due macrocategorie, e all'interno di entrambe puoi trovare immondizia o altissima qualità. Non è che se io oggi, partendo dalla mia inesistente conoscenza, costruissi una radio handwired farei un prodotto di alta qualità a prescindere.

Parlando del progresso sotto forma di PCB, c'è di tutto dentro. È come dire: motore a benzina. Mica sono tutti uguali. Ci sono quelli che partono difettati perché realizzati con componenti scadenti, ci sono quelli progettati male, ci sono quelli che consumano più di quanto rendano, ci sono quelli super performanti ma di breve durata ecc.

Nessuno si sognerebbe mai di dire che Bogner fa ampli così così perché non usa il point to point.

C'è PCB e PCB. Ci sono gli stampati economicissimi che contengono in sé quasi tutto l'amplificatore. Se si rompe la scheda madre, puoi buttare l'amplificatore: non conviene ripararlo, dovresti comprare la scheda madre nuova e ti costa praticamente quanto l'ampli. Esempi? Quasi tutte le nuove testatine per basso che sono minuscole, leggere e hanno 300/400/500/800 watt. Io ce l'ho della Mesa, ogni volta che l'accendo prego che funzioni (infatti la trasporto in braccio), basta una botticina e potrei dover buttare l'intero ampli. Com'è successo a un mio amico con la sua Fender Rumble 500w. Non sono neanche economicissime, ma l'equivalente fatto con un PCB di qualità a parità di watt costerebbe molto,  molto di più e sicuramente ingombrerebbe di più.

Il ptp si ripara più facilmente, come dice Bestia, perché è un sistema semplice e dura a seconda di quanto è di qualità la componentistica e come è progettato. Non è a prescindere migliore. Certo che alcuni vecchi Fender e alcuni vecchi Marshall e Vox erano semplici e con componentistica di alta qualità (perché se ne facevano pochi). Ci sono componenti oggi che non vengono più prodotti in un certo modo (nella macroarea dell'handwired) perché la maggioranza della produzione è passata ad altro (Mezzabarba è un famoso cacciatore di questa componentistica, che accumulaper riservarsi la possibilità di costruire i suoi pochi ampli come lui desidera e con la sua filosofia). E ci sono componenti che si trovano ancora ma a prezzi molto alti: un condensatore lo puoi trovare a mezzo euro ma anche da trenta euro.

Il PCB, come dicevamo, non è affatto sinonimo di bassa qualità e, come diceva Moreno, si può riparare. Certo, se è un progetto complesso come un Mesa Mark, la riparazione non è banale, richiede capacità e tempo, e dunque costa di più. Ho portato il mio Vibroverb reissue (pcb) a sostituire un fusibile, mezz'ora di riparazione. Ok, un fusibile non è un problema della scheda, ma è comunque un ampli prodotto nel 1990 circa, e si è fatto diversi live, quindi dura. E come suona! La mia testata Magnatone è valvolare fatta con PCB. Quando è arrivata dalla Germania il pacco era impegnatissimo d'acqua, e proprio per questo mi è pure scivolato nelle scale prendendo una discreta botta. Mi ero preparato al peggio, almeno una valvola rotta no? No, tutto perfetto. Se la apri vedi un ampli costruito con un progetto elegante, semplice (è in fondo una Marshall monocanale) e con buona componentistica. Suona "meglio"? Dipende dai gusti, magari una Marshall 1987X ti piace di più e spendi la metà, o una Orange o altro.

Però ti dico un'ultima cosa. Ieri ho interpellato (sono un gran rompiscatole  :D) un noto tecnico e costruttore di Roma, Vincenzo Tabacco (che ieri per quanto riguarda il ptp ha lodato i Ceriatone, i Victoria e i recenti Fender e Marshall handwired), quando vide il mio Vibroverb disse testuali parole: "bello e anche raro, soprattutto se integro e non modificato. Però ti consiglio di non ascoltare quello originale del 63 altrimenti ti metti a piangere."

Sarà vero? Sarà un mito da sfatare?
NON LO SO.
(Anche perché non solo è più raro del reissue ma ancora più difficile da trovare originale e tenuto bene).
Nel dubbio, ha sempre ragione Joe Bonamassa. :D
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 12:12 PM
Come sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 27 Dicembre, 2024, 01:11 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 12:12 PMCome sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)

Alla fine, @robland è un dissipatore.
Qui abbiamo un suo selfie :

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/25/AMD_heatsink_and_fan.jpg)


 :laughing:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 27 Dicembre, 2024, 01:16 PM
E' esattamente come la diatriba SMD vs. thru-hole.
L'SMD è stato inizialmente associato a pedali economici e di scarsa qualità come quelli che arrivavano dalla Cina: Mooer, Dooner, Valeton, solo per citare qualche nome. Una tecnologia per stampare in serie e in modo veloce tanti pedali senza andare troppo per il sottile. Di certo su un pedale costruito in SMD non ci trovi il chip Panasonic MN3005 anni '80 o l'NKT275 red dot. Pedali economici, funzionali, versatili, ma difficilmente riparabili perchè quando ti salta un condensatore costruito in SMD, sostituirlo non è facile perchè non serve il classico saldatore che chiunque esca dall'elettrotecnico sa usare. Ci vuole strumentazione più specifica e una preparazione altrettanto specifica per questa nuova tecnologia (leggasi: corsi di aggiornamento).
Poi è arrivata Origin Effects e ha dimostrato che in SMD si possono costruire dei pedali ben suonanti, affidabili, robusti che tengono tranquillamente testa ai classici pedali costruiti thru-hole (e, con le dovute proporzioni, anche alle testate valvolari a cui si ispirano). Il pedalino in SMD da 20€ che arriva dalla Cina, lo usi fino a quando va bene e quando non funziona più lo butti e ne compri un altro, è diventato un ricordo.
https://palf.fr/saturation/preamp/amp-in-a-box/origin-effects-revivaldrive.html

(https://palf.fr/6938-thickbox_default/origin-effects-revivaldrive.jpg)


Le prime testate per chitarre erano dei progetti semplicissimi e per questo venivano tutte costruite ptp su turretboard. Se guardate all'interno di un Fender, di un Marshall, di un Hiwatt, i componenti (quasi) si contano sulle dita di 2 mani. La prima volta che ho visto internamente questi ampli che sono avvolti da un'aura mistica, sono rimasto senza parole per l'estrema semplicità del circuito. Mi immaginavo chissà quali stranezze, chissà che circuito complicato, invece:

(https://media.sweetwater.com/m/insync/2021/04/LL-Plexi-3-photo.jpg)

Qui il buon Segeborn ci mostra internamente una serie di Plexi d'epoca, e ad un certo punto si vede anche la mia JMP.


Poi con l'andar del tempo la complessità degli ampli è aumentata: master e gain separati, send/return, 2 canali, 3 canali, 4 canali, riverbero digitale integrato, fino a cose più esotiche come gli equalizzatori grafici e il doppio finale (6L6 ed EL34 ad esempio). Chiaramente tutto questo si traduceva in progetti più complessi che richiedevano delle board altrettanto complesse, cosa che le tradizionali turretboard non potevano essere.
E così dal progettino semplice di cui sopra, siamo passati a questo

(Mesa Mark I)
(https://notjustguitars.it/wp-content/uploads/2023/09/IMG_5262.jpeg)

(Mesa Mark IIC)

(https://cdn.imagearchive.com/boogieforum/data/attach/0/883-Image1.jpg)


(Mesa Mark III)
(https://boogieforum.com/attachments/b1c0e11a-786c-4a03-a077-4d21e6f17582-jpeg.956/)

(Mesa Mark 4)
(https://www.rig-talk.com/forum/attachments/img_1002-jpeg.296267/)

(Mesa Mark 5)

(https://images.squarespace-cdn.com/content/v1/5959f6d1db29d6b06ba595f5/493f1f26-b81f-4bce-a353-6390e1805992/NFX_5253.jpg)

fino ad arrivare a questo che è l'ultimo nato in casa Mesa Boogie: il Mark 7

(https://cdn.imagearchive.com/boogieforum/data/attach/2/2092-20230820-103549.jpg)

All'aumentare del numero di canali e con la comparsa dell'EQ grafico, la complessità del circuito è aumentata. Si è passati dal Mark I che sostanzialmente era un Fenderone tweakato ad arte da Randall Smith, fino al Mark 7 che internamente assomiglia più ad un computer che ad un amplificatore per chitarra.
E lo stesso vale per altri ampli moderni con più canali ed EQ separati.
Chiaramente nessuno con la testa perfettamente in bolla si sentirebbe di dire che un Mesa Boogie è una cinesata, una schifezza, un ampli da due soldi, perchè è costruito su PCB e usa i cavi flat come quelli che si usano nei PC.

Tuttavia, un clone Marshall (Ceriatone e similari, per intenderci) o un Marshall reissue rilasciato dalla casa madre costruito in PCB coi cavi flat sarebbe considerato una schifezza. Stessa cosa dicasi di Fender, Hiwatt, Vox AC30 ecc...ecc..., Ma ve lo immaginate un Super Reverb o un Bassman con la scheda PCB dentro?
Questo per due ragioni. La prima è che chi compra cloni e reissue di questi ampli storici, vuole un oggetto il più vicino possibile all'originale, e mettergli dentro una scheda PCB e i cavi flat smoscerebbe qualsiasi magia*. Il secondo è che non serve. Sono ampli semplici con qualche decina di componenti, si prende una turretboard e si salda a mano tutto. Tanto il cliente col grano è ben disposto a pagare questo lavoro se poi il risultato è all'altezza. Ceriatone ha una attività ben avviata ed è conosciuto in tutto il mondo, Mezzabarba sta facendo i milioni in America clonando le SLO con l'aggiunta del pot per il negative feedback al posto della resistenza fissa, quindi direi che la ricetta funziona.

* A tal proposito, vi lascio questa chicca.
2019, Fender presenta alla stampa la serie di amplificatori Tone Master che promettono di essere più leggeri e funzionali dei vecchi e polverosi ampli a valvole che ha sempre prodotto fin dagli anni '50.
Durante il video di presentazione a un certo punto la telecamera solo per un istante punta l'obiettivo verso l'interno di uno di questi amplificatori. Notate cosa c'è dentro (una schedina PCB minuscola e vari componenti SMD) e notate pure quanto rapidamente tagliano questa scena :D
Perchè chi compra questi amplificatori vuole l'illusione di aver comprato l'originale con tutti i vantaggi del moderno, l'aspetto esteriore è identico e vuol credere che anche quello che c'è sotto il cofano sia identico, anche se in realtà c'è un motore "ibrido".

https://shorturl.at/BLmdK
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 27 Dicembre, 2024, 01:27 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 12:12 PMCome sempre, @robland , risposta esaurientissima... hai dissipato i miei dubbi ;)

Grazie. Leggi anche l'inizio di questo thread e, se ti va, guarda quel video. Contengono info di prima mano.


Citazione di: Vu-meter il 27 Dicembre, 2024, 01:11 PMAlla fine, @robland è un dissipatore.
Qui abbiamo un suo selfie :

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/25/AMD_heatsink_and_fan.jpg)

 :lol:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Davids il 27 Dicembre, 2024, 01:28 PM
Ancora.
MZero Overdrive Erick Steckel Signature

https://captain-guitar-lounge.com/en/product/2022-mezzabarba-eric-steckel-m-zero-overdrive-100w-id-4170/

(https://captain-guitar-lounge.com/wp-content/uploads/2024/07/2022-Mezzabarba-Eric-Steckel-M-Zero-Overdrive-100W-ID-4170IMG_1984.jpg)

Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 03:21 PM
Citazione di: Vu-meter il 27 Dicembre, 2024, 01:11 PMAlla fine, @robland è un dissipatore.
Qui abbiamo un suo selfie :

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/25/AMD_heatsink_and_fan.jpg)


 :laughing:

 :laughing:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Dicembre, 2024, 03:26 PM
Citazione di: robland il 27 Dicembre, 2024, 01:27 PMGrazie. Leggi anche l'inizio di questo thread e, se ti va, guarda quel video. Contengono info di prima mano.


 :lol:

Si si... in realtá lo avevo giá letto, ma non ricordavo e l'ho riletto ;)
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 30 Dicembre, 2024, 08:55 AM
Come ho scritto di recente, ho uno grande stima per Osvaldo Lo Iacono, perché è molto preparato (ho incontrato suoi allievi che si sperticano in lodi), sa come ottenere dei gran suoni e mi piace il suo tocco.
È un utente anche di chitarre vintage (Telecaster 67 e 335 dei primi anni settanta), ma soprattutto un utilizzatore di ampli point to point (Vox, Fender, Marshall), quindi ho interpellato anche lui e mi ha scritto queste testuali parole:

I fattori sono tanti:
La componentistica ha dimensioni maggiori (condensatori carta/olio) le resistenze....
Il suono viaggia su cavi e non su piste di rame prestampate
Gli ampli point to point sono estremamente riparabili....la microelettronica non ti permette di riparare guasti così facilmente.
Credimi: e' un altro mondo!
E per capire le differenze, bisogna provarli sotto le dita: e' lì che cambia la sensazione


Le sue parole riporto così come sono, senza essere in grado di commentarle perché non ho competenze al riguardo. Nessuno ha la verità ma la prendo semplicemente come una testimonianza autorevole.
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: robland il 19 Gennaio, 2025, 11:18 AM
Ieri un mio conoscente, musicista professionista, ha provato da GBL un amplificatore Lazy J20 ed è rimasto super impressionato.
Sono amplificatori realizzati a mano da Jesse Hoff. Esiste anche da 10w e da wattaggi superiori a 20.
Non li avevo mai sentiti nominare.

Sarebbe questo:

https://www.gblguitars.it/prodotto/lazy-j-20-vac/

That Pedal Show ne ha parlato in questo estratto:
Titolo: Re: Amplificatori: Point to point, handwired, PCB
Inserito da: Vu-meter il 19 Gennaio, 2025, 12:53 PM
Io li conosco e apprezzo da tempo. Begli ampli, secondo me, per il rock/blues.