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Strumenti Musicali => Chitarra Elettrica => Discussione aperta da: Santano il 21 Luglio, 2021, 10:21 PM

Titolo: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 21 Luglio, 2021, 10:21 PM
Se pensate di spendere 1000€ per una Fender, andate a provare una strato Schecter Route 66, prima. Ieri ho provato la Ultra e oggi tocca alla Route 66, e siamo lì. Solo che questa costa la metà!
Sei modelli, tutti ontano, manico acero roasted con legni tastiera dedicati, autobloccanti, ponte tremolo 2 pivot, varie configurazioni pick up. Io ho provato la Santa Fe Custom shop made in USA, e la Traditional Ltd in edizione limitata, Indonesia, poco meno di 1100€, quasi il triplo l'americana.

(https://i.postimg.cc/nrqYFCnb/Screenshot-20210721-213300.jpg)

(https://i.postimg.cc/g0whcnKS/Screenshot-20210721-213242.jpg)

Ciò che spicca subito è il manico, comune a tutti i modelli, un acero roasted esagerato, una bellezza. Mi attirero' antipatie ma per me resta in assoluto il miglior manico provato finora. Impietoso l'eventuale paragone con qualsiasi modello Fender.
L'asiatica però è più spigolosa sui bordi, laddove la Custom shop rasenta la perfezione. I tasti sono 22, X-Jumbo, ossia leggermente più grandi, comodissimi, Radius 14". Al ponte tutto moderno, sellette comprese. Pot volume e tono, quest 'ultimo push pull per splittare HB. Classico selettore 5 vie, tutto solido seppur soft touch. La USA ha le regolazioni millimetriche, niente on/off, e al tocco è tutto gradevole. Sui pick up le differenze saltano fuori, ma l' Indonesia tiene botta, posizioni 2 e 4 meravigliose. A proposito, entrambe le chitarre collegate a Fender Bass Breaker 30 W, col canale lead si balla.
A me ricordano tanto (troppo?) le Ibanez serie AZ, qui però le finiture sono migliori e ancora una volta il manico fa la differenza. Sui colori non metto becco, però la vernice è impeccabile. Inguardabile la paletta matchata della Ltd, edizione limitata in 60 pezzi.
Io dico che un giro sulle Route 66 bisogna farlo. Giusto per capire come deve essere una vera Stratocaster

Giuro, non mi danno un centesimo per questa rece, ma mi dispiacerebbe buttare male 1000 cucuzze  :D
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Donatello Nahi il 21 Luglio, 2021, 11:07 PM
Vero...anche a me piacciono molto
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: fedeprenc il 22 Luglio, 2021, 07:56 AM
Guarda io di strato non sono per niente un intenditore né un estimatore ma se parla di Schecter non posso che pensarla come te.
Tu dici che una route 66 è meglio delle fender e costa la metà, io ti dico che con molta probabilità le E1 sono meglio delle Gibson Explorer costando 2/3. Ho visto la E1 custom e mi ha subito colpito.
Io non le avevo mai considerate per quello che realmente sono finché un commento trovato su internet mi ha fatto pensare, era una cosa del tipo: "In un testa a testa tra Gibson e Schecter la Gibson sarebbe capace di arrivare terza". Nel tuo caso togli Gibson e metto Fender ma penso che il concetto sia lo stesso.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Elliott il 22 Luglio, 2021, 08:30 AM
Mah, io so solo che la schecter, per fare una imitazione made in USA di una imitazione giapponese (1.800 eur) dell'originale  Fender Americana (1.900 eur) chiede 3.500 eur.

So anche che attua la stessa politica di PRS
So che della PRS SE ho letto per anni gli stessi identici paragoni verso fender/gibson

So anche di avere una Fender Am ed una Prs SE da qualche anno. Ecco, lascio volentieri ad altri sensazioni e sentenze dal web; io con i miracoli indonesiani ho già dato :)
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: shezlacroix il 22 Luglio, 2021, 09:21 AM
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2021, 08:30 AM
Mah, io so solo che la schecter, per fare una imitazione made in USA di una imitazione giapponese (1.800 eur) dell'originale  Fender Americana (1.900 eur) chiede 3.500 eur.

So anche che attua la stessa politica di PRS
So che della PRS SE ho letto per anni gli stessi identici paragoni verso fender/gibson

So anche di avere una Fender Am ed una Prs SE da qualche anno. Ecco, lascio volentieri ad altri sensazioni e sentenze dal web; io ho già dato :)

Dunque mi compro una strato player SSS e dimentico le schecter ? (mi tengo pure in tasca quasi 400 eurini....che schifo schifo non mi fa:))
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Elliott il 22 Luglio, 2021, 09:52 AM
Non saprei Shez, io so solo che la differenza tra la PRS SE e la Am Pro sta in cose che non avevo mai valutato. Tenuta del manico, dell'intonazione...allineamento tasti, necessità di set up (la Strato non ha mai richiesto un set up, la PRS ne ha subiti tre).
Per non parlare dell'elettronica...sull'efficienza di pot volume e toni.
Tutte cose che emergono nel tempo e con l'utilizzo.

Ma non è stato un cattivo acquisto quello della PRS. Si è rivelato un prodotto che vale quel che costa. Nessuna delusione e nessun miracolo...

Sul paragone Schechter Indonesiana e Fender Mex non saprei...certamente le finiture della Route un costo ce l'hanno.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: shezlacroix il 22 Luglio, 2021, 09:58 AM
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2021, 09:52 AM
Non saprei Shez, io so solo che la differenza tra la PRS SE e la Am Pro sta in cose che non avevo mai valutato. Tenuta del manico, dell'intonazione...allineamento tasti, necessità di set up (la Strato non ha mai richiesto un set up, la PRS ne ha subiti tre).
Per non parlare dell'elettronica...sull'efficienza di pot volume e toni.
Tutte cose che emergono nel tempo e con l'utilizzo.

Ma non è stato un cattivo acquisto quello della PRS. Si è rivelato un prodotto che vale quel che costa. Nessuna delusione e nessun miracolo...

Sui pot della PRS ti devo dare ragione. Me ne sono accorto persino io. Rispetto a quelli della mia telly player sono indecenti....non come qualità...ma sembra abbiano solo on/off. Cambia poco. Sulla player agendo sui pot la trasformi e plasmi come vuoi.
Nessun rimpianto nemmeno io cmq. Anzi, è forse stato il mio migliore acquisto fino ad ora (per la telly non sono degno)
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 22 Luglio, 2021, 10:03 AM
Questi paragoni mi succedono tutte le volte che tiro in ballo la G&L, non sul forum, parlo vis a vis. Gente che campa letteralmente di Fender ma al solo sentire G&L si illuminano, americana o Indonesiana che sia, e non nego che gli apprezzamenti fanno piacere. Anche perché nel mio piccolo ho provato un po' di Fender e alle mie orecchie suona meglio la mia, ma lo tengo per me. Quando me lo dicono gli altri, ci resto. Soprattutto gente del mestiere che in teoria dovrebbe sminuire la mia Telecaster per indorare il loro prodotto.
Pertanto un giorno la Fender Ultra, il giorno appresso la Schecter Route 66, non ho potuto fare altro che costatare che a livello di manico&tastiera, e parlo solo di questo, c'è un bel divario. E siccome qui si entra nel soggettivo, a me piace a te no, ogni commento è accetto
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Elliott il 22 Luglio, 2021, 10:34 AM
Non ho detto che non mi piace, ho solo detto che non credo nei miracoli e che trovo assurdi certi paragoni tra chitarre sulla base del messaggio letto sul web o arrivare ad assunzioni dalle sensazioni di una prova di mezz'ora quando, le differenze tangibili, le puoi percepire solo col tempo e nel tempo.

Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 22 Luglio, 2021, 10:58 AM
Nel campo delle opinioni è sacrosanto che ognuno abbia le proprie. Però ci sono due Schecter route 66 in circolazione: le indonesiane sui 900 euro e le americane custom shop a 2999 euro. E nessuna delle due è un'imitazione delle Strato americane nella fascia sui 1900 euro.

P.s. stiamo parlando in tutti i casi di chitarre che mi piacciono, quindi non ho intenzione di ridimensionare nessuna di queste, anzi: reputo un bel privilegio per ognuno di noi poter imbracciare qualsiasi di queste. Però non sarebbero assimilabili perché sono da mettere in fila tutte e tre, proprio in ordine di prezzo (e non è un caso).
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Elliott il 22 Luglio, 2021, 11:04 AM
Citazione di: robland il 22 Luglio, 2021, 10:58 AM
Però ci sono due Schecter route 66 in circolazione: le indonesiane sui 900 euro e le americane custom shop a 2999 euro. E nessuna delle due è un'imitazione delle Strato americane nella fascia sui 1900 euro.

... cut...
Però non sarebbero assimilabili perché sono da mettere in fila tutte e tre, proprio in ordine di prezzo (e non è un caso).

È esattamente quel che ho detto :etvoila:

Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 22 Luglio, 2021, 11:15 AM
Citazione di: Elliott il 22 Luglio, 2021, 11:04 AM
Citazione di: robland il 22 Luglio, 2021, 10:58 AM
Però ci sono due Schecter route 66 in circolazione: le indonesiane sui 900 euro e le americane custom shop a 2999 euro. E nessuna delle due è un'imitazione delle Strato americane nella fascia sui 1900 euro.

... cut...
Però non sarebbero assimilabili perché sono da mettere in fila tutte e tre, proprio in ordine di prezzo (e non è un caso).

È esattamente quel che ho detto :etvoila:

Allora non avevo capito nulla, sorry.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 22 Luglio, 2021, 11:33 AM
Citazione di: Santano il 21 Luglio, 2021, 10:21 PM
Se pensate di spendere 1000€ per una Fender, andate a provare una strato Schecter Route 66, prima. Ieri ho provato la Ultra e oggi tocca alla Route 66, e siamo lì. Solo che questa costa la metà!
Sei modelli, tutti ontano, manico acero roasted con legni tastiera dedicati, autobloccanti, ponte tremolo 2 pivot, varie configurazioni pick up. Io ho provato la Santa Fe Custom shop made in USA, e la Traditional Ltd in edizione limitata, Indonesia, poco meno di 1100€, quasi il triplo l'americana.

(https://i.postimg.cc/nrqYFCnb/Screenshot-20210721-213300.jpg)

(https://i.postimg.cc/g0whcnKS/Screenshot-20210721-213242.jpg)

Ciò che spicca subito è il manico, comune a tutti i modelli, un acero roasted esagerato, una bellezza. Mi attirero' antipatie ma per me resta in assoluto il miglior manico provato finora. Impietoso l'eventuale paragone con qualsiasi modello Fender.
L'asiatica però è più spigolosa sui bordi, laddove la Custom shop rasenta la perfezione. I tasti sono 22, X-Jumbo, ossia leggermente più grandi, comodissimi, Radius 14". Al ponte tutto moderno, sellette comprese. Pot volume e tono, quest 'ultimo push pull per splittare HB. Classico selettore 5 vie, tutto solido seppur soft touch. La USA ha le regolazioni millimetriche, niente on/off, e al tocco è tutto gradevole. Sui pick up le differenze saltano fuori, ma l' Indonesia tiene botta, posizioni 2 e 4 meravigliose. A proposito, entrambe le chitarre collegate a Fender Bass Breaker 30 W, col canale lead si balla.
A me ricordano tanto (troppo?) le Ibanez serie AZ, qui però le finiture sono migliori e ancora una volta il manico fa la differenza. Sui colori non metto becco, però la vernice è impeccabile. Inguardabile la paletta matchata della Ltd, edizione limitata in 60 pezzi.
Io dico che un giro sulle Route 66 bisogna farlo. Giusto per capire come deve essere una vera Stratocaster

Giuro, non mi danno un centesimo per questa rece, ma mi dispiacerebbe buttare male 1000 cucuzze  :D

Mo' ti tiro le orecchie Santano.  :D
È una vita che esistono le Schecter Traditional custom shop e tu ora mi hai scoperto la Route66 custom shop?  :bastonata:

Scherzi a parte, sono da sempre, prima ancora che sbucasse fuori questa esclusiva per l'Italia, delle gran chitarre da tutti i punti di vista: pick up che hanno fatto scuola (i monstertone), un manico eccellente, hardware di qualità e grande cura costruttiva.
D'altra parte Knopfler non è fesso... :D

P.s. ti offro una scappatoia: inventati che aspettavi un modello con i Pasadena di serie!

Comunque, passando all'indonesiana, Roby Rocks l'aveva presentata e promossa e se l'era pure comprata. Ma qualche settimana fa l'ha venduta. Evidentemente dopo un po'...
(Lo scrivo tanto per dire un aneddoto)
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 22 Luglio, 2021, 11:38 AM
Che non si sappia in giro.. Mi manda Fanton  :sconvolto:

:lol:  :lol:  :lol:
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Prosit il 22 Luglio, 2021, 12:40 PM
Citazione di: Santano il 22 Luglio, 2021, 11:38 AM
Che non si sappia in giro.. Mi manda Fanton  :sconvolto:

:lol:  :lol:  :lol:

Non è vero: ci avresti parlato anche delle straordinarie performance delle Tokai!!!  :lol:
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: shezlacroix il 22 Luglio, 2021, 12:57 PM
Citazione di: Prosit il 22 Luglio, 2021, 12:40 PM
Citazione di: Santano il 22 Luglio, 2021, 11:38 AM
Che non si sappia in giro.. Mi manda Fanton  :sconvolto:

:lol:  :lol:  :lol:

Non è vero: ci avresti parlato anche delle straordinarie performance delle Tokai!!!  :lol:

le famigerate tokai da circa 5/700 euro le ho avute in mano (senza suonarle) e mi hanno dato l'impressione veramente di cheap.......ma molto:(
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 22 Luglio, 2021, 01:06 PM
Qui la rece di un ragazzo italiano

https://youtu.be/Vlm6F2kKAo8 (https://youtu.be/Vlm6F2kKAo8)
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 22 Luglio, 2021, 01:18 PM
Citazione di: Santano il 22 Luglio, 2021, 01:06 PM
Qui la rece di un ragazzo italiano

http://youtu.be/Vlm6F2kKAo8 (http://youtu.be/Vlm6F2kKAo8)

Ma allora davvero ti manda Fanton!
:laughing:
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 22 Luglio, 2021, 01:33 PM
Luca Milieri vi saluta tutti con affetto!

:firuli:
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 24 Agosto, 2021, 10:08 PM
Sono molto curioso di provare una Route 66 semplicemente perché ho una Schecter C1 Classic del 2009 (made in Korea) che all'epoca costava circa 900€ e che ritengo tuttora una delle migliori chitarre che io abbia mai avuto. Il "touch and feel" e la sensazione di precisione e stabilità che si hanno suonandola non le ho avute nemmeno con certe chitarre da 2500/3000€ e ci metto dentro senza problemi Les Paul Standard e Suhr...

Sono molto curioso di capire se e quanta differenza c'è tra l'attuale produzione Indonesiana e quella cinese coreana dell'epoca... il prezzo sul nuovo è praticamente quello... Molto, molto curioso.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 28 Agosto, 2021, 10:21 AM
Guarda, io sono partito prevenuto per via del manico quasi piatto che invece è la cosa più azzeccata. L'action è talmente a filo di tastiera che ti viene facile suonare qualsiasi cosa, sfiori appena la corda e la nota viene fuori perfetta. Le finiture mi sono sembrate molto curate, lo switch solido. Per i due pot volume e tono si soffre un po' di on off e si sente che sono economici. Ma questo discorso potrei estenderlo a tutta la produzione indonesiana che mi è capitata tra le mani, di tutte le marche. Sui pick up credo sia soggettivo ma siamo in territori Stratocaster
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Settembre, 2021, 10:26 AM
Ho finalmente suonato per una 40ina di minuti una Route 66 Amarillo nuova di zecca appena setuppata! Le mie impressioni:

- rapporto qualità/prezzo sicuramente ottimo, migliore di altre chitarre più blasonate e costose
- meravigliosa tastiera in ebano, un po' meno belli i dot in "abalone"
- bel manico
- potenziometri, confermo, non eccezionali
- per quanto validissima, almeno uno step sotto la produzione Schecter made in Korea di fascia alta che è oggettivamente tutto un altro paio di maniche (ad esempio la mia C1 nuova qualche anno fa costava esattamente come la Route 66 adesso ma davvero non c'è paragone, ve lo assicuro)
- il radius di 14" è molto comodo ma ho scoperto di essere uno di quelli che per le Stratoidi preferisce caratteristiche più "conservative", tipo 9,5"
- pickup piuttosto belli, una specie di ibrido tra vintage e moderno, ma sicuramente più tendenti al moderno. suono molto molto aperto e cristallino anche in posizione 5. unica eccezione il single coil al ponte, che col tono tutto aperto mi è sembrato un filo troppo "acido".

In definitiva una bellissima chitarra, ma per motivi assolutamente soggettivi sulle stratoidi che devono appunto essere alternative alle classiche Stratocaster preferisco specifiche più tradizionali.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: fedeprenc il 01 Settembre, 2021, 04:47 PM
L'abalone manco a me fa impazzire però finché son dot piccolini ci passerei sopra, invece metti le EC-1000 con gli inserti a bandiera, insomma...
Non ho ben capito la questione della produzione, quella che hai provato tu non è made in Korea? Perché io sto puntando delle E1 che essendo Diamond series sono tutte prodotte in Korea e mi interesserebbe un parere riguardo alla questione.
La questione pot è solo sulla route 66? O per lo meno solo quelle coi single coil no? Quelle con humbucker hanno pot diversi, almeno come specifiche, poi sulla qualità non saprei.
Comunque il discorso "tradizione" è un po' quello che si faceva nell'altro thread riguardante le Fender col floyd, siamo un po' nel mezzo tra i due mondi.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: rinox il 01 Settembre, 2021, 05:57 PM
da oggi, poi, la serie R 66 per l'Italia si arricchisce delle versioni telecaster.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Settembre, 2021, 06:03 PM
Citazione di: fedeprenc il 01 Settembre, 2021, 04:47 PM
Non ho ben capito la questione della produzione, quella che hai provato tu non è made in Korea? Perché io sto puntando delle E1 che essendo Diamond series sono tutte prodotte in Korea e mi interesserebbe un parere riguardo alla questione.

Io ho una C1 Classic del 2009 made in Korea, all'epoca il top della produzione Schecter coreana (costava 950/1000€ nuova). La qualità della mia C1 Classic è nettamente superiore a quella della pur ottima Route 66 Indonesiana, non c'è proprio il benchè minimo dubbio. Materiali, liuteria, qualità costruttiva, sono assolutamente impressionanti sulla C1, roba che per trovarla in una produzione americana devi spendere 2500/3000€.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: fedeprenc il 01 Settembre, 2021, 07:26 PM
Citazione di: DavidRF il 01 Settembre, 2021, 06:03 PM
Citazione di: fedeprenc il 01 Settembre, 2021, 04:47 PM
Non ho ben capito la questione della produzione, quella che hai provato tu non è made in Korea? Perché io sto puntando delle E1 che essendo Diamond series sono tutte prodotte in Korea e mi interesserebbe un parere riguardo alla questione.

Io ho una C1 Classic del 2009 made in Korea, all'epoca il top della produzione Schecter coreana (costava 950/1000€ nuova). La qualità della mia C1 Classic è nettamente superiore a quella della pur ottima Route 66 Indonesiana, non c'è proprio il benchè minimo dubbio. Materiali, liuteria, qualità costruttiva, sono assolutamente impressionanti sulla C1, roba che per trovarla in una produzione americana devi spendere 2500/3000€.
Ah ok come avevo sentito, le Schecter coreane sono ottime, non capivo il fatto che quella route 66 fosse indonesiana. Vorrei tanto provarne una (anche per fare un confronto con le due EC-1000 coreane che ho avuto) ma se continua così tra GAS e disponibilità finirà che ne ordino una e basta.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Settembre, 2021, 07:29 PM
Citazione di: fedeprenc il 01 Settembre, 2021, 07:26 PM
Ah ok come avevo sentito, le Schecter coreane sono ottime, non capivo il fatto che quella route 66 fosse indonesiana. Vorrei tanto provarne una (anche per fare un confronto con le due EC-1000 coreane che ho avuto) ma se continua così tra GAS e disponibilità finirà che ne ordino una e basta.

Di LTD EC-1000 ne ho avuta una 10 anni fa, la goldtop con gli Alnico II Pro di Seymour Duncan. Chitarra bellissima, ma come qualità generale più vicina alla Route 66 che alla C1. C1 anche in questo caso almeno una spanna sopra. Se prendiamo EC-1000 che ho avuto io e Route 66, per quel che ricordo siamo più o meno lì. E dire questo è come fare un bellissimo complimento alla Route 66, perché ribadisco che EC-1000 è fantastica.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 02 Settembre, 2021, 08:49 AM
Ho visto la presentazione delle Route 66 PT (Telecaster)... il mio interesse si è automaticamente azzerato quando ho visto che non hanno nessun bellycut (la svasatura dietro per farla stare più comoda contro la panza). Non riesco a concepire come una reinterpretazione così moderna di una Telecaster manchi di una caratteristica del genere (trovo personalmente la forma Telecaster classica scomodissima)... pazienza!
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: rinox il 02 Settembre, 2021, 10:28 AM
Citazione di: DavidRF il 02 Settembre, 2021, 08:49 AM
Ho visto la presentazione delle Route 66 PT (Telecaster)... il mio interesse si è automaticamente azzerato quando ho visto che non hanno nessun bellycut (la svasatura dietro per farla stare più comoda contro la panza). Non riesco a concepire come una reinterpretazione così moderna di una Telecaster manchi di una caratteristica del genere (trovo personalmente la forma Telecaster classica scomodissima)... pazienza!


In realtà Schecter una Tele moderna con svasature la produce già (PT Special) ma con il ponte classico a 3 sellette e mi sembra un prodotto molto più centrato, con un prezzo anche più interessante. Gold Music ha chiesto di mischiare le carte: corpo classico e ponte più moderno.

Sono rimasto deluso anch'io, ti capisco.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 02 Settembre, 2021, 12:55 PM
Citazione di: rinox il 02 Settembre, 2021, 10:28 AM
In realtà Schecter una Tele moderna con svasature la produce già (PT Special) ma con il ponte classico a 3 sellette e mi sembra un prodotto molto più centrato, con un prezzo anche più interessante. Gold Music ha chiesto di mischiare le carte: corpo classico e ponte più moderno.

Sono rimasto deluso anch'io, ti capisco.

Esattamente! La PT Special l'ho puntata a lungo su Mercatino circa 2-3 anni fa ma alla fine, trovandosene pochissime sull'usato, avevo preso altro. Anche adesso non ce n'è nemmeno una. Però sì, dovessi prendere una Tele Schecter, sarebbe sicuramente una PT Special.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: lucab87 il 04 Settembre, 2021, 01:21 PM
Le ho provate per bene anch'io e certamente sono ottime chitarre...però bo....sembra che a 1000 euri siano regalate per come le pubblicizzano....quando secondo me,  per una produzione indonesiana, senza nemmeno una custodia non sono pochi e ci sono marchi che a parità di qualità fanno molto meglio (in termini di prezzo)....Yamaha, Sire, Cort, Ibanez.
Diciamo che per 1000 euro da un prodotto industriale a larga scala made in Korea mi aspetterei qualcosa di più (borsa, hardware o elettronica  di "marca"). Con qualche spiccio in più si arrivano a prendere prodotti americani, jappo ecc..magari di una qualità paragonabile ma appunto al netto dei costi di produzioni più elevati. Lo vedrei un prodotto veramente strepitoso per come li stanno pubblicizzando se fosse pezzato tra le 600-800 euro. Per la tele invece concordo....grosso sbaglio mantenereo shape squadrato..
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 08 Settembre, 2021, 11:56 AM
In effetti la mancanza della custodia, per quel che costano, è imperdonabile. È anche vero che in fase d'acquisto ci si mette d'accordo, e la chitarra viene via a molto meno. Anzi, stranamente il venditore mi ha confessato che sulle Schecter americane ha poco margine su cui trattare
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 09 Settembre, 2021, 09:26 AM
Citazione di: Santano il 08 Settembre, 2021, 11:56 AM
In effetti la mancanza della custodia, per quel che costano, è imperdonabile. È anche vero che in fase d'acquisto ci si mette d'accordo, e la chitarra viene via a molto meno. Anzi, stranamente il venditore mi ha confessato che sulle Schecter americane ha poco margine su cui trattare

"Mettersi d'accordo" con un venditore dalle mie parti è quasi utopia... di dove sei? Dalle mie parti (Marche) praticamente mi è successo solo in un negozio. Quello più grande e famoso di tutti, che non a caso è fallito ed ha chiuso un paio di mesi fa, era già tanto se ti faceva provare una chitarra senza farti sentire come se ti stesse facendo chissà quale favore. Poi se chiedevi di togliere 1€ dal prezzo capirai, quasi ti ridevano in faccia.

Comunque io la mancanza di custodia non la vedo così tragica... cioè, è chiaro che molti ormai fanno questa mossa per tenere più basso il prezzo di vendita, che è sempe un importante fattore psicologico. Dal loro punto di vista, venderebbero più Route 66 a 999€ senza custodia (come adesso) o a 1050€ con gig bag?
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 09 Settembre, 2021, 11:02 AM
Dipende, per l'amplificatore sono andato a colpo sicuro perché era il prezzo più basso fra tutti i venditori, inclusi negozi online. Voleva X gli ho dato X.
Per le chitarre è diverso, spesso non trovi il modello preciso, il colore preferito, a volte lo strumento meriterebbe di essere venduto per demo, tanto è "vissuto". Quindi non sarei disposto a pagare a prezzo pieno un articolo che non mi convince del tutto. Ci sono poi dei marchi dove il venditore ha un ricarico maggiore, ossia la casa madre lascia al venditore un margine superiore che egli può gestire durante la trattativa. Sugli accessori generalmente il ricarico è ancora maggiore, al punto tale che il venditore può regalarti la custodia vendendo la chitarra a prezzo pieno.

Tornando alla custodia, secondo me la Route 66 si ispira tanto alla serie AZ di casa Ibanez, uscita almeno tre anni fa, sempre produzione Indonesia. Stessa politica aggressiva, colori accattivanti, strumento full optional (ponte Gotoh, meccaniche autobloccanti, manico top, pick up con switch supplementare che permette 10 combinazioni). Ebbene tre anni fa veniva venduta 1090€ di listino, custodia compresa, credo sia tuttora in vendita. Ho avuto modo di provarle entrambe e secondo me la AZ è una spanna sopra, laddove il giudizio si inverte nella produzione USA, stessa serie. Solo che Schecter propone una Stratocaster rivisitata ma molto simile all'originale, mentre Ibanez sconfina nella superstrat già a cominciare dalle dimensioni del body. Diciamo che entrambi i marchi hanno rosicchiato quote di mercato, a noi la scelta
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: LawHunter il 09 Settembre, 2021, 02:15 PM
Citazione di: DavidRF il 09 Settembre, 2021, 09:26 AM
Citazione di: Santano il 08 Settembre, 2021, 11:56 AM
In effetti la mancanza della custodia, per quel che costano, è imperdonabile. È anche vero che in fase d'acquisto ci si mette d'accordo, e la chitarra viene via a molto meno. Anzi, stranamente il venditore mi ha confessato che sulle Schecter americane ha poco margine su cui trattare

"Mettersi d'accordo" con un venditore dalle mie parti è quasi utopia... di dove sei? Dalle mie parti (Marche) praticamente mi è successo solo in un negozio. Quello più grande e famoso di tutti, che non a caso è fallito ed ha chiuso un paio di mesi fa, era già tanto se ti faceva provare una chitarra senza farti sentire come se ti stesse facendo chissà quale favore.

.... e poi si lamentano che la gente va su Mercatino Musicale o su Thomann o StrumentiMusicali.
A PV era lo stesso. Provata una volta ti guardavano come ... boh. Negozio storico che ha chiuso
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 09 Settembre, 2021, 07:03 PM
Abito hinterland milanese ma per lavoro mi muovo verso Bergamo/Brescia e noto che, rispetto al periodo pre pandemia i negozi sono più disposti a far provare ai clienti. Sinceramente tra luglio e agosto ho bazzicato almeno 5 store e ho avuto la netta impressione che volessero farmi provare qualsiasi cosa. Un paio in particolare ormai mi conoscono e credo che questo faciliti l'approccio. Considerate pure che raramente ne esco a mani vuote...  :etvoila:
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 01 Aprile, 2022, 10:06 AM
Ieri sera ho seguito la presentazione della Schecter R66 Elite. Fanton novello Mastrota promette in regalo la batteria di pentole per ogni chitarra che vende  :D
Ad ogni modo questa Elite è una Stratocaster proposta in tre varianti, top in acero fiammato, made in Indonesia, tastiere in più materiali. Oltre l'estetica la novità punta sul selettore pick up il quale, ruotando permette di raddoppiare le combinazioni (più il push pull che rimane con la stessa funzione della serie Route 66).
Sul sito Goldmusic ci sono le specifiche. Già da oggi le R66 Elite sono nei negozi. Anche se a me non risulta

https://youtu.be/Pc-iIYZDZeU (https://youtu.be/Pc-iIYZDZeU)

Ecco spiegato il meccanismo del Selettore Switch
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 10:59 AM
Lo switch è interessante ma, svanito l'effetto "wow", non so quanto poi in effetti possa risultare utile. Una volta impazzivo per le chitarre con tutti 'sti switch per fase/controfase, serie/parallelo e split vari, ma alla fine mi ritrovo sempre ad utilizzare le stesse posizioni. L'unica "non standard" che usavo spesso era quella ponte+manico in serie che avevo sulla Tele Baja (una sorta di suono humbucker, con frequenze intermedie tra quelle di ponte e manico), ma si attivava in maniera molto semplice con uno switch che aveva quattro posizioni anziché tre. Inoltre ho dei dubbi sull'affidabilità che un componente di questo tipo possa avere a lungo andare, ma queste forse sono paranoie mie.
Ciò premesso, in linea di massima, le posizioni più utili mi sembrano quelle ponte+manico in parallelo (=posizione centrale telecaster) e centro+manico in serie (=humb al manico).
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 12:01 PM
Sono rimasto estremamente perplesso dalla presentazione delle Schecter R66 Elite. Parliamo di 600€ di prezzo più delle R66 per avere come caratteristiche aggiuntive un ponte Gotoh (ottimo, per carità, ma a Schecter costerà tipo 20€ cadauno), un impiallicciatura d'acero e in pratica il circuito copiato a Fender che c'è da 30 anni sulle Deluxe/Ultra/Elite. 1600€ di chitarra indonesiana senza nememno una custodia morbida. Come minimo mi sarei aspettato anche una gigbag e i tasti in acciaio, oltre a queste novità. Che poi a dirla tutta, il ponte dovevano per forza cambiarlo perché tantissimi utenti si lamentano di un gioco che non dovrebbe esserci sulla leva. Per me questa R66 Elite a questo prezzo è forse la prima Schecter nella storia che ha un cattivo rapporto qualità/prezzo. Mah.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 12:19 PM
Ah però, il prezzo me lo ero perso! No, vabbè, e di che parliamo? Follia pura...
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 01 Aprile, 2022, 12:29 PM
A parte il fatto che spacciano per novità assoluta questo switch a più posizioni quando Ibanez lo montava almeno un lustro fa sulla serie AZ e non solo, ma poi in base a cosa lanci tre modelli tutti Sunburst, stesso ponte stesso manico (la scelta dell'ebano ancora non l'ho capita)?
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 01:11 PM
Sì, costa mediamente 1549€ una Schecter R66 Elite. in certi negozi anche 1599. Insomma ci vogliono vendere un'indonesiana senza custodia al prezzo di una Fender made in USA con custodia rigida. Ma se la tenessero.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Prosit il 01 Aprile, 2022, 01:23 PM
Mizzica 14 suoni! Tra push/pull e selettore up/down .... 14 suoni diversi in una sola chitarra!
Sta chitarra dovrebbero fornirla di bussola per orientarsi ... suonando in live certamente non ricorderò mai in quale di queste 14 posizioni mi troverò. E, probabilmente, sarei più preoccupato a cercare il suono migliore piuttosto che la migliore esecuzione.
Potrà costare poco o molto: non fa per me. E, temo, tanti la eviteranno per questa ragione. Un tempo ogni chitarra si distingueva per una, massimo due "voci" del tutto personali. Oggi cercano di splittarmi anche i pochi neuroni che mi son rimasti operativi.  :D
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 01 Aprile, 2022, 02:07 PM
Mi chiedo se avranno successo.
Le precedenti R66 Indonesia, avendo un prezzo medio e una gran varietà di colori, hanno avuto successo permettendo agli interessati di comprarle senza svenarsi e di rivenderle senza grosse perdite. Insomma, un gran bello sfizio per tanti.

Qui il prezzo diventa impegnativo e le novità... da valutare. Mi confermate che non è un vero top in acero? Non l'ho neanche viste.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Manuel il 01 Aprile, 2022, 02:12 PM
Beh, molto interessante!
Però mi chiedo, in una situazione live, come si gestiscono queste 10 posizioni?
Hanno risolto per quella al ponte rendendole uguali, ma se poi devi passare da quella a quella in mezzo in su e non ti ricordi se prima eri su o giù...
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 01 Aprile, 2022, 02:25 PM
Citazione di: Manuel il 01 Aprile, 2022, 02:12 PM
Beh, molto interessante!
Però mi chiedo, in una situazione live, come si gestiscono queste 10 posizioni?
Hanno risolto per quella al ponte rendendole uguali, ma se poi devi passare da quella a quella in mezzo in su e non ti ricordi se prima eri su o giù...

Per questo la concorrenza ha preferito i miniswitch, vedi la recente prs 24 08, che tra l'altro costa meno
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 02:49 PM
Citazione di: robland il 01 Aprile, 2022, 02:07 PM

Qui il prezzo diventa impegnativo e le novità... da valutare. Mi confermate che non è un vero top in acero? Non l'ho neanche viste.
Ho visto i primi dieci minuti della presentazione di Fanton (poi mi è scesa la catena e ho abbandonato...) ed ha detto chiaramente che non è un'impiallacciatura ma un vero top. E ci mancherebbe altro, direi!
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 05:55 PM
Citazione di: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 02:49 PM
Citazione di: robland il 01 Aprile, 2022, 02:07 PM

Qui il prezzo diventa impegnativo e le novità... da valutare. Mi confermate che non è un vero top in acero? Non l'ho neanche viste.
Ho visto i primi dieci minuti della presentazione di Fanton (poi mi è scesa la catena e ho abbandonato...) ed ha detto chiaramente che non è un'impiallacciatura ma un vero top. E ci mancherebbe altro, direi!

No attenzione, ha detto che "non è una fotografia" ma è un "veneer", cioè appunto un'impiallacciatura. Il top è vero, ma è appunto uno strato sottilissimo di vero acero per dare la fiammatura. Non è acero massello come su una Les Paul, per dire.
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 06:01 PM
Citazione di: robland il 01 Aprile, 2022, 02:07 PM
Mi chiedo se avranno successo.
Le precedenti R66 Indonesia, avendo un prezzo medio e una gran varietà di colori, hanno avuto successo permettendo agli interessati di comprarle senza svenarsi e di rivenderle senza grosse perdite. Insomma, un gran bello sfizio per tanti.

Qui il prezzo diventa impegnativo e le novità... da valutare. Mi confermate che non è un vero top in acero? Non l'ho neanche viste.

Un mio amico ha una R66 Amarillo ed è oggettivamente una chitarra piacevole e fatta bene, anche se io non sono un grande amante delle strato moderne. O strato classica o super strat addirittura per me. Detto questo, lui ha questa chitarra in condizioni "da negozio", senza un minimo difetto, graffio, usura... come se la compraste nuova, e da tre mesi sta faticando moltissimo a venderla a 700€...

In ogni caso per me le R66 originali sono strumenti che valgono a malapena quel che costano, e che sono un affare appunto intorno ai 700€. Per queste nuove "Elite" non andrei oltre i 1000/1100€ nuove e 850/900 usate, quindi siamo moooooooooooolto distanti da quello che secondo la mia personale opinione è il loro valore. Prevedo comunque che non ne venderanno tante ed entro un paio di mesi i 1549 verranno già limati a 1449 o 1399 (che sarebbero comunque troppi).  Mi ripeto: quanti sono disposti a sborsare 1600€ per una chitarra indonesiana senza custodia quando aggiungendo altri 100€ circa hai un'American Professional Fender con hard case, che ha una qualità non certo inferiore e che volendo rivendi in una settimana senza perderci quasi nulla?
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 01 Aprile, 2022, 06:49 PM
Ieri sera durante lo streaming Fanton ha chiaramente detto che il distributore, ossia Goldmusic, ha preteso che Schecter producesse determinati modelli solo per l'Italia. Devono aver ricevuto lamentele sul ponte della Route 66 e hanno intercettato la volontà dei clienti di poter avere tasti in acciaio. Col Gotoh ci hanno azzeccato mentre coi tasti hanno fatto orecchie da mercante. In più si sono inventati questo discutibile Switch e hanno pensato col Sunburst di replicare il successo della Route 66. Ora, io penso che il distributore non dovrebbe avere peso sulla scelta di modelli da lanciare sul mercato. Perché il polso della situazione è compito del rivenditore. E anche il posizionamento della fascia di mercato è una faccenda delicata da sondare. Sul prezzo infatti non mi sbilancio, liberissimi di vendere la chitarra senza custodia. Ha funzionato con la Route, avanti così. Certo, fa sorridere l'idea che il cliente esca dal negozio con la chitarra nuda e cruda in mano, ma volendo a poco si può comprare una gigbag, contenti loro!
L'unico dubbio che mi sovviene è legato alla crisi di componentistica: se ne lamentano tutti, per avere una Custom USA ci vogliono 6 mesi dal momento in cui sganci la caparra, e questi riempiono i negozi di R66 Elite come se piovesse? Perché le Schecter USA arrivano col contagocce e le Indonesia appena sfornate sono già appese in negozio? La risposta è fin troppo ovvia solo che a volte non facciamo le domande giuste
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 06:58 PM
Citazione di: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 05:55 PM
Citazione di: b3st1a il 01 Aprile, 2022, 02:49 PM
Citazione di: robland il 01 Aprile, 2022, 02:07 PM

Qui il prezzo diventa impegnativo e le novità... da valutare. Mi confermate che non è un vero top in acero? Non l'ho neanche viste.
Ho visto i primi dieci minuti della presentazione di Fanton (poi mi è scesa la catena e ho abbandonato...) ed ha detto chiaramente che non è un'impiallacciatura ma un vero top. E ci mancherebbe altro, direi!

No attenzione, ha detto che "non è una fotografia" ma è un "veneer", cioè appunto un'impiallacciatura. Il top è vero, ma è appunto uno strato sottilissimo di vero acero per dare la fiammatura. Non è acero massello come su una Les Paul, per dire.
Non conoscendo il termine "veneer" ho confuso le cose, sorry! :maio: Credevo che, sottolineando che non fosse una fotografia ma legno vero, si trattasse di un vero top in acero, invece usando quel termine più "esotico", ho frainteso...e a 'sto punto mi viene da pensare che abbia detto appositamente veneer e non impiallacciatura proprio per dare un'idea di qualità, prendendo un po' per i fondelli gli spettatori! >:(
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 02 Aprile, 2022, 08:01 AM
Citazione di: DavidRF il 01 Aprile, 2022, 06:01 PM
Mi ripeto: quanti sono disposti a sborsare 1600€ per una chitarra indonesiana senza custodia quando aggiungendo altri 100€ circa hai un'American Professional Fender con hard case, che ha una qualità non certo inferiore e che volendo rivendi in una settimana senza perderci quasi nulla?

Non intendo certo difendere il prezzo di queste Elite, però faccio solo notare che il prezzo di listino delle Professional e delle Original su Strumenti musicali (che rappresenta un riferimento importante in Italia) è ormai arrivato a 1999. Quindi 2000 euro.
Fino a pochi mesi fa, si diceva che le Pro a 1600 costassero troppo. Ora stanno a 2000, e a 1550 si trova l'indonesiana evoluta. Che è il prezzo a cui si può comprare una Ibanez giapponese usata o una Pro americana usata.
Non lo scrivo per giustificarne il prezzo, ma per sottolineare il fatto che la dinamica dei prezzi del nuovo è fuori controllo. Non è speculazione ma un momento storico molto molto sui generis.

Non resta che osservare i dati di fatto: se avrà successo o meno, al di là del nostro orientamento personale.
Avete letto commenti molto entusiasti durante la diretta?
Titolo: Re:Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Regius81 il 03 Aprile, 2022, 10:08 AM
Presentazione ai limiti dell'imbarazzo, 1600€ per una indonesiana credo li spenderanno solo i soliti aficionados del canale. Di Route66 ne avranno pure vendute, ma ce ne sono anche parecchie sui vari mercatini quindi in tanti non saranno rimasti proprio contenti.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 06 Novembre, 2022, 11:14 AM
https://guitar-tortona.it/home/1253-schecter-r66-traditional-vintage-sixties.html

Da qualche giorno nei negozi R66 con nuovi colori e prezzi più bassi

https://www.centrochitarre.com/schecter-r66-pt-vintage-sixties-sonic-blue-matched-headstock.html

Anche Telecaster
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 06 Novembre, 2022, 12:00 PM
Sono chitarre sena dubbio interessanti.  :reallygood:
Non ho idea del rapporto qualità/prezzo. Bisognerebbe metterci le mani sopra per un po', una prova in negozio non è sufficiente, ma sarebbe già qualcosa..
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 06 Novembre, 2022, 04:37 PM
Al di là del provarle con le proprie mani che è sempre cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, già delle immagini si vede che sono delle take moderne di 2 grandi classici. Buone per chi cerca una chitarra "ispirata a...", ma se cerchi una Strato o una Tele con quel sapore vintage 50-60, non son le chitarre giuste per te.
Meglio una MJT ad esempio...


Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 07 Novembre, 2022, 01:00 PM
Però siamo sempre lì: uno con l' esperienza di Fanton che mette il distorto a cannone e poi dice "Senti questo pick up al ponte, direste mai che è un single coil?"
Quando guardo una recensione vorrei sentire tutte le posizioni in clean. Poi puoi anche dargli fuoco alla chitarra testata..  così non ha senso, non serve a nessuno una prova siffatta
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 07 Novembre, 2022, 04:57 PM
Come Hammett è nato col wah-wah impiantato nel piede, Fanton è nato col pot del gain impiantato nel pollice.
Ne abbiamo parlato di recente, a lui di provare le chitarre in clean, magari su ampli valvolari, non gliene devi parlare. Ha fatto una scenata perchè un utente nei commenti della prova di una chitarra gli ha scritto "Dovresti farcela sentire su un ampli". Ora se gli dici questo, ti blocca dal suo canale.
Una demo di una Fender (Strato o Tele che sia) fatta come si deve, andrebbe fatta come in quei 2 video: ampli valvolare, nessun effetto in mezzo (meno che mai una pedaliera digitale), suono clean o quasi, mano, cuore, anima. Ci vuole leggerezza nel tocco, dinamica, connessione emotiva con lo strumento, tutte qualità che uno zappatore delle 6 corde con l'higain nel sangue, non possiede.

Al di là del personaggio, se cerco una Strato, guardo Fender oppure una partcaster tipo MJT appunto. Non piglierei mai una Schecter e nemmeno una PRS (Silver Sky) perchè io cerco un qualcosa che richiama visivamente e nei suoni l'originale Strato anni 50.

Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 08 Novembre, 2022, 10:33 AM
Citazione di: Davids il 07 Novembre, 2022, 04:57 PMAl di là del personaggio, se cerco una Strato, guardo Fender oppure una partcaster tipo MJT appunto. Non piglierei mai una Schecter e nemmeno una PRS (Silver Sky) perchè io cerco un qualcosa che richiama visivamente e nei suoni l'originale Strato anni 50.



Sono partito con la convinzione che una strato il più possibile vicina all'originale anni '50 potesse fare al caso mio. Ma man mano che provavo chitarre venivo catturato dal playing "facile", quindi alla prima volta con manico e tasti vintage, leggi piccoli, restavo sorpreso negativamente. Stesso discorso per tastiera bombata. Mentre rimanevo folgorato dal suono mi dicevo caspita che fatica però, senti quant'è duro sto manico. Morale, sarei disposto a sudare per una chitarra che suona meravigliosamente? Questa domanda è rimasta inevasa fino al giorno che ho avuto sotto le mani la Schecter Route 66 custom shop USA. Lascio perdere le specifiche in favore della sensazione che mi ha trasmesso, che potrei riassumere così: questa strato suonava da sola. Sfioravo le corde, premevo sui tasti con un decimo di sforzo rispetto alla mia Tele, per dire, e suonava perfettamente. Questa sensazione mi ha destabilizzato, ha resettato tutte le convinzioni maturate nel tempo. La Schecter restituiva un suono classico da Stratocaster? No, ma forse baratterei quel playing per riavere quell'esatta sensazione!
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Donatello Nahi il 08 Novembre, 2022, 04:52 PM
Citazione di: Santano il 08 Novembre, 2022, 10:33 AMSono partito con la convinzione che una strato il più possibile vicina all'originale anni '50 potesse fare al caso mio. Ma man mano che provavo chitarre venivo catturato dal playing "facile", quindi alla prima volta con manico e tasti vintage, leggi piccoli, restavo sorpreso negativamente. Stesso discorso per tastiera bombata. Mentre rimanevo folgorato dal suono mi dicevo caspita che fatica però, senti quant'è duro sto manico. Morale, sarei disposto a sudare per una chitarra che suona meravigliosamente? Questa domanda è rimasta inevasa fino al giorno che ho avuto sotto le mani la Schecter Route 66 custom shop USA. Lascio perdere le specifiche in favore della sensazione che mi ha trasmesso, che potrei riassumere così: questa strato suonava da sola. Sfioravo le corde, premevo sui tasti con un decimo di sforzo rispetto alla mia Tele, per dire, e suonava perfettamente. Questa sensazione mi ha destabilizzato, ha resettato tutte le convinzioni maturate nel tempo. La Schecter restituiva un suono classico da Stratocaster? No, ma forse baratterei quel playing per riavere quell'esatta sensazione!

Anche io la penso così....per me una chitarra deve essere prima di tutto confortevole per me...al resto ci si arriva o ci si adatta
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Prosit il 08 Novembre, 2022, 08:05 PM
Eh si, il feeling non lo si comanda con PU, ampli e pedali. E' quello e basta.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: hellequin il 09 Novembre, 2022, 09:01 AM
Concordo in pieno con chi sostiene che se piace la strato tanto vale prendere l'originale, altro che Schecter o PRS Silver Sky. Personalmente non spenderei mai queste cifre per una chitarra indonesiana, arriverei al max a 600-700 euro. Ma ormai il mercato è impazzito, sono sicuro che tra 10 anni, una chitarra del genere varrà meno della metà del prezzo di acquisto, se si riuscirà a vendere. Io continuo a guardarmi in giro, senza nessunissima fretta, a cercare una Fender messicana che ho in mente. Saluti. 
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 09 Novembre, 2022, 11:03 AM
Per me questo discorso vale, sì, ma fino a un certo punto. Anche io, come Santano, provando alcuni strumenti di fascia alta (PRS, Tom Anderson, Tyler, Ibanez PIA etc., ma anche altri meno blasonati ma costruiti in maniera impeccabile come le Blade) ho avuto quella sensazione di "chitarra che suona da sola", con tutto un insieme di caratteristiche che rendono comodo ed efficace tirare fuori anche esecuzioni complesse. Però, d'altro canto, uno strumento "difficile", come una Telecaster con una mazza da baseball al posto del manico, ti spinge a suonare in maniera differente, ad usare più "cazzimma", un altro tipo di dinamica, insomma, ti fa tirare fuori uno stile ed un modo di suonare che su una chitarra "perfettina" non verrebbero mai fuori. Probabilmente i classici suoni "Strato", "Tele" etc. sono tali anche per il modo in cui vengono suonati certi strumenti, e questo alle volte è determinato anche da piccoli "difetti" e "scomodità".
Alla fine, comunque, la soluzione al dilemma "compro una chitarra tradizionale o una comoda" è semplice: basta comprarle entrambe!  :D
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 09 Novembre, 2022, 11:48 AM
@b3st1a : ragionamento molto interessante ..  :-\
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Prosit il 09 Novembre, 2022, 11:54 AM
Verissimo b3st1a, la tua disamina la trovo perfetta. Hai espresso con molta precisione, sinteticità e chiarezza quel che prima intendevo come "feeling" con uno strumento.  ::)
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 09 Novembre, 2022, 12:37 PM
Citazione di: b3st1a il 09 Novembre, 2022, 11:03 AMPer me questo discorso vale, sì, ma fino a un certo punto. Anche io, come Santano, provando alcuni strumenti di fascia alta (PRS, Tom Anderson, Tyler, Ibanez PIA etc., ma anche altri meno blasonati ma costruiti in maniera impeccabile come le Blade) ho avuto quella sensazione di "chitarra che suona da sola", con tutto un insieme di caratteristiche che rendono comodo ed efficace tirare fuori anche esecuzioni complesse. Però, d'altro canto, uno strumento "difficile", come una Telecaster con una mazza da baseball al posto del manico, ti spinge a suonare in maniera differente, ad usare più "cazzimma", un altro tipo di dinamica, insomma, ti fa tirare fuori uno stile ed un modo di suonare che su una chitarra "perfettina" non verrebbero mai fuori. Probabilmente i classici suoni "Strato", "Tele" etc. sono tali anche per il modo in cui vengono suonati certi strumenti, e questo alle volte è determinato anche da piccoli "difetti" e "scomodità".
Alla fine, comunque, la soluzione al dilemma "compro una chitarra tradizionale o una comoda" è semplice: basta comprarle entrambe!  :D

Mi ritrovo molto, anche nella faccenda dello strumento difficile, però dipende non solo da soggetto a soggetto ma anche dal contesto, non dimentichiamolo. Se io ad esempio sposo appieno il discorso "basta comprarle entrambe" (ma pure tre, quattro ecc. fino a quando uno se lo può permettere), non approccerei la questione allo stesso modo se dovessi suonare in un contesto diverso.
Quando devi fare una scaletta di 15-20-25 brani, ci sono poche storie: ti serve lo strumento che ti porti dall'inizio alla fine della serata, senza figuracce, dolori fisici o irritazioni. Tutto deve filare il più liscio possibile, serata dopo serata (mica una sola), in location diverse con l'acustica interna che è quel che è. Non puoi lottare contro uno strumento che non tiene bene l'accordatura, con i tasti e il profilo del manico che ti fanno faticare. E magari devi anche cantare. In quel caso è assai preferibile presentarsi con lo strumento con cui ci si trova bene, qualunque sia. Non c'è Indonesia, USA, Custom Shop, Cina, Messico, liuteria o rivendibilità che tenga: serve quello con cui si è a proprio agio.

Se il contesto è quello di un chitarrista da sala di registrazione, è tutto diverso. Puoi portarti tutti gli strumenti che vuoi per cercare di trovare il giusto suono per ogni brano e non importa se la chitarra pesa 5kg, ha un manico più grande del palmo della mano ecc.

Quando avevo venti-venticinque anni però era tutto uguale, tanto non sentivo fatica, i dolori passavano, ci si adattava a tutto, suonavo e bevevo senza limiti e rimanevo pure abbastanza lucido, o forse non tantissimo visto che non sentivo tutti gli errori che facevo.  :D
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 09 Novembre, 2022, 12:44 PM
Citazione di: robland il 09 Novembre, 2022, 12:37 PMMi ritrovo, però dipende non solo da soggetto a soggetto ma anche dal contesto, non dimentichiamolo. Se io ad esempio sposo appieno il discorso "basta comprarle entrambe" (ma pure tre, quattro ecc. fino a quando uno se lo può permettere), non approccerei la questione allo stesso modo se dovessi suonare in un contesto diverso.
Quando devi fare una scaletta di 15-20-25 brani, ci sono poche storie: ti serve lo strumento che ti porti dall'inizio alla fine della serata, senza figuracce, dolori fisici o irritazioni. Tutto deve filare il più liscio possibile, serata dopo serata (mica una sola), in location diverse con l'acustica interna che è quel che è. Non puoi lottare contro uno strumento che non tiene bene l'accordatura, con i tasti e il profilo del manico che ti fanno faticare. E magari devi anche cantare. In quel caso è assai preferibile presentarsi con lo strumento con cui ci si trova bene, qualunque sia. Non c'è Indonesia, USA, Custom Shop, Cina o liuteria che tenga: serve quello con cui si è a proprio agio.

Se il contesto è quello di un chitarrista da sala di registrazione, è tutto diverso. Puoi portarti tutti gli strumenti che vuoi per cercare di trovare il giusto suono per ogni brano e non importa se la chitarra pesa 5kg, ha un manico più grande del palmo della mano ecc.

Quando avevo venti-venticinque anni però era tutto uguale, tanto non sentivo fatica, i dolori passavano, ci si adattava a tutto, suonavo e bevevo senza limiti e rimanevo pure abbastanza lucido.  :D

Praticamente hai scritto ciò che avrei risposto io..  :D
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: b3st1a il 09 Novembre, 2022, 04:22 PM
Ok Robland, ma affidabilità dello strumento e tenuta dell' accordatura sono due elementi che si possono trovare anche su strumenti con impostazione vintage, e anche un manico spesso non è detto che sia più stancante, dipende sempre da gusti personali, conformazione della mano e stile musicale. Per me, ad esempio, un manico bello spesso aiuta ad appoggiarsi saldamente quando devo fare i bending, specie su strumenti a scala lunga, mentre un manico "sottiletta", con action bassa e magari corde sottili, mi sembra impalpabile sotto le dita e non mi da controllo. Comunque alla fine si finisce sempre a toccare parametri soggettivi sui quali possiamo discutere fino a un certo punto, quindi...a ognuno il suo!  ::)
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 09 Novembre, 2022, 04:51 PM
Citazione di: b3st1a il 09 Novembre, 2022, 04:22 PMOk Robland, ma affidabilità dello strumento e tenuta dell' accordatura sono due elementi che si possono trovare anche su strumenti con impostazione vintage, e anche un manico spesso non è detto che sia più stancante, dipende sempre da gusti personali, conformazione della mano e stile musicale.

Condivido al cento per cento. Altrimenti ci ritroveremmo tutti a suonare lo stesso strumento. Il bello sta proprio lì.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 09 Novembre, 2022, 09:59 PM
Citazione di: b3st1a il 09 Novembre, 2022, 11:03 AMAlla fine, comunque, la soluzione al dilemma "compro una chitarra tradizionale o una comoda" è semplice: basta comprarle entrambe!  :D

E chi lo dice che una chitarra tradizionale non può essere comoda?
Per me radius 7.25, tastiera in acero, tasti vintage, è il top della comodità. Ma perchè mi sono formato la mano su quel tipo di strumento, e a quello sono abituato. Magari se la do in mano a te, ci suoni 2 note e la lanci dal balcone dalla disperazione.
Mi adatto a radius più piatti e scale corte, a tastiere in ebano anzichè in acero, quindi parlo di Gibson e Musicman. Ma lo sento subito che sto uscendo dalla mia comfort zone, e devo dare il tempo alla mia mano di "mappare" nuovamente bordi e forme della tastiera. Al contrario una Strato con specifiche vintage posso suonarla anche da bendato. Male, ma posso suonarla.
Non che da non bendato cambi gran chè, ma quello è un altro discorso... :laughing:
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 12:30 AM
Buona sera a tutti,

perdonatemi se mi intrametto in questa discussione, come già anticipato nella presentazione, sono neofita e vorrei acquistare nei prossimi mesi la mia prima chitarra elettrica, in particolare sono interessato ad una chitarra strato style SSS.

La Schecter SaintLouis (Made in Indonesia) è davvero bella, ma che differenze ci sono con la Vintera '60 mofied? Inoltre con circa 200€ in più ci si potrebbe potare a casa una chitarra strato Made in USA: al di là del prezzo, quali sarebbero le differenze oggettive?

Premetto che, da quanto ho capito, a livello di suono tutte le chitarre presentano un'elevata qualità, la quale può essere più o meno vicino Ausilia classico, ma a parte questo la qualità, sopra i 4 - 500 € sembrerebbe essere garantita, mi sbaglio?

Ma allora ripeto: che differenza c'è tra una Route 66, una Vintera modificata '60? E con una Performer cosa cambierebbe?
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 15 Novembre, 2022, 05:32 AM
Dunque, premesso che non ho le specifiche tecniche sotto mano di ciascuna, però le differenze ci sono sia a livello qualitativo che a livello sonoro.

Vintera è una chitarra che strizza decisamente l'occhio alla tradizione, dal punto di vista sonoro,  ma con specifiche tecniche di manico, tastiera e tasti, moderni. Qualità made in Mexico per cui, pur di etichettarla direi: "media".

La Schecter Route 66 non la conosco bene, ma so che è modernissima in tutta la sua costruzione, dal suono alla vestibilità, con tastiera piattissime altre specifiche moderne. Non ho idea della qualità della chitarra, non l'ho mai provata. Potrebbe essere uguale, leggermente inferiore o leggermente superiore alla Vintera.

Le americane, in genere, si distinguono per una maggiore qualità e conseguentemente una maggiore affidabilità nel tempo. Non conosco la permormer per cui, non so né specifiche tecniche, né le sonorità, né se opti per scelte di modernità o tradizione.

Non è vero che passata una certa soglia la qualità sia garantita. Ci sono esemplari economici di ottima fattura e costose non particolarmente brillanti..

PS: non ho capito la cosa dell'ausilio, forse il correttore?
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 15 Novembre, 2022, 08:49 AM
Ausilia classico credo proprio sia un errore da correttore per dire "al suono classico".

Comunque quoto Vu in toto.
Aggiungo solo due cose: la Performer ha i tasti jumbo, tipici tasti grossi du concezioni moderna, che alcuni amano ed altri odiano. Io li apprezzo ma ahimé se ti piaceranno o no lo saprai solo dopo un po'. Io quando li ho provati per la prima volta pensavo di dover scavalcare a ogni tasto una collina e mi chiedevo chi diamine potesse averli pensati e chi potesse mai apprezzarli. Man mano che superavo la velocità di un bradipo e l'imprecisione/insicurezza delle prime esperienze, ho iniziato ad amarli realizzando che servivano proprio al contrario di quello che io avvertivo: fanno risparmiare fatica riducendo l'attrito col legno. Il bello degli strumenti è anche questo: le cose cambiano, i gusti evolvono, le proprie capacità pure, e quindi bisogna fare delle esperienze, volenti o nolenti. A tavolino si può dire fino a un certo punto. E secondo me Vu ha detto quel che si può dire.
Magari direi solo "Non è per forza o sempre vero che passata una certa soglia la qualità sia garantita". La probabilità di incappare in difetti è più bassa, ma non è una certezza. Capita, eccome se capita.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 15 Novembre, 2022, 09:11 AM
Le differenze oggettive ci sono, bisogna vedere cosa ci devi suonare.
Le Schecter asiatiche seguono il filone delle chitarre perfettine, suono moderno e specifiche "comode". Ho provato un modello made Indonesia e mi è sembrata ben assemblata, forse il ponte andrebbe rivisto, e il prezzo è un filo esagerato tenendo conto che non è inclusa alcuna custodia.
La Vintera è interessante, sicuramente meno comoda, però i suoni richiamano la storica Stratocaster Fender anni 50, 60.
La Performer nelle intenzioni dovrebbe rappresentare il made in USA economico. Di questa serie non mi convincono i pick-up Yosemite.
Aggiungo alla lista la Fender JV '60 Made in Japan, uscita a inizio anno. Stesso budget, ma alla prova fatta di recente, mi è sembrata qualitativamente migliore. Esiste anche una versione HSS JV '50, solo Sunburst, mentre la '60 di cui sopra c'è solo bianca col palettone. Entrambe disponibili solo con manico e tastiera in acero.
Concludo dicendo che in questa fascia di prezzo va molto a fortuna , nel senso che può capitare la messicana stratosferica o l'americana mediocre
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PM
Citazione di: Vu-meter il 15 Novembre, 2022, 05:32 AMDunque, premesso che non ho le specifiche tecniche sotto mano di ciascuna, però le differenze ci sono sia a livello qualitativo che a livello sonoro.

Vintera è una chitarra che strizza decisamente l'occhio alla tradizione, dal punto di vista sonoro,  ma con specifiche tecniche di manico, tastiera e tasti, moderni. Qualità made in Mexico per cui, pur di etichettarla direi: "media".

La Schecter Route 66 non la conosco bene, ma so che è modernissima in tutta la sua costruzione, dal suono alla vestibilità, con tastiera piattissime altre specifiche moderne. Non ho idea della qualità della chitarra, non l'ho mai provata. Potrebbe essere uguale, leggermente inferiore o leggermente superiore alla Vintera.

Le americane, in genere, si distinguono per una maggiore qualità e conseguentemente una maggiore affidabilità nel tempo. Non conosco la permormer per cui, non so né specifiche tecniche, né le sonorità, né se opti per scelte di modernità o tradizione.

Non è vero che passata una certa soglia la qualità sia garantita. Ci sono esemplari economici di ottima fattura e costose non particolarmente brillanti..

PS: non ho capito la cosa dell'ausilio, forse il correttore?

Sì, scusate, più che il correttore ero io particolarmente stordito ieri sera!

Vi ringrazio moltissimo per tutte le informazioni, la mia preoccupazione era dettato dal fatto che forse, un'americana da 1200 €, visto il costo della manodopera statunitense, potesse essere in realtà una chitarra più economica, di un indonesiana o messicana da 1000 €.

Avevo anche sentito parlare, da alcuni amici, che le Paul Reed Smith indonesiane, pur costando la metà, presentavano praticamente la medesima qualità delle gemelle americane da 2000 € e che le differenze fossero soltanto a livello estetico, ovvero nella scelta di legni...

Quindi, per intenderci, la Fender messicana e la Schecter potrebbero giocarsela? So che la prima presenta un radioso da 9 mentre la seconda da 14...ma essendo alle prime armi, credo che mi adatterei ad una o all'altra, indipendentemente!

Diciamo che da "grande" mi piacerebbe suonare del blues, oppure canzoni anni 70 come i Pink Floyd...da questo punto di vista, tra le due mi consigliereste quindi una Vintera per via del sound, giusto?

Mentre in alternativa, volendo fare un salto qualitativo, il suggerimento sarebbe quella di puntare a le american pro, oppure alle Fender Vintage \ Ultra americane?
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 15 Novembre, 2022, 04:07 PM
Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMSì, scusate, più che il correttore ero io particolarmente stordito ieri sera!

Vi ringrazio moltissimo per tutte le informazioni, la mia preoccupazione era dettato dal fatto che forse, un'americana da 1200 €, visto il costo della manodopera statunitense, potesse essere in realtà una chitarra più economica, di un indonesiana o messicana da 1000 €.


Direi di no, per esperienza.


Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMAvevo anche sentito parlare, da alcuni amici, che le Paul Reed Smith indonesiane, pur costando la metà, presentavano praticamente la medesima qualità delle gemelle americane da 2000 € e che le differenze fossero soltanto a livello estetico, ovvero nella scelta di legni...


Anche qui direi di no ..


Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMQuindi, per intenderci, la Fender messicana e la Schecter potrebbero giocarsela? So che la prima presenta un radioso da 9 mentre la seconda da 14...ma essendo alle prime armi, credo che mi adatterei ad una o all'altra, indipendentemente!


Stavolta direi di sì. Più "tradizionalista" nel suono Fender, più moderna la Shecter.


Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMDiciamo che da "grande" mi piacerebbe suonare del blues, oppure canzoni anni 70 come i Pink Floyd...da questo punto di vista, tra le due mi consigliereste quindi una Vintera per via del sound, giusto?



Uhm , sulla carta sì, ma ci sono altri fattori: ampli, effetti, "mani" .. che possono far cambiare di molto la situazione. L'ideale (intendo in senso assoluto) sarebbe acquistare qualcosa che si confà a te, ora come ora. Solo che, come dicevamo prima, al momento non si sa bene cosa ti si confaccia dal punto di vista "vestibilità".


Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMMentre in alternativa, volendo fare un salto qualitativo, il suggerimento sarebbe quella di puntare a le american pro, oppure alle Fender Vintage \ Ultra americane?


Sì, le americane sicuramente hanno una qualità superiore. Quale sia il modello, di nuovo, non è dato saperlo perché non conosciamo quali caratteristiche tecniche faranno per te .. solo il tempo potrà dirtelo.


Volendo darti un consiglio spassionato, io ti consiglierei Fender a motivo della rivendibilità. Nel caso dovessi trovarti male, non dovresti aver problemi a sostituirla. Shecter, temo crei qualche ostacolo in più.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 15 Novembre, 2022, 05:29 PM
Ariquoto tutto. 

:quotone:
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:03 PM
Citazione di: Santano il 15 Novembre, 2022, 09:11 AMLe differenze oggettive ci sono, bisogna vedere cosa ci devi suonare.
Le Schecter asiatiche seguono il filone delle chitarre perfettine, suono moderno e specifiche "comode". Ho provato un modello made Indonesia e mi è sembrata ben assemblata, forse il ponte andrebbe rivisto, e il prezzo è un filo esagerato tenendo conto che non è inclusa alcuna custodia.
La Vintera è interessante, sicuramente meno comoda, però i suoni richiamano la storica Stratocaster Fender anni 50, 60.
La Performer nelle intenzioni dovrebbe rappresentare il made in USA economico. Di questa serie non mi convincono i pick-up Yosemite.
Aggiungo alla lista la Fender JV '60 Made in Japan, uscita a inizio anno. Stesso budget, ma alla prova fatta di recente, mi è sembrata qualitativamente migliore. Esiste anche una versione HSS JV '50, solo Sunburst, mentre la '60 di cui sopra c'è solo bianca col palettone. Entrambe disponibili solo con manico e tastiera in acero.
Concludo dicendo che in questa fascia di prezzo va molto a fortuna , nel senso che può capitare la messicana stratosferica o l'americana mediocre

Quoto tutto.
E aggiungo che a me, gusto personale mio, una Strato moderna non dice nulla. Come non mi dice nulla una Les Paul moderna, col manico sottile, il body sottile e che pesa 3.2Kg, come certe reinterpretazioni moderne del progetto Les Paul (ESP ad esempio).
Per me, son chitarre che hanno ragion d'essere nella loro formula originale, con tutti i pregi e difetti che portano. Se parliamo nello specifico di Strato, tastiere appiattite, radius compound, tasti jumbo/medium jumbo, ponti moderni, humbucker ad alto output, non è più una Strato, ma un'altra cosa. Non parliamo poi di ponti Floyd Rose e bloccacorde  :acci:
Perchè se cerco queste caratteristiche, nemmeno la guardo la Strato, sfoglio il catalogo PRS, oppure Sterling/Musicman (soldi permettendo). Oppure mi cerco una bella Ibanez, che ti porti via una bella chitarretta moderna con tutte le caratteristiche al posto giusto anche a meno di 1000€.
Per me Strato, Tele, Les Paul e SG, son chitarre che vanno prese tali e quali, senza volerci aggiunere altro. Sarebbe come comprare una Alfetta, e cercarla con l'autoradio con schermo touch ad 7", il clima trizona e l'impianto surround Bose.
Se ti serve il pickup humbucker, la tastiera piatta e il manico sottile per fare velocità, il ponte che resta stabile anche se lo strapazzi per 2h di fila, cerca altro.
L'ho già detto che tutto questo è valido PER ME?  :D
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM
Citazione di: blackbetty il 15 Novembre, 2022, 01:36 PMSì, scusate, più che il correttore ero io particolarmente stordito ieri sera!

1. Vi ringrazio moltissimo per tutte le informazioni, la mia preoccupazione era dettato dal fatto che forse, un'americana da 1200 €, visto il costo della manodopera statunitense, potesse essere in realtà una chitarra più economica, di un indonesiana o messicana da 1000 €.

2. Avevo anche sentito parlare, da alcuni amici, che le Paul Reed Smith indonesiane, pur costando la metà, presentavano praticamente la medesima qualità delle gemelle americane da 2000 € e che le differenze fossero soltanto a livello estetico, ovvero nella scelta di legni...

3. Quindi, per intenderci, la Fender messicana e la Schecter potrebbero giocarsela? So che la prima presenta un radioso da 9 mentre la seconda da 14...ma essendo alle prime armi, credo che mi adatterei ad una o all'altra, indipendentemente!

4. Diciamo che da "grande" mi piacerebbe suonare del blues, oppure canzoni anni 70 come i Pink Floyd...da questo punto di vista, tra le due mi consigliereste quindi una Vintera per via del sound, giusto?

5. Mentre in alternativa, volendo fare un salto qualitativo, il suggerimento sarebbe quella di puntare a le american pro, oppure alle Fender Vintage\Ultra americane?


1. Capisco cosa vuoi dire, e in un certo senso hai ragione. Spendere 1000-1200€ per una indonesiana copia della chitarra che vuoi, tanto vale andare sull'originale made in USA allo stesso prezzo.

2. che le PRS SE sono buonissime chitarre è vero. Che rispetto a una USA da 4000€, o una Private Stock da 10.000€ non ci siano differenze, non ci giurerei. Ma proprio per nulla. Già la scelta dei legni che a tuo modo di vedere è trascurabile, in realtà è fondamentale. Non è che la prima tavola di mogano che trovi dal falegname sotto casa diventa un "legno scelto" per costruire una chitarra premium.

3. certo che possono giocarsela: fanno pena allo stesso modo  :lol:

4. Se ti piacerebbe suonare il blues e i pink floyd, hai un motivo in più per lasciare perdere la Schecter e cercarti una Stato più aderente al progetto originale di Leo Fender. Hai pensato a una Strato MIJ?
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_squier-stratocaster-made-in-japan-1993_id7334621.html
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_squier-stratocaster-made-in-japan-ampli-fender_id7372527.html
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-made-in-japan_id7375463.html

5. Le American Pro e le Performer le ho viste in negozio, onestamente non mi hanno fatto una gran impressione. Legni troppo perfetti e sbiancati, uno strato spessissimo di vernice poliuretanica. Avessi quei soldi da spendere, mi cercherei una vecchia American Standard 2012 coi pickup FAT50 o coi 57/62 di cui ho ottimi ricordi.
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-american-standard-2012_id7014448.html
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-american-standard-2012_id7344669.html

oppure una American Standar precedente tipo questa: 700€, completa di custodia rigida e pickup Seymour Duncan. Guarda, se non te la compri tu, me la compro io  :D  A quella cifra è regalata. Considera che ci sono almeno 250€ tra pickup e custodia.
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-american-standard-con-upgrade_id7354089.html

oppure:
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_american-standard-stratocaster-custodia-fender_id7354916.html
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-american-standard-1997_id7354026.html
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_fender-stratocaster-american-standard-2010-con-upgrade_id7321926.html

Quello che ti voglio dire è che se sai cosa cercare e dove cercarlo, puoi avere una chitarra carina a un prezzo non esaerato. Se invece stai dietro alle demo, a youtube, alle sponsorizzate, addio....spendi cifre esorbitanti per chitarre oggettivamente mediocri.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: elzeviro il 16 Novembre, 2022, 06:11 PM
Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:03 PMUna Strato moderna non mi dice nulla. Come non mi dice nulla una Les Paul moderna, col manico sottile, il body sottile e che pesa 3.2Kg, come certe reinterpretazioni moderne del progetto Les Paul (ESP ad esempio).
Per me, son chitarre che hanno ragion d'essere nella loro formula originale, con tutti i pregi e difetti che portano. Se parliamo nello specifico di Strato, tastiere appiattite, radius compound, tasti jumbo/medium jumbo, ponti moderni, humbucker ad alto output, non è più una Strato, ma un'altra cosa. Non parliamo poi di ponti Floyd Rose e bloccacorde  :acci:
Perchè se cerco queste caratteristiche, nemmeno la guardo la Strato, sfoglio il catalogo PRS, oppure Sterling/Musicman (soldi permettendo). Oppure mi cerco una bella Ibanez, che ti porti via una bella chitarretta moderna con tutte le caratteristiche al posto giusto anche a meno di 1000€.
Per me Strato, Tele, Les Paul e SG, son chitarre che vanno prese tali e quali, senza volerci aggiunere altro. Sarebbe come comprare una Alfetta, e cercarla con l'autoradio con schermo touch ad 7", il clima trizona e l'impianto surround Bose.
Se ti serve il pickup humbucker, la tastiera piatta e il manico sottile per fare velocità, il ponte che resta stabile anche se lo strapazzi per 2h di fila, cerca altro.
L'ho già detto che tutto questo è valido PER ME?  :D
sempre grandissimo il @Davids!
non devi MAI dire "per me" (né tanto meno metterlo in maiuscolo): tu dici semplicemente la verità!
PS - dài, per la miseria, partecipa anche tu alla Jam, come viene viene, io ho registrato con lo smartphone e Moreno me l'ha presa, ha detto che non è venuta malaccio.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 17 Novembre, 2022, 08:35 AM
Ciao a tutti, e grazie per le risposte esaustive ed estremamente dettagliate; purtroppo non riesco a rispondere molto velocemente, quindi inizio dall'ultimo messaggio:

Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM1. Capisco cosa vuoi dire, e in un certo senso hai ragione. Spendere 1000-1200€ per una indonesiana copia della chitarra che vuoi, tanto vale andare sull'originale made in USA allo stesso prezzo.

- Beh, in verità mi sto ponendo dubbio opposto: visto che la manodopera statunitense credo abbia un costo superiore, non potrebbe valere l'equazione: indonesiana da 1000€ ≈ americana da 1500/2000€? Manico Rosted e meccaniche autobliccanti, non sono "pregi tecnici" oggettivi?...Ovviamente vorrei prendere una Strato americana, ad esempio una Performer, ma in tal caso mi sorge il dubbio: in cosa sarebbe meglio questa da una Schecter? A parte il fascino e l'originalità Fender Made in USA ovviamente!


Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM2. che le PRS SE sono buonissime chitarre è vero. Che rispetto a una USA da 4000€, o una Private Stock da 10.000€ non ci siano differenze, non ci giurerei. Ma proprio per nulla. Già la scelta dei legni che a tuo modo di vedere è trascurabile, in realtà è fondamentale. Non è che la prima tavola di mogano che trovi dal falegname sotto casa diventa un "legno scelto" per costruire una chitarra premium.

- Come sopra, voglio sperare che una differenza di 3000€ si traduca in oggettive differenze anche a livello tecnico, ma quando si confrontano una indonesiana (perdi più senza custodia) da 1000€ ed un'americana da 2000€, quanta di questa differenza è assorbita da costi di produzione superiori, e probabilmente dal sovrapprezzo di avere un prodotto esclusivo "USA"?



Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM3. certo che possono giocarsela: fanno pena allo stesso modo  :lol:

- Ti ringrazio, ma allora se fa pena anche una Vintera by Fender, lo stesso farà anche un'american Performer? Perché dubito che la medesima casa ti venda una buona chitarra a 1200€ ed una ciofeca a 1000€ (per di più prodotta in Messico per risparmiare)...sbaglio?


Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM4. Se ti piacerebbe suonare il blues e i pink floyd, hai un motivo in più per lasciare perdere la Schecter e cercarti una Stato più aderente al progetto originale di Leo Fender. Hai pensato a una Strato MIJ?

- Ti ringrazio, avevo tenuto in considerazione la Route 66 per la sonorità "vicina alle stratocaster vintage" almeno così dicono...ed avevo anche letto che le MiJ fossero adatte ai distorti, quindi più da Rock e meno "classiche". Ma anche qui mi sorge ora il dubbio: se una giapponese nuova costa 1200/1300€, sarà sul livello delle sue sorelle americane o messicane a pari prezzo, giusto?...siamo quindi nella medesima fascia?

Citazione di: Davids il 16 Novembre, 2022, 01:25 PM5. Le American Pro e le Performer le ho viste in negozio, onestamente non mi hanno fatto una gran impressione. Legni troppo perfetti e sbiancati, uno strato spessissimo di vernice poliuretanica. Avessi quei soldi da spendere, mi cercherei una vecchia American Standard 2012
[...]
...se sai cosa cercare e dove cercarlo, puoi avere una chitarra carina a un prezzo non esaerato. Se invece stai dietro alle demo, a youtube, alle sponsorizzate, addio....spendi cifre esorbitanti per chitarre oggettivamente mediocri.

- Ti ringrazio, non avevo considerato l'idea di acquistare una chitarra usata, soprattutto per via della mia grande inesperienza, e di conseguenza del timore fondato di prendere una fregatura. A tal proposito mi viene però spontanea una domanda: a quando dici sembra che una standard del 2012 sia nettamente superiore ad una chitarra nuova, sempre prodotta da Fender anche da 2000 €; ora io non so quanto costassero da nuove queste chitarre (le standard) nel 2012, quindi ti chiedo: erano di fascia più alta, anche rispetto ad una pro2, ed oggi sono deprezzate per via del fatto di essere usate, oppure la qualità costruttiva è precipitata così in basso che una chitarra moderna non vale la metà di una di soli 5/10 anni fa?

Non fraintendetemi, non sono un apologeta delle chitarre Made in Indonesia, e neppure un detrattore delle chitarre americane, tant'è che la chitarra che vorrei (parlo del nuovo) sarebbe una American Vintage...mi sorgono spontanei questi dubbi, e vorrei solo capire meglio.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 17 Novembre, 2022, 10:30 AM
È normale avere dubbi soprattutto su argomenti estremamente soggettivi. Quando ho cominciato a cercare una strato 9 su 10 mi consigliarono la Stratocaster Standard USA pre 2012: morale, a un prezzo esagerato (al quale aggiungere per forza una visita dal liutaio) ho provato tre Fender delle quali salvo solo i legni. Nessuna aveva i pick up originali, quindi mi chiedevo perché consigliare una Standard quando tutti sostituivano i pu!
Poi, tra Indonesia/Messico e USA la differenza c'è eccome e secondo me è ben percepibile a occhio. A proposito della Route 66 io ho provato lo stesso giorno entrambe. Ebbene, nella USA, che costa il triplo, la differenza di prezzo la vedi e la senti al tatto, legni, costruzione, finiture, dettagli. Collegate le due Schecter saltano evidenti la qualità del manico, selettore e pot precisi, graduali al millimetro, laddove l'Indonesia presenta comandi ballerini con escursioni troppo on off. Attenzione, nella fascia sotto i mille euro, per quanto visto e provato, le sensazioni valgono per tutte.
Però se alla fine sei attratto dalla Vintage è inutile girarci intorno. Ti conviene provare una qualsiasi strato vintage per vedere se ti trovi con le specifiche. E comunque guarda che alla lunga ti adatti alle caratteristiche della chitarra, vintage o moderna che sia. Male che va avrai fatto la tara e potrai valutare il da farsi
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: dragon_g il 17 Novembre, 2022, 11:10 AM
Citazione di: Santano il 17 Novembre, 2022, 10:30 AM... E comunque guarda che alla lunga ti adatti alle caratteristiche della chitarra

Verissimo, diciamo sempre di provare ma pochi minuti non sono sufficienti (tipico "non mi trovo")
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 17 Novembre, 2022, 11:53 AM
Citazione di: Santano il 17 Novembre, 2022, 10:30 AME comunque guarda che alla lunga ti adatti alle caratteristiche della chitarra, vintage o moderna che sia.


Devo dire che, NEL MIO PERSONALISSIMO CASO (ma l'ho visto anche in molti dei miei studenti), le cose non stanno così. Ho suonato per anni adattandomi agli strumenti che avevo, ma MAI sentendomi comodo e rilassato e MAI, tal istrumenti mi hanno aiutato a suonare, studiare, migliorare, finché non ho trovato la configurazione ideale (o quasi).

Ci sono persone che suonano anche con un manico di scopa (ho almeno 3 amici così) e suonano sempre bene. Se gli chiedi come si trovano, ti risponderanno sempre: "bene", malgrado specifiche diversissime delle chitarre. Ma ho anche conosciuto molte persone che al contrario, come me, con alcune chitarre NON riescono a suonare quasi per niente, me compreso, che ho fatto una figuraccia giusto un paio di mesi fa a casa di amici.

Difficile dire a quale "tipologia" di persone si appartenga, secondo me può dirlo solo il tempo. Preferisco però partire sempre dall'idea che chi ho davanti sia del tipo "adattamento difficile se non impossibile" perché in questo modo, dovesse appartenere invece all'altro tipo, non subirebbe comunque conseguenze. Nel caso opposto invece, è assai peggio.

Tutto, ovviamente, In My Dumble Opinion, come diceva Mimmo.  :laughing:
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 17 Novembre, 2022, 12:42 PM
Citazione di: blackbetty il 17 Novembre, 2022, 08:35 AMCiao a tutti, e grazie per le risposte esaustive ed estremamente dettagliate; purtroppo non riesco a rispondere molto velocemente, quindi inizio dall'ultimo messaggio:

- Beh, in verità mi sto ponendo dubbio opposto: visto che la manodopera statunitense credo abbia un costo superiore, non potrebbe valere l'equazione: indonesiana da 1000€ ≈ americana da 1500/2000€? Manico Rosted e meccaniche autobliccanti, non sono "pregi tecnici" oggettivi?...Ovviamente vorrei prendere una Strato americana, ad esempio una Performer, ma in tal caso mi sorge il dubbio: in cosa sarebbe meglio questa da una Schecter? A parte il fascino e l'originalità Fender Made in USA ovviamente!


- Come sopra, voglio sperare che una differenza di 3000€ si traduca in oggettive differenze anche a livello tecnico, ma quando si confrontano una indonesiana (perdi più senza custodia) da 1000€ ed un'americana da 2000€, quanta di questa differenza è assorbita da costi di produzione superiori, e probabilmente dal sovrapprezzo di avere un prodotto esclusivo "USA"?



- Ti ringrazio, ma allora se fa pena anche una Vintera by Fender, lo stesso farà anche un'american Performer? Perché dubito che la medesima casa ti venda una buona chitarra a 1200€ ed una ciofeca a 1000€ (per di più prodotta in Messico per risparmiare)...sbaglio?


- Ti ringrazio, avevo tenuto in considerazione la Route 66 per la sonorità "vicina alle stratocaster vintage" almeno così dicono...ed avevo anche letto che le MiJ fossero adatte ai distorti, quindi più da Rock e meno "classiche". Ma anche qui mi sorge ora il dubbio: se una giapponese nuova costa 1200/1300€, sarà sul livello delle sue sorelle americane o messicane a pari prezzo, giusto?...siamo quindi nella medesima fascia?

- Ti ringrazio, non avevo considerato l'idea di acquistare una chitarra usata, soprattutto per via della mia grande inesperienza, e di conseguenza del timore fondato di prendere una fregatura. A tal proposito mi viene però spontanea una domanda: a quando dici sembra che una standard del 2012 sia nettamente superiore ad una chitarra nuova, sempre prodotta da Fender anche da 2000 €; ora io non so quanto costassero da nuove queste chitarre (le standard) nel 2012, quindi ti chiedo: erano di fascia più alta, anche rispetto ad una pro2, ed oggi sono deprezzate per via del fatto di essere usate, oppure la qualità costruttiva è precipitata così in basso che una chitarra moderna non vale la metà di una di soli 5/10 anni fa?

Non fraintendetemi, non sono un apologeta delle chitarre Made in Indonesia, e neppure un detrattore delle chitarre americane, tant'è che la chitarra che vorrei (parlo del nuovo) sarebbe una American Vintage...mi sorgono spontanei questi dubbi, e vorrei solo capire meglio.


Partiamo dal fatto che le chitarre sono meno riproducibili di pedali, amplificatori, speaker, che pure hanno una loro diversità dovuta ai margini di tolleranza tra i vari componenti (resistenze, condensatori, IC, valvole, trasformatori, magneti).
Per cui mentre 10 pedali o 10 amplificatori della stessa linea di produzione e dello stesso anno, suonano identici al 99%, lo stesso non vale per le chitarre, dove all'interno della stessa linea di produzione puoi trovare l'esemplare più fortunato e quello meno fortunato. Il motivo principale è che il legno non è sempre identico a sè stesso, e anche se leggi sempre "ontano" ci sono vari tipi di ontano. Come ci sono vari tipi di mogano, di frassino, di acero.
Questo introduce una variabilità intrinseca sulle chitarre, che in ampli e pedali non esiste, perchè mentre un condensatore da 10uF è sempre un condensatore da 10uF, sia che sia prodotto in USA, in Danimarca o in Italia, sia che sia stato prodotto nel 2022 che nel 2002, una tavola di ontano invece può avere mille declinazioni a seconda della nazione di provenienza, dell'età dell'albero, dell'altezza a cui è stato tagliato (base dell'albero o sommità dell'albero), della stagionatura.
Per questo ieri ti dicevo che la prima tavola di mogano trovata dal falegname, non diventa automaticamente un legno selezionato per fare chitarre.
E per questo si consiglia sempre di provare con mano. Specie su chitarre economiche (e anche una Americana da 1200€ lo è, in fondo), mentre sulle produzioni Custom già la cosa è diversa, perchè gli standard qualitativi e di riproducibilità che devono rispettare sono più stringenti. D'altronde non puoi proporre al pubblico una chitarra 3500-4000€, se alla prova poi si rivela uno stendibiancheria.

Fatta questa premessa
1. difficile dirlo, specie considerando che l'indonesiana non si pone come una copia fedele della Stratocaster, ma come una sua reinterpretazione moderna. Andrebbero viste e provate side by side, fianco a fianco.

2. idem con patate. Non mi sbilancio perchè parliamo di due prodotti che non conosco e non prenderei nemmeno in considerazione se volessi una Stratocaster. Quindi preferisco evitare di lanciarmi in giudizi su cosa è meglio o peggio.

3. La American Performer dovrebbero essere l'entry level della produzione USA, un po' come le vecchie American Special. Avendole viste in negozio, insieme alle Vintera, non mi hanno fatto una gran impressione a livello di materiali, troppo perfettine e luccicose, legni eccessivamente sbiancati che sembravano quasi plastica da quanto erano uniformi. Io preferisco le venature e le irregolarità del legno, che lo rendono unico e naturale.

4. Le MIJ adatte a fare rock? E chi lo ha detto? Sono delle normalissime Fender fatte in Giappone dalla casa madre, ci puoi suonare le stesse cose che suoni su una Fender USA, Mexico, China, Thailandia, Brasile, Olanda  :laughing:

5. Il prezzo di quelle chitarre si aggirava intorno ai 1200-1300€, a seconda che le compravi in negozio o online. E i legni che usavano erano diversi rispetto ad ora, e venivano lavorati pure in modo diverso. Quella col set completo di FAT50 era una signora chitarra e aveva un suono mostruoso grazie a quei pickup.

Comunque, bando alle ciance.
Oggi e domani spolpati attentamente questo sito. Contiene (quasi) tutto lo scibile umano sulle Stratocaster e fortuna vuole che è in italiano perchè realizzato da un italiano. Ci sono pure un paio di sezioni dedicate alle Stratocaster Japan, dalle prime JV anni '80 fino alle versioni moderne FSR 2015-2016.
https://www.fuzzfaced.net/stratocaster.html

Dopo di chè, vai in un negozio a vedere e toccare con mano le Fender Vintera, American Performer (ma anche le American Professional che sicuramente avranno) e magari le Schecter R66 indonesiane. Non limitarti a osservarle, chiedi di provarle, prima da spente, poi su un amplificatore. Non c'è un buon negozio di musica dalle tua parti? Ti sposti, prendi la macchina, il treno, l'autobus, lo skateboard, il triciclo, vai nella prima grande città che hai a portata di mano e fiondati in un negozio di musica ben fornito.
A quel punto, sulla scorta di questa prova, vai su mercatino e prendi contatto con qualche privato delle tue parti, in modo da provare di persona una vecchia Japan anni '80-'90, ed una American Standard anni '90-'00-'10. Tenendo presente che sicuramente non le suonerai sullo stesso ampli che avevano in negozio, quindi le differenze nel suono amplificato che sentirai saranno dovute pure a quello, ma le differenze da spenta, al tatto, alla vista, nel feeling, non dipendono certo dall'ampli a cui sei collegato.
A quel punto puoi fare una scelta con cognizione di causa. Così è tutto un affidarsi al passaparola, e non va bene, perchè nulla sostituisce l'esperienza diretta. 5 minuti con una chitarra qualsiasi in mano, sono molto più formativi di 100 pagine di chiacchiere lette su un forum.


Citazione di: Elzeviro il 16 Novembre, 2022, 06:11 PMsempre grandissimo il @Davids!
non devi MAI dire "per me" (né tanto meno metterlo in maiuscolo): tu dici semplicemente la verità!
PS - dài, per la miseria, partecipa anche tu alla Jam, come viene viene, io ho registrato con lo smartphone e Moreno me l'ha presa, ha detto che non è venuta malaccio.

Macchè! Non esistono verità quando si parla di chitarra. Ad esempio tra una Mexico e una Custom Shop non è detto che sia per forza superiore la Custom Shop :D Chi lo ha mai stabilito in modo inequivocabile? Tu? Io? Leo Fender in persona?
E' tutto molto incerto, soggettivo, per alcuni è meglio la CS, per altri la Mexico, per alcuni è meglio un pedale Joyo da 30$ fatto in Cina che un pedale Analogman fatto in USA. E poi non esistono verità assolute, nè una scienza della chitarra universalmente valida per tutti, quindi ognuno può dire quello che vuole e la sua opinione va rispettata (cavolo, l'assonanza con le teorie cospirazioniste no-vax mette i brividi...) :laughing:  D'altronde, la propagazione delle onde sonore, la rigidità dei materiali, il magnetismo, l'elettronica, cosa hanno di oggettivo e scientifico?! Non mi risultano testi scientifici su questi argomenti :D
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 17 Novembre, 2022, 01:04 PM
Citazione di: Santano il 17 Novembre, 2022, 10:30 AME comunque guarda che alla lunga ti adatti alle caratteristiche della chitarra, vintage o moderna che sia. Male che va avrai fatto la tara e potrai valutare il da farsi

Io faccio parte della categoria che si adatta, mi piacciono i manici sottili ma anche quelli più cicciotti per il bel grip che mi danno, che invece molti odiano. Suono su radius da 7.25, ma anche su radius 12" o compound. Credo dipende dalla forma delle mani. Avessi avute due mani grandi come quelle di un bambino, forse avrei avuto molta più difficoltà.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 17 Novembre, 2022, 06:40 PM
Citazione di: Davids il 17 Novembre, 2022, 12:42 PMComunque, bando alle ciance.
Oggi e domani spolpati attentamente questo sito. Contiene (quasi) tutto lo scibile umano sulle Stratocaster e fortuna vuole che è in italiano perchè realizzato da un italiano. Ci sono pure un paio di sezioni dedicate alle Stratocaster Japan, dalle prime JV anni '80 fino alle versioni moderne FSR 2015-2016.
https://www.fuzzfaced.net/stratocaster.html

Dopo di chè, vai in un negozio a vedere e toccare con mano le Fender Vintera, American Performer (ma anche le American Professional che sicuramente avranno) e magari le Schecter R66 indonesiane. Non limitarti a osservarle, chiedi di provarle, prima da spente, poi su un amplificatore. Non c'è un buon negozio di musica dalle tua parti? Ti sposti, prendi la macchina, il treno, l'autobus, lo skateboard, il triciclo, vai nella prima grande città che hai a portata di mano e fiondati in un negozio di musica ben fornito.

A quel punto puoi fare una scelta con cognizione di causa. Così è tutto un affidarsi al passaparola, e non va bene, perchè nulla sostituisce l'esperienza diretta. 5 minuti con una chitarra qualsiasi in mano, sono molto più formativi di 100 pagine di chiacchiere lette su un forum.



Fuzzfaced è senz'altro un'ottima idea, ti apre una bella panoramica sull'intera produzione Fender fino a oggi.

Blackbetty, dovresti anche fare il punto sul tuo modo di suonare giacché noi non possiamo sapere a cosa aspiri. Ossia, un conto è puntare alla ritmica, fingerstyle, strumming, ecc., e qui forse ti basterà muoverti sul primo quarto di tastiera e quindi una Stratocaster vintage sarebbe perfetta; tutt'altra questione se miri alla solistica o ami velocizzare stile shredder e quindi sarebbe da preferire uno strumento moderno, alias Route 66
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 12:31 PM
Scusate, non fraintendetemi, non voglio fare polemica, tuttavia o non capisco le vostre risposte.

- 0) Presumo che probabilmente sia necessario scindere la questione su due piani distinti: da un lato possiamo parlare della qualità costruttiva dello strumento in sé, per il quale il primo indicatore dovrebbe essere il prezzo del prodotto, dall'altro invece abbiamo la comodità di uno strumento, la sua sonorità, e la "suonabulità" dello strumento, ovvero il fatto che essa possa adattarsi più o meno al nostro stile.

- 1) A questo punto, essendo io, come già anticipato nella presentazione, un neofita che ad oggi si sta esercitando con una chitarra classica, ma che trova nelle fender americana e nella messicana player di due amici, una bella comodità ed un buon feeling, mi concentrerei solamente sul primo aspetto, ovvero la qualità oggettiva dello strumento...anche perché vorrei comunque una strato-style come prima chitarra.

- 2) Nel confronto tra americane ed indonesiane, continuate a parlarmi di chitarre da 3000 € contro chitarre orientali da un terzo o meno di questo valore, quando invece la mia domanda verte sulla differenza tra un'americana da 1500 o 2000€ ed un'indonesiana da 1000 €...tale differenza esiste? E se sì, in cosa consiste nello specifico?

- 3) Se mi citate differenze al tatto, non capisco come un corpo di una chitarra in ontano, possa differire da un altro, per via della qualità legno: se la forma è la medesima, ed il legno è lo stesso, in cosa consisterebbe la differenza tra una chitarra di qualità e l'altra più economica? Considerando inoltre che in questi casi, questi legni sono confezionati in vernici poliuretaniche...e che ovviamente densità e peso sarebbero i medesimi?

- 4) Da quanto ne so, la qualità percepibile dei legni è solo a di carattere estetico (come la scelta dell'acero fiammato sulle custom shop PRS), mentre le proprietà meccaniche sono le medesime...che poi, parlando poi di chitarre senza cassa acustica, qualora ci fossero differenze strutturali, tipo il numero di pezzi con cui il corpo è costruito, direi che a livello sonoro sarebbero irrilevanti.

- 5) Discorso differente si potrebbe fare sul manico, ma dentro il caso non ho sentito parlare molto bene di alcune Fender messicane, mentre pare che le Schecter siano effettivamente molto curate e molto belle al tatto: a questo punto, se tralasciamo il suono, o c'è una differenza di meccanica incredibile oppure un ponte che si stacca sull'indonesiana, oppure legni di risulta ma per il quale non capisco come si potrebbe cogliere la differenza, oppure mi viene da pensare che una Schecter indonesiana, oppure una PRS SE, possano assolutamente risultare qualitativamente superiori anche alle Fender americane entry level....

Inoltre se una messicana non presenta grande qualità, pur essendo prodotto in casa fender, al modico prezzo di 1000 €, mi sorge spontanea la dicotomia: o sono dei ladri in quanto a 1200 € riescono a venderti una chitarra di buona qualità come la Performer, per di più prodotta in USA, e a 1000 euro ti vendono una schifezza messicana, con un sovrapprezzo infinito; oppure sotto i 1500€, Fender vende solo ciofeche. In quest'ultimo caso però, dal mio punto di vista, non avrebbe senso spendere 200 € in più rispetto ad una chitarra indonesiana per avere la medesima qualità, o forse anche inferiore!

Forse sbaglio, ma questo è il quadro che ricostruirei razionalmente, anche dai vostri commenti...ma sicuramente sbaglio qualcosa.

Aggiungo una nota che non vuole tradire un atteggiamento supponente o presuntuoso, ma solo una banale considerazione, sulla base di quanto si dice in giro:

1. Ho letto che le fender messicane differiscono da quelle americane, a livello di corpo, per il fatto che le prime presentano un corpo in ontano massiccio, costituito da cinque o più pezzi incollati insieme, mentre quello delle americane, presentano corpi costituiti da 1/2 pezzi, con vantaggi a livello sonoro.
2. Diversi liutai affermano invece che due pezzi di legno incollati, presentano medesimi caratteristiche meccaniche di un unico pezzo, cosa verificabile anche sulle Gibson con "paletta" incollata, oppure su "simil les Paul" aventi manici in più pezzi.
3. Inoltre, considerando anche il fatto che, per le chitarristi, la mancanza di una classe di amplificazione, fa sì che il suono sia dato esclusivamente dall'elettronica, e quindi Ontano, Tiglio, Pioppo o altro, non vanno ad influire sul suono che esce dall'amplificatore...

Quindi, anche esistesse una simile differenza costruttiva, essa sarebbe del tutto non percepibile a livello sonoro, oppure al tatto...ma quindi di cosa stiamo parlando?

Concludo, scusandomi qualora i miei domande possono essere viste come manifestazione di saccenza, non è mia intenzione: semplicemente, se da un lato sto valutando seriamente l'idea di acquistare inizialmente una chitarra economica, per poi concentrarmi e per acquistare una chitarra maggiormente di pregio, d'altra parte, razionalmente sto cercando di quantificare la differenza, che un simile sforzo, sia in termini economici che di tempo, comporterebbe.nello specifico quindi mi chiedo, aldilà delle scelte tecniche come radius o pick-up, in cosa consista la differenza tra una Fender Vintera / Schecter R66, rispetto a chitarre Made in USA, come AM Performer o Professional.

Buona giornata a tutti.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 12:34 PM
Citazione di: Santano il 17 Novembre, 2022, 06:40 PMFuzzfaced è senz'altro un'ottima idea, ti apre una bella panoramica sull'intera produzione Fender fino a oggi.

Blackbetty, dovresti anche fare il punto sul tuo modo di suonare giacché noi non possiamo sapere a cosa aspiri. Ossia, un conto è puntare alla ritmica, fingerstyle, strumming, ecc., e qui forse ti basterà muoverti sul primo quarto di tastiera e quindi una Stratocaster vintage sarebbe perfetta; tutt'altra questione se miri alla solistica o ami velocizzare stile shredder e quindi sarebbe da preferire uno strumento moderno, alias Route 66


In effetti, non so ancora esattamente quale stile potrebbe rifarsi maggiormente alle mie abilità, Augusto ti direi che sono molto interessato a musiche e sonorità tipo rock anni 60 70, blues e forse anche i country, ma non saprei.
Tuttavia per me ad oggi sul ideale sarebbe quello di acquistare una chitarra sufficientemente versatile la quale da un lato mi posso permettere di dedicarmi con una certa versatilità a questi generi, e dall'altro che in qualche modo mi trasmetta un certo piacere nel suonarlo, molla fondamentale per agevolare una pratica continua...

Grazie davvero per tutte le informazioni.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PM
2) ci sono differenze, alcune strutturali (scelta dei legni più o meno pregiati, pickup più o meno costosi, controllo qualità più scarso, ecc..) e altre puramente commerciali (prezzo e rivendibilità)

3) il tatto si riferisce alla sensazione della tastiera, dei tasti e della loro smussatura, del manico e delle curvature, della verniciatura in generale. Il peso è assai variabile, in base al peso specifico del legno che è stato scelto.

4) non è così. Legni migliori non si modificano nel tempo, legni scadenti si incurvano e danno problemi, specie nei manici.

5) i legni delle made in usa GENERALMENTE sono di ottima qualità ed invecchiamento, quelle indonesiane, messicane, cinesi, ecc.. DIPENDE, a volte hanno la medesima qualità, altre volte proprio no.

È evidente che si paga anche il prestigio del marchio. Una Fender messicana si paga di più di una XYZ made in Corea a motivo del marchio, a volte. Altre volte  ci sono differenze, non si può generalizzare. Dipende. Ci sono produzioni asiatiche fantastiche e altre orribili. Dipende.

La tua considerazione accenderà opinioni assolutamente contrastanti e ti invito a leggere il forum dove questi argomenti sono stati ampiamente dibattuti e non se ne esce: c0è chi dice che il legno risuona e chi dice che non è così. Di certo, c'è la fisica che ha dimostrato una cosa: maggiore densità del legno si traduce in maggiore stabilità e rigidità. Maggiore rigidità equivale a un suono migliore, perchè la vibrazione della corda non viene ostacolata, cosa che invece succede se il legno non è rigido. Per il resto, possiamo dibattere quanto vogliamo e fare poesia, cosa che è stata fatta a più ripresa sul forum. In base a chi ti risponde, avrai considerazioni opposte.
2 o 3 pezzi non sono migliori o peggiori di 1 in termini di qualità e suonabilità, ma sono meno prestigiosi. Incollare due blocchi anzichè ricavare lo stesso pezzo da uno, costa molto meno.

Il consiglio spassionato che ti do è : comprendi il tuo budget e cerca la cosa migliore per te in quel range. La cosa migliore di oggi non sarà la cosa migliore per te domani, perchè cambierai, ma soprattutto, saprai cosa ti serve, cosa ti piace, a cosa non puoi rinunciare, cosa è importante e cosa non lo è. Saprai quali caratteristiche di una chitarra ti "vestono" meglio, per dirla sartoriale.
Inoltre, prendi una chitarra che ti piaccia. Deve farti venire voglia di prenderla in mano ogni volta che la vedi.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 19 Novembre, 2022, 03:06 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 12:34 PMIn effetti, non so ancora esattamente quale stile potrebbe rifarsi maggiormente alle mie abilità, Augusto ti direi che sono molto interessato a musiche e sonorità tipo rock anni 60 70, blues e forse anche i country, ma non saprei.
Tuttavia per me ad oggi sul ideale sarebbe quello di acquistare una chitarra sufficientemente versatile la quale da un lato mi posso permettere di dedicarmi con una certa versatilità a questi generi, e dall'altro che in qualche modo mi trasmetta un certo piacere nel suonarlo, molla fondamentale per agevolare una pratica continua...

Grazie davvero per tutte le informazioni.

Guarda, potrei lanciarmi nella discussione per punti che hai avviato, ma me lo risparmio (tra l'altro ti ha risposto molto bene Vu in proposito) quindi vado oltre e aggiungo un paio di considerazioni.

1- la versatilità a tavolino è quasi completamente una chimera. A sto punto uno ti dovrebbe dire: prendi una chitarra a 8 corde, così hai due corde in più non si sa mai, acquisti in versatilità! (ovviamente è una provocazione ma capisci il punto...). Oppure: prendi uno strumento con i pickup splittabili! Ma poi magari tu la compri e ti fanno schifo i pick up sia come sono di partenza, sia splittati. È chiaro che non andrai a prendere una chitarra con una tastiera che ha radius 17 (come la Majesty Petrucci), ma tanto qui nessuno te la consigliava. Tutti i nomi che sono stati fatti qui sono tutti nomi di strumenti molto versatili. È versatile anche un radius 7,25 in stile vintage, dato che non devi fare heavy metal estremo (nel qual caso parleremmo d'altro).
Prima dovresti acquisire una certa esperienza su vari strumenti, poi si può avviare una discussione su come si intende il proprio concetto di versatilità e confrontarlo. Ma a tavolino è impossibile in termini così generici. Tra quelli citati puoi serenamente scegliere lo strumento che più ti entusiasma.

2- A tavolino è stato detto tutto giusto sugli strumenti americani, indonesiani, messicani ecc. Ti sono state date ottime linee guida per orientarti. Ma va aggiunto (non è una correzione, ma una integrazione) che suonare non è una scienza misurabile e che non è stato ancora menzionato il rapporto del tutto personale che viene poi a instaurarsi con lo strumento. Non lo ignora nessuno degli utenti del forum, perché te lo direbbero anche loro. Solo che al momento sono impegnati a chiarirti altro.
Il rapporto personale farà sì che con un particolare strumento svilupperai un rapporto non repliclabile. E nessuno potrà dirti qual è per te questo strumento. Quello che ti si può dire sugli strumenti che rientrano in una scelta razionale ti è stato detto.
Poi tocca a te provare. Alcuni professionisti salgono sul palco con una Squier o con la loro solita chitarra mezza scassata (sul serio, non per finta) e non è sempre per un vezzo. Tante volte è perché si trovano bene con quello strumento, e non importa se giapponese o finlandese, custom shop o ultra economico. Hanno trovato in quello strumento una confidenza superiore rispetto a quella che hanno con altri strumenti che a tavolino magari sono superiori.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 05:13 PM
Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PM2) ci sono differenze, alcune strutturali (scelta dei legni più o meno pregiati, pickup più o meno costosi, controllo qualità più scarso, ecc..) e altre puramente commerciali (prezzo e rivendibilità)

Va bene, ma allora una differenza di due-300 €, quanto può inficiare sulla qualità di queste componenti, considerando anche una maggiorazione del costo del prodotto, dettata da una produzione negli Stati Uniti?

Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PM3) il tatto si riferisce alla sensazione della tastiera, dei tasti e della loro smussatura, del manico e delle curvature, della verniciatura in generale. Il peso è assai variabile, in base al peso specifico del legno che è stato scelto.

Perfetto, capisco esattamente quello che dici. Ma a questo punto, se di una chitarra si parla un gran bene (Schecter R66), sotto questo aspetto dovrei poter stare tranquillo...


Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PM4) non è così. Legni migliori non si modificano nel tempo, legni scadenti si incurvano e danno problemi, specie nei manici.

5) i legni delle made in usa GENERALMENTE sono di ottima qualità ed invecchiamento, quelle indonesiane, messicane, cinesi, ecc.. DIPENDE, a volte hanno la medesima qualità, altre volte proprio no.

Mah guarda ti dirò, secondo me una differenza qualitativa del legno, proprio non ci può essere, a meno che tu non mi vado a parlare di una differenza genetica tra i due materiali, e quindi non si vada parlare di sotto varietà specifiche.
Diverso il discorso invece riguarda l'aspetto della stagionatura, ed in tal caso, un legno tostato (ancora una volta come esempio avremmo la Schecter R66) dovrebbe garantire standard pari ad un prodotto premium...no?


Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PMÈ evidente che si paga anche il prestigio del marchio. Una Fender messicana si paga di più di una XYZ made in Corea a motivo del marchio, a volte. Altre volte  ci sono differenze, non si può generalizzare. Dipende. Ci sono produzioni asiatiche fantastiche e altre orribili. Dipende.

Va bene, ma se anche la messicana presenta una qualità scadente, al pari dell'indonesiana, arriveremmo all'assurdo che pago più una Fender messicana di una Americana, oppure anche quest'ultima è una ciofeca...al pari dell'indonesiana. Mi sembra un assurdo...


Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PMLa tua considerazione accenderà opinioni assolutamente contrastanti....


...di certo, c'è la fisica che ha dimostrato una cosa: maggiore densità del legno si traduce in maggiore stabilità e rigidità. Maggiore rigidità equivale a un suono migliore, perchè la vibrazione della corda non viene ostacolata, cosa che invece succede se il legno non è rigido.

- Non è certo mia intenzione fomentare certe discussioni, qualora fosse me ne scuso fin d'ora, volevo solo capire.

- Per quanto riguarda la fisica del suono, nutro diversi dubbi, nel senso che non credo si possa dire esattamente quanto affermi (perdonami, deformazione professionale), ma potrei sempre sbagliarmi. (Mi verrebbe da pensare però che, banalmente, se fosse vero un ponte tremolo dovrebbe comportare una minore rigidità, e di conseguenza un suono di qualità inferiore rispetto ad un ponte fisso).

- Tuttavia non sono a conoscenza di prove strumentali a suffragio di quello che dici, al contrario diverse persone che conosco mi hanno mostrato come prove fonometriche non rilevino differenze tra diverse configurazioni...prove effettuate con strumenti dotati di una sensibilità ben superiore a quella dell'orecchio umano. Pertanto, nel caso ci fossero prove strumentale che confermassero il contrario, e qualora le conoscessi, ti chiederei se mi potessi citare le fonti.

Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PM2 o 3 pezzi non sono migliori o peggiori di 1 in termini di qualità e suonabilità, ma sono meno prestigiosi. Incollare due blocchi anzichè ricavare lo stesso pezzo da uno, costa molto meno.

Ok, ma se parliamo di corpi in Ontano sigillati in vernici di poliuretano, a mano di non sverniciare la chitarra, non potrei neppure saperlo...quindi non me ne preoccupo. Anzi, forse, a parità di stagionatura, più pezzi incollati, potrebbero paradossalmente garantire una stabilità migliore...

Citazione di: Vu-meter il 19 Novembre, 2022, 01:10 PMIl consiglio spassionato che ti do è : comprendi il tuo budget e cerca la cosa migliore per te in quel range. La cosa migliore di oggi non sarà la cosa migliore per te domani, perchè cambierai, ma soprattutto, saprai cosa ti serve, cosa ti piace, a cosa non puoi rinunciare, cosa è importante e cosa non lo è. Saprai quali caratteristiche di una chitarra ti "vestono" meglio, per dirla sartoriale.
Inoltre, prendi una chitarra che ti piaccia. Deve farti venire voglia di prenderla in mano ogni volta che la vedi.

Hai ragione su tutto, in particolare, sul fatto di suonare uno strumento che esalti la mia voglia di praticare...grazie.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 05:19 PM
Citazione di: robland il 19 Novembre, 2022, 03:06 PMGuarda, potrei lanciarmi nella discussione per punti che hai avviato, ma me lo risparmio (tra l'altro ti ha risposto molto bene Vu in proposito) quindi vado oltre e aggiungo un paio di considerazioni.

1- la versatilità a tavolino è quasi completamente una chimera. A sto punto uno ti dovrebbe dire: prendi una chitarra a 8 corde, così hai due corde in più non si sa mai, acquisti in versatilità! (ovviamente è una provocazione ma capisci il punto...). Oppure: prendi uno strumento con i pickup splittabili! Ma poi magari tu la compri e ti fanno schifo i pick up sia come sono di partenza, sia splittati. È chiaro che non andrai a prendere una chitarra con una tastiera che ha radius 17 (come la Majesty Petrucci), ma tanto qui nessuno te la consigliava. Tutti i nomi che sono stati fatti qui sono tutti nomi di strumenti molto versatili. È versatile anche un radius 7,25 in stile vintage, dato che non devi fare heavy metal estremo (nel qual caso parleremmo d'altro).
Prima dovresti acquisire una certa esperienza su vari strumenti, poi si può avviare una discussione su come si intende il proprio concetto di versatilità e confrontarlo. Ma a tavolino è impossibile in termini così generici. Tra quelli citati puoi serenamente scegliere lo strumento che più ti entusiasma.

2- A tavolino è stato detto tutto giusto sugli strumenti americani, indonesiani, messicani ecc. Ti sono state date ottime linee guida per orientarti. Ma va aggiunto (non è una correzione, ma una integrazione) che suonare non è una scienza misurabile e che non è stato ancora menzionato il rapporto del tutto personale che viene poi a instaurarsi con lo strumento. Non lo ignora nessuno degli utenti del forum, perché te lo direbbero anche loro. Solo che al momento sono impegnati a chiarirti altro.
Il rapporto personale farà sì che con un particolare strumento svilupperai un rapporto non repliclabile. E nessuno potrà dirti qual è per te questo strumento. Quello che ti si può dire sugli strumenti che rientrano in una scelta razionale ti è stato detto.
Poi tocca a te provare. Alcuni professionisti salgono sul palco con una Squier o con la loro solita chitarra mezza scassata (sul serio, non per finta) e non è sempre per un vezzo. Tante volte è perché si trovano bene con quello strumento, e non importa se giapponese o finlandese, custom shop o ultra economico. Hanno trovato in quello strumento una confidenza superiore rispetto a quella che hanno con altri strumenti che a tavolino magari sono superiori.

Sì, capisco perfettamente il punto...da un punto di vista prettamente del suonare, concordo completamente con quello che dici, nulla da eccepire.

Perdonatemi, vedendo la chitarra elettrica come uno strumento tecnologico, o comunque tecnicamente avanzato, mi sorge spontanea l'analisi tecnica e meccanica di quello che si andrebbe a comprare, ben consapevole che passeranno diversi anni, e forse non arriverà mai nemmeno quel momento, in cui la mia abilità nel suonare, possa arrivare un livello tale per cui il collo di imbuto possa essere una chitarra non particolarmente raffinata, come un indonesiana da 200€.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 19 Novembre, 2022, 05:33 PM
È una chiacchierata, non c'è nulla da farsi perdonare.  ::)
Siamo tutti a disposizione nel dire quel che sappiamo sugli aspetti che vuoi approfondire e ognuno impara qualcosa in più dall'altro,  ogni giorno.
E nessuno ti vieta di comprarti lo strumento che più ti piace, costasse anche parecchio (anzi, può essere una molla e una motivazione in più a impegnarti). Ma non è d'obbligo. Non è che uno strumento economico non sia performante o ti impedisca di praticare bene.
A farti le prime idee ed esigenze comunque non impiegherai tanto, non ci vogliono anni. Fondamentalmente siamo tutti in cerca perenne. È una bella passione, a mio avviso. Una delle più sane.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Donatello Nahi il 19 Novembre, 2022, 09:32 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 05:13 PMMah guarda ti dirò, secondo me una differenza qualitativa del legno, proprio non ci può essere, a meno che tu non mi vado a parlare di una differenza genetica tra i due materiali, e quindi non si vada parlare di sotto varietà specifiche.
Diverso il discorso invece riguarda l'aspetto della stagionatura, ed in tal caso, un legno tostato (ancora una volta come esempio avremmo la Schecter R66) dovrebbe garantire standard pari ad un prodotto premium...no?



Bé questo no...la stagionatura "quasi" naturale dei legni delle chitarre costose   non é paragonabile alla tostatura, che é un processo drastico ed invasivo che sostanzialmente permette di ottenere un materiale certamente migliore di uno che fresco appena tagliato venisse utilizzato per realizzare qualcosa. Il problema peró della tostatura é semplicemente che essendo un processo rapidissimo, non si lascia il tempo alla struttura del legno di assestarsi, raggiu gendo un'alta densitá con un ritiro costante e piú uniforme...per cui si generano tensioni interne all'interno del materiale che alla lunga, esposto all'ambiente esterno, potrebbero portare a movimenti, cambiamenti dimensionali,cricche e fratture nella peggiore delle ipotesi....un'alternativa potrebbe essere quella di verniciare il materiale in modo da diciamo mummificarlo :laughing:
Peró questo non risolverebbe il problema delle tensioni interne
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 20 Novembre, 2022, 09:38 AM
1) guardi il mondo alla rovescia: il prezzo non è dettato dalla qualità e non è indice. Il prezzo lo fanno altri parametri. 200-330 euro di differenza non dicono niente, proprio come non dicono niente 3000€ di differenza. Una custom shop non è qualitativamente migliore di una chitarra di produzione, ma è semplicemente personalizzata e rara. Quelle sono le variabile che hanno accresciuto il suo prezzo di 2500-3000 euro in più rispetto alla chitarra di produzione. Non guardare al prezzo pensando che ad esso corrisponda una qualità migliore dei materiali, non è affatto detto.

2) Il legno differisce tantissimo da un tipo ad un altro, diverso è il problema di credere capire, misurare SE e quale legno suoni meglio. Io posso solo dirti che ci sono legni stabili e legni instabili per tanti motivi: struttura stessa della tipologia di legno, stagionatura, trattamenti che si possono fare, ecc.. Legni più rigidi, in particolare nella costruzione di manico e tastiera, ti permetteranno di ottenere una risonanza migliore della corda, che vibrerà più a lungo e con meno vincoli rispetto ad un legno morbido, che ne assorbirà le vibrazioni. Non solo, ma la stabilità ti permetterà di fare raramente dei setup dello strumento, cosa che invece accade assai spesso con legni instabili e conseguentemente, si creano dei problemi a livelli di manico e tastiera che si storcono e si contorcono perfino, rendendo lo strumento inutilizzabile fino a che non vi si mette mano, a volte pesantemente. Non è piacevole dover rifare il setup tutte le settimane, credimi.

3) non ho capito cosa non ti torna nel fatto che ogni brand produca chitarre a varie fasce di mercato, dalle più economiche alle più costose ed è evidente che le più economiche debbano necessariamente costare di meno in fase di produzione, ergo: materiali di bassa qualità e basso costo, poco tempo per la stagionatura dei legni, poco tempo per le lavorazioni, poco tempo per il controllo qualità, costo orario basso di chi lavora e così via. Significa necessariamente questo che a maggior prezzo queste cose non accadranno ? Non necessariamente. Di certo c'è che poco costo = poca spesa iniziale, ma nessuno vieta ad azienda dalla etica dubbia di proporre anche chitarre molto costose prodotte con gli stessi criteri. Se ho un'azienda in un paese occidentale e produco chitarre al costo di X e le rivendo a costo di X alla potenza e voglio aggredire anche il mercato delle economiche, la prima cosa che farò sarà spostare la produzione dove la mano d'opera costa meno e i materiali pure. Se sono più scadenti di quelli che uso abitualmente, ci sta, voglio proporre cose economiche e devono nascere tali. Cosa ti perplime, di tutto questo?

4) per quanto riguarda la fisica del suono, mi limito a riportati le conoscenza espresse da professionisti del settore sia su questo forum che all'esterno. Non sono io stesso nè una persona di scienza, nè un produttore di chitarre, ma mi affido a che i test misurabili li ha fatti in maniera seria, obbiettiva, rigorosa, scientifica e non un video comparativo che non può dire la verità per sua natura. Poi ripeto, possiamo parlare quanto vogliamo dei nostri sogni e pensare che la vernice gialla offra un suono pi ricco di armoniche di quella verde, a me non cambia niente.

Puoi trovare alcune di queste considerazioni appena espresse, qui :

https://forum.jamble.it/chitarra-elettrica/il-legno-ancora-una-volta-vorrei-capire/

https://forum.jamble.it/chitarra-acustica/l-influenza-del-legno-sul-suono-acustica/



5) concordo assolutamente sul fatto che legni incollati possano essere (ed anzi, sono) più stabili di quelli prodotti da un unico blocco e in cert i ambienti, più pragmatici, il legno lamellare sia migliore qualitativamente parlando e assai più costoso (ad esempio, in edilizia). Ma in una materia così artistica e poetica come la liuteria (il cui consumatore vive assai poco di pragmatismo, ma di "magia" e romanticismo), succede il contrario e una chitarra ricavata dal pieno da un baobab del madagascar arrivi a costare MOLTO di più di una con pezzi di acero incollato. Ha senso ? Uhm .. non lo so. Forse, perchè risponde al bisogno di poesia. Dal punto di vista qualitativo, la differenza di prezzo ha senso, no, dovrebbe essere il contrario. Il mondo è bello perchè è vario ..


6) dai retta a un fesso: prenditi, in base al budget, la chitarra che ti fa venire la fregola. Quella è la tua chitarra. Lo sarà per sempre. Potrebbe anche essere. Forse no, forse cambierai gusti, opinioni; o forse verificherai che alcune particolarità ti sarebbero piaciute o servite differenti e quindi? E quindi partirà una nuova ricerca, con conseguente nuova fregola. In fondo , qui siamo tutti sulla stessa barca, o quasi ..
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 20 Novembre, 2022, 06:01 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 12:31 PM- 3) Se mi citate differenze al tatto, non capisco come un corpo di una chitarra in ontano, possa differire da un altro, per via della qualità legno: se la forma è la medesima, ed il legno è lo stesso, in cosa consisterebbe la differenza tra una chitarra di qualità e l'altra più economica? Considerando inoltre che in questi casi, questi legni sono confezionati in vernici poliuretaniche...e che ovviamente densità e peso sarebbero i medesimi?


Ti rispondo solo a questo perchè tra poco inizia il gran premio.
Vai in negozio e, guarda una Squier e una Fender USA. Stesso brand, stessa forma del body, stessi colori, stessi legni. Eppure la Squier sembra un giocattolo assemblato in economia (quello è!!), la Fender USA sembra una chitarra professionale. E non ti parlo nè di suono amplificato, nè di suono da spenta, nè di feeling del manico, nulla. Parlo solo di differenze visive.
Ti informo, qualora non lo sapessi, che un buon ponte Fender è 170-180€ di listino (Fender American Vintage 57/62). E sto parlando solo del ponte. Immagina cosa compri quando al prezzo di un ponte, ti danno una chitarra intera.
https://www.strumentimusicali.net/product_info.php/products_id/65573/fender-tremolo-bridge-american-vintage-57-62.html
https://www.thomann.de/it/fender_tremolo_5762.htm
Stesso discorso si può applicare sulle chitarre da 4-500€: le paghi l'equivalente di un buon ponte e di 2 buoni pickup. Seppur sono già molto più godibili e suonabili.

Ma finchè non tocchi con mano qualche chitarra, le nostre resteranno chiacchiere al vento.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 21 Novembre, 2022, 01:23 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 12:31 PM- 3) Se mi citate differenze al tatto, non capisco come un corpo di una chitarra in ontano, possa differire da un altro, per via della qualità legno: se la forma è la medesima, ed il legno è lo stesso, in cosa consisterebbe la differenza tra una chitarra di qualità e l'altra più economica? Considerando inoltre che in questi casi, questi legni sono confezionati in vernici poliuretaniche...e che ovviamente densità e peso sarebbero i medesimi?



Non solo, aggiungo che la forma del body non è la stessa: nei modelli più costosi è più sottile e gli svasi sul retro sono più accentuati onde consentire una migliore ergonomia;
Il legno non è lo stesso, cambia taglio, provenienza, stagionatura;
Le vernici in poliuretano sono tante, alcune passabili, altre no e ovviamente densità e peso non sono per nulla i medesimi. Provare per credere.
Oltre al body il discorso tattile si rivela illuminante per il manico, perché è lì che si sentono le maggiori differenze. È un quartersawn o è un sandwich di tot pezzi? Il bordo è arrotondato o taglia il palmo della mano? I tasti sono posati a botta di fortuna o con maestria? I fret sono fatti in lega sconosciuta o in nichel certificato? Il manico è verniciato gloss, satinato, laccato, o magari la vernice non l'ha proprio vista?
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: dragon_g il 21 Novembre, 2022, 05:53 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 05:19 PM... ben consapevole che passeranno diversi anni, e forse non arriverà mai nemmeno quel momento, in cui la mia abilità nel suonare, possa arrivare un livello tale per cui il collo di imbuto possa essere una chitarra non particolarmente raffinata, come un indonesiana da 200€.

Vai tranquillo  ;D
IMHO: la differenze la fanno le dita non la chitarra.
Youtube è pieno di video di fenomeni con chitarre da meno 200 €
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 03 Dicembre, 2022, 04:39 PM

R66 Custom in tre colori finitura lucida HSS, selettore pick up a 10 posizioni + push pull



https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_schecter-r66-custom-traditional-santa-monica_id7392110.html?utm_source=mercatinomusicale&utm_medium=mail&utm_campaign=avvisami
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: shezlacroix il 05 Dicembre, 2022, 09:06 AM
Citazione di: Santano il 03 Dicembre, 2022, 04:39 PM

R66 Custom in tre colori finitura lucida HSS, selettore pick up a 10 posizioni + push pull



https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_schecter-r66-custom-traditional-santa-monica_id7392110.html?utm_source=mercatinomusicale&utm_medium=mail&utm_campaign=avvisami

Veramente belle. Però in questi giorni mi sto innamorando della Route 66 PT Bad boy telecaster. Molto pericolosa.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 22 Gennaio, 2023, 09:14 PM
Citazione di: blackbetty il 19 Novembre, 2022, 05:19 PMSì, capisco perfettamente il punto...da un punto di vista prettamente del suonare, concordo completamente con quello che dici, nulla da eccepire.

Perdonatemi, vedendo la chitarra elettrica come uno strumento tecnologico, o comunque tecnicamente avanzato, mi sorge spontanea l'analisi tecnica e meccanica di quello che si andrebbe a comprare, ben consapevole che passeranno diversi anni, e forse non arriverà mai nemmeno quel momento, in cui la mia abilità nel suonare, possa arrivare un livello tale per cui il collo di imbuto possa essere una chitarra non particolarmente raffinata, come un indonesiana da 200€.

Aggiornamenti?  :firuli:
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: blackbetty il 12 Marzo, 2023, 10:32 PM
Citazione di: Santano il 22 Gennaio, 2023, 09:14 PMAggiornamenti?  :firuli:

Scusate, non riuscivo più a trovare le credenziali per il forum!

Alla fine ho agito diversamente: non volendo spendere più di 500 euro per iniziare, mi sono dato a delle chitarre usate, ma ben presto ho capito che per una Strato made in mexico, non valeva la pena prenderla usata...stavo quindi per prendere una messicana a 700 euro, quando mi è tornato in mente che quache mese fa mi ero gasatissimo dalle Panico, chitarre artigianali made in italy-Ravenna (credo) ed ho pensato che una chitarra di questo tipo, avrebbe appagato la mia "brama" di chitarra; ho quindi iniziato a cercarne di usate, confidando che la rivendibilità di una chitarra così, fosse inferiore a quella di un grande marchio.
Morale della favola ho acquistato una chitarra di questo produttore usata...una model T, HH ponte fisso (prezzo del nuovo: circa 1200/1400 euro).
Come se non bastasse, acquistando online corde di ricanbio, plettri ecc...ho sfruttato uno sconto, il quale mi ha permesso di acquistare una Bullet SSS ponte fisso, a poche decine di euro: ora le uso entrambe, e per quanto siano differenti, la Bullet mi ha coinvinto che la prossima elettrica sarà una Strato di facsia medio alta, tipo la Professional 2, ma ad oggi non ho la minima fretta.

Comunque devo dire che tra la Bullet e le strato di alcuni miei amici (anche a detta loro) le differenze a livello di liuteria sono davvero poca cosa...poi, la differenza di qualità dei pickup si sente, come per alcuni dettagli tipo le plastiche delle manopole o il peso (ma qesto dipende dalla scelta del legno). Insomma,  una bella chitarra, che mi ha fatto voglia di avere in futuro una originale made in USA - solo per il gusto di averla.

Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 11:05 AM
Sono indeciso tra questa e la prs se silver Sky secondo voi?
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 25 Novembre, 2023, 11:51 AM
Citazione di: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 11:05 AMSono indeciso tra questa e la prs se silver Sky secondo voi?

Io scelgo unicamente a simpatia e dico PRS, ma non tenerne conto come di un'opinione illuminata perché non è così.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 12:04 PM
Io pure sono strapreso dalle prs da quando le ho provate e comprate 2 non riesco a farne a meno
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: robland il 25 Novembre, 2023, 12:30 PM
Citazione di: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 11:05 AMSono indeciso tra questa e la prs se silver Sky secondo voi?

Purtroppo per domande così generiche il "secondo voi" lascia il tempo che trova. Nessuna delle due è una fregatura ed entrambe possono rivelarsi difettate come perfette, così come potresti trovarti bene con caratteristiche che a noi sono del tutto sconosciute.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: dragon_g il 25 Novembre, 2023, 02:05 PM
Ma non hanno prezzi esagerati per essere chitarre made in china/indonesia/ecc...?
Io preferirei di gran lunga una strato USA usata.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 02:19 PM
Ti posso assicurare una cosa, anni fa la mia prima LES Paul standard Epiphone made in china, ti sto parlando del 2007, all' epoca per me era una bomba,a distanza di anni l'ho riprovata in un negozio, tralasciando il prezzo che era 600€ usata, io la pagai 450€ nuova! Quindi anche questo influisce tanto cioè l'inflazione...cmq riprovando la era un vero schifo! Nello stesso negozio ho provato una Epiphone del 2022 fatta benissimo davvero anche al tatto capivi che era roba abbastanza buona...per non parlare delle PRS SE sono veramente fantastiche nonostante vengano fatte in Indonesia, se proprio vogliamo trovare una pecca, un po' il capotasto e l'elettronica da rifare ma voglio dire cmq è una versione "economica" che poi 1000€ come dici tu non è proprio economico, cmq ora ho una PRS custom 24 core e una PRS SE Mccarty 594 la differenza c'è si vede e si sente ma non come si può immaginare, mettendole su una scala la PRS core è da 10 la prs se è da 7.5 secondo me, il made in china è molto migliorato negli anni per questo i prezzi sono stati aumentati complice anche l'inflazione, prendi ad esempio la nuova Epiphone Kirk è made in china eppure 1700€ ma lì ci sono i pickup che da soli valgono 300€, però per dirti il made in china si è molto evoluto, ovviamente non è paragonabile al made in usa però sono degli ottimi strumenti almeno secondo me
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Donatello Nahi il 25 Novembre, 2023, 03:07 PM
Citazione di: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 11:05 AMSono indeciso tra questa e la prs se silver Sky secondo voi?

Io ho provato un paio di settimane fa alcune silver sky...premetto che sono possessore di una standard 24 Se, che mi piace molto... le silver sky che ho provato non mi hanno emozionato... poi ho provato una schecter... non ricordo che modello, comunque costava sui 1000 euro... mi è sembrata migliore come feeling al manico e suono... boh...alla fine ho preso una ibanez q54
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Davids il 25 Novembre, 2023, 04:16 PM
Citazione di: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 02:19 PMTi posso assicurare una cosa, anni fa la mia prima LES Paul standard Epiphone made in china, ti sto parlando del 2007, all' epoca per me era una bomba,a distanza di anni l'ho riprovata in un negozio, tralasciando il prezzo che era 600€ usata, io la pagai 450€ nuova! Quindi anche questo influisce tanto cioè l'inflazione...cmq riprovando la era un vero schifo! Nello stesso negozio ho provato una Epiphone del 2022 fatta benissimo davvero anche al tatto capivi che era roba abbastanza buona...per non parlare delle PRS SE sono veramente fantastiche nonostante vengano fatte in Indonesia, se proprio vogliamo trovare una pecca, un po' il capotasto e l'elettronica da rifare ma voglio dire cmq è una versione "economica" che poi 1000€ come dici tu non è proprio economico, cmq ora ho una PRS custom 24 core e una PRS SE Mccarty 594 la differenza c'è si vede e si sente ma non come si può immaginare, mettendole su una scala la PRS core è da 10 la prs se è da 7.5 secondo me, il made in china è molto migliorato negli anni per questo i prezzi sono stati aumentati complice anche l'inflazione, prendi ad esempio la nuova Epiphone Kirk è made in china eppure 1700€ ma lì ci sono i pickup che da soli valgono 300€, però per dirti il made in china si è molto evoluto, ovviamente non è paragonabile al made in usa però sono degli ottimi strumenti almeno secondo me

Io al posto tuo sceglierei una Fender made in USA o in Japan, ma perchè io da una Strato cerco un feel da Strato vecchia, vintage, mentre le Schecter e le PRS sono più moderne come caratteristiche hardware e sound. Poi se ti fanno particolarmente simpatia questi due marchi o se cerchi appunto una Strato più moderna, quindi con tastiera più piatta, tasti jumbo o medium jumbo, pickup più spinti, segui il tuo cuore e vai su PRS o Schecter.

Sulla questione China/indonesia mi sono già espresso di recente, chitarre ben suonanti e funzionali, ma quando le impugni senti sempre che manca qualcosa rispetto a una chitarra con prezzo a 3 zeri. Altro tipo di materiali, di assemblaggio, di feeling al tatto. Non è comprandoti un'altra indonesiana che farai il salto di qualità rispetto alla tua PRS SE, tanto più che oggi come oggi il prezzo di una discreta indonesiana nuova eguaglia il prezzo di una USA usata. Parliamo pur sempre di 1000-1100€, non noccioline...fino a 5 anni fa le orientali le prendevi a 600€ e a quel prezzo ci stava tutta la chitarra made in Indonesia, ma i prezzi odierni li trovo poco giustificabili e a quelle cifre io guarderei una USA oppure una Japan.
E se vuoi una indonesiana con un top più carino e qualche accortezza in più, si sale verso i 1500€.
https://www.strumentimusicali.net/product_info.php/products_id/163037/schecter-r66-elite-contemporary.html
Ma nuovamente, sono mie considerazioni dettate da esperienza, gusti personali e aspettative. Con le Schecter Route 66 ci fanno i live, quindi prendi quello che ho detto finora con le pinze.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 25 Novembre, 2023, 04:36 PM
Citazione di: Eddie55! il 25 Novembre, 2023, 11:05 AMSono indeciso tra questa e la prs se silver Sky secondo voi?

Solo una cosa: mi sembra di capire che le hai provate entrambe. Solo che una ha una curvatura del manico vintage (8.5") e l'altra addirittura 14", due mondi diversi. Ossia, la scelta cade su due alternative molto diverse fra loro
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Vu-meter il 25 Novembre, 2023, 04:38 PM
Ah, però! 14" è una tavola.
C'è chi l'ama, ovviamente. Non fa per me, però.
Titolo: Re: Schecter Route 66, l'alternativa
Inserito da: Santano il 25 Novembre, 2023, 04:52 PM
Aggiungo che i pickup della Silver Sky sono mooolto diversi da quelli montati sulla Route 66