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Ampli & Effetti => Amplificatori => Discussione aperta da: Aleter il 22 Febbraio, 2017, 10:59 PM

Titolo: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 22 Febbraio, 2017, 10:59 PM
Citazione di: Elliott il 22 Febbraio, 2017, 07:41 AM
Max solo una piccola precisazione: il THR monta 5 modelli di altrettanti amplificatori mentre questo ha di base sonorità proprie. È piu simile al Vox AV series
Ni nel senso che alla fine i modelli fisici si rifanno sempre e comunque ad amplificatori reali. Anche perchè avere un riferimento fisico del dispositivo che si vuole modellare è fondamentale dal punto di vista tecnico. Su molti prodotti inizia però a farsi largo l'idea che non per forza è necessario indicare esplicitamente l'amplificatore da cui ci si è ispirati. Inoltre una volta ottenuto un modello di riferimento è possibile poi agire sui parametri del modello stesso per dargli un certo carattere. Ma in ogni caso il digitale di per se non ha un proprio suono caratteristico. 
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 22 Febbraio, 2017, 11:19 PM
È possibile che ciascun canale, a seconda delle impostazioni di gain ecc., emuli caratteristiche di amplificatori diversi, come faceva il GA-112/GA-212 (il cui flop sembra aver messo una pietra tombale sulla tecnologia COSM, o quantomeno sulla sigla).

I Blues Cube e il Waza Amp credo si possa dire che siano amplificatori ibridi, solid state con funzioni delegate al digitale; forse è lo stesso per il Katana? Il fatto che Roland non dica che il Katana utilizzi la tecnologia "Tube Logic", come i primi due, tuttavia mi dà da pensare che sia effettivamente un'evoluzione della tecnologia digitale COSM alla base dei Cube e GA.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 23 Febbraio, 2017, 12:02 AM
Non conoscendo il circuito in se è difficile dare una risposta certa. A livello di elaborazione del segnale di solito ha poco senso miscelare i due mondi poichè si perderebbe più tempo a risolvere problemi di rumore di adattamento che ad ottenere reali vantaggi. Se lasciamo da parte i preconcetti, il digitale non è neanche lontanamente paragonabile all'analogico in quanto a potenzialità. Mettere un mix dei 2 avrebbe più che altro senso a livello commerciale ma non tecnico. Già potrebbe invece essere più sensato avere una sezione di pre completamente gestita da un DSP (e secondo me è quello che succede anche in ampli come il Blues Cube o il Katana che sono sicuramente parenti sia a livello Hw che Sw), e avere magari poi un bel finalone che aggiunge un qualcosa in più. Il replicare la risposta di una valvola in digitale è un argomento su cui si è lavorato molto negli ultimi anni, esistono anche diverse pubblicazioni scientifiche al riguardo (alcune anche legate a progetti di collaborazione tra università e grandi aziende del settore).
Chiedo scusa per l'OT torniamo in tema  :bravo2:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 23 Febbraio, 2017, 12:57 AM
Come ho già scritto altre volte, se fosse come dici tu, Aleter, non si vede che senso avrebbe l'impiego da parte di Roland della dicitura "Tube Logic" (che denotava negli anni '90 una tecnologia solid state simil-valvolare completamente analogica) in riferimento ad alcuni amplificatori (Blues Cube, Waza Amp) ma non ad altri (Katana).

P.S.
Vedi il video dello Strymon Riverside (postato da Alpha in un altro thread) che il costruttore dichiara essere in ibrido di tecnologia JFET e DSP.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 23 Febbraio, 2017, 08:59 AM
Premessa: se qui siamo troppo OT chiederei ad un moderatore di spostare la discussione altrove.
@Fidel un paio di cose: Tube Logic è un nome, che può voler dire tutto e niente, lo avevo registrato dagli anni 90 ma non per questo significa che le due tecnologie siano imparentate. La presenza nella nuova serie Blues Cube di features come la Tone Capsule o la possibilità di registrare via USB denota una presenza certa di un DSP. Inoltre il fatto che la registrazione possa avvenire tramite USB significa che dopo il Signal Processing non sono presenti stadi analogici atti a modellare il suono, ci sarà probabilmente il finale ad essere analogico e a marchiare il suono con la sua risposta in frequenza, ma questo esula dal vero nocciolo che è il pre. Dal punto di vista tecnico, detto in maniera moolto brutta, quello che fa un DSP quando modella il suono, è far passare lo stesso per una serie di filtri digitali, agendo su alcuni parametri e configurando opportunamente tali banchi di filtraggio è possibile ricostruire le risposte non lineari di dispositivi reali, quali gli amplificatori a valvole. Rimane però un processo complesso, che richiede una fase di testing non indifferente (soprattutto nel caso di algoritmi come quello del Kemper), il buon funzionamento e la resa finale sono assicurate da questa fase e dalla certezza che l'intero processo di filtraggio sia fatto secondo regole ben precise, capisci bene che combinare tutto ciò con uno stadio di distorsione analogico ha poco senso o non ne ha per niente.
Le strade sono quindi diverse; Strada 1: si può lasciare al digitale il solo controllo dell'equalizzazione (riproducendo ad esempio le curve di eq dei vari ampli), ma questo non garantisce la stessa resa e lo stesso livello di risultato sonoro che si avrebbe affidandosi ad un DSP performante e ad un buon algoritmo testato a dovere.
Strada 2 : è quella di lasciare al DSP la sola gestione degli effetti, facendo tutto il resto in analogico (con complicazioni tecniche infinitamente maggiori, ma non impossibili vedi vox AV)
Strada 3 : che è secondo me quella adottata da moltissimi produttori (compresa Roland/Boss che con l'elaborazione digitale del segnale ha un bagaglio tecnico non indifferente), lasciare al DSP la possibilità di modellare l'amplificatore che si desidera riprodurre (agendo poi sui filtri di cui sopra si può inoltre dare una risposta caratteristica e unica al modello), e affidare ad una elettronica analogica di qualità, la parte di amplificazione vera e propria, e tutta la sezione di condizionamento del segnale a monte della conversione Analogico-Digitale, e a valle della riconversione Digitale-Analogica.
Per quello che riguarda il Riverside lo conosco, personalmente credo sia una trovata geniale, specie dal punto di vista commerciale. Hanno fatto un prodotto con lo scopo di vendere, definendolo ibrido si aprono ad una fetta di mercato più grande (chi già usa il digitale non si farà problemi, per gli amanti dell'analogico sarà un punto a favore sapere che la dentro ci sono dei JFET). Hanno probabilmente qualcosa che assomiglia a quello che dicevo nel punto 2 sopra, una sezione di pre che si occupa di modellare la curva di equalizzazzione e poi uno stadio di distorsione analogico, in un pedale può andare, ma vista anche qui l'esperienza della Strymon non credo che  avrebbero fatto fatica a farlo completamente digitale con una resa forse perfino superiore (ma con un mercato più limitato). Premesso che anche qui senza vedere mezzo schema è difficile dare una risposta, magari il segnale è modellato completamente dal DSP e i JFET fanno poco più che da buffer, oppure è quasi completamente analogico con un microcontrollore (non un DSP in questo caso), che si occupa unicamente di controllare dispositivi come un operazionale a guadagno digitale o dei potenziometri digitali.
Poi liberi di non credermi, io sono di parte e tifo per il digitale, il mio gruppo di ricerca lavora su questi ambiti (non io purtroppo  :cry2:) e vi assicuro che da un buon algoritmo escono fuori suoni da rigirare le budella, se si buttano dalla finestra i preconcetti chiaramente.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 23 Febbraio, 2017, 09:40 AM
Citazione di: Aleter il 23 Febbraio, 2017, 08:59 AMLa presenza nella nuova serie Blues Cube di features come la Tone Capsule o la possibilità di registrare via USB denota una presenza certa di un DSP.

Sì sì, non c'è bisogno di andare a cercare prove, la presenza di DSP è dichiarata dal costruttore!

Citazionea marriage of solid-state analog technology and DSP

:D
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 23 Febbraio, 2017, 09:46 AM
Aggiungere quell'analog fa vendere c'è poco da dire e da fare  :acci: Mi gioco la testa che ha un bel finalone Solid State fatto a dovere, e che nel pre hanno messo un bel DSP che fa poche cose e bene (ed infatti secondo me la serie Blues Cube suona proprio bene). Stessa cosa i Katana che probabilmente sono frutto dello stesso progetto del Blues Cube (Roland e Boss sono la stessa cosa non dimentichiamocelo).
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 23 Febbraio, 2017, 09:49 AM
E sì, appunto, non vedo perché, se il Katana utilizzasse la stessa tecnologia dei fratelli più costosi (BC e Waza), Roland non dovrebbe dichiararlo.  :etvoila:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 23 Febbraio, 2017, 10:01 AM
Questioni di costo, probabilmente il Waza ha sicuramente delle semplificazioni sia a livello hardware che software, questo ha permesso di ridurre i costi senza necessariamente ridurre la qualità del prodotto. Dire che però ci sono parentele così strette potrebbe portare alcuni clienti verso il Waza e non verso i fratelli maggiori, e sarebbe probabilmente controproducente. Sicuramente alcune differenze ci sono (ad esempio il Blues Cube è orientato verso sonorità ben precise e questo a livello di algoritmo sarà stato sicuramente preso in considerazione). Per me però non c'è dubbio che i prodotti abbiano tra loro una radice comune, quando perché quando si lavora ad un simile progetto ha senso concentrare le forze per svilupparlo al meglio, e lasciare poi che il core dell'algoritmo venga adattato alle varie situazioni.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 23 Febbraio, 2017, 11:42 AM
Ho diviso .. sono affascinato dal leggervi, continuate pure ...  :reallygood:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 23 Febbraio, 2017, 11:44 AM
Il salomonico Vu, divisore di thread.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Max Maz il 23 Febbraio, 2017, 11:44 AM
Bravo Vu,  ben fatto.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Banana il 23 Febbraio, 2017, 01:01 PM
A mio avviso , continuo a ritenere che la diatriba Analogico Vs Digitale si alquanto sterile per via del fatto che indipendentemente dalla tecnologia usata , se una cosa suona bene , di fatto suona bene.

Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Max Maz il 23 Febbraio, 2017, 01:02 PM
Mi piacerebbe un'applicazione che si chiami Aleter.  :sisi:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: guest2069 il 23 Febbraio, 2017, 01:11 PM
Citazione di: Max Maz il 23 Febbraio, 2017, 01:02 PM
Mi piacerebbe un'applicazione che si chiami Aleter.  :sisi:




Quotonissimo all'ennesima potenza!!!

Non so se vado OT, ma ho sempre desiderato un mesa/boogie, ma non me lo sono mai potuto permettere. L'app di Ik multimedia, fatta passare dal return del mio Fender è incredibilmente vicina!


giocherelli
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Max Maz il 23 Febbraio, 2017, 01:40 PM
Citazione di: Leoelle il 23 Febbraio, 2017, 01:11 PM
Non so se vado OT, ma ho sempre desiderato un mesa/boogie, ma non me lo sono mai potuto permettere. L'app di Ik multimedia, fatta passare dal return del mio Fender è incredibilmente vicina!

Ampio e chiudo l'OT Leoelle ... avuto e dovuto rivendere per eccesso di problemi  :angry2: :angry2: :angry2:

E andiamo di AleApp.  :D
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: CalegaR1 il 23 Febbraio, 2017, 02:37 PM
il digitale ha sempre e solo un grande problema :)

NON è così user-friendly come dovrebbe essere e come potrebbe essere!  :reallygood:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: mimmo il 23 Febbraio, 2017, 04:32 PM
Bella questa discussione.
Seguo volentieri.
Aleter ciao, mi avevi promesso uno spiegone sul treble bleed ma forse sono io che l'ho perso [emoji3]
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 23 Febbraio, 2017, 05:07 PM
Citazione di: CalegaR1 il 23 Febbraio, 2017, 02:37 PM
il digitale ha sempre e solo un grande problema :)

NON è così user-friendly come dovrebbe essere e come potrebbe essere!  :reallygood:

Mi pare che Yamaha, Roland, e immagino i loro concorrenti, abbiano fatto molti sforzi in tal senso; THR, Katana ecc. possono essere utilizzati senza mai connetterli ad un computer ed usare altro che i controlli manuali...
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 12:20 PM
Citazione di: CalegaR1 il 23 Febbraio, 2017, 02:37 PM
il digitale ha sempre e solo un grande problema :)

NON è così user-friendly come dovrebbe essere e come potrebbe essere!  :reallygood:

lo era. Adesso prendi un kemper, carichi qualche profilo e suoni. al massimo ritocchi l'eq o il gain, se proprio.

Non ti piace il profilo, ne carichi un altro e suoni.

vuoi un marshall? scarichi gratuitamente qualche profilo dal sito kemper, oppure ricorri a quelli a pagamento se proprio non ti soddisfano quelli free. Chiunque può creare un profilo con un minimo di attrezzatura e caricarli sul sito.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 24 Febbraio, 2017, 01:03 PM
Citazione di: Fidelcaster il 22 Febbraio, 2017, 11:19 PM
Il fatto che Roland non dica che il Katana utilizzi la tecnologia "Tube Logic", come i primi due, tuttavia mi dà da pensare che sia effettivamente un'evoluzione della tecnologia digitale COSM alla base dei Cube e GA.

Non solo dei Katana non si dice che siano basati sulla "tecnologia Tube Logic", né sugli amplificatori stessi c'è il simboletto che campeggia su Blues Cube e Waza Amp, ma nella guida al "Boss Tone Studio" per il Katana - e solo lì - si trova un riferimento (residuo?  :-\) allo "amplificatore COSM":

CitazioneMID BOOST

This is a booster with unique characteristics in the midrange. Making the connection before the COSM amp produces sound suitable for solos.

:sherlock:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 24 Febbraio, 2017, 01:24 PM
Grazie a tutti ragazzi ma non credo di meritare un App  :laughing:, anche perchè si chiamerebbbe probabilmente RompiScatole  :acci:
Grazie anche a Vu che ha diviso i topic per ridurre i casini  :bravo2:
Tornando al succo del discorso, concordo sul fatto che ancora il digitale sia limitato fondamentalmente da due aspetti: la sua non sempre immediatezza, e i preconcetti che spesso prevalgono sulle orecchie e che portano molti a considerare inferiore il digitale per punto preso. Raffus per mia esperienza uno dei punti deboli del Kemper è invece proprio la sua macchinosità, non è sempre immediato soprattutto quando devi profilare, non ho trovato il suo manuale proprio chiarissimo e la procedura di profilazione non è sempre così semplice. Vi faccio un esempio pratico: alla prima profilazione dopo aver settato livello di uscita e gli altri parametri ho lanciato il processo, ma il kemper si interrompeva dopo pochi secondi dandomi come errore un livello troppo basso di segnale, tuttavia il parametro che regolava il livello di uscita non era riconfigurabile se non uscendo dalla modalità di profilazione e rientrandoci dentro. E' una sciocchezza ma vi assicuro che qualche minuto a capire come fare ha toccato perdercelo dietro.
Inoltre le mille manopole e sottomenù non sono sono proprio da plug and play come un ampli a valvole o come alcuni (finalmente) nuovi prodotti digitali che iniziano a vedersi ora sul mercato.
Per il resto ritengo il Kemper davvero una macchina ben fatta (e anche geniale dal punto di vista del funzionamento), confido in un Kemper 2 (o in un prodotto concorrente) che risolva questi limiti.
@Mimmo ti chiedo scusa, è che spesso rispondo al volo da cell e mi riprometto di dare spiegazioni più approfondite quando ho un pc disponibile, salvo poi che mi dimentichi bellamente  :acci: A breve recupero e provo a scrivere due righe sul treble bleed  :reallygood:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 01:32 PM
io non profilo, quindi non mi esprimo.

Riguardo alla macchinosità dei sottomenu è vero se vuoi plasmare i profili a  piacimento.

sennò quand qualcosa non ti quadra, fai prima a prendere un altro profilo.

Oppure, se conosci un profili con un effetto ben fatto (chorus, reverb, delay... quello che è) lo copi e lo incolli nel nuovo profilo su cui stai lavorando.


Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 24 Febbraio, 2017, 01:36 PM
Citazione di: Aleter il 24 Febbraio, 2017, 01:24 PM
i preconcetti che spesso prevalgono sulle orecchie e che portano molti a considerare inferiore il digitale per punto preso.

Sembra che le cose stiano cambiando, perlomeno all'estero (ci arriveranno anche i lettori di Accordo... un giorno): ad esempio, nel thread-fiume sul Katana di TheGearPage, tra coloro che hanno espresso pareri pienamente positivi sul Katana, molti dicono di possedere anche amplificatori valvolari di marche quali Marshall, Fender, Two Rock, Dr. Z, Friedman...
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Fidelcaster il 24 Febbraio, 2017, 02:02 PM
Aleter, credo che questa spiegazione fornita da un dipendente di Roland USA su TheGearPage confermi la tua teoria:

Citazione di: https://www.thegearpage.net/board/index.php?threads/boss-katana-amplifiers.1744135/page-42#post-22979385There are a couple of main area's for the price difference between Katana and Blues Cube. The main one being that Blues Cube uses a Discrete Class A/B power amp design and Katana uses an IC based Class A/B design. Discrete components quickly drive the price up. You see this often looking at mic pre's where sometime a single channel of discrete mic pre cost the same price as a mixer full of IC based mic pre's. Katana's design isn't as simple as just an off the shelf IC but it does incorporate one as a way to help it fit into the price range. Happily Katana's design is class A/B and does dynamically interact with the speaker.

Additionally, The Blues Cube Speaker is a slightly larger magnet. Although the cone material and design came from the same vintage speaker research. And a third big area of difference is the cabinet for Blues Cube is made of poplar wood just like many guitar[ amp]s.

Quindi, non tanto due tecnologie diverse, quanto due diversi livelli qualitativi nella costruzione e nei materiali.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 24 Febbraio, 2017, 02:56 PM
In effetti se hanno davvero fatto così hanno comunque agito in maniera intelligente. Hanno cambiato dei componenti comunque importanti per la caratterizzazione del suono (cono, circuito del finale) e altri meno importanti (legno del cabinet) ma comunque incisivi sulla resa finale e sul costo del prodotto. In questo modo hanno probabilmente concentrato le energie per sviluppare al meglio gli algoritmi alla base del sistema, ed i pareri che danno su questi prodotti sembrano confermare la bontà degli sforzi.
Sulla parentela col COSM invece non saprei, di solito quando si parte con un progetto nuovo ha più senso partire da una pagina bianca (anche perchè rimettere mano a vecchio codice probabilmente fa più casini che altro). Però di certo avere alle spalle un progetto come la tecnologia COSM ha fornito alla Roland un Know-How molto solido su cui progettare la nuova generazione di dispositivi.
Mi fa anche molto piacere vedere che finalmente cambia il modo di concepire questi dispositivi, non sono per forza dei dispositivi che distruggeranno le valvole (basti vedere i vinili) però utilizzarli senza preconcetti potrebbe risolvere molti problemi tipicamente chitarristici e che troppo spesso ci distolgono dal vero scopo: suonare e divertirsi.
@Raffus sul kemper ti parlo per quella che è stata la mia esperienza, l'ho trovato sonoramente molto valido ma molto macchinoso da utilizzare, cambiare ogni volta profili mi sembra un uso un po' limitato di una simile macchina. Invece una macchina digitale dovrebbe poter essere sfruttata al massimo da chiunque con poco sforzo, agendo su ogni parametro  accessibile con poca fatica. La complessità dovrebbe essere lasciata al programmatore  e non all'utilizzatore finale.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: mimmo il 24 Febbraio, 2017, 04:22 PM
Grazie Aleter, fai con comodo però mi incuriosiva la cosa
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 10:23 PM
Aleter, il tipo di approccio di cui parli lo vedo indicato più per macchine come helix e fractal che difatti hanno editor migliori

Ciò non toglie che la tua critica ci sta; io supero la cosa con l'approccio che ti ho illustrato
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: CalegaR1 il 24 Febbraio, 2017, 11:47 PM
Citazione di: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 12:20 PM
Citazione di: CalegaR1 il 23 Febbraio, 2017, 02:37 PM
il digitale ha sempre e solo un grande problema :)

NON è così user-friendly come dovrebbe essere e come potrebbe essere!  :reallygood:

lo era. Adesso prendi un kemper, carichi qualche profilo e suoni. al massimo ritocchi l'eq o il gain, se proprio.

Non ti piace il profilo, ne carichi un altro e suoni.

vuoi un marshall? scarichi gratuitamente qualche profilo dal sito kemper, oppure ricorri a quelli a pagamento se proprio non ti soddisfano quelli free. Chiunque può creare un profilo con un minimo di attrezzatura e caricarli sul sito.
per me il kemper è una macchina semplicissima

mettilo in mano a chi va in sbattimento già ad avere un due canali e gli sembra un oggetto del demonio  :D
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 25 Febbraio, 2017, 08:27 AM
in effetti...  :laughing:
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 25 Febbraio, 2017, 08:45 AM
Citazione di: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 10:23 PM
Aleter, il tipo di approccio di cui parli lo vedo indicato più per macchine come helix e fractal che difatti hanno editor migliori

Ciò non toglie che la tua critica ci sta; io supero la cosa con l'approccio che ti ho illustrato
Raffus abbi pazienza ma per me usare il kemper in questo modo è un po' come cambiare un pedale pgni volta senza provare prima ad agire sui pot dei controlli. Tra l'altro i profili vanno fatti a dovere altrimenti il risultato potrebbe non essere il massimo (l'ideale sarebbe farli in un ambiente con un basso rumore di fondo come uno studio o una camera anecoica), quindi prendere profili alla cieca senza provare a lavorare su quello che si ha non è detto che porti a risultati migliori.
Sono d'accordo che concettualmente è una macchina diversa dalla helix, però non per questo mi sento di utilizzarla in modo così limitato.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: coccoslash il 25 Febbraio, 2017, 08:49 AM
Citazione di: Raffus il 24 Febbraio, 2017, 01:32 PM
io non profilo, quindi non mi esprimo.

Riguardo alla macchinosità dei sottomenu è vero se vuoi plasmare i profili a  piacimento.

sennò quand qualcosa non ti quadra, fai prima a prendere un altro profilo.

Oppure, se conosci un profili con un effetto ben fatto (chorus, reverb, delay... quello che è) lo copi e lo incolli nel nuovo profilo su cui stai lavorando.
Il problema è che, fra quelli gratis, non c'è un suono marshalloso decente.
Ma neanche uno proprio!
Con helix ho scelto la marshall e suonava già bene.
Molto più immediato e ben suonante senza spese aggiungive.
Ho fatto anche il parallelo diretto con timmy, ocd e klon.
Davvero ben fatti e settati in 5 secondi.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 25 Febbraio, 2017, 10:09 AM
Io non ci vedo nulla di limitato. Io provo un profilo, se sento che la base è buona, lo tengo tra i preferiti e al limite smanetto un po' per renderlo più consono al mio gusto. Per gli effetti, che uso poco, faccio come detto in precedenza.

Tra l'altro credo che sia anche la cosa migliore in quanto i controlli lavorano bene ma è come nel fractal in cui ogni ampli è simulato in tutta la su corsa dei controlli.

Aggiung che ci sono pack di profili, ad esempio di top jimi, che costano relativamente poco e hanno dentro una selezione  di profili eccellenti di marshall, fender, etc. Così eccellenti che basta una leggere ritoccata all'eq in base alla cassa con cui lo amplifichiamo. Ma ne ho trovati anche di già buoni così.

Un altro pack eccellente è quello di varini. I suoni sono validi, ma molto effettati. Basta togliere il di più, se uno volesse un suono più scarno, per ottenere gran suoni.

Sul rig exchange ho trovato anche bei fuzz. C'è anche un tizio che profila roba gilmouriana tipo cornish con hiwatt...

insomma, milioni di profili. Non vedo il motivo di perderci le ore a migliorarne uno quando ce ne sono di già pronti eccellenti.

Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: mimmo il 25 Febbraio, 2017, 12:22 PM
Certo mi incuriosisce tanto questo kemper.
Poi é già diversi anni che é sulla piazza ma non passa di moda
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: coccoslash il 25 Febbraio, 2017, 12:25 PM
Io l'ho avuto per mesi e nessun marshall (gratuito) era degno di nota.diversamente per Carr, fender..ecc.
Magari i profili nuovi sono meglio...
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: CalegaR1 il 25 Febbraio, 2017, 12:55 PM
Citazione di: coccoslash il 25 Febbraio, 2017, 12:25 PM
Io l'ho avuto per mesi e nessun marshall (gratuito) era degno di nota.diversamente per Carr, fender..ecc.
Magari i profili nuovi sono meglio...
a onor del vero chi lo ha pontifica cambiamenti molto forti con gli ultimi sw...
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: coccoslash il 25 Febbraio, 2017, 01:03 PM
Citazione di: CalegaR1 il 25 Febbraio, 2017, 12:55 PM
Citazione di: coccoslash il 25 Febbraio, 2017, 12:25 PM
Io l'ho avuto per mesi e nessun marshall (gratuito) era degno di nota.diversamente per Carr, fender..ecc.
Magari i profili nuovi sono meglio...
a onor del vero chi lo ha pontifica cambiamenti molto forti con gli ultimi sw...
Beh allora ci sta..io l'ho avuto agli inizi
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Raffus il 25 Febbraio, 2017, 02:29 PM
Come tutte le macchine digitali, ci vogliono anni per tirare fuori il meglio. Questo vale sia per i programmatori, che correggono bug e migliorano l'offerta, sia per gli utenti che imparano a sfruttarlo meglio.

A me non va giù una cosa: per quale motivo non mettono pochi parametri per taluni effetti.

Esempio: phase in stile 90, mettimi solo UN parametro da settare, non 10. E' un approccio troppo da multieffetto; per me che vengo dai pedali e eh ho avuto per breve tempo multieffetto, è scomodo.

Poi ogni volta aggiungono pedali, Boost, effetti, ritardi... ce ne sono un milione.

Io avrei preferito se avessero migliorato maggiormente quelli presenti piuttosto che immettere novità.

Sono indietro soprattutto sui reverb.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Aleter il 26 Febbraio, 2017, 12:20 PM
Occhio però c'è una distizione fondamentale da fare, che vale sia per Kemper, Helix o Fractal che per il più scaruso dei dispositivi digitali. Dal punto di vista della modellazione un conto è un Amplificatore o un Ovedrive, cosa ben DIVERSA è invece un Delay, un riverbero o un qualunque effetto di modulazione, in questo caso parliamo di dispositivi dotati di memoria, e che vanno modellati in modo completamente diverso agli algoritmi utilizzati per un ampli o per un overdrive. Se quelli di Kemper sono riusciti a ottimizzare un algoritmo che senza modifiche sostanziali modella estremamente bene la risposta di un amplificatore, non è assolutamente detto che lo stesso algoritmo sia utilizzabile anche solo in parte per modellare effetti di modulazione. Il fatto di lasciare molti parametri all'utente mi fa pensare che in questo caso l'algoritmo richieda un maggior fine tuning da parte dell'utente per dare buoni risultati.
Provo in maniera molto semplice a spiegarvi il principio del Kemper e molti dispositivi a modelli, dovrò ricorrere ad un po' di matematica elementare non odiatemi.
Partiamo da un amplificatore "pulito" da Hi-Fi che non distorce ma amplifica solo con un guadagano pari a G; ora se denotiamo con X il segnale in ingresso (la nostra chitarra ad esempio), ed indichiamo con Y il segnale in uscita dall'ampli possiamo scrivere la seguente equazione: Y=G*X che è una funzione detta lineare. Ora mettiamo che G sia sconosciuta, conoscendo il segnale X che genero e misurando quello Y che ottengo posso ricavarmi G, una volta trovata G per una coppia di valori X e Y potrò sapere la risposta Y del sistema per un qualunque ingresso X semplicemente applicando l'equazione sopra senza bisogno di altre misure.
Che succede però se G non è lineare ? Immaginiamo ad esempio che G sia variabile, e che il suo valore dipenda dalla frequenza e dall'ampiezza del segnale. Non è più possibile ricavarla con una sola misura in modo così semplice e diretto, occorrono metodi molto più complessi per ricavare una sua stima (che non sarà mai perfetta). Questo è quello che fa il Kemper, i suoni che sembrano così strani e incomprensibili hanno un senso matematico ben preciso, se non ricordo male il Kemper genera uno sweep (ovvero un segnale sinusoidale con una frequenza che aumenta nel tempo) e uno dovrebbe essere rumore bianco.
Registrando questi segnali il kemper è in grado di stimare la G e di utilizzarla per generare il segnale Y in uscita a partire dal segnale X della vostra chitarra.
Gli aggiornamenti firmware per queste tecnologie non incidono tanto sul codice di per se (dal punto di vista della programmazione non sono codici così complessi, anche perchè devono girare in tempo reale), ma vengono aggiornati gli algoritmi utilizzati. Capite bene che se il Kemper cerca di essere il migliore tra gli ampli nel resto qualche pecca potrebbe averla.
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 26 Febbraio, 2017, 02:00 PM
 :sconvolto:

:goodpost:

:mitico:

Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: mimmo il 26 Febbraio, 2017, 04:36 PM
Caro Aleter é un vero onore averti tra i jambler!
Si imparano tante belle cose
Titolo: Re:Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Banana il 28 Febbraio, 2017, 10:24 AM
Un Marshall ?? Mi dispiace essere monotono, ma solo la Digitech Rp ha un suono degno ...
Se non ci credete, ci sono video a/b sulla simulazione e quello reale :D :D

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 22 Gennaio, 2025, 11:04 PM
Vi posso chiedere di vedere questo video? È lungo, sono più di 40 minuti ma credo vadano visti tutti perché è interessante ascoltare integralmente.
È un video che mi ha spiazzato non poco.

Vi racconto un po' del video e poi le mie impressioni:
- Milieri (che mi è simpatico) usa ultimamente nei suoi video un Quod Cortex
- Ultimamente ha preparato una scaletta di brani e l'ha eseguita live con una band in un piccolo locale usando il QC.
E qui inizia la questione delicata: se gli fosse piaciuta, nulla da ridire. Ottimo per lui e per la band.
Se non gli fosse piaciuta, ok, troverà un'altra soluzione.
Invece:
- si accorge che il suo suono è un po' finto
- chiede un'opinione (che ascolterete e vedrete nel video) a Federico Memme, presente alla serata live, e Federico gli dice che i suoni erano molto ben definiti, ma come provenissero da un cd, non da una band live.
- chiede l'opinione di Barbetti, di Thegastube, e il responso è lo stesso: suoni ottimi ma più da cd.

- insomma tre su tre concordano.

Ma la conclusione mi ha sorpreso: comunque continuo così.  (??)
Perché c'è la questione ingombro (hai una pedaliera e anche una cassa perché non vuoi usare le in-ear), quindi hai già un ingombro), e poi mi servirebbe un amplificatore tre canali ( ???  ??? )
Mi servirebbe un looper switcher per gestire i vari effetti. (Embè?)

Giuro che non ho capito le conclusioni. Se voi sentiste di avere dei suoni un po' finti andreste avanti così?
Ma soprattutto non ho capito le obiezioni.
Allora mi chiedo: ma la musica dal vivo è stata inventata ieri? Ma avere una pedaliera con un looper switcher è una roba sperimentale o è già stata usata tranquillamente da migliaia di persone in tutto il mondo da qualche decennio?
Ma chi fa cover di vario genere va in giro con amplificatori tre canali? Ma tutti i discorsi fatti fino a ieri sul pulire il suono abbassando un po' il volume tramite il potenziometro?
Ma fino ad oggi come si è fatto?
Ma non può provare una Fractal o una Helix e vedere se hanno una resa migliore?

Cioè, se lui fosse stato contento del suo gear, ottimo. Avrei preso appunti e avrei pensato: un punto in più per il Quod Cortex. Ma dopo tre quarti di video in cui mi si dice, con l'appoggio di opinionisti che hanno assistito in veste di pubblico, che insomma la resa finale non è il massimo della credibilità, alla fine conclude: e comunque è comodo quindi vado avanti così...

Ma voi andreste a sentire live una band in cui il cantante chitarrista è il primo a non essere convinto dei suoi suoni e che però non rimedierà perché è comodo così?

Quindi mi è venuto il dubbio che ho capito male io. E vi chiedo di guardare e farmi sapere se ho frainteso.

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 22 Gennaio, 2025, 11:19 PM
.... un modo elegante di fare un video YouTube mentre si è a corto di idee e nello stesso tempo di fare una "marchetta" ad un trend del momento ... un modo per smontare le perplessità di chi ama e crede ancora nell'analogico .... perchè il ragionamento è stato ... suona di plastica ma ... è troppo comodo e per i live va bene.
Anche alcune affermazioni del Barbetti mi hanno lasciato un poco critico perchè in certi posti piccoli suono anche io e ... il master del valvolare non va a 0 come dice lui.
Apprezzato molto il DocMemme ......
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 22 Gennaio, 2025, 11:21 PM
.... infine ... mi si permetta .... il Miliers è un ottimo chitarrista, anzi forse di più .... però per cantare .... deve sistemare un'enormità di cose .... ma capisco che era la festa dei 40 anni (sigh!) per cui ... va così ...
Certo ... se la band va avanti .... allora .... bisogna fare molte cose .... o cercare un cantante ....
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 23 Gennaio, 2025, 07:47 AM
Non reggo 40 minuti di nulla .. Grazie per la sintesi.

Premessa: non stiamo parlando di musica classica e neanche si una big band jazz, ma di blues, rock, pop, metal, e generini affini.

Credo, come Law, che si sia voluta fare un operazione di marketing, ma credo anche che in effetti sia davvero molto più pratico portarsi dietro roba leggera e pratica, se si suona dal vivo e infine credo che suonare dal vivo sia da sempre il momento meno importante per chi sceglie la musica come una professione.

Chi ama la musica e fa cose da amatore, ha una visione contraria, ovviamente e i live diventano le esperienze più importanti della sua vita, ma chi lo fa diverse volte la settimana (tra prove e live), del live se ne frega altamente se il suono è "perfetto" o meno, proprio come non lo può capire un ascoltatore medio. Non è a caso che i musicisti live siano SEMPRE stati i peggiori di quelli scelti per suonare in studio come turnisti. Live va sempre tutto bene, nessuno realizza un accidente, neanche errori grossolani, a volte.

Saranno queste scelte la morte della musica? Dal mio punto di vista, no perché è già morta da tempo. Non saranno i suoni sbagliati a far morire il mercato, ma l'impoverimento culturale generale, che trascina ANCHE la musica nel suo vortice e risucchia tutto. Non possiamo farci niente, "il mondo" è sempre in continuo mutamento; a maggior ragione ora, con la globalizzazione. :etvoila:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 23 Gennaio, 2025, 08:27 AM
Però non mi torna una cosa. Se io voglio fare un'operazione di marketing dico una cosa tipo: ragazzi, ho suonato dal vivo e non c'è alcuna differenza tra quello che ho usato oggi e quello che usavo una volta. Oppure: c'è pochissima differenza, inavvertibile.

E lo dico anche se non lo penso. O lo dico e lo penso.

Qui invece la maggior parte del video è dedicata a dire in tutta sincerità: eh, ragazzi, non è la stessa cosa, perché ci sono una serie di problemi tra cui i suoni un po' finti.
Accidenti!
Questo per me è l'opposto del marketing. Hai appena creato sul tuo canale una crepa importante nella credibilità di un prodotto, che finora era basata su quello che ormai tutti ripetono: è uguale.
A quel punto io, se volessi il digitale, mi andrei a provare una Helix o una Fractal o altro. Perché su quel canale ben tre youtuber hanno appena messo in discussione la credibilità del QC.

Non è la questione analogico/digitale che voglio sottolineare. È che mi viene il sospetto di non aver capito io le conclusioni del video. Per questo vi chiedevo di vederlo.


Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 11:22 AM
Citazione di: robland il 23 Gennaio, 2025, 08:27 AMPerò non mi torna una cosa. Se io voglio fare un'operazione di marketing dico una cosa tipo: ragazzi, ho suonato dal vivo e non c'è alcuna differenza tra quello che ho usato oggi e quello che usavo una volta. Oppure: c'è pochissima differenza, inavvertibile.

E lo dico anche se non lo penso. O lo dico e lo penso.

Qui invece la maggior parte del video è dedicata a dire in tutta sincerità: eh, ragazzi, non è la stessa cosa, perché ci sono una serie di problemi tra cui i suoni un po' finti.
Accidenti!
Questo per me è l'opposto del marketing. Hai appena creato sul tuo canale una crepa importante nella credibilità di un prodotto, che finora era basata su quello che ormai tutti ripetono: è uguale.
A quel punto io, se volessi il digitale, mi andrei a provare una Helix o una Fractal o altro. Perché su quel canale ben tre youtuber hanno appena messo in discussione la credibilità del QC.

Non è la questione analogico/digitale che voglio sottolineare. È che mi viene il sospetto di non aver capito io le conclusioni del video. Per questo vi chiedevo di vederlo.

Non sono sicuro sia così perchè poi ha marcatamente posto l'accento sulle cose "facili" che spingono all'acquisto ... la comodità ... il pronti e via ... mi sembra che non abbia avuto il coraggio di trarre le conseguenze ... il problema è capire il perchè ... ed il perchè è per me il fatto che è un prodotto attualmente molto lanciato e pubblicizzato ed endorsizzato (prioprio con la scusa della comodità) e lui è parte di una catena pubblicitaria che gli dà da mangiare .....
Se notate, a gennaio - col NAMM - quasi tutti contemporaneamente gli You Tubers hanno fatto video sul loro rig e sulla loro nuova pedaliera in cui ovviamente nel 60% dei casi appare un Cortex (il mitico Mefrè ha pure fatto un video - che ovviamente mi sono rifiutato di guardare - in cui dice che vende tutti i pedali perchè ora ha il Quad Cortex) di cui hanno fatto le lodi standardizzate.

Detto questo, onestà vuole considerare come le recensioni del Nano Cortex siano state genericamente negative, più che del classico Quad Cortex.

In realtà la critica di Memme e Barbetti è fondata, l'ho provata io a Giugno in un concerto live all'aperto e dopo di noi ha suonato un gruppo con un chitarrista (molto bravo, sia chiaro) che usava il Quad Cortex .... passando direttamente nell'impianto .... ragazzi sarò io con orecchio sbagliato ... sarò io un inguaribile ed ottuso romantico ... sarò semplicemente vecchio ... sarà che avevo suonato con un Hiwatt 40w valvolare con una 2x12 (a Master h. 09.00 AM, sia chiaro) che mi arrivava da dietro e con spie classiche ... sarà tutto questo ... ma il suono sembrava plasticoso e da playback tenuto basso e la fantomatica dinamica col digitale ... francamente inesistente.
Convengo sull'opinione comune che il Cortex non tiene i batteristi ... veri e seri (non necessariamente pestoni alla Cozy Powell o John Bonham) e non le mammolette che accarezzano le pelli "per non disturbare".

Infine ... ripeto ... Milieri dice che per quei posti piccoli (bar/pub) non ci sono alternative .... ripeto la mia esperienza dice il contrario.
Ho fatto concerto a PV il 28.12.24 ed il circolo in cui abbiamo suonato sarà stato di quelle dimensioni o poco più .... beh ho usato un Orange Rockerverb III 50w (con cassa Orange 2x12 V30) sul canale Clean con Master ad h. 09.00 ed ero bassissimo e mi hanno detto che scomparivo nel mix ... altro che Master 0.4 e rendi sordi tutti ... come dice Barbetti.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 23 Gennaio, 2025, 12:00 PM
Citazione di: robland il 23 Gennaio, 2025, 08:27 AMPerò non mi torna una cosa. Se io voglio fare un'operazione di marketing dico una cosa tipo: ragazzi, ho suonato dal vivo e non c'è alcuna differenza tra quello che ho usato oggi e quello che usavo una volta. Oppure: c'è pochissima differenza, inavvertibile.

E lo dico anche se non lo penso. O lo dico e lo penso.

Qui invece la maggior parte del video è dedicata a dire in tutta sincerità: eh, ragazzi, non è la stessa cosa, perché ci sono una serie di problemi tra cui i suoni un po' finti.
Accidenti!
Questo per me è l'opposto del marketing. Hai appena creato sul tuo canale una crepa importante nella credibilità di un prodotto, che finora era basata su quello che ormai tutti ripetono: è uguale.
A quel punto io, se volessi il digitale, mi andrei a provare una Helix o una Fractal o altro. Perché su quel canale ben tre youtuber hanno appena messo in discussione la credibilità del QC.

Non è la questione analogico/digitale che voglio sottolineare. È che mi viene il sospetto di non aver capito io le conclusioni del video. Per questo vi chiedevo di vederlo.





Per come la vedo io, ma potrei sbagliare, è un'operazione di "guerilla marketing". Presto, ci sarà un altro video, dove verrà esaltata INVECE la qualità di qualche altro maccheggio digitale. Non tutto il marketing è "pro", anzi! Si lavora moltissimo con il "contro", da sempre.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 01:34 PM
ToneX?
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 23 Gennaio, 2025, 03:10 PM
Citazione di: robland il 23 Gennaio, 2025, 08:27 AMA quel punto io, se volessi il digitale, mi andrei a provare una Helix o una Fractal o altro. Perché su quel canale ben tre youtuber hanno appena messo in discussione la credibilità del QC.



Vabbé Rob, ma a quel livello son tutti uguali, se non te ne piace uno non ti piacerá nemmeno l'altro...

Io non l'ho visto tutto il video... ma secondo me lui la marketta, pagata, al quad cortex l'ha giá fatta in precedenza.... questo è un video per tornare sulle scene, dopo un pó di tempo... ed anticipare la prossima marketta e la collaborazione con Fender ( cassa FRFR)

Tra l'altro ricordo di un suo video fatto con Vicari, con vari modeler... in cui lui esprimeva le sue perplessitá sull'uso del digitale rispetto ai suoi ampli analogici... poi dopo pochi giorni se ne uscí invece con il Cortex ... boh!
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 23 Gennaio, 2025, 05:14 PM
Citazione di: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 01:34 PMToneX?

Uh .. avevo risposto ma non la trovo più..  :-\

In ogni caso, caro Law, non saprei davvero, ma se non erro, mi pare di ricordare video entusiasti di Fractal .. o mi confondo con l'amico veneto?  :-\
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Moreno Viola il 23 Gennaio, 2025, 05:36 PM
Parto dal presupposto che non ho visto il video e conosco pochissimo sia Milieri che gli altri ragazzi chiamati ad esprimere il loro punto di vista, ma mi faccio una domanda: se l'oggetto da promuovere non fosse un prodotto fisico ma semplicemente il proprio canale?
Siamo sicuri che, considerata la credibilità data per fatto assodato di Milieri e l'attribuzione di autorevolezza che ne deriva, esprimere un'opinione in controtendenza, supportata tra l'altro da altri pareri competenti, sia controproducente ai fini di uno scopo del genere?
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 05:37 PM
... e comunque pro-domo mia  :-[  ... ecco un'intervista a Dave Friedman uscita oggi

https://www.guitarworld.com/gear/dave-friedman-amplification-namm

As a tube amp purist, what are your thoughts on the rise of amp modeling?
"Ultimately, I think tube amps are used in the studio a ton, and maybe less than they used to be live. Of course, it depends on the style of the band. I think modelers don't necessarily work for certain styles of music, especially if you're talking about more rootsy stuff.
I prefer to have stage volume; I prefer tube amps because they sound a lot better. But all of these modelers are based on tube amps, so they still need tube amps to get the sound, you know?
"

Has the rise in amp modeling impacted Friedman's bottom line?
"I haven't really seen a drop in sales. It's still going and still selling. This past year we've come out with the Plex, the simplest amplifier I make. It sold massively – just massively. But there's no features, you know? Maybe that says something."

There's certainly a section of the guitar-playing population who crave plug-and-play simplicity as opposed to loads of dials and switches.
"Exactly. I find it kind of funny – I go to work all my life for all these sounds and different amps; then I make the Plexi, which was easy! We've delved into this market where people wanted simplicity and a direct solution."
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 05:39 PM
Citazione di: Moreno Viola il 23 Gennaio, 2025, 05:36 PMParto dal presupposto che non ho visto il video e conosco pochissimo sia Milieri che gli altri ragazzi chiamati ad esprimere il loro punto di vista, ma mi faccio una domanda: se l'oggetto da promuovere non fosse un prodotto fisico ma semplicemente il proprio canale?
Siamo sicuri che, considerata la credibilità data per fatto assodato di Milieri e l'attribuzione di autorevolezza che ne deriva, esprimere un'opinione in controtendenza, supportata tra l'altro da altri pareri competenti, sia controproducente ai fini di uno scopo del genere?

Possibile che vi sia (stato) questo retropensiero ... anche se Milieri (ma così almeno il Docmemme pure) mi sembra - rispetto ad altri - uno dei meno marchettari e più onesti ... in fondo ultimamente sta facendo molti video lunghi ed approfonditi non risparmiando perplessità .... però ... deve vivere ... (cosa che non può essere minimamente biasimata) e sicuramente non riuscirà più ad uscire dalla spirale di StrumentiMusicali.net .....
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 23 Gennaio, 2025, 06:05 PM
Citazione di: LawHunter il 23 Gennaio, 2025, 05:37 PMThis past year we've come out with the Plex, the simplest amplifier I make. It sold massively – just massively.


Lawhunter, ti odio!  :laughing:
Io già faccio fatica a trattenermi. Poi ti ci metti anche tu con Dave Friedman.

Scherzi a parte, rimane nella mia top3. Mentre nel frattempo sta guadagnando molte posizioni la testata Friedman JEL50.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 23 Gennaio, 2025, 10:38 PM
Citazione di: robland il 23 Gennaio, 2025, 08:27 AMPerò non mi torna una cosa.

Qui invece la maggior parte del video è dedicata a dire in tutta sincerità: eh, ragazzi, non è la stessa cosa, perché ci sono una serie di problemi tra cui i suoni un po' finti.

Perché su quel canale ben tre youtuber hanno appena messo in discussione la credibilità del QC.



È possibile che il parere dei tre youtuber sia strettamente legato alla percezione del suono in quanto chitarristi? Voglio dire, il pubblico presente all'evento ha espresso un giudizio sulla qualità?
È chiaro che, per chi suona, avere un bel valvolare dietro la schiena rappresenta, almeno all'unanimità, il massimo della vita. Tuttavia è altrettanto vero che magari al pubblico tutta questa magia non arrivi. Ed è qui che probabilmente si gioca la partita.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 23 Gennaio, 2025, 11:28 PM
Citazione di: Santano il 23 Gennaio, 2025, 10:38 PMÈ possibile che il parere dei tre youtuber sia strettamente legato alla percezione del suono in quanto chitarristi? Voglio dire, il pubblico presente all'evento ha espresso un giudizio sulla qualità?
È chiaro che, per chi suona, avere un bel valvolare dietro la schiena rappresenta, almeno all'unanimità, il massimo della vita. Tuttavia è altrettanto vero che magari al pubblico tutta questa magia non arrivi. Ed è qui che probabilmente si gioca la partita.


:quotonemegagalattico:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 24 Gennaio, 2025, 12:18 AM
Citazione di: Santano il 23 Gennaio, 2025, 10:38 PMÈ possibile che il parere dei tre youtuber sia strettamente legato alla percezione del suono in quanto chitarristi? Voglio dire, il pubblico presente all'evento ha espresso un giudizio sulla qualità?
È chiaro che, per chi suona, avere un bel valvolare dietro la schiena rappresenta, almeno all'unanimità, il massimo della vita. Tuttavia è altrettanto vero che magari al pubblico tutta questa magia non arrivi. Ed è qui che probabilmente si gioca la partita.

Ma certo che è assolutamente come dici tu. Ma di solito funziona che il chitarrista è tutto contento di usare i suoi gingilli (analogici o digitali o ibridi), e che il pubblico può non rendersene conto, perché solitamente è composto per lo più da "non addetti".

Ma il caso in cui il chitarrista stesso pensa che i suoi suoni siano un po' finti ma che tanto il pubblico non se ne accorge... a me sembra in tutta sincerità la morte.
A sto punto possiamo pure chiudere il forum e occuparci d'altro (forse esagero? Forse).

Nessuno di noi live pensa di avere i migliori suoni del mondo, però tendiamo a cercare di migliorare, siamo sempre alla ricerca di qualcosa che, entro il budget, ci faccia fare un salto, un progresso.
Onestamente mi stupisco che uno, anziché dire "non mi sono trovato bene, cercherò altre strade", conclude grosso modo dicendo: "però vuoi mettere la comodità"?
Ma sessant'anni di musica live sono trascorsi cercando di migliorarsi o di trovare la soluzione comoda?

Non è che la musica rock diventerà un po' il circolo dei pensionati stanchi?
Se ci crede poco pure chi suona...

Non è una soddisfazione quando qualcuno ti viene a fare i complimenti a fine serata? E magari vuol vedere anche cosa usi e ci scappa la chiacchierata.
Sai che soddisfazione mandare qualcuno a casa che pensa: "bella band, bei brani, ma i suoni erano un po' finti".
Così come è una bella soddisfazione per te stesso, a prescindere dal pubblico che hai, se sul palco ti capita quel momento magico in cui ti esce fuori un suono che ti fa godere e ti ripaga di tutto e ti lascia una sensazione che ti fa star bene una settimana.

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 08:30 AM
 :quotonemegagalattico:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 24 Gennaio, 2025, 09:38 AM
Citazione di: robland il 24 Gennaio, 2025, 12:18 AMNon è che la musica rock diventerà un po' il circolo dei pensionati stanchi?
Se ci crede poco pure chi suona...



Senza offesa, ma lo è già da tempo. Il Jazz ancora da prima.  :sarcastic:


Citazione di: robland il 24 Gennaio, 2025, 12:18 AMNon è una soddisfazione quando qualcuno ti viene a fare i complimenti a fine serata? E magari vuol vedere anche cosa usi e ci scappa la chiacchierata.
Sai che soddisfazione mandare qualcuno a casa che pensa: "bella band, bei brani, ma i suoni erano un po' finti".
Così come è una bella soddisfazione per te stesso, a prescindere dal pubblico che hai, se sul palco ti capita quel momento magico in cui ti esce fuori un suono che ti fa godere e ti ripaga di tutto e ti lascia una sensazione che ti fa star bene una settimana.



Al professionista non interessa affatto (e parlo del professionista che sta in mezzo tra l'amatore e la rock star, ossia di uno che suona per lavoro quasi tutti i giorni, ma non è milionario).
La cosa che dici tu, FORSE, MOLTO FORSE, può capitare ai Pink Floyd perché hanno service spaziali dedicati solo a loro, che sanno trattare gli ambienti e lavorano affinché il suono sia perfetto.
Noi, da amatori, ci va grassa se sul palco ci sentiamo bene. E quando il suono è davvero bello, prova a toglierti le in-ear e poi mi dici ..  :sarcastic:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 24 Gennaio, 2025, 09:56 AM
Ho impiegato tre giorni per vedere il video, cinque minuti alla volta, e mi sono fatto un'idea delle motivazioni del Miliers. No, non mi sembra affatto incoerente il suo discorso e, utilizzando anche io QC ed avendo esigenze simili, devo dire che lo riesco a comprendere e condividere.
E' tutta una questione di rapporto costi/benefici in base alle proprie specifiche esigenze, bisogna porsi un po' di domande e valutare quanto siano importanti i diversi fattori in gioco. E' vero che i suoni sono diversi rispetto a suonare con l'ampli? Ma è ovvio, di che stiamo a parlare? Sono brutti? No no, sono diversi, sono come dei buoni (anzi, ottimi) suoni microfonati, migliori di qualunque suono sia uscito dalle casse del PA nei localacci con fonici improvvisati dove suonavo io.
Nel suo caso (come nel mio) i fattori che hanno determinato la sua scelta sono
1. AMPIA GAMMA DI SUONI/EFFETTI: se si suonano generi in cui servono tre suoni in croce il discorso cambia, ma se in un brano ti serve un drop, in un altro un wha, in uno vuoi un suono metal, in un altro un suono anni'70, beh, è vero che non è necessario avere una testata a tre canali, ma quanti pedali bisogna avere poi sotto i piedi?
2. POSSIBILITA' DI USARE VOCE O PIU' STRUMENTI: QC (come altre macchine del genere) offre una grandissima versatilità: si può contare su quattro ingressi (i due combo XLR con possibilità di phantom più i due return) e fino a quattro linee di segnale indipendente. Si possono usare voce e chitarra, due chitarre, due chitarre, basso e voce, insomma, tutto ciò che si vuole. Io cambio suono alla chitarra e alla voce con un click, senza mixer, senza altri cavi, senza dovermi preoccupare di schiacciare/gestire più cose.
3. COMPATTEZZA E LEGGEREZZA: sì, è vero che se non si usano gli in-ear bisogna portarsi dietro anche una cassa, ma i discorsi del tipo "a 'sto punto ti porti dietro una pedalboard analogica ed un combo" non hanno senso. Le casse FRFR, PA GRFR e simili, a meno che non si vada su modelli particolari a 2 coni o con coni molto grandi, pesano mediamente MOOOOOLTO MENO di un ampli valvolare. Senza andare su roba ultraleggera (tipo le GR), una Fender FR10 pesa 12Kg, le Headrush 108 che uso io pesano 8Kg, un combo 30w valvolare è sui 20Kg. Ma la cosa che fa più impressione (bisogna provare per rendersene conto) è l'incredibile leggerezza e compatteza di QC: 1,95Kg! La mia Helix aveva un ingombro doppio e pesava il triplo (ed avevo la LT, ché la floor è un chiletto abbondante in più). La valigetta di alluminio che uso per trasportarla, in cui c'è QC montata su di una piccola pedalboard insieme al pedale di espressione, il microfono, il wireless e due cavi, la sollevo con due dita. Quando suono io a terra, in un ingombro totale di 40x30cm, con un solo cavetto di collegamento (dal pedale d'espressione a QC) ed un solo alimentatore ho tutto ciò che mi serve. Una pedaliera gestita con un looper l'ho avuta, ma con ingombri e pesi imparagonabili, ed una complicazione a livello di cavi che mi fa rabbrividire se solo ci penso... Caricare e scaricare la macchina è un gioco, montare e smontare è un attimo, a terra quando suono non ho mai problemi di spazio.
Insomma, in definitiva, la differenza di suono c'è e si sente ma, se si hanno specifiche esigenze, una scelta leggera e compatta come quella di Milieri (e del sottoscritto) offre tali e tanti vantaggi che, visti gli ottimi suoni che comunque si ottengono, il gioco può valere la candela.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 24 Gennaio, 2025, 12:28 PM
Io il video l'ho sentito per intero e tutto d'un fiato, via il dente via il dolore, anche perchè ascoltandolo a spezzoni si perde il filo del discorso.
Quel che dice Milieri coincide con quel che abbiamo spesso spiegato qui, ovvero che il digitale non contiene la fedele riproduzione di ogni ampli e ogni effetto mai prodotto dall'intelligenza umana come spesso si sente dire nei proclami roboanti delle case produttrici e dei loro galoppini su youtube, ma che rappresenta un ragionevole compromesso tra qualità del suono, costi e ingombri.
Che per avere la medesima varietà di suoni dovresti avere a disposizione 3 testate monocanale diverse oppure una testata a 3 canali, la cassa, la pedaliera e probabilmente anche un rack effetti caricato di TC2290, GMajor, Lexicon, Digitech.
Il suono è un po' hifi, meno pastoso dell'ampli reale, un po' finterello? E pazienza, se ne accorge solo il chitarrista. Già il bassista credo non colga la differenza, un po' come noi chitarristi non cogliamo la differenza tra un Fender Precision e un Lakland, e il pubblico ancora meno.
A conti fatti il suo pensiero non mi ha stupito troppo perchè è una cosa che ho capito anni fa per conto mio che pensa chiunque abbia provato il digitale ed abbia anche un minimo di esperienza in analogico. Stupisce solo sentirlo dire a uno youtuber, visto che di solito sono loro a spacciarti la storiella del "nei blind test nessuno sa dire...".

Capisco le perplessità di Rob, il chitarrista per primo dovrebbe esseer soddisfatto del proprio suono, ma l'alternativa è portare un rig faraonico e pesantissimo per...chi? 20 persone per cui sei il sottofondo musicale della pizza margherita e che non distinguono una Telecaster da un basso elettrico?
L'ho sempre detto che per andare a suonare in un posto del genere userei pure io una pedaliera digitale, preoccupandomi più dell'amalgama tra noi strumentisti (il modo in cui la ritmica della chitarra si incastra con basso e ìbatteria, ad esempio) piuttosto che della percentuale di suono analogico che c'è nella mia chitarra. Questi discorsi da puristi hanno senso in studio e nelle grandi produzioni live, quelle delle rockstar, ma al pub tra pizze e patatine fritte perdono di significato.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 12:47 PM
Io capisco tutto quello che state dicendo ... tuttavia .... faccio un'obiezione .... a voler guardare una soluzione alternativa di tipo analogico che permetta di risolvere quelle criticità che a dire di tanti spingerebbero alla scelta del digitale ....sto per esempio guardando adessoi lvideo dal NAMM per le BluGuitar di Thomas Blug .... ampli (completo, pre e finale) analogico (forse pure valvolare) dimensioni più che accettabili, da mettere in pedaliera in fondo (per poi attaccarsi alla cassa) e soprattutto multi canale che permette il settaggio di diverrsi suoni ed anche le sue variabili (boostato o meno).

Non è ovviamente una mia marchetta perchè ci sono altre alternative simili ... solo che sono poco note o poco pubblicizzate .... perchè? Perchè il digitale tira e soprattutto - probabilmente - i produttori hanno disponibilità economiche maggiori che permettono di puntare e pagare la promozione (e gli youtubers ... dato non da poco) meglio e quindi di fare una campagna di promozione che sposta il mercato e dà una narrazione sul fatto che ,,, eh orama non c'è alternativa ... la sola comoda ... è nuova e non vecchia (l'utilizzo doloso della parola ggggiovane è uno dei sintomi maggiori di un marketing spietato ....).
Cosa che probabilmente per certi produttori analogici non è data, rimanendo confinati nella nicchia di culto.

Faccio un esempio: uno dei primi ampli a pedale fu lo stompox brown ... prodotto di un ingegnere della vicina (a me) Voghera .... ha aperto le porte a questo settore .... però era solo un tecnico che aveva il suo laboratorio .. ed aveva un suo lavoro principale .... ha dovuto mollare ....
Sono convinto che se avesse avuto i capitali per "vendersi" bene ... sarebbe ora in una diversa posizione .....

... discorso lungo ovviamente ....
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 01:16 PM
... e visto che siamo in tema .....
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 24 Gennaio, 2025, 03:57 PM
Citazione di: Davids il 24 Gennaio, 2025, 12:28 PMIl suono è un po' hifi, meno pastoso dell'ampli reale, un po' finterello? E pazienza, se ne accorge solo il chitarrista.



Secondo me è quanto sopra il succo del discorso
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 24 Gennaio, 2025, 04:33 PM
Citazione di: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 12:47 PMIo capisco tutto quello che state dicendo ... tuttavia .... faccio un'obiezione .... a voler guardare una soluzione alternativa di tipo analogico che permetta di risolvere quelle criticità che a dire di tanti spingerebbero alla scelta del digitale ....sto per esempio guardando adessoi lvideo dal NAMM per le BluGuitar di Thomas Blug .... ampli (completo, pre e finale) analogico (forse pure valvolare) dimensioni più che accettabili, da mettere in pedaliera in fondo (per poi attaccarsi alla cassa) e soprattutto multi canale che permette il settaggio di diverrsi suoni ed anche le sue variabili (boostato o meno).

Conosco bene Thomas Blug e mi sta pure simpatico (per essere un tedesco!).
Tuttavia i suoi BluGuitar Amp, pur essendo sul mercato ormai da anni, non hanno preso molto piede e questo per due motivi a mio avviso. Costo importante e scarsa flessibilità. Parliamo di un oggetto che galleggia intorno alla soglia dei 1000€, cifra che per molti è pressochè proibitiva
https://bluguitar.com/en/products/amp1/amp1-mercury-edition
https://www.thomann.de/it/bluguitar_amp1_iridium_edition.htm
e che non offre molto. Tieni conto che se hai 850€ in mano ti compri un Kemper testata usato, e se ce ne aggiuni altri 200€, una Fractal FM3 usata che hanno pure vagonate di effetti di ottima qualità. Chi spende 850€ per simulare solo l'ampli, quando ci sono Stryon Iridium, UA Dream 65, Walrus ACS1 che fanno la stessa cosa in modo più che onorevole e ad 1/3 del prezzo?

Ha la valvola che gli altri pedali non hanno.
Ok, ma 1) non è una 12AX7, ma una valvolina Nanotube che ricorda la Nutube sviluppata da Korg e 2) non basta una valvola per avere il suono dell'ampli. Manca tutto il finale e la cassa. Quella valvolina, seppur alimentata ad alta tensione, sembra più uno specchietto per allodole, un modo per poter dire "Ehi guardate, ho il pedale valvolare!!", come se l'intero circuito di un ampli si riducesse a quel singolo elemento. Perchè mi sono convinto, ma sono sempre lieto di cambiare idea se qualcuno mi illumina, che una fetta importante della magia del valvolare è data dall'interazione tra ampli e cassa, tra finale e magnete dello speaker, che non si può replicare mettendo dentro a un pedale il nanospeaker e il nanotrasformatore d'uscita.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 24 Gennaio, 2025, 04:39 PM
Citazione di: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 12:47 PMIo capisco tutto quello che state dicendo ... tuttavia .... faccio un'obiezione .... a voler guardare una soluzione alternativa di tipo analogico che permetta di risolvere quelle criticità che a dire di tanti spingerebbero alla scelta del digitale ....sto per esempio guardando adessoi lvideo dal NAMM per le BluGuitar di Thomas Blug .... ampli (completo, pre e finale) analogico (forse pure valvolare) dimensioni più che accettabili, da mettere in pedaliera in fondo (per poi attaccarsi alla cassa) e soprattutto multi canale che permette il settaggio di diverrsi suoni ed anche le sue variabili (boostato o meno).

Non è ovviamente una mia marchetta perchè ci sono altre alternative simili ... solo che sono poco note o poco pubblicizzate .... perchè? Perchè il digitale tira e soprattutto - probabilmente - i produttori hanno disponibilità economiche maggiori che permettono di puntare e pagare la promozione (e gli youtubers ... dato non da poco) meglio e quindi di fare una campagna di promozione che sposta il mercato e dà una narrazione sul fatto che ,,, eh orama non c'è alternativa ... la sola comoda ... è nuova e non vecchia (l'utilizzo doloso della parola ggggiovane è uno dei sintomi maggiori di un marketing spietato ....).
Cosa che probabilmente per certi produttori analogici non è data, rimanendo confinati nella nicchia di culto.

Faccio un esempio: uno dei primi ampli a pedale fu lo stompox brown ... prodotto di un ingegnere della vicina (a me) Voghera .... ha aperto le porte a questo settore .... però era solo un tecnico che aveva il suo laboratorio .. ed aveva un suo lavoro principale .... ha dovuto mollare ....
Sono convinto che se avesse avuto i capitali per "vendersi" bene ... sarebbe ora in una diversa posizione .....

... discorso lungo ovviamente ....
Occhio! Stiamo paragonando le mele con le pere! I prodotti di Blug (così come tanti altri ampli in formato pedale) sono, tendenzialmente, alternativi all'ampli, non all'intero rig! Anche l'ultimo presentato, che ha degli effetti incorporati, al limite va visto come un'alternativa analogica (più grande e più pesante) a Tonex e Nano Cortex, ma non ad una pedaliera all in one! Andando nello specifico, non risolve il problema di Milieri, che ha bisogno di un drop in un pezzo, di un effetto particolare in un altro brano, di effetti per la voce in tutti i brani, e non va incontro neanche agli "smanettoni" come me, che fanno un utilizzo "non convenzionale" degli effetti. Andrebbe più che bene, invece, per chi oggi suona con un ampli ed una pedaliera semplice con 5/6 pedali. E comunque, anche in questo caso un "amp in a box" sarebbe un compromesso, perché quando si parlo di "nanotubes" e roba del genere non stiamo certo parlando di EL34, 6V6 e simili, ma di "emulazioni" analogiche delle valvole full size. A 'sto punto, se comunque poi devi usare una cassa per chitarra, non conviene prendersi direttamente una testatina valvolare? ;)
P.S.
Mentre scrivevo ho visto che Davids ha scritto alcune cose simili...non ti ho copiato, stavo già scrivendo quando hai postato! ;)
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 24 Gennaio, 2025, 07:46 PM
@Davids - @b3st1a
Vi ringrazio per le precisazioni ... io facevo riferimento (anche se il primo riferimento che mi è venuto da scrivere è quello di Bluguitar ... ed era sbagliato a quanto pare!  :acci: ) alla fascia di mercato che ha prodotto finali di potenza in formato stompbox che possono avere dietro un pedale pre o booster o od e stanno tutti in una pedaliera.
Ecco sul fatto che non possano essere una valida alternativa ho qualche dissenso .... anche perchè il drop ed altre "finezze" le puoi ottenere anche con degli analogici o stomp boxes in spazi e pesi contenuti.

Nulla questio invece sulla questione Bluguitar quando si parla della vs esperienza e dell' "inganno" della nanotube .... che posso pure capire visto che sono appena tornato acasa da un incontro a BurnFX che mi ha fatto provare la sua nuova 50w "834" (il nome dice tutto) che è fenomenale ... un orgasmo sonoro ....  :-[
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 25 Gennaio, 2025, 07:55 AM
Ringrazio tutti per i tantissimi spunti e per la piacevole conversazione (e in particolare Bestia per la pazienza che porta).
Proprio per amor di chiacchiera, vorrei esprimere alcuni punti su cui sono in disaccordo con alcune opinioni lette. Inizio con due punti generali, ma prossimamnte proseguirò tornando sul video.

1) la separazione netta tra il musicista nerd fissato col suono da una parte e la mandria informe del pubblico ignorante dall'altra è una forzatura che non condivido.
Innanzitutto credo che tanta parte del pubblico rock, blues e jazz sia molto più esigente di quanto non si creda. Ci sono tantissime persone che non suonano nulla ma che ascoltano molta più musica di quanta ne ascoltino tantissimi musicisti che invece non ascoltano musica da anni e conoscono solo i brani della loro scaletta e poco altro. "Musicisti" che fanno grandi discettazioni su Clapton, Slash, Beck ecc. ma che spesso non hanno ascoltato più di tre o quattro brani ciascuno e magari pure quei tre brani non li ascoltano più da anni. Oltre al fatto che conoscere i nomi degli ampli e dei pedali non significa essere esperti di sonorità.
Mentre quel pubblico, ascoltando spesso tanta musica e andando a tanti concerti (cosa che tanti musicisti amatoriali non fanno) si forma un buon orecchio e spesso ha tanta passione per andare ad approfondire.

Il pubblico del pub è fatto di avventori casuali e non di seguaci del rock accorsi per sentire la coverband? In parte sì, ma anche in parte no.
E la musica è fatta di sfumature, lo ripeto sempre. Sfumature che spesso una parte del pubblico coglie a livello più o meno (in)conscio anche se non ti sa dire da cosa dipendano. Ma le variazioni di qualità alcuni le avvertono più di quanto immaginiamo.
Conosco diversi appassionati che non suonano ma che sono molto attenti a quello che sentono.
Secondo me, se bisogna ragionare col criterio che tanto in pizzeria nessuno ne capisce niente, è meglio starsene a casa e non fare musica dal vivo. I mestieranti che la fanno in questo modo, a mio parere, aumentano la disaffezione del pubblico per la musica dal vivo. Perché ci possono essere alcuni che vorrebbero solo mangiarsi la pizza in pace senza la musica dal vivo, ma ci sono anche altri che porteranno il ricordo di quello che hanno sentito.

2) esistono anche le persone che non suonano ancora ma che grazie agli stimoli giusti avranno voglia di suonare.
Un mio amico, attualmente contrabbassista di professione, in un pubbetto di medie dimensioni ricordo ancora che portò un ampli per basso Bassman con ingombrante cabinet che poteva essere 6x10 o 8x10 degli anni sessanta. No, non rovinò l'udito a nessuno. Il volume era perfetto. E tutti noi ragazzini rimanemmo rapiti sia dalla sua abilità già da giovanissimo sia dai suoni celestiali che venivano fuori da quell'accoppiata strepitosa testata+cassa. Io dopo trentacinque anni e più ancora serbo il ricordo di quel suono così magnifico e vivo, e allora non suonavo. Fu anche grazie a lui che capii quant'era bello il basso elettrico, quant'era eccitante la musica dal vivo, e iniziai a suonare cercando subito di fare musica live.

Qualcuno che ama la musica ma che non sentirà mai quella qualità a mio parere si sta perdendo qualcosa di troppo bello. Non c'entra proprio nulla il volume alto: ripeto, il volume non era alto. Chi non sentirà mai quei suoni, secondo me, è come se rimanesse convinto che la carne in scatola sia il modo più gustoso per cucinare la carne di manzo.
Non lo dico per parlare male del digitale in generale (che non conosco), dei transistor o dei plugin ecc., perché tutto va bene pur di suonare (che resta la cosa importante). Lo dico perché tutti gli utenti di un'attrezzatura, qualsiasi essa sia, hanno comunque dei riferimenti. E passeranno il tempo sì a divertirsi con quel che hanno, ma anche a cercare di migliorare pretendendo e tendendo verso quei riferimenti, anche se non li dovessero raggiungere mai.

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 25 Gennaio, 2025, 08:38 AM
 :quotonegalattico:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 25 Gennaio, 2025, 11:32 AM
Non sono affatto d'accordo su alcune cose, ma rispetto il pensiero altrui.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 25 Gennaio, 2025, 04:53 PM
... quando si parla di coincidenze temporali e ... spinte .... in un senso ... o nell'altro (??)
... notare come abbia lo stesso contenuto del video di Milieri


Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 26 Gennaio, 2025, 09:06 AM
Si be' .. si copiano l'un l'altro e si generano dei trend. Non escluderei che ne uscisse qualcun altro, su TikTok (tanto per dire), è la norma.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 26 Gennaio, 2025, 09:55 AM
https://www.youtube.com/watch?v=03hKOADzPdg
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Elliott il 26 Gennaio, 2025, 10:30 AM
Ma è il "nostro" Vigilius?
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 26 Gennaio, 2025, 11:19 AM
Un altro video di quaranta e passa minuti non me lo cucco...riesci mica a fare un sunto?
Ad ogni modo, a prescindere dal video, più vado avanti più mi rendo conto che ragionare per schieramenti contrapposti (Analogico Vs Digitale) ha sempre meno senso, é un po' come parlare di automobile vs bicicletta: sono due cose diversissime che possono fare la stessa cosa (portarti da un punto A ad un punto B) on maniera differente. Per andare in centro la bici è nettamente più comoda, ma c'è a chi piace usare comunque l'auto (e girare mezz'ora per parcheggiare), mentre per andare dalla parte opposta della città si arriva prima in auto, ma c'è a chi piace pedalare e ci va in bici, a costo di metterci un po' di più. Con analogico e digitale io ragiono allo stesso modo, provo a prendere il meglio da entrambi i mondi, usando quello che mi é più comodo/funzionale a ciò che voglio ottenere, ma concedendomi spesso e volentieri delle eccezioni, senza paraocchi (e paraorecchi)!
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 26 Gennaio, 2025, 03:55 PM
Citazione di: b3st1a il 26 Gennaio, 2025, 11:19 AMé un po' come parlare di automobile vs bicicletta: sono due cose diversissime che possono fare la stessa cosa (portarti da un punto A ad un punto B) on maniera differente.


Ciao Pier Francesco... bravo mi sembra proprio calzante.... peró tu hai esperienza, sai suonare... hai provato, credo un pó di tutto... e scegli consapevolmente

L'unica cosa buona che possiam fare qui in un forum, chi ne ha la possibilitá, è cercare di spiegare come stanno le cose, con chiarezza... poi se uno vuol prendere l'aereo per andare da A a B ...  :etvoila:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 26 Gennaio, 2025, 04:20 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 26 Gennaio, 2025, 03:55 PMCiao Pier Francesco... bravo mi sembra proprio calzante.... peró tu hai esperienza, sai suonare... hai provato, credo un pó di tutto... e scegli consapevolmente

L'unica cosa buona che possiam fare qui in un forum, chi ne ha la possibilitá, è cercare di spiegare come stanno le cose, con chiarezza... poi se uno vuol prendere l'aereo per andare da A a B ...  :etvoila:
Sì, in effetti il problema che porta spesso a fare una gran confusione è che al giorno d'oggi molti iniziano a suonare direttamente col digitale, e questo genera due problemi: primo, non hanno termini di paragone, quindi non riescono a valutare vantaggi e svantaggi della scelta e, secondo, dal momento che il digitale in genere cerca di riprodurre le dinamiche di una catena analogica, se non hai mai messo le mani su ampli e pedali poi hai difficoltà a tirar fuori un suono decente. Una cosa che io apprezzerei molto (ma che forse il 90% dei chitarristi rigetterebbe senza pietà) sarebbe qualche aggeggio digitale che, al posto di emulare/profilare ampli e pedali reali, provasse a tirar fuori qualcosa di nuovo, che in analogico non esiste. Qualcosinina di simile ha provato a farlo Line6, con i suoi ampli "originali" presenti in Helix e che, a mio parere, suonano più "veri" e dinamici delle emulazioni. Però, gira che ti rigira, le sonorità che producono sono sempre più o meno le stesse, il solito ampli di stampo british, quello col pulito cristallino, quello hi-gain stile EVH etc. Stesso discorso si potrebbe applicare agli effetti, ad ogni modo...stiamo deviando dal discorso principale, mi fermo prima di andare troppo OT!  ;D
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 26 Gennaio, 2025, 07:17 PM
Citazione di: Elliott il 26 Gennaio, 2025, 10:30 AMMa è il "nostro" Vigilius?

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 26 Gennaio, 2025, 07:53 PM
Citazione di: b3st1a il 24 Gennaio, 2025, 09:56 AMHo impiegato tre giorni per vedere il video, cinque minuti alla volta, e mi sono fatto un'idea delle motivazioni del Miliers.

Grazie della spiegazione davvero chiara anche ad antiduliviani come me.
Pur non seguendo questo tipo di gear (quindi non posso giudicarlo), non faccio fatica ad immaginarmi un giorno di usare qualcuno di questi dispositivi, se non altro perché non sono un professionista legato a qualcosa di specifico e vorrei poter "giocare" con tutto per provare.
Certo, al momento non ho neanche un pc, quindi se ne parlerà in futuro. Scherzando dico sempre che vi uso come cavie: quando sarà tutto perfezionato, entrerò in gioco pur'io.

Torniamo al video. Quello che mi ha spiazzato tanto è lo squilibrio (forse non voluto dall'autore, Luca, che è sempre una persona disponibilissima) degli argomenti.
Ha dedicato una marea di tempo del lungo video a mettere in luce il fatto che i suoni non gli risultassero molto "veri" (un'opinione personale come capita con tutta la strumentazione. D'altronde ci sono fior di amplificatori come Bogner 3534 che molti pensano sia un gioiellino e, di converso, altri che si lamentano per la troppa compressione, per il loop effetti rumoroso ecc. Queste opinioni divergenti si riscontrano con tutto, anche con le chitarre, e non vedo perché non possa accadere anche con le digital pedalboard). Dicevo, ha espresso queste opinioni (poi si è dilungato sulla questione della batteria ecc. ecc.). Ha pure intervistato due spettatori qualificati, e il video si allungava.
Ebbene, dopo tutta quella dissertazione, liquida in poco tempo due questioni non secondarie:
1- e nonostante tutto la uso perché è comoda. Caspita... ti sei preso la briga pure di portare opinioni (non positive) di terzi per tutto sto tempo. Mi aspetterei minimo un: beh ragazzi, ciò detto, mi sa che proverò, che ne so, una Fractal. Molti qui avrebbero sospettato una marchetta nuova, mentre invece io l'avrei considerata una cosa consequenziale a quanto detto nel suo video.

Mi metto anche panni del distributore del Quod Cortex: cioè, Milieri, ma al minuto 36 (a cui moltissimi non saranno mai arrivati perché avranno interrotto prima la visione) mi vieni a dire che è tutto a posto?! Dopo che l'hai ridimensionata pure sull'aspetto del suono, che proprio secondario non è, indugiandoci a lungo?

2- Peggio ancora, il tempo dedicato a liberarsi della questione analogica: un minuto per dire cose secondo me esagerate sulla necessità di un ampli tre canali, sulla complicazione che porta un looper switcher ecc. Boh, sembra quasi che la musica dal vivo con gear analogico non troppo complicato sia una roba sperimentale invece che un classico da sessant'anni, oppure attrezzatura ormai accantonata tipo la locomotiva a vapore.

Capisco che quando si parla di digitale molti si scaldano da una parte o si mettono un po' sulla difensiva (perché si aspettano un attacco) dall'altra, ma io non giudico l'oggetto che non conosco. Io parlo del video.
Invertiamo la faccenda: è come io facessi un video di trentasei minuti passati a dire quanto il Fender Twin Reverb mi abbia poco convinto dal vivo, e portassi pure testimonianze esterne per altri dieci minuti, e poi in cinque minuti dicessi: e però me lo tengo. Uno direbbe: scusa, ma dopo tutta sta lunga tirata non puoi provare un Fender Landau Deville? Un Princeton? Un 57 Tweed? No. 35 minuti a evidenziare le critiche del Twin Reverb e un minuto e mezzo per dire che in fondo mi va bene. E provare un dispositivo digitale no? No. Un minutino solo per dire che con quello dovrei spippolare.

Io ci rimarrei un po' stranito e penserei: ma c'era bisogno di dedicare tutto sto tempo a dare in testa al Twin Reverb per poi dirci al finale che è tutto a posto così e andiamo avanti?
Ci facevi un video di 15 minuti: 5 per dire che il Twin Reverb non ti ha convinto per alcuni aspetti, 5 per dire perché invece te lo terrai e 5 per dire cosa non va nelle alternative (possibilmente non liquindadole con argomenti un po' pretestuosi).
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 26 Gennaio, 2025, 08:04 PM
 :quotonegalattico:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 26 Gennaio, 2025, 09:16 PM
Citazione di: robland il 26 Gennaio, 2025, 07:53 PM1- e nonostante tutto la uso perché è comoda. Caspita... ti sei preso la briga pure di portare opinioni (non positive) di terzi per tutto sto tempo. Mi aspetterei minimo un: beh ragazzi, ciò detto, mi sa che proverò, che ne so, una Fractal.
Beh, non si impegna a provare altro perché il "problema" che ha rilevato (suoni più "hi-fi" e un po' scollati dai suoni "veri" della batteria) non dipendono dal Quad Cortex, ma sono caratteristiche insite nel digitale, a causa del fatto che emulano una cassa microfonata, ed il suono viene diffuso infine da una cassa full range, mentre con un ampli "vero" in un locale medio-piccolo il suono che arriva all'ascoltatore viene soprattutto dal cono. E, per quella che è la mia esperienza, QC suona anche più simile ad un ampli rispetto a Fractal (che è ancora più pulito e hi-fi) ed a Helix (che ha un suono meno ricco e articolato, con "retrogusto" digitale più marcato). E comunque, da quel che ho colto (guardare il video a pezzetti può avermi fatto perdere qualcosa), non mi sembra che nessuno abbia parlato di brutti suoni, anzi, ma solo di un suono che arrivava su di un piano diverso rispetto agli altri strumenti. In un locale più grande, dove tutto passa per l'impianto, il problema non si sarebbe posto nemmeno.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 26 Gennaio, 2025, 09:41 PM
Citazione di: b3st1a il 26 Gennaio, 2025, 11:19 AMUn altro video di quaranta e passa minuti non me lo cucco...riesci mica a fare un sunto?
Ad ogni modo, a prescindere dal video, più vado avanti più mi rendo conto che ragionare per schieramenti contrapposti (Analogico Vs Digitale) ha sempre meno senso, é un po' come parlare di automobile vs bicicletta: sono due cose diversissime che possono fare la stessa cosa (portarti da un punto A ad un punto B) on maniera differente. Per andare in centro la bici è nettamente più comoda, ma c'è a chi piace usare comunque l'auto (e girare mezz'ora per parcheggiare), mentre per andare dalla parte opposta della città si arriva prima in auto, ma c'è a chi piace pedalare e ci va in bici, a costo di metterci un po' di più. Con analogico e digitale io ragiono allo stesso modo, provo a prendere il meglio da entrambi i mondi, usando quello che mi é più comodo/funzionale a ciò che voglio ottenere, ma concedendomi spesso e volentieri delle eccezioni, senza paraocchi (e paraorecchi)!

Secondo me il parallelismo più appropriato non è auto vs bicicletta, che io vedo più come l'equivalente di chitarra vs. basso elettrico (4 ruote/2ruote, 6 corde/4 corde).
Il parallelismo più appropriato secondo me è auto elettrica vs. auto a motore termico (stesso oggetto con le stesse finalità, ma mosso da due sistemi diversi).

L'auto elettrica ha i suoi innegabili vantaggi (zero emissioni, maggiore silenziosità al limite anche del pericolo per i pedoni, coppia mostruosa a qualsiasi regime di rotazione), ma anche i suoi svantaggi (costi superiori di acquisto, capacità della batteria che diminuisce a ogni ricarica, maggiore pesantezza del veicolo, necessità di procedere alla sostituzione e allo smaltimento delle batterie esauste, autonomia ridotta quando fa freddo, rischio di incendi).
Con analogico vs. digitale è all'incirca la stessa cosa. Quello che fa incacchiare è che si ignorano tutti i "contro" del digitale per esaltarne unicamente i "pro", finendo anche per dire gigantesche fesserie che sono sconfessate dalla realtà. Io ho avuto di tutto, da Fractal fino a Quad Cortex passando per tutti gli oggettini piccoli e grandi che sono stati in mezzo in questa linea temporale, ma un clean Fenderoso e un crunch Marshall paragonabili agli ampli reali non li ho mai sentiti. MAI.
Siamo al limite della pubblicità ingannevole e della circonvenzione di incapace.
Se poi mi dite il Mark II e il suono di Petrucci, ammetto che ci vanno vicino, ma non sono i miei suoni. Oltre al fatto che quei suoni sono un gigantesco "artefatto" già di per se, supercompressi e superricchi di gain, un sistema ricco di artefatti sonori come un Quad Cortex o un AXE FX lo imita molto bene.
Sono iscritto alla newsletter di Neural da anni e anni, tutte le mail pubblicitarie che mi sono arrivate finora contengono video di gente con le chitarre headless che fanno metal moderno/djent. Mai visto uno che fa qualcosa in stile Bonamassa, VH, Slash o Clapton. Vorrà pur dire qualcosa.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 12:07 AM
Citazione di: Davids il 26 Gennaio, 2025, 09:41 PML'auto elettrica ha i suoi innegabili vantaggi (zero emissioni, 


Scusate l'OT ma anche questa è una balla... un'automobile, per andare da A a B ha bisogno di una certa quantitá di energia, è una questione fisica... ora, quale sia la fonte di energia non cambia un bip... comunque si ha un impatto ambientale... l'energia elettrica viene prodotta principalmente da combustibile fossile ( carbone, petrolio..) o nucleare... mi verrebbe da dire che l'auto elettrica inquina di piú, perche i processi di produzione e smaltimento delle batterie hanno un impatto ambientale non trascurabile

Ritornando in tema, mi piace il paragone motore termico/ motore elettrico vs ampli analogico/ digitale.... entrambi possono essere una risorsa, ma sono usati per smuovere i mercati e vendere si piú

Io penso che la maggiorparte di quelli che comprano il digitale, non ne avrebbero bisogno
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 27 Gennaio, 2025, 12:57 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 12:07 AMScusate l'OT ma anche questa è una balla... un'automobile, per andare da A a B ha bisogno di una certa quantitá di energia, è una questione fisica... ora, quale sia la fonte di energia non cambia un bip...

Forse ti riferisci alla variazione di energia potenziale (U), che è indipendente dal percorso e dipende solo dalla differenza di altezza U = mg(h2-h1). Cose che insegnano in qualsiasi liceo al 3° o 4° anno.
Ma qui parliamo di auto mosse da un sistema di propulsione, non di una pallina disegnata su una lavagna, e l'energia per portarsi da A a B non dipende solo dalla distanza tra i due punti ma anche da un'altra grandezza che è il rendimento del motore, ovvero il rapporto tra quanto lavoro meccanico riesci a estrarre dal motore e quanta energia ci hai buttato dentro per farlo funzionare. Un motore recente con le migliori tecnologie disponibili, ha un rendimento nettamente superiore rispetto a motori di 50 anni fa che bruciavano fiumi di carburante per far muovere la macchina.
R (rendimento) = L (lavoro) / Ei (energia in ingresso)

https://www.studenti.it/come-calcolare-il-rendimento-di-una-macchina-termica.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Rendimento_(termodinamica)

Citazione di: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 12:07 AMcomunque si ha un impatto ambientale... l'energia elettrica viene prodotta principalmente da combustibile fossile ( carbone, petrolio..) o nucleare... mi verrebbe da dire che l'auto elettrica inquina di piú, perche i processi di produzione e smaltimento delle batterie hanno un impatto ambientale non trascurabile

Hai detto tutto giusto, se l'energia elettrica la prendi dalla combustione del petrolio sei punto e a capo, anzichè bruciare petrolio nella tua macchina lo bruci nella centrale elettrica Enel, ma non volevo andare davvero OT e ho fatto una brutale semplificazione per far capire velocemente il concetto.
E si, le batterie esauste sono una rogna da disassemblare e smaltire, l'ho elencato tra i contro dell'elettrico.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 03:52 PM
Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 12:57 PMForse ti riferisci alla variazione di energia potenziale (U), che è indipendente dal percorso e dipende solo dalla differenza di altezza U = mg(h2-h1). Cose che insegnano in qualsiasi liceo al 3° o 4° anno.
Ma qui parliamo di auto mosse da un sistema di propulsione, non di una pallina disegnata su una lavagna, e l'energia per portarsi da A a B non dipende solo dalla distanza tra i due punti ma anche da un'altra grandezza che è il rendimento del motore, ovvero il rapporto tra quanto lavoro meccanico riesci a estrarre dal motore e quanta energia ci hai buttato dentro per farlo funzionare. Un motore recente con le migliori tecnologie disponibili, ha un rendimento nettamente superiore rispetto a motori di 50 anni fa che bruciavano fiumi di carburante per far muovere la macchina.


Ma no non volevo entrare cosí nel dettaglio... mi riferivo al lavoro necessario per spostare un corpo di una determinata massa ( e le batterie pesano tra l'altro) da un punto A ad un punto B.. il lavoro è sempre lo stesso... poi è vero che i rendimenti dei motori termici puntano al 50%, mentre quelli elettrici 80...90...

Ma quello che non mi piace, ed il discorso vale anche per il digitale anche se siamo su piani diversi, è il fumo negli occhi che viene buttato ai consumatori... circa il 70% dell'energia elettrica viene da petrolio,carbone,nucleare e gas naturale.. di che parliamo
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 03:54 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 12:07 AMmi verrebbe da dire che l'auto elettrica inquina di piú, perche i processi di produzione e smaltimento delle batterie hanno un impatto ambientale non trascurabile
Nì, ma...è un discorso lungo, magari ci si potrebbe aprire una discussione! ::)

Citazione di: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 12:07 AMIo penso che la maggiorparte di quelli che comprano il digitale, non ne avrebbero bisogno

Quotone! Molto lo fanno la "moda", la scarsa conoscenza delle alternative e...la G.A.S.! :D Paradossalmente, il digitale è più utile per i pro (che sono una nicchia) che per gli amatori, che rappresentano la maggior parte del mercato. Eppure tutti cercano...ehm...cerchiamo macchine professionali! :-[
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 04:05 PM
Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 03:54 PMNì, ma...è un discorso lungo, magari ci si potrebbe aprire una discussione! ::)


Guarda, chiaramente non c'è un bianco ed un nero... ma dico solo una cosa che generalmente non si considera... per garantire l'energia prodotta da 1 chilo di gasolio servono 30 chili di batterie.
I rendimenti dei motori elettrici sono superiori, ma le auto elettriche pesano di piú. La vera rivoluzione sarebbe quella di non usare le auto, altrimenti nascondiamo la polvere sotto il tappeto, che è ciò che si sta facendo

Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 03:54 PMQuotone! Molto lo fanno la "moda", la scarsa conoscenza delle alternative e...la G.A.S.! :D Paradossalmente, il digitale è più utile per i pro (che sono una nicchia) che per gli amatori, che rappresentano la maggior parte del mercato. Eppure tutti cercano...ehm...cerchiamo macchine professionali! :-[

Guarda... io la penso esattamente come te
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 27 Gennaio, 2025, 04:14 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 03:52 PMpoi è vero che i rendimenti dei motori termici puntano al 50%,

Facciamo anche 30%! Quello basato sulla combustione è un sistema di propulsione altamente inefficiente perchè buona parte dell'energia del carburante non si trasforma in lavoro ma viene dissipata come calore (attrito tra le varie parti in movimento).
Comunque si, varrebbe la pena aprire una discussione a parte e si, la mia firma viene confermata per l'ennesima volta.
(https://forum.jamble.it/Smileys/default/KING_OF_OT.gif)

Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 03:54 PMla scarsa conoscenza delle alternative

Pier, la bocca della verità.
Chi comincia oggi, piuttosto che entrare in un forum come il nostro e vedere cosa c'è in giro, va su Youtube e sui social dove viene bombardato dalle prediche dei predicatori del digitale: Fanton, Roby Rocks e tutta quella risma di influencers più o meno stipendiati che spesso ne sanno meno dei chitarristi che dovrebbero aiutare.
Ma come puoi conoscere l'Octavia, il Memory Man e la Plexi Arredondo mod, se la tua unica fonte di notizie sono quei quattro tromboni che vaticinano dai loro studioli casalinghi mentre hanno il contratto fresco di firma?
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 27 Gennaio, 2025, 04:22 PM
Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 04:14 PMPier, la bocca della verità.
Chi comincia oggi, piuttosto che entrare in un forum come il nostro e vedere cosa c'è in giro, va su Youtube e sui social dove viene bombardato dalle prediche dei predicatori del digitale: Fanton, Roby Rocks e tutta quella risma di influencers più o meno stipendiati che spesso ne sanno meno dei chitarristi che dovrebbero aiutare.
Ma come puoi conoscere l'Octavia, il Memory Man e la Plexi Arredondo mod, se la tua unica fonte di notizie sono quei quattro tromboni che vaticinano dai loro studioli casalinghi mentre hanno il contratto fresco di firma?

 :mitico:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 27 Gennaio, 2025, 04:53 PM
Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 03:54 PMQuotone! Molto lo fanno la "moda", la scarsa conoscenza delle alternative e...la G.A.S.! :D Paradossalmente, il digitale è più utile per i pro (che sono una nicchia) che per gli amatori, che rappresentano la maggior parte del mercato. Eppure tutti cercano...ehm...cerchiamo macchine professionali! :-[

Si sono invertiti i ruoli! :D
Io infatti ritengo che il digitale, più che una moda, sia oggettivamente agevole per la media degli utenti di nuova generazione.
Chi diamine non ha un pc a casa e delle casse monitor e magari pure una scheda audio e delle cuffie ecc.? (Io... ma io sono ancora nel XX secolo).
E poi il budget. Oggi se io ti dico che in una scatola c'è tutto a un prezzo basso (non sto parlando del Cortex o degli altri prodotti top), quanti giovani corrono subito a prenderla? Comprensibilissimo.
Voglio dire, secoli fa avevo un multieffetto che era un ciofecone, ma quello c'era, quello era il mio budget e poi volevo solo suonare il prima possibile. Andare a cercare la qualità, tirare fuori cifre importanti, andare ad approfondire ecc.: nulla di tutto ciò era nei miei pensieri.
Ma poi la registrazione! Oggi con il digitale è facile, una volta che hai spippolato per qualche tempo.
Noi, da ragazzi, ci andavamo forse a comprare i microfoni? Ma chi ce li aveva i soldi. E chi ce l'aveva tutto il resto dell'attrezzatura necessaria.
Lo faceva un mio amico, con tanto di mixer e pc, perché aveva velleità professionali già da giovanissimo. Ma su 50 ragazzi musicisti amatoriali, 49 neanche ci pensavano. Volevamo solo divertirci senza pensare al suono, a cosa è analogico e cosa digitale.
Oggi hai tutto nella scatola.
Vogliamo aggiungere il discorso effetti? Che budget ha un ragazzo? Io ho avuto gli stessi tre pedali per una dozzina d'anni, ero spiantatissimo, e i soldi che guadagnavo suonando nei locali finivano comprando cd e corde.
Ora hanno pure la spesa onerosissima dello smartphone.
Sai chi se ne frega a quell'età dell'arredondo mod, dell'octavia e del memory man.
Insomma, oggi è tutta tecnologia abbondante e a buon prezzo. E il digital device vi si incastra perfettamente.
La SLO non suona come l'originale? E chi se ne frega, tanto chi mai la sentirà la SLO originale prima di una certa età?
Aggiungiamo poi che chi non è più giovanissimo e si è sposato, non vive nella villa isolata di solito, ma in appartamento con moglie e figli in condominio. Quindi deve suonare con le cuffie.

Aggiungiamo infine gli adulti sciancati e scocciati che non vogliono più sollevare manco il case vuoto dell'amplificatore.
Aggiungiamo i semipro delle tribute e i pro della musica inedita, che suonano molto dal vivo ma mica hanno i roadie e mica generano i profitti delle vendite degli album.

Aggiungiamo che i fissati li trovi giusto nei forum e quindi sono pochi di per sé.

Aggiungiamo la mazzata finale dell'inflazione.

Aggiungiamo che la musica dal vivo non vive il suo periodo più florido mentre la musica casalinga vive uno dei suoi periodi più floridi.

Insomma, io sta dimensione la capisco perfettamente né la critico. Persino gli youtuber mi stanno simpatici e li capisco pure: fanno video in lingua italiana e quindi hanno un bacino ristrettissimo (già parlare di calcio in italiano ti assicura una platea dalle venti alle cinquanta volte superiore), ci devono ricavare un lavoro per viverci e devono pubblicare una volta a settimana quindi ogni tanto bisogna approssimare.

Capisco tutto perfettamente. Semplicemente ogni tanto penso che qualche puntino sulle "i" vada messo, altrimenti passa proprio tutto. E qui ci possiamo divertire a metterli o a spostarli, senza troppi patemi, ma chiacchierando amabilmente.

Ad esempio, potrò permettermi di dire molto soggettivamente che io la faccenda del palco muto la trovo un orrore indicibile? Tanto è la mia inutile opinione, non c'è da prendersela. È tanto per esprimere sinceramente un'opinione su una cosa che non posso non dire.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 04:54 PM
Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 04:14 PMFacciamo anche 30%! Quello basato sulla combustione è un sistema di propulsione altamente inefficiente perchè buona parte dell'energia del carburante non si trasforma in lavoro ma viene dissipata come calore (attrito tra le varie parti in movimento).


ma la ricerca va avanti anche per i motori termici, anche se per le televisioni ed i giornali sono il male assoluto... ecco un bel motore ibrido Nissan con rendimenti del 50%

https://www.formulapassion.it/auto/tech/efficienza-motore-termico-cosi-nissan-punta-al-50#:~:text=Nell'ibrido%20in%20serie%20e,fino%20a%20qualche%20anno%20fa&text=Nissan%20%C3%A8%20riuscita%20l%C3%A0%20dove,raggiungere%20il%2050%25%20di%20efficienza.

Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 04:14 PMPier, la bocca della verità.
Chi comincia oggi, piuttosto che entrare in un forum come il nostro e vedere cosa c'è in giro, va su Youtube e sui social dove viene bombardato dalle prediche dei predicatori del digitale: Fanton, Roby Rocks e tutta quella risma di influencers più o meno stipendiati che spesso ne sanno meno dei chitarristi che dovrebbero aiutare.
Ma come puoi conoscere l'Octavia, il Memory Man e la Plexi Arredondo mod, se la tua unica fonte di notizie sono quei quattro tromboni che vaticinano dai loro studioli casalinghi mentre hanno il contratto fresco di firma?

Tra l'altro, da quando si è prepensionato, Fanton ha avuto un calo di qualitá che non sono piú riuscito a guardarlo
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 27 Gennaio, 2025, 06:48 PM
Citazione di: robland il 27 Gennaio, 2025, 04:53 PMAd esempio, potrò permettermi di dire molto soggettivamente che io la faccenda del palco muto la trovo un orrore indicibile? Tanto è la mia inutile opinione, non c'è da prendersela. È tanto per esprimere sinceramente un'opinione di una cosa che non posso non dire.


Cos'è il palco muto?
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 27 Gennaio, 2025, 06:51 PM
Citazione di: Santano il 27 Gennaio, 2025, 06:48 PMCos'è il palco muto?

Quando il concerto si ascolta in cuffia, tipo alle fiere, per non disturbare gli altri
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 27 Gennaio, 2025, 06:56 PM
Citazione di: Santano il 27 Gennaio, 2025, 06:48 PMCos'è il palco muto?

Quando tutti i musicisti sul palco suonano con gli auricolari in-ear, evitando quindi l'uso di qualsiasi amplificatore (compreso quello per il basso) e il suono che arriva al pubblico esce unicamente dall'impianto del locale.
In pratica, l'unico modo in cui andare a suonare in digitale ha senso, perché se devi avere con te la cassa FRFR per ascoltarti sul palco e magari anche il rack col finale per alimentarla, sei punto e a capo.
Tanto vale usare un normale testata e cassa, l'ingombro è molto simile e il peso pure.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 06:58 PM
Mah...il palco muto ha il suo perché in moltissimi ambiti, come spettacoli teatrali, televisivi o concerti live dove le chitarre hanno un ruolo marginale e quindi il casino degli ampli romperebbe un po' le scale. In musica basata sulla chitarra, come il blues, il rock e tutti i suoi derivati ma anche in molti ambiti del pop "non elettronico", invece, il palco muto può avere uno spiacevole "effetto collaterale", perché i musicisti senza un po' di "casino", di "vibrazioni" e di "aria che si muove" tende a suonare in maniera differente, c'è meno coinvolgimento. Io in sala ho provato diverse volte a suonare con gli in-ear, e devo dire che mi consentono di suonare in maniera molto più precisa e di cantare in maniera più intonata, ma...mi sento isolato dal resto della band e meno coinvolto dal mio stesso suono, perciò nella maggior parte dei casi mi sento dai diffusori o, al limite, metto un solo auricolare (all'orecchio rivolto verso la batteria, così mi funge anche da protezione).
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 27 Gennaio, 2025, 07:08 PM
Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 06:58 PMMah...il palco muto ha il suo perché in moltissimi ambiti, come spettacoli teatrali, televisivi o concerti live dove le chitarre hanno un ruolo marginale e quindi il casino degli ampli romperebbe un po' le scale.

Giustissimo. Tutte cose che però a noi...
Ovvio che se lavorassi in quei contesti ragionerei diversamente.

Anzi, pure se mi ingaggiassero in una death metal band con batteria doppio pedale, cantato col growl e chitarre a sette/otto corde corde, probabilmente chiederei in ginocchio di suonare col palco muto.

Angolo dei ricordi buffi e del saltare di palo in frasca:
Una volta mi hanno chiesto di suonare in una band di black metal, con dei testi da immediato ban da questo forum e da qualunque locale. Obbligo di travestirsi con trucco e tutto il resto.
Ovviamente ho detto no, pur essendo cari amici (ci potrete non credere, ma nella vita di tutti i giorni sono chi professore universitario, chi impiegato, chi ingegnere, e quella roba la vivevano come una sorta di musica folk in alta distorsione, con tanto senso dell'umorismo).
Quei miei amici grazie a quella trovata si sono fatti però dei discreti festival metal in giro per mezza Italia su palchi non da poco.  :laughing: Che zuzzerelloni.

Citazione di: Santano il 27 Gennaio, 2025, 06:48 PMCos'è il palco muto?

Ti ha spiegato Davids.
Ora immaginati sul palco della sagra del cinghiale, che a volte non è proprio un palco piccolo. Ti togli l'auricolare e vedi tutti fare i gesti del suonare ma senza emettere alcun suono, batteria a parte, perché è tutto solo negli auricolari.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 27 Gennaio, 2025, 08:13 PM
Citazione di: robland il 27 Gennaio, 2025, 07:08 PMTi ha spiegato Davids.
Ora immaginati sul palco della sagra del cinghiale, che a volte non è proprio un palco piccolo. Ti togli l'auricolare e vedi tutti fare i gesti del suonare ma senza emettere alcun suono, batteria a parte, perché è tutto solo negli auricolari.

Devo essere un boomer patentato perché non ho mai sentito di una tristezza simile
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Davids il 27 Gennaio, 2025, 09:57 PM
Citazione di: b3st1a il 27 Gennaio, 2025, 06:58 PMMah...il palco muto ha il suo perché in moltissimi ambiti, come spettacoli teatrali, televisivi o concerti live dove le chitarre hanno un ruolo marginale e quindi il casino degli ampli romperebbe un po' le scale. In musica basata sulla chitarra, come il blues, il rock e tutti i suoi derivati ma anche in molti ambiti del pop "non elettronico",

Ma certo, se ti chiami Luca Colombo o Chicco Gussoni. Lo abbiamo già detto credo, il digitale è il rig perfetto per suonare a Sanremo (possibilmente non con la Gibson contraffatta cinese  :D). O a The Voice, o in tutti quegli spazi dove la chitarra elettrica non è il piatto forte del menu, ma deve convinvere con strumenti non amplificati come violini, pianoforte, flauto, sax.
Ma qui penso si parlava di digitale usato per suonare Van Halen al pub, non per suonare i Jalisse alla prima serata del festival di Sanremo.


Comunque il grigiume in questi giorni è ai massimi storici: quad cortex, palchi silent, fender mustang, boss katana. Facciamo anche un topic sulle cotolette di farina di grillo ecobiocompatibili approvate dalle UE, e abbiamo fatto tombola.
Menomale che ci sono io a farvi tornare il sorriso  ::)


Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 27 Gennaio, 2025, 10:18 PM
Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 09:57 PMComunque il grigiume in questi giorni è ai massimi storici: quad cortex, palchi silent, fender mustang, boss katana. Facciamo anche un topic sulle cotolette di farina di grillo ecobiocompatibili approvate dalle UE, e abbiamo fatto tombola.
Menomale che ci sono io a farvi tornare il sorriso  ::)




 :laughing:  :lol:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 28 Gennaio, 2025, 12:04 AM
Citazione di: Davids il 27 Gennaio, 2025, 09:57 PM


Che Fenomeni questi qua... Quando Kingfish parte con la chitarra solista si emoziona ed emoziona... fosse vissuto qualche decina di anni fa sarebbe una star mondiale
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 11 Marzo, 2025, 04:23 PM
Oggi Milieri ha pubblicato questo bel video su due ampli che han fatto la storia... me lo son goduto tutto... senonchè, alla fine, con il sorriso sulle labbra, mi cade lo sguardo sui commenti....

Tale tinodolmetta3882 :" ..preferisco il simulatore digitale tutta la vita. Catalyst cx 100 ed hai 10 ampli..."

Ed un altro, tale Luigifalconio85 : " chiunque sano di mente preferisce Line6 agli ampli valvolari..."

No... vi giuro... son dovuto andare in bagno... AiutateMI!!!!

Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 11 Marzo, 2025, 05:28 PM
Ho visto il video e l'ho trovato molto buono.
Sui commenti ... no comment ... veramente da leoni di tastiera bulli ..... schifo
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 11 Marzo, 2025, 06:38 PM
Guardate la cosa dalla giusta prospettiva: uno stuolo di commenti estremamente positivi contro due soli poveri cristi bersagliati dalle critiche, tra l'altro costruttive
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: b3st1a il 12 Marzo, 2025, 09:55 AM
Citazione di: Donatello Nahi il 11 Marzo, 2025, 04:23 PMOggi Milieri ha pubblicato questo bel video su due ampli che han fatto la storia... me lo son goduto tutto... senonchè, alla fine, con il sorriso sulle labbra, mi cade lo sguardo sui commenti....

Tale tinodolmetta3882 :" ..preferisco il simulatore digitale tutta la vita. Catalyst cx 100 ed hai 10 ampli..."

Ed un altro, tale Luigifalconio85 : " chiunque sano di mente preferisce Line6 agli ampli valvolari..."

No... vi giuro... son dovuto andare in bagno... AiutateMI!!!!


No vabbè, sono andato a leggere i commenti e...roba da matti! Io suono prevalentemente in digitale da anni, per cui non ho alcun preconcetto ed alcuna preclusione (e ci mancherebbe altro!), ma commenti del genere fanno cadere le braccia. Spero siano dei troll...
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: LawHunter il 12 Marzo, 2025, 12:45 PM
Quel tal luigifalconio85 lo ho incontrato anche su Mercatino Musicale ....
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: robland il 12 Marzo, 2025, 01:17 PM
Citazione di: b3st1a il 12 Marzo, 2025, 09:55 AMNo vabbè, sono andato a leggere i commenti e...roba da matti! Io suono prevalentemente in digitale da anni, per cui non ho alcun preconcetto ed alcuna preclusione (e ci mancherebbe altro!), ma commenti del genere fanno cadere le braccia. Spero siano dei troll...

Tanto sai bene che succede anche il contrario: sotto ai video dedicati al digitale, trovi ogni genere di commento.
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 12 Marzo, 2025, 03:32 PM
Citazione di: LawHunter il 12 Marzo, 2025, 12:45 PMQuel tal luigifalconio85 lo ho incontrato anche su Mercatino Musicale ....

Magari vendeva qualche prodotto line6  :laughing:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Vu-meter il 12 Marzo, 2025, 04:02 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 12 Marzo, 2025, 03:32 PMMagari vendeva qualche prodotto line6  :laughing:


 :laughing:  :lol:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Santano il 12 Marzo, 2025, 04:46 PM
Citazione di: Donatello Nahi il 12 Marzo, 2025, 03:32 PMMagari vendeva qualche prodotto line6  :laughing:

Possibile  :laughing:
Titolo: Re: Analogico e digitale : una breve analisi
Inserito da: Donatello Nahi il 16 Marzo, 2025, 01:37 PM
Negli ultimi 8 minuti del video fa una disamina molto pacata e realistica, secondo me, delle differenze fra analogico e digitale, parlando di svantaggi e vantaggi.