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Guardando si impara?

Aperto da Elliott, 13 Novembre, 2017, 08:40 AM

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Elliott

Consentitemi un'ulteriore considerazione: io ho suonato veramente poco ma, gran parte del tempo im cui non ho suonato l'ho impiegato per "studiare" i vari jamblers. Questo mi ha portato a capire che sono troppo carico di zavorre ed ancorato a concetti di cui devo liberarmi, se voglio suonare...libero.

Accordi: ciascun jambler prendeva gli accordi il posizioni e con figure completamente diverse dagli altri. Hocapito che devo liberarmi delle diteggiature e cercare l'accordo nella posizione più comoda, piuttosto che rinunciare con troppa facilità a suonare dei brani perché la sequenza degli accordi la trovo difficoltosa.

Assoli: non ho mai suonato un brano intero, perché trovo difficile replicare gli assoli di riferimento; poi, cosa ti scopro? Che molti jamblers improvvisavano la propria parte non curandosi minimamente del solo originale. Al massimo qualche richiamo per contestualizzarlo. Forse è il caso di togliermi amche questo vincolo e comimciare a godermi la parte più divertente di un brano. A modo mio.

Approccio: non riesco a descrivere questo punto ma, ho preso molti appunti.

Conclusioni: devo trovare qualcuno con cui suonare.

Grazie a tutti ragazzi, non immaginate quanto mi avete insegnato, trasmesso e motivato con questa esperienza  :fan: :thanks:

Vu-meter

Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM

Accordi: ciascun jambler prendeva gli accordi il posizioni e con figure completamente diverse dagli altri. Hocapito che devo liberarmi delle diteggiature e cercare l'accordo nella posizione più comoda, piuttosto che rinunciare con troppa facilità a suonare dei brani perché la sequenza degli accordi la trovo difficoltosa.



Questa è l'unica cosa che ti sconsiglio. Gli accordi non vanno presi dove fa comodo, ma devono :

- essere identici all'originale se voglio riproporre quel brano suonato come nell'originale
- congrui in modo particolare al basso e al canto se sto suonando dei "chords-melodies"
- richiamare l'atmosfera che voglio comunicare ( che potrebbe essere diversa dall'originale se sto coverizzando )
- ricercati in base al mio gusto qualora stia riarmonizzando un pezzo, in modo da dare continuità ed armonia
- GENERALMENTE vicini se voglio offrire all'ascoltatore l'esperienza di una armonica che si muove piano ma melodicamente

La comodità è proprio l'ultimo dei parametri di scelta e per questo non l'ho messo nell'elenco..


La comodità di porterà a fare sempre gli stessi "stampini" a prescindere dalle sonorità del pezzo e non progredirai per niente in termini di accompagnamento, rimanendo più o meno un "chitarrista da spiaggia" ..

Poi per carità , ognuno fa come crede ..  :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Elliott

Citazione di: Vu-meter il 13 Novembre, 2017, 09:36 AM
Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM

Accordi: ciascun jambler prendeva gli accordi il posizioni e con figure completamente diverse dagli altri. Hocapito che devo liberarmi delle diteggiature e cercare l'accordo nella posizione più comoda, piuttosto che rinunciare con troppa facilità a suonare dei brani perché la sequenza degli accordi la trovo difficoltosa.



Questa è l'unica cosa che ti sconsiglio. Gli accordi non vanno presi dove fa comodo, ma devono :

- essere identici all'originale se voglio riproporre quel brano suonato come nell'originale
- congrui in modo particolare al basso e al canto se sto suonando dei "chords-melodies"
- richiamare l'atmosfera che voglio comunicare ( che potrebbe essere diversa dall'originale se sto coverizzando )
- ricercati in base al mio gusto qualora stia riarmonizzando un pezzo, in modo da dare continuità ed armonia
- GENERALMENTE vicini se voglio offrire all'ascoltatore l'esperienza di una armonica che si muove piano ma melodicamente

La comodità è proprio l'ultimo dei parametri di scelta e per questo non l'ho messo nell'elenco..


La comodità di porterà a fare sempre gli stessi "stampini" a prescindere dalle sonorità del pezzo e non progredirai per niente in termini di accompagnamento, rimanendo più o meno un "chitarrista da spiaggia" ..

Poi per carità , ognuno fa come crede ..  :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:

:thanks: :fan:

PaoloF

Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM
Assoli: non ho mai suonato un brano intero, perché trovo difficile replicare gli assoli di riferimento; poi, cosa ti scopro? Che molti jamblers improvvisavano la propria parte non curandosi minimamente del solo originale. Al massimo qualche richiamo per contestualizzarlo. Forse è il caso di togliermi amche questo vincolo e comimciare a godermi la parte più divertente di un brano. A modo mio.

Io sono dell'idea che se si ha voglia e tempo, studiare le cover in modo fedele (e quindi anche i soli) ti può portare a:

- migliorare tecnicamente, nel caso in cui il brano presenti difficoltà
- migliorare armonicamente, nel caso in cui vengano utilizzati accordi sconosciuti o rivolti altrettanto ignoti
- migliorare a livello di arrangiamento, osservando come dei professionisti hanno arrangiato gli incastri tra i vari strumenti
- a livello di idee per l'improvvisazione: studiando gli assoli fedelmente si possono poi estrapolare tanti pattern tra fare propri e poi rielaborare

Riarrangiare e rielaborare è sicuramente stimolante, ma studiare un brano per come è stato pensato ed eseguito lo può essere altrettanto se visto come momento didattico.

IMHO  ::)

Vu-meter

Citazione di: PaoloF il 13 Novembre, 2017, 11:01 AM
Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM
Assoli: non ho mai suonato un brano intero, perché trovo difficile replicare gli assoli di riferimento; poi, cosa ti scopro? Che molti jamblers improvvisavano la propria parte non curandosi minimamente del solo originale. Al massimo qualche richiamo per contestualizzarlo. Forse è il caso di togliermi amche questo vincolo e comimciare a godermi la parte più divertente di un brano. A modo mio.

Io sono dell'idea che se si ha voglia e tempo, studiare le cover in modo fedele (e quindi anche i soli) ti può portare a:

- migliorare tecnicamente, nel caso in cui il brano presenti difficoltà
- migliorare armonicamente, nel caso in cui vengano utilizzati accordi sconosciuti o rivolti altrettanto ignoti
- migliorare a livello di arrangiamento, osservando come dei professionisti hanno arrangiato gli incastri tra i vari strumenti
- a livello di idee per l'improvvisazione: studiando gli assoli fedelmente si possono poi estrapolare tanti pattern tra fare propri e poi rielaborare

Riarrangiare e rielaborare è sicuramente stimolante, ma studiare un brano per come è stato pensato ed eseguito lo può essere altrettanto se visto come momento didattico.

IMHO  ::)

Ecco, meno male lo ha detto lui .. altrimenti sembravo quello seduto sul seggio del giudizio ...  :maio:

Bravo, Sir. Paul !!
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"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM
... sono troppo carico di zavorre ed ancorato a concetti di cui devo liberarmi, se voglio suonare...libero.

Accordi: ciascun jambler prendeva gli accordi il posizioni e con figure completamente diverse dagli altri. Hocapito che devo liberarmi delle diteggiature e cercare l'accordo nella posizione più comoda, piuttosto che rinunciare con troppa facilità a suonare dei brani perché la sequenza degli accordi la trovo difficoltosa.

Estrapolo dal contesto soltanto questa parte semplicemente perché la condivido parzialmente pur ritenendo assolutamente giusto quanto scritto da Vu e ribadito da Paolo.

Rifare un brano in maniera il più fedele possibile al riferimento di partenza è certamente utile e formativo, ma richiede già una "scioltezza" che è impossibile avere quando si fanno i primi passi con lo strumento.
A mio parere semplificare è necessario per rendere accessibile qualcosa che inizialmente può sembrare inarrivabile, a patto però di non fermarsi all'inizio del proprio percorso.

Citazione di: Max Maz il 13 Novembre, 2017, 08:12 AM
Arriveranno tutti Vu, stai tranquillo. :yyeess:

:quotonegalattico:

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Grix

Citazione di: PaoloF il 13 Novembre, 2017, 11:01 AM
Io sono dell'idea che se si ha voglia e tempo, studiare le cover in modo fedele (e quindi anche i soli) ti può portare a:

- migliorare tecnicamente, nel caso in cui il brano presenti difficoltà
- migliorare armonicamente, nel caso in cui vengano utilizzati accordi sconosciuti o rivolti altrettanto ignoti
- migliorare a livello di arrangiamento, osservando come dei professionisti hanno arrangiato gli incastri tra i vari strumenti
- a livello di idee per l'improvvisazione: studiando gli assoli fedelmente si possono poi estrapolare tanti pattern tra fare propri e poi rielaborare

Riarrangiare e rielaborare è sicuramente stimolante, ma studiare un brano per come è stato pensato ed eseguito lo può essere altrettanto se visto come momento didattico.

IMHO  ::)

ben detto Paolo!  :inchino:


PaoloF

Citazione di: Vu-meter il 13 Novembre, 2017, 11:08 AM
Ecco, meno male lo ha detto lui .. altrimenti sembravo quello seduto sul seggio del giudizio ...  :maio:

Bravo, Sir. Paul !!

:laughing:

Lo dico solo perché sono una schiappa ad improvvisare... e perchè sono una schiappa a rifare le cover uguali... e quindi?! E quindi da che pulpito...  :facepalm2:

zap

Citazione di: PaoloF il 13 Novembre, 2017, 11:01 AM
Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM
Assoli: non ho mai suonato un brano intero, perché trovo difficile replicare gli assoli di riferimento; poi, cosa ti scopro? Che molti jamblers improvvisavano la propria parte non curandosi minimamente del solo originale. Al massimo qualche richiamo per contestualizzarlo. Forse è il caso di togliermi amche questo vincolo e comimciare a godermi la parte più divertente di un brano. A modo mio.

Io sono dell'idea che se si ha voglia e tempo, studiare le cover in modo fedele (e quindi anche i soli) ti può portare a:

- migliorare tecnicamente, nel caso in cui il brano presenti difficoltà
- migliorare armonicamente, nel caso in cui vengano utilizzati accordi sconosciuti o rivolti altrettanto ignoti
- migliorare a livello di arrangiamento, osservando come dei professionisti hanno arrangiato gli incastri tra i vari strumenti
- a livello di idee per l'improvvisazione: studiando gli assoli fedelmente si possono poi estrapolare tanti pattern tra fare propri e poi rielaborare

Riarrangiare e rielaborare è sicuramente stimolante, ma studiare un brano per come è stato pensato ed eseguito lo può essere altrettanto se visto come momento didattico.

IMHO  ::)

Assolutamente vero  :reallygood:

Elliott

Ho diviso perché così l'argomento rimane ben distinto, visto che ci sono diversi interventi interessanti.


Approfitto dunque per chiedere: Paolo, ad esempio, ad un pivellipiante come me, che solo consiglieresti di riprodurre fedelmente?

maestro ciminiera

Tutte considerazioni giuste. Riprodurre esattamente un brano aiuta a crescere musicalmente. Però...che noia! Io vengo da un mondo, il blues, in cui se non metti la tua interpretazione, il tuo modo di suonare, puoi solo essere una pallida copia dell'originale.
Per cui rifare un assolo uguale all'originale, a meno che questo non sia caratterizzante del brano . mi viene in mente Hotel California- per me non ha senso.
Anche sul modo diverso di prendere accordi e diteggiature, specie quando più chitarre suonano insieme, secondo me danno molta più vivacità e aria al pezzo.

PaoloF

Non mi ricordo dove l'abbia letto o sentito, ma, sperando di non dire una cavolata, Van Halen disse che l'assolo che tutti i chitarristi dovrebbero sapere a memoria è quello di Crossroads di Clapton.
Dovrei seguire anch'io il suo consiglio.  :maio:

Questo potrebbe essere uno spunto:

the_mechanic

Citazione di: PaoloF il 13 Novembre, 2017, 11:01 AM
Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 08:40 AM
Assoli: non ho mai suonato un brano intero, perché trovo difficile replicare gli assoli di riferimento; poi, cosa ti scopro? Che molti jamblers improvvisavano la propria parte non curandosi minimamente del solo originale. Al massimo qualche richiamo per contestualizzarlo. Forse è il caso di togliermi amche questo vincolo e comimciare a godermi la parte più divertente di un brano. A modo mio.

Io sono dell'idea che se si ha voglia e tempo, studiare le cover in modo fedele (e quindi anche i soli) ti può portare a:

- migliorare tecnicamente, nel caso in cui il brano presenti difficoltà
- migliorare armonicamente, nel caso in cui vengano utilizzati accordi sconosciuti o rivolti altrettanto ignoti
- migliorare a livello di arrangiamento, osservando come dei professionisti hanno arrangiato gli incastri tra i vari strumenti
- a livello di idee per l'improvvisazione: studiando gli assoli fedelmente si possono poi estrapolare tanti pattern tra fare propri e poi rielaborare

Riarrangiare e rielaborare è sicuramente stimolante, ma studiare un brano per come è stato pensato ed eseguito lo può essere altrettanto se visto come momento didattico.

IMHO  ::)
:quotone:  :fan:

Io vorrei aggiungere un fatto, e cioè che non "studiando" l'armonia o il brano originale si finisce spesso per cadere nel solito loop pentatonico o comunque "banale".
All'atto pratico studiare un solo, in prima istanza, ti aiuta a muovere le dita diversamente da come faresti tu! Poi sicuramente entra in gioco il lato armonico e quindi l'orecchio si abitua anche a quello.
Però devi sempre cercare la svolta che non ti aspetti, perché è quella che ti fa migliorare :)

All'inizio è complicato, però si migliora tantissimo.

O almeno, per me è stato così!

Citazione di: maestro ciminiera il 13 Novembre, 2017, 12:46 PM
Tutte considerazioni giuste. Riprodurre esattamente un brano aiuta a crescere musicalmente. Però...che noia! Io vengo da un mondo, il blues, in cui se non metti la tua interpretazione, il tuo modo di suonare, puoi solo essere una pallida copia dell'originale.
Per cui rifare un assolo uguale all'originale, a meno che questo non sia caratterizzante del brano . mi viene in mente Hotel California- per me non ha senso.
Anche sul modo diverso di prendere accordi e diteggiature, specie quando più chitarre suonano insieme, secondo me danno molta più vivacità e aria al pezzo.

Sicuramente, però dipende anche da quanti strumenti si hanno a disposizione e come li si usa.
La combinazione blues + pentatonica è spesso mortale...  :laughing:
Il fatto non è la mera riproduzione, quella è palestra! Il fatto è capire perché il tizio ha suonato una certa nota... Insomma, si sviluppa moltissimo il senso melodico e del fraseggio!
"La prima nota stonata è un errore trascurabile.
La seconda nota stonata è un errore grave.
Dalla terza in poi è Jazz!"



Elliott

 :thanks: :thanks: a tutti.
Tutte considerazioni interessanti :sisi:


Paolo, Crossroad (e Swlabr) rappresentano 2 dei brani che aprezzo  particolarmente dei Cream ma, quei soli allz mia velocità e con le mie (in)capacità? ???

Ma mi avete mai visto suonare ?  :facepalm2:
Forse...dico forse, Sunshine of love

the_mechanic

Citazione di: Elliott il 13 Novembre, 2017, 01:10 PM
:thanks: :thanks: a tutti.
Tutte considerazioni interessanti :sisi:


Paolo, Crossroad (e Swlabr) rappresentano 2 dei brani che aprezzo  particolarmente dei Cream ma, quei soli allz mia velocità e con le mie (in)capacità? ???

Ma mi avete mai visto suonare ?  :facepalm2:
Forse...dico forse, Sunshine of love

Nessuno è nato imparato

Metronomo a 60 e via  ;D
"La prima nota stonata è un errore trascurabile.
La seconda nota stonata è un errore grave.
Dalla terza in poi è Jazz!"


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