Musica leggera e cantautorale italiana

[Kla]

No, io no. Però in adolescenza avevo due cari amici di Lecce 

[b3st1a]

Ho scoperto tardi il cantautorato. A casa mia non se ne ascoltava (mio padre ascoltava musica classica, mio fratello rock), ed io sono cresciuto badando quasi esclusivamente alle musiche e ben poco ai testi. Molti cantautori non curavano più di tanto la parte musicale, e questo contribuivano a tenermene lontano...fino a quando non ho scoperto De Andrè con la PFM! Finalmente sono riuscito a godere di musiche forti quanto i testi, e quell'album l'ho consumato... In epoche recenti, mia moglie mi ha "trascinato" diverse volte ai concerti di Vecchioni, e devo dire che ho avuto la stessa impressione riportata da Santano: si resta incantati ad ascoltarlo, sia quando parla che quando canta, grazie alle sue grandi capacità espressive in entrambi gli ambiti ed alla sua grande carica interpretativa. Anche i suoi musicisti sono di ottimo livello: nelle ultime due occasioni in cui l'ho visto era con una formazione più ridotta (chitarra classica-basso-batteria-pianoforte) di stampo jazzistico, ma in un tour precedente l'ho visto in una formazione più allargata con il grandissimo Lucio Fabbri come direttore musicale ed ho apprezzato moltissimo musiche ed arrangiamenti. Tra l'altro Fabbri, noto soprattutto come violinista (oltre che come produttore-arrangiatore) è anche un eccellente chitarrista elettrico, e in quel tour suonava diversi brani con una Telecaster stile '52 simile alla mia!   Ultimamente, sempre grazie a mia moglie, ho approfondito la conoscenza di un altro cantautore, nonché ottimo musicista (chitarrista, pianista e bassista): Brunori SAS. Scrive testi non banali e decora i suoi brani con arrangiamenti raffinati ma con un retrogusto rock (è un insospettabile ex-metallaro...). Al suo ultimo concerto a Bologna ha improvvisato un accenno di "Master of puppets" dei Metallica...

[Santano]

Dicevo, cos'è successo a quel legame forte con la musica cantautorale?

Oops leggo solo ora!
Per anni ho ascoltato i cantautori e ancora adesso quando sento qualcosa mi emoziono, per esempio la produzione di Neffa.
Diciamo che gli storici De André, Vecchioni, Guccini, dando molto risalto al testo, componevano nove volte su dieci usando tre quattro accordi, più o meno sempre gli stessi. Dal punto di vista musicale é piuttosto noioso suonare i loro pezzi (di rimando molto più difficile ricordare le parole!), quindi adatti a un contesto chitarra da spiaggia. Però quando si comincia ad allargare la conoscenza del proprio strumento, qualsiasi esso sia, è naturale spingersi verso territori più ricchi. Va bene il classico giro armonico ma arrivati a un certo punto si ha voglia di allargare i propri orizzonti.