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Topic Recenti

Che senso hanno ormai i negozi di strumenti

Aperto da guest2683, 30 Aprile, 2019, 11:33 AM

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Vu-meter

Topic vecchissimo (2019) aperto dal Buon Elliott, che però torna in auge considerando che abbiamo perso (pare) due negozi enormi : GAK (uk) e BAX (paesi bassi).

Onestamente non ho capito il perché, ma mi dispiace molto comunque. Bax usciva sempre tra i risultati dei motori di ricerca, quasi qualsiasi ricerca si effettuasse in ambito chitarristico e in genere, aveva ottimi prezzi.

Peccato. Peccato veramente, soprattutto per tutti coloro che ci lavoravano (alcune centinaia di persone caduno).


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LawHunter

Umile Accolito del culto di Ritchie Blackmore.
Zappator Cortese ma Maldestro delle 6 corde donateci dal Maestro Leo Fender.

robland

Altra mia illusione: pensavo di avere sotto controllo mezzo mondo a livello di negozi, invece ignoravo completamente l'esistenza di questo Bax. Mi spiace non aver fatto in tempo a conoscerlo.
Ho tre o quattro riferimenti nei Paesi Bassi ma Bax... boh, prima volta.

GAK non mi ha mai ispirato, non so perché.
Comunque un peccato.

Davids

Sono l'unico che si è collegato sui siti di Bax e Gak sperando in una megasvendita di fondi di magazzino, e invece è rimasto col cerino in mano?
Comunque io conoscevo entrambi, hanno fatto la stessa fine di DV247, negozio inglese da cui comprai qualcosa tanto tempo fa e oggi assorbito dal tedesco MusicStore.
:kingot:

Mariano

Per rispondere a "hanno senso i negozi"

La risposta é banale: si, hanno senso SE danno all'utente qualcosa in più dei venditori online. Se l'esperienza del negozio fisico é niente di più che effettuare fisicamente il click del mouse e pagare il carrello, allora no

E infatti chiudono


Donatello Nahi

A me comprare online... mi mette ansia  :laughing:

No, io preferisco pagare qualcosa di piú, e vedere, toccare, provare, parlare.... comprare, usare... e se poi qualcosa si rompe, andare di nuovo in negozio

Mariano

Citazione di: Donatello Nahi il 10 Aprile, 2025, 02:25 PMA me comprare online... mi mette ansia  :laughing:

No, io preferisco pagare qualcosa di piú, e vedere, toccare, provare, parlare.... comprare, usare... e se poi qualcosa si rompe, andare di nuovo in negozio
si, ma ragionando statisticamente sui grandi numeri, QUANDO un negozio fisico riesce a stare aperto? Le motivazioni sono molteplici ma possono essere ascritte a due categorie: l'esperienza e la posizione geografica. Un negozio può essere un pò carente su una delle due ma non su entrambe

Esperienza: deve fornire ai clienti un esperienza che sia di più rispetto a cliccare col mouse. Molti negozi non lo fanno (o non l'hanno fatto e infatti hanno chiuso). Uno entra, è totalmente abbandonato a se stesso a girare fra gli scaffali, non c'è personale competente a cui chiedere e con cui instaurare un rapporto umano ecc....quindi l'esperienza non solo non ha nulla di più rispetto a un negozio online, è pure peggio perchè ho dovuto fare più strada e perdere tempo. Viceversa un negozio che mi accoglie nel modo giusto, mi fornisce un offerta interessante, anche sull'usato magari e mi da modo di provare un prodotto con calma mi offre qualcosa in più

tutto questo però non basta, se il posto è anche difficile da raggiungere comunque chiuderà. Invece un negozio "mediocre" potrebbe continuare ad andare avanti proprio perchè è in centro città e quindi ci si va lo stesso

Davids

Citazione di: Mariano il 10 Aprile, 2025, 02:02 PMPer rispondere a "hanno senso i negozi"

La risposta é banale: si, hanno senso SE danno all'utente qualcosa in più dei venditori online. Se l'esperienza del negozio fisico é niente di più che effettuare fisicamente il click del mouse e pagare il carrello, allora no

E infatti chiudono

Coi negozi italiani, l'esperienza fisica è spesso PEGGIORE di quella online. Piuttosto che darti un valore aggiunto, ti danno un "malus".

Negozianti che si burlano di te, che ti rimproverano, che ti negano le garanzie legali, che ti ordinano il prodotto sbagliato. Entrare in un negozio fisico italiano è un atto di coraggio.
E non parlo di Scolopendra a Bologna che è noto per essere un covo di mattacchioni con roba prelibata in negozio, ma del negozietto a conduzione familiare e del centro autorizzato.

(e per chi non conoscesse Scolopendra guardate qua e qua, ma anche qua volendo  :D )
:kingot:

Vu-meter

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Santano

Citazione di: Davids il 10 Aprile, 2025, 03:40 PM(e per chi non conoscesse Scolopendra guardate qua e qua, ma anche qua volendo  :D )

Sto ancora ridendo  :laughing:

Davids

Citazione di: Vu-meter il 10 Aprile, 2025, 07:39 PM1250 una Tele made in Mexico? :sconvolto:

Non è una semplice tele messicana, ma una edizione limitata "Taxman" con finitura alla nitro e pickup Seymour Duncan + Fender CS Nocaster. E per di più Road Worn che è sempre stata una delle serie più riuscite di Fender insieme alla Tele Baja, infatti oggi una Tele Road Worn usata viene sui 1000€.
https://www.gasstationguitars.com/product-page/fender-special-edition-taxman-telecaster-2013-roadworn-nitro-sunburst-w-hsc
:kingot:

Vu-meter

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Elliott

A dispetto di quanto sostenevo alcuni anni fa, oggi rispondo "nessun senso".
Professionalità dei commessi totalmente azzerata, passione totalmente nulla (lo dimostra il fatto che non sono informati circa novità, best seller, trend a livello globale, non conoscono spesso nemmeno i prodotti di riferimento...) zero curiosità, zerovoglia ed interesse a scoprire il mondo in cui lavorano.

Assortimento ai minimi storici; per competere con i colossi on line, hanno affollato le pareti di una miscellanea di marchi e modelli che finiscono per non essere forniti in nulla di interessante. Fa eccezione, a Milano, Gino guitar che gestisce solo pochi marchi ma dei quali ha disponibile non dico tutto il catalogo ma, almeno un assortimento in grado di non farti uscire a mani vuote (se sei realmente entrato per comprare) o quanto meno, sgasato.


Provare a permutare un prodotto (che su internet avresti potuto rendere senza problemi) acquistato nello stesso negozio 20 gg prima, con l'impegno di prendere un altro prodotto ancora più costoso, e sebtirsi rispo dere che "una volta uscito, ilprodotto, lo riprendiamo dentro ad 1/3 del nuovo...ti allontana, si. È uno dei malus precedentemente citato da @Davids.

Donatello Nahi

Vabbè ragazzi, comunque ho capito e sono d'accordo che oggi non trovi piú il servizio di qualche anno fa... ma cosa dobbiamo fare... arrenderci totalmente ai grandi del commercio online?... io lo trovo davvero triste... personalmente frequento due negozi in particolare... uno, lo é sempre stato, ma in particolare negli ultimi anni si è sempre piú orientato sull'usato e sul vintage.. ed è un negozio bellissimo, fatto di persone appassionate... in cui puoi andare, guardare, provare, chiaccherare...

L'altro invece è un negozio piú grande e dispersivo, orientato sul nuovo... fino ad un paio di anni fa c'era la possibilitá di provare le chitarre, di solito ne hanno esposte circa 400, delle marche piú famose... poi han messo i lucchetti a molte di queste... sono sndato a chiedere come mai, e mi han detto che fan cosí perchè tanti vanno in negozio, provano le chitarre e poi le comprano online da altre parti.... voglio dire, anche per i negozianti oggi è difficile lottare ed andare avanti...

robland

A Roma ci sono tre negozi grandicelli e il personale non mi sembra nulla di fuori dal normale. Per chi è interessato a qualcosa che hanno, non è faticoso parlarci e averci a che fare. Da Tomassone poi cercano di mettere i clienti molto a loro agio, provando a essere più disponibili possibile.
Io però non ci vado spesso, ma non è colpa loro. Sono io. Vado se mi servono cavi di vari tipi, corde, plettri e poco altro. È che mi piace esplorare i siti di tutti i negozi del mondo occidentale e scovare cose particolari anche all'interno dell'offerta dei marchi più noti.
Poi alcuni davvero si superano: se con N Stuff Music e Musicians friend, entrambi americani, non sono nemmeno riuscito a scambiare mezza mail, con Empire Music, The Music Gallery e Peach (quest'ultimo nel Regno Unito) abbiamo scambiato anche una trentina di mail per una sola chitarra comprata. Gente davvero ultradisponibile e con sconti davvero unici.
Sarei davvero contento se i miei acquisti online servissero a mantenere aperto il loro negozio fisico, perché io ai negozi fisici ci tengo tantissimo, a prescindere dalle mie abitudini personali.

Una cosa per me rimane ancora costante: non compravo e tuttora non compro niente da chi non ha uno store fisico.

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