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Da classica ad elettrica

Aperto da Kla, 01 Ottobre, 2023, 08:51 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Kla

Sto cercando di approfondire la conoscenza del repertorio. Mi piacerebbe capire quali sono i brani strumentali per chitarra elettrica "sola", o che comunque possono risultare piacevoli a chi suona e a chi ascolta, anche senza l'accompagnamento di altri strumenti.

Per esempio, brani come Europa e Samba pa ti di Santana mi pare siano belli anche senza alcuna forma di accompagnamento.
Cercando in giro ho scoperto Lenny di Stevie Ray Vaughan e I own a building di Paul Gilbert: mi sembra bella musica, brani completi dall'inizio alla fine, che un chitarrista può suonare, e far ascoltare, senza band e senza basi.
Ho ascoltato qualcosa di Vai e Satriani, ma non è il mio genere.

Cosa mi suggerite di ascoltare? Naturalmente non parlo di brani da suonare subito, ma qualcosa di bello che possa essere un obiettivo a cui cercare di arrivare nel tempo.

Domanda n. 2: il mondo della classica è pieno di raccolte di piccoli brani disposti in ordine progressivo di difficoltà che guidano il musicista attraverso difficoltà differenti e progressive. Presumo ci sia qualcosa del genere sulla chitarra elettrica, mi sapreste indicare qualcosa?

Grazie e ciao



Vu-meter

Riguardo gli ascolti preferisco che ti rispondano altri più esperti di me riguardo al mondo del rock.


Citazione di: Kla il 10 Ottobre, 2023, 08:58 AMDomanda n. 2: il mondo della classica è pieno di raccolte di piccoli brani disposti in ordine progressivo di difficoltà che guidano il musicista attraverso difficoltà differenti e progressive. Presumo ci sia qualcosa del genere sulla chitarra elettrica, mi sapreste indicare qualcosa?

Grazie e ciao





Non sono a conoscenza di niente del genere, personalmente. Chissà, sentiamo altri utenti...
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b3st1a

Guarda, la chitarra elettrica nel corso della sua storia recente è stata utilizzata nella stragrande maggioranza dei casi in gruppo con altri strumenti, sia come ritmica che come solista. Certo, di esempi di brani per chitarra elettrica sola ce ne sono, ma in genere si tratta di eccezioni, singoli brani all'interno di album suonati con più strumenti, diffusi soprattutto nel periodo dei principali "guitar hero" ('80-'90). Se non vuoi/puoi suonare in gruppo, un'alternativa potrebbe essere suonare con delle backing track.
Comunque, ti posto un altro paio di brani che potrebbero interessarti...



Riguardo la domanda n°2 non ho mai studiato, quindi correggetemi se sbaglio, ma non mi sembra che esista un percorso standardizzato da seguire come nella classica, molto dipende dal genere specifico che si va ad affrontare (la chitarra elettrica si può suonare con stili e tecniche molto differenti, ad es. rock, blues, funk, metal etc.) e dall'impostazione del maestro.

robland

Eviterei di seguire qualunque tipo di percorso prestabilito perché è un attimo che ti viene a noia e abbandoni. Anche se vieni dallo studio e dall'impegno su ciò che ti veniva sottoposto, mi sembra di aver capito che questo che vuoi intraprendere con la chitarra elettrica è un divertimento rilassante.
Pertanto divertiti e rilassati scegliendo tu stesso cosa ti aggrada. Tanto tutto fa bene. Ai miei tempi chiunque avesse appena preso la chitarra si cimentava subito su Knocking on heaven's door dei Guns, perché era facile e melodica, o magari si faceva uno step provando a fare Cocaine in versione Clapton. E chiunque provava a fare Another brick in the wall. Ma già per il sottoscritto era diverso: io o facevo quel che appassionava me o preferivo piuttosto cambiare passatempo, e mi stufavo da morire a fare sempre le stesse cose note e stranote.
Ti piace Lenny? Prova. È troppo difficile? Mettila da parte in attesa di arrivarci e cerca altro. Riesci a farla subito? Benissimo.
Gli strumentali una passeggiata non sono, quindi sì, solitamente si esegue Europa, ma anche qui ho preferito provare altro.

Ombra/luce

Vari brani di Hendrix si prestano molto bene ad essere suonati avendo una struttura che non va a dipendere per forza poi da altri strumenti, Hey Joe e Little Wing sono ottime, hanno una struttura che riesce a reggersi da sola, ovviamente su una backing track danno il meglio.
Sul discorso dei volumi a difficoltà progressiva presumo che in qualche accademia di repertorio moderno ce ne siano, io, parlando per me, questo tipo di volumi ne ho per pianoforte, dove ho cercato nel possibile negli anni di seguire un certo canonicismo di apprendimento, soprattutto perchè ho sempre avuto fascino per il repertorio classico e su quello iniziai a studiare (nonostante alla fine mi arenai precchio tempo sul Boogie Woogie, oggi sto risposando di nuovo il classico invece), ma per chitarra elettrica ho seguito maggiormente l'istinto e la mia passione per il rock ed il blues con un approccio più "anarchico" e pertanto mi sono scelto da solo i brani, inizialmente facendo anche grossi capitomboli, per poi iniziare a capire più o meno cosa potevo gestire, che tipo di difficoltà potevo provare ad aggiungere. Insomma, non mi sovvengono volumi a difficoltà graduale sul repertorio moderno per chitarra elettrica, su questo non posso essere d'aiuto purtroppo.
Ut queant laxis

Kla

Eccomi di nuovo qui: la chitarra, dopo tante incertezze, è arrivata da pochi giorni. Ci sto facendo il callo: letteralmente!! Ho provato a suonare qualche riff facile e poi mi sono buttato su Europa di Santana.
Che dire, le differenze fisiche con la classica si avvertono eccome e le difficoltà non sono poche. La più grande, al momento è il bending: non solo è difficile intonarlo al volo, ma è anche fisicamente ostico. Da vari tutorial mi sono fatto un'idea della tecnica (movimento del polso e supporto da parte delle altre dita), ma non è affatto semplice : soprattutto sulla prima corda!
Grazie a tutti per i vari messaggi, scriverò ancora per consigli specifici.
Ciao

PS
Anche la ricerca del suono con le varie manopole mi crea difficoltà!!!!! Per adesso suono sempre con l'overdrive, mi piace di più, ma non riesco ad avere sustain sulla prima corda... il suono è sempre poco corposo e si spegne in fretta 😭

b3st1a

Citazione di: Kla il 02 Gennaio, 2024, 09:43 AM(...)le differenze fisiche con la classica si avvertono eccome e le difficoltà non sono poche. La più grande, al momento è il bending: non solo è difficile intonarlo al volo, ma è anche fisicamente ostico. (...)

(...) Anche la ricerca del suono con le varie manopole mi crea difficoltà!!!!! Per adesso suono sempre con l'overdrive, mi piace di più, ma non riesco ad avere sustain sulla prima corda... il suono è sempre poco corposo e si spegne in fretta 😭
Il bending (che io sappia) sulla classica non é previsto, inoltre anche per chi ha iniziato con l'elettrica é una delle tecniche più ostiche da padroneggiare, perché richiede un mix di preparazione muscolare, orecchio, sensibilità ed esperienza. Insomma, non disperare, c'è gente che suona da anni che ancora lotta per fare dei bending intonati, non aspettarti di riuscire a farli di punto in bianco! Rafforza la mano (ed i calli) dopodiché, se il tuo orecchio è ben sviluppato, prima o poi riuscirai a farli (e potrai padroneggiare anche il vibrato, che è un altro elemento fondamentale del "tocco" di un chitarrista elettrico).
Riguardo il suono poco corposo che si spegne in fretta...se non ci sono problemi strutturali, con ogni probabilità é un problema di setup! Se alla fine hai preso un Harley Benton il setup fatto coi piedi é uno dei problemi tipici: potrebbe dipendere dalla curvatura del manico (e lì risolvi in maniera rapida e indolore) o magari dai tasti non perfettamente livellati, o ancora dal capotasto...chissà! Un giretto da un buon liutaio ti farà venire a capo alla questione.
Riguardo l'equalizzazione e le difficoltà a trovare un suono, anche in questo caso l'esperienza conta tantissimo, ma conta anche la bontà del suono di base dell'ampli: anche in questo caso, se sei andato sull'HB di cui parlavi, non aspettarti miracoli! C'è poco da giocare coi settaggi, raggiungerai solo dei compromessi e non ti avvicinerai mai ai suoni che senti nei dischi...ma, per il momento, può anche andar bene così, il fatto che tu ti renda conto di queste problematiche vuol dire che il tuo orecchio funziona bene, perciò continua a studiare e a prendere confidenza con lo strumento, e magari il prossimo Natale penserai a dei nuovi acquisti! ;)


robland

Unica cosa che dirò sul bending: ricordati di non spingere contro la tastiera. La spinta va tutta in alto. Altrimenti è un combattimento.

Davids

Citazione di: Kla il 02 Gennaio, 2024, 09:43 AMChe dire, le differenze fisiche con la classica si avvertono eccome e le difficoltà non sono poche. La più grande, al momento è il bending: non solo è difficile intonarlo al volo, ma è anche fisicamente ostico. Da vari tutorial mi sono fatto un'idea della tecnica (movimento del polso e supporto da parte delle altre dita), ma non è affatto semplice : soprattutto sulla prima corda!
Grazie a tutti per i vari messaggi, scriverò ancora per consigli specifici.
Ciao

Dimostrazione pratica che dire che è facile passare dalla classica all'elettrica perchè hai già il diploma, è come dire che è facile guidare una moto perchè guidi la macchina e hai già la patente B. L'unica cosa che hanno in comune i 2 oggetti è che poggiano su ruote e bruciano benzina.
Ci vuole tempo per imparare le tecniche base tipiche dell'elettrica, il bending, ma anche lo slide, il palm muting, il vibrato. Poi altro tempo per imparare a stare dietro al metronomo, poi altro tempo ancora per acquire un minimo di fluidità nell'esecuzione, poi altro tempo ancora per imparare a gestire l'effettistica (compressore, overdrive, delay, riverbero, ecc...) che sulla classica è assente.
Entra nell'ottica che i primi 6 mesi porteranno tanta frustrazione e ben poche soddisfazioni, ma fa parte del gioco. Non penso che hai imparato ad andare in bici e godertela prima di aver preso una decina di cadute con annesso gomito o ginocchio sbucciato ::)

Citazione di: Kla il 02 Gennaio, 2024, 09:43 AMPS
Anche la ricerca del suono con le varie manopole mi crea difficoltà!!!!! Per adesso suono sempre con l'overdrive, mi piace di più, ma non riesco ad avere sustain sulla prima corda... il suono è sempre poco corposo e si spegne in fretta 😭

Questo può essere dovuto al sistema di amplificazione non all'altezza, oppure al fatto che usi poco gain e quindi la nota si esaurisce presto.
Che chitarra è e su che ampli la suoni? Non lo hai scritto. Già sapendo questo si può iniziare a escludere qualche fattore.
:kingot:

Ombra/luce

Citazione di: Davids il 04 Gennaio, 2024, 12:50 PMDimostrazione pratica che dire che è facile passare dalla classica all'elettrica perchè hai già il diploma, è come dire che è facile guidare una moto perchè guidi la macchina e hai già la patente B. L'unica cosa che hanno in comune i 2 oggetti è che poggiano su ruote e bruciano benzina.
Diciamo che sempre sono due cordofoni a 6 corde e con stessa accordatura di base, è un pò come il pianoforte e il clavicembalo, anche se il passaggio tra classica ed elettrica secondo me è più doloroso, tra durezza delle corde, tecniche ulteriori come appunto i bending, la leva, i vibrati non classici e non sono da sottovalutare nemmeno i glissati sulle corde dell'elettrica, che sanno anch'essi spaccare i polpastrelli, oltre che si dovrà man mano imparare anche a farle in funzione dell'effettistica usata. Dal momento che ci prende mano, ovviamente avrà il grosso bagaglio che si porta dietro che, rispetto a chi parte da 0 è un altro mondo, però gli servirà un percorso per poter diventare competente con le problematiche a cui porta l'elettrica e su questo ahimè non ci si scappa, nè chi parte da 0, nè chi parte con un diploma nel classico in conservatorio, la tipologia di strumento è la medesima (cordofono 6 corde e stessa accordatura) ma ci sono anche delle nette differenze tra i due, che portano a percorsi ben differenti.
Ut queant laxis

robland

Tutto quello che volete, ma il dramma di ogni amatoriale è la conoscenza della tastiera, altrimenti con le varie tecniche che ci fai...
Quando hai un diploma la tastiera non è per te un puzzle sconosciuto ma un'autostrada con le corsie ben visibili, utilizzabili appieno grazie alle varie tecniche. Molto più arduo l'inverso.
Prova ne é che io ho visto due chitarristi classici passare all'elettrica con un diploma in tasca: uno il mese dopo era già sul palco con noi a suonare live, perché chiaramente pur non padroneggiando nessuna tecnica, sapeva già tutto quello che c'era da dedurre (sostituzioni, armonia, scale).
Il secondo si è messo sotto con la tecnica, grazie al bagaglio teorico già acquisito, e dopo un po' suonava John Petrucci alla velocità della luce non solo grazie alla tecnica ma perché la scioltezza nelle dita già l'aveva abbondantemente raggiunta, e in più sapeva esattamente tutto ciò che stava suonando.
Direi che se hai quel titolo in tasca, devi solo adattarti all'elettrica. Molto, molto, molto più arduo è passare dall'elettrica al diploma.

Kla

Innanzitutto grazie per i vari consigli.

Ragazzi, un diploma di Conservatorio non dice altro che chi lo ha conseguito ha dimostrato di avere alcuni requisiti necessari, ma ci sono enormi differenze tra un diplomato e un altro : io mi sono diplomato da adulto e quasi col minimo dei voti, ci sono ragazzi che ancora prima di diplomarsi fanno concerti e corsi di perfezionamento con chitarristi di fama internazionale. Tra me e loro c'è un abisso! E poi il mio diploma risale a oltre un decennio fa e da allora non ho quasi più suonato veramente.
Il titolo di studio non dice molto delle reali capacità di un musicista, soprattutto nel mio caso 😂😂😂

Vu-meter

Complimenti per la sincerità. :beer:
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robland

Citazione di: Kla il 04 Gennaio, 2024, 08:04 PME poi il mio diploma risale a oltre un decennio fa e da allora non ho quasi più suonato veramente.

Ecco, questo è un problemino.
Io mi riferivo a diplomati giovani e freschi di titolo (niente concertisti internazionali).


Mi sono venuti altri due esempi nel frattempo.
Amica diplomata in pianoforte, mai vista una tastiera in vita sua. Si propone per una tribute band rock e il giorno dopo torna disperata perché alle prove non ci aveva capito nulla. A stento era riuscita ad accendere la tastiera della saletta! Tre mesi dopo non solo stava nella band ma aveva anche iniziato un percorso di studio (un altro, mentre gli altri della band non ne avevano mai fatto uno) che l'avrebbe portata a fare colonne sonore, e infatti tanti saluti alla tribute e ha fatto il salto superiore.

Amico diplomato in contrabbasso. Io mi rubavo tutte le sue opzioni perché è ovvio che le band cercavano me come bassista, dato che conoscevo tre o quattro repertori rock, blues, pop, avevo già suonato in una band e quelli erano i miei generi, mentre lui solo musica classica.
L'anno dopo io sapevo fare le stesse cose dell'anno prima, mentre lui stava in un gruppo jazz, divorava videocassette di Jaco Pastorius e Stanley Clarke, slappava come Flea e faceva continui assoli col basso mentre io non avevo neanche la più pallida idea di come si potesse improvvisare qualunque tipo di frasetta, manco la pentatonica.

Vu-meter

Uhm .. occhio perché le qualità a cui tu alludi non sembrano avere niente a che fare con la conoscenza o la teoria. Io conosco persone che hanno una capacità espressiva sullo strumento e una conoscenza assai scarsa e viceversa. La capacità di assimilare con "poca" fatica non ha a che vedere con il tuo livello di conoscenza.

FORSE, e dico forse, le uniche cose che ho notato sono che il vantaggio della conoscenza ti risolve molte questioni anche all'atto pratico ma soprattutto ti dà quel quid mentale per cui continui a studiare e/o a modificare il tuo percorso perché hai una sicurezza in più. Per fare un esempio: sono parecchi (ne ho avuti anche io) i diplomati in chitarra classica che dopo il diploma prendono lezioni di jazz. Prendono lezioni, vanno da un insegnante. Non hanno la pretesa di pensare che se la caveranno perché hanno un diploma e quindi gli basterà ascoltare (anche se per alcuni in effetti, è così). Certamente la base teorica che hanno li avvantaggia in velocità, ma neanche tantissimo, perché le due scuole (classica e jazz) sono talmente diverse da non toccarsi quasi; c'è assai poco in comune.

Conosco ragazzi che suonano tutto (batteria, basso, tastiere, chitarra e perfino fiati (e perfino alcuni suonati scherzosamente con il naso)) completamente autodidatti e ... suonano bene per giunta ! Sono ovviamente molto rari, ma secondo me questo dimostra come la conoscenza sia un vantaggio ENORME (per me personalmente lo è forse più di chiunque altro) ma non è il fondamento per poter suonare. Lo è molto di più la capacità di assimilare i suoni correlati alle posizioni, la capacità di comprendere tempo e ritmo e la capacità di concepire melodie narrative.

Il tutto ovviamente in my Dumble opinion  :laughing:  (come diceva Mimmo, che da un po' non si vede più).
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