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Le vostre influenze chitarristiche non celebri

Aperto da robland, 07 Luglio, 2023, 06:39 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Parallelamente alla domanda posta da Vu sui cinque nomi scelti dalla "intelligenza" artificiale, vi chiedo invece di indicare un po' di nomi di chitarristi che vi hanno influenzato moltissimo, che vi hanno ispirato più di altri e che hanno contribuito a farvi continuare in questa passione della chitarra.
MA
Solo se avete qualche nome che solitamente non verrebbe fuori in una classifica storica dei primi e migliori. Quindi per intenderci niente Blackmore, Gilmour, Beck ecc.).

Faccio il mio esempio. Oltre ai nomi celebri, personalmente non posso non nominare per l'importanza che hanno avuto su di me:

- Peter Hayes dei Black Rebel Motorcycle Club (ho bisogno di ascoltare i BRMC spessissimo)
- Johnny Greenwood dei Radiohead
- Wolf Hoffman degli Accept (alle superiori ero praticamente infatuato di lui più di tutti gli altri chitarristi, EVH a parte).
- Kenny Wayne Shepherd (lo ascolto più di SRV, che tra l'altro è il suo "maestro", il che non vuol dire che io non ascolti SRV).

Ho fatto quattro nomi ma potete farne quanti volete, anche solo tre oppure dieci.
Potete inserire anche qualche nome non di chitarrista. Io ad esempio citerei il sassofonista Gerry Mulligan, che è il jazzista che ascolto più spesso.

Vu-meter

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Santano

Faccio tre nomi, Lee Ritenour, Corrado Rustici, Keith Scott

Lee mi colpí tantissimo nei primi anni Ottanta. Era già famoso ma a un certo punto si mise a fare musica pop oltretutto come session man per vari artisti. Tanta classe, zero atteggiamenti da star, lui che poteva farlo.

Corrado nei dischi era perfetto, una macchina da recording, tutto confezionato al millimetro. Quando c'era il suo nome sulla copertina ero certo di avere in mano un capolavoro.

Keith dal 1981 si unì a Bryan Adams e condivide tuttora la scena musicale del canadese. Diversamente dai due sopra Keith, sebbene schivo di natura, sul palco si esaltava, arrivando a gestualità chitarristiche particolari. Ad esempio sperimentava bottiglie di vetro contro le corde producendo distorti studiati per stupire. Tutti gli assoli più famosi nelle canzoni di Bryan sono opera sua. Qualche anno fa Gretsch ha messo sul mercato una signature, sebbene Keith sia conosciuto come grande fan della Stratocaster. Dal punto di vista esecutivo-estetico lui rappresentava il top del mio guitar hero immaginario.

A seguire, con meno intensità, Steve Lukather, Nuno Bettencourt, Joe Walsh, Steve Hackett, e sicuramente molti altri che adesso mi sfuggono

Ombra/luce

Sono molto cambiate nel mio percorso, ho iniziato volendo sposare certi generi in elettrica, oggi mi trovo perennemente con l'acustica in mano, mettendo il naso pure in ambienti classici. E' un'avventura che non ho idea dove mi stia portando  :laughing:

Comunque, coloro che mi hanno fatto avvicinare alla chitarra e che hanno uno stile che tendo a ricercare quando sto su elettrica sono:
Gilmour
SRV
Albert King
Clapton
J.J Cale
Hendrix

Ut queant laxis

Santano


Ombra/luce

Ah scusatemi, ho letto di fretta il primo post di Robland, lui dice SOLO quelli più particolari, non i soliti  :laughing: datemi il tempo per pensarci!
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Santano il 07 Luglio, 2023, 07:58 PMFaccio tre nomi, Lee Ritenour, Corrado Rustici, Keith Scott

Lee mi colpí tantissimo nei primi anni Ottanta. Era già famoso ma a un certo punto si mise a fare musica pop oltretutto come session man per vari artisti. Tanta classe, zero atteggiamenti da star, lui che poteva farlo.

Corrado nei dischi era perfetto, una macchina da recording, tutto confezionato al millimetro. Quando c'era il suo nome sulla copertina ero certo di avere in mano un capolavoro.

Keith dal 1981 si unì a Bryan Adams e condivide tuttora la scena musicale del canadese. Diversamente dai due sopra Keith, sebbene schivo di natura, sul palco si esaltava, arrivando a gestualità chitarristiche particolari. Ad esempio sperimentava bottiglie di vetro contro le corde producendo distorti studiati per stupire. Tutti gli assoli più famosi nelle canzoni di Bryan sono opera sua. Qualche anno fa Gretsch ha messo sul mercato una signature, sebbene Keith sia conosciuto come grande fan della Stratocaster. Dal punto di vista esecutivo-estetico lui rappresentava il top del mio guitar hero immaginario.

A seguire, con meno intensità, Steve Lukather, Nuno Bettencourt, Joe Walsh, Steve Hackett, e sicuramente molti altri che adesso mi sfuggono

Nomi interessanti da approfondire. Ad esempio Steve Hackett, per quanto io lo senta nominare da secoli, praticamente lo conosco zero. Non so perché, mai nei miei approfondimenti sono capitati altri nomi davanti al suo (ma solo per puro caso).


Santano

Ho seguito i Genesis dagli inizi benché abbia un antipatia a pelle per Gabriel, perciò Hackett l'ho messo in lista

Prosit

Topic interessante, ma di non immediata partecipazione (bisogna pensarci su). Perciò perdonatemi se risponderò a singhiozzo buttando giù subito i nomi non appena mi verranno in mente.
Potrei cominciare con:
- Jeff Buckley
- Johnny Greenwood
- Johnny Marr
- Bob Dylan (sull'acustica)
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

AndyMi

Io ho iniziato con l'ascoltare bluesman.
Mi colpi'molto Muddy Waters , John Lee Hooker e Elmora James.
Di Elmora james mi ha sempre affascinano lo slide. ( la gente diceva che tirava giù i muri quando lui suonava )
Poi mi ha sempre affascinato Mississippi John hurt , Blind Lemon Jefferson , Robert Johnson , Big Bill Brozny ...ovviamente parlo di bluesman di fine 800 e inizio 900.
Sono chitarristi che hanno ancora nei brani il RagTime , Gospel e Blues rurale , mi ha sempre affascinato anche lo studio dietro alla musica e la sua evoluzione stilistica.
A livello elettrico per un periodo ero andato in fissa con Albert King , Mike Bloomfield e Roy Buchanan.
Poi ho spostato su T-Bone Walker , poi direi che forse quello che mi ha affascinato e mi affascina ogni momento  ( non tanto x la velocità ) è Charlie Cristian...suona dando il ritmo alle note.
L'altro che ha affascinato come unisce tutto è Barney Kessel , lo trovo molto intelligente e preparato nella costruzione armonica dei brani.
A livello di Bossa Nova mi ha colpito il ritmo di Joao Gilberto , mi piace molto il lirismo e la tecnica di Louis Bonfa.
Ovviamente ho tralasciato i grandi nomi e ho sottolineato quelli che sono un po' meno conosciuti.
Vi ritrovate qualcuno di questi chitarristi voi ? Li avete mai ascoltati ?
😊

Prosit

Citazione di: AndyMi il 08 Luglio, 2023, 01:46 AMVi ritrovate qualcuno di questi chitarristi voi ? Li avete mai ascoltati ?
Eccome se mi ci ritrovo!
Però dai ... Muddy Waters, Hooker, Robert Johnson, A. King, T-Bone Walker, Charlie Cristian, Barney Kassel ... SONO celebri!
E' gente che notoriamente ha fatto la storia della chitarra blues, l'ha resa appetibile anche ai bianchi che, poi, sopra ci hanno costruito il loro successo.
Direi che hai citato buona parte dei bluesman senza i quali non sarebbe mai esistita la chitarra moderna. Altro che chitarristi non celebri!  ;D
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

robland

Prosit, sulla carta hai ragione ma temo siano chitarristi che non ascolta più nessuno.
Io stesso faccio mea culpa: a parte Muddy Waters, gli altri li ho ascoltati poco e cent'anni fa.
Poi magari sono solo io, eh.

Anzi, non solo uno deve averli ascoltati ma devono avere avuto una forte influenza sulla propria passione. Da questo punto di vista, non so quanti di noi...

Vu-meter

Il problema è proprio la celebrità.. diventa difficile non citare gente che nel proprio settore ha fatto storia..

Io non se sia possibile, ma tra i non famosi annovero un mio carissimo amico, colui per il quale iniziai a suonare che si chiama Marco Magnani e che è stato il chitarrista di diverse band londinesi e in Italia il chitarrista di Miki (un cantautore meteora) e di molti gruppi NON famosi.

Sempre tra i chitarristi, tra i meno famosi forse Martin Barre (Jethro Tull), Robby Krieger (The Doors), Dave Sharp (The Alarm), Mark Ford (The Black Crowses), Tom Verlain (Television, Patti Smith), Billy Duffy (The Cult) e moltissimi altri che ora mi sfuggono.

Se citassi non chitarristi, sarebbero famosi o famosissimi, per lo meno nella loro nicchia.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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AndyMi

Citazione di: robland il 08 Luglio, 2023, 11:28 AMProsit, sulla carta hai ragione ma temo siano chitarristi che non ascolta più nessuno.
Io stesso faccio mea culpa: a parte Muddy Waters, gli altri li ho ascoltati poco e cent'anni fa.
Poi magari sono solo io, eh.

Anzi, non solo uno deve averli ascoltati ma devono avere avuto una forte influenza sulla propria passione. Da questo punto di vista, non so quanti di noi...

Nel mio discorso , mi ricordo anni fa ( anni 90 ) l'uscita con una rivista di tutti i grandi del blues. Era allegata una cassettina  musicale dell'artista  con una breve biografia.
La comprai quasi per scherzo . ovviamente costava sui 7000 lire , regalata direi proprio. All'epoca pensavo pure  che fosse un cifrone  :laughing:
In questa raccolta ci stavano tutti , da B.B.KIng a Missisipi Fred Mc Dowell.
Leggendo poi le biografie vedevo che magari citavano altri Bluesman e allora la curiosità mi spingeva a scoprirli.
Ovviamente parliamo di quando non esisteva you tube perciò era molto difficile arrivare a trovare materiale  musicale. Tanta gente che sentivo e leggevo rimanevano quasi delle leggende.
Credo che nel mio caso è stata proprio questa raccolta iniziale a spingermi alla scoperta della musica nera.



😊

robland

Citazione di: AndyMi il 08 Luglio, 2023, 02:28 PMNel mio discorso , mi ricordo anni fa ( anni 90 ) l'uscita con una rivista di tutti i grandi del blues. Era allegato una cassettina  musicale dell'artista  con una breve Biografia.
La comprai quasi per scherzo . ovviamente costava sui 7000 lire , regalata direi proprio. All'epoca pensavo pure  che fosse un cifrone  :laughing:
Questa raccolta ci stavano tutti , da B.B.KIng a Missisipi Fred Mc Dowell.
Leggendo poi le biografie vedevo che magari citavano altri Bluesman e allora la curiosità mi spingeva a scoprirli.
Ovviamente parliamo di quando non esisteva you tube perciò era molto difficile arrivare a trovare materiale  musicale. Tanta gente che sentivo e leggevo rimanevano quasi delle leggende.
Credo che nel mio caso è stata la curiosità , ovviamente ho tralasciato altri che credo essere dei giganti della musica.


Io per tanti anni il blues non l'ho proprio calcolato perché tutto ciò che era al di sotto dell'hard rock mi faceva sbadigliare. Poi nel tempo mi sono aperto a tutti i sottogeneri del rock (indie, alternative, shoegaze, pop rock, country rock ecc.) e infine blues e jazz, iniziando a comprare tanti CD anche di questi generi. Però sul blues mi sono soffermato sul moderno: Robert Cray, Eric Clapton, KW Shepherd, SRV, Gary Moore, Robben Ford, e al massimo sono sceso fino a Buddy Guy o Muddy Waters (o Waters che interpreta autori più antichi).
Stessa cosa col jazz chitarristico, visto che ascolto principalmente chitarristi jazz fusion o proprio fusion o jazz moderno: Benson, Abercrombie, Scofield, Gambale, Lage, Stern ecc.

Quindi nessuno dei grandi nomi del passato.
E se, a parte KWS, nemmeno questi più moderni che ho citato hanno davvero esercitato su di me chissà quale influenza (mi piace ascoltarli, questo sì), figuriamoci quelli ancora più in là nel tempo, di cui a stento avrò sentito qualche brano.

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