Parallelamente alla domanda posta da Vu sui cinque nomi scelti dalla "intelligenza" artificiale, vi chiedo invece di indicare un po' di nomi di chitarristi che vi hanno influenzato moltissimo, che vi hanno ispirato più di altri e che hanno contribuito a farvi continuare in questa passione della chitarra.
MA
Solo se avete qualche nome che solitamente non verrebbe fuori in una classifica storica dei primi e migliori. Quindi per intenderci niente Blackmore, Gilmour, Beck ecc.).
Faccio il mio esempio. Oltre ai nomi celebri, personalmente non posso non nominare per l'importanza che hanno avuto su di me:
- Peter Hayes dei Black Rebel Motorcycle Club (ho bisogno di ascoltare i BRMC spessissimo)
- Johnny Greenwood dei Radiohead
- Wolf Hoffman degli Accept (alle superiori ero praticamente infatuato di lui più di tutti gli altri chitarristi, EVH a parte).
- Kenny Wayne Shepherd (lo ascolto più di SRV, che tra l'altro è il suo "maestro", il che non vuol dire che io non ascolti SRV).
Ho fatto quattro nomi ma potete farne quanti volete, anche solo tre oppure dieci.
Potete inserire anche qualche nome non di chitarrista. Io ad esempio citerei il sassofonista Gerry Mulligan, che è il jazzista che ascolto più spesso.
Topic interessante, ci penso su ... :-\
Faccio tre nomi, Lee Ritenour, Corrado Rustici, Keith Scott
Lee mi colpí tantissimo nei primi anni Ottanta. Era già famoso ma a un certo punto si mise a fare musica pop oltretutto come session man per vari artisti. Tanta classe, zero atteggiamenti da star, lui che poteva farlo.
Corrado nei dischi era perfetto, una macchina da recording, tutto confezionato al millimetro. Quando c'era il suo nome sulla copertina ero certo di avere in mano un capolavoro.
Keith dal 1981 si unì a Bryan Adams e condivide tuttora la scena musicale del canadese. Diversamente dai due sopra Keith, sebbene schivo di natura, sul palco si esaltava, arrivando a gestualità chitarristiche particolari. Ad esempio sperimentava bottiglie di vetro contro le corde producendo distorti studiati per stupire. Tutti gli assoli più famosi nelle canzoni di Bryan sono opera sua. Qualche anno fa Gretsch ha messo sul mercato una signature, sebbene Keith sia conosciuto come grande fan della Stratocaster. Dal punto di vista esecutivo-estetico lui rappresentava il top del mio guitar hero immaginario.
A seguire, con meno intensità, Steve Lukather, Nuno Bettencourt, Joe Walsh, Steve Hackett, e sicuramente molti altri che adesso mi sfuggono
Sono molto cambiate nel mio percorso, ho iniziato volendo sposare certi generi in elettrica, oggi mi trovo perennemente con l'acustica in mano, mettendo il naso pure in ambienti classici. E' un'avventura che non ho idea dove mi stia portando :laughing:
Comunque, coloro che mi hanno fatto avvicinare alla chitarra e che hanno uno stile che tendo a ricercare quando sto su elettrica sono:
Gilmour
SRV
Albert King
Clapton
J.J Cale
Hendrix
Citazione di: Ombra/luce il 07 Luglio, 2023, 08:24 PMGilmour
SRV
Albert King
Clapton
J.J Cale
Hendrix
Mai sentiti! :-\
Ah scusatemi, ho letto di fretta il primo post di Robland, lui dice SOLO quelli più particolari, non i soliti :laughing: datemi il tempo per pensarci!
Citazione di: Santano il 07 Luglio, 2023, 07:58 PMFaccio tre nomi, Lee Ritenour, Corrado Rustici, Keith Scott
Lee mi colpí tantissimo nei primi anni Ottanta. Era già famoso ma a un certo punto si mise a fare musica pop oltretutto come session man per vari artisti. Tanta classe, zero atteggiamenti da star, lui che poteva farlo.
Corrado nei dischi era perfetto, una macchina da recording, tutto confezionato al millimetro. Quando c'era il suo nome sulla copertina ero certo di avere in mano un capolavoro.
Keith dal 1981 si unì a Bryan Adams e condivide tuttora la scena musicale del canadese. Diversamente dai due sopra Keith, sebbene schivo di natura, sul palco si esaltava, arrivando a gestualità chitarristiche particolari. Ad esempio sperimentava bottiglie di vetro contro le corde producendo distorti studiati per stupire. Tutti gli assoli più famosi nelle canzoni di Bryan sono opera sua. Qualche anno fa Gretsch ha messo sul mercato una signature, sebbene Keith sia conosciuto come grande fan della Stratocaster. Dal punto di vista esecutivo-estetico lui rappresentava il top del mio guitar hero immaginario.
A seguire, con meno intensità, Steve Lukather, Nuno Bettencourt, Joe Walsh, Steve Hackett, e sicuramente molti altri che adesso mi sfuggono
Nomi interessanti da approfondire. Ad esempio Steve Hackett, per quanto io lo senta nominare da secoli, praticamente lo conosco zero. Non so perché, mai nei miei approfondimenti sono capitati altri nomi davanti al suo (ma solo per puro caso).
Ho seguito i Genesis dagli inizi benché abbia un antipatia a pelle per Gabriel, perciò Hackett l'ho messo in lista
Topic interessante, ma di non immediata partecipazione (bisogna pensarci su). Perciò perdonatemi se risponderò a singhiozzo buttando giù subito i nomi non appena mi verranno in mente.
Potrei cominciare con:
- Jeff Buckley
- Johnny Greenwood
- Johnny Marr
- Bob Dylan (sull'acustica)
Io ho iniziato con l'ascoltare bluesman.
Mi colpi'molto Muddy Waters , John Lee Hooker e Elmora James.
Di Elmora james mi ha sempre affascinano lo slide. ( la gente diceva che tirava giù i muri quando lui suonava )
Poi mi ha sempre affascinato Mississippi John hurt , Blind Lemon Jefferson , Robert Johnson , Big Bill Brozny ...ovviamente parlo di bluesman di fine 800 e inizio 900.
Sono chitarristi che hanno ancora nei brani il RagTime , Gospel e Blues rurale , mi ha sempre affascinato anche lo studio dietro alla musica e la sua evoluzione stilistica.
A livello elettrico per un periodo ero andato in fissa con Albert King , Mike Bloomfield e Roy Buchanan.
Poi ho spostato su T-Bone Walker , poi direi che forse quello che mi ha affascinato e mi affascina ogni momento ( non tanto x la velocità ) è Charlie Cristian...suona dando il ritmo alle note.
L'altro che ha affascinato come unisce tutto è Barney Kessel , lo trovo molto intelligente e preparato nella costruzione armonica dei brani.
A livello di Bossa Nova mi ha colpito il ritmo di Joao Gilberto , mi piace molto il lirismo e la tecnica di Louis Bonfa.
Ovviamente ho tralasciato i grandi nomi e ho sottolineato quelli che sono un po' meno conosciuti.
Vi ritrovate qualcuno di questi chitarristi voi ? Li avete mai ascoltati ?
Citazione di: AndyMi il 08 Luglio, 2023, 01:46 AMVi ritrovate qualcuno di questi chitarristi voi ? Li avete mai ascoltati ?
Eccome se mi ci ritrovo!
Però dai ... Muddy Waters, Hooker, Robert Johnson, A. King, T-Bone Walker, Charlie Cristian, Barney Kassel ... SONO celebri!
E' gente che notoriamente ha fatto la storia della chitarra blues, l'ha resa appetibile anche ai bianchi che, poi, sopra ci hanno costruito il loro successo.
Direi che hai citato buona parte dei bluesman senza i quali non sarebbe mai esistita la chitarra moderna. Altro che chitarristi non celebri! ;D
Prosit, sulla carta hai ragione ma temo siano chitarristi che non ascolta più nessuno.
Io stesso faccio mea culpa: a parte Muddy Waters, gli altri li ho ascoltati poco e cent'anni fa.
Poi magari sono solo io, eh.
Anzi, non solo uno deve averli ascoltati ma devono avere avuto una forte influenza sulla propria passione. Da questo punto di vista, non so quanti di noi...
Il problema è proprio la celebrità.. diventa difficile non citare gente che nel proprio settore ha fatto storia..
Io non se sia possibile, ma tra i non famosi annovero un mio carissimo amico, colui per il quale iniziai a suonare che si chiama Marco Magnani e che è stato il chitarrista di diverse band londinesi e in Italia il chitarrista di Miki (un cantautore meteora) e di molti gruppi NON famosi.
Sempre tra i chitarristi, tra i meno famosi forse Martin Barre (Jethro Tull), Robby Krieger (The Doors), Dave Sharp (The Alarm), Mark Ford (The Black Crowses), Tom Verlain (Television, Patti Smith), Billy Duffy (The Cult) e moltissimi altri che ora mi sfuggono.
Se citassi non chitarristi, sarebbero famosi o famosissimi, per lo meno nella loro nicchia.
Citazione di: robland il 08 Luglio, 2023, 11:28 AMProsit, sulla carta hai ragione ma temo siano chitarristi che non ascolta più nessuno.
Io stesso faccio mea culpa: a parte Muddy Waters, gli altri li ho ascoltati poco e cent'anni fa.
Poi magari sono solo io, eh.
Anzi, non solo uno deve averli ascoltati ma devono avere avuto una forte influenza sulla propria passione. Da questo punto di vista, non so quanti di noi...
Nel mio discorso , mi ricordo anni fa ( anni 90 ) l'uscita con una rivista di tutti i grandi del blues. Era allegata una cassettina musicale dell'artista con una breve biografia.
La comprai quasi per scherzo . ovviamente costava sui 7000 lire , regalata direi proprio. All'epoca pensavo pure che fosse un cifrone :laughing:
In questa raccolta ci stavano tutti , da B.B.KIng a Missisipi Fred Mc Dowell.
Leggendo poi le biografie vedevo che magari citavano altri Bluesman e allora la curiosità mi spingeva a scoprirli.
Ovviamente parliamo di quando non esisteva you tube perciò era molto difficile arrivare a trovare materiale musicale. Tanta gente che sentivo e leggevo rimanevano quasi delle leggende.
Credo che nel mio caso è stata proprio questa raccolta iniziale a spingermi alla scoperta della musica nera.
Citazione di: AndyMi il 08 Luglio, 2023, 02:28 PMNel mio discorso , mi ricordo anni fa ( anni 90 ) l'uscita con una rivista di tutti i grandi del blues. Era allegato una cassettina musicale dell'artista con una breve Biografia.
La comprai quasi per scherzo . ovviamente costava sui 7000 lire , regalata direi proprio. All'epoca pensavo pure che fosse un cifrone :laughing:
Questa raccolta ci stavano tutti , da B.B.KIng a Missisipi Fred Mc Dowell.
Leggendo poi le biografie vedevo che magari citavano altri Bluesman e allora la curiosità mi spingeva a scoprirli.
Ovviamente parliamo di quando non esisteva you tube perciò era molto difficile arrivare a trovare materiale musicale. Tanta gente che sentivo e leggevo rimanevano quasi delle leggende.
Credo che nel mio caso è stata la curiosità , ovviamente ho tralasciato altri che credo essere dei giganti della musica.
Io per tanti anni il blues non l'ho proprio calcolato perché tutto ciò che era al di sotto dell'hard rock mi faceva sbadigliare. Poi nel tempo mi sono aperto a tutti i sottogeneri del rock (indie, alternative, shoegaze, pop rock, country rock ecc.) e infine blues e jazz, iniziando a comprare tanti CD anche di questi generi. Però sul blues mi sono soffermato sul moderno: Robert Cray, Eric Clapton, KW Shepherd, SRV, Gary Moore, Robben Ford, e al massimo sono sceso fino a Buddy Guy o Muddy Waters (o Waters che interpreta autori più antichi).
Stessa cosa col jazz chitarristico, visto che ascolto principalmente chitarristi jazz fusion o proprio fusion o jazz moderno: Benson, Abercrombie, Scofield, Gambale, Lage, Stern ecc.
Quindi nessuno dei grandi nomi del passato.
E se, a parte KWS, nemmeno questi più moderni che ho citato hanno davvero esercitato su di me chissà quale influenza (mi piace ascoltarli, questo sì), figuriamoci quelli ancora più in là nel tempo, di cui a stento avrò sentito qualche brano.
Citazione di: robland il 08 Luglio, 2023, 02:50 PMIo per tanti anni il blues non l'ho proprio calcolato perché tutto ciò che era al di sotto dell'hard rock mi faceva sbadigliare. Poi nel tempo mi sono aperto a tutti i sottogeneri del rock (indie, alternative, shoegaze, pop rock, country rock ecc.) e infine blues e jazz, iniziando a comprare tanti CD anche di questi generi. Però sul blues mi sono soffermato sul moderno: Robert Cray, Eric Clapton, KW Shepherd, SRV, Gary Moore, Robben Ford, e al massimo sono sceso fino a Buddy Guy o Muddy Waters (o Waters che interpreta autori più antichi).
Stessa cosa col jazz chitarristico, visto che ascolto principalmente chitarristi jazz fusion o proprio fusion o jazz moderno: Benson, Abercrombie, Scofield, Gambale, Lage, Stern ecc.
Quindi nessuno dei grandi nomi del passato.
E se, a parte KWS, nemmeno questi più moderni che ho citato hanno davvero esercitato su di me chissà quale influenza (mi piace ascoltarli, questo sì), figuriamoci quelli ancora più in là nel tempo, di cui a stento avrò sentito qualche brano.
Ci mancherebbe , quelli che tu hai citato cmq rientrano tra i musicisti che ascolto. Poi molti di questi musicisti della 2 o 3 generazione come Joe Bonamassa sanno tutti i pezzi di gente come John Lee hooker o Skip James.
Chuck Berry per esempio sapeva i brani di Charlie Cristian come Van Halen suonava Django , secondo me tanta gente pensa " suona Heavy Metal e basta " e invece molti di questi musicisti sanno suonarti pezzi di Freddie King a memoria.
Io, accanto ai grandi, ricordo di essere stato scioccato da Hubert Sumlin.
Mi avevano prestato i cofanetto dei grandi della chess record, e quando ho sentito howlin wolf sono saltato sul divano... Ma chi diamine era quel chitarrista! Smokestack lighntin, killin floor ecc... Un grandissimo ma aimè poco noto ai più
Citazione di: AngeloANC il 08 Luglio, 2023, 03:52 PMIo, accanto ai grandi, ricordo di essere stato scioccato da Hubert Sumlin.
Mi avevano prestato i cofanetto dei grandi della chess record, e quando ho sentito howlin wolf sono saltato sul divano... Ma chi diamine era quel chitarrista! Smokestack lighntin, killin floor ecc... Un grandissimo ma aimè poco noto ai più
Era il chitarrista di Howlim Wolf e Muddy Waters fece di tutto per soffiarglielo .
Ci riuscì anche una volta , e Howlim Wolf disse a Muddy " se ci riprovi ti ammazzo ".😂
Che discussione interessante! É davvero difficile scegliere pochi nomi tra gli innumerevoli artisti che mi hanno influenzato, ma é ancor più difficile trovarne alcuni che non ricadano nei "soliti noti"! Ad ogni modo ci provo:
- Jonny Greenwood: lo so, è già stato citato da Rob ma non posso non citarlo anche io. Ho iniziato a suonare la chitarra nel periodo in cui impazzavano i guitar heroes ipertecnici, ma sono di colpo passato alle chitarre sporche e grezze del grunge, che meglio si adattavano alla mia (scarsissima) tecnica. Quando, nel 1996, iniziai la mia lunga storia d'amore con i Radiohead, trovai in Jonny Greenwood il chitarrista ideale, sporco, grezzo e istintivo, con dei suoni innovativi e delle tecniche esecutive personalissime, una vera illuminazione per me! Un vero "guitar hero" che mi stupiva ad ogni ascolto senza bisogno di suonare tapping ad otto dita e scale iperveloci.
- The Edge: grazie a lui ho conosciuto il mio effetto preferito, il delay, ed ho capito che gli assoli non sono tutto, e si può essere dei grandi musicisti e scrivere brani leggendari anche usando tre note in croce.
- Cesareo: quando mio cugino "dal nord" mi fece avere la prima cassettina degli Elii nel 1990, rimasi stupito dalla tecnica e dalle capacità melodiche di questo chitarrista per me sconosciuto, e che negli anni ho imparato ad apprezzare sempre più, prendendone ispirazione soprattutto per quanto riguarda l'attitudine a cimentarsi con i generi musicali più disparati.
Secondo me, molti in questo topic hanno giocato sporco... :laughing:
Bella domanda,
evitando i nomi noti direi:
Gary Clark Jr
Kenny Wayne Shepperd
Larry Carlton
Eric Johnson
Buddy Guy
T-Bone Walker
Nile Rodgers
Ma ce ne sono tanti altri...
Alla faccia degli sconosciuti... :laughing:
:abbraccio:
Difficile trovare nomi sconosciuti che influenzano..
Effettivamente è difficile trovare chitarristi non celebri che ispirano a tal punto da condizionare il percorso musicale.. ci possono essere nomi un pò meno "god of guitar" ma sempre famosi sono, come nel caso di J.J Cale, non è proprio così conosciutissimo al pubblico e venerato come guitar hero, però nel suo piccolo (che tanto piccolo non è, nell'ambiente era molto ben considerato) condizionò nomi celebri come Eric Clapton, Il suo blues smooth ed elegante mi ha sempre molto attratto al punto che l'ho ricercato io stesso quel sound, però l'ho già citato.
Però di veramente poco celebri si, ci sono personalità che mi affascinano, ma da qui a condizionarmi al punto da ricercare quello stile.. :-\
Non è una mia influenza (magari!) ma ho una grande stima nei suoi confronti. Sto parlando di Albert Lee, l'ho visto live e confesso di essere rimasto letteralmente a bocca aperta: uno shredder del country-blues-rock. :laughing:
Rubò applausi a tutti con uno stile che è anche molto divertente da ascoltare, ma sicuramente molto difficile da eseguire.
Un esempio?
Questo brano di JJ Cale con Eric Clapton, ospite Albert Lee, che potete apprezzare a metà brano: