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Come studiare? Alcuni consigli

Aperto da Vu-meter, 30 Dicembre, 2022, 05:41 PM

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Simo72


Moonchild

Fermi tutti! Conosco la complessità della materia e seguo molti dei vari shredder youtubers italiani e stranieri e sto facendo anche due corsi. Detto questo, credo di aver individuato il problema che da un po di giorni, oltre a tenermi bloccato, mi aveva addirittura fatto peggiorare e perdere circa 20bpm di velocità. In pratica, dopo una modifica sull'impostazione della mano destra, mi sono accorto che stavo andando in una direzione per me sbagliata.
Sono tornato indietro e il cambio di passo è stato immediato, come mi fossi liberato di una zavorra...
Con questo non dico di aver risolto tutti i miei problemi e che tra una settimana avrò la plettrata alternata di Yngwe Malmsteen, ma solo aver individuato cosa mi stava frenando mi ha restituito un po di serenità... Ormai pensavo a problemi neurologici...
Come diceva giustamente dragon g, quella della mano destra e una questione complessa e molto soggettiva. Non esiste un impostazione corretta o sbagliata. Sicuramene ci sono impostazioni più accademiche e altre meno, ma è tutto molto soggettivo. Bisogna provare e sperimentare senza aver paura di sbagliare e cercare la posizione a noi più consona.
Tante volte ho sentito dire: no, cosi non va bene... quella impostazione non è corretta... per poi vedere chitarristi fare cose mirabolanti con quelle presunte impostazioni scorrette... la rete è piena di esempi.
Comunque sono sempre più convinto che è anche una questione di genetica. Ce chi è più predisposto e arriva più facilmente a certi risultati e ce chi impiega più tempo o chi non ci arriva proprio. Per questo motivo mi da fastidio vedere certi Youtubers che, per venderti i loro corsi, cercano di farti credere che basta seguire il loro metodo di studio ed i risultati sono garantiti ed anche in breve tempo, ma purtroppo non è cosi...


Citazione di: dragon_g il 10 Gennaio, 2023, 09:30 AMLa plettrata alternata è molto personale, come plettri? Di avanbraccio? Di polso? Di indice? Altro?
Puoi provare un'altra impostazione ma non è detto che sia per te la più efficace.
Il problema è che IMHO non c'è giusto o sbagliato, youtube è pieno di chitarristi che plettrano in vari modi e sono comunque veloci e precisi.
Personalmente dopo anni di studi ho capito che mi piace di più il suono dei legati  :lol:

Al momento la mia mano destra è un cantiere aperto... sto provando varie impostazioni nella speranza di trovare quella definitiva e a me più adatta, comunque plettro di polso. Recentemente ho provato anche con il mignolo poggiato notando che cosi il polso ha più stabilità e i movimenti per le plettrate sono più brevi, ma allo stesso tempo il polso aveva meno mobilità e maggior rigidezza, cosa che mi stava frenando, per cui sono tornato indietro. Di avambraccio non riuscirei a plettrare, troppo faticoso...
Sui legati ci lavoro già da un po di tempo,  ma non ho mai approfondito bene l'argomento, troppo impegnato con l'alternate picking.  :D  Ma a breve inizio anche un corso sui legati. Indubbiamente con questa tecnica non c'è il problema della coordinazione tra le due mani, ma anche i legati hanno le loro rogne...


Citazione di: Vu-meter il 10 Gennaio, 2023, 11:53 AMNel frattempo, hai provato a guardare gli esercizi per la velocità che pubblicammo qui sul forum ?
Eravamo solo all'inizio in effetti, purtroppo il tempo non c'è mai e le cose da fare sono troppe .. però almeno verifica se c'è qualcosa che ti interessa. Sono dei video nella school, più precisamente, qui : https://forum.jamble.it/jamble-s-school/come-acquistare-velocita/


Wu ti ringrazio, ma anch'io non riesco ad accedere alla sezione...






Vu-meter

Ciao @Moonchild , ora apro anche a te.

Sono assolutamente d'accordo con te che la cosa è assolutamente soggettiva, però volevo anche dirti di fare attenzione a scegliere quali posizioni mantenere e quali no perché, e questa è la parte davvero difficile, c'è da capire quali siano le posizioni che ti danno fastidio e basta e te lo darebbero per sempre e quali invece ti impacciano all'inizio e poi invece potrebbero rivelarsi, superato l'ostacolo iniziale, delle soluzioni adatte proprio a te. Come già detto, è difficilissimo da capire. Il consiglio che ti do è sempre quello di darti del tempo, prima di scartare una certa soluzione, scegliere nell'immediato ti potrebbe portare a scartare cose che invece risolverebbero. Non limitarti a provare pochi minuti, prenditi molto più tempo, da alcuni giorni a settimane o mesi, in base allo "spessore del salto" che stai cercando di fare.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.

PS: prova ora, per la School.
Ripeto, l'argomento velocità è solo all'inizio, come tutti gli altri. Manca completamente il percorso, è solo "partito". Però, non si sa mai, fosse anche solo 1 cosa ..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Moonchild

Si Wu, ti sei spiegato in modo ineccepibile ed è esattamente quello che sto facendo da mesi... Sull'impostazione sono praticamente un cantiere aperto. Per farti capire quanto sono in fase sperimentale, oggi sono tornato a plettrare di nuovo con il mignolo poggiato e penso che per adesso andrò avanti su questa strada perchè tra le tante impostazioni provate fino adesso, questa è quella in cui mi sento maggiormente a mio agio perche mi da molta più stabilità e precisione nei movimenti del polso. Se questa è la posizione a me più adatta, la velocità verrà di conseguenza... tra qualche settimana/mese capirò meglio.
Stasera do uno sguardo alla school room.
Ti ringrazio di tutto.

Moonchild

Wu, ho visto anch'io i video, tutto molto interessante, a tratti illuminante... I concetti spiegati meglio di molta gente che lo fa a pagamento. Si capisce che sei un ottimo didatta. Anche il tuo playing niente male... complimenti!
Purtroppo mi ritrovo in uno dei concetti che hai menzionato nei video: credo di aver spinto troppo sull'acceleratore e adesso ho dovuto fare un passo indietro per rieducare le mani a dei movimenti che, come dici tu, devono essere precisi fino a diventare robotici.
Gli esercizi sulle scale cromatiche con plettrate multiple sulle singole note li ho fatti in passato ed erano molto efficaci. Proverò sicuramente a rifarli.
Spero che in futuro avrai modo di portare avanti il programma school, sarebbe davvero un ottima cosa. Grazie ancora. Saluti!

Vu-meter

Grazie caro, lo spero anche io , così come spero che tornando indietro, tu possa riprendere il filo e percepire quei miglioramenti che ti fanno un po' penare.  :abbraccio:
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Simo72

Citazione di: Vu-meter il 30 Dicembre, 2022, 05:41 PMFermo restando che mi piacerebbe sviluppare un vero e proprio corso basato su dei video con esempi e quant'altro, partedo da un'affermazione del buon Ombra/Luce :


Una cosa fantastica, VERAMENTE RISOLUTIVA che potete fare quando avete dei passaggi o addirittura dei brani interi particolarmente difficili è quella di mettere in atto questi punti:

1) andare PIANISSIMO (come posso descrivere il pianissimo? più lenti di una lumaca, una nota ogni 2 secondi o che so, dipende da voi, purchè sia di una lentezza spaventosa) e mantenere un grado di attenzione verso ciò che fate ELEVATISSIMO, al fine di istruire la mente riguardo a ciò che volete che poi lei metta in pratica. Concentratevi sul fatto che state istruendo il cervello e volete che memorizzi le cose da fare, perciò È FONDAMENTALE che facciate le cose nello stesso IDENTICO modo in cui le fareste se andaste veloci: fate caso a pennate (verso l'alto o verso il basso?), posizioni, quale dito fa cosa, come poter anticipare le note seguenti , ecc... insomma gli stessi identici movimenti che fareste in velocità ED ANZI, è proprio quello il momento di istruire la mente su ciò che vorrete fare quando marcerete a velocità di regime, per cui siate pignoli e verificate che tutto si svolga "come da copione". È IMPORTANTISSIMO CHE ANDIATE PIANO E CHE LE COSE CHE FATE LE FACCIATE CONSAPEVOLI CHE È LA MENTE CHE DEVE MEMORIZZARLE E DEVE POTERLE "RIVEDERE", COME SI RIGUARDA LA SCENA DI UN FILM.

Obbiettivo: riuscire a memorizzare visivamente a livello mentale sia le cose che faccio a livello meccanico che i suoni che produco in simultanea, proprio come se stessi suonando nella mia mente.  :idea:

2) Devo prendere la massima confidenza con l'esercizio, con i modi sopra descritti. Devo avere una tale confidenza (SVILUPPATA MOLTO LENTAMENTE, LENTISSIMAMENTE) con la parte che riesco a chiudere gli occhi e vedere il film: io che suono, sentendo i suoni che produco. I miei occhi, i miei sensi e le mie orecchie hanno fatto da videocamera e microfono e ora, posso chiaramente mettere via lo strumento e vedere il film di me che suono. Posso sentire i suoni, lentissimi, che producevo al punto 1.  :sweat:

3) Riprendi fuori il tuo film ogni volta che puoi: chiudi gli occhi e guardati suonare, ascoltando i suoni che produci. Tutto deve essere chiarissimo. La tua mente ha compreso pienamente ciò che desideri suonare, sia a livello acustico, sia meccanico. Riavvolgi e rivivi la cosa , ancora e ancora, decine di volte. In bagno, in autobus, sulla metro, prima di andare a letto, appena sveglio, quando hai un minuto in pausa pranzo o mentre sei sul divano (la cosa importante è che tu non abbia distrazioni e che ci sia il silenzio necessario). Chiudi gli occhi e vivi la tua performance LENTAMENTE.  :roll eyes:

4) Decine di volte dopo aver vissuto il tuo "sogno", riprendi lo strumento e svolgi l'esercizio. Sarà MOLTO PIU' FLUIDO E POTRAI (PROBABILMENTE) INIZIARE AD ACCELERARE. Continua il tutto con il metronomo e valuta se e quando potrai accelerare.



*************************************************



Ora, io vi lancio una nuova sfida:

- prendete un esercizio che trovate particolarmente difficile (basta anche un breve passaggio o se preferite allargate ad breve stralcio di brano, vedete voi.. può essere roba di accordi, di scale, di esercizi, di movimenti, di quello che volete).

- svolgete l'esercizio sopra descritto CORRETTAMENTE (siate più lenti della lentezza stessa e concentratevi sul fatto che state istruendo la mente: parlatele come fosse un altro individuo, se serve)

- ditemi se non vi ha giovato e siccome ne ho certezza : STUPITEVI DI QUANTO AVETE FATTO PRIMA E MEGLIO di tante altre volte in cui vi esercitavate solo sullo strumento.



Lo farete ? Sono proprio curioso di sentire le vostre risposte.
Vi prego, fatelo come esperienza e nei prossimi giorni,  ditemi se avete visto dei miglioramenti nell'arte di apprendere.

E'ancora un po' presto per dare risposte assolute comunque, per quanto riguarda la lentezza sono d'accordissimo.
Posso dire che lo sapevo già; lo sappiamo tutti ma purtroppo spesso si dimentica.. e ridarmi un freno ha giovato parecchio.
Anzi, ho frenato molto più di quanto non avessi mai fatto e i risultati si sono visti subito.

Per quando riguarda la parte più "meditativa" devo dire che duro un po' fatica ad arrivare a figurarmi situazioni complesse senza lo strumento in mano.
Non ho dubbi che possa funzionare ma ci riesco male.
Ho provato sia con una parte di solo che con una successione di accordi: la prima si "immagina" meglio la seconda non riesco a figurarmela con precisione.
Ma probabilmente è una questione di allenamento.

Per il resto sono d'accordo con Moonchild, sei un ottimo didatta.
Grazie.





Vu-meter

Grazie Simo, gentilissimo.  :abbraccio:

Riguardo l'immaginazione, prova con "spezzoni" più brevi. Piano piano, riuscirai ad allungare i tempi.  ;D
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Ombra/luce

Un'altra cosa che io tendo a fare e che mi ha dato buoni risultati, diventando una costante quando studio, è il crearmi piccoli esercizi o motivetti che richiedano di fare le cose che sto trattando in quel momento, in modo da arrivare a pensarlo e farlo in maniera del tutto naturale, quindi parte del mio repertorio. Un concetto teorico o tecnico generalmente non lo relego solo a quel che me lo richiede, ci costruisco appunto esercizi sopra da me inventati o ci compongo qualche brano personale, con il solo scopo di trovarmi a trattare maggiormente quella cosa che sto trattando in modo da fare parte del mio repertorio, da pensarlo in automatico. Mi si crea proprio curiosità, una specie di alchimia musicale, "e se lo faccio così? E se lo faccio colà? Se lo faccio modificando questo o quello, se lo faccio con altre note e tonalità, se lo inserisco in quell'altro pezzo, se lo faccio prima o dopo di quell'altro concetto o tecnica?". Insomma, da un piccolo concetto ci ricamo sopra tonnellate di prove, esperimenti ed alchimie musicali, a volte anche allungando a dismisura lo studio in questione, cosa che poi, facendo e rifacendo, mi fa immagazzinare quella cosa molto a fondo.
Ut queant laxis

Vu-meter

Perfetto.  :101010:  È proprio una delle tante "tecniche" che si possono mettere in campo per memorizzare meglio e con maggiore utilità certi bei passaggi. :bravo2:

In un certo senso, è come il gioco per i bambini. Impari divertendoti.
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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 19 Gennaio, 2023, 06:52 AMIn un certo senso, è come il gioco per i bambini. Impari divertendoti.
Esattamente, questa cosa su di me è positivissima, perchè appunto mi genera divertimento e curiosità, quindi piacere in quel che sto facendo, nel mentre che tratto quella cosa lì! Mi è fondamentale testare con mano per capire, non c'è nessun testo che mi aiuti di più di provare poi quel che ho letto, testarlo sullo strumento e capirlo!

Insomma, per capire che il martello fa male devo tirarmi la martellata sul dito e devo farlo anche in tante angolazioni diverse per capirne il tipo di dolore!  :laughing:   
Ut queant laxis

Ombra/luce

Sto iniziando a comprendere ultimamente che, perlomeno per come funziona la mia mente, senza generalizzarlo a tutti, è decisamente meglio imparare prima il "telaio" di un brano che partire già abbellendolo. Ho scoperto che, soprattutto brani di certa complessità esecutiva, è controproducente abbellirli senza gestirli al punto da suonarli rilassati e senza tensioni, è aggiungere difficoltà su qualcosa che già in versione base ci dà ancora delle difficoltà, pertanto ormai sono entrato nel mood dove, se inizio l'apprendimento di un brano o di un passaggio, faccio in modo che io arrivi a gestirlo in scioltezza prima di espanderlo o abbellirlo, la versione base dev'essere qualcosa che mi viene in tale semplicità ormai che aggiungere nuove difficoltà mi porta a un processo non troppo intricato e complicato da incartarmici ancora di più o rischiare di steccare una volta si e una no. Sto trovando, più che in altri momenti, fondamentale impararlo nella sua versione più scarna e solo dopo aggiungere, il telaio però deve venirmi naturale, come ogni aggiunta, al massimo può portarmi ad esercitarmi un pò, però non deve diventare una difficoltà in più su qualcosa che già quella mi risulta ancora difficile. Non è che prima non lo sapessi eh, più che altro a volte mi capitava di fare le cose sapendo di sbagliare, adesso invece sto tendendo di più ad essere rigoroso nel lavorare per gradi.

Voi che ne pensate?
Ut queant laxis

Vu-meter

Sono totalmente d'accordo con te, caro. :abbraccio:
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Santano


Ombra/luce

Citazione di: Santano il 06 Aprile, 2023, 04:46 PMCosa intendi per telaio?
La versione di base o addirittura semplificata, che mantenga però la struttura che vogliamo suonare! Io tendevo molto ad abbellire i brani che imparavo, tendo molto a farlo ancora, però effettivamente non gestendo ad occhi chiusi e senza tensione ancora quei brani mi aggiungevo difficoltà su altre difficoltà da essere superate ancora in corso d'opera . Ora mi sto forzando di più a non divagare o, a seconda della complessità di cosa mi accingo a suonare, ricercare magari come inizio versioni semplificate, gestire quelle senza errori e in scioltezza e poi man  mano aggiungere difficoltà varie che non mi si addizionino ad altre difficoltà che sto trovando.
Ut queant laxis

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