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Ehi tu, dov'è che vuoi arrivare?

Aperto da Ombra/luce, 28 Novembre, 2022, 05:33 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Ombra/luce

Mi stavo chiedendo, noi, con la chitarra, dov'è che vogliamo arrivare? La visualizziamo la meta finale del nostro viaggio? Al di là delle fantasticherie, dov'è che vogliamo arrivare? qual'è il nostro metro di giudizio per sentirci finalmente realizzati con la chitarra (sempre che non ci si senta già)?

Per quanto riguarda me, temo proprio che non abbia le idee ben chiare, inseguo sempre qualcosa che è più avanti, cosa che ahimè tende a darmi insoddisfazione del mio stadio, magari faccio anche belle cose all'orecchio di amici, però tendo a non accorgermene, sento sempre che là fuori c'è molto di più rispetto a me e che ho ancora tanta strada, però mi chiedo, facendo un esame di coscienza, tanta strada per arrivare dove? Chi me lo fa fare a inseguire ciò che è più avanti di dove sono io, finendo all'infinito a inseguire qualcosa, perchè alla fine ogni gradino raggiunto, ce ne sarà sempre uno dopo? Perchè mai devo ricercare qualcosa di più difficile la volta dopo e rigettare ciò che, per il mio stadio, è ormai troppo semplice, come se dovessi per forza salire ogni volta un gradino di difficoltà, per arrivare non so nemmeno dove? E' così fondamentale cercare di diventare sempre più bravi finendo per non visualizzare mai la meta di arrivo, non è forse mero egocentrismo fine a sè stesso, una difficoltà ad accettare che ci sarà sempre chi è più avanti, che porta a ricercare di avvicinarvisi all'infinito, finendo per non visualizzare più una meta di arrivo? Sono domande che faccio a me stesso, non parlo per nessun altro naturalmente.
E' un pò uno sclero di prima mattina, lo so, però può essere spunto di dialogo e di ragionamento personale!

Dove volete arrivare con la chitarra, qual'è il momento in cui direte "finalmente ho percorso la strada che sognavo quando ho comprato la mia prima chitiarra, ora posso fermarmi"? Qual'è la fine di questo viaggio e il raggiungimento della vostra meta?

Dite la vostra, magari anche ponendovi domande a voi stessi, come ho fatto io!
Ut queant laxis

dragon_g



Ombra/luce

Ut queant laxis

elzeviro

qualcuno ha già detto: "il percorso è già la mèta".

Ombra/luce

Citazione di: Elzeviro il 28 Novembre, 2022, 06:44 AMqualcuno ha già detto: "il percorso è già la mèta".
Non male come frase.. :-\
Ut queant laxis

Vu-meter

Da parte mia, ho raggiunto alcuni obbiettivi che mi ero posto. La cosa forse curiosa (ma non so poi quanto, in verità) è che erano obiettivi di comprensione, più che tecnici.
Volevo capire come e perché alcune armonie sviluppano in me forti sensazioni, come e perché erano state scritte, come si improvvisa, quali tecniche sono legate all'improvvisazione, perché si sceglie una scala, un modo, un arpeggio, un ritmo e come gestire il seguito, creando un racconto, quali cose fossero importanti per la formazione di un suono, ecc..

Non è mai un viaggio finito ed è giusto che sia così. Già solo la teoria può durare anni, poi ci sono gli stili. C'è chi sceglierà di super-imporre un certo arpeggio e chi sceglierà una certa scala per fermare lo stesso identico momento in modi diversi.

La maggioranza, per fortuna, non arriva mai e chi "arriva" perde interesse e entusiasmo.

All'inizio, per fare un esempio, mi accorsi subito che se suonavo discretamente un brano, non lo ascoltavo più e spesso, lo stesso mi deludeva e lo rivalutavo come un brano assai meno interessante di quanto non fosse prima di suonarlo.

Se pensi di "possedere" qualcosa, è facile perdere interesse per essa. La musica, per fortuna, può essere un viaggio senza fine, se la tua disposizione è quella di lanciarti in sfide sane, dettate solo dalla curiosità e dalla voglia di capire e crescere, senza sentire mai che sei giunto al capolinea. Credo che il trucco sia darsi un nuovo capolinea.
Se invece rincorri le cose con smania, ti porterai un'eterna sofferenza dentro. Se ti poni un obiettivo e lo raggiungi e non vedi che sei solo arrivato ad una tappa, ma non hai ancora raggiunto il vertice, perderai interesse.
Conviene cercare di pensare che mentre la scali, la montagna cresca assieme a te. O se preferisci, pensa alla presunta felicità di Sisifo, mentre guarda la pietra nuovamente rotolata giù.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 28 Novembre, 2022, 07:07 AMAll'inizio, per fare un esempio, mi accorsi subito che se suonavo discretamente un brano, non lo ascoltavo più e spesso, lo stesso mi deludeva e lo rivalutavo come un brano assai meno interessante di quanto non fosse prima di suonarlo.
Questa cosa la capisco molto bene e ho cercato di limarla e trattenerla perchè non sta scritto da nessuna parte che per essere di valore qualcosa equivalga a fare i giocolieri con lo strumento.. eppure dopo che una cosa la imparo effettivamente ne perdo di interesse, mi viene da ricercare immediatamente dopo quel passo successivo, quella difficoltà maggiore, che forse mi fa distogliere lo sguardo da un fine ultimo, ovvero emettere io stesso della musica, senza limitarmi soltanto ad amarla ascoltandola.

Comunque quel che dici in tutto il post mi fa ragionare molto, quella ricerca di un vertice, anche impossibile, quindi egocentrica, devo cercare di togliermela perchè è malsana e tende a lasciarmi una continua insoddisfazione, senza permettermi di gioire delle cose che mi escono bene.. perchè là fuori c'è chi lo fa meglio, quindi mi diventa più una sfida personale a inseguire un ideale che godere dei miei passi con lo strumento, e questo vale pure col pianoforte!
Ut queant laxis


Vu-meter

C'è anche da dire che tutti, comunque, passiamo dei periodi in cui questa autovalutazione negativa salta fuori e ci fa soffrire... Non sei solo. :abbraccio:
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Santano

Citazione di: Vu-meter il 28 Novembre, 2022, 07:07 AMConviene cercare di pensare che mentre la scali, la montagna cresca assieme a te. O se preferisci, pensa alla presunta felicità di Sisifo, mentre guarda la pietra nuovamente rotolata giù.

Bella questa similitudine, in fondo cerco di fare come sopra anche se a volte mi demoralizzo

Vu-meter

Citazione di: Santano il 28 Novembre, 2022, 01:28 PMBella questa similitudine, in fondo cerco di fare come sopra anche se a volte mi demoralizzo


Capita a tutti, spesso siamo più esigenti da noi stessi che dagli altri.
:abbraccio:
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Santano

Citazione di: Vu-meter il 28 Novembre, 2022, 07:41 AMC'è anche da dire che tutti, comunque, passiamo dei periodi in cui questa autovalutazione negativa salta fuori

Devo dire che da anni non mi succede più di cadere nel periodo nero. Prima il pericolo era sempre imminente, spesso abbandonavo la chitarra per mesi, mi ritrovavo col morale a terra

Ombra/luce

Citazione di: Santano il 30 Novembre, 2022, 07:51 PMDevo dire che da anni non mi succede più di cadere nel periodo nero. Prima il pericolo era sempre imminente, spesso abbandonavo la chitarra per mesi, mi ritrovavo col morale a terra
Ma più che abbandonare si parlava della tendenza a svalutare dei brani che magari da ascoltatori amavamo, solo perchè ci risultavano semplici da suonare. La tendenza, prettamente degli "addetti ai lavori" a valutare la forza di una canzone solo in base a quanto questa sia complessa!
Ut queant laxis

robland

Abbiamo idee che contano molto per noi ed altre che, anche se le esplicitiamo ad alta voce urbi et orbi, in realtà non sono una priorità.
Per me ad esempio delineare un traguardo non è mai stata una cosa importante. Potrei fare uno sforzo e buttare giù una bozza di obiettivo ma la disattenderei il giorno dopo. Il mio vero obiettivo infatti è divertirmi, giorno dopo giorno, e godermi ogni singola suonata, ogni singola nota anche quando si tratta di un esercizio noioso e ripetitivo.
Il mio obiettivo è mantenere viva la fiamma, alimentarla, continuare a essere affamato a 360 gradi (tecnica, teoria, precisione, brani, ascolto, qualunque cosa). Se un giorno ho voglia di colmare delle lacune, bene: mi metto sotto e mi dedico all'apprendimento; ma senza forzarmi, altrimenti va benissimo anche accompagnare un brano o suonare quattro lick a chitarra spenta.
Vorrei solo evitare di accasciarmi addormentato sulla chitarra per il sonno e la stanchezza come ieri ad esempio, perché lo trovo un quadretto piuttosto deprimente.  :laughing:



Ombra/luce

Citazione di: robland il 01 Dicembre, 2022, 10:15 AMAbbiamo idee che contano molto per noi ed altre che, anche se le esplicitiamo ad alta voce urbi et orbi, in realtà non sono una priorità.
Per me ad esempio delineare un traguardo non è mai stata una cosa importante. Potrei fare uno sforzo e buttare giù una bozza di obiettivo ma la disattenderei il giorno dopo. Il mio vero obiettivo infatti è divertirmi, giorno dopo giorno, e godermi ogni singola suonata, ogni singola nota anche quando si tratta di un esercizio noioso e ripetitivo.
Il mio obiettivo è mantenere viva la fiamma, alimentarla, continuare a essere affamato a 360 gradi (tecnica, teoria, precisione, brani, ascolto, qualunque cosa). Se un giorno ho voglia di colmare delle lacune, bene: mi metto sotto e mi dedico all'apprendimento; ma senza forzarmi, altrimenti va benissimo anche accompagnare un brano o suonare quattro lick a chitarra spenta.
Vorrei solo evitare di accasciarmi addormentato sulla chitarra per il sonno e la stanchezza come ieri ad esempio, perché lo trovo un quadretto piuttosto deprimente.  :laughing:


Parole molto belle ed appassionate che sicuramente insegnano!
Ut queant laxis

Moonchild

Interessante discussione... Sono passati già 2 anni da quando ho deciso di riprendere a suonare la chitarra. L'obbiettivo iniziale era quello di divertirmi più possibile e riuscire ad ottenere un playing più efficace rispetto ai tempi che furono e mettere su un repertorio di cover piu ampio rispetto al passato, sfruttando le tante risorse che oggi abbiamo a disposizione e che ai miei tempi non c'erano.
Il primo anno è stato positivo anche perchè, ripartendo da zero, i miglioramenti erano costanti e quotidiani, ma negli ultimi mesi sto attraversando un periodo buio in quanto fatico a migliorare e ad ottenere risultati soddisfacenti, in particolare con la plettrata alternata. A volte ho la sensazione di sprecare tempo prezioso che potrei dedicare maggiormente allo studio di brani, teoria ecc... invece passo ore e ore a fare esercizi di tecnica senza ottenere i risultati sperati... Quando ho ripreso 2 anni fa, mi ero promesso di non focalizzarmi troppo sulla tecnica appunto per evitare di incorrere in una spirale negativa come mi accadde anche da ragazzo. Ma mi rendo anche conto che una buona tecnica è indispensabile per riuscire nel progetto che ho in mente. Tutto ciò è molto frustrante... non nego che a volte ho la tentazione di mollare, ma poi mi passa... soprattutto quando penso a tutto quello che ho investito in chitarre...  :D

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