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Pedaliera ibrida, ovvero analogico + digitale

Aperto da Santano, 05 Maggio, 2022, 07:28 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Santano

Citazione di: LewsTherin il 06 Maggio, 2022, 04:53 PM
Questo dipende, in effetti, dal modeler o multieffetto in questione...
Ti porto l'esempio di Headrush perchè è la nomenclatura che conosco meglio, ma tendenzialmente può essere riportato anche su tutti gli altri.
Hai innanzitutto il concetto di "Rig", che è poi quello che il rig è nella realtà: una catena di effetti (di qualsiasi tipo).
In modalità "Stomp" ogni pedale può fare una di queste due cose: accendere e spegnere un effetto, oppure selezionare una "Scene".
Una "Scene" non è altro che una "condizione" del "Rig" con alcuni effetti accesi e altri no (a scelta, chiaramente). Quindi in questo senso sì: agisce esattamente come un looper. Latenza zero.
A dire la verità ha un plus rispetto a un semplice looper: oltre che accendere/spegnere gli effetti, può richiamare dei preset degli stessi. Ad esempio io nel mio Rig "Crunch" ho 3 scene e 5 stomp:

  • la scena "Normal", in cui c'è solo compressore, ampli, riverbero e il delay spento ma con preset "solo" (quindi tempo medio-lungo, più ripetizioni), overdrive e boost spenti
  • la scena "Slapback", uguale alla normal ma si aggiunge anche un delay con preset slapback (quindi tempo brevissimo, una sola ripetizione), overdrive e boost spenti
  • la scena "Lead", in cui viene acceso il delay (mantenendo il preset che era già stato richiamato, quindi "solo" o "slapback")
  • 5 stomp che posso usare per accendere e spegnere alcuni effetti indipendentemente dalla scena in cui mi trovo: delay, rivebero, chorus, boost, overdrive
Poi chiaramente puoi anche portarti in modalità "Rigs" e cambiare l'intero rig ogni volta che premi un peadale, ma in questo caso potrebbe essersci una breve latenza.
Tutta questa roba, per me che suono e faccio backing vocals (molto molto frequentemente), è una manna, perchè non devo mai e poi mai staccare le mani dalla chitarra o premere più di 2 pulsanti in sequenza per stravolgere completamente il suono.
Chiaramente con i 12 pedali della Pedalboard hai più possibilità, ma un po' di ansia del "aspetta, starò premendo il pedale giusto?" oppure "dov'è il preset per il solo?" c'è (almeno finchè non ti abitui), ma su una Gigboard che ha solo 4 pedali diventa tutto più easy. Ah e in questo senso i display o quantomeno i led colorati sono davvero comodi.

Tutti questi concetti sono presenti su tutte le pedaliere Headrush e, con nomi diversi, funzionano sicuramente sugli altri marchi "ammiragli", al massimo con limitazioni dovute alla quantità di pedali (es. su Helix usa la nomenclatura che hai citato tu, con cui però io non mi trovo molto a mio agio perchè non l'ho mai approfondita più di tanto).

Scusa per lo sproloquio  :lol:

Ti ringrazio tantissimo, mi hai chiarito molti passaggi, in più hai capito esattamente le mie esigenze  :abbraccio:

Santano


A vedere il video mi sono ritrovato nei panni del padre..  :acci:


robland

Citazione di: Santano il 28 Maggio, 2022, 02:48 PM

A vedere il video mi sono ritrovato nei panni del padre..  :acci:

A vedere il video ho pensato sinceramente di essere assai meno paziente del padre.  :acci:

Santano

Ieri sera ho scambiato due parole con un fruitore delle salette a pagamento. A un certo punto, visto il percorso simile sull'esperienza degli effetti, gli chiedo della pedaliera. Mi racconta che da tre anni è passato al digitale cambiando diversi sistemi senza soddisfazione, fino ad approdare a un mix che gli garantisce il suono che ha sempre desiderato. In pratica consiglia di entrare nel multieffetto digitale con un suono "pronto" ossia che in partenza sia già bello alle sue orecchie. Nella catena parte con chitarra, compressore, overdrive, entra nello stomp, esce con un altro overdrive che gli serve da boost (per clippare, uso il termine esatto) e va nell'ampli. Egli asserisce di aver trovato la quadra o quantomeno avvicinarsi al suono che ha in testa.

Vu-meter

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Piero_93

Citazione di: Santano il 18 Ottobre, 2022, 01:50 PMNella catena parte con chitarra, compressore, overdrive, entra nello stomp, esce con un altro overdrive che gli serve da boost (per clippare, uso il termine esatto) e va nell'ampli.
Stomp immagino che sia la pedaliera digitale giusto? Poi non ho capito però cosa intenda con "per clippare"...

In ogni caso, secondo me è un setup intelligente (che ho usato per tanto anche io) se ti piace avere alcune parti del setup analogiche (nel mio caso le distorsioni, perchè la GT-10 faceva un po' schifo da quel punto di vista).
Ma secondo me c'è poco da preoccuparsi a priori, poi tanto una volta che inserisci in catena un bel pedalone digitale vuoi che non ti venga voglia di fare tutti gli esperimenti del caso? Alla fine è un mondo così personale che sono tutte soluzioni valide, e avere un pedale fisico e l'altro virtuale o viceversa è davvero questione di gusto!
Ex nome: LewsTherin
Powered By:
Guitar: Charvel San Dimas ('09), Martin DCPA4 Siris, Eko S-350
Amps & Effects: Geloso G213 & 2x12 G12T75 (Marshall 1936 Clone), Hughes & Kettner Edition Blue 15-r, Headrush Pedalboard + Vari DIY

b3st1a

Guarda, tutto dipende da quello che si vuole ottenere e dalle proprie esigenze personali. A mio avviso un mix tra pedali analogici e digitali unita ad un ampli valvolare (soluzione che io ho adottato per qualche anno, vedi foto) è un'ottima soluzione per avere un bel suono di base, un ascolto "rassicurante" (il classico ampli dietro il fondoschiena a cui siamo abituati da sempre) e, al tempo stesso, grande versatilità e comodità di utilizzo. Con questo tipo di sistema ho ottenuto dei suoni fantastici (anche se non a livello di quelli che avevo usando esclusivamente pedali singoli, scelti ad uno ad uno) e probabilmente lo userei ancora se avessi le stesse esigenze di qualche anno fa. Se, però, questa modalità è adottata con ampli che cambiano di volta in volta in base a ciò che si trova (mi dici che è un utente di salette a pagamento), i risultati rischiano di essere molto altalenanti. Comunque, come dico ogni volta in questi casi...a ognuno il suo! ::)



Santano

Citazione di: b3st1a il 18 Ottobre, 2022, 03:18 PMSe, però, questa modalità è adottata con ampli che cambiano di volta in volta in base a ciò che si trova (mi dici che è un utente di salette a pagamento), i risultati rischiano di essere molto altalenanti. Comunque, come dico ogni volta in questi casi...a ognuno il suo! ::)



Il discorso sugli ampli che trovi nelle salette ci sta tutto, anch'io patisco questo problema e generalmente risolvo prenotando con tempismo la stessa sala così da avere lo stesso amplificatore.
Infatti temo sempre di non avere in sala i suoni preparati a casa

Davids

Citazione di: Santano il 18 Ottobre, 2022, 01:50 PMIeri sera ho scambiato due parole con un fruitore delle salette a pagamento. A un certo punto, visto il percorso simile sull'esperienza degli effetti, gli chiedo della pedaliera. Mi racconta che da tre anni è passato al digitale cambiando diversi sistemi senza soddisfazione, fino ad approdare a un mix che gli garantisce il suono che ha sempre desiderato. In pratica consiglia di entrare nel multieffetto digitale con un suono "pronto" ossia che in partenza sia già bello alle sue orecchie. Nella catena parte con chitarra, compressore, overdrive, entra nello stomp, esce con un altro overdrive che gli serve da boost (per clippare, uso il termine esatto) e va nell'ampli. Egli asserisce di aver trovato la quadra o quantomeno avvicinarsi al suono che ha in testa.

Però questo non è "passare al digitale" e nemmeno suonare in ibrido (ampli+loadbox), ma è usare una normale pedaliera e un normale ampli, facendo però modulazioni, delay e riverberi con un pedale digitale che li contiene tutti. Non è tanto diverso, concettualmente parlando, rispetto a:

chitarra-compressore-overdrive-Strymon Mobius-Strymon Timeline-ampli

Pedaliere simili si vedono in giro da almeno 10 anni.



Passare al digitale significa usare simulazioni di ampli e cassa. Magari mettere anche degli overdrive analogici prima, ma ampli e cassa devono essere simulati e si deve finire dentro una cassa attiva.
:kingot:

Seventytwo

Di recente sto sperimentando diverse situazioni di setup in base a dove vado a fare le prove.

Diciamo che dopo lungo tempo passato in salette più o meno attrezzate adesso ho la fortuna di suonare alternativamente a casa di uno tra il tastierista o il batterista.

Due situazioni diverse.

Situazione 1:

Suoniamo in una stanza in mansarda con travi in legno ( di recente costruzione) tappezzata al meglio con materiale fono assorbente. Sono pannelli in simil polistirolo non esattamente per scopo musicale, che mettiamo in punti specifici (ma dobbiamo rimovere a fine prove). Aiutano un po' non tanto, il resto lo fa la stanza.
Batteria acustica stoppata al meglio (comunque il batterista non è un picchiatore).
2 casse montarbo vecchie ma valide e mixer Mackie (solo box attacchi) comandato da app (ognuno può agire con il cell dalla app volendo).
Basso in diretta.
Chitarre acustiche nel PA.
Tastiere/Piano idem.
In questa condizione per l'elettrica uso l'ampli (generalmente il DT25 Line 6) quindi il setup è:Xelix LT senza IR nel return dell'ampli che fa quindi da finale/cassa. Chitarra quella che più mi ispira.
Aggiungo dall'uscita direct del line 6 un XLR che mette la chitarra anche nel PA (soprattutto per gli altri visto che l'ampli è girato frontalmente nella mia direzione).

Per fortuna i vicini non protestano (anche perchè cerchiamo di non sforare l'orario delle 21:00 max di fine prove) e comunque teniamo volumi accettabili.

In questa modalità la soddisfazione è 8/9 su 10.
A questo va aggiunto che, siccome sono pure il cantante, la voce esce molto bene e si riescono a sfruttare al meglio i vantaggi di una voce ben amplificata.

Situazione 2:

Saletta piccola  in tavernetta,
acusticamente isolata verso l'esterno e ben sonorizzata all'interno. Diciamo un ambiente piccolo ma davvero ben attrezzato.
Batteria elettronica
Piano Tastiere in diretta
Chitarre acustiche in diretta come le voci
Chitarra elettrica nella Xelix LT > uscita nel PA (utilizzo le IR in base ai vari preset e ampli utilizzati).

In questa saletta solitamente suoniamo in cuffia ma abbiamo suonato anche nelle casse (piccole e poco performanti).

Comunque sia in questa configurazione soddisfazione:

Per l'acustica 7/8 su 10
Per l'elettrica 5/6 su 10.
Voce 6/7 su 10

Insomma per concludere la pedaliera con tanto di IR diretta nel mixer (anche dopo diversi tentativi di ottimizzare i suoni) a me non strappa il sorriso.
Si può provare certo, ma i suoni sono meno belli, e nel mix comunque sia emerge molto di meno.

Continuerò a tentare di ottimizzare la situazione 2 ma, non mi darà mai la stessa soddisfazione del suonare live un po' alla vecchia maniera.

Vu-meter

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Prosit

Le salette che usiamo frequentare noi son dotate tutte di ampli a transistor di vecchia costruzione, di poco valore, con i loro pregi e difetti. E son più i difetti che i pregi perché un OCD suona in un modo su un valvolare, e in un altro su un transistor. Hai voglia di organizzare una pedalboard con pedalini boutique se poi, connessi a un Fender stage 100 un giorno e a un altro ampli ancora meno performante l'altro giorno, vengono mortificati e, con loro, si mortifica il tuo suono. A casa con i miei ampli ho suoni che mi piacciono e soddisfano. In live idem (li microfono). Nelle salette no, o perché l'ampli non è decente, o perché ho i suoni costruiti sui miei ampli che son diversi da quello, sia pur buono della saletta.
Quindi, non soddisfatto, ho sperimentato in diretta al PA prima con il solo Helix PodGo, poi con una pedaliera ibrida cioè pedali analogici che vanno nell'Iridium e dall'Iridium con le sue IR nel mixer e dal mixer alle casse del PA. Meglio la seconda della prima. Non ancora contento ho ampliato la seconda scelta collegando l'Iridium, oltre che con le sue IR al PA, anche al send-return dell'ampli di saletta senza IR: questa è l'unica soluzione che mi ha dato un minimo di soddisfazione.
Però a quel punto mi sono chiesto: tutto sto casino perché? Si i miei compagni di merende mi sentono meglio (dal PA anziché dal solo ampli), e però tutto ciò senza mai ottenere i suoni dei miei ampli quindi non godo e suono peggio.
Mi son ritirato dal digitale in diretta e son tornato a soffrire con i pessimi ampli che trovo nelle salette: alla fine della fiera ho capito che preferisco un suono meno bello ma più diretto e con una fonte "unica" che è quella dell'amplificatore dietro le gambe, il male minore.
Quando non resisto o ne ho abbastanza mi rimbocco le maniche, carico l'auto, porto uno dei miei ampli in saletta e tutto si appiana. Se, poi, lo microfono anche, non ho bisogno di altro.
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Santano

Citazione di: Prosit il 20 Ottobre, 2022, 08:20 PMLe salette che usiamo frequentare noi son dotate tutte di ampli a transistor di vecchia costruzione, di poco valore, con i loro pregi e difetti. E son più i difetti che i pregi perché un OCD suona in un modo su un valvolare, e in un altro su un transistor. Hai voglia di organizzare una pedalboard con pedalini boutique se poi, connessi a un Fender stage 100 un giorno e a un altro ampli ancora meno performante l'altro giorno, vengono mortificati e, con loro, si mortifica il tuo suono. A casa con i miei ampli ho suoni che mi piacciono e soddisfano. In live idem (li microfono). Nelle salette no, o perché l'ampli non è decente, o perché ho i suoni costruiti sui miei ampli che son diversi da quello, sia pur buono della saletta.
Quindi, non soddisfatto, ho sperimentato in diretta al PA prima con il solo Helix PodGo, poi con una pedaliera ibrida cioè pedali analogici che vanno nell'Iridium e dall'Iridium con le sue IR nel mixer e dal mixer alle casse del PA. Meglio la seconda della prima. Non ancora contento ho ampliato la seconda scelta collegando l'Iridium, oltre che con le sue IR al PA, anche al send-return dell'ampli di saletta senza IR: questa è l'unica soluzione che mi ha dato un minimo di soddisfazione.
Però a quel punto mi sono chiesto: tutto sto casino perché? Si i miei compagni di merende mi sentono meglio (dal PA anziché dal solo ampli), e però tutto ciò senza mai ottenere i suoni dei miei ampli quindi non godo e suono peggio.
Mi son ritirato dal digitale in diretta e son tornato a soffrire con i pessimi ampli che trovo nelle salette: alla fine della fiera ho capito che preferisco un suono meno bello ma più diretto e con una fonte "unica" che è quella dell'amplificatore dietro le gambe, il male minore.
Quando non resisto o ne ho abbastanza mi rimbocco le maniche, carico l'auto, porto uno dei miei ampli in saletta e tutto si appiana. Se, poi, lo microfono anche, non ho bisogno di altro.

Mi fai sentire meno solo..  :'(


Davids

Citazione di: Seventytwo il 20 Ottobre, 2022, 03:43 PMInsomma per concludere la pedaliera con tanto di IR diretta nel mixer (anche dopo diversi tentativi di ottimizzare i suoni) a me non strappa il sorriso.
Si può provare certo, ma i suoni sono meno belli, e nel mix comunque sia emerge molto di meno.

Continuerò a tentare di ottimizzare la situazione 2 ma, non mi darà mai la stessa soddisfazione del suonare live un po' alla vecchia maniera.

Perdono, ormai sono anziano e la memoria fa cilecca.
Questo topic nelle sue intenzioni, trattava di come sostituire modulazioni delay e riverberi con uno o due pedali digitali, non di "suonare in digitale" nel senso stretto del termine.

Per il resto concordo con te, sicuramente c'è meno soddisfazione a usare questi sistemi basati su IR e emulazioni. Soprattutto per quei generi che richiedono una interazione fisica con la cassa, e dove l'ampli è parte integrante del suono, come se fosse la naturale estensione della chitarra. Oppure se hai fatto un percorso di ricerca sonora che ti ha portato a trovare in quell'ampli, in quel pedale, in quella cassa, il TUO suono. Unico e inconfondibile, che non hai trovato in altri ampli e pedali, e che non puoi rimpiazzare tout-court con un quadratino sullo schermo di una pedaliera - premi l'icona del tonebender, e stai suonando il tonebender. In certi casi non funziona così...
Se invece fai heavymetal e usi la chitarra a mò di batteria, come disse Hetfield del suo modo di suonare, allora anche altre soluzioni possono andar bene. Alla fine è tutta questione di generi musicali e obiettivi.
Clapton settimana scorsa a Bologna aveva il palco pieno di Fender Tweed, i Metallica invece girano in tour da anni con gli AXE FX.
John Mayer suona con Dumble e Fender dal vivo e in studio, Tosin Abasi ha sempre usato solo Fractal.

Insomma, io credo che IR e digitale in generale non prenderanno mai piede nel blues e nel rock classico, c'è un gap troppo ampio tra ampli fisico e ampli emulato, mentre invece sono già una solida realtà nei generi più duri - dove il famoso "tocco" del chitarrista passa in secondo piano, e la partita si gioca tutta sui riff cattivi e su come la band nel suo complesso riesce a portare il ritmo.
Nella vita tutto è possibile, ma uno SRV ancora vivo con alle spalle un Kemper o un AXE FX, io non ce lo vedo :-) E voi?
:kingot:

Vu-meter

Chissà.. a volte mi chiedo cosa avrebbe fatto Mozart con un synth in mano.. ma penso che avrebbe creato ugualmente musica meravigliosa, a prescindere.
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