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Il suono, il suono, il suono ... e i contenuti ?

Aperto da Vu-meter, 21 Settembre, 2018, 09:30 PM

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Prosit

Ma non c'è dubbio che ognuno è libero di fare quel che vuole, e con qualsiasi aggeggio che desideri! Non sarò certo io a giudicarlo.
Mi spiace solo che tu Robland, abbia letto il mio post in senso diverso e quasi opposto: non ho mai giudicato le scelte di nessuno in nessun ambito, figuriamoci farlo in ambito musicale amatoriale come in questo forum. Peraltro, io sono proprio uno di quelli che il suono lo ricercano continuamente (non ritrovandosi quasi mai soddisfatto  ;D) pur restando un chitarraio piuttosto che un chitarrista; cioè sono proprio uno di quelli che invece di investire il proprio tempo e il proprio denaro perseguendo il fine di migliorare le proprie capacità di chitarrista, compositore ed esecutore, spesso preferiscono investirli in ricerca di "oggetti" materiali che producono suono, per il solo piacere di farlo. E ne traggo soddisfazione!
Ma sono altrettanto convinto che, per esempio, se voglio capire e studiare l'utilità degli intervalli di terza, quarta, quinta e così via, la ricerca della particolarità del suono o l'unicità dello strumento mi servono a ben poco.
Detto questo ... figurati tu che ... non giudico neanche me stesso! Mi va bene tutto: acquistare, ascoltare, provare, vendere, condividere. I miei obiettivi non sono neanche chiari e mutano di giorno in giorno.  Quindi, sentirti scrivere quanto sopra a seguito del mio post mi lascia veramente l'amaro in bocca. Una paternale di cui non c'era proprio bisogno e che non avrei mai pensato di meritare.
Può darsi che tu abbia cavalcato un equivoco, certo sottinteso al mio post?
E' possibile invece concordare sull'ipotesi che se l'obiettivo primo è migliorare il proprio guitar playing, questa sovrabbondanza di oggetti suonanti oggi disponibili nel mercato può risultare, spesso, una distrazione piuttosto che un incentivo? Che poi mi sembrava la base della discussione lanciata da Vu.
Oppure che, se l'obiettivo primo è "esprimere" qualcosa attraverso il proprio chitarrismo, la ricerca del suono dovrebbe essere un mezzo per raggiungere tale obiettivo piuttosto che sostituirsi ad esso? Oppure no? Perché la si potrebbe pensare anche diversamente e lì si che si cresce discutendo insieme.
Io non "incasello" nessuno. Non "sottendo" alcuna critica ad orientamenti che non sono i miei. Ti prego perciò affettuosamente, le prossime volte, di prestare più attenzione nell'attribuirmi giudizi affrettati.  :hug2:
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

elzeviro

Citazione di: Ombra/luce il 15 Luglio, 2022, 09:32 AMInsomma, noto che c'è una massiccia passione più verso il suono, che verso l'esercitazione atta a migliorarsi con lo strumento
non sono molto d'accordo: creare un certo suono che prima non c'era (p.es. quello dei fratelli Young: Gibson + Gretsch + Marshall; nonostante quasi sempre gli stessi tre accordi sul piano pentagrammatico) equivale esattamente all'invenzione di una nuova originale composizione: nel rock il suono (la sua ricerca) è parte integrantissima della composizione. E a volte la creazione di un bel sound può perfino sopperire alla mancanza di creatività nel comporre in senso stretto.


robland

Citazione di: Prosit il 15 Luglio, 2022, 01:29 PMMa non c'è dubbio che ognuno è libero di fare quel che vuole, e con qualsiasi aggeggio che desideri! Non sarò certo io a giudicarlo.
Mi spiace solo che tu Robland, abbia letto il mio post in senso diverso e quasi opposto: non ho mai giudicato le scelte di nessuno in nessun ambito, figuriamoci farlo in ambito musicale amatoriale come in questo forum. Peraltro, io sono proprio uno di quelli che il suono lo ricercano continuamente (non ritrovandosi quasi mai soddisfatto  ;D) pur restando un chitarraio piuttosto che un chitarrista; cioè sono proprio uno di quelli che invece di investire il proprio tempo e il proprio denaro perseguendo il fine di migliorare le proprie capacità di chitarrista, compositore ed esecutore, spesso preferiscono investirli in ricerca di "oggetti" materiali che producono suono, per il solo piacere di farlo. E ne traggo soddisfazione!
Ma sono altrettanto convinto che, per esempio, se voglio capire e studiare l'utilità degli intervalli di terza, quarta, quinta e così via, la ricerca della particolarità del suono o l'unicità dello strumento mi servono a ben poco.
Detto questo ... figurati tu che ... non giudico neanche me stesso! Mi va bene tutto: acquistare, ascoltare, provare, vendere, condividere. I miei obiettivi non sono neanche chiari e mutano di giorno in giorno.  Quindi, sentirti scrivere quanto sopra a seguito del mio post mi lascia veramente l'amaro in bocca. Una paternale di cui non c'era proprio bisogno e che non avrei mai pensato di meritare.
Può darsi che tu abbia cavalcato un equivoco, certo sottinteso al mio post?
E' possibile invece concordare sull'ipotesi che se l'obiettivo primo è migliorare il proprio guitar playing, questa sovrabbondanza di oggetti suonanti oggi disponibili nel mercato può risultare, spesso, una distrazione piuttosto che un incentivo? Che poi mi sembrava la base della discussione lanciata da Vu.
Oppure che, se l'obiettivo primo è "esprimere" qualcosa attraverso il proprio chitarrismo, la ricerca del suono dovrebbe essere un mezzo per raggiungere tale obiettivo piuttosto che sostituirsi ad esso? Oppure no? Perché la si potrebbe pensare anche diversamente e lì si che si cresce discutendo insieme.
Io non "incasello" nessuno. Non "sottendo" alcuna critica ad orientamenti che non sono i miei. Ti prego perciò affettuosamente, le prossime volte, di prestare più attenzione nell'attribuirmi giudizi affrettati.  :hug2:

Chiarisco. Non mi riferivo né a te, né a Ombra né a Vu né ad altri, nello specifico. Era una riflessione generale che partiva dallo spunto del discorso "se diventa un fine è la fine" per andare ben oltre. È una riflessione su centomila commenti letti negli anni, nessuno dei quali consideravo nello specifico. Ho argomentato a lungo proprio per spiegare i concetti sui quali ho voluto riflettere, che non sono concetti specifici né del tuo commento né di altri, che sono più circostanziati.
Ho toccato di striscio te all'inizio ponendo la domanda sul discorso della "fine" e ho toccato di striscio Vu alla fine sulla questione "quisquilie", ma il cuore del concetto era una mia riflessione estemporanea e astratta, come lo sono tutte le mie lunghe speculazioni. Diversamente, sarei stato più breve.  :D

P.s. se ce l'avessi avuta con qualcuno in particolare, avrei fatto esattamente quel che nel mio post dico di non fare.

Davids

Questi discorsi sul suono contrapposto alla tecnica, la strumentazione contrapposta all'espressione, sono vecchie tanto quanto sono vecchi i forum e le talkboards. Se riportate indietro le lancette a 15-20 anni fa, si facevano gli stessi discorsi nei primissimi forum a tema. Qualcuno forse ricorderà il forum di Varini, quello di Axe Magazine, quello di Musicoff in Italia, e il primissimo TGP e TDPRI negli Stati Uniti.
E' da quando i chitarristi hanno avuto la possibilità di discutere online tra di loro che ci si chiede dove si colloca il confine tra la sana ricerca sonora e l'onanismo da camera fine a sè stesso.
E avete tutti ragione e al tempo stesso torto.
E' vero che chi dedica molto tempo alla ricerca sonora, di solito ne dedica poco a suonare finendo per non affinare la sua tecnica, ma è altrettanto vero che un combo Blackstar assemblato in Cina non suona certo come un Fender Bassman del 1965.
E' vero che "il suono è nelle mani", ma se vuoi imparare a suonare gli U2 e non hai un delay multitap, con la tecnica da sola non vai da nessuna parte.
Se hai sempre usato dei cavi da 2€ al metro, ci sta pretendere qualcosa di meglio. Quando sono passato ai Klotz e ai Mogami, la mia chitarra è rinata, ho notato maggiore pulizia e definizione nel segnale, mi pento di non averli presi prima. Diverso è se hai già dei Klotz da 50€, e cerchi il cavo da 300€. O se hai una Custom Shop, e cerchi la Private Stock o la signature.
La musica condivisa. E' questo che di solito manca a chi dedica molte energie, tempo e finanze all'acquisto di strumenti che si rivelano spesso superflui. Se hai la possibilità di suonare in un contesto di gruppo, il tempo da dedicare alla ricerca del nuovo pickup col filo in unobtanium e la chitarra fatta con legno della croce su cui è stato crocifisso Nostro Signore, viene meno. Ci rientro anche io in questa categoria, ma pur non suonando con nessuno, non ho mai speso follie in chitarre e ampli perchè consapevole che una chitarra da 4000€ tra le mie mani sarebbe sprecata.


Volevo spendere due paroline su questo

Citazione di: Vu-meter il 21 Settembre, 2018, 09:30 PMNon penso stessero a pensare ai cavi e neanche alla qualità dell'effetto, nè a tante altre "beghe" che oggi invece ci affliggono e che forse, fanno un po' ridere, perchè molti di noi, alla fine, vorrebbero ricreare quei suoni che ascoltano nei dischi e che sono prodotti con molte meno paranoie.
Certo, la ricerca sonora è sempre esistita, ma credo che fosse vissuta più come un mezzo che come un fine. Penso che comunque, la parte del leone la facessero comunque la ricerca armonica o melodica. Il suono era importante per valorizzare uno o entrambi questi aspetti.

ma vedo che hanno già risposto
I professionisti hanno da parte loro esperti, tecnici ed ingegneri del suono ed elettronici che lavorano per loro. Noi poveri mortali no.
E' stato citato Gilmour e le sue sperimentazioni. Ma Gilmour negli anni 70 registrava con Alan Parsons, non col primo scappato di casa in materia di mixing e mastering.
Noi poveri mortali non abbiamo un Alan Parsons a diposizione, nè possiamo accedere agli Abbey Road Studios come facevano i Beatles, per cui oltre a essere chitarristi, dobbiamo anche essere tecnici e ingegneri del suono.

Chiudo con una provocazione, che tanto provocazione poi non è. Se i link sono vietati, cancellateli, ma è per rendere meglio l'idea.
Secondo voi, è più fesso uno che ha una tecnica mediocre e spende 2500€ per una Custom Shop che non mangia, non beve, non paga assicurazione, e può restare chiusa in custodia per 50 anni senza deteriorarsi, anzi aumentando probabilmente il suo valore, o chi spende 4000€ - o anche solo 1800 - per un pappagallo che domani potrebbe scappare, essere mangiato dal gatto dei vicini o semplicemente morire di vecchiaia?
https://www.subito.it/animali/ara-chloroptera-femmina-2008-volo-libero-bari-447510643.htm
https://www.subito.it/animali/cacatua-eleonora-baby-torino-444158419.htm

E' più fesso uno che spende 600€ per un pedale fatto a mano negli Stati Uniti, o chi ne spende 840€ per un drone che in qualsiasi momento potrebbe precipitare in un lago, affondare a mare, perdersi in una scarpata?
https://store.dji.com/it/product/dji-mini-3-pro?set_country=IT&vid=113961

E' più fesso uno che spende 2000€ per un amplificatore che rimane al sicuro nella propria abitazione, o chi con la sua moto/auto va in pista, e fa un incidente che gli costa 3000€ di danni?
:kingot:

Ombra/luce

Allora, rispondendo un pò a tutti, io ancora qui non ho capito come si fanno i multiquote e doverlo fare manuale va mi impigrisce!  :laughing:

E' ovvio e sacrosanto che uno che deve suonare un brano di Hendrix un fuzz dovrebbe avercelo, stesso vale per suonare Gilmour o chicchessia, ci mancherebbe dicessi il contrario, non si può certo fare tutto ad ampli pulito, sarebbe pure una noia a una certa, io stesso ho sofferto il dover suonare solo pulito a causa dell'ampli valvolare che in un condominio faceva troppo rumore. Gli effetti e il suono sono ciò che rende interessante e affascinante il mondo delle chitarre elettriche, che gusto ci sarebbe altrimenti a suonare solo pulito, soprattutto per chi ci si affaccia, se mi dicessero di suonare pulito brani dove gli effetti hanno grande personalità non ne avrei nemmeno voglia a una certa. Non fraintendetemi, trovo onestamente sia una baggianata dire che la bellezza stia solo nelle mani in ambito elettrico, gli effetti e il suono sono importanti, però le mani sono altrettanto importanti e non in secondo piano, perchè dai in mano una acustica a Gilmour non è che suoni male, anzi. E' la mano il soggetto, mano  però sorretta ed enftizzata dal anche dal suono. In ambito elettrico sono importanti sia mano che suono.

Se l'acquisto è atto ad avere maggior modo di spaziare o di suonare correttamente brani che prevedono quel tipo di effettistica ben venga, quando ho comprato il modeler mi si è aperto un mondo di possibilità pressochè infinito, poi che il digitale piaccia o meno è questione di gusti , quel che io dico è un'altra cosa, è che io sono appassionato di chitarra, si specifichi, non di chitarra elettrica ma proprio della disciplina della chitarra, dello strumento in sè, dell'arte di mettere le mani su delle corde e produrre della musica, quindi mi esalto e trovo ispirazione nel vedere sia i grandi chitarristi elettrici che quelli classici allo stesso identico modo, insomma, il focus mi va all'arte del suonare lo strumento, poi tutto il resto sono i mezzi che permettono di arrivare a ciò che si desidera fare (per quanto un bell'effetto mi esalti, ovviamente, da appassionato di rock). Adesso immaginate il mondo della pittura, immaginate un aspirante pittore che dà il focus maggiore ai pennelli e alle tempere portando in secondo piano l'arte della pittura in sè, io questo denoto, un ribaltamento del focus su quello che è il soggetto principale e quello che è il mezzo.

Insomma, la ricerca del proprio setup è sacrosanta, fermo restando che ognuno è libero di appassionarsi e trovare serenità come preferisce e ci mancherebbe, solo che vorrei trovare maggior interesse verso la disciplina in sè e che non sia sempre tutto incentrato sull'hardware, come se questo fosse la cura di tutti i problemi e il soggetto principale, parlando sempre in livelli di principiantismo o comunque di amatorialità, badate. Ci sta comprarsi la custom shop, o l'ampli da 4000 euro, non è una discussione sui prezzi questa, è una discussione che sto spingendo verso i focus che portano ad avvicinarsi a questo strumento e che sono di maggiore impatto d'interesse rispetto ad altri più legati all'esercitazione, la tecnica e lo studio.

Quando intavolo un discorso con un amico (e me ne vengono tante di situazioni così che ho avuto negli ultimi anni) anch'esso appassionato e questo mi sta ore, a mitraglia logorroica a parlare di tutto il possibile hardware, con le stelle negli occhi, grondante di passione, che sta col telefonino in mano a cercare link da mandarmi di modelli di chitarre e quant'altro e poi si defila, sbadiglia o scappa proprio quando tocco argomenti di tecnica, di infarinature teoriche, di arte del suonare la chitarra lì un pò mi viene da chiedermelo, per quanto piaccia anche a me parlare di chitarre ed effetti: "ma è appassionato di chitarra o dei modelli di chitarra e dell'hardware che gli gira attorno?" E' come se un pittore si esalta quando gli parli di pennelli e sbadiglia quando gli parli dell'atto stesso di dipingere... o questo è un maestro pittore che ormai a parlare di cose basiche si annoia, che le ha trattate decadi fa, ma se è un amatore che sta imparando o in pieno scoppio di passione... ci vedo un pò un controsenso.. dovrebbe averne una voglia matta, è un'occasione per confrontarsi con altri, per apprendere qualcosa di nuovo, di correggere un qualche lacuna, di condividere il percorso fatto con altri.

. Quello che è certo è che la chitarra è uno strumento musicale difficile, come tutti i polifonici. Piano e chitarra richiedono molta dedizione, molto tempo da dedicargli, danno tante difficoltà e per mettercisi seriamente richiedono di fare un vero e proprio percorso di vita, scelte che sono veramente difficili e lo capisco bene. Purtroppo la chitarra è lo strumento più ambito in nel panorama rock ma tanto tanto complesso, quindi magari appunto in molti casi la GAS mantiene viva la passione, più che il parlare dell'esercitazione e studio, che sono le vere difficoltà a cui porta questa disciplina, quasi fossero una tortura autoinflitta per arrivare un giorno a divertisti :D.. e forse è più facile apprendere nozioni sull'hardware che mettersi di punta a studiare ed esercitarsi sodo, perchè altrimenti non mi sovviene altra ipotesi sul perchè succeda questo in maniera così preponderante. Forse perchè i tutorial e il web ha reso tutto molto frammentario e confusionario e, a meno di non seguire una linea retta con un insegnante, parecchi autodidatti si trovano in un calderone di nozioni da cui non riescono a uscire fuori, trovandosi con dei blocchi e stalli e rifugiandosi nell'hardware e nel consumismo legato allo strumento? O anche perchè l'avere tutto facile grazie ai tutorial e il web ha fatto calare il livello generale di attenzione nell'apprendimento?  Lo chiedo, non lo sto affermando. Voi che ne pensate?

@robland, ovviamente il mio è un pensiero personale, un esternare quello che vedo un pò in giro o perlomeno che percepisco secondo i miei ragionamenti, ovviamente sono del parere anch'io che ognuno si gestisce come vuole la sua passione! E' sottinteso.

Comunque sto appunto spiegando le sensazioni che ho io nel vedere certe cose, voi non abbiate problemi a spiegarmi le vostre, a dirmi di non essere d'accordo, magari nelle vostre opinioni posso anche trovare degli spunti interessanti di riflessione, siamo 8 miliardi di individui e sarebbe stolto e ottuso pensare che gli altri non possano insegnare qualcosa.
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Ombra/luce il 15 Luglio, 2022, 11:06 PM@robland, ovviamente il mio è un pensiero personale, un esternare quello che vedo un pò in giro o perlomeno che percepisco secondo i miei ragionamenti, ovviamente sono del parere anch'io che ognuno si gestisce come vuole la sua passione! E' sottinteso.

Comunque sto appunto spiegando le sensazioni che ho io nel vedere certe cose, voi non abbiate problemi a spiegarmi le vostre, a dirmi di non essere d'accordo, magari nelle vostre opinioni posso anche trovare degli spunti interessanti di riflessione, siamo 8 miliardi di individui e sarebbe stolto e ottuso pensare che gli altri non possano insegnare qualcosa.

Vedi, dire che uno la passione se la gestisce come vuole è facile. Ma non significa niente, è scontato. Quella era la conclusione del mio ragionamento, non un principio vago che vuole ammazzare una discussione (caso mai serve a circostanziarla).
Quello che intendo dire è che è impossibile entrare nella testa delle centinaia di migliaia di persone con chitarra in casa. Rischiamo di incasellare le persone in poche categorie facendo loro un grange torto, ma soprattutto facendolo alla nostra intelligenza. Che ne possiamo perché un tizio lontano mille chilometri da qui ha quaranta ampli o trecento pedali e magari suona sempre lo stesso brano da tre anni? Assai probabile che non avrà neanche molto in comune con un altro che sta dall'altra parte d'Italia e apparentemente fa la stessa cosa.
La chitarra non la guardano tutti come la guardi tu. A te magari può far bene alla psiche metterti sotto e impegnarti per riuscire in quello che stai facendo. Per altri sarà diverso e ottenere serenità o soddisfazione in altre innumerevoli forme. Come possiamo sapere come mai qualcuno è tanto attratto dalle cinghie colorate o dai delay o dai rack multieffetto, se non ce lo dice lui? E se questo gli crea più insoddisfazioni o soddisfazione e fugace e superficiale come possiamo desumerlo se uno non viene qui a dircelo?

Forse di una cosa possiamo prendere atto. Il rock è dominato dalla chitarra elettrica. Questi decenni hanno prodotto chitarristi celebri che hanno spaziato in tanti generi, tecniche e specialità. Questo ha generato un mercato che si è sbizzarrito a produrre qualunque aggeggio possibile connesso a questo strumento dominante nel suo ambito, che siano plettri, stand, pedali, tecnologie digitali, amplificazione, chitarre di ogni sorta dalle 6 alle 8 corde. Proprio questo boom della chitarra è responsabile di tutti i prodotti ad essa collegati.
Premesso ciò, vuoi che migliaia e migliaia di persone non ci si sarebbero tuffate a pesce coltivando ogni sorta di fantasia, sogno e desiderio? A prescindere dal fatto che lo strumento lo si suoni o meno, che ci si impegni o meno. Possiamo genericamente desumere che se metti nel frullatore una montagna di prodotti e un turbinio di desideri... ottieni quello che vediamo.  :D

Ombra/luce

Citazione di: robland il 17 Luglio, 2022, 12:38 PMForse di una cosa possiamo prendere atto. Il rock è dominato dalla chitarra elettrica. Questi decenni hanno prodotto chitarristi celebri che hanno spaziato in tanti generi, tecniche e specialità. Questo ha generato un mercato che si è sbizzarrito a produrre qualunque aggeggio possibile connesso a questo strumento dominante nel suo ambito, che siano plettri, stand, pedali, tecnologie digitali, amplificazione, chitarre di ogni sorta dalle 6 alle 8 corde. Proprio questo boom della chitarra è responsabile di tutti i prodotti ad essa collegati.

Ma secondo me in parte c'entra anche la globalizzazione del web e la facile fruizione di pubblicità, che arrivano alla massa con assai più semplicità. Oggi la facilità di reperimento di informazioni ha portato ad avere molta ma molta più "cultura" su tutto il mondo che gira attorno allo strumento, prima dovevi andare in negozio e generalmente ci andavi per due motivi, o eri già dentro a questo mondo, qualsiasi fosse lo stadio in cui ti trovavi o eri interessato a iniziare, ma dovevi andare in negozio. Io conosco persone che pur non suonando sanno cose che 20 anni fa sapevano gli appassionati che ci stavano dentro fino ai capelli, su qualsiasi strumento. Gli stessi influencer sono un veicolo di pubblicità estremamente remunerativo, sponsorizzando modelli di qualsivoglia aggeggio a masse di migliaia, se non centinaia di migliaia di utenti che li seguono, quindi pendono dalle loro labbra. Questo le aziende l'hanno ben fiutato.
Il mondo, con il social e il web di massa è cambiato completamente, com'è cambiata la fruibilità del materiale, centuplicatasi. Io prima del web di massa vedevo un sacco di gente vogliosa di iniziare ad apprendere la disciplina che si comprava un'unica chitarra, classica, acustica o anche elettrica e si esercitava su quella e basta, che gli rimaneva in casa decadi, oggi ciò è una cosa quasi impensabile, ti viene inculcato che devi avere la chitarra con l'humbucker, la chitarra con il single coil, perchè devi aver modo di spaziare, tante chitarre diverse per avere sound  diversi, cosa che prima era una cosa che facevano professionisti o amatori avanzati con band e necessità tali da richiedere un sacco di chitarre, amplificatori ed effetti,  ti viene inculcato che devi avere un botto di roba altrimenti non sei "professionale", non sei "cool" e "websocialmente" accolto come chitarrista che ci sa fare dalle masse social, poi inevitabilmente riversatosi anche al di fuori del social, indifferentemente da quale sia il tuo stadio e questo concetto viene bombardato e veicolato dai social di massa. Io questo non lo dico così, prima di Jamble ho frequentato altri forum, chiusi e l'andazzo era questo, più avevi e più eri accettato, come ci fosse un elite interna alla comunity. Io sono un internauta dai tempi di win 98 e vedo lato social, lato community l'andazzo.

Al di là delle scelte dettate dalle passioni, sfrenate che siano della gente, io ci sento che proprio tutto il sistema di massa dato dal social e lucro della televendita da parte di influencer ha spinto la concezione che per essere "professionale" o socialmente definibile un chitarrista devi avere un botto di roba anche costosa, non facendo distinsione dallo stadio in cui uno si trova, può aver iniziato da 3 mesi o da 2 anni, c'è questo "status symbol" che devi avere un botto di roba. Tu vedi youtuber con molto seguito che hanno 50 chitarre, roba super cool in casa e ti metti in testa che per affermarti come chitarrista websocialmente accolto devi avere l'ambaradam di roba costosa in casa, anche se hai iniziato da due mesi.
 
Ut queant laxis


robland

Citazione di: Ombra/luce il 17 Luglio, 2022, 08:50 PMMa secondo me in parte c'entra anche la globalizzazione del web e la facile fruizione di pubblicità, che arrivano alla massa con assai più semplicità. Oggi la facilità di reperimento di informazioni ha portato ad avere molta ma molta più "cultura" su tutto il mondo che gira attorno allo strumento, prima dovevi andare in negozio e generalmente ci andavi per due motivi, o eri già dentro a questo mondo, qualsiasi fosse lo stadio in cui ti trovavi o eri interessato a iniziare, ma dovevi andare in negozio. Io conosco persone che pur non suonando sanno cose che 20 anni fa sapevano gli appassionati che ci stavano dentro fino ai capelli, su qualsiasi strumento. Gli stessi influencer sono un veicolo di pubblicità estremamente remunerativo, sponsorizzando modelli di qualsivoglia aggeggio a masse di migliaia, se non centinaia di migliaia di utenti che li seguono, quindi pendono dalle loro labbra. Questo le aziende l'hanno ben fiutato.

Su questo non posso che concordare in toto, senza però andare oltre a livello di implicazioni in senso positivo o negativo.

Citazione di: Ombra/luce il 17 Luglio, 2022, 08:50 PMAl di là delle scelte dettate dalle passioni, sfrenate che siano della gente, io ci sento che proprio tutto il sistema di massa dato dal social e lucro della televendita da parte di influencer ha spinto la concezione che per essere "professionale" o socialmente definibile un chitarrista devi avere un botto di roba.

Qui invece non condivido. Il discorso della professionalità va oltre. Noto molto consapevolezza del fatto che avere più attrezzatura non ti dà nulla in più nemmeno nel miglioramento del proprio suono se poi non ci sbatti la testa sopra per utilizzarla proficuamente.

Elliott

A pensarci bene la chitarra elettrica - a differenza della classica - non ha un suono proprio per cui, il suono e già di per se un contenuto

Davids

Citazione di: Ombra/luce il 17 Luglio, 2022, 08:50 PMIo prima del web di massa vedevo un sacco di gente vogliosa di iniziare ad apprendere la disciplina che si comprava un'unica chitarra, classica, acustica o anche elettrica e si esercitava su quella e basta, che gli rimaneva in casa decadi, oggi ciò è una cosa quasi impensabile, ti viene inculcato che devi avere la chitarra con l'humbucker, la chitarra con il single coil, perchè devi aver modo di spaziare, tante chitarre diverse per avere sound  diversi, cosa che prima era una cosa che facevano professionisti o amatori avanzati con band e necessità tali da richiedere un sacco di chitarre, amplificatori ed effetti,  ti viene inculcato che devi avere un botto di roba altrimenti non sei "professionale", non sei "cool" e "websocialmente" accolto come chitarrista che ci sa fare dalle masse social, poi inevitabilmente riversatosi anche al di fuori del social, indifferentemente da quale sia il tuo stadio e questo concetto viene bombardato e veicolato dai social di massa. Io questo non lo dico così, prima di Jamble ho frequentato altri forum, chiusi e l'andazzo era questo, più avevi e più eri accettato, come ci fosse un elite interna alla comunity. Io sono un internauta dai tempi di win 98 e vedo lato social, lato community l'andazzo.

Al di là delle scelte dettate dalle passioni, sfrenate che siano della gente, io ci sento che proprio tutto il sistema di massa dato dal social e lucro della televendita da parte di influencer ha spinto la concezione che per essere "professionale" o socialmente definibile un chitarrista devi avere un botto di roba anche costosa, non facendo distinsione dallo stadio in cui uno si trova, può aver iniziato da 3 mesi o da 2 anni, c'è questo "status symbol" che devi avere un botto di roba. Tu vedi youtuber con molto seguito che hanno 50 chitarre, roba super cool in casa e ti metti in testa che per affermarti come chitarrista websocialmente accolto devi avere l'ambaradam di roba costosa in casa, anche se hai iniziato da due mesi.

Forse vediamo due web diversi, ma io noto l'esatto opposto.
Oggi grazie ai, o per colpa dei, social influencers e youtubers, esce ogni settimana la chitarra definitiva, quella che devi comprare assolutamente e che non ti farà sentire la mancanza di altro. Prendi un qualunque canale italiano di gear chitarristico, e ogni 7 giorni c'è qualcosa di nuovo che spazza tutto ciò che è arrivato prima. Non parliamo poi del discorso amplificazione. L'overdrive che suona come l'ampli, il simulatore che suona come l'ampli, la pedaliera digitale che suona come l'ampli.

Oggi l'idea che viene trasmessa ai giovani, ma pure ai meno giovani, è che con una chitarretta economica e una pedaliera digitale, sei a posto. Non ti serve altro. Che chi investe in chitarre e amplificatori buoni, è un dinosauro rimasto fermo ai tempi del cretaceo (o un cretino, a seconda di quanto si sente "illuminato" lo iutubbaro di turno che ha aperto il microfono). Che non serve avere strumentazione specifica per fare un certo genere, perchè il suono è nella mano....infatti è risaputo che se hai la mano giusta puoi fare death metal con un Fender Bassman e un tubescreamer. Questa storia che il suono è nella mano l'ho sentita ripetere zilioni di volte negli ultimi anni.
Ma ripeto, forse osserviamo due web diversi.
:kingot:

Ombra/luce

Se qualcuno che suona la chitarra da relativamente poco tempo o non ha mai relegato molto tempo allo studio/pratica e mi chiede, io onestamente gli consiglierei di investire più tempo a migliorarsi con la pratica che pensare al suono che non sia per arrivare al sound che serve per suonare certi brani, oppure gli direi sbizzarrisciti con gli effetti e il suono se ti dà voglia di proseguire nel percorso ma non focalizzarti solo su quello se vuoi avere anche una crescita con lo strumento, questo è il mio punto di vista. Poi come ribadito da altri, uno può imparare 3 accordi, due box di pentatonica a memoria e spendere migliaia di euro in ampli, chitarre e aggeggistica spendendo 10 ore al giorno sulle catene di effetti e regolazioni di potenziometri, se lui è contento così va benissimo (però conosco personalmente anche chi fa proprio così e non è molto contento, perchè poi imbraccia lo strumento e riesce a fare poco, soffrendone) a me però non desta interesse tale forma di passione, ricerco altro,  fermo restando che qualsiasi modo in cui decide uno di investire il suo tempo sia rispettabile, uno può spendere anche la vita a collezionare tappi di bottiglia, se è contento così non vedo perchè io dovrei dirgli cosa vada bene per lui e trovo anche strano che debba ribadirlo.
Però se uno ci soffre, se uno si sente inadeguato con lo strumento e spende un sacco di tempo a pensare al suono, sperando di avere migliorie acquistando roba di altissimo livello o tanti effetti su cui spende molto tempo, gli consiglierei viviamente di valutare di dedicare quel tempo ad esercitarsi con lo strumento, che magari è lì l'inghippo :). Se invece è contento va benissimo così.

Ricordo inoltre che la chitarra elettrica è una branca della chitarra ma non esiste solo quella, come non esiste solo il rock, il metal o generi che prevedono massiccio uso di effettistica. Appassionarsi di chitarra non vuol dire a priori appassionarsi degli aspetti legati alle elettriche e di certi generi dove sono preponderanti, in questi casi i fattori che si vanno a guardare sono altri e tralasciandoli non si va da nessuna parte. A un chitarrista di flamenco o classico (o aspirante tale), tolta la bontà dei legni dello strumento (gli stessi insegnanti tendono a sconsigliare di andare sotto determinati modelli da studio) o al massimo di microfonia, dell'effettistica e del Fender Bassman del 56 è l'ultimo dei suoi problemi e deve curare altri aspetti, la sua visione di "suono" dipenderà più dal colore che dà pizzicando la corda che dall'effetto che non usa. Chitarra non è solo rock ed elettrica e anche rimanendo in quest'ambito ci sono molti tipi di palati, generi e ricerche formative disparate, dall'amatore che rigetta ogni forma teorica perchè a suo dire tizio e caio sono diventati famosi senza sapere alcunchè, a quello che invece si sente vuoto senza mettersi a studiare sodo per capire la musica, in questo caso l'effettistica sarà un focus relegato al dopo,  al jazzista che spende la vita a cercare forme di espressione sempre più profonde, dedicando molto del suo tempo allo studio ed il contenuto è il suo focus primario. E' bene chiedersi quando e per chi sia essenziale il suono, perchè non lo è per tutti e non lo è a priori, perlomeno non alla stessa maniera. L'importante però è divertirsi, se lo stadio in cui ci si trova ancora non porta divertirsi e anzi, c'è frustrazione, allora forse è meglio pensare a migliorarsi, se ci si diverte a passare 10 ore sulle catene di effeti o spendere 10.000 euro in ampli valvolari d'annata va benissimo se questo porta a reale appagamento e divertimento. Forse sarebbe più appropriato rapportarsi su cosa intendiamo per "imparare a suonare uno strumento", cosa che varia da tanti fattori, sociali, culturali, in base al genere che si vuole sposare, alla tipologia di strumento, al tempo che si vuole dedicare alla disciplina e altre cose.

Poi ovvio, chi ha forma mentis verso un certo tipo di formazione, come un jazzista, un chitarrista classico, (o chi si sta interessando a branche slegate dal rock e che richiedono focus su altri fattori) forse che sia anche un pò portato a dare dei focus a certe cose e trovare un pò più superflue altre, non dico inutili ma a darà dei pesi e dei focus maggiori o minori relativi alla sua branca. Che il suono è nella mano sono sicuro che un chitarrista classico o un jazzistao anche un chitarrista acustico, al di là del setup che usa, che ci sta sia pure costoso e buono, figurarsi,  convenga molto su questa teoria..  forse che sia il caso di scavare più in profondità su a che cosa ci si riferisce? ma concordo che il suono vada anche basato verso cosa si voglia suonare, è ovvio, fai death metal chiaro che ti serve un certo tipo di sound (e magari una formazione diversi di un jazzista, un chitarrista classico o chi sposa comunque altri generi), altrimenti stai suonando qualcos'altro. :) A ognuno il suo diciamo!
Però il discorso non è incentrato su cosa devi suonare avendo già formazione e idee chiare, qui è spingere il discorso verso il proprio mulino, cosa che ritengo peraltro anche un pò fastidiosa, come lo sono anche i toni in cui ci si pone :), perchè è ben ovvio che tutti conveniamo, ma al focus che si dà al suono e al contenuto in ambito amatoriale in base anche allo stadio del chitarrista, argomento su cui ho spinto io quando l'ho ripreso, se non si fosse colto lo ribadisco, ai pesi che si danno ad entrambi i fattori e sinceramente non credo che si debba ribadire che è sottinteso che ognuno fa come gli pare che se suona death metal debba usare certe sonorità.

Domanda, c'è qualcuno qui che andrebbe a dire a un principiante che ha preso la chitarra da meno di sei mesi, che non riesce a far suonare un barrè e deve vedersi le diteggiature di accordi semplici nei videotutorial di YT di comprarsi un Hiwatt 110 e una catena di effetti di alto livello e la strato USA, perchè altrimenti il suo suonare non sarebbe di alto livello o non si avvicinerebbe al sound di Gilmour, anche qualora lui volesse arrivare a suonare quella musica, oppure di comprarsi multieffetti costosi/economici? Non è che forse questo ha più bisogno di formarsi con lo strumento in quel momento? Questo cerco di dire da svariati messaggi. Poi che faccia quello che vuole.. è sottinteso :) No perchè io questi discorsi sui social li ho visti.. e non pochi..
Ut queant laxis

Davids

Citazione di: Ombra/luce il 21 Luglio, 2022, 12:17 AMDomanda, c'è qualcuno qui che andrebbe a dire a un principiante che ha preso la chitarra da meno di sei mesi, che non riesce a far suonare un barrè e deve vedersi le diteggiature di accordi semplici nei videotutorial di YT di comprarsi un Hiwatt 110 e una catena di effetti di alto livello e la strato USA, perchè altrimenti il suo suonare non sarebbe di alto livello o non si avvicinerebbe al sound di Gilmour, anche qualora lui volesse arrivare a suonare quella musica, oppure di comprarsi multieffetti costosi/economici? Non è che forse questo ha più bisogno di formarsi con lo strumento in quel momento? Questo cerco di dire da svariati messaggi. Poi che faccia quello che vuole.. è sottinteso :) No perchè io questi discorsi sui social li ho visti.. e non pochi..


Accidenti quanto scrivi!! :D
Quello che dici mi trova d'accordo non al 100%, ma al 110%. Nessuno si sognerebbe di dire ad un principiante che ha preso 6 mesi fa la chitarra di mettersi in casa un Bassman del 1965 o una Hiwatt del 1973. Ma ci mancherebbe. Io ho fatto i primi 2 anni di chitarra solo con chitarra-cavo-ampli. Non avevo manco un pedale. Nemmeno l'accordatore a pedale avevo, usavo un tuner tascabile della Ibanez di quelli che si usano anche per l'acustica. Il TC Polytune sarebbe arrivato molto dopo. L'unico effetto che avevo era il riverbero integrato dell'ampli. E nel frattempo andavo ogni settimana a lezione dal maestro. Quindi da questo punto di vista mi trovi d'accordo su tutti i fronti.
Io parlavo di amatori esperti, di gente che già suona da un po' e ha un minimo di scioltezza sullo strumento. E ad un amatore esperto, se vuole fare U2, un delay multitap serve. Serve tantissimo. O se vuole suonare Hendrix, un fuzz serve anche. Che non deve essere per forza un Analogman Sunface da 1000€, ma va bene pure il fuzzface della Dunlop, la padelletta blu o rossa. Di questo parlo.

Senza assumere toni come dici tu un po' fastidiosi, stiamo letteralmente discutendo del nulla. Del fatto che l'acqua sia bagnata o meno. Hai detto cose per me, come per molti, scontatissime.
Poi non so a cosa o a chi ti riferisci quando parli di "di discorsi sui social". Io non li prendo da esempio, nè ci partecipo molto, perchè "i social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli". Ho sentito di quelle stupidate sui social da riempirci una enciclopedia, ma non li prendo come esempio di cosa è la buona pratica chitarristica.
Considera anche che i social sono molto dispersivi. Quei gruppi con 10.0000-20.000 iscritti sono estremamente caotici, nessuno si ricorda chi sia Federico Zampone o Roberto Lampione, quali sono i suoi gusti e il suo passato, quindi se uno chiede consiglio per un pedale à la Gilmour, glielo consigliano e basta. Nessuno si ricorda se Roberto suona da 15 anni e ha 6 album all'attivo, o se non sa fare nemmeno un barrè. Ha chiesto un consiglio e glielo si dà.
Poi aggiungici che molte richieste sono estremamente imprecise, quindi è facile equivocare o dare consigli errati. Il tenore medio delle richieste sui social è pressappoco:
- Ciao ragazzi, mi chiamo Roberto, mi consigliate un bell'amplificatore valvolare da 30W? Grazie a tutti.
Richieste simili io le skippo, nemmeno le considero, perchè denotano una mancanza di rispetto per chi legge, che non conosce nè te nè le tue esigenze e deve sforzarsi di immaginarsi cosa ti serve, però tanti rispondono. E comincia il balletto dei consigli dati a caso.
:kingot:

Santano

I social non li seguo e su Jamble cerco di dare più consigli possibili, per quanto posso. Poi, se uno suona da sei mesi non vedo perché non possa comprare ciò che gli pare. Ognuno ha un suo modo di seguire le passioni ed è giusto che sia così.
Se uno agli inizi vuole comprarsi la Custom Shop io chi sono per sconsigliarlo? Beato lui  :D


Ombra/luce

Citazione di: Davids il 05 Agosto, 2022, 01:31 PMIo non li prendo da esempio, nè ci partecipo molto, perchè "i social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli". Ho sentito di quelle amenità sui social da riempirci una enciclopedia, ma non li prendo come esempio di cosa è la buona pratica chitarristica.
Ma nemmeno io ovviamente, però sono uno che guarda in giro, leggo i messaggi sotto i video di youtube, sono internauta dai tempi di Win '98 e ho partecipato a molte community legate a strumenti musicali diversi, pianoforte (suonato 12 anni) e chitarra e noto spessissimo, in ambito amatoriale, molta ma molta più propensione ad esaltarsi o farsi paranoie eccessive per il modello di strumento e ciò che gli gira attorno che all'atto stesso di suonare, come se questo fosse il componente scomodo brutto e noioso. Ma ho anche amici nella vita di tutti i giorni che ragionano così, mi parlano a rotta di collo di amplificatori e chitarre e poi scappano a gambe levate quando gli propongo una suonata e di questo mi dispiace perchè, da appassionato, vorrei vedere nascere nuovi musicisti, trovarmi a parlare maggiormente di tecnica o teoria con qualcuno senza che mi scappi a gambe levate.

Davvero, ho amici appassionati di chitarra con cui non posso parlare dell'atto di suonarla la chitarra perchè bypassano, parlano solo di amplificatori e chitarre..io capisco che la chitarra è uno strumento difficile, che da amatori alle prime armi, si tende a non tanto sapere dove andare a parare, però dopo che hai comprato il tuo setup ideale, costoso che sia o meno... suona e inizia a migliorarti con lo strumento.. sembra scontato ma non lo è perchè conosco un sacco di persone, sia nella vita reale che su internet che dopo aver comprato il setup smossi da GAS o da esigenze poi ricominciano di nuovo a guardare modelli di chitarre e ampli nuovi, bypassano proprio il suonare, che è il soggetto per cui ti sei comprato lo strumento.
Al di là della necessità, se sai quattro accordi a caso, ti puoi comprare 25 chitarre e 30 amplificatori ma rimarrai uno con un ambaradam della peppa che sa 4 accordi a caso.. va benissimo se sei contento così, ma da appassionato vorrei interfacciarmi maggiormente con qualcuno che si appassiona all'arte del suonare e paradossalmente a volte sono dovuto andare a cercare chitarristi classici perchè in certi ambienti amatoriali elettrici se ti metti a parlare di teoria, anche basilare per lo strumento o tecnica questi ti scappano a gambe levate e i discorsi "medi" sono "quella chitarra è fantastica perchè ha quei pickup xyz, quell'altra la vorrei perchè ha il ponte così e colà, quell'altra ancora spacca troppo, ha il pickup vattelappesca, quell'ampli lo vorrei perchè ha quella cosa particolare, in alternativa c'è quest'altro ampli che ha la chicca di..".
Ok, va benissimo, piace anche a me fare questi discorsi, però ora parliamo un pò di tecnina e teoria, ci troviamo in saletta che ci facciamo una suonata domani? :D fuga a gambe levate e scene di mutismo e decadimento dell'interesse!
Ut queant laxis

Ombra/luce

Citazione di: Santano il 05 Agosto, 2022, 01:50 PMI social non li seguo e su Jamble cerco di dare più consigli possibili, per quanto posso. Poi, se uno suona da sei mesi non vedo perché non possa comprare ciò che gli pare. Ognuno ha un suo modo di seguire le passioni ed è giusto che sia così.
Se uno agli inizi vuole comprarsi la Custom Shop io chi sono per sconsigliarlo? Beato lui  :D
Assolutamente.. ma dopo che hai il tuo setup ideale imbraccia lo strumento e suona per dindirindina!  :D Imparare a suonare uno strumento vuol dire esercitarsi e migliorare con lo strumento, se diventa un continuo compro roba, penso solo alla strumentazione e non cresco mai con lo strumento, poi decade il concetto stesso di imparare a suonare uno strumento, diventa una passione per l'hardware che gli gira attorno! In un contesto "normale" uno si compra uno strumento per imparare a suonarlo, dal momento che uno se lo compra, può finalmente suonare, il fine è suonare, lo strumento è il mezzo.. mi compro un violino così vado dall'insegnante e imparo a suonare il violino :D compro un pianoforte, me lo metto in casa e da quel momento inizio ad esercitarmi per imparare a suonarlo, dopo l'acquisto si suona :D è molto scontato quel che dico, solo che spesso, in certi contesti amatoriali elettrici, questo concetto si capovolge, punto gli occhi sulla strumentazione e bypasso o dò molta meno importanza all'imparare a suonare.
Ho un amico che come compra un amplificatore, lo usa tre giorni, poi inizia a cercarne altri, non ci vuole mettere le mani sulla chitarra, la suona dieci minuti alla settimana e si lamenta che non sa suonare niente.. ma è quello il motivo per cui non cresci, suoni dieci minuti alla settimana, bypassi qualsiasi difficoltà e passi le ore sull'action della chitarra, a passarci la cera sopra (succede davvero così) e a guardare le spec degli ampli e le chitarre che non hai su youtube! :D

Poi ovvio, in contesti amatoriali avanzati è un altro paio di maniche, io non sto parlando di questi contesti bensì di contesti principianteschi.
Ut queant laxis

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