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Come si è evoluta la vostra pedaliera?

Aperto da Fostex, 29 Dicembre, 2020, 02:45 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fostex

Mi è facile immaginare che con i pedali analogici acquistandoli uno per uno negli anni sia naturale e si ha tutto il tempo per imparare ad usarli prima di aggiungerne e/o sostituirli, fino a che poi l'esperienza viene da sola.
Ma come comportarsi con il digitale dove ci si trova subito tutto.
Voglio dire come avete affrontato lo spaesamento dovuto alla vastità di possibilità subito disponibili?

Usate i preset della pedaliera e basta, studiate sistematicamente ogni effetto, modificate i preset, cercate in rete quelli dei vostri beniamini, li comprate, consigliati da amici o insegnanti (a proposito, è argomento di insegnamento?).

Qualcuno ha trovato una metodologia per affrontare l'argomento?
Ma anche chi ha iniziato con l'analogico o tutt'ora lo usa, come è stato il vostro percorso?
Credo possa essere interessante sapere le vostre singole esperienze che vi hanno portato al/ai vostro/i suono/i.


Grom68

Se posso, io comincerei un pezzo alla volta. Usa solo le sim di ampli/cab e gioca con ognuno di loro. Gain, master, tone stack. Poi cominci a variare i cab. Quando hai capito bene come gestire gli ampli passi piano piano al resto. Comincia coi soliti Fender e Marshall e poi provali tutti. Ma devi su ognuno passarci parecchio tempo a smanettare. Come faresti con un ami vero. IMHO


fangetto

Io faccio ingegneria inversa... ovvero prendo un pacchetto di patch che mi piacciono e vedo di capire come funzionano, poi sbatto la testa a fare le mie con tutti i fallimenti che ne conseguono, parto comunque da ampli e cassa, poi aggiungo un EQ, quando con questo trittico suona decentemente, metto il riverbero, poi aggiungo gli effetti che posso accendere e spegnere, normalmente un Boost/Dist (a volte 2 per avere clean crunch e lead sul solito preset), un Delay, un chorus o un phaser.

Insomma creo una base (Amp-cab-EQ) e metto qualcosa che mi dia la possibilità di variare un poco all'occorrenza.

Bedrock

Come ha detto Marco, un pezzo per volta.
Se proprio sei poco avvezzo parti dai preset, prendi 2/3 suoni che ti piacciono e salvateli tra i tuoi preset.
Guarda come sono fatti, prova a togliere un pezzo alla volta e senti cosa cambia, poi rimetti tutto e prova a variare un effetto alla volta per capire cosa accade.
I preset possono essere un buon punto di partenza per chi è proprio a digiuno.
L'altro modo valido è quello che ti dice Marco, carta bianca sopra solo amp e cab, tieni fermo l'amp e vari i parametri del cab o i vari modelli del cab.
All'inizio c'è un mondo, vastissimo, cerca di non perderti e inizia con poche semplici cose.

Mariano

Ho negli hanno comprato e venduto molti pedali, a volte contento, a volte meno

Poi ho preso un Helix

Fine.  :laughing:

PaoloF

Partirei dal leggere il materiale già presente nel forum, per esempio:

Chorus : cos'è, a che serve, come si usa, come si regola - Effetti -

Compressore: cos'è, a cosa serve, come si usa, come si regola - Effetti -

Booster : cos'è, a che serve, come si usa, come si regola - Effetti -

Overdrive : cos'è, a che serve, come si usa, come si regola - Effetti -

Delay : cos'è, a che serve, come si usa, come si regola - Effetti -

Poi una volta che ti sei fatto un'idea generale degli effetti e delle loro funzioni, potresti agire come ti è già stato consigliato: partendo con poche cose.

Scegli un ampli, quello che magari nella realtà hai già o quello che ti piacerebbe tanto avere, e poi inizi aggiungendo un effetto alla volta, per esempio un delay, iniziando poi a variare i parametri dell'effetto, così da toccare con mano la teoria che hai precedentemente letto.
Una volta che ci hai preso dimestichezza puoi provare le varianti dello stesso effetto, e quindi, per esempio, provare i vari modelli di delay che la Gigboard mette a disposizione.
Una volta esplorato un singolo effetto, passi ad un altro e ripeti le operazioni.

::)

b3st1a

Purtroppo la bacchetta magica non esiste... Io ho fatto esperienza col tempo, alternando (o affiancando) analogico e digitale fin dagli anni '90. In effetti ricordo che col mio primo multieffetti (uno Yamaha FX500 rack) partivo dai preset di fabbrica senza badare troppo ai singoli effetti (che ancora non sapevo distinguere) ed alla programmazione, mentre con la successiva Boss GT-3 ho iniziato a spippolare un po' ed a capire meglio la differenza tra i vari effetti, ma solo col passaggio ad un sistema tutto analogico, con ampli valvolare più pedali (che alternavo vorticosamente con compravendite continue) sono riuscito a comprendere meglio le differenze tra i vari pedali ed i diversi settaggi. L'esperienza acquisita nel tempo mi ha fatto quindi cambiare completamente paradigma, e oggi quando devo creare i miei suoni col digitale non parto più da un modello pre-costruito (preset di fabbrica o acquistati), ma parto da un suono di base di ampli che mi piace, e poi costruisco tutto il resto un tassello alla volta aggiungendo gli effetti che mi servono per rifinire il suono.
Andando nello specifico del tuo caso, avendo preso una Headrush (che ha dei preset di fabbrica da prendere e buttare via, per quanto fanno schifo!) se non sai da dove partire ed il metodo del "foglio bianco" è troppo complesso, un buon compromesso può essere quello di scaricare qualche preset gratuito reso disponibile sui vari forum/gruppi oppure, se vuoi andare sul sicuro (o quasi), puoi acquistarne un paio tra quelli più simili ai suoni che ti piacciono e sperimentare su quelli, studiandone i vari parametri. Poi, come ti ha suggerito già Paolo, leggi un po' di discussioni/tutorial, ché tutto ciò che vale per l'analogico in linea di massima vale anche per il digitale!


b3st1a

P.S.
Se può esserti utile, posso mandarti un paio dei miei suoni e qualche rig carino che ho scaricato! Nel caso mandami un pm e ci mettiamo d'accordo ::)

Vu-meter

Negli anni '80 ho iniziato con i "pedalini" (all'epoca in Italia si trovavano sostanzialmente solo Boss e poco altro) e ne ho avuti diversi di tutte le tipologie o quasi. Ad inizio anni '90 sono passato alle pedalboard multieffetto (ne ho avute parecchie ma non ricordo più i nomi o i marchi salvo Digitech). A metà anni '90 sono passato ai rack (multieffetti, preamplificatori, finali). Agli inizi del 2000 sono tornato ai pedali con una scelta infinitamente maggiore di quello che mai avrei potuto aspettarmi.
In tutto questo tragitto, ho preso confidenza con i vari effetti anche in ambito home recording.

Oggi non uso quasi più niente. Mi basta un ampli (purchè abbia il riverbero integrato) e una chitarra per fare il 90% delle cose che suono.  :guitar:

Se riproducessi tutto questo in un grafico sarebbe una linea ascendente, che intorno al 2015 cade vertiginosamente.  :laughing:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Citazione di: Fostex il 29 Dicembre, 2020, 02:45 PM.
Ma come comportarsi con il digitale dove ci si trova subito tutto.
Voglio dire come avete affrontato lo spaesamento dovuto alla vastità di possibilità subito disponibili?

Ciò che crea maggiori aspettative, movimento ed al tempo stesso insoddisfazione e dunque, evoluzione del rig analogico, è prevalentemente l'overdrive.
A tal proposito mi sento di tranquillizzarti, dal momento che hai a disposizione pressoché lo stesso numero di overdrive del negozietto del mio paese  :sisi:

Max Maz

Citazione di: Fostex il 29 Dicembre, 2020, 02:45 PM
Mi è facile immaginare che con i pedali analogici acquistandoli uno per uno negli anni sia naturale e si ha tutto il tempo per imparare ad usarli prima di aggiungerne e/o sostituirli, fino a che poi l'esperienza viene da sola.
Ma come comportarsi con il digitale dove ci si trova subito tutto.
Voglio dire come avete affrontato lo spaesamento dovuto alla vastità di possibilità subito disponibili?

Usate i preset della pedaliera e basta, studiate sistematicamente ogni effetto, modificate i preset, cercate in rete quelli dei vostri beniamini, li comprate, consigliati da amici o insegnanti (a proposito, è argomento di insegnamento?).

Qualcuno ha trovato una metodologia per affrontare l'argomento?
Ma anche chi ha iniziato con l'analogico o tutt'ora lo usa, come è stato il vostro percorso?
Credo possa essere interessante sapere le vostre singole esperienze che vi hanno portato al/ai vostro/i suono/i.

Avere tanti pedali a disposizione è piacevole ma non indispensabile per quanto mi riguarda.

Una pedaliera digitale, una volta fatto pace con l'interfaccia e con i suoni la usi come se fosse una pedaliera analogica.
O no?
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


futech

dopo diversi anni di smanettamenti prima con la G5n e poi da un anno con la Gigboard ho smesso di provare tutto quello che c'è solo per provare e cercare di capire. Perdevo solo tempo e non suonavo o studiavo.

Con entrambe le pedaliere ho scaricato diverse patch free (da gruppi facebook o da youtube) ma non ho mai trovato qualcosa che suonasse come volevo, e soprattutto, che suonanne uguale a quello che ascoltavo. E' impossibile, visto che chitarra e mani non sono mai come quelle di chi l'ha create.
Però mi hanno fatto capire alcune "dritte" per la programmazione delle patch.

Ora sono ormai almeno 4 mesi che uso sempre la stessa patch che ho creato da zero e che mi copre la maggior parte delle sonorità che mi piacciono, dal clean al crunch.
Ma è la mia patch, creata con la mia strumentazione, le mie mani, il mio (pessimo) tocco....molto probabilmente in mani altrui suonerà diversamente.
La svolta però è stata l'utilizzo delle IR, con quelle i suoni sono migliorati nettamente.

Poi ogni tanto mi capita di voler aggiungere temporaneamente qualche altro effetto, magari perché sto studiando un pezzo che lo richiede e quindi lo provo ed uso. Ma a fine sessione la patch rimane quella iniziale, non salvo le modifiche.

Non suonando in gruppo non ho necessità particolari e quindi questo mi basta ed avanza.
Quando suonavo in gruppo, sia con la g5n che la gigboard, invece avevo una patch per ogni canzone che si basava grosso modo sul rig del chitarrista originario.
Però in quel caso non era il "mio" suono ma solo una brutta copia dell'originale, funzionale alla canzone.

Il metodo universale secondo me non esiste, ognuno ha le sue esperienze con l'analogico (avere queste secondo me è un grosso vantaggio, io non ne avevo per niente) o altro sistema digitale. Qualcuno potrà ottenere risultati molto prima partendo da zero, altri invece partendo da patch altrui.



Qual

Fostex

Citazione di: Grom68 il 29 Dicembre, 2020, 03:07 PM
Se posso, io comincerei un pezzo alla volta. Usa solo le sim di ampli/cab e gioca con ognuno di loro. Gain, master, tone stack. Poi cominci a variare i cab. Quando hai capito bene come gestire gli ampli passi piano piano al resto. Comincia coi soliti Fender e Marshall e poi provali tutti. Ma devi su ognuno passarci parecchio tempo a smanettare. Come faresti con un ami vero. IMHO
Partire dagli ampli e i cabinet mi sembra una buona idea. Certo che il lavoro è lungo e potrebbe richiedere anni  :-\ :sconvolto: ;D


Fostex

Citazione di: b3st1a il 29 Dicembre, 2020, 05:15 PM
P.S.
Se può esserti utile, posso mandarti un paio dei miei suoni e qualche rig carino che ho scaricato! Nel caso mandami un pm e ci mettiamo d'accordo ::)

Ovvio che un'occasione così non me la faccio sfuggire... :D

Fostex



Citazione di: Elliott il 29 Dicembre, 2020, 05:44 PM
Zoom G5n - - > Pedaliera analogica [TS+BB+La Grange + Carbon copy dlx + Flint]  - - > Helix - - > Pod Go.





Citazione di: Fostex il 29 Dicembre, 2020, 02:45 PM.
Ma come comportarsi con il digitale dove ci si trova subito tutto.
Voglio dire come avete affrontato lo spaesamento dovuto alla vastità di possibilità subito disponibili?

Ciò che crea maggiori aspettative, movimento ed al tempo stesso insoddisfazione e dunque, evoluzione del rig analogico, è prevalentemente l'overdrive.
A tal proposito mi sento di tranquillizzarti, dal momento che hai a disposizione pressoché lo stesso numero di overdrive del negozietto del mio paese  :sisi:

Credo che ancora per molto mi basteranno gli overdrive del negozietto del tuo paese [emoji1]

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