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Slash e i Guns & Roses

Aperto da snaporaz, 07 Maggio, 2019, 10:02 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

guest2683

Io penso che un musicista che venda anche solo cinquanta copie di un album a degli sconosciuti (mogli, parenti, amici e conoscenti infatti non valgono  :D) possa automaticamente definirsi artista. Fossero anche solo delle cover reinterpretate in maniera un minimo personale.
Teoricamente lo sarebbe anche se non vendesse neanche una copia (magari è avanti con i tempi e non viene ancora capito cosa voglia esprimere) ma escludiamo questa ipotesi per comodità.

E se è un artista, per quanto sfortunato, allora vuol dire che crea e comunica (chi più, chi meno). Per definizione.
Secondo me dovremmo elaborare e sviluppare di più il concetto, altrimenti quello della tecnica fine a se stessa e l'ipotetica espressività di sentimenti (quali? Anche questo ogni tanto potremmo prenderci la briga di scriverlo) diventano solo un luogo comune o un assioma personale.

Magari potremmo cominciare a sbilanciarci dicendo che un determinato artista, nella tal canzone o nel tale assolo, nel comunicare qualcosa ha fatto eccessivamente leva sulla sua abilità tecnica oscurando la sua finalità di comunicare.
Questo implicherebbe:
1- praticamente tutti i musicisti ipertecnici comunicano (anche se male) qualcosa. Non è vero che non comunicano.
2- ce ne sono alcuni che comunicano meglio di altri utilizzando la tecnica.

Per concludere la mia noiosa disquisizione, aggiungo che dovremmo valutare meglio anche il caso opposto: l'artista che è una schiappa dal punto di vista tecnico (scusate il francesismo) e che si vanta del fatto che lui sì che comunica ed esprime, mentre quelli con tutte quelle scale non comunicano niente. In realtà è quanto di più falso: è solo un incapace che comunica male anche lui in quanto privo degli strumenti con cui esprimere qualcosa. Vuole fare il furbo e mettere in cattiva luce quelli che si fanno il mazzo per studiare le tecniche per poi applicarle.

Insisto su un punto, in sintesi: non lanciamo sentenze su artisti stra-affermati. Facciamo la fatica di prendere in considerazione singoli assoli di un singolo brano di un singolo artista (o riff, o strofa, o ritornello, o intero brano). Già inquadrare correttamente questi stralci non è affatto facile. Capito davvero cosa stiamo ascoltando, tramite un confronto tra noi, possiamo dividerci e dire: st'assolo secondo me è mera tecnica.
Dire invece che tizio fa solo tecnica fine a se stessa secondo me - non me ne vogliate - è molto superficiale e non dà un apporto costruttivo a una discussione.

Non è un rimprovero a nessuno. Sto pensando ad alta voce scrivendo le mie riflessioni su questa controversa questione.  ::)
E magari sono tutte sbagliate.

snaporaz

Direi che non sono d'accordo con quasi tutto quello che hai scritto però, ovviamente, prendo atto della tua opinione.
Essendo il tema diventato stucchevole non credo che parteciperò ulteriormente a questo topic.

Gibson Les Paul Studio Pro Anniversary, 2014 - Squier Classic Vibe Stratocaster® '60S, 2017 - Cort Gold D6 Natural, Dreadnought, 2017 - Hofner 182 E2 Solid Bass Guitar, 19


Moreno Viola

Per me la tecnica è fine a se stessa solo nel momento in cui diventa il pretesto per gareggiare.

In quel caso parliamo di sport e va benissimo, ma la musica è un'altra cosa.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


guest2683

Citazione di: Moreno Viola il 08 Maggio, 2019, 05:01 PM
Per me la tecnica è fine a se stessa solo nel momento in cui diventa il pretesto per gareggiare.

In quel caso parliamo di sport e va benissimo, ma la musica è un'altra cosa.

Mi dispiace che abbiamo perso snaporaz. E a rischio di tediare anche te: ma chi è che proclama ad alta voce di voler gareggiare rinunciando all'idea di voler esprimere qualcosa? Non ho mai letto un'intervista in tal senso, né l'ho ascoltata. Tutti dichiarano di comunicare. Mentono? Io sono un ingenuo quindi non me ne accorgo.

Vu-meter

Se parliamo di "comunicazione" in ambito musicale, allora temo che la questione sia più legata all'ascoltatore e alle sue abitudini/conoscenze musicali che all'artista in sè.
Il video di Marco Sfogli, che è certamente un grandissimo chitarrista, personalmente non mi comunica niente. Ma sono io, non lui.
Diciamo che non ricevo ciò che vorrei, per cui lo ascolto con distacco e anche un po' di noia. Ma ripeto, sono io, non lui.

La causa di questo sono io, perchè non sono in linea con quanto esprime e molto sinceramente, non ho neppure voglia di esserlo.
Perchè ?
Facendomi una auto analisi SINCERA probabilmente è perchè parla una lingua che non mi interessa conoscere.
Vorrei conoscere il cinese ? Sì ! Mentre il tedesco non mi interessa e nemmeno il russo. Ma il cinese sì. Per cui se mi trovo davanti ad uno che sciorina parole cinesi, magari canticchiando, lo sto ad ascoltare e ne resto affascinato, mentre se sento parlare russo, nella mia testa suona solo come un ubriacone incomprensibile. Di nuovo, sono io. Non è colpa del russo, non è merito del cinese.

Perfino il momento, ha una sua valenza nella mia capacità di recepire la "comunicazione" di un artista. Ci sono momenti e/o periodi della vita in cui sei sintonizzato in un certo modo, altri in cui ti serve e cerchi tutt'altro.



Quindi, credo che ciò che percepiamo non dipenda dal talento dell'artista, ma da noi.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Elliott

 :goodpost:

Davvero un ottimo punto di vista

Vu-meter

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guest2683

Infatti, quello di VU è un punto di vista molto molto interessante. A occhio mi pare ottimo però voglio rifletterci su:

Da adolescente mi addormentavo ascoltando Malmsteen. Aveva quella velocità che penso riflettesse il circolo delle mie idee (le mille idee e l'energia di un adolescente). Una velocità a cui però si accoppiava la base hard metal e molteplici riferimenti alla classica. Quindi non caos, ma un contesto preciso e dei riferimenti chiari.

Dunque era quella la lingua che volevo parlare, se la tua teoria è giusta. Mi sa che c'hai ragione.
Però mi piacevano tanto i Beatles mentre i Led Zeppelin non mi dicevano ancora nulla, mi sembravano antichi, superati.
Crescendo sono cambiate molte cose. Oggi voglio avvicinarmi a tanti generi perché sento tanta fame: sento la voglia forte di capire. Se Sfogli suona qualcosa che non capisco, la prima cosa che mi viene in mente è che è per colpa dei miei limiti: come per una lingua, se non ho gli strumenti come posso capire cosa sta tentando di dirmi e come lo sta facendo? Sarebbe come far saggiare un piatto di alta cucina a un bambino. Potrà dire "mi piace", ma davvero ha colto quello che c'è dentro? Ovviamente no.
Io ho bisogno di capire. Giudicare un artista prima di aver compreso cosa sta facendo non mi soddisfa, perché so di non essere attrezzato per capire i linguaggi meno immediati.
Il fatto che Slash mi entri facilmente in testa, più di quanto lo faccia Sfogli non mi soddisfa per nulla. Buon per Slash, ma non per me. Io voglio capire tutto il linguaggio del jazz e della fusion e delle loro contaminazioni col rock. Per fare questo non posso stroncare nulla in partenza, anzi devo attrezzarmi e cambiare approccio: voglio avvicinarmi io a loro, non pretendere che loro facciano qualcosa che mi piaccia subito.
Forse sto pretendendo di parlare troppe lingue...

BlackStrat

Citazione di: Mimmolo il 08 Maggio, 2019, 06:33 AM
Però mi spiace che BlackStrat taccia.
Le eventuali critiche alle sue posizioni nette sono fatte solo per mantenere la discussione sui binari giusti

Citazione di: Elliott il 08 Maggio, 2019, 08:30 AM
Certo Vu, lo scambio arricchisce indipendentemente dal fatto che si cambi o meno idea. Sono d'accordo.
Talvolta però,  si ritiene che ritirarsi possa rivelarsi la scelta migliore perché si ha il timore che, nello spiegare la propria posizione, si rischia di aumentare distanze ed incomprensioni. Come te, non mi riferisco al caso specifico ma è ragionamento che faccio in generale.

Come prima cosa esprimo nuovamente un problema che ho sperimentato fin dal 1° mio giorno qui, ovvero la difficoltà nel seguire i topic a cui ho risposto.
Credo che ne avevo parlato proprio a te Elliot. In assenza di una barra di notifica in alto, contenente una campanellina e un menu a tendina che si apre, tipo questa



mi viene veramente arduo seguire tutte le discussioni. Ormai mi sono abituato a cercarle nella colonna di destra, quella dei topic recenti, ma qualcuna può sfuggire.


Andando al punto della questione, quando parlo di chitarrista sopravvalutato (S), io mi riferisco a un aspetto ben preciso ovvero la distanza che separa la fama (F) che accompagna quel chitarrista, dal suo livello tecnico (T)
S= F- T

Slash è sopravvalutato? A vedere quanto è famoso, e rapportandolo a cosa sa fare con la chitarra, direi proprio di si.
The Edge è sopravvalutato? Non meno di Slash
Kurt Cobain idem.

Essere sopravvalutato (overrated) è una cosa che prescinde dal gusto personale. A me gli U2 piacciono, come piacciono i Nirvana, ma non ho alcuna difficoltà ad ammettere che siano molto sopravvalutati. Alla fine The Edge è un delay che cammina, Kurt Cobain sono due powerchord e due fraseggi stentati col chorus acceso. Stop.
Quanti dischi hanno venduto? Milioni e milioni! Quanto sono amati dal grande pubblico? Alla follia!
Sono personaggi che hanno scritto la storia del rock e che saranno ancora ricordati da qui a 100 anni.

Qui sotto parlano di Govan, chitarrista che io adoro per la sua tecnica sopraffine e il legato da paura

Citazione di: johnny il 08 Maggio, 2019, 12:30 AM
La cosa che mi preoccupa sul serio è che in nessuna classifica compare nelle prime posizioni Guthrie Govan..

Si può affermare che Govan è sopravvalutato? No, perchè Govan è noto soltanto presso gli addetti ai lavori, non è uno che appena sale sul palco ha 200.000 fan in delirio che si strappano i capelli per lui, e possiede una tecnica solida come roccia.
Poi può piacere o meno, può emozionarti come provocarti flatulenze e improvvisi attacchi di diarrea, ma questo è un altro discorso che prescinde dall'essere sopravvalutato.


Detto questo, non mi interessa e non mi è mai interessato insabbiarmi in discussioni chilometriche volte a stabilire chi è meglio tra G'nR ed Aerosmith, Metallica e Megadeth, Beatles e Rolling Stones, Blur e Oasis, rock e hiphop, metal e trap.
Non l'ho mai fatto e non inizierò certo oggi.
Potrei fare gol a porta vuota andando su un qualunque video youtube di musica trap, e spiegare per filo e per segno perchè considero la trap la peggiore deriva del concetto di "musica" che potessimo immaginare, ma non lo faccio.
Io non parlo di gusti personali. I miei gusti personali li tengo volentieri per me.
Qualche anno fa ci fu un tizio che demolì completamente Gilmour sotto i miei occhi: "Non è nulla di che...4 note prese dalla pentatonica, poi bending lungo, altre 4 note e ancora bending lungo....che avrebbe di speciale Gilmour?". E se osservando il mio avatar vi si accende una lampadina nella testa, capirete quale è la mia posizione sull'argomento.... :D
Gli ho sorriso, ho fatto spallucce e amen.
Sono discussioni assolutamente inutili che evito volentieri.
Una persona centrata su sè stessa ha di meglio da fare che imporre i propri gusti personali agli altri, o avvertire l'irrefrenabile desiderio di sbrodolare la propria inutile opinione per pagine e pagine per far cambiare idea a chi c'è dall'altro lato del monitor e convertirlo al proprio credo.

Quel tizio l'ho lasciato andare con l'intima convizione che Gilmour è una schiappa, non perchè lo penso anche io, ma perchè sarebbe andato via con la stessa opinione anche se avessi perso 1h della mia vita a convincerlo del contrario.


Più in generale, chiunque disapprovi il sentire, le scelte o i gusti altrui, starebbe meglio rinchiuso tra 4 mura imbottite piuttosto che essere lasciato a piede libero.
Una delle più grandi dimostrazioni di pochezza e insignificanza di massa a cui ho assistito quando ancora giravo su quel letamaio che è Facebook, è stata quando alcuni anni fa uscì la notizia che uno dei cabarettisti storici di Colorado che maggiormente apprezzavo per la sua comicità (Scintilla) è diventato il compagno di una ex-concorrente di un reality oggettivamente molto bella (Elena Morali)

- lei sta con lui solo per interesseeeeeee!
- lei non lo ama e lo sfrutta soltanto
- non è giusto che stai con uno come lui, tu lo prendi in giro
- stai usando il tuo corpo per raggirlarlo!! Vergognati!!
- bau bau bau bau orf orf orf bau bau!!

Ora, premesso che il mondo è pieno di coppie formatesi per interesse, a me non frega nulla se questo è avvenuto anche nel loro caso. Sono problemi loro che di certo non toccano me.
E se c'è qualcuno così profondamento turbato dalla cosa da doverlo andare a scrivere su internet, grondando copiosa ignoranza da ogni sillaba e buttando irrimediabilmente minuti preziosi della propria vita che non torneranno mai più...

...o gli ospedali psichiatrici dovrebbero considerare latitante tutta questa gente - cioè sia chi scrive simili fregnacce, sia che le commenta con rinforzi positivi - e andarla a prendere a casa con una massiccia opera di rastrellamento, oppure è il caso che me ne vada io in montagna con un fucile di precisione a aspettare che qualcuno di loro mi capiti a tiro.

E la stessa cosa vale per chi condanna o disapprova le scelte musicali altrui.
Con l'aggravante che mentre in certi casi si possono stabilire delle relazioni di causa-effetto oggettive e incontestabili (se una ti ama, ti ama...se sta con te solo per soldi, sta con te solo per soldi...), nel caso della musica subentra una dose di soggettività tutt'altro che trascurabile che manda all'aria qualunque tentativo di giungere a una conclusione chiara e condivisa da tutti.
E' il motivo per cui ad alcuni Petrucci emoziona, mentre per altri è insipido come una galletta di riso.
Anche se sovra-analizzassimo i suoi brani, il suo tocco, il suo suono, chi fa parte della seconda categoria non passerà mai nella prima. E viceversa.
Perchè si tratta di sensazioni a pelle, irrazionali e in quanto tali non modificabili o pilotabili a proprio piacimento. Sensazioni che non arrivano dalla neocorteccia - sede della razionalità e del linguaggio- ma da un livello più basso, dal sistema limbico, sede dei sentimenti e delle emozioni.

Le stesse emozioni che ci portano ad osservare una palla incandescente di elio e idrogeno attraverso l'orizzonte, e vederci un tramonto.


Vu-meter

Citazione di: JourneyMan il 08 Maggio, 2019, 06:20 PM

Io ho bisogno di capire. Giudicare un artista prima di aver compreso cosa sta facendo non mi soddisfa, perché so di non essere attrezzato per capire i linguaggi meno immediati.
Il fatto che Slash mi entri facilmente in testa, più di quanto lo faccia Sfogli non mi soddisfa per nulla. Buon per Slash, ma non per me. Io voglio capire tutto il linguaggio del jazz e della fusion e delle loro contaminazioni col rock. Per fare questo non posso stroncare nulla in partenza, anzi devo attrezzarmi e cambiare approccio: voglio avvicinarmi io a loro, non pretendere che loro facciano qualcosa che mi piaccia subito.
Forse sto pretendendo di parlare troppe lingue...



Secondo me è un ottimo atteggiamento. Sarà la chiave di volta perchè la tua musicalità si esprima in vari contesti e tu possa apprezzare cose disparate. L'unico consiglio che mi sento di darti ( per me ha funzionato ) è: scegliti un percorso congruo.
Non aver la pretesa di ascoltare cose distanti dal tuo background da subito, ma attivati affinchè tu possa "entrare" in un certo ambiente e poi, con il tempo e  l'ascolto, tu possa osare sempre di più.
Altrimenti rischi davvero di voler essere come quello che un bel giorno, attiva la funzione nella tv perchè tutti i programmi gli vengano proposti in giapponese, ma senza sapere neppure una parola. Difficile poter imparare il giapponese così .. è più probabile che ti stufi prima e lasci perdere..
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Vu-meter

Citazione di: BlackStrat il 08 Maggio, 2019, 06:29 PM
Citazione di: Mimmolo il 08 Maggio, 2019, 06:33 AM
Però mi spiace che BlackStrat taccia.
Le eventuali critiche alle sue posizioni nette sono fatte solo per mantenere la discussione sui binari giusti

Citazione di: Elliott il 08 Maggio, 2019, 08:30 AM
Certo Vu, lo scambio arricchisce indipendentemente dal fatto che si cambi o meno idea. Sono d'accordo.
Talvolta però,  si ritiene che ritirarsi possa rivelarsi la scelta migliore perché si ha il timore che, nello spiegare la propria posizione, si rischia di aumentare distanze ed incomprensioni. Come te, non mi riferisco al caso specifico ma è ragionamento che faccio in generale.

Come prima cosa esprimo nuovamente un problema che ho sperimentato fin dal 1° mio giorno qui, ovvero la difficoltà nel seguire i topic a cui ho risposto.
Credo che ne avevo parlato proprio a te Elliot. In assenza di una barra di notifica in alto, contenente una campanellina e un menu a tendina che si apre, tipo questa



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nihao65

Citazione di: Vu-meter il 08 Maggio, 2019, 05:57 PM
Se parliamo di "comunicazione" in ambito musicale, allora temo che la questione sia più legata all'ascoltatore e alle sue abitudini/conoscenze musicali che all'artista in sè.
Il video di Marco Sfogli, che è certamente un grandissimo chitarrista, personalmente non mi comunica niente. Ma sono io, non lui.
Diciamo che non ricevo ciò che vorrei, per cui lo ascolto con distacco e anche un po' di noia. Ma ripeto, sono io, non lui.

La causa di questo sono io, perchè non sono in linea con quanto esprime e molto sinceramente, non ho neppure voglia di esserlo.
Perchè ?
Facendomi una auto analisi SINCERA probabilmente è perchè parla una lingua che non mi interessa conoscere.
Vorrei conoscere il cinese ? Sì ! Mentre il tedesco non mi interessa e nemmeno il russo. Ma il cinese sì. Per cui se mi trovo davanti ad uno che sciorina parole cinesi, magari canticchiando, lo sto ad ascoltare e ne resto affascinato, mentre se sento parlare russo, nella mia testa suona solo come un ubriacone incomprensibile. Di nuovo, sono io. Non è colpa del russo, non è merito del cinese.

Perfino il momento, ha una sua valenza nella mia capacità di recepire la "comunicazione" di un artista. Ci sono momenti e/o periodi della vita in cui sei sintonizzato in un certo modo, altri in cui ti serve e cerchi tutt'altro.



Quindi, credo che ciò che percepiamo non dipenda dal talento dell'artista, ma da noi.

:quotonemegagalattico:
sono assolutamente d'accordo, e per fortuna che è così altrimenti il famoso detto "de gustibus..." non avrebbe nessun senso

guest2683

Blackstrat, lasciando un attimo da parte la questione Colorado, sbaglio se desumo che colleghi la fama alla solidità tecnica, e dunque se uno ha tanta fama ma un bagaglio tecnico inferiore a Govan (che in questo assurge, povero lui, a pietra di paragone) allora è sopravvalutato?
Dimmi se ho capito bene.
Questa teoria mi mancava quindi la aggiungo al mio bagaglio.

Se è questo il tuo punto di vista, come reagiresti se Govan si dichiarasse grande fan di Slash o di un altro chitarrista meno preparato tecnicamente di Govan stesso o di un Gilbert?
I Beatles sarebbero quindi il gruppo più sopravvalutato della storia del Novecento?

Subdiscussione: un chitarrista molto ferrato e affermato ma che non sa leggere la musica dove lo collochiamo? Il bagaglio teorico è parte del discorso relativo alla tecnica nella tua logica?

P.s. avrai studiato storia dell'arte e sicuramente avrai notato che critici affermati acclamano artisti innovatori che probabilmente non sapevano dipingere un volto di una persona nei suoi dettagli ma che vedevano il mondo in un modo particolare e lo rappresentavano in una maniera a cui altri, tecnicamente assai più preparati, non avevano pensato.
Li declassiamo ed espungiamo dai libri di storia dell'arte, in barba a tutti gli studiosi, in quanto sopravvalutati all'esito del rapporto fama/capacità tecnica?


BlackStrat

Journeyman, il discorso va splittato su due piani: oggettivo e personale.

Oggettivamente è un chitarrista che gode di una fama non direttamente proporzionale né alla tecnica posseduta (ce ne sono a bizzeffe di piu tecnici di lui, venuti sia prima che dopo di lui), né alle innovazioni che ha portato nel mondo della chitarra rock (è stato ben più innovativo Hendrix), né dal punto di vista della ricerca sonora (una LP dentro una testata Marshall...ultrabasic rig!).
Dal punto di vista meramente soggettivo, il mio maldigerire Slash deriva dal maldigerire a monte il gruppo di cui fa parte. Non posso amare visceralmente un chitarrista che milita in un gruppo che non mi dice gran ché.
È come se uno che odia con tutte le proprie forze i gatti, andasse pazzo per i soriani.
Ovviamente per chi ama i G'nR, Slash è il migliore chitarrista del pianeta, e la cosa non di stupisce neanche un po', lo comprendo....pur non condividendolo.

Detto questo, io vi saluto e me ne vado a suonare Hey You che non sbaglio di sicuro  :D

guest2683

Citazione di: BlackStrat il 08 Maggio, 2019, 08:18 PM
Journeyman, il discorso va splittato su due piani: oggettivo e personale.

Oggettivamente è un chitarrista che gode di una fama non direttamente proporzionale né alla tecnica posseduta (ce ne sono a bizzeffe di piu tecnici di lui, venuti sia prima che dopo di lui), né alle innovazioni che ha portato nel mondo della chitarra rock (è stato ben più innovativo Hendrix), né dal punto di vista della ricerca sonora (una LP dentro una testata Marshall...ultrabasic rig!).
Dal punto di vista meramente soggettivo, il mio maldigerire Slash deriva dal maldigerire a monte il gruppo di cui fa parte. Non posso amare visceralmente un chitarrista che milita in un gruppo che non mi dice gran ché.
È come se uno che odia con tutte le proprie forze i gatti, andasse pazzo per i soriani.
Ovviamente per chi ama i G'nR, Slash è il migliore chitarrista del pianeta, e la cosa non di stupisce neanche un po', lo comprendo....pur non condividendolo.

Detto questo, io vi saluto e me ne vado a suonare Hey You che non sbaglio di sicuro  :D

Ieri suonavo proprio Hey you!  ::)
Ammetto che non capisco ancora bene il lato oggettivo del tuo discorso. Cioè, ho capito i tuoi parametri, credo, ma li ritengo troppo pochi per capire un musicista che ascoltiamo.
Giusto per dirne una, stiamo trascurando l'impatto live: i Clash in CD già consentono di capire chi sono, cosa volevano fare e quale contesto della cultura britannica rappresentavano. Eppure la loro fama era moltiplicata dalle performance live dove pare non si risparmiassero. Non è un criterio importante per capire le ragioni della fama di un artista che non si limita solo a sfornare album in studio?

Il periodo storico in cui un artista opera è altrettanto importante. I Nirvana hanno guadagnato parte della loro fama arrivando in un momento in cui il metal aveva già espresso il suo meglio e stava diventando ripetitivo, meno ispirato e dunque un po' anacronistico. Il punk era di nicchia. L'alternative pure. Metti tutte queste cose in una band che te le sinterizza in tre minuti di riff sostenuti da un talento della batteria punkrock come Grohl... E' una bomba che piove sulla società americana e sui ragazzi di più di mezzo mondo.

Se dicessi che Cobain aveva un enorme bagaglio tecnico, allora sì che lo sopravvaluterei. Ma la tecnica è solo parte del discorso.

Guns of Brixton unisce il punk al reggae in un brano geniale, in poche note, perché entrambi i generi non sono fatti di un profluvio di note. Dicessimo che Strummer e Jones erano due maestri della tecnica, allora sì li sopravvaluteremmo. Ma non lo dice nessuno. Evidentemente avevano ben altri pregi.

Non ti piacciono i Guns? No problem (a me non piaceva la loro attitudine, ad esempio), perché non provi con gli album solisti di Slash? Prova con l'omonimo, tra l'altro è zeppo di ottime collaborazioni con altri artisti storici. Vedrai Slash nella sua maturità.

Quello che più mi piace di Slash è il suo amore per la musica. È proprio innamorato della chitarra e ascoltandolo bene, eliminando il rumore di fondo (i guns, il cilindro, i fan isterici ecc.), magari si percepisce meglio nei suoi fraseggi.

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