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Musica italiana e anglofona, un confronto

Aperto da Stevie J, 02 Febbraio, 2017, 03:45 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Stevie J

Stavo per scriverlo in questo topic: I 100 dischi italiani piu belli di sempre secondo Rolling Stone - Artisti : Gruppi e Musicisti -

Poi ragionando ho pensato che ne meritasse uno a sé.

Mi piacerebbe intavolare una discussione sullo stato della musica italiana rispetto a quella anglo-americana. Perchè guardando la top100 dei migliori dischi italiani, questo è quello che m'è balzato all'occhio: tra America ed Inghilterra, ci sono dischi come the dark side of the moon, Rain dogs, Never mind, Sticky fingers, OK computer... E noi cosa abbiamo, in Italia!?!?

Secondo voi a cosa si deve il distacco? In Italia manca il talento? Non direi, visto che noi avevamo Puccini e Verdi e quelli non sapevano manco che forma avesse un pianoforte... Delle case discografiche? Potrebbe darsi, ma dubito che le case Americane non abbiano a cuore il profitto. Della cultura? Dell'italiano medio? Secondo me già di più, la cultura qui da noi è diventata un optional da ben più di una generazione, ma secondo me c'è dell'altro... Dei talent show? Naaaa, per quanto possano starmi antipatici, il distacco c'era già da prima del loro avvento. Delle radio commerciali? A me ascoltarle fa venire il nervoso ma non sono sicuro siano loro il problema... come dicevo, secondo me c'è dell'altro.

Ecco, se avete voglia di riflettere e scrivere due righe, provate ad argomentare una risposta: come abbiam fatto a rimanere così indietro? Oppure sono quelli là che sono andati troppo avanti?

Santi

Premetto che io non ho la verità in tasca e non ho una cultura musicale vastissima.

Provo a buttarla lì....L'Italia è stata da sempre la culla di alcuni dei più grandi compositori e musicisti della storia.
Tutt'ora ci sono tantissimi musicisti eccezionali nello Stivale.
Quindi il problema non credo sia la mancanza di "materia prima".

Una delle componenti che ha contribuito a questo distacco credo che sia dovuto ai gusti di chi la musica la ascolta.
Negli anni 60-70 (ossia gli anni in cui nasceva il Rock)  in UK e USA la musica popolare era Hendrix, Led Zeppelin, The Who ecc ecc.
In Italia, nello stesso periodo, la musica popolare era "Viva la Pappa col Pomodoro".

Lungi da me minimizzare una questione così complessa in questo modo. Sicuramente ci sono molti altri fattori.
Tuttavia i gusti della popolazione in un certo momento storico (poi rivelatosi decisivo per la musica moderna) possono essere una delle ragioni del perchè siamo così indietro.

Forse, però, è una questione più profonda...
Per esempio: perchè i più grandi pittori del rinascimento furono Italiani e la maggior parte di loro Fiorentini?
Perchè in quel momento storico Firenze faceva da catalizzatore (per mille ragioni storiche) e in una sola generazione sono nati tantissimi artisti straordinari nello stesso posto.

Allo stesso modo, in Inghilterra, nell'arco di una sola generazione, si sono ritrovati i Beatles, Led Zeppelin, The Who, Pink Floyd...
Non conosco la storia contemporanea (e me ne rammarico) ma probabilmente L'Inghilterra in quegli anni era un terreno abbastanza fertile per consentire a quel tipo di artista di esprimersi al meglio.
Un po' come (mutatis mutandis) lo fu Firenze a suo tempo.
Oppure la Silicon Valley per l'informatica.
O ancora (tornando alla musica) Seattle tra gli anni 80 e 90, la quale ha partorito le più grandi band Grunge.

Il contesto storico e ambientale di una circoscritta area geografica consente, in quell'area, la nascita e lo sviluppo ai massimi livelli di sovrastrutture complesse (passatemi i termini usati a caso).
E' sempre stato così nella storia e la musica non fa eccezione.

In Italia non abbiamo avuto quel tipo di circostanze, forse.

Ciò nondimeno è ben possibile che io abbia detto una marea di fesserie  :D


CalegaR1

Tradizionalismo

L'italiano medio è tradizionalista, immobile e - un filino - arrogante.

Nel resto del mondo ci sono brand di chitarre splendide: qui guai a non prendere sempre quei 3-4
Nel resto del mondo ci sono sistemi a supporto della musica splendidi: qui guai a innovare una virgola

L'italiano, medio, di per se è TROPPO tradizionalista.

O sei nella posizione di dettare legge e, quindi, sei fondamentalmente il benchmark della situazione o - come succede e come è giusto che sia - perisci e taci.

La tradizione è così tanto incancrenita all'interno della nostra società che siamo spinti a considerarla non come una linea guida per non perdere la nostra identità, ma come un fattore immutabile dal quale non ci si deve nemmeno azzardare a spostarsi pena grandi arrabbiature bibliche etc etc etc  :D

La dimostrazione?

L'italia fa musica leggera, per le masse, senza che ci sia nemmeno mai stato un singolo moto di sviluppo di qualsiasi altro settore che sia quel proto-pop da sciura maria  :D :D :D

Oggi mi sento cattivo  :lol:
Assoluto promotore della massima "Ho le chitarre ma non le so suonare" :snob:
PRS C24 - Gibson LP CS R7 VOS + LP Custom Black - Fender Strato CS 61 + Tele CS Closet Classic - Ibanez RGR Prestige - BlackBeard Indie Dog
Helix Stomp +2x FRFR Focal Alpha 50
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Stevie J

Citazione di: Santi il 02 Febbraio, 2017, 03:58 PM
Premetto che io non ho la verità in tasca e non ho una cultura musicale vastissima.

Provo a buttarla lì....L'Italia è stata da sempre la culla di alcuni dei più grandi compositori e musicisti della storia.
Tutt'ora ci sono tantissimi musicisti eccezionali nello Stivale.
Quindi il problema non credo sia la mancanza di "materia prima".

Una delle componenti che ha contribuito a questo distacco credo che sia dovuto ai gusti di chi la musica la ascolta.
Negli anni 60-70 (ossia gli anni in cui nasceva il Rock)  in UK e USA la musica popolare era Hendrix, Led Zeppelin, The Who ecc ecc.
In Italia, nello stesso periodo, la musica popolare era "Viva la Pappa col Pomodoro".

Lungi da me minimizzare una questione così complessa in questo modo. Sicuramente ci sono molti altri fattori.
Tuttavia i gusti della popolazione in un certo momento storico (poi rivelatosi decisivo per la musica moderna) possono essere una delle ragioni del perchè siamo così indietro.

Forse, però, è una questione più profonda...
Per esempio: perchè i più grandi pittori del rinascimento furono Italiani e la maggior parte di loro Fiorentini?
Perchè in quel momento storico Firenze faceva da catalizzatore (per mille ragioni storiche) e in una sola generazione sono nati tantissimi artisti straordinari nello stesso posto.

Allo stesso modo, in Inghilterra, nell'arco di una sola generazione, si sono ritrovati i Beatles, Led Zeppelin, The Who, Pink Floyd...
Non conosco la storia contemporanea (e me ne rammarico) ma probabilmente L'Inghilterra in quegli anni era un terreno abbastanza fertile per consentire a quel tipo di artista di esprimersi al meglio.
Un po' come (mutatis mutandis) lo fu Firenze a suo tempo.
Oppure la Silicon Valley per l'informatica.
O ancora (tornando alla musica) Seattle tra gli anni 80 e 90, la quale ha partorito le più grandi band Grunge.

Il contesto storico e ambientale di una circoscritta area geografica consente, in quell'area, la nascita e lo sviluppo ai massimi livelli di sovrastrutture complesse (passatemi i termini usati a caso).
E' sempre stato così nella storia e la musica non fa eccezione.

In Italia non abbiamo avuto quel tipo di circostanze, forse.

Ciò nondimeno è ben possibile che io abbia detto una marea di fesserie  :D

:bravo2:

Complimenti, era proprio il genere di risposta che speravo di leggere  ::)

Spunto davvero molto, molto interessante! Vediamo se qualcuno partendo da qui riesce a scovare qualcos'altro.

Stevie J

@calega: anche il tuo post è molto interessante.

mimmo

Io non credo siamo indietro e non lo siamo mai stati.
Copioni a volte si ma non sempre é primavera.
Quando si parla di Pink, Hendrix e compagnia cantante io mi ricordo che in Italia si ascoltava la Pfm d'annata, le orme di Concerto grosso, gli Area, poi andavo ai concerti di Fabio Treves, di Roberto Ciotti, poi Finardi di Diesel, Bennato di burattino senza fili, il Banco, i primi Nomadi con Guccini, poi la Nannini di ragazzo dell'europa, si suonava e cantava agli uffizi e si girava l'Italia in autostop.
Il tiro incredibile dei vecchi concerti di Vasco
E poi i primi Litfiba e i primi Elio e le storie tese, Tolo Marton e chissa quanti altri che adesso non mi ricordo neanche più.
L'Italia é sempre stato un gran paese di musica e musicisti

Elliott

Secondo me il discorso è molto semplice: lingua

Con tutto il rispetto, gli Area non sono più indietro di tanti colleghi d'oltremanica o d'oltreoceano...tutt'altro.

Morricone ad esempio, è un'altra prova del fatto che l'italia non è indietro.

I Lacuna Coil sono un altro esempio...cantano in inglese e hanno varcato facilmente i confini senza pregiudizio alcuno  :etvoila:

Mi chiedo solo come sarebbero stati percepiti i vari Negrita, Marlene Kuntz, Afterhours, Timoria, Sunsonica, Bluvertigo ma anche Vasco, Zucchero, Ligabue, Bennato, Dalla, De André, Daniele etc se fossero stati anglofoni e supportati da una major


Max Maz

La nostra sezione cantautori non ha nulla da invidiare a nessuno direi.  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Grand Funk

Da quando praticamente è finito il rock/progressivo, ( dove secondo me eravamo ai livelli dei migliori gruppi internazionali ) seguo pochissimo la musica italiana, solo il Jazz di italiano seguo ancora, e ritengo che siamo a ottimi livelli, non all' altezza del jazz americano, ma siamo ad un buon livello.

Santi

Sicuramente, con tutti i suoi suoni consonantici, la lingua italiana non ha contribuito alla diffusione del rock.

Vero: i Litfiba e il primo Vasco spaccavano.

Tuttavia è anche vero che la musica leggera ha sempre avuto una diffusione preponderante nelle masse da noi.

La Pausini riempie gli stadi, i litfiba per quanto diffusi no.
Vadco si, ma mi viene l'orticaria a considerarlo rock (per quanto, e qui torniamo al discorso di partenza, sia circondato da musicisti di prim'ordine).

È un mix di fattori.


schiappa

Santi

Citazione di: Max Maz il 02 Febbraio, 2017, 04:54 PM
La nostra sezione cantautori non ha nulla da invidiare a nessuno direi.  :etvoila:

Quotone. Come detto da tutti noi, non è la materia prima che ci è mancata.

zap

Se i Deep Purple ed i Led Zeppelin cantavano in italiano,facevano lo stesso successo?
:firuli:

Stevie J

Citazione di: zap il 02 Febbraio, 2017, 05:33 PM
Se i Deep Purple ed i Led Zeppelin cantavano in italiano,facevano lo stesso successo?
:firuli:

Domanda molto interessante


ChiChiMas

Io invece non credo che la musica italiana sia indietro: la musica italiana è questa.
Nel mondo se dici musica italiana tutti dicono Modugno,  Ranieri o più attuali Giorgia,  Pausini o Ramazzotti perché questa è la canzone italiana.
E poi scusate ma escludendo Usa e Inghilterra le altre nazioni non mi pare stiano meglio... anzi, noi almeno abbiamo un'identità musicale che ci piaccia o no

CalegaR1

Citazione di: zap il 02 Febbraio, 2017, 05:33 PM
Se i Deep Purple ed i Led Zeppelin cantavano in italiano,facevano lo stesso successo?
:firuli:
certo che no

la struttura della lingua italiana e il rock non è che vadano proprio d'amore e d'accordo  :D :D
Assoluto promotore della massima "Ho le chitarre ma non le so suonare" :snob:
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