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Vorrei imparare a armonizzare una melodia

Aperto da alerock, 21 Febbraio, 2018, 01:02 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

alerock

Ciao a tutti, mi aiutate a imparare ad armonizzare una melodia? Quale lettura potrei fare?

Vu-meter

Uhm... detto così non è semplice. Occorre capire il grado di conoscenza di armonia che hai.

Ad esempio: serve fare un'analisi della melodia per comprendere come si articola e poi serve una sorta di conoscenza per decidere quale accordo renderà 'giustizia' a quella particolare nota, quale atmosfera porterà con sé...

Di che melodia stiamo parlando?
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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alerock

Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 01:50 PM
Uhm... detto così non è semplice. Occorre capire il grado di conoscenza di armonia che hai.

Ad esempio: serve fare un'analisi della melodia per comprendere come si articola e poi serve una sorta di conoscenza per decidere quale accordo renderà 'giustizia' a quella particolare nota, quale atmosfera porterà con sé...

Di che melodia stiamo parlando?
Nessuna melodia in particolare, volevo imparare in generale.

Io conosco un po' gradi, scale, modi, armonizzazioni delle scale, accordi e so leggere uno spartito (in tempi biblici).

Vorrei capire come armonizzare una melodia e anche come crearne una partendo da un giro di accordi. In tutta sincerità guardando su Amazon Avevo adocchiato il libro del Piston...

Vu-meter

Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?

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alerock

Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:17 PM
Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?
Ma per esempio quando la nota al canto può non far parte dell'accordo? Io mi chiedo cose così. Io ho analizzato Imagine di Lennon e in pratica mette sempre note dell'accordo nella melodia per esempio.

Vu-meter

Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:34 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:17 PM
Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?
Ma per esempio quando la nota al canto può non far parte dell'accordo? Io mi chiedo cose così. Io ho analizzato Imagine di Lennon e in pratica mette sempre note dell'accordo nella melodia per esempio.

Diciamo che in un certo senso, la nota al canto fa SEMPRE parte dell'accordo, in quanto con questo si "fonde" . Se la nota non è contenuta nella triade o nella tetrade, allora viene considerata come una estensione dell'accordo ... ad esempio : una nota MI su un accordo di Re7 sarebbe considerata come una nona , e via discorrendo ...
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alerock

Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:44 PM
Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:34 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:17 PM
Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?
Ma per esempio quando la nota al canto può non far parte dell'accordo? Io mi chiedo cose così. Io ho analizzato Imagine di Lennon e in pratica mette sempre note dell'accordo nella melodia per esempio.

Diciamo che in un certo senso, la nota al canto fa SEMPRE parte dell'accordo, in quanto con questo si "fonde" . Se la nota non è contenuta nella triade o nella tetrade, allora viene considerata come una estensione dell'accordo ... ad esempio : una nota MI su un accordo di Re7 sarebbe considerata come una nona , e via discorrendo ...
È davvero così semplice? Ma quindi per esempio una melodia che fa do - re in tonalità di do maggiore implica quasi sicuramente un cambio di accordo?


alerock


Vu-meter

Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:52 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:44 PM
Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:34 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:17 PM
Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?
Ma per esempio quando la nota al canto può non far parte dell'accordo? Io mi chiedo cose così. Io ho analizzato Imagine di Lennon e in pratica mette sempre note dell'accordo nella melodia per esempio.

Diciamo che in un certo senso, la nota al canto fa SEMPRE parte dell'accordo, in quanto con questo si "fonde" . Se la nota non è contenuta nella triade o nella tetrade, allora viene considerata come una estensione dell'accordo ... ad esempio : una nota MI su un accordo di Re7 sarebbe considerata come una nona , e via discorrendo ...
È davvero così semplice? Ma quindi per esempio una melodia che fa do - re in tonalità di do maggiore implica quasi sicuramente un cambio di accordo?


E' proprio questa la parte "difficile" , in quanto non ci sono regole e tutto dipende dai tuoi gusti e da ciò che vuoi comunicare.
Entrambe le note potrebbero tranquillamente essere cantate sopra ad un Do maggiore, ma potresti pensare anche di cambiare accordo ( dipende anche da quanto queste note perdurano nel tempo ) e passare da un Do ad uno qualsiasi degli altri accordi che nascono dalla scala di Do, ma anche di molte altre scale come Fa maggiore, Sol maggiore, ecc...

Non si tratta solo di applicare la matematica, ma entra in ballo la sensibilità del compositore che direi che è proprio la parte preponderante.
Le scelte possono essere quasi infinite ..
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alerock

Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 06:05 PM
Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:52 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:44 PM
Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 05:34 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Febbraio, 2018, 05:17 PM
Il Piston è un libro di armonia classica che non credo possa fare al caso tuo, in questo contesto ..
Secondo me , dovresti partire con l'analisi di brani che già conosci e ti piacciono . Quali scale ? Quali accordi ? Quali note su quali accordi ? Perchè ?
Ma per esempio quando la nota al canto può non far parte dell'accordo? Io mi chiedo cose così. Io ho analizzato Imagine di Lennon e in pratica mette sempre note dell'accordo nella melodia per esempio.

Diciamo che in un certo senso, la nota al canto fa SEMPRE parte dell'accordo, in quanto con questo si "fonde" . Se la nota non è contenuta nella triade o nella tetrade, allora viene considerata come una estensione dell'accordo ... ad esempio : una nota MI su un accordo di Re7 sarebbe considerata come una nona , e via discorrendo ...
È davvero così semplice? Ma quindi per esempio una melodia che fa do - re in tonalità di do maggiore implica quasi sicuramente un cambio di accordo?


E' proprio questa la parte "difficile" , in quanto non ci sono regole e tutto dipende dai tuoi gusti e da ciò che vuoi comunicare.
Entrambe le note potrebbero tranquillamente essere cantate sopra ad un Do maggiore, ma potresti pensare anche di cambiare accordo ( dipende anche da quanto queste note perdurano nel tempo ) e passare da un Do ad uno qualsiasi degli altri accordi che nascono dalla scala di Do, ma anche di molte altre scale come Fa maggiore, Sol maggiore, ecc...

Non si tratta solo di applicare la matematica, ma entra in ballo la sensibilità del compositore che direi che è proprio la parte preponderante.
Le scelte possono essere quasi infinite ..

quindi per esempio in do maggiore su un fa maggiore ci può andare una nota a scelta tra do re mi fa sol la si?

alerock

ho capito ora cosa vuoi dire, in pratica le note della melodia fanno parte dell'accordo, per cui se aggiungo in melodia note che non fanno parte dell'accordo cambia l'accordo stesso
...

?

the_mechanic

No, significa che tu prendi in prestito delle note che rientrano nella tonalità per "estendere" l'accordo.
Perché tecnicamente un "accordo" è compreso di I - III - V e VII. Quindi se metti una IX (che non è altro che una II presa un'ottava sopra: il re prima citato) stai estendendo l'accordo.

Se stai ragionando all'interno di una tonalità tu puoi ovviamente mischiare le note come ti pare, cercando di fare cantare quella che più ti piace. E' ovvio che alcune note suonino meglio di altre a seconda dell'accordo che stai suonando BENCHé note della stessa tonalità.

Rimanendo in DO maggiore un FA suonerà diversamente a seconda dell'accordo su cui lo suoni, per questo esistono delle regole di armonia che semplificano il lavoro di sperimentazione!
"La prima nota stonata è un errore trascurabile.
La seconda nota stonata è un errore grave.
Dalla terza in poi è Jazz!"


Vu-meter

Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 06:13 PM
ho capito ora cosa vuoi dire, in pratica le note della melodia fanno parte dell'accordo, per cui se aggiungo in melodia note che non fanno parte dell'accordo cambia l'accordo stesso
...

?


In un certo senso è proprio così, anche se poi bisogna vedere quanto durano l'uno ( l'accordo) e l'altra ( la nota della melodia ) perchè ovviamente, una melodia velocissima su un accordone lungo ad esempio , influenza più volte il medesimo e non solo una volta.



Citazione di: alerock il 21 Febbraio, 2018, 06:09 PM

quindi per esempio in do maggiore su un fa maggiore ci può andare una nota a scelta tra do re mi fa sol la si?


Eh, già .. :sisi: cosa cambierà ? Ehm .. tutto ..
Come scelgo quale nota suonare ? Dipende da cosa hai da dire ..
E se scelgo prime le note della melodia, come scelgo gli accordi ? Dipende da come lo vuoi dire ..

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alerock

Citazione di: the_mechanic il 21 Febbraio, 2018, 06:23 PM
No, significa che tu prendi in prestito delle note che rientrano nella tonalità per "estendere" l'accordo.
Perché tecnicamente un "accordo" è compreso di I - III - V e VII. Quindi se metti una IX (che non è altro che una II presa un'ottava sopra: il re prima citato) stai estendendo l'accordo.

Se stai ragionando all'interno di una tonalità tu puoi ovviamente mischiare le note come ti pare, cercando di fare cantare quella che più ti piace. E' ovvio che alcune note suonino meglio di altre a seconda dell'accordo che stai suonando BENCHé note della stessa tonalità.

Rimanendo in DO maggiore un FA suonerà diversamente a seconda dell'accordo su cui lo suoni, per questo esistono delle regole di armonia che semplificano il lavoro di sperimentazione!

quindi io posso mettere un IX, ma non un X? Vu, ma ho capito male?

the_mechanic

No, quello è l'esempio da te citato.
Se la IX è la II messa un'ottava sopra allora la X sarà la III, che è la nota detta MODALE dell'accordo (perché appunto decreta se l'accordo sia maggiore o minore).
Tu puoi mettere tutte le note che vuoi a cantare sotto un accordo, dipende semplicemente se suonano bene o suonano male.

Io credo che se ne fai una questione di armonia o ti metti a studiarla e a capirla oppure fai come hanno fatto tanti: vai ad orecchio! Altrimenti rischi solo di confonderti le idee, pure perché molte note che suonano bene sono fuori dalla tonalità! :)
"La prima nota stonata è un errore trascurabile.
La seconda nota stonata è un errore grave.
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