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Tonalità maggiore e minore, quali scale?

Aperto da doremifax, 03 Marzo, 2019, 10:58 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Santano

Teoria e pratica vanno di pari passo naturalmente

Elliott

Io invece, nel caso di un amatore, non sono per nulla d'accordo.

Teoria base (i rudimenti proprio) e tanto esercizio. Per la teoria c'è sempre tempi.



Vu-meter

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nihao65

Citazione di: Road2k il 09 Marzo, 2019, 09:17 AM
Il Punto è che senza studiare non si impara, in un modo o nell'altro. Quindi, sacco in spalla e pedalare!!!!

S.

:quotonegalattico:


Citazione di: Elliott il 09 Marzo, 2019, 10:16 AM
Io invece, nel caso di un amatore, non sono per nulla d'accordo.

Teoria base (i rudimenti proprio) e tanto esercizio. Per la teoria c'è sempre tempi.

dipende da cosa si intende per "amatore"...
per me un qualunque non professionista è un amatore, ma ci sono non professionisti che suonano e studiano a livelli piuttosto alti, anche se lo fanno per pura passione personale

Elliott

Per me amatore significa esattamente quello che significa per te :)

Ma spiego meglio il mio concetto:portare avanti di pari passo teoria e pratica, significa passare il primo (lungo) periodo a fare arpeggi, triadi etc...e mi chiedo che senso abbia se il fine, a breve termine, è quello di imbracciare la chitarra e suonare un brano che gli piace?!?

Assimilare (bene) i rudimenti primari, dedicarsi a suonare dando priorità a padroneggiare lo strumento ed inserire lo studio della teoria successivamente in tempi, modi e quantità preferiti, a mio avviso è ciò di cui chi suona senza impegni e scadenze abbia bisogno

Se poi, uno trova divertente ed appagante il contrario, chi sono io per non essere d'accordo?

Ps
Che poi, credo, che dietro ad una pentatonica ci siano aspetti pratici e teorici da studiare per anni

nihao65

Onestamente continuo a non capire, "imbracciare la chitarra e suonare un brano che piace" presuppone comunque che uno impari prima gli accordi e/o le scale da suonare; certo uno può anche mettersi a imparare una nota per volta senza sapere cosa sta suonando (sto estremizzando), ma credo che nella maggior parte dei casi un amatore, come me, te e tanti altri, ha sicuramente imparato, ad esempio, prima il box della pentatonica di Am al 5° tasto e poi si sia lanciato nel suonare un blues. Allo stesso modo a distanza di anni lo stesso amatore di cui sopra non fa altro che ripetere la sessa cosa ma partendo da un gradino più alto della sua preparazione per affrontare un argomento più complesso. Quello che voglio dire è che di base c'è sempre prima una parte teorica di studio, indipendentemente da cosa si sta studiando

Elliott

Citazione di: nihao65 il 09 Marzo, 2019, 01:32 PM
Onestamente continuo a non capire, "imbracciare la chitarra e suonare un brano che piace" presuppone comunque che uno impari prima gli accordi e/o le scale da suonare;

Ma questi, sono i rudimenti cui facevo riferimento. Ma di certo, non mi sarà indispensabile conoscere l'armonizzazione della scala maggiore. Ma  se devo portare di pari passo teoria e pratica, prima ancora di suonare degli accordi, dovrò saperli costruire, sapere cosa li genera. Prima ancora di suonare un brano, dovrò saperlo analizzare, solfeggiare etc...

Mia figlia sa tutto quanto sopra ma non sa suonare una pentatonica, giusto per fare un esempio. Lei, sta portando avanti  di pari passo pratica e teoria.
A lei, per il suo percorso servirà. A me, per il mio...semplicemente piacerebbe ma posso farne a meno

Il succo del mio discorso è che non sono d'accordo con l'affermazione che teoria e pratica debbano andare avanti di pari passo, nel caso di un amatore che ha come ambizione quella di suonare per se stessi (questo chiede l'autore del topic) non


doremifax

Citazione di: Elliott il 09 Marzo, 2019, 12:36 PM
Per me amatore significa esattamente quello che significa per te :)

Ma spiego meglio il mio concetto:portare avanti di pari passo teoria e pratica, significa passare il primo (lungo) periodo a fare arpeggi, triadi etc...e mi chiedo che senso abbia se il fine, a breve termine, è quello di imbracciare la chitarra e suonare un brano che gli piace?!?

Assimilare (bene) i rudimenti primari, dedicarsi a suonare dando priorità a padroneggiare lo strumento ed inserire lo studio della teoria successivamente in tempi, modi e quantità preferiti, a mio avviso è ciò di cui chi suona senza impegni e scadenze abbia bisogno

Se poi, uno trova divertente ed appagante il contrario, chi sono io per non essere d'accordo?

Ps
Che poi, credo, che dietro ad una pentatonica ci siano aspetti pratici e teorici da studiare per anni

Non vorrei passare per Cetto La Qualunque, ma tu hai centrato il problema (non ho molto tempo e molta voglia, se quel poco che ho lo dedicassi alla teoria suonerei pochissimo e mi stancherei subito). Condivido anche il discorso di chi dice "bisogna studiare", perchè a volte improvviso, metto note "ad orecchio" che mi piacciono molto non sapendo di che scala siano (a parte maggiore e minore naturale e melodica e la pentatonica minore che più o meno conosco). Poi non trovando le note al volo sul manico il resto è fatto.
you can't write the blues, you just feel the blues...
jl hooker


Vu-meter

Per come la vedo io, posta superata la questione "amatore" (ossia che il nostro non voglia diventare un professionista) , le soluzioni possibili sono 2, a motivo di 2 possibili diverse situazioni:

a) l'individuo è un talento naturale. Gli dai in mano lo strumento e suona. Suoni tu e lui ad orecchio ti viene dietro, improvvisa senza problemi. Tira giù i pezzi ad orecchio al primo ascolto. Tutto questo senza sapere minimamente ciò che fa.
Dagli una base teorica solo per potersi rapportare con altri musicisti e via, lascialo divertire.

Di questi individui credo ne nascano 1 ogni 500.000. Io ho suonato ed insegnato a molti , ma ne ho conosciuto uno solo.


TUTTI gli altri cascano nell'opzione b.

b) la persona non sa dove mettere le mani. Non sa ricavare nè melodia nè accordi da un brano. Se canta, non riesce poi a ripetere ciò che fa alla chitarra. Tocca studiare e sopperire alla mancanza di talento naturale.

Mentre l'individuo A ti canta una scala diminuita semitono-tono senza sapere ciò che fa, ma solo perchè l'ha sentita, l'individuo B stenta a cantarla anche se ha lo strumento sotto e tu gli spieghi come fare. Tocca per forza studiare, ascoltarla e poi ripeterla.

L'individuo A non ne aveva bisogno, perchè obbligarlo ? Lo farà solo se vuole. L'individuo B è OBBLIGATO a studiare.

Se l'individuo B inizia a studiare la Penta e lì si ferma, non progredirà MAI. Userà per sempre al penta come può e magari si divertirà, per cui, buon per lui. Ma quando sentirà il bisogno o la voglia di migliorare, dovrà mettere mano allo studio.

L'individuo A studia la penta e poi magicamente si accorge di altri suoni ed inizia ad usarli, senza sapere che sta facendo una minore naturale o una minore armonica. Serve dirglielo ? Probabilmente no, se non per sua conoscenza. Anche lui si divertirà, ma lui ha la fortuna di spaziare senza dover per forza approcciare allo studio della teoria o di particolari esercizi di ear training.



In soldoni: l'individuo A è stato fornito dalla natura di una sorta di memoria acustica da un lato e da una geometrica dall'altro per cui ciò che sente ( accordi, scale, ecc.. ) non ha segreti. Prende lo strumento e le fa.
L'individuo B deve studiare per orientarsi, perchè se non studia, non "sente" ( percepisce ) ciò che il signor A percepisce naturalmente.


Credetemi, fato salvo pochi individui, la stragrande maggioranza casca assieme a me nella sezione B.
Volendo poi, scendendo ancora di più nei particolari, potremmo ulteriormente suddividere gli individui B in altri gruppi, di diverse capacità nell'assimilare suoni , forme, ritmi, tempo, ecc..


Ma alla fine, resta che il B DEVE studiare se vuole progredire. Se studia il giro di Do, lì si ferma.
Se è felice, comunque, siamo felici tutti.

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Moreno Viola

Siccome, come scritto giustamente da Vu, le possibilità che un aspirante musicista sia così particolarmente dotato da poter fare a meno di qualsiasi tipo di rudimento pratico e teorico, sono percentualmente ridottissime, è evidente che buona parte dei chitarristi elettrici "primitivi" hanno fatto esclusivamente uso del loro orecchio e lo hanno educato in modo tale da permettergli di ascoltare e riprodurre senza avere nessuno schema alle spalle.
Sembra una cosa così stravagante, perchè da chitarristi ci siamo abituati ai box, ma chi suona strumenti non schematizzabili, lo trova normalissimo.
Un trombettista non può fare affidamento sui box.

Citazione di: Elliott il 09 Marzo, 2019, 12:36 PM
Ma spiego meglio il mio concetto:portare avanti di pari passo teoria e pratica, significa passare il primo (lungo) periodo a fare arpeggi, triadi etc...e mi chiedo che senso abbia se il fine, a breve termine, è quello di imbracciare la chitarra e suonare un brano che gli piace?!?

In realtà in prospettiva un senso ce l'ha.
Se io mi concentro esclusivamente su un brano, imparandolo perfettamente a memoria replicando quelli che sono semplici gesti, senza preoccuparmi dei perché sono state fatte certe scelte (che spesso sono tutt'altro che arbitrarie), quando vorrò impararne uno nuovo dovrò ripartire da zero, mentre se avrò acquisito un minimo di consapevolezza è probabile che a lungo andare, mi capiterà anche di riconoscere nel nuovo brano, oggetto del mi studio, le caratteristiche comuni con il precedente.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

Citazione di: Moreno Viola il 10 Marzo, 2019, 11:51 AM

Citazione di: Elliott il 09 Marzo, 2019, 12:36 PM
Ma spiego meglio il mio concetto:portare avanti di pari passo teoria e pratica, significa passare il primo (lungo) periodo a fare arpeggi, triadi etc...e mi chiedo che senso abbia se il fine, a breve termine, è quello di imbracciare la chitarra e suonare un brano che gli piace?!?

In realtà in prospettiva un senso ce l'ha.


Ma certo che si, ed è tutto qui il mio discorso.

Ho fatto l'esempio di Alessia che sta studiando in prospettiva ma, onestamente, quanti di quelli che gli vien voglia di prendere uno strumento per divertimento puro ragionano in prospettiva?

Quanti di voi (che suonate da anni), avete comprato la chitarra ed avete portato avanti di pari passo teoria e pratica?




Ps
Comunque il discorso in generale è stato portato altrove. Io non ho detto che studiare la teoria non sia utile. Avrei detto altro :)

Elliott

Citazione di: Vu-meter il 10 Marzo, 2019, 11:20 AM

a) l'individuo è un talento naturale.  Io ho suonato ed insegnato a molti , ma ne ho conosciuto uno solo.

Grazie Vu, il piacere è stato tutto mio :sisi:

Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2019, 12:37 PM
Quanti di voi (che suonate da anni), avete comprato la chitarra ed avete portato avanti di pari passo teoria e pratica?

Io no, ed è proprio per questo che visti gli scarsi risultati, con il senno del poi consiglio a chi inizia di fare diversamente.
Però vorrei chiarire che io non parlo di una scelta fra teoria e pratica, ma di un passo ancora precedente che è l'ear traning.


Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Fostex

Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2019, 12:40 PM
Citazione di: Vu-meter il 10 Marzo, 2019, 11:20 AM

a) l'individuo è un talento naturale.  Io ho suonato ed insegnato a molti , ma ne ho conosciuto uno solo.

Grazie Vu, il piacere è stato tutto mio :sisi:
Lo stavo per dire io che quell'uno sarà stato sicuramente Elliott [emoji6]

Vu-meter

Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2019, 12:40 PM
Citazione di: Vu-meter il 10 Marzo, 2019, 11:20 AM

a) l'individuo è un talento naturale.  Io ho suonato ed insegnato a molti , ma ne ho conosciuto uno solo.

Grazie Vu, il piacere è stato tutto mio :sisi:


:laughing:

Sei una carogna...  :sarcastic:

  :abbraccio:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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