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Improvvisare melodicamente

Aperto da luvi, 30 Giugno, 2017, 03:13 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

luvi

Prendo spunto da una frase di Grand Funk (che cito) riguardo all'improvvisazione per toccare un argomento che considero molto importante: la costruzione melodica del fraseggio.

"Io sono ignorante Max....... ma per me " buona la prima " è la migliore !"


Buona la prima è spesso difficile, ma l'improvvisazione costruita "a tavolino" non è nemmeno improvvisazione...
Improvvisare significa creare al momento linee di note che mantenendo una relazione con la musica creino su di essa un percorso tematico ed espressivo che prende vita ed importanza, catalizzando l'attenzione dell'ascoltatore.

Annoso problema, per i chitarristi, quello della costruzione delle frasi e del fraseggio: si studiano le scale e poi queste diventano delle gabbie dalle quali non si riesce più ad uscire, che lasciano la creatività imbrigliata in stilemi e geometrie ripetitive e monotone, dall'interno delle quali è difficile dare senso compiuto a ciò che si suona e delle quali ci si stanca molto presto.

Non c'è niente di peggio di una frase scontata e ripetuta, di un pattern che ci vediamo costretti a suonare troppo spesso o fuori luogo e che finiamo per odiare!

La costruzione melodica delle frasi è sempre e rigorosamente un processo estemporaneo, che tra l'altro poco ha a che fare di per sé con la conoscenza della teoria (che resta sempre cosa molto utile, beninteso)!
La chiave è cercare di prevedere il suono della nota che si sta per eseguire e scegliere di suonarla - e come suonarla - per una ragione espressiva precisa, mai perché "si passava da quelle parti".  :lol:
Può essere una nota diversa dalla precedente oppure la sua ripetizione, può essere consonante o dissonante: non ci sono regole o divieti, purché si abbia il controllo di ciò che accade.

Tutto ciò che funziona nella nostra mente e ad orecchio funziona per certo anche per i testi di armonia, non ci sono problemi.

L'importante è cantare mentalmente i suoni e cercare di assemblarli in frasi di senso compiuto.

Tali frasi devono risuonare in testa mentre le si suona (o meglio, un attimo prima di suonarle), strutturando il solo come se seguissimo una sintassi linguistica. All'inizio pare difficile, occorre dilatare i tempi, dapprima pensando e poi suonando in momenti successivi.
Man mano che ci si allena i due procedimenti si fanno via via più ravvicinati, fino a dare l'illusione della contemporaneità, coadiuvati all'occorrenza da frammenti di scale, patterns ed intermezzi di frasi che possono essere anche studiati e che nella misura in cui ci piacciono e li si usa coscientemente entrano di diritto a far parte dello stile personale di ciascuno di noi.

Ovviamente vanno risolti di pari passo i problemi legati alla difficoltà di ricerca dei suoni sulle varie corde e nelle varie parti del manico: per raggiungere questo obiettivo un buon esercizio è costituito dal memorizzare melodicamente la scala in testa e cercare poi di eseguirla zigzagando per ogni dove senza altra logica che non la copertura totale della tastiera. L'importante è non ragionare per diteggiature, vera gabbia mentale ed ostacolo fisico al pensiero melodico.
Lo scopo finale è infatti "parlare" in musica con un andamento simile alla sintassi del linguaggio parlato, con esposizione dell'argomento, sviluppo dei concetti, accenti e pause: tutto fuorché leggere un componimento scritto o peggio ancora fare un collage insensato da componimenti diversi...

Per esemplificare meglio ciò che intendo pubblico un piccolo esempio di 60 secondi su un giro blues... registrazione unica senza riprese, "buona la prima", appunto!  :etvoila:

Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

 :goodpost: :goodpost: :goodpost:

Hai perfettamente ragione, per esprimersi compiutamente e con soddisfazione è necessario non soltanto conoscere vocaboli, verbi, aggettivi e grammatica ma aver letto, ascoltato e provato tanto.

Improvvisare è piacevole ma farlo senza pensare può essere, alla lunga,  frustrante.

PS
Complimenti per la lucidità a quell'ora della notte.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Elliott

 :goodpost:

Io ho un po' il problema inverso o meglio, 9 mesi  (preziosi) di studio con Vu mi hanno inculcato l'approccio da te descritto. Infattio il mio approccio all'improvvisazione avviene proprio così. Io ho chiara in mente la melodia ma le mie mani non la conoscono. Non sanno applicarla sulla tastiera.

Mi ritrovo continuamente in strade senza uscita o peggio, che portano decisamente altrove rispetto a ciò che ho in mente.  Eppure sono certo che la nota che mi manca sia proprio li intorno o peggio, sono certo di averla talvolta trovata ma, l'ho suonata "male"...senza l'intenzione che la nia mente ha creato.
Da li, sale la frustrazione ed abbandono la melodia e cedo il comando alle dita che si muovono come un tosaerba automatico all'interno di un recinto

Road2k

Citazione di: Max Maz il 30 Giugno, 2017, 05:46 AM
:goodpost: :goodpost: :goodpost:

Hai perfettamente ragione, per esprimersi compiutamente e con soddisfazione è necessario non soltanto conoscere vocaboli, verbi, aggettivi e grammatica ma aver letto, ascoltato e provato tanto.

Improvvisare è piacevole ma farlo senza pensare può essere, alla lunga,  frustrante.
Penso sia solo questione di esercizio e confidenza con la tastiera!!!!


Grazie Luvi!!!!

S.

"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov

zap

CitazioneL'importante è cantare mentalmente i suoni e cercare di assemblarli in frasi di senso compiuto.

Tali frasi devono risuonare in testa mentre le si suona (o meglio, un attimo prima di suonarle), strutturando il solo come se seguissimo una sintassi linguistica. All'inizio pare difficile, occorre dilatare i tempi, dapprima pensando e poi suonando in momenti successivi.

Anche se non credo di riuscire ancora a trasmettere quello che canto a mente...alle mani,la vedo più come una 'brutta copia' (quello che mentalmente canto ed una 'bella copia' la frase intera che riesco ad assemblare in seguito.
:goodpost:

Vu-meter

Citazione di: Elliott il 30 Giugno, 2017, 07:03 AM
:goodpost:

Io ho un po' il problema inverso o meglio, 9 mesi  (preziosi) di studio con Vu mi hanno inculcato l'approccio da te descritto. Infattio il mio approccio all'improvvisazione avviene proprio così. Io ho chiara in mente la melodia ma le mie mani non la conoscono. Non sanno applicarla sulla tastiera.

Mi ritrovo continuamente in strade senza uscita o peggio, che portano decisamente altrove rispetto a ciò che ho in mente.  Eppure sono certo che la nota che mi manca sia proprio li intorno o peggio, sono certo di averla talvolta trovata ma, l'ho suonata "male"...senza l'intenzione che la nia mente ha creato.
Da li, sale la frustrazione ed abbandono la melodia e cedo il comando alle dita che si muovono come un tosaerba automatico all'interno di un recinto


Il post di Luvi è da incorniciare !  :bravo2:

Secondo me l'unica cosa che si è dimenticato di dire è che la buona riuscita non è niente affatto semplice e richiede tempo.
Tu in 9 mesi, secondo me, hai fatto davvero dei passi da gigante. Quando facciamo lezione assieme per altro, bastano due parole per sentirti migliorare il fraseggio notevolmente in pochi istanti.
Il punto è che all'inizio non è naturale e ricordarsi 'tutto ciò che dobbiamo fare' per rendere melodico e con intenzione il nostro fraseggio, non è facile.
E' come quando prendi le prime lezioni di guida :  gas, freno, frizione, il cambio, i cartelli stradali, lo specchietto, gli altri che rischiano di urtarti, i rumori, le strade .... aiuto !!!!! :sos:

Con il tempo però diventa tutto semplice e non solo riesci a fare tutto il richiesto, ma molto di più al punto che ti distrai e a volte, neanche sai come hai fatto a fare quel tratto di strada.

Fin dal primo giorno ti dissi : tu mi preoccupi per un motivo :  la fretta.... te lo ricordi ?  :sarcastic:

:laughing:
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Grand Funk

Purtroppo devo uscire per dei servizi, dopo rispondo, ma questo voglio dirlo subito, tutti i tuoi interventi sono delle " perle " stupende, gioielli da ammirare e di rara bellezza !

:thanks: Luca

:goodpost:


Elliott

Citazione di: Vu-meter il 30 Giugno, 2017, 08:36 AM
Fin dal primo giorno ti dissi : tu mi preoccupi per un motivo :  la fretta.... te lo ricordi ?  :sarcastic:
:laughing:

:maio:

luvi

Citazione di: Road2k il 30 Giugno, 2017, 07:20 AM
Penso sia solo questione di esercizio e confidenza con la tastiera!!!!

Grazie Luvi!!!!

S.

E' una questione di approccio... il metodo di studio tradizionale (diteggiature ed esercizi meccanici sulle scale) applicato da migliaia di insegnanti (e mi fa molto piacere poter dire che Vu non sia tra questi...) va in altra direzione, purtroppo.

La scala diventa una forma geometrica (o meglio, un insieme di forme geometriche sparse per il manico) che una volta acquisita serve "a suonare sé stessa", ma ingabbia il pensiero e non lo organizza in frasi di senso compiuto, anzi spesso inibisce la formulazione del pensiero stesso facendo procedere per pattern mnemonici (anche la plettrata veloce a tutti i costi ottiene spesso lo stesso effetto deleterio, devo dire...).

Liberarsi dalle diteggiature significa praticare la scala ovunque sul manico in ragione di scelte espressive e melodiche, non di pattern geometrici.

La confidenza con la tastiera è quindi utile e necessaria in maniera incondizionata, ma anch'essa per essere raggiunta necessita di un approccio non "geometrico" o legato alle diteggiature.

Quindi non è solo questione di "quanto" si studia (è sottinteso sempre che più lo si può fare e meglio è...), ma di "come" lo si fa e con quale intenzione.  :hey_hey:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

luvi

Citazione di: zap il 30 Giugno, 2017, 07:25 AM
Anche se non credo di riuscire ancora a trasmettere quello che canto a mente...alle mani,la vedo più come una 'brutta copia' (quello che mentalmente canto ed una 'bella copia' la frase intera che riesco ad assemblare in seguito.
:goodpost:

Già il fatto che ragioni in questo senso dimostra che l'approccio è quello giusto. Per migliorare, c'è sempre tempo!  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

luvi

Citazione di: Max Maz il 30 Giugno, 2017, 05:46 AM
:goodpost: :goodpost: :goodpost:

Hai perfettamente ragione, per esprimersi compiutamente e con soddisfazione è necessario non soltanto conoscere vocaboli, verbi, aggettivi e grammatica ma aver letto, ascoltato e provato tanto.

Improvvisare è piacevole ma farlo senza pensare può essere, alla lunga,  frustrante.

E quel che è peggio, non porta a migliorare granché, né ad aumentare l'autostima!

Citazione di: Max Maz il 30 Giugno, 2017, 05:46 AM

PS
Complimenti per la lucidità a quell'ora della notte.

Sono un nottambulo incorreggibile, lo so...  :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Grand Funk

Citazione di: zap il 30 Giugno, 2017, 07:25 AM
CitazioneL'importante è cantare mentalmente i suoni e cercare di assemblarli in frasi di senso compiuto.

Tali frasi devono risuonare in testa mentre le si suona (o meglio, un attimo prima di suonarle), strutturando il solo come se seguissimo una sintassi linguistica. All'inizio pare difficile, occorre dilatare i tempi, dapprima pensando e poi suonando in momenti successivi.

Anche se non credo di riuscire ancora a trasmettere quello che canto a mente...alle mani,la vedo più come una 'brutta copia' (quello che mentalmente canto ed una 'bella copia' la frase intera che riesco ad assemblare in seguito.
:goodpost:

:quotone:

Condivido il pensiero di Zap, e qui hai risposto automaticamente anche a me.

Premetto che condivido anche il tuo pensiero riguardo lo studio dello strumento " più si studia e meglio è " è logico che sapere più cose equivale ad avere più " ingridienti " per le nostre improvvisazioni, e non è cosa da poco...... ma poi, come dici giustamente tu bisogna liberarsi dagli schemi geometrici ( blocchi delle scale, arpeggi ecc. ) e improvvisare in modo naturale e " intuitivo " il mio maestro diceva " l' improvvisazione è una dote, o ce l' hai o non ce l' hai, con lo studio si può migliorare, ma non imparare del tutto.....
Io ho premesso che sono ignorante in materia conosco due scale bene ( Pentatonica e Blues ) e un pochino il modo dorico, con queste suono, e di solito sia con il gruppo che quando registro per il forum, per me è di solito ( sempre ) buona la prima, se dopo un poco rimprovviso sulla stessa base il solo sarà abbastanza diverso, per esempio, l' ultima mia publicazione " Grand Funk style " il solo è cosi " buona la prima " c'è qualcosa da rivedere per carità, ma ho pensato, se lo rifaccio non lo faccio uguale e può darsi che mi piace meno ( ormai mi conosco..... ) allora l' ho lasciato cosi...... 
Ao..... io sò cosi, che ve devo fà ?......  :etvoila:

Grand Funk



luvi

Secondo esempio con diversa ambientazione sonora e diverso tipo di armonia, ma stesso concetto alla base dell'improvvisazione, anche qui take unico e "buona la prima" (in realtà è la seconda, confesso)...

Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Caligarock

 :goodpost: :goodpost: :goodpost:
Luca, questo post è una vera perla!
Parlando di teoria musicale io sono un alfabeta e suono molto "di istinto" e facendolo da molti anni (troppi... :oldguitar:) mi sono ormai fossilizzato sui box nei quali mi muovo con una certa confidenza, ma...se mi ascolto mi annoio da solo! ;D
Questo metodo mi ispira tantissimo. E mai nessun insegnante mi ha mai proposto niente del genere.
Grazie!  :thanks:
Caligarock :guitar:


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