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III° grado definizione

Aperto da Ombra/luce, 21 Agosto, 2022, 07:57 AM

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Ombra/luce

E' giusto una questione di curiosità, io ho sempre conosciuto i gradi della scala maggiore con questa definizione, che lessi tanti anni fa su un libro per pianoforte:

1° tonica
2° sopratonica
3° modale
4° sottodominante
5° dominante
6° sopradominante
7° sensibile

e poi di nuovo tonica etc etc

Però vedo che alcuni la 3a la chiamano "caratteristica" o "mediante" e non fanno alcun riferimento alla definizione "modale". E' più corretto chiamarla modale o caratteristica/mediante? Oppure vanno bene tutte e tre le definizioni?
Ut queant laxis

Vu-meter

Io la conosco come "mediante" o "modale", non l'ho mai sentita definire "caratteristica".

In ambito classico ha senso chiamarla "modale", perché per la definizione di tonalità esistono due possibilità: maggiore o minore. Quindi la terza è ciò che definisce il "modo" della tonalità: o maggiore, o minore.

In ambito jazzistico, invece, dove i modi greci sono sfruttati in modo differente e in un certo senso, più "pieno", il termine "modale", applicato alla terza è fuorviante per cui, generalmente, io preferisco "mediante".
In verità, in ambito jazzistico, difficilmente vengono utilizzate queste etichette. Il 99% delle volte, si etichettano i gradi come terzo grado o terza, quarto grado o quarta e così via.

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 21 Agosto, 2022, 08:58 AMIo la conosco come "mediante" o "modale", non l'ho mai sentita definire "caratteristica".

In ambito classico ha senso chiamarla "modale", perché per la definizione di tonalità esistono due possibilità: maggiore o minore. Quindi la terza è ciò che definisce il "modo" della tonalità: o maggiore, o minore.

In ambito jazzistico, invece, dove i modi greci sono sfruttati in modo differente e in un certo senso, più "pieno", il termine "modale", applicato alla terza è fuorviante per cui, generalmente, io preferisco "mediante".
In verità, in ambito jazzistico, difficilmente vengono utilizzate queste etichette. Il 99% delle volte, si etichettano i gradi come terzo grado o terza, quarto grado o quarta e così via.


Grazie della precisazione, è interessante che vari da ambito ad ambito, sarà da approfondire!
Anch'io comunque generalmente  per velocizzare mi limito a dire seconda, terza etc etc
Ut queant laxis

Prosit

In effetti anch'io mai sentita nominare la III come "caratteristica".
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

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