Ciao a tutti , in questo topic raccoglierò 4 documenti in pdf che illustrano alcuni arpeggi basati essenzialemte sul II - V - I ( la classica cella base del jazz ) .
Come possono esserci utili, A TUTTI, questi arpeggi ?
- mano sinistra : ci forzano a fare dei movimenti che altrimenti non faremmo mai con le normali scale
- mano destra : forzano la nostra destra a compiere dei salti che altrimenti non faremmo mai con le normali scale
- conoscenza della tastiera : ci illustrano molto chiaramente la posizione delle note rispetto alla tonica , cosa utilissima per la comprensione e la memorizzazione sia di accordi che scale
- orecchio : forzano il nostro orecchio a comprendere la formazione degli accordi e dunque a memorizzarne la struttura e questo ci fà molto comodo quando vogliamo tirare giù dei brani ad orecchio
- fraseggio : gli arpeggi aumentano grandemente le possibilità espressive del nostro fraseggio
Che ne dite : dalle premesse , chi può chiamarsi fuori causa ?
Iniziamo dal primo ( in allegato ) .. mano a mano che li preparo, i posterò tutti e 4 .
Sulla sinistra troverete la posizione dell'accordo a cui l'arpeggio fa riferimento, sulla destra , il box dell'arpeggio .
Metronomo acceso ( partiamo piano, mi raccomando ) , occhio che studia la posizione degl intervalli ( importantissimo ) orecchio attivo , mano destra bella calda e .... Buon esercizio !!
Qui una preview del n.4 :
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.jamble.it%2Fupload%2FARPEGGI_2-5-1_4.jpg&hash=0f5cdab1a4b2ff76e3ed80ab8fb6db4450331563)
Vu :)
SCARICA IL PDF ARPEGGI SUL II - V- I PRIMA POSIZIONE (http://www.jamble.it/jamble_download_system/AW9xGlxJM9/download.php?file=ew1gnaplw1jfgwv/ARPEGGI_2-5-1_1.pdf)
SCARICA IL PDF ARPEGGI SUL II - V- I SECONDA POSIZIONE (http://www.jamble.it/jamble_download_system/AW9xGlxJM9/download.php?file=iqwrrdafo5qznju/ARPEGGI_2-5-1_2.pdf)
SCARICA IL PDF ARPEGGI SUL II - V- I TERZA POSIZIONE (http://www.jamble.it/jamble_download_system/AW9xGlxJM9/download.php?file=omkyuqgco6h9yrg/ARPEGGI_2-5-1_3.pdf)
SCARICA IL PDF ARPEGGI SUL II - V- I QUARTA POSIZIONE (http://www.jamble.it/jamble_download_system/AW9xGlxJM9/download.php?file=4y8czzpd1h31zue/ARPEGGI_2-5-1_4.pdf)
Avevo già intenzione di rimettermi a studiare questo inverno... :)
ne ho bisogno..tanto.. :'(
cosi i tuoi pdf finiscono nella cartella delle cose da studiare quando fuori piove...anche se non intendo aspettare il brutto tempo per iniziare...
Tant'è, questa notte, da bravo..inizio a vedere il primo!
Grazie Vu, sempre un ottimo maestro :bravo2: :bravo2:
Grazie a te Marcello, che mi sostieni sempre e sei sempre gentilissimo !! :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
Questi sembrano esercizi inutili, ma ti aprono un mondo .. :shocking:
Appena posso, posto gli altri 3 ...
:abbraccio:
Vu :)
Aspetto con ansia Vu...scusa, volevo dire Maestro :D :D :laughing:
C'è un piccolo errore nell'indicazione dei gradi...
Al fianco del Gmaj7 hai scritto III e dovrebbe essere I, al fianco del secondo grado Am7, c'è scritto V e dovrebbe esserci II
ho fatto confusione io? :roll eyes:
Grazie Marcello !!! :thanks: :abbraccio:
Fatto !!! Adesso ci sono tutti e 4 !
Ciaoooo :hi:
Vu :)
Citazione di: marcellom il 20 Settembre, 2012, 02:33 PM
C'è un piccolo errore nell'indicazione dei gradi...
Al fianco del Gmaj7 hai scritto III e dovrebbe essere I, al fianco del secondo grado Am7, c'è scritto V e dovrebbe esserci II
ho fatto confusione io? :roll eyes:
Qui numeri segnalano la posizione del tasto sulla tastiera , non il grado dell'accordo , che è sempre 2° - 5°- 1° dal basso verso l'alto . :ookk:
:abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
Vu :)
stavo giusto editando il post...per dire quanto sono scemo :laughing:
l'ho capito solo dopo..beh...vuol dire che sono lento..ma la testa funziona..e l'ho scoperto perchè nella tastiera per cercare D andavo al 10 tasto della 1 corda, e tu invece indicavi che la root si trovava nella seconda corda..nella seconda corda D si trova al 5° tasto...
Gli studi sulla tastiera, alla lunga, premiano:)
volevo dire 6 e 5 corda..ho invertito..
Nessun problema marcello !! :laughing:
Non è mai facile scrivere in maniera facile questa specie di "opuscoli" ed io ho tentato .. ovviamente sono un po' confusionari, come il sottoscritto ,d'altra parte :fool:
:laughing:
Vu :)
Come consigli di usare la mano destra Vu, pennata ascendente e discendente a la Gambale..o alternata...o entrambe? ???
Citazione di: marcellom il 20 Settembre, 2012, 03:04 PM
Come consigli di usare la mano destra Vu, pennata ascendente e discendente a la Gambale..o alternata...o entrambe? ???
Io sono per la pennata alternata fino a quando è possibile . Lo Sweep subentra solo ed esclusivamente nel mio modo di pennare quando la velocità non mi consente altro . Non sono uno abile nello sweep e infatti lo inserisco sempre per brevi passaggi in mezzo alla pennata alternata , che resta la cosa migliore per me, che in questo modo incenspico di meno .
La scelta dipende da cosa vuoi insegnare alla mano destra , da cosa ti viene più facile . Il mio maestro diceva sempre : "bisogna esercitarsi duramente su ciò che non viene, non su ciò che viene naturale" .
Nessuno dunque vieta di fare gli esercizi con entrambi i metodi, anzi !! Potrebbe essere anche per me la volta che approfondisco lo sweep picking ..
:abbraccio:
Vu :)
il tuo maestro ha ragione... ma il tempo è poco... resto fedele alla pennata alternata... più in la... vedrò..
Graaaaaaazie Vu!
un abbraccio :abbraccio:
A me lo sweep piace tipo sulle prime 3 corde, andare oltre mi sembra una sboronata. Inoltre fermandosi a 3 - 4 note sweepate ( che termine ) ricorda molto di più gli assoli di tastiera anni 60 - 70. Al momento uso molto gli arpeggi molto e molto poco :laughing: Mi spiego meglio. Suonare solamente l'arpeggio su un dato accordo non mi piace, o meglio ancora non riesco a farne venire fuori nulla di davvero bello. Preferisco molto di più usare le scale. C'è da dire però che quando suono, al cambio dell'accordo cerco sempre di beccare una nota dell'arpeggio, che al mio orecchio da un migliore effetto, rispetto ad una nota qualsiasi :)
Citazione di: Berk il 21 Settembre, 2012, 01:38 PM
A me lo sweep piace tipo sulle prime 3 corde, andare oltre mi sembra una sboronata.
Ciao Berk, questa non l'ho capita!
Io faccio spesso degli sweep con accordi di settima, nelle mie improvvisazioni, per velocizzare il brano. Ma prendo tutte le corde o quasi.
4Roses
Citazione di: Vu-meter il 20 Settembre, 2012, 12:34 PM
Ciao a tutti , in questo topic raccoglierò 4 documenti in pdf che illustrano alcuni arpeggi basati essenzialemte sul II - V - I ( la classica cella base del jazz ) .
... omissis)
Metronomo acceso ( partiamo piano, mi raccomando ) , occhio che studia la posizione degl intervalli ( importantissimo ) orecchio attivo , mano destra bella calda e .... Buon esercizio !!
Qui una preview del n.4 :
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.jamble.it%2Fupload%2FARPEGGI_2-5-1_4.jpg&hash=0f5cdab1a4b2ff76e3ed80ab8fb6db4450331563)
Vu :)
Bravò! :thanks: :reading: :grouphug:
Grazie Fripp !!!! :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
Vu mi spieghi perchè ad un certo tipo di accordo corrisponde un certo tipo di solfeggio ? tieni presente che per quanto riguarda la teoria mi fermo ai gradi di armonizzazione delle scale (in senso tonale)
Citazione di: Ben il 05 Settembre, 2015, 03:21 PM
Vu mi spieghi perchè ad un certo tipo di accordo corrisponde un certo tipo di solfeggio ? tieni presente che per quanto riguarda la teoria mi fermo ai gradi di armonizzazione delle scale (in senso tonale)
Uh .. non ho capito .. :-\
Non si parla di solfeggio ( a meno che non li vuoi solfeggiare e sei liberissimo di farlo ) , ma di applicarli sulla chitarra ..
Vu :)
Scusa Vu Non mi sono saputo spiegare, cioè voglio dire perché devo eseguire quella diteggiatura, su quali basi di teoria musicale?
Uhm... mi devi scusare tu, ma non ho capito nemmeno stavolta...
Quelli che trovi in pdf sono delle diteggiature di 3 arpeggi in posizioni diverse... tutto qui.
Le basi di teoria sono sempre quelle sugli arpeggi, che alla fine riconducono alla costruzione degli accordi e all'armonizzazione delle scale..
Vu :)
Figurati il problema è mio che evidentemente non conosco la nozione di arpeggio :-[ facciamo un ultimo tentativo: le diteggiature sono espressione di una scala o parte di essa ( pe pentatonica modale ecc) oppure è solo una ricerca sulla tastiera di note che " suonano bene con la fondamentale"? Cioè c è uno schema da seguire nella diteggiatura oppure è casuale ?
GraziE anticipatamente ::)
Sono arpeggi, ossia sono le note che compongono l'accordo, da suonarsi una per volta. Un arpeggio è questo...
Avevo giusto tirato fuori queste cose per qualche esercizio propedeutico al Jazz e rivedo il topic.
Sai dove nasce la confusione VU , se mi posso permettere, è che molti per arpeggio intendono sì suonare le note che compongono un accordo a note singole , ma non in giro per il manico , ma con l'accordo formato in una certa posizione statica, che sembrerebbe la stessa cosa , ma non lo è .
O sbaglio , da ignorante fuori pratica quale sono ?
Il vero arpeggio è quello dell'esercizio. Il suonare una nota per volta costruendo l'accordo e tenendolo fermo viene oramai chiamato "arpeggiare", anche se non è vero; quello non è arpeggiare. Onestamente non saprei come chiamarlo , però. ..
Citazione di: Guido_59 il 05 Settembre, 2015, 09:51 PM
Avevo giusto tirato fuori queste cose per qualche esercizio propedeutico al Jazz e rivedo il topic.
Sai dove nasce la confusione VU , se mi posso permettere, è che molti per arpeggio intendono sì suonare le note che compongono un accordo a note singole , ma non in giro per il manico , ma con l'accordo formato in una certa posizione statica, che sembrerebbe la stessa cosa , ma non lo è .
O sbaglio , da ignorante fuori pratica quale sono ?
Giusto Guido io credevo che arpeggiare significasse suonare le singole note del accordo tenendo la mano sinistra ferma sullo stesso posto è Non cercare le note del accordo in giro per il manico
AH vedi che ci avevo preso?
E sapete perchè ? Perchè quando studiavo tanti, troppi, anni fa ho fatto la stessa domanda al mio insegnate un noto chitarrista di Bologna dell'epoca delle sale da ballo e balere.
Nel tempo questa convinzione si è radicata , gli unici che non fanno questa confusione sono gli studenti di chitarra classica più abituati alle terminologie canoniche.
Citazione di: Vu-meter il 05 Settembre, 2015, 09:56 PM
Il vero arpeggio è quello dell'esercizio. Il suonare una nota per volta costruendo l'accordo e tenendolo fermo viene oramai chiamato "arpeggiare", anche se non è vero; quello non è arpeggiare. Onestamente non saprei come chiamarlo , però. ..
Bel quesito come si dovrebbero chiamare ? :-\ scale su accordo ? arpeggi statici ? BOH ? ??? :-\
Io a volte lo chiamo 'sgranare gli accordi' anche se ho consapevolezza che non è il termine giusto. ..
Bel termine.
Oppure arpeggio in posizione base .
Scusate ma non sarebbe corretto fare distinzione tra arpeggio armonico, dove mantenendo la posizione dell'accordo si suonano le note che lo compongono facendo si che più voci risuonino contemporaneamente (l'esempio tipico della chitarra che accompagna una voce) e l'arpeggio melodico dove invece le note devono essere suonate in sequenza ma scandendo bene le singole note come si farebbe suonando una melodia?
Arpeggio armonico o melodico sono termini che hai sentito o creato ? Lo chiedo perché è la prima volta che li sento , il che è possibile, ovviamente. ..
Secondo me Moreno ci ha illuminato , io di questa cosa avevo un vago ricordo un po' annebbiato e tu me lo hai fatto ricordare !
Bravo Moreno :bravo2: e grazie :thanks:
Onestamente è una distinzione che ho in testa da molto tempo e che il mio insegnante mi ha ribadito.
Ottimo Vu :reallygood:, ma come possiamo utilizzarli oltre che come esercizio? :-\
Moreno secondo me se fai un palo di esempi pratica si capisce meglio
Un arpeggio armonico strafamoso è quello di "Stairway To Heaven", mentre ad esempio il primo assolo di "Sultans of Swing" dei Dire Straits è infarcito di arpeggi melodici che sottolinenano gli accordi suonati dalla chitarra ritmica.
In realtà anche il secondo assolo è basato sullo stesso schema e ad esempio nella parte veloce Mark Knopfler suona una sequenza di arpeggi melodici che non sono altro che le triadi di Re maggiore, Sib maggiore e Do maggiore.
Citazione di: Moreno Viola il 06 Settembre, 2015, 11:41 AM
Un arpeggio armonico strafamoso è quello di "Stairway To Heaven", mentre ad esempio il primo assolo di "Sultans of Swing" dei Dire Straits è infarcito di arpeggi melodici che sottolinenano gli accordi suonati dalla chitarra ritmica.
In realtà anche il secondo assolo è basato sullo stesso schema e ad esempio nella parte veloce Mark Knopfler suona una sequenza di arpeggi melodici che non sono altro che le triadi di Re maggiore, Sib maggiore e Do maggiore.
Esempio perfetto. :reallygood: :bravo2:
Mi chiedevo solo se le diciture "arpeggio armonico" e "arpeggio melodico" fossero le nomenclature ortodosse , perchè non le avevo mai sentite.
Citazione di: Road2k il 05 Settembre, 2015, 11:45 PM
Ottimo Vu :reallygood:, ma come possiamo utilizzarli oltre che come esercizio? :-\
Già come esercizio, gli arpeggi sono fantastici perchè a seconda dell'aspetto su cui ti concentri, ti mostrano una via :
- posso farli concentrandomi sui salti di intervallo e quindi cercando di memorizzare dove sono i vari gradi nella tastiera
- posso farli concentrandomi sui suoni ed utilizzandoli per ear-training ( cantandoli, ad esempio )
- posso farli concentrandomi sulle diteggiature, per rendere più fluidi sia i movimenti della destra che della sinistra ( ad esempio concentrandomi sulla pennata per la destra, oppure sugli 'smanicamenti' per la sinistra )
- posso farli concentrandomi sui cambi di accordo ed inserendoli all'interno del mio fraseggio
Non posso elencare tutti i modi in cui gli arpeggi ci vengono in aiuto perchè sono troppi ..
Non di meno, oltre che come esercizio, li posso propri outilizzare nel fraseggio. Il jazz abusa letteralmente degli arpeggi, ad esempio, per non parlare della musica classica. Alla fin fine perfino il metal usa tantissimo gli arpeggi specie ( ma non solo ) in quei passaggi in cui sita o simula fraseggio classicheggianti, barocco e così via ( pensa a Malmsteen o a Blackmore ) . Anche se non sono un jazzista o un metallaro e non apprezzo il jazz ed il metal, posso comunque inserire delle cellule di arpeggio nei fraseggi di qualsiasi genere, anche nel blues, nel quale spesso si sentono ... ecc..
Vu :)
Non saprei dirti se sono diciture corrette (anche se secondo me danno un'idea precisa della distinzione) però credo di averle sentite utilizzare spesso.
Citazione di: Road2k il 05 Settembre, 2015, 11:45 PM
Alla fin fine perfino il metal usa tantissimo gli arpeggi specie ( ma non solo ) in quei passaggi in cui sita o simula fraseggio classicheggianti, barocco e così via ( pensa a Malmsteen o a Blackmore ) .
Un esempio dell'uso degli arpeggi da parte di Blackmore è l'assolo di "Highway Star" prima della parte del trillo, dove suona una sequenza di arpeggi sulle triadi di Remin7, Sol4sus, Do9 (tra l'altro è didatticamente interessante anche per il fatto che la quarta e la nona del Sol4sus e del Do9, ma anche la tonica più alta del Remin7 sono ottenuti con degli intonatissimi bending).
Citazione di: Moreno Viola il 06 Settembre, 2015, 02:32 PM
Non saprei dirti se sono diciture corrette (anche se secondo me danno un'idea precisa della distinzione) però credo di averle sentite utilizzare spesso.
Citazione di: Road2k il 05 Settembre, 2015, 11:45 PM
Alla fin fine perfino il metal usa tantissimo gli arpeggi specie ( ma non solo ) in quei passaggi in cui sita o simula fraseggio classicheggianti, barocco e così via ( pensa a Malmsteen o a Blackmore ) .
Un esempio dell'uso degli arpeggi da parte di Blackmore è l'assolo di "Highway Star" prima della parte del trillo, dove suona una sequenza di arpeggi sulle triadi di Remin7, Sol4sus, Do9 (tra l'altro è didatticamente interessante anche per il fatto che la quarta e la nona del Sol4sus e del Do9, ma anche la tonica più alta del Remin7 sono ottenuti con degli intonatissimi bending).
Qyesto ragazzo mi sta sudiando di brutto!!!!
Citazione di: Road2k il 06 Settembre, 2015, 02:35 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Settembre, 2015, 02:32 PM
Non saprei dirti se sono diciture corrette (anche se secondo me danno un'idea precisa della distinzione) però credo di averle sentite utilizzare spesso.
Citazione di: Road2k il 05 Settembre, 2015, 11:45 PM
Alla fin fine perfino il metal usa tantissimo gli arpeggi specie ( ma non solo ) in quei passaggi in cui sita o simula fraseggio classicheggianti, barocco e così via ( pensa a Malmsteen o a Blackmore ) .
Un esempio dell'uso degli arpeggi da parte di Blackmore è l'assolo di "Highway Star" prima della parte del trillo, dove suona una sequenza di arpeggi sulle triadi di Remin7, Sol4sus, Do9 (tra l'altro è didatticamente interessante anche per il fatto che la quarta e la nona del Sol4sus e del Do9, ma anche la tonica più alta del Remin7 sono ottenuti con degli intonatissimi bending).
Qyesto ragazzo mi sta sudiando di brutto!!!!
Embè, parliamo di un admin, mica pizza e fichi .. :sarcastic: :laughing: :laughing: :laughing: :lol: :lol: :lol:
Sulla teoria vado alla grande, ma la pratica... :facepalm2:
Invece io vado alla grande , in teoria , ma in pratica ::)
Mi devo mettere a studiare se resto indietro.
Aiuto !!!!!!!!!!!!!!!!
Al contrario di voi io sono molto bravo....
...... a fare malissimo entrambe le cose!!!!!
Il mio era un giro di parole.
Vorrei proporre alcuni giri come studio individuale del quali poi condividere i risultati .
Ci penso bene e poi domani te lo propongo
Citazione di: Guido_59 il 06 Settembre, 2015, 11:21 PM
Vorrei proporre alcuni giri come studio individuale del quali poi condividere i risultati .
Ci penso bene e poi domani te lo propongo
Io partecipo volentieri.
Fico. :ookk:
Certo Guido non ci crederai ma l'avevo capito, solo che così faceva più effetto!!!!
Citazione di: Guido_59 il 06 Settembre, 2015, 11:21 PM
Il mio era un giro di parole.
Vorrei proporre alcuni giri come studio individuale del quali poi condividere i risultati .
Ci penso bene e poi domani te lo propongo
Ottima idea !!!
@ road :)
Ok allora stasera cominciò a scegliere i giri, pensavo a un paio, poi apro il topic.
Sempre sezione didattica scale improvvisazione direi.
Ho scatenato l'inferno :laughing: :laughing:
Bravo Ben ed ora ti tocca giocare con noi. :occhiolino:
Citazione di: Road2k il 06 Settembre, 2015, 11:14 PM
Al contrario di voi io sono molto bravo....
...... a fare malissimo entrambe le cose!!!!!
:quotone:
Citazione di: Moreno Viola il 05 Settembre, 2015, 10:30 PM
Scusate ma non sarebbe corretto fare distinzione tra arpeggio armonico, dove mantenendo la posizione dell'accordo si suonano le note che lo compongono facendo si che più voci risuonino contemporaneamente (l'esempio tipico della chitarra che accompagna una voce) e l'arpeggio melodico dove invece le note devono essere suonate in sequenza ma scandendo bene le singole note come si farebbe suonando una melodia?
Mi pare una distinzione campata in aria. Un arpeggio non è altro che un accordo le cui note sono suonate in successione anziché simultaneamente. Che le note siano tenute (mantenendo le dita sulle corde,usando il pedale di risonanza, ecc.) o meno, l'ascoltatore comunque percepisce l'armonia del brano e le sue variazioni (vedi J.S.Bach o Ch. Parker).
Sono d'accordo sul fatto che in entrambi i casi lo scopo di un arpeggio sia quello di evidenziare l'armonia, ma credo che una differenza tra i due modi di arpeggiare esista.
Sui termini, io non ho titolo per permettermi di inventare nulla ma vi garantisco che "arpeggio armonico" e "arpeggio melodico" sono due diciture che mi porto dietro da quando è iniziato il mio interesse per la chitarra e quindi sono sicuro di averlo letto più volte, e il mio insegnante ha ulteriormente rafforzato il concetto.
Credo che la distinizione serva più per identificare che ruolo svolge l'arpeggio all'interno del brano che non a creare una vera e propria differenza che in effetti non esiste.
Citazione di: Fidelcaster il 07 Settembre, 2015, 09:40 AM
Citazione di: Moreno Viola il 05 Settembre, 2015, 10:30 PM
Scusate ma non sarebbe corretto fare distinzione tra arpeggio armonico, dove mantenendo la posizione dell'accordo si suonano le note che lo compongono facendo si che più voci risuonino contemporaneamente (l'esempio tipico della chitarra che accompagna una voce) e l'arpeggio melodico dove invece le note devono essere suonate in sequenza ma scandendo bene le singole note come si farebbe suonando una melodia?
Mi pare una distinzione campata in aria. Un arpeggio non è altro che un accordo le cui note sono suonate in successione anziché simultaneamente. Che le note siano tenute (mantenendo le dita sulle corde,usando il pedale di risonanza, ecc.) o meno, l'ascoltatore comunque percepisce l'armonia del brano e le sue variazioni (vedi J.S.Bach o Ch. Parker).
Bè, oddio .. secondo me non è campata in aria .
Nel cosi detto arpeggio armonico non hai neppure la certezza di toccare tutte le note dell'accordo ( potrebbe essere omessa tranquillamente la 5a, la 11a, la tonica o altre ) e per altro non hai di certo una esposizione delle note in scala, ma casuale e dipendente dal tipo di rivolto che stai eseguendo. C'è un bel po' di differenza .. :sisi:
Vu :)
Mi diverto molto a leggervi,ma vi confesso che spesso mi viene mal di testa.
Piccolo prezzo da pagare per imparare qualcosa in più.
Stasera in arrivo i due giri che uno potrà usare come crede :solista ,accordi giocando anche con sostituzioni e accordi di passaggio, oppure con gli arpeggi collegandosi con questo topic.
Citazione di: Vu-meter il 07 Settembre, 2015, 12:32 PM
Bè, oddio .. secondo me non è campata in aria .
Nel cosi detto arpeggio armonico non hai neppure la certezza di toccare tutte le note dell'accordo ( potrebbe essere omessa tranquillamente la 5a, la 11a, la tonica o altre ) e per altro non hai di certo una esposizione delle note in scala, ma casuale e dipendente dal tipo di rivolto che stai eseguendo. C'è un bel po' di differenza .. :sisi:
Vu :)
Mah, non so cosa pensare, non ricordo ad esempio che nella Tecnica degli arpeggi di Guglielmo Papararo (unico libro per chitarra classica che avevo studiato praticamente per intero, tantissimi anni fa) si facesse alcuna distinzione del genere. Si iniziava dagli arpeggi a corde vuote con note tenute, come esercizio per la sola mano destra, e si proseguiva con gli arpeggi a note singole su per il manico. Del resto a quanto scrivi mi verrebbe da obiettare che sono proprio le note eseguite a determinare il tipo di accordo arpeggiato, e da chiederti perché un arpeggio andrebbe eseguito solo dalla nota più grave alla più acuta, o viceversa, e non anche (come le scale) per quinte ecc. o in qulasiasi altro verso. Ci sono infiniti esempi di questo nel repertorio barocco; mi viene in mente ad esempio un fraseggio che mi sta dando filo da torcere recentemente che inizia con (quello che suona proprio come) un arpeggio (di maj13?) eseguito così: 1, 5, 7, 6, 5, 10, 7, 6, 5.
Citazione di: Fidelcaster il 07 Settembre, 2015, 03:53 PM
Citazione di: Vu-meter il 07 Settembre, 2015, 12:32 PM
Bè, oddio .. secondo me non è campata in aria .
Nel cosi detto arpeggio armonico non hai neppure la certezza di toccare tutte le note dell'accordo ( potrebbe essere omessa tranquillamente la 5a, la 11a, la tonica o altre ) e per altro non hai di certo una esposizione delle note in scala, ma casuale e dipendente dal tipo di rivolto che stai eseguendo. C'è un bel po' di differenza .. :sisi:
Vu :)
Mah, non so cosa pensare, non ricordo ad esempio che nella Tecnica degli arpeggi di Guglielmo Papararo (unico libro per chitarra classica che avevo studiato praticamente per intero, tantissimi anni fa) si facesse alcuna distinzione del genere. Si iniziava dagli arpeggi a corde vuote con note tenute, come esercizio per la sola mano destra, e si proseguiva con gli arpeggi a note singole su per il manico. Del resto a quanto scrivi mi verrebbe da obiettare che sono proprio le note eseguite a determinare il tipo di accordo arpeggiato, e da chiederti perché un arpeggio andrebbe eseguito solo dalla nota più grave alla più acuta, o viceversa, e non anche (come le scale) per quinte ecc. o in qulasiasi altro verso. Ci sono infiniti esempi di questo nel repertorio barocco; mi viene in mente ad esempio un fraseggio che mi sta dando filo da torcere recentemente che inizia con (quello che suona proprio come) un arpeggio (di maj13?) eseguito così: 1, 5, 7, 6, 5, 10, 7, 6, 5.
Secondo me è solo un problema di nomenclature. Io non dico di avere la giusta chiave di lettura, solo di conoscere quella chiave lì , ma non è detto che non mi sia stato insegnaot uno strafacione, ci mancherebbe.
Il termine "arpeggio" a me è stato sempre insegnato come il riprodurre le note contenute in un dato accordo in fila, dalla più grave alla più acuta, facendo per altro morire la nota precedente al subentro di quella successiva ( proprio come si fa per le scale ) . La posizione è importante in quanto identifica il primo rivolto dell'accordo.
Il proporre un altro rivolto o anche solo il lasciar suonare alcune di queste mentre subentra l'altra ( cosa che accade con quello che Moreno chiama arpeggio armonico ), a me è stato insegnato che non si può più chiamare arpeggio. Nel primo caso subentra il fraseggio ( che si usino note dell'accordo non ha importanza ) , nel secondo caso subentra una cosa alla quale non so dare un nome.
Tutto ciò però, potrebbe essere la più grande fesseria del mondo .. solo che a me è stato insegnato così, da sempre .. Ben venga un punto di vista diverso e nozioni nuove .
Vu :)
Wikipedia fa chiarezza nella questione (ho controllato anche sulla vecchia enciclopedia "La musica" di UTET che era di mio padre):
CitazioneArpeggio
Il termine arpeggio deriva dalla parola arpa, poiché è un abbellimento derivante dalla tecnica di questo strumento;[16] è utilizzato negli strumenti a tastiera.
L'arpeggio, anche noto come arpeggiato o arpeggiamento,[17] è un abbellimento che si applica a un accordo, in cui le note vengono eseguite in successione più o meno rapida anziché simultaneamente. L'arpeggio viene suonato generalmente dalla nota più bassa a quella più alta; nel caso occorra suonarlo alla rovescia (viene allora detto rovesciato), ciò può essere indicato da una lineetta trasversale sull'accordo. Nel caso in cui la lineetta sia dal basso verso l'alto, l'andamento dell'arpeggio va dalla nota più grave alla più acuta; viceversa nel caso in cui la lineetta sia dall'alto verso il basso l'andamento dell'arpeggio va dalla nota più acuta alla più grave. Nel caso in cui non sia posto questo segno l'arpeggio può essere eseguito a libera interpretazione di chi lo suona, seguendo generalmente l'andamento della melodia.
[...]
Tra le varianti di esecuzione di un accordo, ce ne sono anche alcune riguardanti la durata delle singole note facenti parte dell'accordo. Le note dell'accordo infatti, oltre ad essere eseguite in successione, possono essere anche pizzicate, legate (e quindi non mantenute), o mantenute una dopo l'altra per tutta la durata dell'accordo. In genere se quest'ultima risoluzione ha una certa importanza l'autore lo specifica realizzando le note dell'accordo con legature di valore che si trascinano fino all'ultima nota.
Poi può darsi benissimo che qualche teoria della musica (magari d'oltreoceano) abbia introdotto la distinzione tra arpeggi melodici e armonici, ma quantomeno non sembra essere "standard". Invece "standard" sarebbe l'uso di eseguire le note dalla più grave alla più acuta, o viceversa.
Note per gli interessati alla proposta brani studio II-V-I non posso mettere nulla stasera , perchè c'è il solito problema dell'uso delle tracce già presenti.
Se avete un po' di giorni max di pazienza le faccio con BIAB e appena fatte le metto su spundcloud con link nel topic che aprirò.
Mi piacerebbe che si potesse fare non dico una sezione , ma un qualcosa da chiamare Jamble Jazz Club .
Che dite si può fare o non è necessario ?
Citazione di: Fidelcaster il 07 Settembre, 2015, 10:14 PM
Wikipedia fa chiarezza nella questione (ho controllato anche sulla vecchia enciclopedia "La musica" di UTET che era di mio padre):
CitazioneArpeggio
Il termine arpeggio deriva dalla parola arpa, poiché è un abbellimento derivante dalla tecnica di questo strumento;[16] è utilizzato negli strumenti a tastiera.
L'arpeggio, anche noto come arpeggiato o arpeggiamento,[17] è un abbellimento che si applica a un accordo, in cui le note vengono eseguite in successione più o meno rapida anziché simultaneamente. L'arpeggio viene suonato generalmente dalla nota più bassa a quella più alta; nel caso occorra suonarlo alla rovescia (viene allora detto rovesciato), ciò può essere indicato da una lineetta trasversale sull'accordo. Nel caso in cui la lineetta sia dal basso verso l'alto, l'andamento dell'arpeggio va dalla nota più grave alla più acuta; viceversa nel caso in cui la lineetta sia dall'alto verso il basso l'andamento dell'arpeggio va dalla nota più acuta alla più grave. Nel caso in cui non sia posto questo segno l'arpeggio può essere eseguito a libera interpretazione di chi lo suona, seguendo generalmente l'andamento della melodia.
[...]
Tra le varianti di esecuzione di un accordo, ce ne sono anche alcune riguardanti la durata delle singole note facenti parte dell'accordo. Le note dell'accordo infatti, oltre ad essere eseguite in successione, possono essere anche pizzicate, legate (e quindi non mantenute), o mantenute una dopo l'altra per tutta la durata dell'accordo. In genere se quest'ultima risoluzione ha una certa importanza l'autore lo specifica realizzando le note dell'accordo con legature di valore che si trascinano fino all'ultima nota.
Poi può darsi benissimo che qualche teoria della musica (magari d'oltreoceano) abbia introdotto la distinzione tra arpeggi melodici e armonici, ma quantomeno non sembra essere "standard". Invece "standard" sarebbe l'uso di eseguire le note dalla più grave alla più acuta, o viceversa.
Come non detto, non lo sapevo proprio. Almeno adesso ho una visione più chiara della cosa, grazie mille !!! :thanks: :thanks: :thanks: :thanks:
Citazione di: Guido_59 il 07 Settembre, 2015, 10:28 PM
Note per gli interessati alla proposta brani studio II-V-I non posso mettere nulla stasera , perchè c'è il solito problema dell'uso delle tracce già presenti.
Se avete un po' di giorni max di pazienza le faccio con BIAB e appena fatte le metto su spundcloud con link nel topic che aprirò.
Mi piacerebbe che si potesse fare non dico una sezione , ma un qualcosa da chiamare Jamble Jazz Club .
Che dite si può fare o non è necessario ?
Non ho capito ... se si parla di arpeggi sul II-V-I possiamo parlarne qui ... che tipo di esercizi erano ? Aprire una sezione apposta mi pare eccessivo ..
Vu :)
Citazione di: Vu-meter il 07 Settembre, 2015, 11:32 PMCome non detto, non lo sapevo proprio. Almeno adesso ho una visione più chiara della cosa, grazie mille !!! :thanks: :thanks: :thanks: :thanks:
Same here! :mypleasure:
Quante ne sa quest'uomo !!!
:abbraccio:
Topic aperto dimmi tu VU se può stare da solo oppure no.
Citazione di: Vu-meter il 07 Settembre, 2015, 11:39 PM
Quante ne sa quest'uomo !!!
:abbraccio:
Beh, però mi sbagliavo a considerare la frase RE, DO#, SI, LA, FA#, DO#, SI, LA un unico arpeggio di Re maj13!
In inglese d'altra parte esisterebbe, stando sempre a wikipedia, una distinzione tra "arpeggio" (esecuzione delle note di un accordo dal basso verso l'alto o viceversa), "arpeggiated chord" (quelli più su chiamati "arpeggi armonici"), e "broken chord" (esecuzione delle note di un accordo in qualsiasi sequenza, non necessariamente una alla volta ma non tutte insieme):
CitazioneAn arpeggio is a group of notes which are played one after the other, added either going up or going down. Executing an arpeggio requires the player to play the sounds of a chord individually to differentiate the notes. The notes all belong to one chord. The chord may, for example, be a simple chord with the 1st, (major or minor) 3rd, and 5th notes of the scale in it (this is called a "tonic triad"). An arpeggio in the key of C major going up two octaves would be the notes (C, E, G, C, E, G, C)
An arpeggio is a type of broken chord. Other types of broken chords play chord notes out of sequence or more than one note but less than the full chord simultaneously. Arpeggios can rise or fall for more than one octave.
Students of musical instruments learn how to play scales and arpeggios. They are often a requirement for music examinations.
An "arpeggiated chord" means a chord which is "spread", i. e., the notes are not played exactly at the same time, but are spread out. Arpeggiated chords are often used in harp and piano music. An arpeggiated chord may be written with a squiggly vertical line in front of the chord. It is spread from the lowest to the highest note. Occasionally, composers such as Béla Bartók have asked for them to be played from top to bottom. This is shown by adding an arrow pointing down.
"Broken chord" viene tradotto in italiano con "arpeggio" (broken chord: traduzione in italiano - Dizionari - La Repubblica (http://dizionari.repubblica.it/Inglese-Italiano/B/brokenchord.php?lingua=en)) o "accordo arpeggiato" (broken chord: traduzione in italiano di broken chord nell'Oxford dictionary (Inglese-Italiano) (http://www.oxforddictionaries.com/it/traduci/inglese-italiano/broken-chord)): evidentemente, in questo senso lato di "arpeggio" sono intesi quelli del manuale di chitarra classica che ho menzionato prima. :-\
Ero più vicino al pensiero anglofono, ma solo perchè così mi era stato insegnato ...
Vu :)
Essendo i miei studi molto lontani nel tempo non ricordo come il mio insegnante chiamava i due tipi di arpeggio a note singole in ordine alto basso oppure in ordine diciamo casuale.
Però erano due nomi diversi ,Mannaggia agli oltre 30 anni che sono passati
Seguendo il consiglio di Gian.luca mi sono messo a studiare questi arpeggi prima di affrontare i modi, volendo però estendere questi arpeggi ai gradi mancanti, mi sono imbattuto in un sito fantastico, dove c'è di tutto e di più...
Il "problema" è che tutte le volte che vado a spulciare mi saltano fuori dei nomi che non conosco....
Questi i link di quella che dovrebbe essere la progressione di arpeggi di settima in scala di Sol o Mi-
GMaj7 G Major 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/g-major7-arpeggios.html)
Amin7 A Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/a-minor7-arpeggios.html)
BMin7 B Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/b-minor7-arpeggios.html)
CMaj7 C Major 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/c-major7-arpeggios.html)
D7 D7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/d-7-arpeggios.html)
Emin7 E Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/e-minor7-arpeggios.html)
F#min7b5 E Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/e-minor7-arpeggios.html)
Per capire qualcosa a livello teorico con questi malefici nomi... devo approfondire la teoria degli accordi?
:wall: :wall:
La progressione che ho messo è corretta? perchè sono rimasti fuori gli arpeggi diminuiti di settima....
:wall: :wall: :wall: :wall:
Io per capire se sono corretti controllo che le note dell'arpeggio appartengano alla scala della tonalità e ciò dovrebbe essere corretto... quindi da un punto di vista pratico sarei apposto... ma come disse un saggio le regole sono fatte per essere infrante ma io aggiungo che però le regole andrebbero sapute per sapere come e quando infrangerle.... :wall: :wall: :wall:
Ti consiglio una veloce ripassata alla teoria di base, perlomeno per capire gli intervalli, come sono composti gli accordi, quali sono le loro valenze, quali note sono struttura e quali estensione, ecc..
Avendo chiaro quel quadro, tutto si illuminerà.
Citazione di: Vu-meter il 27 Dicembre, 2019, 01:41 PM
Ti consiglio una veloce ripassata alla teoria di base, perlomeno per capire gli intervalli, come sono composti gli accordi, quali sono le loro valenze, quali note sono struttura e quali estensione, ecc..
Avendo chiaro quel quadro, tutto si illuminerà.
Grazie Vu, hai un libro/corso o un link da consigliarmi? il problema è che gli argomenti presi singolarmente li conosco... è il contesto teorico generale che mi sfugge, probabilmente perché li ho fatti su un corso in inglese e da li ho capito come metterli in pratica ma probabilmente vado in confusione perché essendo stato in inglese mi sono perso qualche concetto fondamentale...
Edit:
Io avrei trovato questi due che probabilmente sarebbero anche eccessivi ma male non credo che farebbero...
https://www.udemy.com/course/music-theory-complete/ (https://www.udemy.com/course/music-theory-complete/)
https://www.udemy.com/course/music-theory-comprehensive-combined-part-4-5-6/ (https://www.udemy.com/course/music-theory-comprehensive-combined-part-4-5-6/)
Citazione di: fangetto il 27 Dicembre, 2019, 01:00 PM
Seguendo il consiglio di Gian.luca mi sono messo a studiare questi arpeggi prima di affrontare i modi, volendo però estendere questi arpeggi ai gradi mancanti, mi sono imbattuto in un sito fantastico, dove c'è di tutto e di più...
Il "problema" è che tutte le volte che vado a spulciare mi saltano fuori dei nomi che non conosco....
Questi i link di quella che dovrebbe essere la progressione di arpeggi di settima in scala di Sol o Mi-
GMaj7 G Major 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/g-major7-arpeggios.html)
Amin7 A Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/a-minor7-arpeggios.html)
BMin7 B Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/b-minor7-arpeggios.html)
CMaj7 C Major 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/c-major7-arpeggios.html)
D7 D7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/d-7-arpeggios.html)
Emin7 E Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/e-minor7-arpeggios.html)
F#min7b5 E Minor 7 Arpeggio Patterns and Fretboard Diagrams For Guitar (https://www.guitar-chords.org.uk/arpeggios/e-minor7-arpeggios.html)
Per capire qualcosa a livello teorico con questi malefici nomi... devo approfondire la teoria degli accordi?
:wall: :wall:
La progressione che ho messo è corretta? perchè sono rimasti fuori gli arpeggi diminuiti di settima....
:wall: :wall: :wall: :wall:
Io per capire se sono corretti controllo che le note dell'arpeggio appartengano alla scala della tonalità e ciò dovrebbe essere corretto... quindi da un punto di vista pratico sarei apposto... ma come disse un saggio le regole sono fatte per essere infrante ma io aggiungo che però le regole andrebbero sapute per sapere come e quando infrangerle.... :wall: :wall: :wall:
Io non ho neanche capito la domanda.
La progressione è corretta. Una volta che sai quella progressione, vale per tutte le altre. Se la vuoi ulteriormente verificare, basta che sai da quali note è composto un accordo di settima, che non è una cosa trascendentale.
Se mai, la difficoltà sta nell'acquisire molto bene queste cose in modo da riconoscerle al volo sulla tastiera, senza calcoli. Esempio: io suono un lick e tu dalle note da cui è composto il lick mi dovresti dire che tonalità è, e soprattutto che accordi ci stanno bene per accompagnare quel lick, e vicerversa. E il metodo è solo uno: esercitarsi ed esercitarsi. Altrimenti ciò che apprendi oggi tra una settimana non ti rimarrà più.
Ma forse non ho compreso il quesito...
Semplicemente vorrei imparare un pò di teoria, ma tutte le volte mi imbatto in nomenclature che non conosco e cose simili, vado sempre in modo empirico, (estremizzando) tipo in tonalità di Do Mag come deve essere il Re? Maggiore o Minore? io confronto la quarta della scala di Do con la terza delle scale del Re per decidere, o per scegliere la settima e via dicendo... cioè in pratica so già che nell'accordo di Re non può esserci il Fa# e quindi è minore e Idem per la settima che non può essere un Do# ma deve essere una settima minore... ma poi mi perdo fra i nomi quando voglio trovare dei riferimenti e quindi vorrei togliermi questo pietrone dalla scarpa e imparare della teoria per evitarmi dei dubbi tipo questi.... quindi stavo valutando se cercarmi un corso di teoria musicale.... Fondamentalmente per trovare le note basta contare 3 - 5 0 7 partendo dalla nuova tonica sulla scala della tonalità.... ma per dare un nome a cosa stò facendo mi trovo sempre in difficoltà....
Attenzione perché quella NON è una progressione, ma la sequenza di accordi che si sviluppa armonizzando una scala maggiore di Sol.
Consiglio spassionato : con i soldi dei corsi, pagati delle lezioni da un insegnante fisico, in zona da te. Per la teoria base, basteranno poche lezioni.. poi se vuoi continui da autodidatta (cosa che personalmente non ti consiglio, ma.. sei ovviamente libero di fare).
Thanks, quindi è una sequenza... Per l'insegnante hai perfettamente ragione ma non saprei a chi rivolgermi, non ci sono nemmeno più negozi di strumenti da queste parti... per comprare un plettro devo farmi 40km... o web... per ora provo il corso, per 20€ non muoio... Poi se continuo ad essere in confusione vedrò di trovare qualcuno.
Citazione di: fangetto il 27 Dicembre, 2019, 05:24 PM
Semplicemente vorrei imparare un pò di teoria, ma tutte le volte mi imbatto in nomenclature che non conosco e cose simili, vado sempre in modo empirico, (estremizzando) tipo in tonalità di Do Mag come deve essere il Re? Maggiore o Minore? io confronto la quarta della scala di Do con la terza delle scale del Re per decidere, o per scegliere la settima e via dicendo... cioè in pratica so già che nell'accordo di Re non può esserci il Fa# e quindi è minore e Idem per la settima che non può essere un Do# ma deve essere una settima minore... ma poi mi perdo fra i nomi quando voglio trovare dei riferimenti e quindi vorrei togliermi questo pietrone dalla scarpa e imparare della teoria per evitarmi dei dubbi tipo questi.... quindi stavo valutando se cercarmi un corso di teoria musicale.... Fondamentalmente per trovare le note basta contare 3 - 5 0 7 partendo dalla nuova tonica sulla scala della tonalità.... ma per dare un nome a cosa stò facendo mi trovo sempre in difficoltà....
Sono curioso di capire: ma non fai prima a tenere a mente che il secondo grado di una scala maggiore è minore? Che poi sulla tastiera della chitarra è anche visualmente facile memorizzare quali sono gli accordi maggiori di una scala maggiore (e la conferma ce l'hai, come dicevo prima, sapendo da cosa è composto un accordo). E una volta che lo sai, basta aggiungere la settima, poi la nona, l'undicesima e la tredicesima.
Anch'io sono pessime con le nomenclature, non sono mai sicura di usare il termine giusto. Ma è come per la grammatica: l'importante è la sostanza. Poi, se ti va di sapere cos'è un pronome personale, buon per te: è non si sa mai abbastanza.
Per me cos'è la sostanza? Maneggiare con disinvoltura le diteggiatura che hai linkato su. Riconoscere all'istante un accordo su tutto il manico (per questo mi chiedo sempre le diteggiature possibili: per non fossilizzarmi su quello che uso di solito e continuare a riflettere). Prevedere quale accordo potrebbe venire successivamente ecc.
Ciò detto, sfrutta questa voglia di sapere che hai e cavalca l'onda dandoti da fare. Vai dal maestro/compra un libro/un dvd/fatti due chiacchiere con chi ne sa di più. Ma non do nessun consiglio e non c'è una via preferibile, per una ragione: alla fine se non hai la motivazione costante, non c'è maestro o libro o dvd che tenga. Joe Walsh ha imparato ad usare lo slide non su un manuale ma chiacchierando con Duane Allman, è vero, ma soprattutto perché dopo la dritta ha continuato ad esercitarsi ed esercitarsi. Per questo dico che la differenza la fa soprattutto la tua voglia.
So che son buffetto su certe cose quando mi impunto.... il fatto è che quando cerco di approfondire mi trovo sempre di fronte a termini che non conosco ma che magari all'atto pratico magari già uso... ad esempio senza andare a spulciare questa cosa non avrei saputo che usando gli accordi in settima i tipi di accordi diventano 4 (Maggiore 7, minore 7, dominante 7, semi diminuito (minore 7 con quinta diminuita)) invece di 3 (Maggiori, minori, diminuiti).
Il riuscire a dare un nome comprendendone il significato mi aiuta a dare un senso a cose che magari già conosco ma che magari non uso o che uso in parte, in modo da suonare in modo più consapevole.
Vorrei anche imparare a leggere la musica e suonare, perché mi rendo conto mentre suono che sono "vittima" di automatismi che nel corso degli anni ho consolidato e credo che imparare nuovi pattern non sia la strada da percorrere ma sarebbe quasi meglio fare un reset totale e ripartire da capo... come mi è stato già consigliato arrivare a cantarmela e suonarla, ma prima devo riuscire a svincolarmi da tutti questi automatismi e credo che un approccio più ragionato e consapevole sia il modo migliore.
So che i nomi alla fine sono questioni di lana caprina e che fondamentalmente il saperli oppure no non cambia niente ma visto che è una strada che non ho mai percorso voglio provarla e avendo una mente razionale / matematica credo che il mettermi la struttura da elaborare in testa invece di un preconfezionato mi sia più utile... o forse stò semplicemente delirando dopo qualche giorno di influenza.... :D
Se hai una mente matematica, capire le regole dell'armonia dovrebbe essere piuttosto semplice ed immediato, per te.
Coraggio, basta un piccolo sforzo. :reallygood:
È proprio quello che intendevo prima: "un approccio ragionato e consapevole" è la chiave. Lo dico innanzitutto a me stesso, dato che per anni ho suonato senza stare ad interrogarmi troppo su quel che facevo. Anche perché allora della fusion non mi interessava nulla di nulla, mentre oggi fusion e musica strumentale in generale mi piacciono molto.
Non sei affatto buffetto, anzi. Mi complimento con tutte le persone che vogliono migliorarsi.
Quanto al leggere la musica, non so che dirti. Non ne sono capace, non so dirti nemmeno se sia utile dato che conosco chitarristi bravissimi di ogni genere: sia di quelli che sanno leggere e suonano benissimo, sia di quelli che sapevano leggere ma poi hanno dimenticato tutto perché non si è rivelato utile al loro percorso, sia di quelli che non sanno leggere e sono mostruosi.
È una cosa che non mi manca, perché per me suonare non è una professione e se ora dedicassi un sacco di tempo a questo, dovrei cancellare tutto quello che ora ho in programma di fare con la chitarra per chissà quanto tempo. C'è stato un momento, diversi anni fa, in cui avevo pensato seriamente di smettere con basso e chitarra e di darmi al violoncello. Allora sì avrei dovuto iniziare da zero e saper leggere.
Però se sei giovane e te la senti di fare un sacrificio che forse - non so dirlo, dipende da cosa vuoi fare con la musica - si rivelerà utile in futuro, allora perché no.
Citazione di: Vu-meter il 27 Dicembre, 2019, 10:18 PM
Se hai una mente matematica, capire le regole dell'armonia dovrebbe essere piuttosto semplice ed immediato, per te.
Coraggio, basta un piccolo sforzo. :reallygood:
Capirle non credo sarà un problema, metterle in pratica credo sia un pò più difficile... :D
Ma resta il fatto che se non conosco i termini o mi manca il background mi perdo.... per ora quel corso mi ha insegnato un paio di pirinate, un paio di trucchetti e indicato un software di trascrizione free (Musescore) ma la prima parte è dedicata unicamente alla lettura del pentagramma...
Male che vada ho ampliato un pò gli orizzonti....
Citazione di: robland il 27 Dicembre, 2019, 10:28 PM
È proprio quello che intendevo prima: "un approccio ragionato e consapevole" è la chiave. Lo dico innanzitutto a me stesso, dato che per anni ho suonato senza stare ad interrogarmi troppo su quel che facevo. Anche perché allora della fusion non mi interessava nulla di nulla, mentre oggi fusion e musica strumentale in generale mi piacciono molto.
Non sei affatto buffetto, anzi. Mi complimento con tutte le persone che vogliono migliorarsi.
Quanto al leggere la musica, non so che dirti. Non ne sono capace, non so dirti nemmeno se sia utile dato che conosco chitarristi bravissimi di ogni genere: sia di quelli che sanno leggere e suonano benissimo, sia di quelli che sapevano leggere ma poi hanno dimenticato tutto perché non si è rivelato utile al loro percorso, sia di quelli che non sanno leggere e sono mostruosi.
È una cosa che non mi manca, perché per me suonare non è una professione e se ora dedicassi un sacco di tempo a questo, dovrei cancellare tutto quello che ora ho in programma di fare con la chitarra per chissà quanto tempo. C'è stato un momento, diversi anni fa, in cui avevo pensato seriamente di smettere con basso e chitarra e di darmi al violoncello. Allora sì avrei dovuto iniziare da zero e saper leggere.
Però se sei giovane e te la senti di fare un sacrificio che forse - non so dirlo, dipende da cosa vuoi fare con la musica - si rivelerà utile in futuro, allora perché no.
Umm giovane mica tanto.... ma nemmeno troppo vecchio.... (39)
Per il leggere e suonare lo vedo più come uno strumento per arrivare allo svincolarmi dal sistema a pattern/memoria muscolare, fondamentalmente credo che ai fini pratici non mi servirà probabilmente a niente ma credo possa aiutare parecchio in quel senso.
Non penso che sia una cosa indispensabile saper leggere e nemmeno sapere che nota o in che tonalità si stia suonando, però credo che dipenda molto da persona a persona e in ogni caso tutto fa... :D
Citazione di: fangetto il 27 Dicembre, 2019, 10:41 PM
e nemmeno sapere che nota o in che tonalità si stia suonando, però credo che dipenda molto da persona a persona e in ogni caso tutto fa... :D
Questo invece secondo me è assolutamente fondamentale. Se ti piace arrivare ad essere un buon chitarrista, a mio parere la tastiera la devi conoscere benissimo, come fosse casa tua.
Quando scrivi al pc non guardi più i tasti dove batti perché è diventato automatico sapere dove sono stanno le lettere e funzioni varie. Se lo fai col pc, a maggior ragione con la chitarra se vuoi padroneggiarla. E non è affatto difficile.
Stessa cosa con la tonalità: come puoi improvvisare in modo consapevole se non padroneggi tutto il linguaggio tonale (e magari anche modale)? È come una lingua straniera: vai all'estero e ti accontenti di ordinare un gelato e comprare due biglietti del treno (cose per le quali ti basta conoscere 200 parole) o reputi più interessante conversare in profondità con la gente su qualunque argomento ed entrare a cinema a vedere un loro film (cose per le quali devi conoscere 100.000 parole)?
Tutto questo è una mia opinione. Non sono un insegnante.
P.s. io in realtà il linguaggio del pentagramma lo conosco, ma di sicuro non sono per niente capace di guardare, leggere e suonare. Né mi interessa farlo. Ripeto, la musica è proprio come una lingua: c'è la persona a cui basta conoscere un po' di parole tanto per abbordare una ragazza (che è come saper suonare la chitarra in spiaggia), quella che vuole leggere, parlare e capire in lingua, quella che vuole tenere una conferenza. A me il primo esempio non soddisfa, il terzo non mi serve, mentre voglio assolutamente arrivare al secondo, che richiede studio ed esercizio. Ma non è niente di trascendentale, ripeto. Solo costanza.
C'è chi suona completamente ad orecchio, sapendone 0 di scale o di musica o tonalità, e invece di associare un nome ad un suono, usa direttamente il suono e capisce quale usare sentendo gli altri suoni. C'è chi riesce a farlo e chi no, se non si fa parte di quella categoria di persone bisogna studiare... e in fatti io studio.... :D
Non credo che quando viene consigliato di cantarsela e suonarsela voglia dire fare solfeggio, io credo voglia dire emettere una serie di suoni con la bocca e rifarli con la chitarra, il sapere che note si stà suonando non è obbligatorio per riprodurle, il percorso di studio delle note a mio avviso serve per sviluppare quella facoltà che alcuni hanno innata e altri no, poi ci sarà chi riesce a farlo e chi invece continuerà a pensare in note, ma quest'ultimo farà sempre un passaggio in più nella testa rispetto a chi semplicemente se la canta.
è come quando canticchi un solo che hai appena ascoltato, sai le note? no, però lo canti comunque.
Spero di essere riuscito a spiegare il concetto.
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 12:47 PM
è come quando canticchi un solo che hai appena ascoltato, sai le note? no, però lo canti comunque.
Il concetto l'hai spiegato. Ma non vorrai mica rimanere un chitarrista che canta sotto la doccia? :D
Guarda che il consiglio di cantare ciò che suoni ti viene dato mica da persone incolte, bensì da musicisti che la musica la conoscono bene. Non grossolanamente, ma bene. Allora, quando padroneggi il linguaggio, sì che ti metti a cantare per uscire fuori dai pattern e dai cliché. Ma senza conoscenza discreta del linguaggio, chi canta sarebbe meglio facesse solo il cantante.
Per un musicista la tastiera è casa sua. Conoscere le note e tutto il resto non è solo indispensabile, ma è proprio il minimo. Non è che quando le conosci, hai svoltato. Quando le conosci cominci il percorso. Prima di conoscerle non sei neanche all'inizio del percorso. Stai vagando per strada a zonzo.
Trova il maestro, ha ragione Vu.
Chi non sa le il nome delle note della tastiera ma sa quale suono emettono tutti i tasti e sa sceglierli semplicemente pensando ad un suono da a emettere conosce lo strumento molto meglio di chi si è imparato a memoria la tastiera...
Sono abbastanza d'accordo ma fino ad un certo punto. Io conosco al volo solo le note della prima e sesta corda. Meno del minimo sindacale. Quando suono con un musicista lui mi dice fai un la, ed io ci metto un po' per trovarlo. Troppo. Una volta trovato mi fa sentire una melodia con la tastiera e ad orecchio la rifaccio al volo. Quindi se suono con dei musicisti veri sono una palla al piede. È poco pratico. Molti di loro però ad orecchio non sanno procedere ed hanno bisogno dello spartito. Questo per la melodia. Per gli accordi invece maggiori, minori e settime li trovo ad orecchio con un po' di prove. Basta invece un 6 od un 9 e non sono in grado. Questo per dire che sono fondamentali, per essere sempre a tuo agio, entrambe le cose ma non sempre le si hanno entrambe, anche quelli che hanno studiato.
Certo è un po' disorientante intendere, da una parte, che si vuole arrivare a leggere la musica dagli spartiti con l'idea, dall'altra parte, che manco le note sulla tastiera...
:-\
Dipende tutto dai propri obiettivi. Si può suonare anche solo con i power chord, volendo.
Citazione di: robland il 28 Dicembre, 2019, 03:17 PM
Certo è un po' disorientante intendere, da una parte, che si vuole arrivare a leggere la musica dagli spartiti con l'idea, dall'altra parte, che manco le note sulla tastiera...
:-\
Dipende tutto dai propri obiettivi. Si può suonare anche solo con i power chord, volendo.
Io ti consiglierei di leggere meglio i post prima di fare commenti piuttosto sgarbati, perché io ho affermato che studio e vada un pò le note sulla tastiera le conosco.... e questo non esclude il fatto che ritenga che si possa suonare bene anche senza conoscere la teoria o le note sulla tastiera.
Citazione di: Grom68 il 28 Dicembre, 2019, 02:25 PM
Sono abbastanza d'accordo ma fino ad un certo punto. Io conosco al volo solo le note della prima e sesta corda. Meno del minimo sindacale. Quando suono con un musicista lui mi dice fai un la, ed io ci metto un po' per trovarlo. Troppo. Una volta trovato mi fa sentire una melodia con la tastiera e ad orecchio la rifaccio al volo. Quindi se suono con dei musicisti veri sono una palla al piede. È poco pratico. Molti di loro però ad orecchio non sanno procedere ed hanno bisogno dello spartito. Questo per la melodia. Per gli accordi invece maggiori, minori e settime li trovo ad orecchio con un po' di prove. Basta invece un 6 od un 9 e non sono in grado. Questo per dire che sono fondamentali, per essere sempre a tuo agio, entrambe le cose ma non sempre le si hanno entrambe, anche quelli che hanno studiato.
Quello che dico è che chi ha orecchio musicale, non gli serve sapere le regole da seguire o sapere quale nota ci stà o no o quale nota stia suonando, le note le mette e basta perché gli viene naturale metterle e probabilmente suona meglio del 90% di quelli che sanno la musica, chi non ha queste facoltà è obbligato a studiare quali note vanno bene e poi capire quando infrangere determinate regole, per riuscire a fare ciò che l'altro fa senza dover studiare.
Ma è una cosa che varia da persona a persona, c'è chi è obbligato a studiarsi tutto e chi no.
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 03:38 PM
Citazione di: robland il 28 Dicembre, 2019, 03:17 PM
Certo è un po' disorientante intendere, da una parte, che si vuole arrivare a leggere la musica dagli spartiti con l'idea, dall'altra parte, che manco le note sulla tastiera...
:-\
Dipende tutto dai propri obiettivi. Si può suonare anche solo con i power chord, volendo.
Io ti consiglierei di leggere meglio i post prima di fare commenti piuttosto sgarbati, perché io ho affermato che studio e vada un pò le note sulla tastiera le conosco.... e questo non esclude il fatto che ritenga che si possa suonare bene anche senza conoscere la teoria o le note sulla tastiera.
Citazione di: Grom68 il 28 Dicembre, 2019, 02:25 PM
Sono abbastanza d'accordo ma fino ad un certo punto. Io conosco al volo solo le note della prima e sesta corda. Meno del minimo sindacale. Quando suono con un musicista lui mi dice fai un la, ed io ci metto un po' per trovarlo. Troppo. Una volta trovato mi fa sentire una melodia con la tastiera e ad orecchio la rifaccio al volo. Quindi se suono con dei musicisti veri sono una palla al piede. È poco pratico. Molti di loro però ad orecchio non sanno procedere ed hanno bisogno dello spartito. Questo per la melodia. Per gli accordi invece maggiori, minori e settime li trovo ad orecchio con un po' di prove. Basta invece un 6 od un 9 e non sono in grado. Questo per dire che sono fondamentali, per essere sempre a tuo agio, entrambe le cose ma non sempre le si hanno entrambe, anche quelli che hanno studiato.
Quello che dico è che chi ha orecchio musicale, non gli serve sapere le regole da seguire o sapere quale nota ci stà o no o quale nota stia suonando, le note le mette e basta perché gli viene naturale metterle e probabilmente suona meglio del 90% di quelli che sanno la musica, chi non ha queste facoltà è obbligato a studiare quali note vanno bene e poi capire quando infrangere determinate regole, per riuscire a fare ciò che l'altro fa senza dover studiare.
Ma è una cosa che varia da persona a persona, c'è chi è obbligato a studiarsi tutto e chi no.
Ops, mi dispiace se è apparso un commento sgarbato ma volevo esprimere esattamente quello che ho scritto e non altro: disorientamento per non aver più capito come conciliare i due estremi.
Tutto varia da persona a persona, ma mi pareva di aver capito che stessimo parlando delle tue intenzioni di studio (non di un soggetto astratto) e della volontà di leggere la musica. Però, pur leggendo bene i post, a un certo punto mi sono perso. Anche ora non sto capendo più nulla perché non ho capito che direzione prende il tuo ragionamento: in astratto in relazione a un soggetto X o quello che vorresti fare tu.
Posso solo dire che ho preso diverse lezioni da un insegnante e che in quel momento la mia percezione personale di cosa mi era necessario per saper suonare è drasticamente mutata. Per questo consiglio delle lezioni.
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 12:47 PM
C'è chi suona completamente ad orecchio, sapendone 0 di scale o di musica o tonalità, e invece di associare un nome ad un suono, usa direttamente il suono e capisce quale usare sentendo gli altri suoni. C'è chi riesce a farlo e chi no, se non si fa parte di quella categoria di persone bisogna studiare... e in fatti io studio.... :D
Citazione di: robland il 28 Dicembre, 2019, 04:18 PM
Ops, mi dispiace se è apparso un commento sgarbato ma volevo esprimere esattamente quello che ho scritto e non altro: disorientamento per non aver più capito come conciliare i due estremi.
Tutto varia da persona a persona, ma mi pareva di aver capito che stessimo parlando delle tue intenzioni di studio (non di un soggetto astratto) e della volontà di leggere la musica. Però, pur leggendo bene i post, a un certo punto mi sono perso. Anche ora non sto capendo più nulla perché non ho capito se vogliamo parlare in astratto di un soggetto X o di quello che vorresti fare tu.
Posso solo dire che ho preso diverse lezioni da un insegnante e che in quel momento la mia percezione personale di cosa mi era necessario per saper suonare è drasticamente mutata. Per questo consiglio delle lezioni.
Tranky :abbraccio:
Come ho già detto in precedenza non saprei a chi rivolgermi, prima di mettermi a cercare un maestro provo seguendo un corso online di teoria musicale, perchè non è che non sò le cose, già le so magari, ma non so come si chiamano.... quando vado ad approfondire dico ma che è sta roba... vado a cercare cosa è e quasi sempre dico ah... ma già la conosco.... devo fare ordine nelle conoscenze...
Il fatto di leggere la musica e suonarla lo vedo come un modo per uscire dalle gabbie che nel tempo si sono create, sapendo quindi ora suono una nota e dopo metto l'altra non in modo automatico, con la speranza di arrivare a cantarmela...
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 04:34 PM
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 12:47 PM
C'è chi suona completamente ad orecchio, sapendone 0 di scale o di musica o tonalità, e invece di associare un nome ad un suono, usa direttamente il suono e capisce quale usare sentendo gli altri suoni. C'è chi riesce a farlo e chi no, se non si fa parte di quella categoria di persone bisogna studiare... e in fatti io studio.... :D
Citazione di: robland il 28 Dicembre, 2019, 04:18 PM
Ops, mi dispiace se è apparso un commento sgarbato ma volevo esprimere esattamente quello che ho scritto e non altro: disorientamento per non aver più capito come conciliare i due estremi.
Tutto varia da persona a persona, ma mi pareva di aver capito che stessimo parlando delle tue intenzioni di studio (non di un soggetto astratto) e della volontà di leggere la musica. Però, pur leggendo bene i post, a un certo punto mi sono perso. Anche ora non sto capendo più nulla perché non ho capito se vogliamo parlare in astratto di un soggetto X o di quello che vorresti fare tu.
Posso solo dire che ho preso diverse lezioni da un insegnante e che in quel momento la mia percezione personale di cosa mi era necessario per saper suonare è drasticamente mutata. Per questo consiglio delle lezioni.
Tranky :abbraccio:
Come ho già detto in precedenza non saprei a chi rivolgermi, prima di mettermi a cercare un maestro provo seguendo un corso online di teoria musicale, perchè non è che non sò le cose, già le so magari, ma non so come si chiamano.... quando vado ad approfondire dico ma che è sta roba... vado a cercare cosa è e quasi sempre dico ah... ma già la conosco.... devo fare ordine nelle conoscenze...
Il fatto di leggere la musica e suonarla lo vedo come un modo per uscire dalle gabbie che nel tempo si sono create, sapendo quindi ora suono una nota e dopo metto l'altra non in modo automatico, con la speranza di arrivare a cantarmela...
Leggere la musica è un'altra storia ancora. E leggere e suonare a vista un'altra ancora, sempre più impegnativa. L'insegnante non ti insegna necessariamente a leggere. Anzi. Certe volte sconsiglia e ti dà le nozioni che ti servono per l'armonia, le scale, etc. Te lo dico non perché insegno ma perché ho avuto un insegnante.
Citazione di: Grom68 il 28 Dicembre, 2019, 04:40 PM
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 04:34 PM
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 12:47 PM
C'è chi suona completamente ad orecchio, sapendone 0 di scale o di musica o tonalità, e invece di associare un nome ad un suono, usa direttamente il suono e capisce quale usare sentendo gli altri suoni. C'è chi riesce a farlo e chi no, se non si fa parte di quella categoria di persone bisogna studiare... e in fatti io studio.... :D
Citazione di: robland il 28 Dicembre, 2019, 04:18 PM
Ops, mi dispiace se è apparso un commento sgarbato ma volevo esprimere esattamente quello che ho scritto e non altro: disorientamento per non aver più capito come conciliare i due estremi.
Tutto varia da persona a persona, ma mi pareva di aver capito che stessimo parlando delle tue intenzioni di studio (non di un soggetto astratto) e della volontà di leggere la musica. Però, pur leggendo bene i post, a un certo punto mi sono perso. Anche ora non sto capendo più nulla perché non ho capito se vogliamo parlare in astratto di un soggetto X o di quello che vorresti fare tu.
Posso solo dire che ho preso diverse lezioni da un insegnante e che in quel momento la mia percezione personale di cosa mi era necessario per saper suonare è drasticamente mutata. Per questo consiglio delle lezioni.
Tranky :abbraccio:
Come ho già detto in precedenza non saprei a chi rivolgermi, prima di mettermi a cercare un maestro provo seguendo un corso online di teoria musicale, perchè non è che non sò le cose, già le so magari, ma non so come si chiamano.... quando vado ad approfondire dico ma che è sta roba... vado a cercare cosa è e quasi sempre dico ah... ma già la conosco.... devo fare ordine nelle conoscenze...
Il fatto di leggere la musica e suonarla lo vedo come un modo per uscire dalle gabbie che nel tempo si sono create, sapendo quindi ora suono una nota e dopo metto l'altra non in modo automatico, con la speranza di arrivare a cantarmela...
Leggere la musica è un'altra storia ancora. E leggere e suonare a vista un'altra ancora, sempre più impegnativa. L'insegnante non ti insegna necessariamente a leggere. Anzi. Certe volte sconsiglia e ti dà le nozioni che ti servono per l'armonia, le scale, etc. Te lo dico non perché insegno ma perché ho avuto un insegnante.
Esatto, non è obbligatorio saper leggere.
Però altre cose te le farà fare per forza.
Se l'insegnante mi dice: "fammi vedere dove si trovano le note fondamentali della scala di Sol maggiore in ognuno delle 7 forme sulla tastiera", cosa gli mostro se non so manco le note? Per questo dico che sono il minimo sindacale.
Oppure "fammi la vedere la scala di Si maggiore partendo dalla quarta corda".
La trasposizione di una scala maggiore è il basic, l'elementare.
Partendo da qui, ci sono ancora delle belle montagne da scalare se si vuole padroneggiare la lingua. Per questo dico: che obiettivi ha il musicista? Non ironizzavo mica quando dicevo che bastano i power chord, volendo (al massimo ironizzavo su di me che all'inizio suonavo solo così).
Poi è chiaro che, se prendo Kurt Cobain, e quello mi scrive un album irresistibile con quattro accordi, il banco salta. La creatività è imponderabile.
Ma anche qui non è che si scappi: lo stesso Cobain diceva di invidiare i Radiohead per i brani che sapevano scrivere. Infatti Paranoid Android non la si scrive se non si padroneggia un po' di capitoli della grammatica musicale.
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 03:38 PM
Quello che dico è che chi ha orecchio musicale, non gli serve sapere le regole da seguire o sapere quale nota ci stà o no o quale nota stia suonando, le note le mette e basta perché gli viene naturale metterle e probabilmente suona meglio del 90% di quelli che sanno la musica, chi non ha queste facoltà è obbligato a studiare quali note vanno bene e poi capire quando infrangere determinate regole, per riuscire a fare ciò che l'altro fa senza dover studiare.
Ma è una cosa che varia da persona a persona, c'è chi è obbligato a studiarsi tutto e chi no.
Faccio veramente fatica a concordare con questa tesi. Cercherò di comprendere meglio il tuo punto di vista perchè quest'ultimo messaggjo mi lascia fortemente perplesso e temo di essermi perso qualche passaggio lungo la discussione
Orecchio musicale = Talento musicale
Knopfler ha imparato a suonare imparando dai dischi e ha scritto dei capolavori, se vai ad analizzare molti dei suoi soli sono perlopiù basati sugli arpeggi degli accordi, e non serve qualsivoglia preparazione musicale per inventarli ma semplicemente un buon orecchio, in questo caso visto che stiamo parlando di un Genio della chitarra direi sopraffino.
Molti gruppi inoltre hanno fatto dei primi dischi belli ma musicalmente poveri, ma suonati come li sentivano, mentre successivamente facevano dischi buoni musicalmente ma di nessun fascino.
Se bastasse studiare la musica o conoscere 27.000 diteggiature sarebbero tutti dei fenomeni e tutti quelli con un minimo di coordinazione farebbero bella musica, la verità però è ben diversa, lo dice chiaramente il fatto che per rendere un pezzo o un solo interessante devi rompere gli schemi musicali, ovvero fregartene della teoria e suonare con il tuo orecchio. Il miglior modo di suonare fuori dagli schemi è non conoscere per niente gli schemi ma suonare come ti viene ma purtroppo (e anche per fortuna altrimenti sarebbe monotono) non tutti siamo in grado di fare ciò (come il sottoscritto) e quindi si chiede aiuto alla teoria, chi è fortunato riesce a sviluppare l'orecchio musicale e di conseguenza il talento, chi no riuscirà comunque a suonare intonato e musicalmente perfetto ma quello con l'orecchio musicale indipendentemente dalla conoscenza musicale sarà sempre un passo avanti. magari suonerà 5 note dove l'altro ne suonerà 10 ma quelle 5 suoneranno meglio....
Mi permetto un piccolo contributo: a mi parere c'è moltissima disinformazione su cosa sia la presunta "cultura musicale" e quale ruolo abbia.
E' vero che ci sono fior fiori di artisti che hanno scritto capolavori non essendo dei Mozart, ma posso assicurare che nessuno di loro sarebbe potuto andare oltre il singolo brano senza una conoscenza base di teoria (e qui ci sarebbe da scrivere un topic intero su cosa sia la teoria musicale, quali discipline comprenda, quali sotto-sezioni, ecc.. ). Mi limito a dire che se devo anche solo comunicare con altri musicisti per poter suonare assieme e non so cosa sia un Sol maggiore, sarà per me impossibile interfacciarmi con chiunque.
Ci sono poi nomi altisonanti a cui viene sempre attribuita una dose di ignoranza. Spesso, queste dicerie sono del tutto FALSE.
Però .. E' VERO che tutti noi, conoscitori della teoria o meno, si suoni spesso ad orecchio. Quando si improvvisa, quando si compone, quando si tenta di tirare un giù un brano, ecc.. Ed è anche vero che senza'altro si possono avere risultati migliori affidandosi all'orecchio che non stilando semplici regole di teoria per seguirle di volta in volta. Anche perchè, spessissimo, chi rompe certe "regole" ottiene degli ottimi risultati.
Allora, a che serve la teoria musicale ?
Anzitutto, come detto prima, ad interfacciarmi con altri musicisti. Ma il suo scopo più "nobile" è proprio quello di aiutarmi ad affinare l'orecchio e a generare in me una base di "conoscenza uditiva" che poi sfrutterò quando devo comporre, improvvisare, tirare giù i pezzi ad orecchio, ecc..
Esempio : se conosco l'andamento sonoro di una pentatonica minore, potrò sentire come i miei beniamini, nei dischi che ascolto, hanno utilizzato questa scala e pormi io dei miei obiettivi a riguardo. Se non so cosa sia una pentatonica, non l'ho neanche mai sentita riprodotta da me o se l'ho fatto, non sono stato in grado di classificarla, per cui sarà veramente difficile riutilizzarla in altri contesti. Ci potrei fare un breve solo o un riff e stop. Se invece la conosco e so come trasporla, la utilizzerò ovunque, cercando sempre qualcosa si musicale, in termini di orecchio, al suo interno.
La leggenda secondo cui la conoscenza ammazza la creatività E' FALSA! Se sei un creativo, non perderai la tua creatività perchè acquisisci conoscenza. Se non sei un creativo, la teoria potrebbe aiutarti laddove sei scarso. Male, NON FA MAI. MAI. Non può.
Fermo restando che è la musicalità che deve vincere sul freddo applicare regole teoriche. Charlie Parker (che non è proprio pinco pallino) diceva : "Impara tutto sulla musica e sul tuo strumento, poi dimentica tutto sia sulla musica che sullo strumento e suona ciò che la tua anima detta."
E lui lo ha fatto. Mi sembra con "discreti" risultati .
Perchè è fisiologico ? Perchè ciò che la mia mente crea DEVE averlo assimilato PRIMA, con l'ascolto (anche l'ascolto è studio), ad esempio.
O pensate veramente che se andassi in un villaggio sperduto del Bormeo, potrei trovare gente che scrive musica meravigliosa (in base ai nostri standard) istintivamente, senza sapere la differenza tra un Do e un Re ? NON ESISTE. Lui saprà produrre le cose che ha assimilato. Riformulandole, poi, creerà qualcosa di originale.
Credere che la conoscenza della musica sia una faccenda secondaria per un musicista, è davvero un pensiero fuorviante, MA, restiamo palesemente liberi di porci gli obbiettivi che più ci aggradano (e ci mancherebbe) e di fermare la nostra conoscenza dove crediamo ci faccia meglio.
Concordo Vu, ma fra il non conoscere un Sol maggiore, una pentatonica e una scala naturale a non conoscere un accordo di nona sus4 add 13 e via di pallottoliere... suonato in 7 posti sulla tastiera o il non conoscere il suonare modale o il conoscere a memoria tutte possibili diteggiature di accordi e 7 / 8 scale diverse in tutte le forme sulla tastiera c'è una bella differenza...
Le conoscenze base le do per scontate, il manualino da 5€ con gli accordi base e 2 scalette spererei chiunque si metta a suonare uno strumento lo guardi... :D
Sul discorso della conoscenza in linea di principio avresti ragione, ma se si incappa in un pessimo insegnante non è per niente raro che crei i classici musicisti che escono fatti con lo stampino e suonano tutti uguale, senza fare il minimo errore e con tanta conoscenza ma svuotati della personalità, e in quel caso la conoscenza a peggiorato la situazione almeno per un pò di tempo perché c'è magari chi riesce poi ad uscire dai dogmi che gli sono stati inculcati ma anche chi no.
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 11:17 PM
Sul discorso della conoscenza in linea di principio avresti ragione, ma se si incappa in un pessimo insegnante non è per niente raro che crei i classici musicisti che escono fatti con lo stampino e suonano tutti uguale, senza fare il minimo errore e con tanta conoscenza ma svuotati della personalità, e in quel caso la conoscenza a peggiorato la situazione almeno per un pò di tempo perché c'è magari chi riesce poi ad uscire dai dogmi che gli sono stati inculcati ma anche chi no.
Personalmente, io non la penso così. Secondo me (ed è ovviamente solo un parere) , quelli che dici tu sono persone che non erano talentate prima e non lo saranno neanche dopo. La conoscenza non colma il talento o la creatività, ma nel contempo non può svuotare una persona creativa, perchè lavora su piani differenti sia emotivamente che celebralmente.
Comunque, detto ciò. vedi tu fin dove spingerti con la conoscenza, io non ti farò certo pressione perchè tu impari ciò che non vuoi, ci mancherebbe.
Citazione di: Elliott il 28 Dicembre, 2019, 08:05 PM
Citazione di: fangetto il 28 Dicembre, 2019, 03:38 PM
Quello che dico è che chi ha orecchio musicale, non gli serve sapere le regole da seguire o sapere quale nota ci stà o no o quale nota stia suonando, le note le mette e basta perché gli viene naturale metterle e probabilmente suona meglio del 90% di quelli che sanno la musica, chi non ha queste facoltà è obbligato a studiare quali note vanno bene e poi capire quando infrangere determinate regole, per riuscire a fare ciò che l'altro fa senza dover studiare.
Ma è una cosa che varia da persona a persona, c'è chi è obbligato a studiarsi tutto e chi no.
Faccio veramente fatica a concordare con questa tesi. Cercherò di comprendere meglio il tuo punto di vista perchè quest'ultimo messaggjo mi lascia fortemente perplesso e temo di essermi perso qualche passaggio lungo la discussione
Personalmente mi sento piuttosto in linea con Fangetto,in proposito di questo passaggio,ma io non faccio testo e comunque me ne guardo bene nel fare 'outing' in questa maniera 🤣
Io invece la penso come Vu. Non è l'insegnante che inietta creatività, talento, passione e soprattutto Motivazione. Motivazione e passione sono il motore. L'insegnante può stimolare molto, ma fino a un certo punto.
Soprattutto, una cosa è insegnare a un ragazzino, una cosa ad un adulto. Per questo ero entrato in confusione: parliamo di Fangetto o del chitarrista X? Perché di tipologie di chitarrista ne esistono a decine di migliaia.
Ci sono chitarristi che hanno fatto fortuna padroneggiando solo le pentatoniche, e c'è poco da criticare perché avevano una creatività prorompente.
Ci sono chitarristi che stupiscono perché non si fermano mai con lo studio e la sperimentazione, e stupiscono album dopo album.
A ognuno la sua scelta, soprattutto da adulti.
Pertanto occorre mettersi d'accordo. Chi è il soggetto del topic? Un ipotetico studente? Un ipotetico insegnante? Un utente del forum e le sue necessità?
Più che altro, io penso che in questa discussione il termine "talento" sia totalmente O.T. per cui, concordo totalmente con Vu
In effetti siamo andati clamorosamente O.T. ....
Fangetto deve studiare.... perché quello che gli passa per la testa non riesce a trasferirlo sullo strumento al volo e anche preparandolo in anticipo non riesce a tirar fuori esattamente le cose come vuole....
Non penso sia la conoscenza a far male, ma l'insegnate può fare danni, non mi riferisco a Vu, del quale mi fiderei, guardando i video o leggendo le sue spiegazioni si capisce che non è quel tipo di persona...
Tornando in Topic, ho pensato di modificare l'esercizo da tabella a pentagramma randomizzandolo e di mettermi ad imparare dei soli sempre da pentagramma, credo sia un buon esercizio per collegare meglio "mano e mente", lo è o serve a poco?
Leggere e rifare è un ottimo esercizio per la LETTURA.
Quello che cerchi tu , invece, si crea con il "FAI E CANTA" e con il "CANTA E RIFAI". Scale, arpeggi, riff, soli... dai e canta, fai e canta, fai e canta.
Fatto? Bene.
Ora Canta e rifai. Canta e rifai, canta e rifai.
Citazione di: Vu-meter il 30 Dicembre, 2019, 08:19 PM
Leggere e rifare è un ottimo esercizio per la LETTURA.
Quello che cerchi tu , invece, si crea con il "FAI E CANTA" e con il "CANTA E RIFAI". Scale, arpeggi, riff, soli... dai e canta, fai e canta, fai e canta.
Fatto? Bene.
Ora Canta e rifai. Canta e rifai, canta e rifai.
:thanks:
Thanks Vu,
Quindi faccio un licks con la chitarra e poi lo ricanto a voce, quando riesco a rifarli a voce senza problemi, inverto il tutto e prima la canto poi la suono.
Penso di avere lavoro per un bel pò...
Sì. Parti dalle cose che conosci a livello di diteggiatura : fai una penta minore e poi cantala. Spostati di tonalità e ripeti. Poi tenti l'esercizio inverso: prima canti e poi rifai..
Poi riff, soli, e così via..
NON TI STANCARE. Servono centinaia, migliaia, di esercizi del genere.
ma gli accordi Am7 - D7 - Gmaj7 devono o possono essere messi in loop?
dunque quando ad esempio si suona il Am7 si fa l'arpeggio relativo a quella posizione e così via?
inoltre non ho ben capito una cosa.. la nota fa riferimento all'accordo e non alla tonalità di G.. quindi come devo guardarli?
Citazione di: dario2208 il 05 Agosto, 2020, 09:29 PM
ma gli accordi Am7 - D7 - Gmaj7 devono o possono essere messi in loop?
dunque quando ad esempio si suona il Am7 si fa l'arpeggio relativo a quella posizione e così via?
inoltre non ho ben capito una cosa.. la nota fa riferimento all'accordo e non alla tonalità di G.. quindi come devo guardarli?
L'esercizio che si fa solitamente sul 251 è mettere in loop una sequenza di 4 battute così composta 2 - 5 - 1 - 1
L'idea è che, per iniziare, si suoni l'arpeggio relativo all'accordo su cui si sta suonando.
Nel caso spedifico am7 => a c e g
d7 => d f# a c
gmaj7 => g b d f#
Tanto per iniziare è bene trovarsi da soli, si memorizzano meglio a parer mio, le diteggiature dei 3 arpeggi nella stessa posizione del manico, per intendersi metti l'indice sul tasto 2 e copri 3 4 5 con le altre dita.
In questa porzione del manico trovi i 3 arpeggi.
Fino a che non li hai memorizzati suona gli ottavi, con velocità del metronomi adatta a farti suonare in scioltezza, cambiando arpeggio al cambio dell'accordo, non tornado sulla tonica ma continuando per gradi congiunti.
Questo lo fai per un bel pò.
Poi si cercano le altre diteggiature lungo tutta la tastiera.
E si ripete tutto quello fatto fin'ora con le altre diteggiature.
In tutto questo è importante non solo memorizzare le posizioni, ma provare ad associare alla nota che suoni il grado dell'arpeggio.
Dopo si ragiona sul movimento delle settime al cambio di accordo, dopo si cerca di comprendere la sequenza tensione - risoluzione, dopo si cerca un pò di musicalità, dopo ci si libera degli stereotipi e si va in scioltezza, dopo si fanno le sostituzioni primare per gruppi di dominanti, sottodominanti, toniche, dopo si modula per quarte o quinte cambiando tonalità ad ogni ripetizione del loop 251.
Ecco questa è la sequenza, in tutto questo va curato tocco, timing, e senso dello swing.
Auguri :lol:
Scherzi a parte, è una pratica che richiede tempo e costanza, le cose da fare sono tantissime, ma è un esercizio che permette di acquisire tante, veramente tante abilità.
Bisogna andar con calma e perseverare
Citazione di: Gian.luca il 05 Agosto, 2020, 09:47 PM
Citazione di: dario2208 il 05 Agosto, 2020, 09:29 PM
ma gli accordi Am7 - D7 - Gmaj7 devono o possono essere messi in loop?
dunque quando ad esempio si suona il Am7 si fa l'arpeggio relativo a quella posizione e così via?
inoltre non ho ben capito una cosa.. la nota fa riferimento all'accordo e non alla tonalità di G.. quindi come devo guardarli?
L'esercizio che si fa solitamente sul 251 è mettere in loop una sequenza di 4 battute così composta 2 - 5 - 1 - 1
L'idea è che, per iniziare, si suoni l'arpeggio relativo all'accordo su cui si sta suonando.
Nel caso spedifico am7 => a c e g
d7 => d f# a c
gmaj7 => g b d f#
Tanto per iniziare è bene trovarsi da soli, si memorizzano meglio a parer mio, le diteggiature dei 3 arpeggi nella stessa posizione del manico, per intendersi metti l'indice sul tasto 2 e copri 3 4 5 con le altre dita.
In questa porzione del manico trovi i 3 arpeggi.
Fino a che non li hai memorizzati suona gli ottavi, con velocità del metronomi adatta a farti suonare in scioltezza, cambiando arpeggio al cambio dell'accordo, non tornado sulla tonica ma continuando per gradi congiunti.
Questo lo fai per un bel pò.
Poi si cercano le altre diteggiature lungo tutta la tastiera.
E si ripete tutto quello fatto fin'ora con le altre diteggiature.
In tutto questo è importante non solo memorizzare le posizioni, ma provare ad associare alla nota che suoni il grado dell'arpeggio.
Dopo si ragiona sul movimento delle settime al cambio di accordo, dopo si cerca di comprendere la sequenza tensione - risoluzione, dopo si cerca un pò di musicalità, dopo ci si libera degli stereotipi e si va in scioltezza, dopo si fanno le sostituzioni primare per gruppi di dominanti, sottodominanti, toniche, dopo si modula per quarte o quinte cambiando tonalità ad ogni ripetizione del loop 251.
Ecco questa è la sequenza, in tutto questo va curato tocco, timing, e senso dello swing.
Auguri :lol:
Scherzi a parte, è una pratica che richiede tempo e costanza, le cose da fare sono tantissime, ma è un esercizio che permette di acquisire tante, veramente tante abilità.
Bisogna andar con calma e perseverare
Quindi in pratica gli arpeggi relativi al D7 e Am7 li faccio considerando come nota fondamentale rispettivamente il D e A toccando gli intervalli I-III-V-VII che compongono questi accordi.
Non potrebbe anche essere utile invece spostarmi per i vari box trovando l'arpeggio (sempre nella stessa tonalità però, quindi G)
No, conviene che siamo più vicini possibile all'inizio. Dopo ti sposti e trovi altre posizioni.
Al cambio di accordo il fraseggio non si deve interrompere, se ti muovi lo fai per scelta consapevole e finalità di fraseggio, non perché non conosci la posizione delle note dove ti trovi.
Facendo come dici te la tua improvvisazione sarà frammentata e non melodica.
Scusa ma non riesco a seguirti. Io ho scaricato il primo pdf. Nel primo accordo con la diteggiatura ci siamo. Nei successivi accordi (D7 e Gmaj7) penso sia un errore di battitura perchè considera come R (nota fondamentale) il E per il D7 e il G# per il G.
io ora per esercitarmi ad esempio faccio il loop di Am7 - D7 - Gmaj7:
- quando suona il Am7 eseguo l'arpeggio con la nota fondamentale al quinto tasto
- successivamente quando suona D7 eseguo il secondo arpeggio con nota fondamentale D
- stessa cosa per il Gma7
(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Ffile%3A%2F%2F%2FC%3A%2FUsers%2FDario2208%2FDesktop%2FImmagine.png&hash=36dba1050cf916fd52d10592cc54283071b91be5)
La nota più bassa che vedi nelle diteggiature non é detto sia la tonica, e comunque la nota più bassa nella diteggiatura che qui han proposto per il d7 é il A, quinta voce, mentre per il gmaj7 é il F#, settima voce.
La nota fondamentale non é detto sia la più grave, gli arpeggi si rivoltano, si può iniziare dalla terza, quinta o sett8ma voce.
Sisi qui ci siamo. Ma io parlavo della nota fondamentale.
Sul I grado ad esempio (accordo di Gmaj7) considera come nota fondamentale il G#.
Ma non dovrebbe essere un G?
Ma perché le diteggiature non te le fai da solo, almeno impari anche le note sulla tastiera?
G B D F#
Parti con l'indice sul secodno tasto del mi basso con la nota F#, poi suoini il G con il medio al terzo tasto, poi suoni il B con l'indice sul secondo tasto della corda A e così via.
Sono in ufficio non mi apre il download me lo blocca il firewall, non conosco il materiale messo qui, segui lo schema che ti ho dato su
Citazione di: dario2208 il 06 Agosto, 2020, 12:26 PM
Sisi qui ci siamo. Ma io parlavo della nota fondamentale.
Sul I grado ad esempio (accordo di Gmaj7) considera come nota fondamentale il G#.
Ma non dovrebbe essere un G?
Grazie per la segnalazione, in effetti ci sono un paio di errori. :thanks: :thanks: :thanks:
Non so quando potrò correggerli, ma lo farò senz'altro.
Perfetto, ignora i miei deliri :acci:
La memorizzazione di questi arpeggi è utile per capire bene gli intervalli e le note, utile anche nei fraseggi, ma anche a livello meccanico (spero di aver colto il punto dell'esercizio)
Servono un po'per tutto, anche per ear training.
Comunque, basta correggere i numeri romani che indicano i tasti e il file rientra nella normalità.
Perfetto grazie mille!!
Vu ho provato ad inviarti un messaggio privato ma dice che non ho i permessi per farlo. Dovevo chiederti una cosa in particolare
Citazione di: dario2208 il 07 Agosto, 2020, 04:14 PM
Perfetto grazie mille!!
Vu ho provato ad inviarti un messaggio privato ma dice che non ho i permessi per farlo. Dovevo chiederti una cosa in particolare
Se vuoi puoi scrivermi via email. Ti mando l'indirizzo via PM.
Citazione di: Vu-meter il 06 Agosto, 2020, 12:35 PM
Citazione di: dario2208 il 06 Agosto, 2020, 12:26 PM
Sisi qui ci siamo. Ma io parlavo della nota fondamentale.
Sul I grado ad esempio (accordo di Gmaj7) considera come nota fondamentale il G#.
Ma non dovrebbe essere un G?
Grazie per la segnalazione, in effetti ci sono un paio di errori. :thanks: :thanks: :thanks:
Non so quando potrò correggerli, ma lo farò senz'altro.
Pdf corretti ! :reallygood: