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Chi è che mi sa spiegare questa cosa...

Aperto da bananas, 28 Gennaio, 2015, 05:46 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

bananas

Allora, nel corso della mia lunga ignoranza chitarristica, ho provato vari scatolotti, amp e chitarre. Ma alla fine, spippola di qui e spippola di là, mi veniva sempre fuori un suono molto simile. Che tuttavia non sempre mi dava viva e vibrante soddisfazione. Adesso invece c'ho i miei due trucchetti e riesco a starci dentro di più. Ma non sono mai completamente soddisfatto.

Però, ad esempio, anni fa conobbi un vecchio bluesman rocker. Andai a farmi dare un paio di lezioni di shuffle perché un certo tocco si passa solo da bluesman ad aspirante tale. Non è che lo puoi trovare scritto da qualche parte. E non lo tiri nemmeno mica giù dai dischi o dai videi del tu tubo.

Insomma, per farla breve, questo vecchio bluesman col tiro vero americano cantante in inglese-barese, l'ho anche visto suonare in giro con roba sempre diversa. Amplificatori di tutte le marche, potenze e tipi. Valvolari o stato solido anche molto scamuffi. Raccattati qui e là. Vari pedali anch'essi recuperati in giro. Roba non certamente esoterica. E Strato di vario tipo. Dalle più straccione fino alla sua bella number one bianca del '72.
Oh, aveva sempre grossomodo lo stesso suono. Ma bello. Succoso. Potente al punto giusto. E sempre ricco, dinamico.

Più di una volta gli ho chiesto come facesse ad ottenere più o meno sempre quel suono così giusto. Ma ho anche sempre ottenuto come risposta un sorrisetto sornione accompagnato dalla stessa frase: "Pensa a suonare che forse un giorno ti viene anche a te."

Siccome vorrei stringere i tempi, consigli? Idee?

::)

Occhio perché se mi parte lo shuffle grattugiato te lo tengo sotto anche una mezz'oretta intanto che ci fai sopra il tuo stupendo assolo di pause. E comunque tre Strato sono proprio il minimo sindacale.

Max Maz

Citazione di: bananas il 28 Gennaio, 2015, 05:46 PM
........... "Pensa a suonare che forse un giorno ti viene anche a te."
::)

Ha trovato il sacro graal ?


:sherlock:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Vu-meter

Secondo me bisogna fare un distinguo importante tra "il suono" e "ciò che sentiamo".

Se cambio chitarra, amplificatore ed effetti, è quasi impossibile ottenere lo stesso "suono" , inteso proprio come forma d'onda.
Che interviene davvero sul suono ci sono variabili come l'equalizzazione e perfino l'ambiente, figurarsi il resto. Con la stessa chitarra, ampli ed effetti su due palchi diversi, avrò due suoni diversi; a questo non c'è scampo.

Quello che invece sentiamo noi e al quale ci affezioniamo e chiamiamo erroneamente "suono" è il carattere generale di ciò che ascoltiamo che spesso, più che il suono in sè, è il feeling che ci trasmette. Quello spesso resta uguale a parità di chitarrista, in special modo se ha, volontariamente o inconsapevolmente, creato un suo stile personale.
Ricordo di aver sentito Clapton con decine di suoni diversi, ma era sempre assolutamente lui. Oppure pensa a Gilmour e a quanti suoni ha avuto; o Hendrix che quando suonava l'acustica sembrava suonare un elettrica.
Qui subentra un discorso diverso che con il "suono" non ha più a che vedere, ma continueremo a chiamarlo così, probabilmente.

Quello che credo ti abbia colpito e ti sia rimasto del bluesman di cui sopra era il tocco, il modo in cui prende le note, i bending, la pennata, la ritmica, i legati, gli staccati, ecc... non di meno : il fraseggio.
Dicevamo in un altro topic che il tipo di plettro, come lo si tiene, l'inclinazione, la forza che si usa, la pressione delle dita della sinistra, la scattosità con cui raggiungono la corda, il peso delle dita stesse, la forma del polpastrello, e duemila altre cose concorrono a creare "il suono" che sentiamo. Non si tratta di dettagli, ma DELLA BASE di ciò che facciamo uscire dalle nostre "bocche virtuali" per comunicare agli altri ciò che sentiamo.


Il tutto, come sempre, ovviamente IMHO.

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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zap

CitazionePensa a suonare che forse un giorno ti viene anche a te.
+1

Vigilius

Citazione di: Vu-meter il 28 Gennaio, 2015, 06:11 PM
Secondo me bisogna fare un distinguo importante tra "il suono" e "ciò che sentiamo".

...

:quoto:

Io direi la stessa cosa, ma con parole leggermente diverse distinguendo il 'timbro' dall''espressione' o, più semplice, 'stile'.

Una cosa è il timbro, un'altra lo 'stile' o 'intenzione' o 'espressività' o... quello che volete voi. Gli esempi citati da VU sono esemplificativi e potrei solo aggiungerne altri simili.

Aggiungo la mia esperienza di oggi; accendo l'ampli, inizio a suonare e un sorriso mi spunta sulle labbra: che gran suono! Ero appagato e contento; dieci minuti dopo faceva schifo nel modo più assoluto. Ma non avevo toccato nulla: allora? Semplicemente non era il suono ad essere cambiato, ma io che non sopportavo il mio modo di suonare, il 'mio stile'  :scared:.

Sapessi quante volte mi è capitato di sentirmi dire che ho il 'mio' suono, che è quello della Strato con il Marshall... peccato che due anni fa con una SG ed un Peavy Vypyr da 100 euro a simulazioni il 'mio' suono era lì bello che scodellato: evidentemente più che il 'timbro' era il 'mio' stile.

E che dire della volta che diedi la mia chitarra con tutto il mio setup collegato in mano ad un ragazzo che era convinto che il suono lo facessero le 'cose' che avevo per poi scoprire che dalle sue mani usciva il suo solito suono brutto? Mi ha ripassato la chitarra al volo e... magia!  :etvoila: Non convinto ha portato tutta la sua roba a casa mia: testata-cassa Marshall, chitarre varie, rack etc., mi ha messo in mano il tutto e... bingo! Il 'mio' suono, volente o nolente, era ancora lì!  :acci:

Ora lo sento un po' come una prigione, ma devo anche dire che quando capita mi sento un po' a casa e nonostante faccia tutti gli sforzi possibili per cambiare ci devo convivere.

Nonostante tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione l'elemento umano ha ancora un suo peso; per fortuna, aggiungo io!

Aggiungo solo che tutti dicono che si sente che sono un blackmoriano e che suono un po' come lui, io invece non ci sento praticamente nulla né nel timbro né nello 'stile'; per me lo dicono solo perché sanno che io ho imparato a suonare la chitarra per colpa (o merito) suo e l'ascolto di Made in Japan: probabilmente se non lo sapessero non mi accosterebbero mai a lui.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Max Maz

Citazione di: Vigilius il 28 Gennaio, 2015, 06:53 PM
.... Ora lo sento un po' come una prigione, ma devo anche dire che quando capita mi sento un po' a casa e nonostante faccia tutti gli sforzi possibili per cambiare ci devo convivere.

:quotone:


:sherlock:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


bananas

Ma come? Niente switchino magico da montare sul battipenna? Vabbè allora non c'è proprio speranza: tocca continuare solo a suonare finché mi diverto...
Occhio perché se mi parte lo shuffle grattugiato te lo tengo sotto anche una mezz'oretta intanto che ci fai sopra il tuo stupendo assolo di pause. E comunque tre Strato sono proprio il minimo sindacale.


zap

Vigilius,tu conosci ogni minima sfaccettatura di Blackmore e riesci a sentire la differenza tra te e lui (insieme di suono,stile etc. etc. quindi non solo bravura),ma qualcosa avrai sicuramente assilimilato.Questo è quello che viene subito notato dagli altri poiché lo conoscono un po meno,ma evidentemente...l'uomo nero ha lasciato il segno.

maestro ciminiera

quoto VU...nella mia modesta esperienza posso dirti che fondamentalmenete anche il mio suono è più o meno sempre uguale (con i distinguo fatti da VU e Virgilius). Non riesco ad avere un suono grosso. Ora suono con un fender hot rod deluxe e una tele, quando suonavo con un Epiphone e un ampli a transitùstor da 20 watt più o meno suonavo uguale. L'ho già raccontato, ma al termine di una mia esibizione ad Ancona, si avvicino un bluesman italiano molto famoso, che mi fece i complimenti per il mio suono (e lui aveva una strumentzione pazzesca). Ah, tieni conto che come Vigilius anche a me non piace questo fatto, però e così,

PaoloF

Per molti sarebbe un traguardo quello di avere il proprio suono...  ::)

Vigilius

Citazione di: PaoloF il 02 Febbraio, 2015, 12:07 AM
Per molti sarebbe un traguardo quello di avere il proprio suono...  ::)

In effetti sì, ma può essere anche una specie di 'prigione'.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


PaoloF

Questa tua frase mi aveva colpito molto, perchè non l'avevo mai vista sotto questa luce...  :-\

Runner

Io mi sono ormai convinto che:
1. Il suono lo fa il chitarrista più che lo strumento e scatolotti (vedi esperienza di Virgilius)
2. Il suono del vicino è sempre più bello, forse anche perché lo sentiamo per 10 minuti, mentre il nostro ce lo portiamo sempre dietro.

Conclusione: comprendo la GAS, ma sono convinto che sia meglio (e più economico!) lavorare sulla propria tecnica che correre dietro a strumenti ed effetti.


zap

CitazioneConclusione: comprendo la GAS, ma sono convinto che sia meglio (e più economico!) lavorare sulla propria tecnica che correre dietro a strumenti ed effetti
:quotonegalattico:
Oppure,semplicemente suonare.

Max Maz

Citazione di: Runner il 16 Febbraio, 2015, 07:35 AM
Io mi sono ormai convinto che:
1. Il suono lo fa il chitarrista più che lo strumento e scatolotti (vedi esperienza di Virgilius)
2. Il suono del vicino è sempre più bello, forse anche perché lo sentiamo per 10 minuti, mentre il nostro ce lo portiamo sempre dietro.

Conclusione: comprendo la GAS, ma sono convinto che sia meglio (e più economico!) lavorare sulla propria tecnica che correre dietro a strumenti ed effetti.

1) Totalmente daccordo
2) Aggiungerei le mani del vicino sono sempre più brave delle nostre ::). Battute a parte direi anche che la disposizione all'ascolto è molto diversa quando suona qualcun'altro.

Conclusione: Mannaggia hai ragione anche sulla conclusione ...concediamo soltanto che il bambino che è in noi ogni tanto si diverta con un nuovo giocattolo.  :-[

Max
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


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