A proposito di marchette su youtube (e simili)

[Vu-meter]

A proposito di marchette su youtube (e simili):

[robland]

A proposito di marchette su youtube (e simili):

Facci un riassunto o lancia un trailer avvincente altrimenti temo che non lo vedrà nessuno. 

[Ombra/luce]

Allora, il mio inglese è abbastanza limitato, ho seguito un pò il video, attivato i sottotitoli in inglese (quelli in italiano sono pessimi, preferisco tradurre mentalmente in inglese rispetto a leggere termini italiani buttati a caso dove capirei ancora meno) ma non ho capito proprio tutto, sembra che il brand che gli ha proposto la marchetta gli abbia detto, nei termini contrattuali, che potrebbe attuare azioni legali verso di lui in caso di danni d'immagine verso il suo prodotto, ma badate bene che potrei aver capito male, infatti non ho capito se gli è stato detto che effettueranno un'azione legale per via di qualche recensione negativa che ha già fatto o se andrebbe incontro a ciò in caso di danno di immagine..

Mi era già capitato in passato di vedere video, anche italiani, dove mostravano un pò come funziona la faccenda, ho visto alcuni youtuber, neanche giganteschi, con un centinaio di migliaia di iscritti circa, con decine di pacchi con richieste di recensioni su prodotti, in certi casi vi è un compenso, anche piuttosto lauto a seconda della popolarità dello youtuber, ma si parla comunque di numeri a tre zeri, in altri c'è il permesso di tenere per sè l'oggetto, altri bisogna rimandarlo indietro, quindi uno youtuber che tratta di hardware PC potrebbe ottenere una RTX 4090 (che costa 1800 euro attualmente) e tenerla, o avere un compenso o ambedue le cose, in ogni caso, un buisness parecchio remunerativo, soprattutto quando gli sponsor iniziano ad essere diversi e con loro anche i prodotti da recensire. Comunque tutti quanti, già da 5.000 iscritti in su, iniziano a ricevere richieste di marchette o sponsorizzazioni, le aziende hanno ben compreso di quanto funzionino, gli youtuber diventano dei veri e propri beniamini da cui migliaia e migliaia di persone pendono dalle loro labbra e ne accettano ciecamente i loro consigli.

Per quanto mi riguarda ma penso di averlo già detto, ormai come vedo la marchetta non apro nemmeno più il video, a meno che non ricerchi io direttamente informazioni su un prodotto, non ho sinceramente voglia di vedere televendite su Youtube, mi interessano solo contenuti didattici o d'intrattenimento, di media shopping non ne ho interesse, mi sono anche disiscritto da quelli che pian piano hanno iniziato a distaccarsi dalla didattica per abbracciare sempre di più le marchette, capisco sia un buisness, ma ciò non costringe me a seguire quei video.

[Santano]

Facci un riassunto o lancia un trailer avvincente altrimenti temo che non lo vedrà nessuno. 

Ehm, 

[robland]

Ho visto il video, grazie a una mezz'oretta di pausa. Che dire... questo video è incoraggiante sulla bontà di tanti canali YouTube che seguiamo, in fondo.
Dice che dal 2016 il suo canale si basa su autenticità e onestà, e su questi due criteri fonda le recensioni dei prodotti ricevuti. E questo è un fatto molto positivo.
Inoltre possiamo dedurre che ha ricevuto, su centinaia e centinaia di prodotti recensiti dal 2016, solo UNA pressione indebita da parte di un marchio, probabilmente poco importante. E questo è molto molto positivo. Ha anche potuto farci un video denunciando l'accaduto: meglio di così. Ci fa quindi capire che non capita e che ora che è capitato non intende accettare. Bene.

In Italia ricordo ad esempio Gastube che ha spiegato il suo criterio: mi vengono inviati molti prodotti, quelli che mi piacciono li recensisco (ecco perché sono sempre entusiasta nei video) e quelli che non mi piacciono li rimando indietro senza fare il video.

[Vu-meter]

Esatto, Robland ha riassunto correttamente.
Mi è sembrato, per una volta, un bel messaggio. 

[Santano]

Mah, diciamo che il sospetto del video a scopo marchettaro l'ho sempre avuto, però la curiosità prevale e così guardo e salvo i dettagli che catturano la mia attenzione. Quindi in definitiva non ci faccio caso

[Donatello Nahi]

Mah... ovviamente penso che quasi tutti facciano le marchette, e non è che ci sia da demonizzare, nel senso che è comprensibile visto che è uno dei principali modi per monetizzare l'attivitá che si fa. Lo fanno in tv, lo fanno al cinema ( sigarette, alcol... influenzando drammaticamente il modo di vivere e di pensare della gente... ) vuoi che non lo faccia uno youtuber. Detto questo, siamo comunque liberi di guardare quello che vogliamo... io per esempio seguo molto uno youtuber spagnolo Aitor Epas, che non fa mai televendite... mentre prima seguivo Giordani, che mi piace come suona, ma ultimamente trovo i suoi video inguardabili

[robland]

Giordani aveva iniziato bene. Poi però ha visto che continuando in quel modo aveva troppo poco riscontro e quindi si è commercializzato parecchio. E funziona, ahimé. Buon per lui, ma io non lo guardo più da tanto: terribile.
Almeno Cicolin mantiene sempre un ottimo livello qualitativo.

Li capisco pure: non possono trascorrere tutto quel tempo a fare video campando d'aria. E non tutti hanno la fortuna di aver individuato l'ingrediente magico per attirare frotte di persone impersonando se stessi e assecondando la propria volontà. La maggior parte o abbandona o deve scendere a un bel po' di compromessi.

[Donatello Nahi]

Per esempio, il tizio del video sotto, pure fa le marchette.... peró mica come Giordani... ed ha piú di 200000 iscritti. Ma è ovvio, guardate che perle, suona in una maniera divina.

[robland]

Non ho neanche aperto il video, si vede da come tiene il plettro che è Chris Buck (a questo punto spero che lo sia, sennò ho detto una fesseria). Lui però è un professionista della chitarra, un musicista a tutto tondo, fai i tour, non è solo un professionista di YouTube. Inoltre si rivolge a un pubblico in lingua inglese, che è infinitamente più vasto di quello a cui si rivolge uno youtuber italiano.
Ovviamente tu mi puoi dire che in Italia abbiamo Youtuber come Marco Cirillo che non ha nulla da invidiare a nessuno (tra l'altro ha anche un canale in inglese, oltre a quello in italiano). Quindi non ti sto dicendo che ci dobbiamo accontentare di Giordani. 

[Donatello Nahi]

Non ho neanche aperto il video, si vede da come tiene il plettro che è Chris Buck (a questo punto spero che lo sia, sennò ho detto una fesseria). Lui però è un professionista della chitarra, un musicista a tutto tondo, fai i tour, non è solo un professionista di YouTube. Inoltre si rivolge a un pubblico in lingua inglese, che è infinitamente più vasto di quello a cui si rivolge uno youtuber italiano.
Ovviamente tu mi puoi dire che in Italia abbiamo Youtuber come Marco Cirillo che non ha nulla da invidiare a nessuno (tra l'altro ha anche un canale in inglese, oltre a quello in italiano). Quindi non ti sto dicendo che ci dobbiamo accontentare di Giordani. 

Si si vero... quel Buck.. non gli manca nulla come chitarrista... anche se, all'interno della sua band lo vedo un pó limitato... invece nei soli, o nelle improvvisazioni, mi piace tantissimo, tanto che li ho in playlist.

Si Cirillo lo conosco, ha un bel canale.
Un altro italiano abbastanza bravo è Pannozzo

[robland]

Music is win è uno dei canali più famosi di YouTube dedicata alla chitarra. Su Guitar World il proprietario del canale, Tyler Larson, è stato intervistato, anche traendo spunto dal fatto che ha pubblicato da poco un album di brani, e a proposito del suo canale ha affermato che tre sono gli ingredienti fondamentali per avere successo come YouTuber:
Continuità, qualità e autenticità.

"There are three main parameters that you need to stick to and keep in your battle plan. And a bit like you just said, it's consistency, quality and authenticity."

https://www.guitarworld.com/features/tyler-larson-lotus

[Vu-meter]

Oddio, sull'autenticità mi trova molto in disaccordo. Direi piuttosto: imparare a comunicare per alcuni, letteralmente a recitare per altri.

[robland]

Sai che invece io un po' ci credo all'autenticità? Mi riferisco ai canali più famosi. Quanto puoi reggere fingendo o recitando? Secondo me, anche provando a farlo, i tratti della vera personalità ogni tanto escono fuori e possono fare la fortuna come la disgrazia di un canale.
È chiaro che in un mestiere... ci deve essere tanto mestiere, se mi si consente il gioco di parole. Si sfruttano dei meccanismi, escamotage e quant'altro, ma sempre fino a un certo punto.
Non è un caso che Tyler Larson risulti antipaticissimo a molti. Nemmeno sembra fingere quando, anziché dare spazio alle solite Fender e Gibson come fan tutti sapendo di ottenere attenzione, lui sin dall'inizio in cui non se lo calcolava nessuno ha dichiarato il suo amore sconfinato per le PRS. Solo dopo ha avviato una vera collaborazione con PRS.
Sicuramente c'è tanto mestiere quando invece lo vediamo acquistare il Klon da 5000 dollari, sapendo bene di creare un'enorme discussione tra tutti i nerd del mondo. Questo è innegabile, ma tra le righe la personalità emerge.

Già più complicato il caso di Davie504, costretto ogni volta a tirare fuori una roba assurda dopo l'altra.