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Demotivazione

Aperto da Riverbero, 03 Maggio, 2024, 06:57 PM

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Riverbero

Ciao a tutti, è da parecchio che non scrivo, ma vi leggo spesso.
Cerco di fare un piccolo riassunto della mia esperienza.
Da circa un anno ho iniziato a ''suonare'' la chitarra prendendo lezioni da un maestro online ogni settimana, purtroppo tra lavoro ed impegni vari non posso iscrivermi ad una scuola di musica.
In quasi un anno non ho ancora imparato a fare un brano dall'inizio alla fine e suonare su una backing track, nessun tipo di brano che mi è stato ''insegnato'' (lo metto tra le virgolette perché in due ore secondo me non si può insegnare un brano).
Da circa un mese sono demotivato, non ho voglia di esercitarmi e se prendo la chitarra in mano la poso dopo 10/20 minuti perché non so neanche quello che sto facendo, in che tonalità sono, accorsi e tempo.
Tra l'altro secondo me i brani proposti non sono affatto per principianti.
A questo punto la domanda mi sorge spontanea: sono io il problema?

Ombra/luce

Citazione di: Riverbero il 03 Maggio, 2024, 06:57 PMCiao a tutti, è da parecchio che non scrivo, ma vi leggo spesso.
Cerco di fare un piccolo riassunto della mia esperienza.
Da circa un anno ho iniziato a ''suonare'' la chitarra prendendo lezioni da un maestro online ogni settimana, purtroppo tra lavoro ed impegni vari non posso iscrivermi ad una scuola di musica.
In quasi un anno non ho ancora imparato a fare un brano dall'inizio alla fine e suonare su una backing track, nessun tipo di brano che mi è stato ''insegnato'' (lo metto tra le virgolette perché in due ore secondo me non si può insegnare un brano).
Da circa un mese sono demotivato, non ho voglia di esercitarmi e se prendo la chitarra in mano la poso dopo 10/20 minuti perché non so neanche quello che sto facendo, in che tonalità sono, accorsi e tempo.
Tra l'altro secondo me i brani proposti non sono affatto per principianti.
A questo punto la domanda mi sorge spontanea: sono io il problema?
Non sono un insegnante quindi lascio la palla a chi ha molta più esperienza, però mi verrebbe da chiederti, a livello di curiosità, di approfondire su cosa hai trattato dall'insegnante in questo primo anno, che tipo di esercitazioni ti lascia da fare, i brani trattati e che tipo di studio tu hai intrapreso su questi esercizi, come ti eserciti insomma, il tempo che dedichi allo studio, giornaliero e settimanale, se hai tendenza a lasciare la presa facilmente davanti alle difficoltà passando ad altro o ancorandoti su ciò che ormai ti viene, se li segui a menadito o magari quelli un pò noiosi ti è capitato di lasciarli indietro o qualsiasi cosa che metta in luce come tendi a studiare ed esercitarti. Te lo chiedo anche perchè detta così è un pò vaga, bisogna secondo me scavare abbastanza in profondità per capire dove stia il problema, se venga da un insegnamento magari non proprio a te consono o da blocchi che hai o da brani effettivamente troppo complessi per te, da una metodologia di studio magari con qualche lacuna, o addirittura da un mix di questi fattori, pertanto ritengo il caso che tu approfondisca meglio questo percorso che hai intrapreso in quest'anno.
Le scale te le ha fatte trattare? Chiedo perchè se fatichi a capire la tonalità in cui suoni il problema si annida in questo, te le ha fatte trattare e tu le hai esercitate con cura? Che non significa affinare la tecnica al fine di diteggiare in scioltezza una serie di note sconosciute in delle box che definiscono una tonalità, ma proprio capirne la struttura armonica. Le avete trattate? Sarebbe interessante sapere step by step cosa avete trattato, dall'inizio ad oggi e il modo in cui tu, nel tuo tempo dedicato all'esercitazione e allo studio, hai seguito gli esercizi trattati.
Ut queant laxis


robland

Citazione di: Riverbero il 03 Maggio, 2024, 06:57 PMsono io il problema?

Molto probabilmente no. Il punto però è che sei tu che ne devi uscire, a prescindere da dove sia il problema.
Quindi si potrebbe ripartire dal punto di partenza: intanto si suona per divertirsi, poi man mano si migliora.
Come uscire dalla demotivazione? Ognuno ha la sua via, ma io proverei pescando uno di questi brani e imparando un riff o un assolo, poi due, poi tre. Dopodiché da cosa nasce cosa.


Donatello Nahi

Ma no dai... non sei tu il problema... non è facile iniziare a suonare. Partivi da zero? Che intendi per suonare un brano... tipo strimpellare suonandoci gli accordi? Che tipo di chitarra suoni?

Penso che, vista la tua frustrazione, hai alternative... o ne parli con il tuo prof, per vedere se ti offre delle soluzioni... o lo molli e fai un po tu, cercando di prendere l'iniziativa, approcciandoti a fare cose che ti piacciono.. e poi doponun pó ti cerchi un altro prof.

Un consiglio, penso utile, è quello di non essere passivo con l'insegnante, ma in qualche mofo indirizzare le lezioni verso qualcosa che comunque ti piace

Davids

Capisco la frustrazione del suonare da un anno e non sapere nemmeno una canzone, è il primo obiettivo di qualsiasi principiante, riuscire a suonare un pezzo, uno qualsiasi, dall'inizio alla fine. Oppure riuscire a suonare almeno un assolo, anche il più semplice che esista.
Conosco anche il misto di smarrimento e tristezza quando i parenti e gli amici ti dicono "Suoni la chitarra? Bellooo!! Suonami qualcosa", a quel punto ripensi alle triadi, agli accordi di settima minore, alla scala maggiore, all'armonizzazione a tre voci e altri millemila tecnicismi teorici, e te esci con una faccia tipo questa:



Un buon maestro dovrebbe saper bilanciare parte teorica e parte pratica, il mio faceva sempre così, proponendomi periodicamente un brano da imparare. Che chitarra suoni, elettrica o acustica? Io ti consiglierei di cominciare a esercitarti sulla ritmica con brani facili, i primi che mi vengono in mente sono Karma Police dei Radiohead e Zombie dei Cranberries. Li puoi suonare sia con l'acustica che con l'elettrica in clean.
Se vuoi qualche assolo per iniziare, i più semplici sono quelli dei Nirvana e dei Red Hot Chili Peppers, però anche per fare l'assolo più semplice devi avere comunque un minimo di senso del tempo e di intonazione nei bending, altrimenti anche il solo più bello diventerà inascoltabile.

Questi sono due assoli alla portata di un principiante, non sono troppo veloci e contengono un paio di bending utili per prendere confidenza con la tecnica del bending.
Un distorsore, un chorus e hai già il suono dei Nirvana. In generale gli assoli dei Nirvana sono una ottima palestra per cominciare, Kurt Cobain era troppo impegnato a strafarsi di droghe e alcol e a rimuginare sulla sua miserabile esistenza per studiare la chitarra, quindi i suoi assoli sono alla portata di chiunque.


:kingot:

Ombra/luce

Ma io vorrei sinceramente capire perchè, nonostante un anno di lezioni da un insegnante, seppur online, abbia questo blocco e questi limiti che descrive nel suo messaggio! Fosse un autodidatta che magari è passato di palo in frasca che si è accorto che in un anno non ha costruito molto di concreto e che sta in stasi è un conto, ma avendo un insegnante che per forza di cose in quest'anno qualcosa l'avrà trattata e presumo anche in maniera metodica e ordinata partendo dai rudimenti (se è un insegnante degno di questo nome), è da capire come mai certe cose ancora non le gestisce quel minimo al punto da avere le lacune da lui descritte, tempo, tonalità, nome degli accordi suonati e bloccante mancanza di chiarezza in quel che fa con la chitarra.

Sul fatto che sia lui il problema o no, anche se fosse (e magari è una concausa ed è un mix di tanti problemini incontrati in quest'anno di insegnante), non c'è nulla di male, anche la qualità nello studio è una cosa che si migliora con il tempo e l'esperienza, se dovesse esserci essere qualche lacuna nel suo modo di studiare, ritengo sia bene capirlo in modo che possa migliorarlo e di conseguenza rendere il percorso di miglioria con lo strumento più fruttuoso! Non c'è veramente nulla di male, soprattutto agli inizi con uno strumento, commettere degli errori nell'esercitazione, in quanto anche quella è affinabile!

E' proprio da capire l'iter che ha avuto in questo anno secondo me (che non è un anno da totale autodidatta ma un annata con insegnante online), sia legato a ciò che ha trattato, che al suo modo di esercitarsi a casa e magari anche di comunicazione con l'insegnante stesso, anche solo per capire se sia il caso di cambiare insegnante o se il problema venga da altrove, uno se interpella un insegnante è perchè vuole un percorso ordinato e crescente, se non ottiene nulla di ciò e anzi sta in fase di mancanza di comprensione di ciò che fa al punto da diventargli una demotivazione, il problema deve stare da qualche parte.
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Ombra/luce il 03 Maggio, 2024, 09:02 PMMa io vorrei sinceramente capire perchè

Quello che dici è giustissimo, se non fosse però che suonare è un'attività molto più semplice da intraprendere di quanti sono i ragionamenti teorici che possiamo fare per scavare alla ricerca delle origini dei problemi. E non dico che è un'attività semplice perché suonare è facile. È tutt'altro che facile. Dico semplice perché oggi youtube ti dà davvero tutto per iniziare a divertirti e andare avanti. Una volta vivevi nel buio totale, soprattutto in provincia.
Oggi cerchi: assolo principiante/scala pentatonica/Caged/improvvisazione facile/accordi/scala maggiore e puoi andare avanti così all'infinito. Poi ci sono i forum e i social se hai un dubbio.

Puoi analizzare, sviscerare, comprendere: tutto bellissimo e anche intrigante. Ma nel frattempo: suonare! Ascoltare musica!


Riverbero


La chitarra che utilizzo è un'elettrica.
Allora vi spiego un po' il percorso e alcuni brani trattati.
Nelle prime lezioni vi sono stati i rudimenti del blues in particolare lo shuffle, giusto un paio di lezioni(2 ore).
Poi siamo passati ai primi brani, sweet home Chicago, I love rock n roll di Joan Jet, Ordinary world dei Duran duran, Californication dei RHCP, black hole Sun, messagge in a bottle Police, highway ti hell.
Un brano degli U2 e il più famoso dei Boston. Se mi dovessero chiedere di suonarne uno dall'inizio alla fine (strimpellare) non riesco, vado fuori tempo, non so quando attaccare e non so tenere il tempo. È facile dire tieni il tempo con il piede...ma non lo è se non lo conosco. Come faccio a definirlo?
Triadi, accordi di settima minore, armonizzazione e pentatonica per me è arabo. Trattati in un ora totale di lezione forse. La scala maggiore fatta in modo approssimativo e non approfondito.
A me di imparare mille brani non interessa, anche perché non ne ho imparato uno, preferisco studiare un paio di brani in un anno e imparare un po' di teoria. Io vorrei divertirmi e capire cosa vado a fare, se devo copiare qualcuno mi guardo dei tutorial da YouTube e campo di quelli.
In più non conosco esercizi per affinare la tecnica e l'indipendenza delle dita e della mano sinistra e destra, mai fatti.
Un mio amico che suona la chitarra da 16 anni mi ha detto che i brani che mi fa fare sono troppo complicati, che conviene partire da cose molto più semplici ma tenere il tempo.
Il mio tempo che riesco a dedicare allo studio giornaliero è di un oretta, nei fine settimana anche un paio d'ore che può variare in base agli impegni lavorativi e familiari. Non pretendo di certo di arrivare a suonare come chi inizia da molto giovane, assolutamente. Conosco i miei limiti e ne sono consapevole. Ma arrivare ad un anno dalle lezioni e non sapere cosa fare quando hai la chitarra in mano è veramente frustrante, la fatica supera il gusto.

Riverbero

Dimenticavo di dire che quando ''studio'' un brano lo spacchetto in parti. Imparo prima un eventuale intro, strofa e assolo in modo lento per cercare di assimilare il tutto il meglio possibile e poi lo provo a mettere insieme.
Esercizi di tecnica praticamente non ho niente. I classici 1234 non li ho mai fatti e non sono mai stati trattati.

Vu-meter

Stando al tuo racconto tu non hai un'insegnante, hai uno che si spaccia per tale ma non si può certo dire che insegni.
La cosa più importante per un'insegnante è SPIEGARE PERCHÈ si fa un certo esercizio o si studia un certo brano, a cosa serve, cosa puoi estrapolare per costruire qualcosa (potrebbe essere un aspetto tecnico, un aspetto melodico, armonico, ear-training o mille altri motivi) e abbinare degli esercizi specifici in tal senso.

Ho insegnato chitarra per anni (lo farei ancora se non mi fossi rotto la mano sinistra) e ho avuto centinaia di studenti. Posso dire che la mia esperienza mi ha insegnato che non c'è un "metodo rigido" per insegnare, ma l'insegnante deve adattarsi agli obiettivi, alle aspirazioni e alle inclinazioni dello studente e serve un percorso, non saltare di palo infrasca da una cosa ad un'altra senza approfondirne nessuna.
Però vorrei anche spezzare una lancia a favore di tutti quegli insegnanti che ci mettono l'anima e il cuore come ero io: non tutti gli studenti sono bravi. Ci sono persone che non studiano affatto e hanno la pretesa di imparare per osmosi in un'ora la settimana. Ci sono studenti che non fanno affatto gli esercizi o lo studio che gli hai assegnato e tornano alla lezione successiva identici alla settimana precedente e altri che si sono dedicati ad un brano scelto da loro, così, arbitrariamente, senza fare niente del materiale assegnato. Non migliorano e pensano che la colpa sia dell'insegnante. Momento ...

Detto questo, dal tuo racconto sembra emergere comunque una o più carenze da parte del tuo insegnante. Se avessi la mano funzionante ti proporrei un incontro (ovviamente gratuito) online con me per fare due chiacchiere, ma al momento sarebbe un po' assurdo, non potendo io suonare correttamente. Fossi in te comunque, cambierei insegnante.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Riverbero

Citazione di: Vu-meter il 04 Maggio, 2024, 08:39 AMStando al tuo racconto tu non hai un'insegnante, hai uno che si spaccia per tale ma non si può certo dire che insegni.
La cosa più importante per un'insegnante è SPIEGARE PERCHÈ si fa un certo esercizio o si studia un certo brano, a cosa serve, cosa puoi estrapolare per costruire qualcosa (potrebbe essere un aspetto tecnico, un aspetto melodico, armonico, ear-training o mille altri motivi) e abbinare degli esercizi specifici in tal senso.

Ho insegnato chitarra per anni (lo farei ancora se non mi fossi rotto la mano sinistra) e ho avuto centinaia di studenti. Posso dire che la mia esperienza mi ha insegnato che non c'è un "metodo rigido" per insegnare, ma l'insegnante deve adattarsi agli obiettivi, alle aspirazioni e alle inclinazioni dello studente e serve un percorso, non saltare di palo infrasca da una cosa ad un'altra senza approfondirne nessuna.
Però vorrei anche spezzare una lancia a favore di tutti quegli insegnanti che ci mettono l'anima e il cuore come ero io: non tutti gli studenti sono bravi. Ci sono persone che non studiano affatto e hanno la pretesa di imparare per osmosi in un'ora la settimana. Ci sono studenti che non fanno affatto gli esercizi o lo studio che gli hai assegnato e tornano alla lezione successiva identici alla settimana precedente e altri che si sono dedicati ad un brano scelto da loro, così, arbitrariamente, senza fare niente del materiale assegnato. Non migliorano e pensano che la colpa sia dell'insegnante. Momento ...

Detto questo, dal tuo racconto sembra emergere comunque una o più carenze da parte del tuo insegnante. Se avessi la mano funzionante ti proporrei un incontro (ovviamente gratuito) online con me per fare due chiacchiere, ma al momento sarebbe un po' assurdo, non potendo io suonare correttamente. Fossi in te comunque, cambierei insegnante.

Secondo me fare oltre una decina di brani senza un filo logico o comunque seguendo un ordine di difficoltà non ha molto senso. Mi ritrovo a dover studiare brani molto impegnativi per il mio livello. Se mi chiedi di suonarti la canzone del sole avrei ad oggi grandi difficoltà nel dirti che ritmica devo utilizzare e il tempo, il cambio accordi ecc.
Io studio sempre il materiale che mi viene fornito dall'insegnante, non mi cimento in improvvisazioni. Ci tengo ad imparare, ma sono uno che si chiede il perché sto facendo quella determinata cosa o meno.
Ear training mai fatto e non saprei neanche da dove cominciare. Di musica purtroppo ne ascolto veramente tanta...😃

Come detto prima cerco sempre di studiare un ora al giorno, tempo permettendo.

robland

Citazione di: Riverbero il 04 Maggio, 2024, 01:28 AMDimenticavo di dire che quando ''studio'' un brano lo spacchetto in parti. Imparo prima un eventuale intro, strofa e assolo in modo lento per cercare di assimilare il tutto il meglio possibile e poi lo provo a mettere insieme.
Esercizi di tecnica praticamente non ho niente. I classici 1234 non li ho mai fatti e non sono mai stati trattati.

È evidente che non hai trovato l'insegnante giusto e probabilmente dovresti cambiare e provarne un altro. Però stavolta consiglio di chiarire bene da subito di cosa hai bisogno. E in realtà nulla ti impedisce di esporre anche al tuo insegnante attuale i tuoi dubbi.

Ad ogni modo non stiamo parlando di fisica nucleare: su internet c'è tutto quello di cui hai bisogno. Esercizi di tecnica, spiegazioni di teoria.
Conosci le note sulla tastiera?
Sai come si forma un accordo?
Conosci le pentatoniche?
Sai come individuare una tonalità?
Conosci gli intervalli?
Ecc.
Tutte cose che puoi trovare con una semplice ricerca. Ti imbatterai anche in spiegazioni scadenti o poco chiare, ma ci sono tante alternative e puoi continuare ad approfondire.

Riverbero

Citazione di: robland il 04 Maggio, 2024, 09:13 AMAd ogni modo non stiamo parlando di fisica nucleare: su internet c'è tutto quello di cui hai bisogno. Esercizi di tecnica, spiegazioni di teoria.
Conosci le note sulla tastiera?
Sai come si forma un accordo?
Conosci le pentatoniche?
Sai come individuare una tonalità?
Conosci gli intervalli?
Ecc.
Tutte cose che puoi trovare con una semplice ricerca. Ti imbatterai anche in spiegazioni scadenti o poco chiare, ma ci sono tante alternative e puoi continuare ad approfondire.
Certo non è fisica quantistica. Ma se pago un maestro cerco di non improvvisare da autodidatta. Dovrebbe essere lui a fornirmi le nozioni base ed io eventualmente ad approfondire.
Di tutto quello che hai detto conosco solo la diteggiatura della pentatonica, ma non l'abbiamo mai affrontata. Le lezioni si basano per il 90% di brani, si preme questo tasto alla sesta corda si fa così, così, e così...
Stavo pensando anche di affidarmi a qualche libro o corso già preconfezionato...


robland

Citazione di: Riverbero il 04 Maggio, 2024, 09:34 AMCerto non è fisica quantistica. Ma se pago un maestro cerco di non improvvisare da autodidatta. Dovrebbe essere lui a fornirmi le nozioni base ed io eventualmente ad approfondire.

Certo. Tu glielo hai detto?

Ombra/luce

Citazione di: robland il 04 Maggio, 2024, 10:05 AMCerto. Tu glielo hai detto?
Sottoscrivo questa domanda, interessa anche a me, hai provato a parlare apertamente col tuo insegnante dello stallo e delle problematiche che stai riscontrando? Lui, quando vede che non riesci a suonare le cose che ti dà, come reagisce? Quando incappi in problemi da cui non sai come uscire glie lo fai presente? Sa che non riesci a capire cosa fai con la chitarra? Cosa ti dice in merito? Come fai a fargli vedere i tuoi progressi, via cam o ti registri in video?
Ut queant laxis

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