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Festival di Sanremo 2023

Aperto da Moreno Viola, 17 Febbraio, 2023, 09:40 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Moreno Viola

Vado un po' fuori tema. Eventualmente se la discussione dovesse diventare più appassionante aprirò un topic specifico.

Ogni anno, passata la tempesta sanremese, mi piace dare un ascolto ai brani in gara, se non altro perché, volenti o no, il Festival è un'istantanea particolarmente nitida del sentimento nazional popolare in quel preciso momento.

Alla fine, al di la dell'abuso di certi ammennicoli, tema di questo topic, le cose che mi sono saltate all'orecchio hanno più a che fare con la sensazione che non solo manchi della reale sostanza (non ho grandi aspettative in questo senso), ma non ci si cura più neanche della forma.

La confezione è veramente poca cosa.

Ho l'impressione che là dove fino a anche solo qualche anno fa regnavano autori, arrangiatori e parolieri di un certo spessore, oggi ci sia un vuoto.

Lo scheletro dei brani è quasi sempre veramente elementare, e questa di per se potrebbe non essere una novità, ma spesso manca anche il "vestito bello" donato da un buon arrangiamento.

Sia chiaro, io non ho nessuna competenza per dare un giudizio, ma secondo me anche un brano come quello di Anna Oxa, che certamente non era facile da portare a Sanremo, qualche anno fa avrebbe subito lo stesso trattamento di edulcorazione riservato a "Senza Pietà" per renderla adatta al contesto, mi è sembrato invece che si sia fatto poco in questa direzione.

Per quanto riguarda i testi, ho sentito continue ripetizioni (d'accordo, la didattica attuale non le disapprova totalmente, ma...) e non mi riferisco all'ostinato che nella musica popolare ha da sempre la sua ragione d'essere, ma a concetti espressi in maniera molto basica.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


elzeviro

Citazione di: Moreno Viola il 17 Febbraio, 2023, 09:40 PMHo l'impressione che là dove fino a anche solo qualche anno fa regnavano autori, arrangiatori e parolieri di un certo spessore, oggi ci sia un vuoto.
a me sembra che negli ultimi 20-30 anni (e forse anche di più!) di sanremo, l'unica canzone veramente bella, e insieme rock, è quella di un paio d'anni fa di Pelù ("Gigante"): un capolavoro. A dimostrazione che è ancora possibile OGGI in Italia fare ottimi pezzi senza inseguire le "mode musicali".


b3st1a

Non seguo Madame ma, per quel poco che ho sentito, mi sembra che abbia grande personalità, specie in considerazione della sua giovane età, e che faccia un utilizzo consapevole e "caratterizzante" dell'autotune, non limitandosi ad un mero "trucco" per mascherare gravi problemi di intonazione.
Poi, ovviamente, i testi sono poca roba (o comunque sono lontani anni luce dal mio mondo, quindi non li comprendo) e le musiche...non ne parliamo proprio! Insomma, non l'ascolterei neanche con una pistola puntata alla tempia, ma non certo per l'autotune. Se devo dirla tutta, non dispiacerebbe utilizzarlo neanche a me in qualche parte vocale, così come non disprezzo gli effetti che mascherano il suono della chitarra (synth, whammy e affini).

Citazione di: Davids il 16 Febbraio, 2023, 12:23 PMOh mio Dio, il topic su Madame  :acci:
Perchè non uno su Gabbani o su Blanco allora?  :D

Mah...non metterei tutti e tre sullo stesso piano. Musicalmente Madame e Blanco sono poca roba, mentre Gabbani è un ottimo musicista (nei suoi album suona tutti gli strumenti), compositore e arrangiatore, e canta anche molto bene (l'ho sentito più volte cantare dal vivo e difficilmente stona), pur avendo un timbro ed uno stile vocale che non mi fanno impazzire. Poi, certo, è un artista pop, quindi i suoi brani sono costruiti sia nei testi che nelle melodie per avere facile presa sul pubblico e non certo per restare nella storia della musica, ma anche per scrivere melodie e ritornelli che restino nella testa ci vuole una certa abilità. Insomma, se a Blanco darei uno zero e a Madame un 3 1/2, Gabbani un 6- lo spunterebbe! :D

AndyMi

Citazione di: b3st1a il 17 Febbraio, 2023, 11:03 PMNon seguo Madame ma, per quel poco che ho sentito, mi sembra che abbia grande personalità, specie in considerazione della sua giovane età, e che faccia un utilizzo consapevole e "caratterizzante" dell'autotune, non limitandosi ad un mero "trucco" per mascherare gravi problemi di intonazione.
Poi, ovviamente, i testi sono poca roba (o comunque sono lontani anni luce dal mio mondo, quindi non li comprendo) e le musiche...non ne parliamo proprio! Insomma, non l'ascolterei neanche con una pistola puntata alla tempia, ma non certo per l'autotune. Se devo dirla tutta, non dispiacerebbe utilizzarlo neanche a me in qualche parte vocale, così come non disprezzo gli effetti che mascherano il suono della chitarra (synth, whammy e affini).

Mah...non metterei tutti e tre sullo stesso piano. Musicalmente Madame e Blanco sono poca roba, mentre Gabbani è un ottimo musicista (nei suoi album suona tutti gli strumenti), compositore e arrangiatore, e canta anche molto bene (l'ho sentito più volte cantare dal vivo e difficilmente stona), pur avendo un timbro ed uno stile vocale che non mi fanno impazzire. Poi, certo, è un artista pop, quindi i suoi brani sono costruiti sia nei testi che nelle melodie per avere facile presa sul pubblico e non certo per restare nella storia della musica, ma anche per scrivere melodie e ritornelli che restino nella testa ci vuole una certa abilità. Insomma, se a Blanco darei uno zero e a Madame un 3 1/2, Gabbani un 6- lo spunterebbe! :D

Sai ormai la musica ha preso la direzione del prodotto commerciale.
Gente come Blanco è anche facile che ti venda più di Battisti.
Hanno uno stuolo di gente che esce dai conservatori che suonano per loro , sicuramente avranno arrangiatori che gli preparano i brani.
Un po' come il ghost writer nelle case editrici.
😊

elzeviro

Rivista "Cosmopolitan": "Madame afferma che i musicisti da cui trae maggiormente ispirazione sono Fabrizio De André ed Eddie van Halen".
C'è da suicidarsi.

robland

Citazione di: Elzeviro il 17 Febbraio, 2023, 11:24 PMRivista "Cosmopolitan": "Madame afferma che i musicisti da cui trae maggiormente ispirazione sono Fabrizio De André ed Eddie van Halen".
C'è da suicidarsi.

Magari è davvero da loro che lei trae l'energia e l'ispirazione per poi intraprendere il suo percorso personale. Ci posso tranquillamente credere.
Il mio "problema" è che il tempo è un bene scarso e lo vorrei utilizzare al meglio, e al momento tempo per ascoltare questa Madame non ne ho, senza offesa per lei, perché ho intrapreso tutt'altro viaggio e stamattina ad esempio mi sto godendo quello che considero un bellissimo album, il secondo dei Montrose.
Senti un po' che fantastica performance vocale che fa Sammy Hagar in questa cover dei Rolling Stones. Prova a seguire la voce nei vari versi (accompagnata dal bravo chitarrista Ronnie Montrose) e dimmi tu se questo non è talento.


Con questo non voglio dire che lei non meriti ascolto. Non ne ho idea. Magari prima o poi l'ascolterò, ma intanto...

elzeviro

ma è bellissima! non la conoscevo, è proprio la canzone giusta per cominciare bene la giornata (conosco Give to Live, studio version: stupenda)


Ombra/luce

Citazione di: Elzeviro il 17 Febbraio, 2023, 11:03 PMa me sembra che negli ultimi 20-30 anni (e forse anche di più!) di sanremo, l'unica canzone veramente bella, e insieme rock, è quella di un paio d'anni fa di Pelù ("Gigante"): un capolavoro. A dimostrazione che è ancora possibile OGGI in Italia fare ottimi pezzi senza inseguire le "mode musicali".
Beh, al di là del gusto personale, può piacere o no, io annovero questa come una delle delle migliori canzoni mai presentate secondo me al Festival in generale che io ricordi, musicalmente parlando un brano di grande caratura, strumentale, nel testo, nelle atmosfere. Musicisti, musicisti veri e bravi che poi approfondii anche.



Comunque sia ho guardato veramente poco dell'edizione di quest'anno, quel poco che ho visto mi fa concordare con quanto espresso da Moreno.



Ut queant laxis

Moreno Viola

Citazione di: Elzeviro il 17 Febbraio, 2023, 11:03 PMa me sembra che negli ultimi 20-30 anni (e forse anche di più!) di sanremo, l'unica canzone veramente bella, e insieme rock, è quella di un paio d'anni fa di Pelù ("Gigante"): un capolavoro. A dimostrazione che è ancora possibile OGGI in Italia fare ottimi pezzi senza inseguire le "mode musicali".

Il tuo esempio cade a pennello perché risale a un paio di edizioni precedenti, quindi rientra in un lasso di tempo piuttosto breve.

Al di la del punto di vista sulla canzone di Piero Pelù, che non mi dice molto, scorrendo le canzoni di quell'edizione noto la presenza di "Ho dato tutto" di Tosca, prototipo forse persino troppo preciso della canzone sanremese, ma ci sono anche altri brani particolarmente discussi, ad esempio "Me ne frego" di Achille Lauro", che non posso non ritenere almeno ben confezionati.

Quella di quest'anno è un'edizione che dovrebbe destare una certa preoccupazione, perché, se la questione sostanza non è mai stata una priorità nell'ambito del Festival, di certo l'obbiettivo di mettere sul banco un prodotto "ben plastificato" era fondamentale mentre le canzoni di quest'anno sono rivestite di un involucro per nulla attraente.

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


AndyMi

Citazione di: Moreno Viola il 18 Febbraio, 2023, 12:13 PMIl tuo esempio cade a pennello perché risale a un paio di edizioni precedenti, quindi rientra in un lasso di tempo piuttosto breve.

Al di la del punto di vista sulla canzone di Piero Pelù, che non mi dice molto, scorrendo le canzoni di quell'edizione noto la presenza di "Ho dato tutto" di Tosca, prototipo forse persino troppo preciso della canzone sanremese, ma ci sono anche altri brani particolarmente discussi, ad esempio "Me ne frego" di Achille Lauro", che non posso non ritenere almeno ben confezionati.

Quella di quest'anno è un'edizione che dovrebbe destare una certa preoccupazione, perché, se la questione sostanza non è mai stata una priorità nell'ambito del Festival, di certo l'obbiettivo di mettere sul banco un prodotto "ben plastificato" era fondamentale mentre le canzoni di quest'anno sono rivestite di un involucro per nulla attraente.



Non saprei cosa dirti , credo che il prodotto ( strutturato così ) riscuote successo.
Ha raggiunto share impressionanti con ascolti spaventosi.
Credo che la formula che si guardi è quello di puntare ad ottenere riscontro commerciale e visivo.
Molto probabilmente la vecchia formula una canzone dietro l'altra , visto anche la pochezza musicale dei brani ,oggi non riscuoterebbe successo.
Dopodiché il successo di un prodotto ( musicale o non ) non è sinonimo di qualità .
Il tamagochi era una cretinata ( passatemi il termine ) ed ebbe un successo planetario.
😊

elzeviro

Citazione di: AndyMi il 18 Febbraio, 2023, 01:06 PMil successo di un prodotto ( musicale o non ) non è sinonimo di qualità.
:quotonemegagalattico:

Moreno Viola

Citazione di: AndyMi il 18 Febbraio, 2023, 01:06 PMNon saprei cosa dirti , credo che il prodotto ( strutturato così ) riscuote successo.
Ha raggiunto share impressionanti con ascolti spaventosi.
Credo che la formula che si guardi è quello di puntare ad ottenere riscontro commerciale e visivo.
Molto probabilmente la vecchia formula una canzone dietro l'altra , visto anche la pochezza musicale dei brani ,oggi non riscuoterebbe successo.
Dopodiché il successo di un prodotto ( musicale o non ) non è sinonimo di qualità .
Il tamagochi era una cretinata ( passatemi il termine ) ed ebbe un successo planetario.


Non sono del tutto d'accordo.

Secondo me esiste una sorta di limite di tolleranza oltre il quale un oggetto viene percepito per quello che è.

Credo sia più facile rendere appetibile su larga scala una bella scatola vuota, rispetto a un prodotto di qualità dentro un involucro raffazzonato.
Effettivamente il Tamagochi potrebbe essere un esempio perfetto; un oggetto privo di qualsiasi reale motivo di interesse proposto come una sorta di "must have".

Se non ci fosse stato un gran lavoro di marketing, sarebbe rimasto poco più che una sorta di Scacciapensieri (intendo i videogame tascabili degli anni ottanta) fuori tempo massimo.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Del festival ho visto poco e niente (come sempre). Però non ha bisogno di (tanto) marketing o altro, perché è un marchio con una tradizione gloriosa (nel suo ambito) che si svolge sempre nello stesso periodo. Dato lo stato di abbandono in cui versa la tv non a pagamento, quello è un super evento molto atteso.
La qualità dei brani conta ma in percentuale contenuta perché tutta la quota di popolazione in età adulta avanzata e anziana (ma anche tantissimi bambini e pre adolescenti) vuole tutto il pacchetto: cantanti storici, super ospiti, attori italiani, co-conduttori e co-conduttrici, fiori, scalinate, orchestra, monologhi sociopolitici, cantanti in gara, gruppi, artisti tradizionali e di rottura (anche di scatole, contro cui polemizzare il giorno dopo sui social, al bar, nelle trasmissioni tv del pomeriggio, sui giornali, tra colleghi e anche tra gruppi di anziani, perché ho visto anche questo).
Da questo punto di vista, detto da un disinteressato all'evento come me che ha sempre considerato la musica italiana come musica straniera a me aliena, il festival è un evento perfetto che quest'anno si è svolto da copione perfetto. Al punto che a volte va da copione pure senza copione, perché sono tutti anche indirettamente consapevoli di quello che serve e della propria parte, dal cantante a tutti gli altri.
La qualità dei brani? Boh. Tanto gli album non si vendono quindi è già un miracolo che esistano.


Moreno Viola

Io invece credo che senza tutta la preparazione in termini di aspettative, su chi sarà il conduttore, chi gli ospiti internazionali, su quali scandali parleremo il giorno dopo (e dei quali sappiamo già tutto due mesi prima), del Festival ce ne dimenticheremmo, perché Sanremo è Sanremo ma soltanto perché ce l'hanno ripetuto per anni.

In realtà il mio discorso era un altro, ma mi rendo conto che non riesco a spiegare cosa intendo.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Citazione di: Moreno Viola il 17 Febbraio, 2023, 09:40 PMHo l'impressione che là dove fino a anche solo qualche anno fa regnavano autori, arrangiatori e parolieri di un certo spessore, oggi ci sia un vuoto.

Lo scheletro dei brani è quasi sempre veramente elementare, e questa di per se potrebbe non essere una novità, ma spesso manca anche il "vestito bello" donato da un buon arrangiamento.

Per quanto riguarda i testi, ho sentito continue ripetizioni (d'accordo, la didattica attuale non le disapprova totalmente, ma...) e non mi riferisco all'ostinato che nella musica popolare ha da sempre la sua ragione d'essere, ma a concetti espressi in maniera molto basica.


Se il tuo discorso era questo, è chiarissimo. Però non mi so esprimere al riguardo, per manifesta ignoranza mia del genere. Lo prendo come valido, ed è anche confermato da altri.

Mi risulta difficile valutare anche solo le voci. Ad esempio, nella sera dedicata alla cover o ai duetti (o a entrambi, credo), ho sentito un solo brano. Un ragazzo giovane cantava in coppia con Zarrillo. Questo ragazzo era intonato ma aveva una voce anonima (o forse rende solo nel suo genere) e appena Zarrillo ha aperto la bocca, in confronto sembrava Frank Sinatra. Non avevo mai riservato un briciolo di attenzione a Zarrillo in passato ma in quel momento era lampante la differenza tra i due, almeno in quel brano. E non ho capito bene perché quel ragazzo abbia scelto quel brano, visto che sfigurava.
Ma magari trent'anni fa avrei espresso un giudizio diverso. Boh. È questo il problema di esprimermi su un genere che non è tra i miei ascolti. Alla fine, devo dire che non ho nessuna critica da muovere all'evento in sé. Ha fatto quello che doveva. Sul resto, non so, ma vi leggo.

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