Ciao a tutti.
Ri-frequentando questo sito frequentato da tanti appassionati, cordiali, preparati e disponibilissimi a scambiare per quanto possibile la propria competenza sullo strumento ed "accessori" vari, comunque amanti di uno strumento che se saputo quanto più sapientemente usare dà soddisfazione a noi stessi e approvazione o perlomeno tolleranza da chi ci ascolta, :sonocotto: :shy:
e riconoscendo che la mia conoscenza teorico-tecnica è da migliorare tantissimo (ho quì dei paragoni come Vu, :grandpa: Vigilius :elvis: 4Roses :sos: Dorigo :bravo2:, Nihao :yyeess: e tanti altri coi quali mi scuso se non cito :sorry: che mi fanno tornare coi piedi per terra -quanto c'è da imparare che non so- :angry2: :shy: :'( :wall: -- pur dopo 40 anni di "maneggio" chitarristico, mi è sovvenuto il solito tremendo dubbio:
Qual'è l'elemento che differenzia un appassionato dello strumento da un musicista?
Conta più la tecnica, il suono,il cuore, o .... ?
???
Saluti
Secondo me tutto parte dal cuore. Il suono è proprio l'ultima cosa nel senso che anche un suono che non ci appartiene affatto, in mano ad uno che invece ha cuore per usarlo, sarà stupendo. Io amo decine di chitarristi di cui non amo il suono se usato da me, ma diventa magico usato da loro ..
La tecnica ? La tecnica è un discorso a parte nel senso che è importantissima per poter esprimere il cuore. Se la tecnica diventa fine a sè stessa e serve solo a mostrare esercizi tecnici difficili, si perde la comunicazione e la frittata è fatta .. Le epoche storiche hanno confluito la ricerca chitarristica nella tecnica e se il rock è partito come una musica ignorante dal punto di vista tecnico, ma ricca di cuore, ha poi avuto il passaggio negli anni 70-80 in cui tecnica e cuore erano in perfetto equilibrio, dopo di che è sfociata nella pura esecuzione tecnica ed oggi abbiamo chitarristi preparatissimi, tecnicissimi, tutti uguali, che non comunicano niente; in ambito "rock". Altri generi si sono salvati, ma solo in parte .
Il tutto, ovviamente, IHMO.
Vu :)
WOW indubbiamente il cuore , inteso come sentimento, e quì ritorno al mio amato blues, che è appunto frutto di sudore , sofferenza e passione, (non io) mi riferisco alla sua nascita.
Farei un esempio esemplare :
John Lee Hooker
non è un fulmine di guerra con la chitarra, ma lui con solo 2 dita (quando si impegnava R.I.P.) :rotfl:
ha creato delle song's , dove ha avuto anche dei riconoscimenti ad alto livello, molte monoaccordo.
ok questo è il mio pensiero.
In passato, sbagliando accomunavo il concetto di tecnica a quello di virtuosismo fine a se stesso.
Con il tempo ho imparato a distinguere le due cose.
Personalmente penso che sia più importante il feeling che un musicista trasmette, ma di sicuro la tecnica può permettergli una padronanza di linguaggio che altrimenti non avrebbe.
Chitarristi come Gilmour, Page, Moore e tanti altri, perderebbero un confronto basato solo esclusivamente sulla tecnica contro un qualsiasi funambolo dello strumento, ma sfido uno a caso tra i fenomeni delle cento note al secondo a trasmettere le stesse emozioni dei chitarristi citati.
Cito me stesso ;D :
Citazione di: Moreno Viola il 26 Maggio, 2013, 01:16 AM
In sostanza penso che il modo di sentire la musica sia qualcosa di estremamente personale e che la tecnica non sia il male, ma è necassario che sia accompagnata dal voler comunicare qualcosa, altrimenti è ginnastica.
Sono della scuola che conta molto il cuore, detto forse da me che non sono poi cosi virtuoso... :eheheh:
Pero' son ben consapevole che la tecnica è fondamentale, ecco perchè dopo 5/6 anni che strimpello praticamente da autodidatta ho deciso di mettermi a fare un corso da privato da un paio di mesi a questa parte, perchè altrimenti gli accordi che girano son sempre quelli.
La tecnica è il mezzo che ti occorre per arrivare dove cuore e fantasia son già arrivati.
Quoto al 100% i punti di vista di Moreno e Vu.
Dorigo
............... dopo di che è sfociata nella pura esecuzione tecnica ed oggi abbiamo chitarristi preparatissimi, tecnicissimi, tutti uguali, che non comunicano niente; in ambito "rock". Altri generi si sono salvati, ma solo in parte .
Il tutto, ovviamente, IHMO.
Vu :)
[/quote]
Certo!
quindi comunque comanda il cuore, o il piacere di suonare, e se supportato da quanta più tecnica possibile, che non sia solo mero sfoggio di bravura, a volte come tu giustamente dici, risulta insipido.
In effetti il vero fine della domanda era proprio questo: immensa tecnica = rischio di musica "fredda" con grandinata di note incolori?
:capelli: :capelli: :fish: :fish: :capelli: :smiley-shocked031:
grazie a te ed a chi partecipa ad una discussione che credevo un pò sorpassata...
:hi:
io penso che la tecnica non deve essere altro che il mezzo attraverso il quale mostrare TUTTO il tuo cuore senza limiti... senza cuore, ne esce un suono ed una struttura sterile
Citazione di: kappajolly il 16 Giugno, 2013, 08:19 PM
io penso che la tecnica non deve essere altro che il mezzo attraverso il quale mostrare TUTTO il tuo cuore senza limiti... senza cuore, ne esce un suono ed una struttura sterile
approvo!
:thanks: :mypleasure:
Citazione di: kappajolly il 16 Giugno, 2013, 08:19 PM
io penso che la tecnica non deve essere altro che il mezzo attraverso il quale mostrare TUTTO il tuo cuore senza limiti... senza cuore, ne esce un suono ed una struttura sterile
Invidio ( in modo sano ) chi ha questa capacità riassuntiva .. :reallygood:
Vu :)
Citazione di: FRIPP il 16 Giugno, 2013, 10:47 AM
Ciao a tutti.
Ri-frequentando questo sito frequentato da tanti appassionati, cordiali, preparati e disponibilissimi a scambiare per quanto possibile la propria competenza sullo strumento ed "accessori" vari, comunque amanti di uno strumento che se saputo quanto più sapientemente usare dà soddisfazione a noi stessi e approvazione o perlomeno tolleranza da chi ci ascolta, :sonocotto: :shy:
e riconoscendo che la mia conoscenza teorico-tecnica è da migliorare tantissimo (ho quì dei paragoni come Vu, :grandpa: Vigilius :elvis: 4Roses :sos: Dorigo :bravo2:, Nihao :yyeess: e tanti altri coi quali mi scuso se non cito :sorry: che mi fanno tornare coi piedi per terra -quanto c'è da imparare che non so- :angry2: :shy: :'( :wall: -- pur dopo 40 anni di "maneggio" chitarristico, mi è sovvenuto il solito tremendo dubbio:
Qual'è l'elemento che differenzia un appassionato dello strumento da un musicista?
Conta più la tecnica, il suono,il cuore, o .... ?
???
Saluti
Ciao e buongiorno! Questa è una domanda che mi sono posto spesso anche io: meglio la tecnica o meglio il cuore? Io credo che la tecnica (ovviamente) sia indispensabile e fondamentale, ma solo per riuscire ad esprimere esattamente quello che hai nel cuore. Tra due chitarristi tecnicamente bravissimi, preferisco sempre quello che riesce a trasmettermi la sua passione attraverso le sue mani, indipendentemente dalla velocità con cui le muove. Da gilmouriano incallito forse sono di parte, ma il sopracitato Gilmour pur non essendo notoriamente un mostro di velocità e tecnica (anche se comunque parliamo sempre di livelli stratosferici, vedi alla voce "bending" in cui ha pochi rivali...), riesce a farmi ancora oggi venire la pelle d'oca con un assolo lento come "Shine on you crazy diamond", mentre ascoltando Steve Vai o Satriani o Malmsteen (tanto per fare dei nomi), non provo la minima emozione. Io poi, da principiante, suono lento perchè non ho tecnica e racconto in giro che lo faccio perchè suono col cuore, ma questo è un altro discorso! Ciao!
Citazione di: Gianluca1965 il 02 Agosto, 2014, 07:42 AM
...Io poi, da principiante, suono lento perchè non ho tecnica e racconto in giro che lo faccio perchè suono col cuore, ma questo è un altro discorso! Ciao!
:laughing: :laughing: :laughing: :laughing:
secondo me contano sia il cuore che la tecnica, sono entrambi importanti poi c'è chi suona e fa muovere il culetto e chi invece ti colpisce dentro dritto al cuore..
Questione di gusti; a me non interessano cuore e tecnica, ma solo lo stomaco: il rock si suona e si ascolta con lo stomaco! :eheheh:
Argomento interessante ma...non so rispondere,ascolto e leggo i vostri commenti. :respect:
Citazione di: zap il 02 Agosto, 2014, 09:51 AM
Argomento interessante ma...non so rispondere,ascolto e leggo i vostri commenti. :respect:
Uhm .. ma che strana risposta .. :-\ .. Come mai ? ( me stò a preoccupà .. :laughing: :laughing: )
Vu :)
Non saprei Vu,un minimo di tecnica ci vuole,ma bisogna vedere cosa si intende per tecnica,se ad esempio la tecnica che ho assimilato è sufficiente per esprimere quello che mi piace,non vedo perché dovrei per forza diventare come Steve Vai.
Sempre la tecnica di Steve Vai o di un altro simile,è sufficiente o adatta per suonare del blues 'fatto a modo' oppure jazz,o anche semplicemente liscio?
Non credo sia la panacea per esprimere veramente quello che ognuno si sente dentro,o sbaglio?
Potrei venire frainteso,ma credo che in fondo tecnica e sentimento (ecco preferisco chiamare così,quello che altri chiamano 'con il cuore o anima),debbano camminare di pari passo,man mano che si cresce come musicista,senza straziarsi di tecnica prima di aver affinato orecchio e cuore e,inversamente...senza sforzarsi di eseguire una melodia se prima non si fanno determinati esercizi per sciogliere mano e mente.
Può darsi che non mi sono espresso bene,ma non riesco a fare di meglio.
sono d'accordo! tecnica e " sentimento " vanno di pari passi , gli estremi di entrambe le parti hanno poco senso per quanto mi riguarda
è un po come un poeta che vuole scrivere senza conoscere la grammatica e l'alfabeto e viceversa chi conosce tutta la grammatica e alfabeto ma non ha " il senso poetico "
Citazione di: NitroDrift il 02 Agosto, 2014, 12:53 PM
sono d'accordo! tecnica e " sentimento " vanno di pari passi , gli estremi di entrambe le parti hanno poco senso per quanto mi riguarda
è un po come un poeta che vuole scrivere senza conoscere la grammatica e l'alfabeto e viceversa chi conosce tutta la grammatica e alfabeto ma non ha " il senso poetico "
esatto :quotonegalattico:
Citazione di: zap il 02 Agosto, 2014, 12:48 PM
Può darsi che non mi sono espresso bene,ma non riesco a fare di meglio.
Ti sei espresso benissimo e sono d'accordo sia con te che con Nitro . :grouphug:
Vu :)
Citazione di: zap il 02 Agosto, 2014, 12:47 PM
Non saprei Vu,un minimo di tecnica ci vuole,ma bisogna vedere cosa si intende per tecnica,se ad esempio la tecnica che ho assimilato è sufficiente per esprimere quello che mi piace,non vedo perché dovrei per forza diventare come Steve Vai.
Sempre la tecnica di Steve Vai o di un altro simile,è sufficiente o adatta per suonare del blues 'fatto a modo' oppure jazz,o anche semplicemente liscio?
Non credo sia la panacea per esprimere veramente quello che ognuno si sente dentro,o sbaglio?
Potrei venire frainteso,ma credo che in fondo tecnica e sentimento (ecco preferisco chiamare così,quello che altri chiamano 'con il cuore o anima),debbano camminare di pari passo,man mano che si cresce come musicista,senza straziarsi di tecnica prima di aver affinato orecchio e cuore e,inversamente...senza sforzarsi di eseguire una melodia se prima non si fanno determinati esercizi per sciogliere mano e mente.
Citazione di: zap il 02 Agosto, 2014, 12:48 PM
Può darsi che non mi sono espresso bene,ma non riesco a fare di meglio.
Non sminuirti, il tuo intervento è comprensibilissimo e lo quoto in pieno; il tuo pensiero è un po' la sintesi di quello che si è detto in altri topic, sul fatto che prima si impara a parlare e poi se se ne ha necessità si affina il linguaggio, studiando la grammatica e la forma.
Spesso si è convinti del contrario e ci sono molti musicisti con un vocabolario immenso che non riescono ad esprimere nulla, mentre è più facile che altri con quattro note a disposizione ti arrivino direttamente al cuore.
Non la vedo una questione così complessa, la tecnica è il mezzo per raggiungere il fine (leggi cuore). Lo stesso fine si può raggiungere con livelli di tecnica (in senso assoluto) diversi. L'importante è raggiungere il fine, se uno lo fa con 4 note potrebbe essere tecnicamente valido come chi lo fa con 400...... per quel fine. Se ragioniamo in senso assoluto allora cambia tutto!!!!
Citazione di: Road2k il 03 Agosto, 2014, 10:58 AM
Non la vedo una questione così complessa, la tecnica è il mezzo per raggiungere il fine (leggi cuore). Lo stesso fine si può raggiungere con livelli di tecnica (in senso assoluto) diversi. L'importante è raggiungere il fine, se uno lo fa con 4 note potrebbe essere tecnicamente valido come chi lo fa con 400...... per quel fine. Se ragioniamo in senso assoluto allora cambia tutto!!!!
Quoto in pieno, ma non credere che sia una questione così scontata, anzi è un dibattito piuttosto aperto e si continuano a sentire integralisti delle quattro note che sostengono che padronanza tecnica sia sinonimo di freddezza e al contrario emuli di Steve Vai che ti dicono Slash non sa suonare.
chissà perchè.. i miei ultimi modesti assoli hanno sempre meno note e meno tentativi di sarcastico virtuosismo (ripeto che sono un autodidatta ignorante...) :guitar: :elvis:
ciònonostante continuo a studiare, e devo riconoscere che imparassi qualche frasettina di Steve Vai,Satriani, Eric Johnson..... con le dovute modifiche interpretative tenterei di inserircele...
:tapis_roulant: :smiley-shocked031:
In fondo penso che la musica sia molto affine alla scrittura: anche un bimbo nella sua purezza esprime concetti che ti toccano il cuore, ma le grandi opere sono frutto di tanto ingegno e dalla capacità di saperlo comunicare, affinata con tanto studio e altrettanta esperienza
Citazione di: mimmo il 03 Agosto, 2014, 06:46 PM
In fondo penso che la musica sia molto affine alla scrittura: anche un bimbo nella sua purezza esprime concetti che ti toccano il cuore, ma le grandi opere sono frutto di tanto ingegno e dalla capacità di saperlo comunicare, affinata con tanto studio e altrettanta esperienza
Bel pensiero, condivido abbastanza. :reallygood: Anche se penso che l'alchimia giusta non sia necessariamente nella "cultura" di chi propone l'idea, ma proprio nella fortuna di aver avuto quella straordinaria idea. Certo che la presunta cultura dovrebbe aiutare, ma talvolta escono idee semplici ma geniali anche a musicisti poco "dotti" ..
Vu :)
Uno dei pensieri più belli che mi sia capitato di leggere è uscito dalla penna di un bambino.
Diceva: "Vorrei che scoppiasse la prima pace mondiale".
Questa frase di poche e semplici parole racchiude una serie di involontarie finezze linguistiche e storiche che certi adulti con un bagaglio di cultura più elevato non sfiorano neanche.
Nella musica credo possa succedere la stessa cosa e molti chitarristi che amiamo ne sono la dimostrazione.
Intendo studio ed esperienza come Conoscenza ed è questo il punto per me: conoscere per trasmettere.
L'idea del suonare con il cuore è bella e romantica, ma credo che la grande musica venga dalla conoscenza; che sia conoscenza profonda di un genere musicale, dello studio della musica, dei desideri altrui, oppure solamente conoscenza delle porte del cosmo.
Citazione di: mimmo il 03 Agosto, 2014, 11:31 PM
Intendo studio ed esperienza come Conoscenza ed è questo il punto per me: conoscere per trasmettere.
L'idea del suonare con il cuore è bella e romantica, ma credo che la grande musica venga dalla conoscenza; che sia conoscenza profonda di un genere musicale, dello studio della musica, dei desideri altrui, oppure solamente conoscenza delle porte del cosmo.
Se non ho capito male per 'conoscenza' intendi qualcosa che 'hai messo via'. Su questo sono d'accordo anche io.
Il difficile a volte è perfino sondare ciò che 'abbiamo messo via' perchè spesso tende a nascondersi o a mascherarsi; però c'è , pur latente.
Quando a volte se ne esce fuori senza nemmeno che tu capisca il perchè, è sconvolgente. Non so se succede anche a voi ma a volte è difficle focalizzare perfino ciò che stai pensando, o meglio, sai a ciò che stai pensando ma si percepisce chiaramente che c'è qualcosa ( che può essere una domanda o una nuova 'scoperta' ) integrato nel tuo pensiero che non è ben chiaro ma che si percepisce e che vorresti tanto poter afferrare, ma non se ne uscirà completamente fino al momento opportuno. Ora il problema è 'opportuno' per chi ?
Uhm .. non so se mi sono riuscito a spiegare .. :-\ .. vi prego di aspettare prima di chiamare la neuro .. :sarcastic: :eheheh:
Adesso hai capito Vu il perchè non sapevo dare una risposta sicura,rispetto alle risposte più 'light' di inizio topic?La questione è più complicata ed articolata.
basta suonare con passione e cuore! poi se hai un ottima tecnica è decisamente meglio.
Citazione di: Vu-meter il 04 Agosto, 2014, 08:00 AM
Uhm .. non so se mi sono riuscito a spiegare .. :-\ .. vi prego di aspettare prima di chiamare la neuro .. :sarcastic: :eheheh:
Un po' ho aspettato, ma adesso posso chiamarla? :lol:
A parte gli scherzi, credo anche io che le esperienze vadano conservate nel cassetto e riprese al momento opportuno, però proprio come nella realtà, spesso quando si mettono via le cose poi ci si accorge che quando se ne avrebbe bisogno ci si è dimenticati dove le si è riposte.
Citazione di: zap il 04 Agosto, 2014, 08:52 AM
Adesso hai capito Vu il perchè non sapevo dare una risposta sicura,rispetto alle risposte più 'light' di inizio topic?La questione è più complicata ed articolata.
Mi hai fregato, mannaggia .. :sarcastic:
:abbraccio:
Pensiero bonsai: la tecnica (e lo studio) è quel filo che collega la testa al cuore... ho trovato questo messaggio in un bacio peruxina :lol:
Citazione di: marcellom il 04 Agosto, 2014, 05:21 PM
Pensiero bonsai: la tecnica (e lo studio) è quel filo che collega la testa al cuore... ho trovato questo messaggio in un bacio peruxina :lol:
La famosa 'sinapsi di acciaio armonico' !! :sarcastic: :eheheh:
Citazione di: Vu-meter il 04 Agosto, 2014, 08:00 AM
Citazione di: mimmo il 03 Agosto, 2014, 11:31 PM
Intendo studio ed esperienza come Conoscenza ed è questo il punto per me: conoscere per trasmettere.
L'idea del suonare con il cuore è bella e romantica, ma credo che la grande musica venga dalla conoscenza; che sia conoscenza profonda di un genere musicale, dello studio della musica, dei desideri altrui, oppure solamente conoscenza delle porte del cosmo.
Se non ho capito male per 'conoscenza' intendi qualcosa che 'hai messo via'. Su questo sono d'accordo anche io.
Il difficile a volte è perfino sondare ciò che 'abbiamo messo via' perchè spesso tende a nascondersi o a mascherarsi; però c'è , pur latente.
Quando a volte se ne esce fuori senza nemmeno che tu capisca il perchè, è sconvolgente. Non so se succede anche a voi ma a volte è difficle focalizzare perfino ciò che stai pensando, o meglio, sai a ciò che stai pensando ma si percepisce chiaramente che c'è qualcosa ( che può essere una domanda o una nuova 'scoperta' ) integrato nel tuo pensiero che non è ben chiaro ma che si percepisce e che vorresti tanto poter afferrare, ma non se ne uscirà completamente fino al momento opportuno. Ora il problema è 'opportuno' per chi ?
Uhm .. non so se mi sono riuscito a spiegare .. :-\ .. vi prego di aspettare prima di chiamare la neuro .. :sarcastic: :eheheh:
Citazione di: Vu-meter il 04 Agosto, 2014, 08:00 AM
Citazione di: mimmo il 03 Agosto, 2014, 11:31 PM
Intendo studio ed esperienza come Conoscenza ed è questo il punto per me: conoscere per trasmettere.
L'idea del suonare con il cuore è bella e romantica, ma credo che la grande musica venga dalla conoscenza; che sia conoscenza profonda di un genere musicale, dello studio della musica, dei desideri altrui, oppure solamente conoscenza delle porte del cosmo.
Se non ho capito male per 'conoscenza' intendi qualcosa che 'hai messo via'. Su questo sono d'accordo anche io.
Il difficile a volte è perfino sondare ciò che 'abbiamo messo via' perchè spesso tende a nascondersi o a mascherarsi; però c'è , pur latente.
Quando a volte se ne esce fuori senza nemmeno che tu capisca il perchè, è sconvolgente. Non so se succede anche a voi ma a volte è difficle focalizzare perfino ciò che stai pensando, o meglio, sai a ciò che stai pensando ma si percepisce chiaramente che c'è qualcosa ( che può essere una domanda o una nuova 'scoperta' ) integrato nel tuo pensiero che non è ben chiaro ma che si percepisce e che vorresti tanto poter afferrare, ma non se ne uscirà completamente fino al momento opportuno. Ora il problema è 'opportuno' per chi ?
Uhm .. non so se mi sono riuscito a spiegare .. :-\ .. vi prego di aspettare prima di chiamare la neuro .. :sarcastic: :eheheh:
il paragone conoscenza=messo via mi piace, così come la visione cosmica delle cose si addice agli eventi che percepiamo come casualmente perfetti, forze interne ed esterne a noi che agiscono senza la nostra volontà cosciente, credo abbiano a che fare con le potenzialità del nostro cervello (lato dx/sx) che abbiamo ma non sappiamo decifrare.
Però sull'opportuno e l'ultima parte ammetto che hai seguito un sentiero che non conosco
Citazione di: mimmo il 04 Agosto, 2014, 06:57 PM
il paragone conoscenza=messo via mi piace, così come la visione cosmica delle cose si addice agli eventi che percepiamo come casualmente perfetti, forze interne ed esterne a noi che agiscono senza la nostra volontà cosciente, credo abbiano a che fare con le potenzialità del nostro cervello (lato dx/sx) che abbiamo ma non sappiamo decifrare.
Però sull'opportuno e l'ultima parte ammetto che hai seguito un sentiero che non conosco
Penso che il mio di cervello sia diviso in fronte/retro oppure sopra/sotto, è per questo che quando il lato dx entra in comunicazione con il lato sx non succede niente.... magari mi viene fame!!!!
Citazione di: Road2k il 04 Agosto, 2014, 11:56 PM
Penso che il mio di cervello sia diviso in fronte/retro oppure sopra/sotto, è per questo che quando il lato dx entra in comunicazione con il lato sx non succede niente.... magari mi viene fame!!!!
:laughing: :laughing: :laughing:
dal mio punto di vista il cuore conta più della tecnica, anche se la tecnica aiuta il cuore ad esprimersi.
Quante volte, studiando un solo, mi stupisco delle poche, banali, note di una comunissima pentatonica... eppure suonate con quel feeling, con quella musicalità fanno sì che l'assolo decolli verso l'infinito (e oltre, direbbe Lightyear)!
E poi riesco a rifarlo, perché in fondo è semplice, ma mai mi sarebbe venuto...
Io, poi, non possedendo né cuore né tecnica mi sono rassegnato... :'(
ti assicuro che " quelle poche semplici note " non sono messe a " caso " , è questo secondo me l'errore in cui si incappa a volte..
Citazione di: Runner il 05 Agosto, 2014, 11:09 AM
dal mio punto di vista il cuore conta più della tecnica, anche se la tecnica aiuta il cuore ad esprimersi.
Quante volte, studiando un solo, mi stupisco delle poche, banali, note di una comunissima pentatonica... eppure suonate con quel feeling, con quella musicalità fanno sì che l'assolo decolli verso l'infinito (e oltre, direbbe Lightyear)!
E poi riesco a rifarlo, perché in fondo è semplice, ma mai mi sarebbe venuto...
Io, poi, non possedendo né cuore né tecnica mi sono rassegnato... :'(
Ti capisco , io mi sento proprio come te .. :abbraccio: .. ma in questo caso specifico non si parla più nè di cuore, nè di tecnica, si entra in un altro, enorme discorso che è la musicalità e l'intenzione.
Vu :)
Citazione di: Runner il 05 Agosto, 2014, 11:09 AM
dal mio punto di vista il cuore conta più della tecnica, anche se la tecnica aiuta il cuore ad esprimersi.
Quante volte, studiando un solo, mi stupisco delle poche, banali, note di una comunissima pentatonica... eppure suonate con quel feeling, con quella musicalità fanno sì che l'assolo decolli verso l'infinito (e oltre, direbbe Lightyear)!
E poi riesco a rifarlo, perché in fondo è semplice, ma mai mi sarebbe venuto...
Io, poi, non possedendo né cuore né tecnica mi sono rassegnato... :'(
Spesso abbiamo usato il parallelismo con il linguaggio parlato e io continuo a trovarlo calzante.
Se avessimo un'urna che contiene delle lettere a caso e ne pescassimo una decina mettendole nell'ordine in cui le abbiamo estratte potrebbe venir fuori una cosa tipo: dasaamgcra.
Cosa abbiamo detto? Apparentemente niente però per pronunciare quella roba li bisogna ammettere che ci vuole una certa abilità.
E se invece ci prendessimo il tempo per mettere in ordine quelle lettere e vedere se ne esce qualcosa di senso compiuto? Madagascar!
Adesso sarebbe il caso di aggiungere altre parole e vedere se si riesce ad esprimere un concetto ma ci vorrebbero altre parole e magari ripescando nell'urna non mi va altrettanto bene e con le lettere che mi capitano non riesco a formare altre parole o magari quelle che riesco a formare non mi permettono di costruire una frase che abbia senso.
No, decisamente affidarsi al caso non funziona.
Oppure potrei studiare a memoria un poema e poi farmi bello declamandone i versi, ma in tutto questo non ci sarebbe niente di mio, anche se indubbiamente avrebbe richiesto un grandissimo impegno.
Certo sarebbe diverso se di questo studio ne facessi tesoro e riuscissi ad usarne in maniera opportuna i modi, le forme, magari qualche vocabolo particolare ma per comporre comunque qualcosa di mio.
Con le note credo sia più o meno la stessa cosa posso fare passaggi intricatissimi dal punto di vista esecutivo ma che corrispondono a quel "dasaamgcra" e non comunicare nulla oppure dargli un senso facendo qualcosa di meno impressionante (in tutti i sensi ;D) ma più sensato.
Sia chiaro che quel "dasaamgcra" non significa nulla nella nostra lingua, ma ci aprirebbe un mondo se magari scoprissimo, anche se per pura fortuna, che in Madagascar è una parola di senso compiuto. Vero Vu? ;D
Citazione di: Moreno Viola il 05 Agosto, 2014, 04:57 PM
Spesso abbiamo usato il parallelismo con il linguaggio parlato e io continuo a trovarlo calzante.
Se avessimo un'urna che contiene delle lettere a caso e ne pescassimo una decina mettendole nell'ordine in cui le abbiamo estratte potrebbe venir fuori una cosa tipo: dasaamgcra.
Cosa abbiamo detto? Apparentemente niente però per pronunciare quella roba li bisogna ammettere che ci vuole una certa abilità.
E se invece ci prendessimo il tempo per mettere in ordine quelle lettere e vedere se ne esce qualcosa di senso compiuto? Madagascar!
Adesso sarebbe il caso di aggiungere altre parole e vedere se si riesce ad esprimere un concetto ma ci vorrebbero altre parole e magari ripescando nell'urna non mi va altrettanto bene e con le lettere che mi capitano non riesco a formare altre parole o magari quelle che riesco a formare non mi permettono di costruire una frase che abbia senso.
No, decisamente affidarsi al caso non funziona.
Oppure potrei studiare a memoria un poema e poi farmi bello declamandone i versi, ma in tutto questo non ci sarebbe niente di mio, anche se indubbiamente avrebbe richiesto un grandissimo impegno.
Certo sarebbe diverso se di questo studio ne facessi tesoro e riuscissi ad usarne in maniera opportuna i modi, le forme, magari qualche vocabolo particolare ma per comporre comunque qualcosa di mio.
Con le note credo sia più o meno la stessa cosa posso fare passaggi intricatissimi dal punto di vista esecutivo ma che corrispondono a quel "dasaamgcra" e non comunicare nulla oppure dargli un senso facendo qualcosa di meno impressionante (in tutti i sensi ;D) ma più sensato.
Sia chiaro che quel "dasaamgcra" non significa nulla nella nostra lingua, ma ci aprirebbe un mondo se magari scoprissimo, anche se per pura fortuna, che in Madagascar è una parola di senso compiuto. Vero Vu? ;D
:quotonemegagalattico:
:moreno:
Pensa che io sto già pensando a come usare "dasaamgcra" :acci: :laughing:
Vu :)
Citazione di: Vu-meter il 05 Agosto, 2014, 08:06 PM
Pensa che io sto già pensando a come usare "dasaamgcra" :acci: :laughing:
Vu :)
Per creare quella parola ho fatto proprio il giochino che ho descritto. Mi serviva una parola dalla quale partire, così mi son guardato intorno e avendo davanti una cartina, l'occhio mi è caduto proprio sul Madagascar.
Così ho scritto Madagascar su un foglio, ho ritagliato le lettere, le ho messe dentro il portapenne e le ho pescate una ad una.
Il risultato è stato: "dasaamgcra". Se non fosse perchè non so neppure io come si pronuncia potrebbe essere il nome del gruppo. :lol:
Citazione di: Moreno Viola il 05 Agosto, 2014, 09:57 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Agosto, 2014, 08:06 PM
Pensa che io sto già pensando a come usare "dasaamgcra" :acci: :laughing:
Vu :)
Per creare quella parola ho fatto proprio il giochino che ho descritto. Mi serviva una parola dalla quale partire, così mi son guardato intorno e avendo davanti una cartina, l'occhio mi è caduto proprio sul Madagascar.
Così ho scritto Madagascar su un foglio, ho ritagliato le lettere, le ho messe dentro il portapenne e le ho pescate una ad una.
Il risultato è stato: "dasaamgcra". Se non fosse perchè non so neppure io come si pronuncia potrebbe essere il nome del gruppo. :lol:
Sembra un nome di un pedale di Emma Electronics .. musicalmente parlando, è tutt'oggi che suono cose tipo "dasaamgcra" .. molto Scofield.
Non chiedermi perchè, ma oggi mi andava liscia come l'olio .. DOmani non riuscirò più, già lo so .. :cry2:
Autodidatta suonante solo con le budella alla vecchia. Anche se mi piacerebbe poter usare di più il cervello ma soprattutto mi mancano tecnica e skills teoriche approfondite. Che servono, eccome se servono. Ma non ho mai avuto voglia di studiare quindi ciccia. Ho sempre ammirato quei chitarristi, semplici appassionati o professionisti, in grado di suonare bene di tutto un po' ma che poi sono specialisti di stomaco sul genere che sentono di più. Come ho già detto altre volte, sono anche un grande ammiratore di quelli che riescono a tirar fuori musica stupenda e grande feeling dai manici di scopa con le corde e da qualunque setup anche molto scamuffo. Quelli lì hanno veramente una marcia in più. Mentre in genere non amo i chitarristi ginnici che debbono necessariamente esibire tutte le millemila scale che hanno imparato a memoria. Questi ultimi non li reggo più di 10 secondi. De gustibus...
Suonando io principalmente blues la risposta è ovvia. Conta di più il cuore e si potrebbe finirla qui. :cool:
Cercando di dare una risposta un po più articolata il discoros si complica perchè bisogna decidere cosa si intende per tecnica. Qualcuno ha citato John Lee Hooker come artista che suonava con il cuore, ma in realtà lui aveva, per me una grande tecnica, dove con questo termnine non si intende certo scale velocissime, conoscenza di modi o accordi di tredicesima diminuiti (sto giochicchiando) ma conoscenza del blues. Provare a rifare un pezzo suo è una delle cose più difficli, non certo per le posizioni ma per il timing, il groove e anche il modo di suonare. Ricordo tanto tempo fa un intervista su Chitarre a Erici Clapton che parla di altri chitarristi, e raccontava di un disco fatto come omaggio a lui da Brian May e Van Halen in cui una parte fusion era bellissima, mentre la parte blues era inascolabile perchè i due non avevano la giusta tecnica per suonare blues.
Probabilmente non mi sono spiegato bene, ma ehi, fa caldo e sono vecchio e stanco. :grandpa:
Maestro,condivido il tuo pensiero,inizialmente neanche io riuscivo a dare una risposta secca al quesito,ma sforzandomi ho raffazzonato qualcosa che potesse rendere l'idea,abbastanza in linea con quello che tu dici.
credo che molti continuino a concepire la parola " tecnica " solo per scale a fulmicotone e milioni di note... quando invece si intende lo studio delle scale ( indipendente dalle velocità di esecuzione ) le armonie, il fraseggio, ecc ... dico questo perchè noto nei commenti che si continua ad associare appunto quel che fanno gli shredder con la parola tecnica in modo da rafforzare il pensiero romantico che si suona solo " con tanto amore e le dita fanno tutto da sole" ;)
Citazione di: NitroDrift il 06 Agosto, 2014, 11:08 AM
credo che molti continuino a concepire la parola " tecnica " solo per scale a fulmicotone e milioni di note... quando invece si intende lo studio delle scale ( indipendente dalle velocità di esecuzione ) le armonie, il fraseggio, ecc ... dico questo perchè noto nei commenti che si continua ad associare appunto quel che fanno gli shredder con la parola tecnica in modo da rafforzare il pensiero romantico che si suona solo " con tanto amore e le dita fanno tutto da sole" ;)
:quotone:
E basta che la tecnica sia solo velocità; potrebbe anche essere che quelli che dicono di suonare con il 'cuore' in realtà non possano fare altro!
Comunque da questo diatriba non si uscirà mai :nono:
Tra l'altro che per suonare blues non ci voglia tecnica è un altro mito: spesso c'è solo quella senza cuore anche lì.
Citazione di: Vigilius il 06 Agosto, 2014, 11:14 AM
Citazione di: NitroDrift il 06 Agosto, 2014, 11:08 AM
credo che molti continuino a concepire la parola " tecnica " solo per scale a fulmicotone e milioni di note... quando invece si intende lo studio delle scale ( indipendente dalle velocità di esecuzione ) le armonie, il fraseggio, ecc ... dico questo perchè noto nei commenti che si continua ad associare appunto quel che fanno gli shredder con la parola tecnica in modo da rafforzare il pensiero romantico che si suona solo " con tanto amore e le dita fanno tutto da sole" ;)
:quotone:
E basta che la tecnica sia solo velocità; potrebbe anche essere che quelli che dicono di suonare con il 'cuore' in realtà non possano fare altro!
Comunque da questo diatriba non si uscirà mai :nono:
Tra l'altro che per suonare blues non ci voglia tecnica è un altro mito: spesso c'è solo quella senza cuore anche lì.
Quoto entrambi !!! :quotonegalattico:
Ottime deduzioni !
Diciamo che il discorso è stato piuttosto deviato, rispetto alla domanda di chi ha aperto il topic perchè era :
Qual'è l'elemento che differenzia un appassionato dello strumento da un musicista? Conta più la tecnica, il suono,il cuore, o .... ?Vu :)
Citazione di: NitroDrift il 06 Agosto, 2014, 11:08 AM
credo che molti continuino a concepire la parola " tecnica " solo per scale a fulmicotone e milioni di note... quando invece si intende lo studio delle scale ( indipendente dalle velocità di esecuzione ) le armonie, il fraseggio, ecc ... dico questo perchè noto nei commenti che si continua ad associare appunto quel che fanno gli shredder con la parola tecnica in modo da rafforzare il pensiero romantico che si suona solo " con tanto amore e le dita fanno tutto da sole" ;)
Il mio pensiero, ribadisco forse espresso male, non differisce tanto dal tuo. Infatti dicevo che anche per suonare blues, dove il cuore è fondamentale, ci vuole la giusta tecnica.
E quindi quoto anche Vigilius, che dice :
Tra l'altro che per suonare blues non ci voglia tecnica è un altro mito: spesso c'è solo quella senza cuore anche lì.
Un fatto rimane abbastanza sicuro direi: se vuoi suonare nell'orchestra di San Remo o più semplicemente fare il turnista professionista top di gamma DEVI avere in canna la lettura a prima vista, una approfondita conoscenza dell'armonia con una buona infarinatura di composizione e arrangiamento/orchestrazione compresi. Mentre un'ottima conoscenza dello strumento e relative tecniche d'impiego nei contesti più diversi sono proprio il minimo e si danno per scontati. Dunque un chitarraio di questo tipo ha una competenza tale che distribuisce tutti i pezzi di cuore dove servono alla bisogna perché fanno anch'essi parte del suo bagaglio "tecnico". Diverso il discorso per i grandi artisti talentuosi naturali: lì ci sta tutto, ma quanti sono? Detto questo rimango felice di crogiolarmi nella mia ignoranza de panza, visto che non vado in giro ad ammorbare nessuno coi miei grattugiamenti chitarristici ma mi diverto e basta in piccoli contesti sempre amichevoli dove la finalità collettiva rimane appunto il puro divertimento e la festa. Le famose "good vibrations" in altri termini.
Dimenticavo: Mastro Ciminiera ti voglio bene. Perché condivido praticamente tutto quello che dici e non fai il fenomeno. Una suonatina de panza con te me la farei al volo. Naturalmente la "tecnica" dovresti mettercela tu.
:fan: :rockon: :blues!: :Hcool:
Citazione di: bananas il 06 Agosto, 2014, 03:50 PM
Dimenticavo: Mastro Ciminiera ti voglio bene. Perché condivido praticamente tutto quello che dici e non fai il fenomeno. Una suonatina de panza con te me la farei al volo. Naturalmente la "tecnica" dovresti mettercela tu.
:fan: :rockon: :blues!: :Hcool:
Grazie anche io ti voglio bene e suonerei molto volentieri con te..la tecnica però sbagli perché devi mettercela tu. :inchino: :blues!: :respect:
P.S.
Non faccio il fenomeno perché non lo sono..tutt'altro!
Citazione di: maestro ciminiera il 06 Agosto, 2014, 03:54 PM
Grazie anche io ti voglio bene e suonerei molto volentieri con te..la tecnica però sbagli perché devi mettercela tu. :inchino: :blues!: :respect:
P.S.
Non faccio il fenomeno perché non lo sono..tutt'altro!
Ottimo allora. Stabilito che faremo a meno della tecnica fammi sapere se per caso ti capitasse di passare nel milanese. Per aiutare la panza ad esprimersi al meglio non mancheranno pane, salame e un buon bicchiere di rosso. E naturalmente una Strato a tua disposizione.
io per tecnica intendo suonare pulito, grande tocco.. quello. Se suoni con il cuore ma poi non hai un gran tocco non ha senso.