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Didattica => Esercizi => Discussione aperta da: guest2683 il 05 Giugno, 2019, 09:56 PM

Titolo: Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 05 Giugno, 2019, 09:56 PM
Citazione di: Vu-meter il 08 Maggio, 2019, 06:32 PM
Citazione di: JourneyMan il 08 Maggio, 2019, 06:20 PM

Io ho bisogno di capire. Giudicare un artista prima di aver compreso cosa sta facendo non mi soddisfa, perché so di non essere attrezzato per capire i linguaggi meno immediati.
Il fatto che Slash mi entri facilmente in testa, più di quanto lo faccia Sfogli non mi soddisfa per nulla. Buon per Slash, ma non per me. Io voglio capire tutto il linguaggio del jazz e della fusion e delle loro contaminazioni col rock. Per fare questo non posso stroncare nulla in partenza, anzi devo attrezzarmi e cambiare approccio: voglio avvicinarmi io a loro, non pretendere che loro facciano qualcosa che mi piaccia subito.
Forse sto pretendendo di parlare troppe lingue...



Secondo me è un ottimo atteggiamento. Sarà la chiave di volta perchè la tua musicalità si esprima in vari contesti e tu possa apprezzare cose disparate. L'unico consiglio che mi sento di darti ( per me ha funzionato ) è: scegliti un percorso congruo.
Non aver la pretesa di ascoltare cose distanti dal tuo background da subito, ma attivati affinchè tu possa "entrare" in un certo ambiente e poi, con il tempo e  l'ascolto, tu possa osare sempre di più.
Altrimenti rischi davvero di voler essere come quello che un bel giorno, attiva la funzione nella tv perchè tutti i programmi gli vengano proposti in giapponese, ma senza sapere neppure una parola. Difficile poter imparare il giapponese così .. è più probabile che ti stufi prima e lasci perdere..

E' un consiglio che sto cercando seguire il più possibile.
Ogni giorno, compatibilmente con gli impegni, cerco di metter su un piccolo mattoncino qua e là, gradualmente.
Purtroppo se il materiale per l'avvicinamento graduale al blues, al metal e al rock abbonda, quello jazz è un po' più scarso e, soprattutto meno testato dal grande pubblico. Se il grande pubblico fa da tester di tanto materiale facendo emergere (ad esempio a suon di click su youtube) i didatti più dotati, nel jazz quello che c'è si prende e si spera che il materiale sia accessibile.
Ad esempio nel blues ci sono fior fiori di lick da imparare per approcciare gradualmente, mentre nel jazz c'è molto meno. Qualche piccola improvvisazione sul II V I, qualche piccolo motivetto, ma mi sembra non molto altro.
Sembra più un genere per iniziati che per chi vuole iniziare. Per la serie, si entra a far del club su invito e non democraticamente.  :laughing:

Per non andare completamente OT dico due parole su Slash: è una macchina da lick, riff e assoli hard-rock-blues. Fantastico.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Citazione di: JourneyMan il 05 Giugno, 2019, 09:56 PM

.... nel jazz quello che c'è si prende e si spera che il materiale sia accessibile.
Ad esempio nel blues ci sono fior fiori di lick da imparare per approcciare gradualmente, mentre nel jazz c'è molto meno. Qualche piccola improvvisazione sul II V I, qualche piccolo motivetto, ma mi sembra non molto altro.
Sembra più un genere per iniziati che per chi vuole iniziare. Per la serie, si entra a far del club su invito e non democraticamente.  :laughing:



Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Malgrado ciò, c'è chi insegna lick jazz su YouTube e... Lasciamo perdere.  :facepalm2:

Perché io mi scaldo ? Perché se davvero vuoi aiutare qualcuno ad avvicinarsi allo studio del jazz, devi dirgli la verità, non solleticargli gli orecchi con ciò che vuole sentirsi dire.
Insegnare un lick jazz è fuorviare lo studente. È come dire ad un inglese che voglia studiare italiano, di imparare i luoghi comuni principali. Potrà mai esprimersi correttamente in italiano ? Assolutamente no. Però 'tanto va la gatta al lardo' gli verrà benissimo, con accento perfetto.

C'è tanto materiale jazz online, corsi, siti, ecc.. ma nessuno di questi ti 'spiana la strada' dello studio personale. Quello tocca farlo e basta e dimentica il 'metodo rock/blues' relativo allo studio, studiare jazz è qualcosa di differente.

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 05 Giugno, 2019, 11:50 PM
Dimentichi che parlavo appunto di un approccio graduale.
Non è che un inglese in Italia fino a quando non ha imparato benissimo l'italiano non può uscire di casa, no?
Può uscire, solo che è meglio se non va subito a cinema a vedere Fellini.

Per esempio si dice in giro sul tubo che un primo approccio è iniziare ad armeggiare gli accordi di settima di cui è composto il famoso II V I.
E di arpeggio in arpeggio spostando questo II V I su tutto il manico... si inizia a fare qualcosina.
Dicono giusto o è un inizio sbagliato?

Qualora fosse giusto, più tardi ci metti anche una nona, una undicesima ecc.
Vero? Errato?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:55 PM
Citazione di: JourneyMan il 05 Giugno, 2019, 11:50 PM
Dimentichi che parlavo appunto di un approccio graduale.
Non è che un inglese in Italia fino a quando non ha imparato benissimo l'italiano non può uscire di casa, no?
Può uscire, solo che è meglio se non va subito a cinema a vedere Fellini.

Per esempio si dice in giro sul tubo che un primo approccio è iniziare ad armeggiare gli accordi di settima di cui è composto il famoso II V I.
E di arpeggio in arpeggio spostando questo II V I su tutto il manico... si inizia a fare qualcosina.
Dicono giusto o è un inizio sbagliato?

Qualora fosse giusto, più tardi ci metti anche una nona, una undicesima ecc.
Vero? Errato?

Sicuramente è un buon inizio. Lo studio degli arpeggi è fondamentale. In contemporanea sarebbe bene studiare quali estensioni esistono in base alla famiglia di accordi ed anche studiare rivolti vari.
Iniziare dal II V I va bene, perché è una cellula fondamentale, specie nei classici e nel jazz d'annata.

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Mimmolo il 06 Giugno, 2019, 06:26 AM
Dai un'occhiata anche a queste app  www. Jazzappsmobile.com.
Io le uso su iPhone ma penso ci siano anche per altri sistemi
https://www.youtube.com/watch?v=/1ExsMFkGIfw
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 06 Giugno, 2019, 09:38 AM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:55 PM

Sicuramente è un buon inizio. Lo studio degli arpeggi è fondamentale. In contemporanea sarebbe bene studiare quali estensioni esistono in base alla famiglia di accordi ed anche studiare rivolti vari.
Iniziare dal II V I va bene, perché è una cellula fondamentale, specie nei classici e nel jazz d'annata.

La sera passo parte del mio tempo a suonare arpeggi di accordi di settima senza guardare la tastiera cercando di farli diventare automatici. A volte registro un accordo con il Ditto e ci improvviso su per testare quanto bene abbia memorizzato l'accordo su tutta la tastiera.

In più ho scoperto di adorare i rivolti e il caged, anche se mi di spaccano le meningi quando prendo una triade a casaccio che non so proprio cosa sia e cerco di capire cosa sia. A volte non ne vengo proprio a capo, anche se sono sicuro che sia qualcosa di facile. Ma pazienza.
Finora è un metodo un po' empirico ma pazienza.

A parte l'empirismo, su youtube c'è un tale Fausto Redorici che fa video sul blues-jazz-fusion e mi pare bravo. Qualcuno può darmi la sua opinione su di lui (sperando che non sia un'opinione espressa dopo aver guardato cinque secondi di un solo video...)?

Poi da qualche parte in casa ho un metodo jazz, lo devo scovare così magari prendo qualche spunto interessante di studio.

@mimmolo, grazie! Spero che l'app sia alla mia portata tecnologica: qui quando parlate di cose tecnologiche (per un cavernicolo come me anche Soundcloud è tecnologia estrema!  :laughing:) non riesco a seguirvi...  :-[

P.s. se volete, spostate tutti questi post su un altro luogo, perché il povero Slash non c'entra nulla.

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: AlbertoDP il 06 Giugno, 2019, 12:12 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Non si può studiare musica classica a licks.

Io conosco tutti i riff di Beethoven  :laughing:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 06 Giugno, 2019, 12:18 PM
Citazione di: JourneyMan il 06 Giugno, 2019, 09:38 AM

La sera passo parte del mio tempo a suonare arpeggi di accordi di settima senza guardare la tastiera cercando di farli diventare automatici. A volte registro un accordo con il Ditto e ci improvviso su per testare quanto bene abbia memorizzato l'accordo su tutta la tastiera.

In più ho scoperto di adorare i rivolti e il caged, anche se mi di spaccano le meningi quando prendo una triade a casaccio che non so proprio cosa sia e cerco di capire cosa sia. A volte non ne vengo proprio a capo, anche se sono sicuro che sia qualcosa di facile. Ma pazienza.
Finora è un metodo un po' empirico ma pazienza.


Parti dallo studio dei Toni Guida. Da lì sia apre il mondo sia della tastiera che delle alterazioni che del riconoscimento e gestione degli accordi.

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 06 Giugno, 2019, 12:19 PM
Citazione di: AlbertoDP il 06 Giugno, 2019, 12:12 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Non si può studiare musica classica a licks.

Io conosco tutti i riff di Beethoven  :laughing:


Disgraziato !  :laughing: :laughing: :laughing:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 06 Giugno, 2019, 10:10 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?


Mezzobusto in bronzo, subito !!  :fan:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 06 Giugno, 2019, 10:10 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?


Mezzobusto in bronzo, subito !!  :fan:

:laughing:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: zap il 07 Giugno, 2019, 01:17 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?
Da incidere nella pietra...ed in latino...stretto :)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 07 Giugno, 2019, 01:23 AM
Citazione di: Vu-meter il 06 Giugno, 2019, 12:18 PM
Citazione di: JourneyMan il 06 Giugno, 2019, 09:38 AM

La sera passo parte del mio tempo a suonare arpeggi di accordi di settima senza guardare la tastiera cercando di farli diventare automatici. A volte registro un accordo con il Ditto e ci improvviso su per testare quanto bene abbia memorizzato l'accordo su tutta la tastiera.

In più ho scoperto di adorare i rivolti e il caged, anche se mi di spaccano le meningi quando prendo una triade a casaccio che non so proprio cosa sia e cerco di capire cosa sia. A volte non ne vengo proprio a capo, anche se sono sicuro che sia qualcosa di facile. Ma pazienza.
Finora è un metodo un po' empirico ma pazienza.


Parti dallo studio dei Toni Guida. Da lì sia apre il mondo sia della tastiera che delle alterazioni che del riconoscimento e gestione degli accordi.

Toni Guida è un chitarrista jazz?  ;D
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 07 Giugno, 2019, 01:28 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?

Moreno, secondo me hai detto una cosa che rischia di apparire assai superficiale. Cosa intendi dire più precisamente?

P.s. scusa, non c'entra nulla con il discorso precedente ma ti volevo chiedere una cosa perché faccio ancora fatica ad orientarmi tra i diversi utenti: suoni il basso o la chitarra? Ripeto, non c'entra niente col discorso dei lick ecc.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Fidelcaster il 07 Giugno, 2019, 01:42 AM
Citazione di: AlbertoDP il 06 Giugno, 2019, 12:12 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Non si può studiare musica classica a licks.

Io conosco tutti i riff di Beethoven  :laughing:

https://m.youtube.com/watch?v=ojs_9kkYMPM (https://m.youtube.com/watch?v=ojs_9kkYMPM)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 11:03 AM
Scherzi a parte, non ho ancora visto il video, ma il tema della quinta è decisamente un riff. Sicuramente ce ne saranno altri  ::)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 07 Giugno, 2019, 12:46 PM
Citazione di: JourneyMan il 07 Giugno, 2019, 01:28 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?

Moreno, secondo me hai detto una cosa che rischia di apparire assai superficiale. Cosa intendi dire più precisamente?

P.s. scusa, non c'entra nulla con il discorso precedente ma ti volevo chiedere una cosa perché faccio ancora fatica ad orientarmi tra i diversi utenti: suoni il basso o la chitarra? Ripeto, non c'entra niente col discorso dei lick ecc.

Diciamo che il concetto di suonare è applicabile alla mia persona, quanto quello della corsa agonistica è applicabile a chi corre per non perdere il treno, ma mi diletto a tenere tra le mani entrambi gli strumenti.

Riguardo al mio punto di vista sui licks, sono fermamente convinto che imparare per schemi sia sbagliato.
In passato parlammo molto del parallelismo tra l'epressione musicale e la comunicazione verbale.

Se imparassimo una lingua esclusivamente basandoci sul manualetto per sopravvivere in un paese straniero, probabilmente raggiungeremmo lo scopo di procurarci del cibo e un posto dove dormire, ma questo non ci permetterebbe di formulare frasi indipendenti dai "licks" imparati a memoria.

Riguardo alla musica faccio un discorso simile e personalmente trovo invece molto superficiali e didatticamente diseducativi quei video, dei quali è affollato Youtube, che promettono di insegnare a suonare nello stile di Pinco Pallino.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 07 Giugno, 2019, 12:59 PM
Citazione di: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 11:03 AM
Scherzi a parte, non ho ancora visto il video, ma il tema della quinta è decisamente un riff. Sicuramente ce ne saranno altri  ::)

Anche la 6ª ha un bel riffone lungo, anche più arioso (infatti è la "pastorale") e non certo dark-gothic come quello della 5ª.  :laughing:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 01:07 PM
Istintivamente, e per indole personale, mi trovo d'accordo con Moreno. Col passare del tempo, però, mi rendo sempre più conto che ogni individuo ha un modo di imparare (e quindi studiare) diverso e faccio molta fatica ad individuare cosa sia "giusto" (didatticamente) e cosa invece no. Aggiungo anche che, probabilmente, differenti approcci porteranno a risultati diversi, non necessariamente uno migliore o peggiore dell'altro, solo differenti.
Quanto sopra è necessariamente legato anche alle aspettative individuali sul "come" si vorrebbe suonare e, credo, anche su cosa significhi in generale "saper suonare".
Insomma, troppe variabili per la mia piccola mente  ::)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 07 Giugno, 2019, 02:41 PM
A scanso di equivoci, preciso che la mia era una risposta a quanto scritto di Vu e che consideravo incompleto, pensiero che lui stesso è sembrato confermare.

Il mio non è un attacco ai licks a prescindere, anzi possono essere un buon compendio, ma li contesto quando diventano l'unico strumento didattico.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 07 Giugno, 2019, 02:53 PM
:moreno:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 07 Giugno, 2019, 03:19 PM
Citazione di: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 01:07 PM
Insomma, troppe variabili per la mia piccola mente  ::)

Credo che le variabili siano troppe per tutti, non solo per te.
Che Clapton e altre centinaia di chitarristi strafamosi consiglino di studiare lick e assoli del genere che si desidera apprendere, mandarli a memoria e in seguito (dopo, non prima) rielaborarli a proprio piacimento; e che tale metodo sia stato seguito con successo oggettivo da generazioni e generazioni di chitarristi e bassisti, comunque non esclude che ci possano essere altri e numerosi metodi soggettivamente migliori.
Tanto più che il metodo scelto da ogni persona è funzione di fattori non secondari come il tempo a disposizione, le risorse che si vogliono spendere, il materiale a disposizione, l'obiettivo che ci si pone ecc. ecc.

È come studiare una lingua straniera: chi l'ha appresa tramite una compagna straniera, chi sui manuali (e quanti manuali esistono? Hai voglia!), chi partendo dai classici della letteratura, chi in un ambiente di lavoro, chi trasferendosi all'estero con la pratica quotidiana, chi facendo il pendolare su un treno internazionale chiacchierando avvalendosi di una lingua comune per acquisire gradualmente qualche parola straniera, chi online, chi in una scuola, chi sui fumetti, chi all'Erasmus ecc. ecc. ecc.

Personalmente non prediligo nessun metodo specifico. Né lick, né libri, né insegnanti, né scuole ecc. Ho la possibilità di integrare diversi metodi quindi ne approfitto: un po' qua, un po' là, purché mi diverto.

Accetto consigli volentieri così li integro a loro volta nel mio personale, farraginoso metodo a geometria variabile.  :laughing:

Certo è che è ingenuo pensare al blues senza studiare i lick classici di SRV, Clapton, Hendrix, J.Beck, B.Guy, M.Waters, T-Bone Walker.

L'importante è che dopo le introduzioni teoriche si passi a suggerimenti pratici. Mimmolo ad esempio ha suggerito qualcosa che mi incuriosisce.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Elliott il 07 Giugno, 2019, 04:05 PM
Se è vero che imparando centinaia di frasi fatte, soddisferai le tue necessità ma non potrai dire di saper parlare una lingua, è anche vero che non potrai nemmeno dirlo se impari grammatica, sintassi etc ma non impari le svariate forme e frasi standard.

Persino nella formazione classica, che è la più "talebana" sono previsti studi di licks (che vengono chiamati con altro nome che non ricordo).

Poi, ridurre lo studio ai soli licks, oltre che noioso credo che lasci enormi vuoti ma io, ad esempio, studiando dei soli/frasi di brani ho fatto miei alcuni passaggi e li uso al bisogno

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Mimmolo il 07 Giugno, 2019, 07:56 PM
Contro nessuno e a favore dei lick.
Il classico esempio della lingua imparata per frasi fatte:
The pen is on the table
Who are you?
It's a sunny day
Ti insegnano a coniugare soggetto, verbo e complemento oggetto, ti dicono di diverse persone e di come le cose cambiano nel domandare e rispondere, ti aprono la porta ai rainy day, quindi alla variazione sul tema.
E particolarmente ti dicono che gli Who sei tu! Quindi benvenuto Pete! [emoji2]
Se non si fosse capito il paragone intendevo dire che una volta assimilati questi lick, il cervello utilizzerà le sue sinapsi per macinarle, riassemblarle ed infine sputare fuori, prima sconclusionatamente, in seguito in forma migliore, i propri pensieri.
ET telefono casa.
E probabilmente solo allora sentirà il bisogno di capire perché, avrà sete di nutrire le sue sinapsi per rendere tutto più scorrevole e piacevole nel comunicarlo agli altri.
O magari anche no, come tanti artisti incompresi, o incomprensibili.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 07 Giugno, 2019, 08:08 PM
Io sono per gli slips.  :P
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Santano il 07 Giugno, 2019, 09:55 PM
Per me boxer, son più comodi
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: futech il 07 Giugno, 2019, 09:57 PM
e io dico motifs   ::)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 07 Giugno, 2019, 10:24 PM
Citazione di: Elliott il 07 Giugno, 2019, 04:05 PM
Se è vero che imparando centinaia di frasi fatte, soddisferai le tue necessità ma non potrai dire di saper parlare una lingua, è anche vero che non potrai nemmeno dirlo se impari grammatica, sintassi etc ma non impari le svariate forme e frasi standard.

Proprio quello che intendo.  :quotonegalattico:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Elliott il 07 Giugno, 2019, 10:30 PM
Well :beer:
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 27 Giugno, 2019, 06:57 PM
Stavo guardando questo bel video, quando mi sono chiesto: ma nessun italiano ha realizzato video del genere su youtube?

Jazz-Blues Comping Lesson and "Chord Jabs" - with Jimmy Brown - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=vAlhq7_jZOo)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: m4ssi il 28 Giugno, 2019, 11:40 AM
Premetto che non sono neanche lontanamente un jazzista, ma ne sono un grande appassionato.
Prima di tutto va ascoltato il jazz.....tante tante e tantissime ore di ascolto, qualche nome: Miles David, John Coltrane, Luis Armstrong, Wes Montgomery, Duke Ellington, Bill Evans, Herbie Hancock, Joe Pass, Django Reinhardt.....tutta roba orecchiabile a mio avviso, ometto volontariamente Charlie Parker, ci si arriva quando si è pronti (devo ancora arrivarci :laughing:)
Come dice Vu ci sono parecchi standard più o meno complessi, ci sono dei libri con tutte le partiture. Però serve un minimo di conoscenza dell'armonia, devi almeno sapere come si costruiscono gli accordi estesi (non ci vuole molto a mio avviso, ma lascia perdere i video, prendi un manuale e studia su quello, oppure vai a lezione) e anche saper leggere secondo me aiuta.
Impara ad accompagnare qualche standard, concentrati sugli accordi e sul suono (dita e plettro), una volta che sai accompagnare davvero ti studi il tema.
Per l'improvvisazione non mi esprimo, ci vuole teoria, tecnica, orecchio, timing....non sono la persona più adatta.

Riguardo al discorso video, alcuni sono anche carini, altri lasciamo perdere....io sono un gran sostenitore dei manuali, leggere su carta è diverso! la cosa migliore rimane frequentare una scuola.

Per il discorso lick...sono importanti per crearsi un gusto proprio, ma prima di tutto bisogna saper accompagnare, non è così scontato!!
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 28 Giugno, 2019, 11:58 AM
D'accordo su tutto tranne sul discorso dei video. Possono essere anch'essi molto stimolanti se  ben fatti. Vanno ad integrare, oliare, persino facilitare in alcune occasioni, il lavoro e lo studio fatti in altri modi.
Ma video in lingua italiana ancora non me me sono capitati, per questo chiedevo.

Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: m4ssi il 28 Giugno, 2019, 12:54 PM
Il fatto è che si rischia di fare confusione, un video preso singolarmente può dare spunti, è vero, ma facciamo un esempio: Io non ho idea di cosa sia la musica metal, un bel giorno mi sveglio e decido di voler imparare a suonare metal. Se mi metto a guardare video, sicuramente trovo delle robe interessanti, ma per imparare qualcosa ci vuole metodo ed un percorso ben definito....se vado a caso a navigare tra i migliaia di video presenti in rete non ricavo nulla. Almeno io la penso così, tanti anni fa quando mi innamorai del funk ci provai a guardare i video....tutti inutili per un neofita del genere, poi ho preso un libricino da 15€ e mi ha cambiato la vita. Ci fosse stato un video che partisse spiegando come scomporre i sedicesimi... :acci:
Discorso a parte sono i videocorsi a pagamento, non ho esperienza in merito, però mi aspetto che seguino un filo logico.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 28 Giugno, 2019, 01:41 PM
Ti sei perso il punto in cui dicevo dei video come integrazione. Quindi non uno che si sveglia la mattina e vuole imparare la chitarra jazz con i video. Ma uno che ha già un percorso avviato e che i video non sostituiranno. Un qualcosa di più, un supplemento. Una riflessione in più, volendo anche uno svago costruttivo.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: m4ssi il 28 Giugno, 2019, 02:00 PM
Citazione di: JourneyMan il 28 Giugno, 2019, 01:41 PM
Ti sei perso il punto in cui dicevo dei video come integrazione. Quindi non uno che si sveglia la mattina e vuole imparare la chitarra jazz con i video. Ma uno che ha già un percorso avviato e che i video non sostituiranno. Un qualcosa di più, un supplemento. Una riflessione in più, volendo anche uno svago costruttivo.
:sorry: in questo caso allora la penso come te
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 28 Giugno, 2019, 02:56 PM
Citazione di: m4ssi il 28 Giugno, 2019, 02:00 PM
Citazione di: JourneyMan il 28 Giugno, 2019, 01:41 PM
Ti sei perso il punto in cui dicevo dei video come integrazione. Quindi non uno che si sveglia la mattina e vuole imparare la chitarra jazz con i video. Ma uno che ha già un percorso avviato e che i video non sostituiranno. Un qualcosa di più, un supplemento. Una riflessione in più, volendo anche uno svago costruttivo.
:sorry: in questo caso allora la penso come te

Tranqui.  :hug2:
Purtroppo le lezioni da un maestro non posso proprio farle (sarebbe stata la cosa migliore), ma il libro ce l'ho e quando ho tempo/voglia mi applico abbastanza. In più ascolto tanto jazz e fusion. Addirittura c'è stato un anno in cui ho ascoltato solo jazz e fusion. 12 mesi interi.
Sto studiando tanti tipi di accordi, rivolti e, proprio come dicevi tu, punto innanzitutto all'accompagnamento (che è già fin troppo complicato).

Però siccome non lo faccio per lavoro mi rilasso anche guardando qualche video. Anziché guardare stupidaggini in TV cerco di fare qualcosa di costruttivo anche guardando (e riflettendo) e non solo leggendo e suonando.

Se avete consigli di buoni video, dite pure.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 11:55 AM
Allora, ora che abbiamo incrementato il repart "utenti jazz" con un nuovo arrivato, proviamo a costruire un percorso jazzistico per chiunque sia interessato?
Non intendo dire che occorre entrare nei dettagli qui nel topic, ma fissare dei punti fermi sulla formazione di un musicista jazz, anzi di un chitarrista.
Dunque, cosa deve conoscere un chitarrista che voglia intraprendere una formazione jazz?
Un maestro di chitarra jazz che tipo di programma farà fare al suo allievo per formarlo in questo percorso, partendo dall'assunto che l'allievo sia tabula rasa jazzisticamente parlando? Cosa occorre necessariamente sapere altrimenti non si è in grado di andare avanti?

Primo step, ovviamente, mi pare d'obbligo: ascoltare tanto jazz.
Poi? Quali conoscenze teoriche? Quali esercizi?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: zap il 16 Luglio, 2019, 12:38 PM
CitazioneDunque, cosa deve conoscere un chitarrista che voglia intraprendere una formazione jazz?
Sarò sincero,il jazz mi piace più ascoltarlo,o meglio...lo ascolto per puro piacere e non per poter rifare qualcosa con la mia chitarrina,con lei posso ambire solo a musiche 'da massa'.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Banana il 16 Luglio, 2019, 12:42 PM
La butto li.
In primis credo che prima di tutto , anche prima di suonare il jazz, ci debba essere una conoscenza del manico e di quello che si sta facendo.
La conoscenza del manico permetterebbe poi di suonare esattamente quello che si pensa o che si ha in mente e questo poi si tradurrebbe poi in approfondimenti tecnici/armonici ricercando il "linguaggio e i suoi dialetti".

Io mi sono trovato benissimo, almeno per la prima parte della mia affermazione a studiare con una accordatura non standard, ma utilizzando la Perfect 4th che getta le basi sulla conoscenza del manico e l'inizio di poter improvvisare su qualsiasi giro armonico in qualsiasi chiave e con chitarre da 6-7-8 corde.... e non scherzo.

Con la conoscenza del manico e anche la relativa scoperta e applicazione di scale "modali" ti si apre un mondo davanti o almeno non molli la presa alla prima difficoltà di memorizzare due note sulla tastiera con l'accordatura standard.


Alex Hutchings è diventato il mio punto di riferimento per quanto riguarda la perfect 4Th ... e spiega benissimo perché quella accordatura sopratutto nel Jazz aiuti di molto lo studio del manico e dell'improvvisazione.

AN INTRODUCTION to 4THS TUNING - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=/HOvSGj9F3f0)
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 16 Luglio, 2019, 01:36 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 11:55 AM
Allora, ora che abbiamo incrementato il repart "utenti jazz" con un nuovo arrivato, proviamo a costruire un percorso jazzistico per chiunque sia interessato?
Non intendo dire che occorre entrare nei dettagli qui nel topic, ma fissare dei punti fermi sulla formazione di un musicista jazz, anzi di un chitarrista.
Dunque, cosa deve conoscere un chitarrista che voglia intraprendere una formazione jazz?
Un maestro di chitarra jazz che tipo di programma farà fare al suo allievo per formarlo in questo percorso, partendo dall'assunto che l'allievo sia tabula rasa jazzisticamente parlando? Cosa occorre necessariamente sapere altrimenti non si è in grado di andare avanti?

Primo step, ovviamente, mi pare d'obbligo: ascoltare tanto jazz.
Poi? Quali conoscenze teoriche? Quali esercizi?


Accordi: armonizzazioni, rivolti ed estensioni.
Arpeggi. Note guida. Triadi e tetradi. Posizioni sul manico degli intervalli.
Scale : abbinamenti e modalità.


La strada è lunga .. permettimi un piccolissimo appunto detto forse in modo sbrigativo e apparentemente offensivo, ma al contrario, vuole essere un incoraggiamento a migliorarti e ad approcciare ad un altro punto di vista: sei ( al momento ) uno studente di quelli che preferirei non avere. Frettoloso e lacunoso.
Le conoscenze di base DOVREBBERO (ma aihmè non sono ) sempre le stesse: si parte dalla cromatica, si armonizza e si creano le triadi. SI impara il loro scopo, il loro suono, la loro utilità, le posizioni, ecc.. poi si alza il livello con le tetradi, poi si alzerà ancora con  le estensioni, le alterazioni, le sostituzioni. Assieme a tutto questo si procede anche con l'approccio alle scale e all'ear training. E' un percorso che, fino a qui NULLA HA A CHE FARE CON IL JAZZ.
Questo dovrebbe essere il pane per chiunque.
Se vuoi parlare di jazz devi quantomeno essere qui. Parlare di jazz prima, è inutile, fuorviante.
Perchè perdere i tuoi anni per studiare male ?

Trova un buon insegnante e tutto ti si chiarirà.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:09 PM
Secondo me aiuta anche una gran dose di libertà
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 02:20 PM
Citazione di: Vu-meter il 16 Luglio, 2019, 01:36 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 11:55 AM
Allora, ora che abbiamo incrementato il repart "utenti jazz" con un nuovo arrivato, proviamo a costruire un percorso jazzistico per chiunque sia interessato?
Non intendo dire che occorre entrare nei dettagli qui nel topic, ma fissare dei punti fermi sulla formazione di un musicista jazz, anzi di un chitarrista.
Dunque, cosa deve conoscere un chitarrista che voglia intraprendere una formazione jazz?
Un maestro di chitarra jazz che tipo di programma farà fare al suo allievo per formarlo in questo percorso, partendo dall'assunto che l'allievo sia tabula rasa jazzisticamente parlando? Cosa occorre necessariamente sapere altrimenti non si è in grado di andare avanti?

Primo step, ovviamente, mi pare d'obbligo: ascoltare tanto jazz.
Poi? Quali conoscenze teoriche? Quali esercizi?


Accordi: armonizzazioni, rivolti ed estensioni.
Arpeggi. Note guida. Triadi e tetradi. Posizioni sul manico degli intervalli.
Scale : abbinamenti e modalità.


La strada è lunga .. permettimi un piccolissimo appunto detto forse in modo sbrigativo e apparentemente offensivo, ma al contrario, vuole essere un incoraggiamento a migliorarti e ad approcciare ad un altro punto di vista: sei ( al momento ) uno studente di quelli che preferirei non avere. Frettoloso e lacunoso.
Le conoscenze di base DOVREBBERO (ma aihmè non sono ) sempre le stesse: si parte dalla cromatica, si armonizza e si creano le triadi. SI impara il loro scopo, il loro suono, la loro utilità, le posizioni, ecc.. poi si alza il livello con le tetradi, poi si alzerà ancora con  le estensioni, le alterazioni, le sostituzioni. Assieme a tutto questo si procede anche con l'approccio alle scale e all'ear training. E' un percorso che, fino a qui NULLA HA A CHE FARE CON IL JAZZ.
Questo dovrebbe essere il pane per chiunque.
Se vuoi parlare di jazz devi quantomeno essere qui. Parlare di jazz prima, è inutile, fuorviante.
Perchè perdere i tuoi anni per studiare male ?

Trova un buon insegnante e tutto ti si chiarirà.

Vu, a volte secondo me ci dimentichiamo che siamo su internet e quello che scrivi lo leggono in tanti e vale e può essere utile per tanti.
Quindi chi se ne importa di come mi vedi te come studente, lacunoso, sbrigativo ecc. Non ti ho mica chiesto di diventare mio maestro e di essere tuo alunno, né la domanda era rivolta a te, né mi sto affidando follemente a questo topic per imparare qualcosa (seee buonanotte). Nè la cosa riguarda necessariamente me, ma potrebbe interessare a tutti quelli che cercando informazioni su internet si ritrovino su questo forum. E' chiaro una volta per tutte cos'è Internet?

Il concetto fondamentale è quello che si scrive qui può essere di aiuto a tanti. Se non ti va di scrivere, lascia perdere. Se non credi sia utile scrivere su questo topic perché si deve essere necessariamente frammentari e non esaustivi, lascia perdere. Se sei troppo impegnato con le tue tentazioni di censura di altri topic, lascia perdere. Ci sono tanti, tantissimi altri topic.

Il fatto che ogni volta tu debba sentirti obbligato a dirmi la tua opinione in materia, stavolta aggiungendo un giudizio personale, è una cosa che, in primo luogo, mi fa ammazzare dal ridere. E, in secondo luogo, mi pone qualche interrogativo sul perché lo fai. Ma per rispetto non scriverò la risposta che mi do ogni volta.
Quindi o scrivi il consiglio che hai da dare a un soggetto X oppure, diamine, astieniti perché, oltre a poter risultare sgradevole (ma su questo ci si passa su e ci si fa una risata), potresti scoraggiare eventuali lettori del forum.

Credo ci sia troppa severità su come debbono comportarsi i nuovi venuti e troppa indulgenza su come si comportano i gestori del forum. Non è che i primi debbono star con due piedi in una scarpa e rigare dritto e i secondi possono intromettersi in un forum in cui non hanno nulla da dire per minacciare di chiuderlo (senza una valida ragione) o per esprimere giudizi personali completamente fuori luogo.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:09 PM
Secondo me aiuta anche una gran dose di libertà

Anche tanto amore, rispetto, bontà d'animo, carità, generosità e misericordia.
Altro?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Credo fermamente che sia necessario trovare un equilibrio in tutto cio'
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 02:25 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Credo fermamente che sia necessario trovare un equilibrio in tutto cio'

Tipo... armonia? Qualcuno in musica questa parola l'aveva già usata... non ricordo chi...
Ma te sei sicuro sicuro che siano le troppe righe a rendere confuso un topic?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Vu-meter il 16 Luglio, 2019, 02:30 PM
Vedo che non hai compreso il senso del mio intervento. Sbaglierò forse nell'interpretazione, ma apprezzo poco il tuo che al contrario del mio, non voleva essere offensivo.

Valuterò attentamente il da farsi.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:36 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 02:25 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Credo fermamente che sia necessario trovare un equilibrio in tutto cio'

Tipo... armonia? Qualcuno in musica questa parola l'aveva già usata... non ricordo chi...
Ma te sei sicuro sicuro che siano le troppe righe a rendere confuso un topic?

Sono certo soltanto di una cosa.
Chi non vuole ascoltare non puo' essere costretto a farlo.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 02:39 PM
Citazione di: Vu-meter il 16 Luglio, 2019, 02:30 PM
Vedo che non hai compreso il senso del mio intervento. Sbaglierò forse nell'interpretazione, ma apprezzo poco il tuo che al contrario del mio, non voleva essere offensivo.

Valuterò attentamente il da farsi.

Io non posso valutare niente perché non ho poteri particolari qui, ma posso solo essere destinatario disarmato di fronte a giudizi personali che io ritengo non offensivi ma fuori luogo (per offendere un 43enne stagionato ci vuole ben altro).
E se uno fa notare quanto l'altro ha scritto cose personali che nulla c'entrano col tema, poi deve anche essere minacciato di subire provvedimenti?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: guest2683 il 16 Luglio, 2019, 02:42 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:36 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 02:25 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Credo fermamente che sia necessario trovare un equilibrio in tutto cio'

Tipo... armonia? Qualcuno in musica questa parola l'aveva già usata... non ricordo chi...
Ma te sei sicuro sicuro che siano le troppe righe a rendere confuso un topic?

Sono certo soltanto di una cosa.
Chi non vuole ascoltare non puo' essere costretto a farlo.

E se invece ti attenessi al tema del topic? Sarebbe chiedere troppo? Un po' di rispetto per chi legge, no?
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:51 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 02:42 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:36 PM
Citazione di: JourneyMan il 16 Luglio, 2019, 02:25 PM
Citazione di: Max Maz il 16 Luglio, 2019, 02:21 PM
Credo fermamente che sia necessario trovare un equilibrio in tutto cio'

Tipo... armonia? Qualcuno in musica questa parola l'aveva già usata... non ricordo chi...
Ma te sei sicuro sicuro che siano le troppe righe a rendere confuso un topic?

Sono certo soltanto di una cosa.
Chi non vuole ascoltare non puo' essere costretto a farlo.

E se invece ti attenessi al tema del topic? Sarebbe chiedere troppo? Un po' di rispetto per chi legge, no?

Per cortesia.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: BlackStrat il 16 Luglio, 2019, 03:05 PM
L'ideale quando si studia musica sarebbe affidarsi a un maestro, ma per ragioni economiche o di tempo, spesso non è possibile.

In mancanza di questo, si può studiare da autodidatta. Ma non dai video Youtube. Dai libri. Quindi anziché chiedere chi fa video in italiano come tizio o caio, sarebbe più conveniente chiedere da quali testi studiare.
Uno può essere quello di Andrea Avena, Teoria e Armonia.
Oppure si può iniziare da un grande classico, Armonia di Walter Piston.
Con questi non si sbaglia di sicuro, da integrare poi in seguito con altri testi, anche più indirizzati verso un genere specifico.

Una volta studiato da qualche libro, non c'è più bisogno di chiedere che argomenti seguire o che video guardare. Si sarà in grado di compiere autonomamente una cernita di ciò che è funzionale al nostro percorso, e ciò che non lo è.
Perché ultimamente, da svariate discussioni, ho come l'impressione che la fruizione e lo studio della musica sia troppo delegato a Youtube.
Youtube è una straordinaria vetrina e piattaforma di condivisione, ma la musica suonata si fa negli spazi appositi, e gli insegnanti si cercano altrove. Non per forza in carne e ossa, anche stampati su un foglio di carta, ma di certo non attraverso un video.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: Moreno Viola il 16 Luglio, 2019, 03:12 PM
Citazione di: BlackStrat il 16 Luglio, 2019, 03:05 PM
L'ideale quando si studia musica sarebbe affidarsi a un maestro, ma per ragioni economiche o di tempo, spesso non è possibile.

In mancanza di questo, si può studiare da autodidatta. Ma non dai video Youtube. Dai libri. Quindi anziché chiedere chi fa video in italiano come tizio o caio, sarebbe più conveniente chiedere da quali testi studiare.
Uno può essere quello di Andrea Avena, Teoria e Armonia.
Oppure si può iniziare da un grande classico, Armonia di Walter Piston.
Con questi non si sbaglia di sicuro, da integrare poi in seguito con altri testi, anche più indirizzati verso un genere specifico.

Una volta studiato da qualche libro, non c'è più bisogno di chiedere che argomenti seguire o che video guardare. Si sarà in grado di compiere autonomamente una cernita di ciò che è funzionale al nostro percorso, e ciò che non lo è.
Perché ultimamente, da svariate discussioni, ho come l'impressione che la fruizione e lo studio della musica sia troppo delegato a Youtube.
Youtube è una straordinaria vetrina e piattaforma di condivisione, ma la musica suonata si fa negli spazi appositi, e gli insegnanti si cercano altrove. Non per forza in carne e ossa, anche stampati su un foglio di carta, ma di certo non attraverso un video.

Fermo restando che ogni individuo può essere più o meno capace di studiare autonomamente e in maniera efficace su un libro, sono d'accordo praticamente su tutto.
Titolo: Re:Consigli percorso jazzistico
Inserito da: nihao65 il 16 Luglio, 2019, 05:22 PM
Citazione di: Moreno Viola il 16 Luglio, 2019, 03:12 PM
Citazione di: BlackStrat il 16 Luglio, 2019, 03:05 PM
L'ideale quando si studia musica sarebbe affidarsi a un maestro, ma per ragioni economiche o di tempo, spesso non è possibile.

In mancanza di questo, si può studiare da autodidatta. Ma non dai video Youtube. Dai libri. Quindi anziché chiedere chi fa video in italiano come tizio o caio, sarebbe più conveniente chiedere da quali testi studiare.
Uno può essere quello di Andrea Avena, Teoria e Armonia.
Oppure si può iniziare da un grande classico, Armonia di Walter Piston.
Con questi non si sbaglia di sicuro, da integrare poi in seguito con altri testi, anche più indirizzati verso un genere specifico.

Una volta studiato da qualche libro, non c'è più bisogno di chiedere che argomenti seguire o che video guardare. Si sarà in grado di compiere autonomamente una cernita di ciò che è funzionale al nostro percorso, e ciò che non lo è.
Perché ultimamente, da svariate discussioni, ho come l'impressione che la fruizione e lo studio della musica sia troppo delegato a Youtube.
Youtube è una straordinaria vetrina e piattaforma di condivisione, ma la musica suonata si fa negli spazi appositi, e gli insegnanti si cercano altrove. Non per forza in carne e ossa, anche stampati su un foglio di carta, ma di certo non attraverso un video.

Fermo restando che ogni individuo può essere più o meno capace di studiare autonomamente e in maniera efficace su un libro, sono d'accordo praticamente su tutto.

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