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Come studiare? Alcuni consigli

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robland

Citazione di: Moonchild il 05 Gennaio, 2023, 12:49 AMPersonalmente, quando faccio gli esercizi di tecnica, sono sempre stato piuttosto restio ad abbassare la velocità ben al di sotto dei miei limiti, per la paura che il cervello, abituandosi, possa farmi perdere la velocità fin li acquisita

Ma una tua sessione in cui fai esercizi di tecnica ad alta velocita quanto dura?

Suppongo sia vero che bisogna cercare di non scendere troppo di velocità, per mantenere alta l'asticella. Ma ipotizzo che se ci si allena a lungo sotto sforzo poi si rischia la tendinite. O sbaglio?

dragon_g

Citazione di: Vu-meter il 05 Gennaio, 2023, 06:22 AMLe questioni tecniche sono quelle che richiedono un grande coinvolgimento mentale e di concentrazione.

Io sulle questione tecnica ho sempre cercato di pensare il meno possibile, persino di non ascoltare quello che suono.
L'ho sempre preso come un esercizio meccanico, alla fine quando usi la plettrata alternata lo fai in automatico, non vai a pensare: "adesso ho un cambio di corda, la corda precedente sono andato in su adesso devo andare in giù"...
Mi sono trovato spesso a guardare un film mentre a chitarra spenta continuavo a fare esercizi  :laughing:


Vu-meter

Personalmente lo reputo sbagliatissimo, ma se per te funziona..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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dragon_g

Citazione di: Vu-meter il 05 Gennaio, 2023, 08:38 PMPersonalmente lo reputo sbagliatissimo, ma se per te funziona..

Sì, l'avevo capito  :D
Per molte cose ha funzionato... ma è un mio approccio personale che non mi sento di consigliare.

dragon_g

Citazione di: dragon_g il 05 Gennaio, 2023, 08:48 PMSì, l'avevo capito  :D
Per molte cose ha funzionato... ma è un mio approccio personale che non mi sento di consigliare.

Vu-meter

Non è solo tuo, ci mancherebbe. Ricordo un noto shredder del tubo che diceva di fare esercizi meccanici proprio come dicevi tu.

Dal mio punto di vista (ho anche provato per alcuni mesi) è concettualmente sbagliato perché non sono comunque i muscoli a dover memorizzare i movimenti, ma la mente, che se non chiamata in causa, non può operare.

Però, ripeto, se funziona (nel mio caso non ha mai funzionato) va bene. È giusto che chi studia, faccia le cose per come gli conviene.
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Ombra/luce

Ma secondo me dipende molto dall'operazione che si deve andare a fare, personalmente sul cambio di barrè a tempo, ragionare aguzzando la mente e l'orecchio mi è stato l'unico modo per poter superare certi scogli, in questi casi ho dovuto proprio ragionare sul punto esatto in cui il dito andava sulle corde, al fine sia di far suonare l'accordo limpido, sia stare a tempo, sul movimento esatto della mano perchè potesse stare comodamente in tempo per poter prendere o costruire la posizione armoniosamente stando in battuta, tutte cose che portano ad aguzzare in profondità il ragionamento, proprio a spremersi le meningi.
Siccome anche io credo le mani siano un proseguimento della mente o meglio, il mezzo che permette alla mente di esprimersi, essendo lei il computer centrale di tutto ciò che facciamo, tendo anch'io a far prevalere il ragionamento in fase di studio ma non solo, cerco allenarmi a ragionare in velocità pure mentre improvviso, che non vuol dire far prevalere la mente a discapito del sentimento, però cercare di provare a gestirlo al meglio il sentimento, in modo che mi dia maggior possibilità espressive in quel lasso di tempo ristretto che si improvvisa.
Ut queant laxis


Ombra/luce

Domanda, io a volte tendo a impuntarmi a non aggirare i problemi con stratagemmi che mi semplifichino il processo, per via che credo che questi stratagemmi sì aiutino sul breve termine, ma nel contempo impigriscano dal mettersi a cercare di affinare la tecnica. Uno di questi casi è il tipico pollice a mutaggio del MI grosso, infatti su acustica tendo a non metterlo mai negli accordi con barrè che non prevedono il suonare il MI grosso ed esercitarmi a migliorare la destrezza di toccarlo quando serve e non toccarlo proprio quando non serve, ma questo ciclicamente da sempre per non perdere l'abitudine nel farlo, lo stesso per i brarrè con il medio a supporto dell'indice, evito di farlo generalmente, anche se in certi accordi ormai mi sono abituato a farlo, tipo il C11 tendo a farlo a doppio dito.

Domanda, ma sono io che mi impunto troppo a ricercare la completudine, anche se questo mi rende più difficile il processo di miglioria, costringendomi a starci dietro molto di più o effettivamente le scorciatoie possono rivelarsi nel tempo delle armi a doppio taglio, cioè permettono di semplificare alcune cose ma portano a saltare delle esercitazioni mirate che alla lunga e in certi contesti possono diventare un limite e una lacuna?

Io a volte ho fatica a capire se sia io che ricerco troppo di andarci di fino, per fissa personale e una sorta di rigore eccessivo autoimposto e sfida personale e se esagero o no.. :-\
Ut queant laxis

Vu-meter

Bella domanda !  :101010:

Ti dico come ragiono io, che non è certo l'unico pensiero possibile..
Secondo me, la cosa corretta da fare è valutare quali stratagemmi sono fini a sè stessi e quali invece sono una sorta di scuola che ti serve per applicarli poi in tanti ambiti diversi.

I primi magari ti risolvono un problema lì per lì, ma te ne creano altri in seguito e allora, meglio metterli da parte e fare uno sforzo per superare l'ostacolo anzichè aggirarlo. Il tutto, a meno che dopo molto tempo tu non ti accorga che il salto dell'ostacolo non fa proprio per te. Se ti rendi conto che la tua mano ha una dimensione per cui non coprirà mai 8 tasti, a che scopo cercare di andare a prendere quella nota 8 tasti più giù senza spostarsi? Meglio spostarsi o cercare la stessa nota più vicino, magari una o due corde sotto. Ovviamente è solo un esempio, ma è per chiarire il punto.

I secondi invece, forse non li definirei "stratagemmi" ma "tecniche" perchè saranno quelle cose, anche personalizzate volendo, che ti permetteranno non solo di procedere con quel determinato brano o esercizio, ma sono una vera e propria scuola che creerà in te una forma mentis per affrontare anche sfide future. Facciamo sempre un esempio chiarificatore: se Matteo Mancuso o Knopfler si fossero imposti di non suonare a qual modo perchè nessun altro lo faceva e quindi evidentemente non è così che si fa, avrebbero potuto suonare diversamente con plettro e alternata ? Non lo sappiamo, però di certo ci saremmo persi parecchio della loro meravigliosa espressione musicale.


Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, scrivere certe cose in un post non mi viene facile.  :-\
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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 07 Gennaio, 2023, 07:06 AMNon so se sono riuscito a spiegarmi bene, scrivere certe cose in un post non mi viene facile.  :-\

Ho capito perfettamente. Ci sono "tecniche" che ci vengono naurali, molto personali, che fanno parte del modo in cui la nostra mente tende a ragionare e risolvere e c'entra anche la nostra personale biomeccanica. Quella è personalità con lo strumento, che si acquisisce man mano, poi invece ci sono gli stratagemmi veri e propri, che sono quegli aiuti che ci diamo a superare degli ostacoli dovuti a una tecnica ancora non così sopraffina in un determinato ambito, ecco, in questi casi si, tendo a tenermi il mal di denti e curarmelo alla radice più che prendere un antidolorifico, il mal di denti dura ben di più ma punto a non farlo tornare più più che a sedarlo sul momento.. ecco, diciamola così..
Ut queant laxis

Donatello Nahi

In poche parole...il fine giustifica i mezzi?

Vu-meter

Citazione di: Donatello Nahi il 07 Gennaio, 2023, 01:05 PMIn poche parole...il fine giustifica i mezzi?

Uhm .. no, non mi sono spiegato.  :sarcastic:  :laughing:

Prova a rileggere bene, perché non saprei trovare altre parole. Quello che volevo dire è che la parte difficile sta nel dividere i "tricks", che facilitano sì il compito, ma non ti insegnano niente ed anzi, in altri casi saranno degli ostacoli, da quelle "metodologie" che invece sono parte del tuo modo di imparare.

Prendo ad esempio il mio primo post: non lo considero un "trick", ma un vero e proprio metodo per imparare e lo posso applicare a tutto. Si tratta di una "forma mentis" e non di un trucchetto una tantum.
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Moonchild

Citazione di: robland il 05 Gennaio, 2023, 07:02 PMMa una tua sessione in cui fai esercizi di tecnica ad alta velocita quanto dura?

Suppongo sia vero che bisogna cercare di non scendere troppo di velocità, per mantenere alta l'asticella. Ma ipotizzo che se ci si allena a lungo sotto sforzo poi si rischia la tendinite. O sbaglio?

Dipende dal tempo a disposizione. In genere un paio d'ore al giorno di tecnica cerco sempre di farle. Quando ho più tempo anche 3-4 ore. Ovviamente non tutte a razzo... Parto lentamente per arrivare piano piano fino al mio limite che cerco di superare in ogni sessione, ma è come andare a sbattere ripetutamente contro un muro... a volte è davvero frustrante...  :acci:
Fortunatamente, fino adesso non ho mai avuto tendinite. Ho avuto dolori e dolorini vari alla mano, ma sono tutti regrediti col tempo e senza necessità di pause forzate. Comunque, per evitarla, oltre ad un adeguato riscaldamento, bisogna aumentare i carichi di lavoro delle sessioni con il tempo, in maniera molto progressiva, per dare modo ai tendini di abituarsi visto che sono come degli elastici. Inoltre entra in gioco anche il fattore fisiologico legato alla conformazione della mano. Ci sono persone più predisposte a svilupparla e altre meno. In tal proposito, tempo fa vidi un video di Stefano Rossi in cui ne parlava in maniera approfondita assieme al fisioterapista che ha curato la sua.
Metto il link che puo essere utile a tutti.



robland

Citazione di: Moonchild il 07 Gennaio, 2023, 11:23 PMDipende dal tempo a disposizione. In genere un paio d'ore al giorno di tecnica cerco sempre di farle. Quando ho più tempo anche 3-4 ore. Ovviamente non tutte a razzo... Parto lentamente per arrivare piano piano fino al mio limite che cerco di superare in ogni sessione, ma è come andare a sbattere ripetutamente contro un muro... a volte è davvero frustrante...  :acci:
Fortunatamente, fino adesso non ho mai avuto tendinite. Ho avuto dolori e dolorini vari alla mano, ma sono tutti regrediti col tempo e senza necessità di pause forzate. Comunque, per evitarla, oltre ad un adeguato riscaldamento, bisogna aumentare i carichi di lavoro delle sessioni con il tempo, in maniera molto progressiva, per dare modo ai tendini di abituarsi visto che sono come degli elastici. Inoltre entra in gioco anche il fattore fisiologico legato alla conformazione della mano. Ci sono persone più predisposte a svilupparla e altre meno. In tal proposito, tempo fa vidi un video di Stefano Rossi in cui ne parlava in maniera approfondita assieme al fisioterapista che ha curato la sua.
Metto il link che puo essere utile a tutti.

Non sono un esperto in materia di tecnica ma forse potresti valutare i tuoi progressi sulla velocità non solo col metronomo ma anche eseguendo assoli o ritmiche che prima ti sembravano fuori portata. Magari il metronomo è un po' più spietato e sembra di non migliorare, ma se la manualità complessiva sulla tastiera migliora suonando appunto certi brani, è comunque un grande progresso.

Vu-meter

Io sarei curioso, per capire, che ci illustrassi un esempio. Sarei curioso di capire se c'è qualche 'trick' che si possa tirare in ballo.

Eventualmente, se non vuoi renderlo pubblico, mi mandi un PM?

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