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Wiring sbagliato

Aperto da rggianfranco, 23 Maggio, 2016, 01:33 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Max Maz

Citazione di: coccoslash il 22 Agosto, 2016, 08:45 AM
Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2016, 08:15 AM
Mi rimane il dubbio riguardo il controllo dei toni. 
In genere appena si scende sotto il valore 7/8 del pot il suono si "attufa"  in maniera improvvisa.
In alcuni strumenti questo passaggio è molto più progressivo.

Ho sempre letto ed ascoltato che dipendeva dai condensatori e perciò li ho fatti sostituire sia sulla tele che sulla 339 con la sensazione che le cose fossero migliorate.

Ciò dipende da........   :-\

Psicoacustica?

Secondo me potrebbe dipendere dall'assenza del treble bleed (che ha lo scopo di far sì che l'escursione della manopola del volume non intacchi le alte frequenze durante il roll-off del tono) e/o dalla tipologia di potenziometro  (lineare o logaritmico)

Beata sapienza.  :inchino:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


coccoslash

Citazione di: rggianfranco il 22 Agosto, 2016, 08:57 AM
Cocco...i miei lavori sono andati a buon fine...i toni funzionano alla grande e il segnale e molto ma molto piu pulito di prima...ho fatto diverse prove con 4 tipi di valori e prima di scegliere il condensatore giusto....ben 2 ore s provare...di fatto sulla. Studio sono tutti e due uguali....sulla standard  sono diversi...non credo alla psico...ho memorizzato il suono e ho scelto fra valori differenti....e quando li provavo manco sapevo quali usavo...quindi scarto l effetto influenzamento.

eh si..ma hai cambiato i valori?
Se è così cambia il discorso :etvoila:
E poi attenzione, ribadisco quello detto da Aleter: se i componenti sono danneggiati (e col tempo puo' succedere) e ovvio che cambiandoli si noti un miglioramento
"Si sapis, sis apis"

coccoslash

Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2016, 09:07 AM
Citazione di: coccoslash il 22 Agosto, 2016, 08:45 AM
Citazione di: Max Maz il 22 Agosto, 2016, 08:15 AM
Mi rimane il dubbio riguardo il controllo dei toni. 
In genere appena si scende sotto il valore 7/8 del pot il suono si "attufa"  in maniera improvvisa.
In alcuni strumenti questo passaggio è molto più progressivo.

Ho sempre letto ed ascoltato che dipendeva dai condensatori e perciò li ho fatti sostituire sia sulla tele che sulla 339 con la sensazione che le cose fossero migliorate.

Ciò dipende da........   :-\

Psicoacustica?

Secondo me potrebbe dipendere dall'assenza del treble bleed (che ha lo scopo di far sì che l'escursione della manopola del volume non intacchi le alte frequenze durante il roll-off del tono) e/o dalla tipologia di potenziometro  (lineare o logaritmico)

Beata sapienza.  :inchino:

Troppo buono lei  :abbraccio:
In ogni caso, il bello di questo topic (come anche altri),è che ci dimostra che alla fine l'unico modo per capire e per farsi una propria "idea", è lo smontare -> provare -> rimontare ecc.. ecc...
"Si sapis, sis apis"

rggianfranco

A be...adesso si spiega tutto...sarebbe come dire:ho montato il carburatore del 24 della Pollini....ma rispetto a prima col carburatore del24 originale della Gilera...la moto fa 1kh piu di prima...pensavo almeno  20 kh...🚀🐌....io ho montato il 28...te credo che sento la differenza🎵🎵🎵🎸

rggianfranco

Ritornando al tema.....ho girovagato qui è la....ho trovato due semplici parole....queste.


Dunque il consiglio è quello di sperimentare diverse soluzioni; un buon metodo per testare diversi condensatori è collegarli uno alla volta ai potenziometri dei toni con due fili e un paio di pinzette a coccodrillo in maniera da poter paragonare rapidamente diversi componenti e trovare quello che ci convince maggiormente. Quantomeno sarà un modo di aggiungere un ulteriore tocco di personalità al nostro suono.

E questo.


In teoria la differenza di suono tra due condensatori può essere apprezzata solo quando si chiude la manopola dei toni.......e io qui lo scribbi....alla Totò naturalmente.

Grand Funk

Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2016, 08:26 AM
Ehm .. sono l'unico che sente la differenza ? ???

Non so in che ordine siano ma temo che a me piacesse più prima ..  :maio:
La sento più ariosa e ricca.

:sorry:

No Vu, siamo in due, io l' ho detto al primo intervento ( anche se Moreno aveva dato un giudizio in chiave "ironica" ) confermo ! "poca" ma la differenza c'è ( per me....) solo che la mia sensazione è all' opposto della tua.... :laughing:


Faccio una domanda ai più preparati tecnicamente ( Aleter e Cocco, o altri ) se un componente elettronico ( in questo caso i condensatori ) ha parità di capacità e valori, ma di marca diversa e tipologia diversa, possono dare una variazione di suono ? per variazione di suono intendo la qualità, la "pasta", non di potenza o segnale, insomma quella cosa che si misura con le orecchie.
Mi ricordo nell' alta fedeltà ( ora non la seguo più ) ma mi ricordo che apparecchiature uguali suonavano diverse, basta anche vedere i nostri amplificatori a valvole, stessa marca di valvole stesso modello cambi le valvole suona diverso, poi se cambi addirittura marca, ancora più "diverso".

Ha proposito.... questo è uno stralcio di un servizio di Vincenzo Tabbacco ( noto tecnico riparatore di Roma, anche di liuteria ) per la rivista Axe....

È molto difficile descrivere a parole la sensazione sonora data dai diversi tipi di resistenze o condensatori. Per quanto riguarda le prime, va detto che spesso vengono scelte più che altro in base al rumore che generano, i secondi per l'influenza timbrica. I condensatori carta-olio sono trasparenti, brillanti e con bassi molto presenti; danno una sensazione di ariosità. Quelli in poliestere viceversa presentano acuti più scarichi e medi in evidenza. I polipropilene sono una via di mezzo. Quelli ceramici danno acuti che possono diventare addirittura fastidiosi, mentre risultano morbidi e controllati sui silver mica. È una questione di gusti...

Sono le stesse senzazioni che ho provato io sulla mia Les Paul appena sostituiti.

Ho pensato dopo a questo servizio ( ho molti difetti ma ho un' ottima memoria, per anni ho letto la rivista AXE ) e mi ricordavo di una modifica che consigliava Tabacco

La mia domanda è sempre valida, ma a questo punto credo che ci siano due filosofie diverse, perchè il discorso di Tabacco è chiaro e all' opposto di altri, ripeto la mia sensazione è identica ( anche quella di Gianfranco, e il mio amico Sandro che li ha sostituiti alla sua Gibson SG ) ha quella descritta dal tecnico.




coccoslash

Citazione di: Grand Funk il 22 Agosto, 2016, 02:43 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Agosto, 2016, 08:26 AM
Ehm .. sono l'unico che sente la differenza ? ???

Non so in che ordine siano ma temo che a me piacesse più prima ..  :maio:
La sento più ariosa e ricca.

:sorry:

No Vu, siamo in due, io l' ho detto al primo intervento ( anche se Moreno aveva dato un giudizio in chiave "ironica" ) confermo ! "poca" ma la differenza c'è ( per me....) solo che la mia sensazione è all' opposto della tua.... :laughing:


Faccio una domanda ai più preparati tecnicamente ( Aleter e Cocco, o altri ) se un componente elettronico ( in questo caso i condensatori ) ha parità di capacità e valori, ma di marca diversa e tipologia diversa, possono dare una variazione di suono ? per variazione di suono intendo la qualità, la "pasta", non di potenza o segnale, insomma quella cosa che si misura con le orecchie.
Mi ricordo nell' alta fedeltà ( ora non la seguo più ) ma mi ricordo che apparecchiature uguali suonavano diverse, basta anche vedere i nostri amplificatori a valvole, stessa marca di valvole stesso modello cambi le valvole suona diverso, poi se cambi addirittura marca, ancora più "diverso".

Ha proposito.... questo è uno stralcio di un servizio di Vincenzo Tabbacco ( noto tecnico riparatore di Roma, anche di liuteria ) per la rivista Axe....

È molto difficile descrivere a parole la sensazione sonora data dai diversi tipi di resistenze o condensatori. Per quanto riguarda le prime, va detto che spesso vengono scelte più che altro in base al rumore che generano, i secondi per l'influenza timbrica. I condensatori carta-olio sono trasparenti, brillanti e con bassi molto presenti; danno una sensazione di ariosità. Quelli in poliestere viceversa presentano acuti più scarichi e medi in evidenza. I polipropilene sono una via di mezzo. Quelli ceramici danno acuti che possono diventare addirittura fastidiosi, mentre risultano morbidi e controllati sui silver mica. È una questione di gusti...

Sono le stesse senzazioni che ho provato io sulla mia Les Paul appena sostituiti.

Ho pensato dopo a questo servizio ( ho molti difetti ma ho un' ottima memoria, per anni ho letto la rivista AXE ) e mi ricordavo di una modifica che consigliava Tabacco

La mia domanda è sempre valida, ma a questo punto credo che ci siano due filosofie diverse, perchè il discorso di Tabacco è chiaro e all' opposto di altri, ripeto la mia sensazione è identica ( anche quella di Gianfranco, e il mio amico Sandro che li ha sostituiti alla sua Gibson SG ) ha quella descritta dal tecnico.

Attenzione che loro parlano di amplificatori, non di circuiti di chitarre..è un ragionamento diverso.
E ribatto con ciò che dice Luca Villani di I-Spira pickups:

"(Con il cambio di condensatori) non cambia nulla a livello di suono, se non il fatto che il taglio di frequenza è esattamente quello corrispondente al valore del componente prescelto.Spesso i condensatori più commerciali ed economici fanno rilevare alle misurazioni tolleranze anche abbastanza ampie rispetto ai valori nominali: questo fa sì che il controllo di tono non lavori sempre alla stessa soglia di frequenza determinando così, a parità di altri elementi, differenze di comportamento e di timbrica tra una chitarra e l'altra".

E ancora:

" l'illusorio incremento della qualità sonora attribuito al condensatore sul tono fa parte purtroppo di quell'ambito di affermazioni campate per aria che si leggono in giro".

Questo perchè il condensatore , nella chitarra, ha un ruolo diverso rispetto a un amplificatore.
E direi che Villani sa di cosa parla..
"Si sapis, sis apis"

Aleter

Non pretendo che mi crediate ma quando ho 2 minuti butto giù qualche riga sul funzionamento dei condensatori e cerchiamo di fare un po di chiarezza. Ho il massimo rispetto per tecnici come Tabacco, ma l'elettronica è fisica e la fisica è matematica, checchè se ne dica 2+2=4 e non si scappa. Il condensatore è un elemento finito e preciso, si sa come funziona, perchè funziona e quando funziona non c'è nulla di esoterico e imprevedibile nel suo comportamento.

Grand Funk

Non avete risposto alla mia domanda, diversa marca e tipologia, stesse caretteristiche tecniche, il suono in uscita può risultare diverso ?

Scusami Cocco, con tutto il rispetto per Villani, Tabacco non è un "buffone" anzi.....

Aleter

Ho scritto che purtroppo non riesco a rispondere con calma perchè sono fuori. Comunque ni, nel senso che dipende da mille fattori, in generale è possibile. Ma quanto è realmente incidente ? Non in termini così palesi, la diversa tecnica costruttiva si ripercuote su 3 fattori fondamentali che però senza spiegarvi come funziona è come è fatto un condensatore non sono immediati da capire (per questo volevo rispondere con più calma). Il primo è la tolleranza: alcuni metodi costruttivi garantiscono una tolleranza minore, quindi ad esempio 2 cap prodotti in modo diverso hanno valori che tra loro potrebbero discostarsi in maniera ancora più avvertibile. Secondo punto è l'effetto di bordo, ovvero come si comporta il condensatore col campo elettrico ai bordi delle armature che compongono in condensatore. Ultimo effetto sono i parassiti, questi si che in ALTA FREQUENZA fanno la differenza, ad esempio un elettrolitico per sua struttura ha molti più parassiti di un poliestere, mentre a parità di costruzione e valore, una tensione maggiore richiede una maggior separazione tra le armature che si ripercuote ancora una volta sui parassiti. Se tale aspetto sembra però accontentare le teorie esoteriche sui cap, non va dimenticato quello scritto sopra in maiuscolo, ovvero che tali effetti sono avvertibili in alta frequenza e quindi molto difficilmente rientrano nello spettro della chitarra. Detto ciò quindi rimango sempre molto ma molto scettico quando sento troppi termini soggettivi e affascinanti (caldo avvolgente, secco e così via), se si vuole parlare delle differenze tra i cap in maniera oggettiva si dovrebbe indicare fisicamente il perchè di tali motivi e parlarne in termini di armoniche e frequenze.

coccoslash

Citazione di: Grand Funk il 22 Agosto, 2016, 04:29 PM
Non avete risposto alla mia domanda, diversa marca e tipologia, stesse caretteristiche tecniche, il suono in uscita può risultare diverso ?

Scusami Cocco, con tutto il rispetto per Villani, Tabacco non è un "buffone" anzi.....

Tabacco è un grande, non ho detto il contrario :reallygood:.
Inoltre fornisce (fra i tanti) gli ampli a 2 musicisti italiani di tutto rispetto (Max Gazzè e il suo chitarrista Giorgio Baldi).

Scusa ma non hai capito la risposta  :abbraccio:
Tabacco sta parlando del circuito di un AMPLIFICATORE dove i condensatori...per dirla semplice.. servono ad altro (rispetto ad un circuito di una chitarra elettrica).

Ricopio: ""(Con il cambio di condensatori) non cambia nulla a livello di suono, se non il fatto che il taglio di frequenza è esattamente quello corrispondente al valore del componente "
Si intende di diversa marca  ::)

"Si sapis, sis apis"

Grand Funk

Aleter dice ni, e già non è un no, mentre Cocco dice che non cambia nulla.

Io, Sandro ( il mio amico ) e Gianfranco, abbiamo sostituito i condensatori con dei carta/olio della stessa marca e abbiamo sentito ( io e Sandro anche decisa ) una variazione timbrica, la sensazione provata che abbiamo sentito è sul suono pulito, mentre perde qualcosa nel distorto, e già quì è una precisazione negativa, il suono a me e Sandro risulta più brillante e aperto come dice Tabacco niente più ( caldo, rotondo ecc. non l' abbiamo mai detto ) comunque migliore ( per noi ) rispetto al lenticchia.
( a questo punto credo che i condensatori del Caliga non siano integri, che abbiano qualche anomalia..... non sò... potrebbe essere )

Comunque può darsi che le nostre sensazioni siano " esoteriche, affascinati e soggettive " o peggio ancora aimè..... sintomi di " vecchiaia " visto che tutti e tre abbiamo toccato i 60 ( io mi avvicino ai 62  :cry2: ) ma come diceva Sherlock Holmes " Ricordatelo sempre, tre indizzi fanno una prova "
Noi ci teniamo la prova delle nostre "vecchie" orecchie..... :eheheh:

Cocco, Tabacco nella sua struttura ha anche il reparto liuteria, non ci sono mai andato, ho parlato al telefono con lui qualche volta molti anni fà ( dato che è amico del mio amico Enrico ) per dei consigli sulle valvole dell' ampli, tutto quì..... però sò che una persona molto preparata sull' argomento.

coccoslash

Citazione di: Grand Funk il 22 Agosto, 2016, 05:43 PM
Aleter dice ni, e già non è un no, mentre Cocco dice che non cambia nulla.

Cocco, Tabacco nella sua struttura ha anche il reparto liuteria, non ci sono mai andato, ho parlato al telefono con lui qualche volta molti anni fà ( dato che è amico del mio amico Enrico ) per dei consigli sulle valvole dell' ampli, tutto quì..... però sò che una persona molto preparata sull' argomento.

Non lo metto in dubbio ma, quello che intendo, è che nell'articolo da cui tu hai attinto stanno parlando dell'amplificatore non della chitarra..ho letto anche io l'articolo.
Inoltre non è Tabacco che parla, se vogliamo dirla tutta, ma è Giuseppe Orlando (GO).
Ecco qui, metto il link per conoscenza, per non violare il regolamento:

Guida alle modifiche degli amplificatori

Il NI di Aleter parla di tolleranza..è vero..se usiamo componenti vecchi (tolleranza 10% o più) e uno attuale (5% forse) difficilmente avremmo 2 condensatori che suoneranno uguali PERCHE' I VALORI FACILMENTE SARANNO DIVERSI..non per il materiale costruttivo.
Ma questo succedeva all'epoca anche con 2 CONDENSATORI UGUALI MA CON DIVERSO VALORE INSERIBILE NELLA TOLLERANZA DI UN 10%.

Sui parassiti e l'effetto bordo non sono preparato e non mi esprimo.
E infine conclude dicendo che è mooolto scettico a riguardo.

Da come si sta sviluppando il discorso sembra più che i tuoi vecchi condensatori fossero difettosi.. non quelli di Caliga :etvoila:


"Si sapis, sis apis"

Max Maz

Tre indizi fanno una prova lo diceva Agatha Christie e non Sherlock Holmes.  :sherlock:

A parte questo a me sembra stia venendo fuori da questa discussione il fatto che ogni situazione è valida per sé stessa e le varie combinazioni possono influire in maniera  più o meno periferica sul suono percepito.

Discussione estremamente interessante.   :-\
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Io non sto capendo niente.  :cry2:

Nel file di registrato da Caliga però , io delle differenze le sento . Suggestione ?
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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