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DIY - L'angolo del Do It Yourself / Homemade => Elettronica => Discussione aperta da: david76 il 11 Aprile, 2012, 09:51 AM
Salve a tutti. Iniziamo le nostre lezioni con i principi base e cominciamo col parlare della tensione e della corrente.
La tensione elettrica, detta anche differenza di potenziale e abbreviata d.d.p, è definita coma la differenza tra il potenziale elettrico di due punti dello spazio. Si tratta della differenza tra l'energia potenziale elettrica posseduta da una carica nei due punti a causa della presenza un campo elettrico ed in condizioni stazionarie è pari al lavoro compiuto per spostare una carica unitaria attraverso il campo da un punto all'altro.
Questa è la sua definizione per natura. La tensione si misura in Volt simbolo V. Prende il nome da Alessandro Volta, noto fisico che inventò la pila elettrica e che scoprì la misura del campo elettrico fra due punti.
La corrente invece è per definizione un flusso ordinato di elettroni, cioè cariche negative orbitanti al di fuori del nucleo atomico. Infatti un atomo, ( quello che a noi vecchietti ci hanno insegnato essere la più piccola parte della materia ) è composto nel nucleo da protoni (ossia cariche positive) e neutroni (ossia cariche neutre); infine gli elettroni, orbitanti all'esterno del nucleo aventi carica negativa. La differenza numerica tra protoni (+) ed elettroni (-) identifica la carica: maggior numero di protoni = carica positiva; maggior numero di elettroni = carica negativa.
La corrente si misura in Amper simbolo A.
Di norma nei circuiti elettrici per convenzione si usa che la corrente fluisca dal polo positivo verso il negativo, ma nella realtà e all'incontrario cioè le corrente fluisce dal polo negativo verso il positivo, questo perchè le cariche negative vengono attratte da quelle positive. Il polo positivo viene indicato con il + e il colore rosso mentre il polo negativo con il - ed il colore nero. Vi siete mai chiesti perchè se collego polo positivo con polo negativo si genera un corto circuito? Semplice: perchè la corrente non incontra resistenza. per ovviare a questo si pone un carico resistivo che ha il compito di far passare il giusto quantitativo di corrente. Se si crea un cortocircuito il filo si surriscalda e si brucia. La fisica ci dice che un conduttore attraversato da corrente sviluppa calore per effetto joule ecco del perchè il filo si brucia. Per oggi questa è la base domani vediamo come si calcolano tensioni e correnti nei circuiti.
:hi: ;D
Ciao David, ottimo inizio !
Attendiamo con ansia il proseguo ... :hug2:
Vu :)
Grande David, mi sembra di essere tornato alle superiori....
Hai visto mai sto Jamble..infomazioni a 360 gradi....ma tutto conduce poi ai nostri amati strumenti..elettrici!
ciao!!!