Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

15 Novembre, 2024, 04:03 AM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Buffer, quando serve?

Aperto da m4ssi, 06 Dicembre, 2017, 09:55 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fidelcaster

Poco gradevole il suono di Tuck Andress o Steve Lukather?
:ditanaso:

guest2490

Citazione di: Fidelcaster il 04 Febbraio, 2018, 12:01 PM
Poco gradevole il suono di Tuck Andress o Steve Lukather?

Non ne faccio una regola, ognuno trova il proprio punto di "bilanciamento", dico solo che per un "classico" suono di chitarra il compromesso migliore (sempre per me) é chitarra-cavo-ampli. Il buffer mi aiuta a ricreare questa situazione anche con la mia nutritissima pedalboard. I pu attivi sono particolari, molto moderni come suono e richiedono delle accortezze e dei settaggi non comuni. Non mi pare siano molto diffusi quindi ne deduco che il loro suono non sia proprio graditissimo dal chitarrista medio. Poi certo, Gilmour li ha usati per anni e vedi che suono...ognuno trova il proprio punto di equilibrio[emoji6]


luvi

Citazione di: juanka78 il 04 Febbraio, 2018, 12:06 PM
ognuno trova il proprio punto di equilibrio[emoji6]

Esatto!
Infatti io per primo mi guardo bene dal dettare regole a riguardo, il mio è un punto di vista puramente personale!  ::)

Avendo in pedalboard pedali true bypass o già contenenti buffer non trovo utile la presenza di un buffer ulteriore (nè all'inizio, nè alla fine del percorso), perché le frequenze che tale intervento mi farebbe guadagnare sostanzialmente non mi interessano (ovviamente ho provato vari buffers e ne ho realizzati parecchi io stesso): non sono funzionali al sound che cerco, che viene sostanzialmente reso dal buffer appena più cristallino e freddo.
Siccome mi capita di rado di utilizzare oltre 5 mt complessivi di cavi tra chitarra e ampli, ne faccio semplicemente a meno.
Questione di opportunità, chiaramente, visto che  un buffer si realizza con pochi spiccioli...  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Aleter

Citazione di: juanka78 il 04 Febbraio, 2018, 11:53 AM
Non sono d'accordo. Il buffer serve proprio per cercare di ricreare la situazione chitarra-cavo-ampli anche in presenza di catene complesse con pedaliere belle affollate e conseguente aumento sostanzioso dei metri di cavo. Metterlo dentro alla chitarra rappresenterebbe l'optimum da un punto di vista di perdita delle frequenze ma gli ampli generalmente non vengono messi a punto con una fonte del genere, quindi il risultato all'orecchio sarebbe poco gradevole. Un buffer ad inizio pedaliera permette sostanzialmente di annullare (o comunque contenere in modo significativo) la capacità resistiva di tutto quello che viene dopo, riportando il segnale più o meno alla situazione ideale, ossia chitarra-cavo 3/5m-ampli.
Occhio che ci sono un paio di imprecisioni. Ad eccezione dei fuzz che fanno discorso a se (più che altro per un problema di tecnologia dei transistor con cui sono nati negli anni 60) per tutti gli altri circuiti e soprattutto per gli ampli non è assolutamente vero che il buffer sia indigesto.
Il grosso pregio delle valvole è l'elevata impedenza in ingresso, e questo di fatto li rende del tutto immuni dai tipici problemi dei fuzz.
Come la stragrande maggioranza dei circuiti del resto, che funzionano meglio se il segnale in ingresso è a bassa impedenza.
Occhio perché un pickup attivo non è un passivo bufferizzato. Sono due cose diverse. Se si integrasse un buon buffer nella chitarra e non si avesse altro che cavo ed ampli, semplicemente non ci si accorgerebbe di averlo.
Altra cosa dei cavi il problema non è la parte resistiva, quella al limite attenua il livello, il problema è la parte capacitiva. Sostanzialmente il cavo si comporta come un condensatore che, se di valore troppo grande, si comporta un po' come il tono della chitarra e taglia le alte frequenze.

Santi

Non so quali siano le ragioni elettroniche perché sono ignorante in materia.
Però aldilà delle best practice, a livello soggettivo, e dopo vari esperimenti, io preferisco non avere buffer davanti agli OD. Tutti, non solo fuzz. :-)
Però è la mia situazione personale: cavo chitarra da 4 metri, pochi pedali in imput, un paio di pedali on board già bufferizzati di loro.

@luvi: se non erro The Edge fa proprio così. Lui usa un preamp della boss (Fet preamp mi pare, non ricordo) attaccato direttamente alla chitarra. C'è chi sostiene che uno dei segreti del suo suono sia quello.
Anche se, banalmente, può essere che il motivo per cui lo usi sia la sua catena estremamente lunga di effetti e il palco ultra affollato di cavi e amennicoli vari.

Aleter

Un buon buffer davanti ad un pedale moderno in concezione è del tutto trasparente ed invisibile. Questi due concetti non sono però sempre validi, se il buffer è mediocre ( tipo certi boss) oppure se lo stadio di ingresso è particolarmente schizzinoso allora questo non è per firza vero.
Ma detto ciò ricordo un concetto base ( non so sia già stato ricordato), quando in catena c'è almeno un pedale acceso esso stesso funge da buffer rendendo di fatto inutile tutte le precedenti osservazioni sulla presenza o meno di un buffer in catena.

guest2490

Tutto vero ma attenzione: mai detto che un segnale bufferizzato risulti indigesto ad un ampli a valvole, ho solo detto che solitamente la "messa a punto" degli ampli viene fatta con la classica catena chitarra-cavo-ampli e il tone stack viene tarato su quello. Bufferizzare fin dalla chitarra porterebbe nella maggior parte dei casi ad un suono più acuto e tagliente e renderebbe la messa a punto dell'ampli sbilanciata. Tutto ovviamente secondo me. Poi ripeto, non è detto che anche così non si trovi il giusto compromesso, anzi. Per quanto riguarda il pedale acceso o spento il discorso trovo sia più complesso. Quando accendo un pedale abbasso inevitabilmente l'impedenza del segnale generale ma non è assolutamente scontato di quanto la sto abbassando, ogni pedale funziona a suo modo. In genere difficilmente la abbasserò tanto quanto farebbe un buffer ben costruito. Ed in ogni caso o ho in pedaliera un pedale che tengo sempre acceso o avrò il famoso problema descritto da Cornish dell'impedenza generale che continua a cambiare mandando a quel paese tutti settaggi. In definitiva, continuo a pensare che in presenza di una pedaliera (ancor peggio se ben nutrita) un buffer sia molto utile. Sul posizionamento bisogna andare a tentativi, su quello siamo d'accordo.


Aleter

Citazione di: juanka78 il 04 Febbraio, 2018, 02:47 PM
Tutto vero ma attenzione: mai detto che un segnale bufferizzato risulti indigesto ad un ampli a valvole, ho solo detto che solitamente la "messa a punto" degli ampli viene fatta con la classica catena chitarra-cavo-ampli e il tone stack viene tarato su quello. Bufferizzare fin dalla chitarra porterebbe nella maggior parte dei casi ad un suono più acuto e tagliente e renderebbe la messa a punto dell'ampli sbilanciata.
Abbi pazienza juanka ma non è così, per vari motivi. Prendo ad esempio un amplificatore evegreen come il Fender Deluxe Reverb 65. In questo caso il Tone Stack è a valle di un primo stadio di guadagno costruito con una 12AX7, questo di fatto si comporta a tutti gli effetti come un buffer con una impedenza in ingresso estremamente elevata (essendo di fatto la griglia fisicamente isolata da anodo e catodo), quindi come si comporta o no il tone stack è del tutto indipendente dall'impedenza del segnale in ingresso. A ciò va aggiunto quanto dicevo sopra, impedenza a parte un cavo di buona qualità connesso direttamente all'ampli dalla chitarra porta in ingresso lo stesso contenuto armonico di un segnale bufferizzato, non c'è differenza.
Senza contare le miriadi di sfumature che possono avere i segnali in ingresso ad un ampli (per effetto del tipo di pickup o del rig utilizzato), che di fatto rendono impossibile una messa appunto specifica su un certo tipo di segnale o impedenza. Un tone stack altro non è che una rete di filtri, messa appositamente a valle di un buffer per disaccoppiarla dal resto e poterla modellare al meglio senza alterazioni.
Discorso pedale acceso o spento:
Citazione di: juanka78 il 04 Febbraio, 2018, 02:47 PM
Per quanto riguarda il pedale acceso o spento il discorso trovo sia più complesso. Quando accendo un pedale abbasso inevitabilmente l'impedenza del segnale generale ma non è assolutamente scontato di quanto la sto abbassando, ogni pedale funziona a suo modo. In genere difficilmente la abbasserò tanto quanto farebbe un buffer ben costruito.
Anche qui ci sono da fare un paio di precisazioni, sicuramente l'impenza di uscita non sarà mai esattamente la stessa da pedale a pedale, ma questo non è un grosso problema, non parliamo di alta frequenza dove un matching delle impedenze è fondamentale per una corretta trasmissione del segnale. Con le frequenze in gioco nella chitarra tra un buffer di buon livello o il buffer in uscita da un TS ad esempio non c'è assolutamente un abisso, ne a livello di impedenza di uscita ne a livello di prestazioni. E questo non vale solo per il mitico Cornish (che poi circuitalmente non è nulla di trascendentale eh, si tratta di un semplice buffer a BJT), di buffer ben realizzati ne esistono a milioni e vengono messi in una infinità di dispositivi audio.
Detto ciò parlo solo di nozioni elettroniche, poi i gusti e le preferenze di ognuno sono sacrosante e fanno sicuramente parte del divertimento su questo non ci piove  ::)

guest2490

Guarda, da un punto di vista elettronico avrai senz'altro ragione ma il mio orecchio mi dice una cosa diversa, che ci posso fare? Io l'effetto del buffer lo sento eccome, anche con cavi buoni (uso Evidence e Reference). Se uso chitarra-cavo-ampli ottengo un certo suono: se in mezzo ci metto un buffer (magari con un cavetto corto subito dopo la chitarra) ne sento uno diverso, con più alte frequenze, proprio perché il buffer annulla l'effetto del cavo. Tempo fa avevo in pedaliera uno Xotic RC sempre acceso: malgrado ció, mettendo prima un buffer CAE il suono cambiava, sempre nel senso che aveva più alte. La cosa mi ha incuriosito e sono andato a guardarmi le specifiche dei 2 pedali e ho scoperto che l'impedenza in uscita del CAE era parecchio più bassa di quella dello Xotic.

guest2490

Aggiungo che ho un paio di amici diyers che costruiscono ampli e la messa a punto la fanno esattamente come ho detto: attaccano 2 o 3 chitarre diverse all'ampli e suonano. Se tutto risulta equilibrato ok, altrimenti intervengono sui vari elementi del circuito. Magari ho citato erroneamente il tone stack ma la sostanza è quella.

Max Maz

In presenza di un generoso numero di effetti in pedaliera il segnale perde definizione, si appiattisce. Non so davvero come fare senza un buon buffer.
Probabilmente a te il timbro più scuro è secco piace di più.  :-\
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Citazione di: juanka78 il 04 Febbraio, 2018, 03:41 PM
Guarda, da un punto di vista elettronico avrai senz'altro ragione ma il mio orecchio mi dice una cosa diversa, che ci posso fare?

Ti prego e ti supplico, usare questo argomento quando si parla di comportamenti di circuiti et similia rende difficile il confronto.

L'unica risposta razionale è (battuta bonaria, s'intende): "aggiusta... l'orecchio"!!!!  :laughing:

Mi spiego: quando alle misure elettriche si contrappone la percezione sensoriale il discorso esce dal piano razionale e scientifico e diventa difficile stabiire un dialogo su fenomeni che sono e restano governati  da arcinote e basilari leggi della fisica.

Intendo dire: se due segnali misurati con dispositivi che distinguono una per una centinaia di armoniche risultano identici, ma si asserisce di percepirli comunque diversi ad orecchio, è facile che in errore sia il dispositivo più influenzabile dai fattori ambientali e psicologici, che difficilmente è l'analizzatore di spettro...  :D
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

luvi

Citazione di: Max Maz il 04 Febbraio, 2018, 03:57 PM
In presenza di un generoso numero di effetti in pedaliera il segnale perde definizione, si appiattisce. Non so davvero come fare senza un buon buffer.

Che passando attraverso molti pedali il segnale possa perdere definizione ci sta senz'altro (ma quanti pedali avete mai in pedaliera???  :sarcastic:), ma se si appiattisce è piuttosto una di perdita di dinamica... problema che il buffer non può risolvere...  :cry2:

Citazione di: Max Maz il 04 Febbraio, 2018, 03:57 PM
Probabilmente a te il timbro più scuro è secco piace di più.  :-\

Può essere... anche se non dimentichiamo che poco sopra i 5000Hz gli speakers degli ampli salutano e se ne vanno...  :-\
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Max Maz

Quanti Luvi?

Almemo cinque in più di quelli che  mi potrebbero servire.  :figuraccia:



Sono così belli questi scatolini...  :-[
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Citazione di: Max Maz il 04 Febbraio, 2018, 04:55 PM
Quanti Luvi?

Almemo cinque in più di quelli che  mi potrebbero servire.  :figuraccia:



Sono così belli questi scatolini...  :-[

:lol: :lol: :lol:  Così mi sento pure in colpa...  :'( :-[
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.