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Una parata di chitarre "335-style"

Aperto da luvi, 09 Marzo, 2020, 08:30 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Citazione di: luvi il 10 Marzo, 2020, 10:28 AM
Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2020, 07:29 AM
Ecco  :reallygood:
Come detto nel mio messaggio precedente, sono sfumature che senza un raffronto così ravvicinato, non avrei colto.  In più, il take si trova immediatamente dopo a quello della SA700 la quale è quella  che percepisco più rotonda.

La Yamaha SA700 è effettivamente la più rotonda di tutte sulla gamma alta, confermo.
E' anche l'unica ad avere dei pickup in AlNiCo 3 e con avvolgimenti molto leggeri, che non arrivano a 7K...

Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2020, 07:29 AM
Però mi fa piacere che confermi le mie aspettative sulla Es 345 :sisi:

Mettendo a confronto chitarrre diverse entrano in gioco differenze inevitabili che investono, oltre allo strumento in sé, la parte elettronica: tolleranze dei componenti, specifiche dei pickup, ecc.

In questo confronto ho scelto di regolare il controllo di tono di ogni strumento nella stessa posizione, ma avrei potuto optare piuttosto per la sua regolazione ottimale.
In quel caso i risultati sarebbero stati lievemente diversi, perché ogni strumento ha un suo specifico "sweet spot" nelle regolazioni che lo fa rendere al meglio.

Nel caso della ES345, ad esempio, il controllo di tono andrebbe appena più chiuso: in quella condizione resta inalterata la gamma medio-bassa di cui parlavo e si ammorbidisce ulteriormente quella alta, creando una sensazione di rotondità e pienezza molto bella che non tutte le nipponiche (forse solo la SA700) riescono a raggiungere.  ::)

Cioè, mi stai dicendo che non ho le orecchie prosciuttate?  :yeepy:

luvi

Citazione di: Elliott il 10 Marzo, 2020, 10:36 AM
Cioè, mi stai dicendo che non ho le orecchie prosciuttate?  :yeepy:

Perché, l'ho mai detto?  :lol:

Quando ti ho chiesto di riascoltare la ES345 intendevo focalizzare la tua attenzione fondamentalmente sull'attacco delle note.
Se ascolti bene, è lo strumento che accentua maggiormente l'effetto "pancia" sulla plettrata, donando alle note quella specie di "tuuh" iniziale.
Questa non è una qualità trascurabile jazzisticamente parlando e non tutti gli altri strumenti (ES175 a parte, ma quello è come sappiamo uno strumento diverso) la enfatizzano allo stesso modo.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Bedrock

Citazione di: luvi il 10 Marzo, 2020, 10:33 AM
Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 06:51 AM
Lì la mia spacca sul serio  :D :D :D
Scherzo, saranno tutte splendide lo stesso  ::)
Ma attendo con curiosità  ::)

E' un territorio molto congeniale alla SA2200, è vero, asseconda il suo carattere naturale.
Basta che però ne modifichi appena l'equilibrio sonoro dell'equalizzazione (basta una semplice pedaliera digitale, intendo) e ci fai davvero di tutto!  ::)

Devo dire Luca, anche alle orecchie di qualche profano che mi è venuto a trovare la SA2200 impressiona oltre che per la bellezza, anche per il tono pieno corposo e melodioso che tira fuori. Ci si riusciva facilmente con il Victory V40 che avevo prima, e devo dire che con la Helix dove la metti sta benone, i miei problemi di setup sono sulla Helix non certo sulla Yamaha :)
Con il filo di overdrive, magari un po' "fresco" sulla gamma alta e medioalta, vado in brodo di giuggiole.
Il sound è veramente meraviglioso, forse è lo strumento con il più bel timbro che mi sia mai passato tra le mani.
Ammetto però che faccio una certa fatica a suonarla, il confronto dal punto di vista di ergonomia, leggerezza, "dolcezza del manico" con le mie MusicMan è ingeneroso.
E' chiaro sono strumenti diversi, ma dopo due ore con la Yamaha sento la mia schiena protestare e la mano sinistra affaticata, dopo due ore con la Valentine e peggio ancora con la Luke sento che potrei farne altre due.
E quindi la uso meno di quando meriterebbe  :maio:

luvi

Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 10:51 AM
Ammetto però che faccio una certa fatica a suonarla, il confronto dal punto di vista di ergonomia, leggerezza, "dolcezza del manico" con le mie MusicMan è ingeneroso.
E' chiaro sono strumenti diversi, ma dopo due ore con la Yamaha sento la mia schiena protestare e la mano sinistra affaticata, dopo due ore con la Valentine e peggio ancora con la Luke sento che potrei farne altre due.
E quindi la uso meno di quando meriterebbe  :maio:

No, no... Non sia mai che intenda metter bocca sulle MM delle quali noto che in più d'uno siete seriamente infatuati (ottimi strumenti, beninteso...)!  :laughing: :laughing: :laughing:

Lasciami dire però che il manico della Yamaha SA2200 è una delle sue eccellenze più evidenti (assieme a quello dell'Ibanez AS200, che però riduce la sensazione di comodità a causa dei tasti lievemente più alti), per cui credo che con un setup "ad hoc" ridurresti di molto quella sensazione di affaticamento! La mia suona praticamente... da sola!  :laughing:

Nulla da fare, invece, sulla questione schiena... le 335-style sono chitarre che "vestono" e che pesano, non c'è proprio rimedio a meno di optare per una ES330 (o per la più economica Epiphone Casino), che sono internamente vuote ed a confronto sono dei fuscelli!  :etvoila:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Citazione di: luvi il 10 Marzo, 2020, 11:06 AM
.
....No, no... Non sia mai che intenda metter bocca sulle MM delle quali noto che in più d'uno siete seriamente infatuati (ottimi strumenti, beninteso...)!  :laughing: :laughing: :laughing:

Lasciami dire però che il manico della Yamaha SA2200 è una delle sue eccellenze più evidenti (assieme a quello dell'Ibanez AS200, che però riduce la sensazione di comodità a causa dei tasti lievemente più alti), per cui credo che con un setup "ad hoc" ridurresti di molto quella sensazione di affaticamento! La mia suona praticamente... da sola!  :laughing:

Nulla da fare, invece, sulla questione schiena... le 335-style sono chitarre che "vestono" e che pesano, non c'è proprio rimedio a meno di optare per una ES330 (o per la più economica Epiphone Casino), che sono internamente vuote ed a confronto sono dei fuscelli!  :etvoila:

Beh io ormai è un po' che ho la Valentine a cui si è aggiunta la Luke, sono infatuato da tempo si è vero  :laughing:

Non ho pensato a portare la Yamaha a fare un setup perché, a fronte di una grandissima pulizia con zero ronzii lungo tutto il manico, ha una action davvero bassa ed è molto morbida.
L'aspetto che più mi stanca la mano sinistra è la sezione del manico, non è proprio un fuscello, e lì non c'è granché da fare, così come il peso.
Le dimensioni invece mi piacciono, ho un grosso guaio alla spalla destra e il supporto che mi dà il suo body mi agevola.

Con il mio sassofonista ci stiamo divindendo le parti di Strasbourg / St. Denis, che prevederebbe 2 fiati, e con la Yamaha, un overdrive e pickup al ponte un pelo chiuso, un pochino di tremolo, viene proprio bello.
E' uno strumento che trovo straordinario, mi costa fatica però, quello è il problema.
Ma ha un suono incantevole.
Ho avuto in passato una 339 Custom Shop con 57+, il manico era molto più piccolo e da quel punto di vista mi son trovato meglio, ma non sono stato rapito dai suoi suoni come mi è successo con questa SA2200.
Anche qui forse è suggestione, a volte quando provi due cose una affianco all'altra, e non a distanza di tempo, ti rendi conto che si tratta sempre di sfumature, però ho un ricordo della Gibson molto distante da questa Yamaha.

Grand Funk

Riguardo la bravura del chitarrista ormai è " storia " risaputa, perciò, non aggiungo altro.......  :inchino:

Personalmente preferisco la traccia suonata con la Yamaha SA2200 ( le ho ascoltate tutte più volte ) trovo il suono più equilibrato, cioè, la gamma delle frequenze bassi, medi e acuti la sento omogenea, appunto, equilibrata, trovo bellissimo il suono dei cantini.....  :sbavv:
Quella che piace meno è la Gibson ES 345 troppo mediosa......  :nea:

Grazie per lo stupendo topic  :thanks:

:goodpost:

Bebbo

 :luvi: :luvi:

Grazie molte Luvi ma anche grazie a tutti quanti! Thread fantastico

Io invece le orecchie prosciuttate per forza di cose ancora le ho, quindi ascoltare i suoni e leggere i vostri commenti mi aiuta parecchio per contestualizzare il tutto. Credo sarà un esercizio che ripeterò parecchie volte. Grazie!


Vu-meter

Riascoltate MOLTE volte ... ( :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:) : la 345 ..  :sbavv: :sbavv: :sbavv: :sconvolto: :sconvolto:
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robland

Allora, ho  ascoltato i file audio senza leggere nessun commento e senza leggere i nomi delle chitarre impiegate. Ed ho individuato le mie preferite: ultima e penultima.
Poi ho riascoltato tutto vedendo a cosa corrispondevano.
Premesso che hanno tutte un suono assai gradevole, dico che preferisco il suono ES175 e subito dopo la 345, che trovo più distintivo di altri e più affascinante.
Incredibile quanto sia netta la differenza tra il lotto Yamaha e le Gibson. Non immaginavo.

luvi

Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 11:15 AM
Non ho pensato a portare la Yamaha a fare un setup perché, a fronte di una grandissima pulizia con zero ronzii lungo tutto il manico, ha una action davvero bassa ed è molto morbida.
L'aspetto che più mi stanca la mano sinistra è la sezione del manico, non è proprio un fuscello, e lì non c'è granché da fare, così come il peso.
Le dimensioni invece mi piacciono, ho un grosso guaio alla spalla destra e il supporto che mi dà il suo body mi agevola.

Scusami, non avevo capito che la motivazione era altra... E' che io dal punto di vista dei manici confesso di essere di bocca molto buona... sono abituato da sempre a "smanicare" su strumenti molto diversi tra loro e a parte l'action alta che non sopporto, non mi pongo praticamente altri problemi...
L'unico strumento che in tutta la vita ho dovuto abbandonare a causa del manico è stata una Gibson "Tal Farlow" (timbricamente meravigliosa), che a causa della larghezza particolarmente fuori standard del capotasto (eh... le signature...) mi stressava la mano (che è piccola) in maniera insopportabile.

Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 11:15 AM
Ho avuto in passato una 339 Custom Shop con 57+, il manico era molto più piccolo e da quel punto di vista mi son trovato meglio, ma non sono stato rapito dai suoi suoni come mi è successo con questa SA2200.
Anche qui forse è suggestione, a volte quando provi due cose una affianco all'altra, e non a distanza di tempo, ti rendi conto che si tratta sempre di sfumature, però ho un ricordo della Gibson molto distante da questa Yamaha.

La 339 riduce in effetti non di poco la componente semiacustica, avvicinandosi di più ad una solidbody... poi di mezzo ci sono sempre i gusti e quel che si cerca da un determinato strumento. In fondo ognuno di noi cerca un equilibrio che è personale e scarsamente generalizzabile.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

luvi

Citazione di: Grand Funk il 10 Marzo, 2020, 11:32 AM
Quella che piace meno è la Gibson ES 345 troppo mediosa......  :nea:

Ecco, come dicevo in risposta a Gian.luca: i gusti!!  :D

La componente nasale della ES345, di "metheniana" memoria, è proprio ciò che me la rende una scelta preferenziale nei contesti da suono "jazz".
Equilibrio diverso rispetto alle giapponesi (solo la SA700 è fuori dal coro, fantastica in ogni caso), che viceversa preferisco in altre situazioni: ad esempio nello smooth jazz oppure usate con l'overdrive.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Citazione di: robland il 10 Marzo, 2020, 11:48 AM
...
Incredibile quanto sia netta la differenza tra il lotto Yamaha e le Gibson. Non immaginavo.

Io trovo incredibile che tu possa trovare incredibile la differenza tra le Gibson e le yamaha, alle mie orecchie sono proprio piccoli particolari che non sentirei mai in contesti meno "chirurgici" :etvoila:

luvi

Citazione di: Vu-meter il 10 Marzo, 2020, 11:42 AM
Riascoltate MOLTE volte ... ( :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:) : la 345 ..  :sbavv: :sbavv: :sbavv: :sconvolto: :sconvolto:

Onestamente: è un punto fermo, non potrei venderla se non per scambiarla con una identica il cui suono per qualche ragione mi piaccia di più (e che fino ad ora non ho avuto occasione di trovare)! :yeepy:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


luvi

Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 12:02 PM
Io trovo incredibile che tu possa trovare incredibile la differenza tra le Gibson e le yamaha, alle mie orecchie sono proprio piccoli particolari che non sentirei mai in contesti meno "chirurgici" :etvoila:

Sono davvero differenze minime, in effetti... al punto che sono stato a lungo combattuto sull'eventualità di suonare le sole chitarre, senza contesto musicale, per agevolarne la percezione!

E' però anche vero che si può individuare un carattere comune a molte chitarre giapponesi, tendenzialmente più aggressive in alto e meno spesse in basso rispetto alle cugine americane: manca loro proprio quella particolare nasalità sulle medio-basse che in più d'uno avete già notato.
Fa eccezione la Yamaha SA700, che appartiene ad una vecchia serie degli anni '70, fuori produzione da tempo e timbricamente più "americana", la cui esportazione non per niente Gibson cercò di bloccare arrivando ad un accordo per la distribuzione sul solo mercato giapponese.
La limitazione cessò con l'uscita della più recente serie 2000 (SA2000/SA2100,SA2200), che introdusse finiture e caratteristiche timbriche diverse, incluse le tastiere in ebano ed i pickup splittabili...  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

robland

Citazione di: Gian.luca il 10 Marzo, 2020, 12:02 PM
Citazione di: robland il 10 Marzo, 2020, 11:48 AM
...
Incredibile quanto sia netta la differenza tra il lotto Yamaha e le Gibson. Non immaginavo.

Io trovo incredibile che tu possa trovare incredibile la differenza tra le Gibson e le yamaha, alle mie orecchie sono proprio piccoli particolari che non sentirei mai in contesti meno "chirurgici" :etvoila:

Pensa che ho messo il file audio in cuffia mentre camminavo per strada. Ho lasciato scorrere la musica senza neanche contare il numero delle chitarre. Eppure l'ultima mi sono accorto subito quanto staccasse le altre.

Eppure continuo a pensare di essere uditivamente sottodotato.

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