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Aperto da Vu-meter, 18 Dicembre, 2017, 07:41 AM

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Elliott

deelB elberT...
deelB elberT!?!
deelB elberT!!!

...non succede nulla Vu, lassa sta'   :nea:

AlbertoDP

Citazione di: Vu-meter il 18 Dicembre, 2017, 01:43 PM
Citazione di: AlbertoDP il 18 Dicembre, 2017, 12:31 PM
Citazione di: Vu-meter il 18 Dicembre, 2017, 10:55 AM

Perchè con il volume al massimo, la dinamica ne guadagna. Preferisco, se possibile, tenere aperto il volume almeno a 9 o 9.5 e, sempre se possibile, ottenere quello che sento in termini di EQ con il volume a 7/8.

Chissà se sono riuscito a spiegarmi ...  :-\

Vu, un pot da 500% a 8, e uno che mi da lo stesso effetto a 10, suonano esattamente uguali  ::) Non c'è alcuna differenza in dinamica o altro. la differenza che ti pare di sentire è semplicemente un effetto del diverso volume di uscita  :etvoila:

Aspetta eh , che sono andato a mangiare con i colleghi e il Pinot ha leggermente confuso le mie percezioni ... se ho capito bene, stai dicendo che il cambio pot non serve ( cioè la cosa suggerita da Cocco ) perchè in realtà l'effetto di differenza di dinamica che riscontro tra un volume a 7 ed uno a 10 è qualcosa che non ha a che vedere con il pot ma con l'uscita dell'ampli ?

Se è così, lo avevo intuito ma non sapevo se crederci.  :sarcastic:

Comunque mi avete dato dei consigli preziosi.
Cercherò , nei prossimi giorni di fare dei test perchè ho un suono di riferimento che vorrei raggiungere e non sono molto lontano, in verità.

Il suggerimento di Cocco è giusto se, per comodità, vuoi ottenere l'effetto de tuo pot a 8 con uno che tieni a 10. Ma ciò non ha alcuna influenza dulla dinamica (e non credo che lui intendesse dirti che lo ha  ::))



AlbertoDP

Citazione di: Elliott il 18 Dicembre, 2017, 01:51 PM
deelB elberT...
deelB elberT!?!
deelB elberT!!!

...non succede nulla Vu, lassa sta'   :nea:

:laughing:

coccoslash

Citazione di: AlbertoDP il 18 Dicembre, 2017, 02:05 PM
Citazione di: Vu-meter il 18 Dicembre, 2017, 01:43 PM
Citazione di: AlbertoDP il 18 Dicembre, 2017, 12:31 PM
Citazione di: Vu-meter il 18 Dicembre, 2017, 10:55 AM

Perchè con il volume al massimo, la dinamica ne guadagna. Preferisco, se possibile, tenere aperto il volume almeno a 9 o 9.5 e, sempre se possibile, ottenere quello che sento in termini di EQ con il volume a 7/8.

Chissà se sono riuscito a spiegarmi ...  :-\

Vu, un pot da 500% a 8, e uno che mi da lo stesso effetto a 10, suonano esattamente uguali  ::) Non c'è alcuna differenza in dinamica o altro. la differenza che ti pare di sentire è semplicemente un effetto del diverso volume di uscita  :etvoila:

Aspetta eh , che sono andato a mangiare con i colleghi e il Pinot ha leggermente confuso le mie percezioni ... se ho capito bene, stai dicendo che il cambio pot non serve ( cioè la cosa suggerita da Cocco ) perchè in realtà l'effetto di differenza di dinamica che riscontro tra un volume a 7 ed uno a 10 è qualcosa che non ha a che vedere con il pot ma con l'uscita dell'ampli ?

Se è così, lo avevo intuito ma non sapevo se crederci.  :sarcastic:

Comunque mi avete dato dei consigli preziosi.
Cercherò , nei prossimi giorni di fare dei test perchè ho un suono di riferimento che vorrei raggiungere e non sono molto lontano, in verità.

Il suggerimento di Cocco è giusto se, per comodità, vuoi ottenere l'effetto de tuo pot a 8 con uno che tieni a 10. Ma ciò non ha alcuna influenza dulla dinamica (e non credo che lui intendesse dirti che lo ha  ::))

Precisamente  :quotone:
"Si sapis, sis apis"

luvi

L'esigenza di Vu è tipica di chi suona jazz ed in questo contesto musicale ama (come anche il sottoscritto) il suono della chitarra morbido e rotondo...
Buona parte del sound del quale parliamo si può ottenere a partire dal plettro "giusto", il cui materiale, spessore e profilo uniti ad una angolazione "ad hoc" sulle corde provvedono ampiamente a determinare l'attacco impoverito delle armoniche più alte e bombato sulle medio-basse, quel suono "di pancia" che pare venire da una cassa vuota anche se in effetti si sta suonando su una solidbody...
Indubbiamente, se la parte "meccanica" è più semplice (un classico plettro un po' spesso unito alla plettrata tradizionale) i controlli del circuito passivo della chitarra vengono molto in aiuto.
Più che sul delicato effetto capacitivo del controllo di volume portato a meno di 10, focalizzerei l'attenzione sul controllo di tono, la cui azione copre il precedente, essendo più profonda ed estesa rispetto ad esso.
Replicare la resa del tono chiuso è molto semplice e personalmente ho implementato tale condizione su più d'una delle mie chitarre.
Dopo aver misurato il valore di resistenza del potenziometro del tono regolato fino ad ottenere il sound che si vuole, occorre semplicemente realizzare una sorta di secondo controllo di tono fisso, escludibile/includibile con un miniswitch (SPDT).
In pratica si salderà l'uscita del pickup dal pot di volume all'ingresso del miniswitch.
Ad un'uscita di questo collegheremo in serie una resistenza di valore il più possibile approssimato a quello misurato in precedenza sul potenziometro ed il classico condensatore da 22nF (o superiore) che va a terra.
All'uscita rimanente del miniswitch potremo collegare il normale circuito preesistente del controllo di tono.
Quando lo switch inserirà la resistenza + condensatore, il tono risulterà chiuso istantaneamente e precisamente di quanto lo vogliamo.  :D
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

AlbertoDP

Citazione di: luvi il 18 Dicembre, 2017, 03:48 PM
L'esigenza di Vu è tipica di chi suona jazz ed in questo contesto musicale ama (come anche il sottoscritto) il suono della chitarra morbido e rotondo...
Buona parte del sound del quale parliamo si può ottenere a partire dal plettro "giusto", il cui materiale, spessore e profilo uniti ad una angolazione "ad hoc" sulle corde provvedono ampiamente a determinare l'attacco impoverito delle armoniche più alte e bombato sulle medio-basse, quel suono "di pancia" che pare venire da una cassa vuota anche se in effetti si sta suonando su una solidbody...
Indubbiamente, se la parte "meccanica" è più semplice (un classico plettro un po' spesso unito alla plettrata tradizionale) i controlli del circuito passivo della chitarra vengono molto in aiuto.
Più che sul delicato effetto capacitivo del controllo di volume portato a meno di 10, focalizzerei l'attenzione sul controllo di tono, la cui azione copre il precedente, essendo più profonda ed estesa rispetto ad esso.
Replicare la resa del tono chiuso è molto semplice e personalmente ho implementato tale condizione su più d'una delle mie chitarre.
Dopo aver misurato il valore di resistenza del potenziometro del tono regolato fino ad ottenere il sound che si vuole, occorre semplicemente realizzare una sorta di secondo controllo di tono fisso, escludibile/includibile con un miniswitch (SPDT).
In pratica si salderà l'uscita del pickup dal pot di volume all'ingresso del miniswitch.
Ad un'uscita di questo collegheremo in serie una resistenza di valore il più possibile approssimato a quello misurato in precedenza sul potenziometro ed il classico condensatore da 22nF (o superiore) che va a terra.
All'uscita rimanente del miniswitch potremo collegare il normale circuito preesistente del controllo di tono.
Quando lo switch inserirà la resistenza + condensatore, il tono risulterà chiuso istantaneamente e precisamente di quanto lo vogliamo.  :D

Bella soluzione  :reallygood:

Vu-meter

Citazione di: luvi il 18 Dicembre, 2017, 03:48 PM
L'esigenza di Vu è tipica di chi suona jazz ed in questo contesto musicale ama (come anche il sottoscritto) il suono della chitarra morbido e rotondo...
Buona parte del sound del quale parliamo si può ottenere a partire dal plettro "giusto", il cui materiale, spessore e profilo uniti ad una angolazione "ad hoc" sulle corde provvedono ampiamente a determinare l'attacco impoverito delle armoniche più alte e bombato sulle medio-basse, quel suono "di pancia" che pare venire da una cassa vuota anche se in effetti si sta suonando su una solidbody...
Indubbiamente, se la parte "meccanica" è più semplice (un classico plettro un po' spesso unito alla plettrata tradizionale) i controlli del circuito passivo della chitarra vengono molto in aiuto.
Più che sul delicato effetto capacitivo del controllo di volume portato a meno di 10, focalizzerei l'attenzione sul controllo di tono, la cui azione copre il precedente, essendo più profonda ed estesa rispetto ad esso.
Replicare la resa del tono chiuso è molto semplice e personalmente ho implementato tale condizione su più d'una delle mie chitarre.
Dopo aver misurato il valore di resistenza del potenziometro del tono regolato fino ad ottenere il sound che si vuole, occorre semplicemente realizzare una sorta di secondo controllo di tono fisso, escludibile/includibile con un miniswitch (SPDT).
In pratica si salderà l'uscita del pickup dal pot di volume all'ingresso del miniswitch.
Ad un'uscita di questo collegheremo in serie una resistenza di valore il più possibile approssimato a quello misurato in precedenza sul potenziometro ed il classico condensatore da 22nF (o superiore) che va a terra.
All'uscita rimanente del miniswitch potremo collegare il normale circuito preesistente del controllo di tono.
Quando lo switch inserirà la resistenza + condensatore, il tono risulterà chiuso istantaneamente e precisamente di quanto lo vogliamo.  :D


Galattico !!!!!  :bravo2:  :goodpost:

:thanks:
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Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robemazzoli

Ho provato a seguire il ragionamento e mi son perso più di una volta, in particolarmodo quando si è entrati nei dettagli tecnici, e riconosco ivi i miei notevoli limiti.

L'esigenza sarebbe poter calibrare al volo un taglio di frequenza determinato lasciando il volume al massimo?

Una sorta di mediazione tra massimo output del magnete e ammorbidimento dell'attacco per mezzo del tono?

Ho compreso?
Grazie e scusatemi.
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Vu-meter

Citazione di: robemazzoli il 18 Dicembre, 2017, 09:30 PM
Ho provato a seguire il ragionamento e mi son perso più di una volta, in particolarmodo quando si è entrati nei dettagli tecnici, e riconosco ivi i miei notevoli limiti.

L'esigenza sarebbe poter calibrare al volo un taglio di frequenza determinato lasciando il volume al massimo?

Una sorta di mediazione tra massimo output del magnete e ammorbidimento dell'attacco per mezzo del tono?

Ho compreso?
Grazie e scusatemi.

Si, direi che hai capito ma nel mio caso, ho il tono gia parecchio strozzato (a 1) e chiuderlo ulteriormente non genera i risultati cercati.
Cercavo di capire cosa accade alla equalizzazione quando abbasso il volume... è un puro taglio degli alti o c'è qualcos'altro?



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robemazzoli

Beh, col tono a 1, quindi pressoché chiuso, le possibilità timbriche sono "estremizzate" e comprendo la insufficienza a rendere nelle diverse parti del playing..

O perlomeno intuisco un suono adatto alle ritmiche in 4 (vedi jim hall) e poco effiace nei temi e nella solistica. Mi riferisco alla presenza timbrica nel mix degli strumenti, che magari in chitarra sola può avere il suo fascino.

Col tono chiuso il suono si impasta ed esce poco nel mix complessivo se si deve "cantare".

Per rispondere alla tua domanda, agendo sul volume, si "acusticizza" lo strumento, si tagliano le frequenze "sgradevoli  per l'attufato" ma, a mio parere, si perde in gain e in sustain.

La mia esperienza mi fa dire che un mix gestionale tra tono e volume può essere la strada più semplice x individuare una mediazione.

Però direi che (e forse qui è colpa della mia disattenziome) conoscere che tipo di chitarra, pups e ampli vengono presi in considerazione in tale ricerca sonora è imprescindibile.

:etvoila:
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

robemazzoli

E... il tema del plettro sollevato da Luvi è piuttosto importante...

Sul pedale di Fidel, che dire, parrebbe un suggerimento interessante, però va provato come sempre...
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"


Vu-meter

Citazione di: Fidelcaster il 18 Dicembre, 2017, 09:42 PM
OKKO FX | VARIABLE INPUT BUFFER


Uhm... non ho capito come questo pedale possa agire a mio favore..  :sorry:

Stavo pensando anche a un pedale volume passivo...  :-\
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Vu-meter

Citazione di: robemazzoli il 18 Dicembre, 2017, 09:57 PM

Però direi che (e forse qui è colpa della mia disattenziome) conoscere che tipo di chitarra, pups e ampli vengono presi in considerazione in tale ricerca sonora è imprescindibile.

:etvoila:

Ibanez JSM 10 (ma anche tutte le altre, solid body ed hollow body) e Roland JC , ma anche Fender Bassman.

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