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Solid Body: il legno influisce sul suono ? Come ?

Aperto da Vu-meter, 29 Marzo, 2014, 05:16 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fidelcaster

:ditanaso:

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



luvi

Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

AlbertoDP

Citazione di: Fidelcaster il 14 Maggio, 2018, 05:20 PM
In arrivo le chitarre in bambù, i panda non ce ne vogliano: Is bamboo the future of sustainable guitar-building? | MusicRadar

Avevo postato le chitarre di Jean-Yves Alquier tempo fa, a me sono sempre piaciute, perlomeno a vederle  ::)

p.s. lì scrivono che è la prima, ma ne ho viste altre su fb già in passato. Ma forse, per fare pubblicità, fa comodo far credere così  :laughing:

Elliott

Citazione di: Fidelcaster il 14 Maggio, 2018, 05:20 PM
In arrivo le chitarre in bambù, i panda non ce ne vogliano

I panda si nutrono di germogli di bambù. Il motivo per cui il Panda è a rischio estinzione è dovuta alla scarsità di germogli di bambù, che i nativi del luogo mangiano in gran quantità, specialmente come contorno di panda al forno.  :D


E mo' ci fanno pure le chitarre?

Fidelcaster

Citazione di: Elliott il 14 Maggio, 2018, 05:44 PM
Citazione di: Fidelcaster il 14 Maggio, 2018, 05:20 PM
In arrivo le chitarre in bambù, i panda non ce ne vogliano

I panda si nutrono di germogli di bambù.

Lo sapevo che qualcuno l'avrebbe puntualizzato!  :D
:ditanaso:

Fidelcaster

Che poi non è manco vero!  :eeek:

Citazione di: http://wwf.panda.org/knowledge_hub/endangered_species/giant_panda/panda/what_do_pandas_they_eat/
A panda's daily diet consists almost entirely of the leaves, stems and shoots of various bamboo species
:ditanaso:


Santi

Riuppo la discussione.
Ieri ho sostituito i pickup della mia telecaster e mi sono interrogato su alcune cose.

Non parlerò di legno in sé, ma di tutto il "sistema-chitarra" (ponte, tasti, capotasto, elettronica ecc.).

La mia è solo un'opinione personale filtrata dal mio cervello, dalle mie orecchie e la mia psicoacustica. Inoltre mi baso solo sulle chitarre che ho avuto e con cui ho sperimentato diversi pickup, che non sono molte. Come tale va presa.
Non voglio dare considerazioni generali, vi dico solo quello che vale per me e per le mie chitarre.

Sulle mie chitarte ho fatto moltissimi cambi di pickup.
Ho provato di tutto. Ogni configurazione possibile, pickup cheap, industriali e anche artigianali e "boutique".

Per quello che ho percepito io, il pickup determina la "pasta sonora" dello strumento. Suono più o meno grosso, con più o meno volume, con più o meno dinamica, la curva di eq ecc.
Però, nonostante i molteplici cambi di magneti, ci sono caratteristiche che le chitarte mantengono e "impongono" sul suono.

Per esempio la mia telecaster ha sempre un attacco micidiale (in senso buono) e una grande definizione della nota. E questo sia che io ci metta un singolo "vintage style", che uno più spinto o un mini-humbucker.
Ma non solo. Ci sono tante altre piccole caratteristiche sonore che, però, faccio fatica a descrivere. Per esempio, a parità di pickup e di componenti elettronici, ho percepito un diverso comportamento del suono in distorsione. Perdonatemi se uso termini in modo improprio, ma è come se la distorsione armonica fosse leggermente diversa tra i due strumenti.

Quindi, per quanto la voce grossa sul timbro amplificato (quello che arriva all'ascoltatore più che all'esecutore) la faccia il pickup, questo arriva fino a un certo punto. Il resto lo fa il sistema-chitarra di cui parlavo in premessa.

Ribadisco che queste sono mie idee filtrate dai miei bias cognitivi e dalla mia personale esperienza. Non pretendo che valgano per altri e non mi stupirei se, grafici alla mano, arrivasse un tecnico a dirmi "guarda che i grafici dicono diversamente". Può benissimo essere che le mie sensazioni dipendano anche dal fatto di suonare inconsciamente in modo diverso a seconda del pickup utilizzato.
Però questo è quello che sento e non posso far finta di nulla  ::)


luvi

Citazione di: Santi il 07 Marzo, 2020, 05:43 PM
Riuppo la discussione.
Ieri ho sostituito i pickup della mia telecaster e mi sono interrogato su alcune cose.

Non parlerò di legno in sé, ma di tutto il "sistema-chitarra" (ponte, tasti, capotasto, elettronica ecc.).

Di prove e di analisi con strumenti da laboratorio su queste questioni ne ho fatte fino a scoppiare...
Alla luce di tutti i risultati ottenuti mi pare che la tua analisi sia sostanzialmente corretta.

Come hai sostanzialmente rilevato esistono due ordini di caratteristiche:

- un primo ordine legato alle caratteristiche della vibrazione della corda (attacco, sustain ed eventuali carenze/eccedenze in qualche area dello spettro sonoro) che sono determinate dal "sistema-strumento" e che il pickup può soltanto riproporre, peggiorare (se è di scarsa qualità) o modificare nell'equilibrio originario.

- un secondo ordine legato più direttamente alle caratteristiche peculiari del pickup (posizionamento lungo il diapason, picco di risonanza, ampiezza e caratterizzazione dello spettro sonoro, complessità del segnale creato, efficienza e sensibilità alle variazioni delle caratteristiche della corda stessa)

All'interno di questo quadro tentare di isolare l'influenza specifica di ogni singolo componente è sostanzialmente tempo perso perché gli elementi interagiscono tutti tra loro in modo complesso, una volta che lo strumento è assemblato (ed è del tutto illusorio pensare di poter determinare tali interazioni a priori).

Quando poi si ha a che fare con materiali di tipo organico (come il legno) qualunque generalizzazione deve fare necessariamente i conti con la grande variabilità delle caratteristiche strutturali di ogni singola parte impiegata.
L'unica valutazione che non porti fuori strada è quella che riguarda la rigidità: data la struttura di uno strumento a corpo solido (sostanzialmente un supporto per le corde), maggiore è la rigidità e maggiore è la possibilità che le corde hanno di vibrare liberamente e a lungo, mantenendo buoni livelli di ricchezza e complessità delle componenti armoniche più deboli.

Più che di singole essenze è quindi opportuno parlare di legni rigidi e stabili con particolare attenzione rivolta al manico, che data la prevalente percentuale di elasticità è la parte che maggiormente può influenzare il comportamento della corda.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

luvi

Citazione di: Elliott il 07 Marzo, 2020, 05:46 PM
Prova a leggere questa discussione

Ho provato a riproporne qui alcuni concetti con taglio appena differente... sperando possa essere utile...  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Santi

Citazione di: luvi il 07 Marzo, 2020, 06:53 PM
Citazione di: Elliott il 07 Marzo, 2020, 05:46 PM
Prova a leggere questa discussione

Ho provato a riproporne qui alcuni concetti con taglio appena differente... sperando possa essere utile...  ::)

Mi era sfuggita! Vado a leggermela  ::)

Santi

Citazione di: luvi il 07 Marzo, 2020, 06:49 PM
Citazione di: Santi il 07 Marzo, 2020, 05:43 PM
Riuppo la discussione.
Ieri ho sostituito i pickup della mia telecaster e mi sono interrogato su alcune cose.

Non parlerò di legno in sé, ma di tutto il "sistema-chitarra" (ponte, tasti, capotasto, elettronica ecc.).

Di prove e di analisi con strumenti da laboratorio su queste questioni ne ho fatte fino a scoppiare...
Alla luce di tutti i risultati ottenuti mi pare che la tua analisi sia sostanzialmente corretta.

Come hai sostanzialmente rilevato esistono due ordini di caratteristiche:

- un primo ordine legato alle caratteristiche della vibrazione della corda (attacco, sustain ed eventuali carenze/eccedenze in qualche area dello spettro sonoro) che sono determinate dal "sistema-strumento" e che il pickup può soltanto riproporre, peggiorare (se è di scarsa qualità) o modificare nell'equilibrio originario.

- un secondo ordine legato più direttamente alle caratteristiche peculiari del pickup (posizionamento lungo il diapason, picco di risonanza, ampiezza e caratterizzazione dello spettro sonoro, complessità del segnale creato, efficienza e sensibilità alle variazioni delle caratteristiche della corda stessa)

All'interno di questo quadro tentare di isolare l'influenza specifica di ogni singolo componente è sostanzialmente tempo perso perché gli elementi interagiscono tutti tra loro in modo complesso, una volta che lo strumento è assemblato (ed è del tutto illusorio pensare di poter determinare tali interazioni a priori).

Quando poi si ha a che fare con materiali di tipo organico (come il legno) qualunque generalizzazione deve fare necessariamente i conti con la grande variabilità delle caratteristiche strutturali di ogni singola parte impiegata.
L'unica valutazione che non porti fuori strada è quella che riguarda la rigidità: data la struttura di uno strumento a corpo solido (sostanzialmente un supporto per le corde), maggiore è la rigidità e maggiore è la possibilità che le corde hanno di vibrare liberamente e a lungo, mantenendo buoni livelli di ricchezza e complessità delle componenti armoniche più deboli.

Più che di singole essenze è quindi opportuno parlare di legni rigidi e stabili con particolare attenzione rivolta al manico, che data la prevalente percentuale di elasticità è la parte che maggiormente può influenzare il comportamento della corda.  ::)

Grazie Luvi!
In effetti, nei miei (pur molto rudimentali) esperimenti, ero arrivato alla conclusione che fosse impossibile determinare l'influenza di un singolo conponente sul suono.
Per dire, quando sulle chitarre ho cambiato il ponte (W Mr. Mastery!) ho notato un incremento di sustain (di quello son sicuro) e qualcosa è cambiato anche nel suono. Mi è parso diventasse più "a fuoco". Ma non so quanto dipendesse dal ponte  e dal cambio corde, dal setup ecc.

Poi non dimentichiamo che le neuroscienze hanno dimostrato che la memoria uditiva è una delle più labili. Benché il suono che arriva a chi ascolta sia ciò che conta davvero, forse, paradossalmente, l'orecchio è proprio il "peggior" strumento per misurare queste sfumature.

Infine sono certo che ci sia una componente psicoacustica.
Su una chitarra ho fatto montare dei tasti jumbo in acciaio, quando prima montavo tasti tipo vintage. Ho percepito un incremento nell'attacco e forse un leggero "shelf" sulle alte frequenze, ma sicuramente la maggior suonabilità e il diverso feel dei tasti sotto le dita hanno modificato inconsciamente il mio playing, che è forse l'elemento che maggiormente incide sul suono, alla fin fine.


luvi

Citazione di: Santi il 08 Marzo, 2020, 09:03 AM
Poi non dimentichiamo che le neuroscienze hanno dimostrato che la memoria uditiva è una delle più labili. Benché il suono che arriva a chi ascolta sia ciò che conta davvero, forse, paradossalmente, l'orecchio è proprio il "peggior" strumento per misurare queste sfumature.

Hai centrato uno dei punti fondamentali, un pilastro nell'approccio corretto a qeusti fenomeni.
Nella valutazione di ciò che attiene alle nostre passioni siamo completamente soggiogati dalle nostre aspettative ed emozioni, per poter garantire il minimo di obiettività necessaria a formulare giudizi.
Ecco perché in questi campi più che in altri è d'obbligo affidarsi alle misure di laboratorio, le uniche che non parteggiano per alcuna tesi da confermare o confutare e che hanno memoria indelebile per confrontare con distacco i risultati ottenuti prima e dopo una modifica.

Citazione di: Santi il 08 Marzo, 2020, 09:03 AM
Infine sono certo che ci sia una componente psicoacustica.
Su una chitarra ho fatto montare dei tasti jumbo in acciaio, quando prima montavo tasti tipo vintage. Ho percepito un incremento nell'attacco e forse un leggero "shelf" sulle alte frequenze, ma sicuramente la maggior suonabilità e il diverso feel dei tasti sotto le dita hanno modificato inconsciamente il mio playing, che è forse l'elemento che maggiormente incide sul suono, alla fin fine.

Certamente ed anche per i motivi di cui sopra...

C'è anche una condizione psiocologica che si crea prima ancora di valutare il sound: lo strumento e le modifiche che ad esso apportiamo ci creano delle aspettative che condizionano a priori il nostro approccio emotivo e di conseguenza l'intenzione con la quale suoniamo!

Uno strumento dal look vintage tende a far immedesimare il suo proprietario nel tentare di suonare in modo coerente anche se è stato reliccato da lui stesso il giorno prima, è una sorta di auto-suggestione.

Non è affatto detto che qualunque Strato pre-CBS da 30.000 euro suoni sistematicamente meglio di una da 1400 euro di produzione recente, ma è certo che porrà chi la imbraccia estasiato nella condizione di voler suonare meglio del solito!  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Vu-meter

Citazione di: luvi il 08 Marzo, 2020, 12:19 PM

Non è affatto detto che qualunque Strato pre-CBS da 30.000 euro suoni sistematicamente meglio di una da 1400 euro di produzione recente, ma è certo che porrà chi la imbraccia estasiato nella condizione di voler suonare meglio del solito!  ::)


:goodpost:  :bravo2: :bravo2: :bravo2:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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