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Il tipo di chitarra elettrica è legato ad un genere musicale?

Aperto da febiuzz, 14 Aprile, 2021, 09:13 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Max Maz

Citazione di: luvi il 15 Aprile, 2021, 10:29 AM
Citazione di: johnny il 15 Aprile, 2021, 09:23 AM
Era proprio quello che intendevo. Il mio discorso era che oltre al pickup, sul clean senti anche la differenza di legni, forma e costruzione.

Per la natura stessa del segnale che si viene a creare qualsiasi tipo di differenza, tranne la "spinta" che uno strumento produce e la sua capacità di restare più o meno nitido specie sulle basse frequenze, la si può apprezzare soltanto in condizioni di clean o di lieve crunch. Per questo motivo ho imparato negli anni a cestinare al primo ascolto qualsiasi demo che preveda prove di uno o più strumenti (e ce ne sono a decine) effettuate esclusivamente in distorsione.

Sgombrato il campo da tutto ciò, il discorso si attorciglia una volta di più sull'annosa diatriba "quanto contano legni, pickup e quant'altro nella determinazione del suono dello strumento", discussione già ampiamente affrontata e dai risvolti il più delle volte sterili in quanto le opinioni personali dettate dalle "sensazioni" contraddicono puntualmente (oppure confermano, a seconda di chi le esprime) le leggi fisiche che determinano in modo semplice ed inequivocabile i fenomeni coinvolti.

Sintetizzo ancora una volta quel che la realtà fisica impone e cioè che in uno strumento a corpo solido la lunghezza del diapason, il posizionamento del pickup lungo di esso e le caratteristiche costruttive del pickup sono gli elementi che da soli creano già il suono tipico di una Strato o di una Tele piuttosto che quello di una Les Paul.

Questo significa che il pickup è l'unico elemento in gioco? Certamente no (ne ho già messi in campo altri due estremamente importanti...)!

Essendo il pickup sordo ad ogni altro tipo di segnale che possa propagarsi in ambiente (o attraverso il nostro corpo, mentre imbracciamo lo strumento) l'influenza che lo strumento esercita nel suo insieme (sostanzialmente indivisibile in componenti singole come legni/ponte/capotasto ecc. perché tutte interagenti tra loro secondo schemi non sempre lineari) avviene in modo mediato, nei confronti della vibrazione della corda e in misura di entità ridotta.

Si tratta tra  l'altro di un'influenza di tipo "passivo" (cioè solamente a perdere) e dipende in buona sostanza dalla rigidità dell'intero sistema.

Il materiale solido distante dalle corde o dal loro punto di appoggio ha influenza pressoché nulla sul comportamento della corda stessa: ecco perché la forma del body fa parte degli elementi del tutto liberi di essere modificati a piacere, perfino quasi del tutto eliminati come era solito fare John Mayall sugli strumenti che si portava in tour!  :laughing:

Forme, strutture, sistemi costruttivi, tutto concorre a rendere uno strumento più o meno comodo e suonabile... legni, palette, leghe metalliche, tutto concorre alla stabilità complessiva e alla qualità della costruzione: differenze esistenti, dunque, ma anche estremamente esili rispetto allo "sconquasso" che anche il solo circuito passivo di volume e tono presente sullo strumento sia in grado di creare nei confronti del debole segnale generato elettromagneticamente.

Provate a vedere quel che succede con un analizzatore di spettro e non avrete altre domande da porvi a riguardo!

Quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare e continuiamo a suonare questi magnifici "oggetti di falegnameria artistica"!  :D

P.S. mi sono accorto dopo tanto scrivere di non aver risposto alla domanda originaria del post...  :sarcastic:
Credo anch'io che a parte casi limite nei quali l'impostazione dello strumento renda impossibili certe tecniche esecutive, si possa impiegare, ovviamente con pro e contro, qualsiasi solidbody in qualsiasi genere musicale.

Ammiro la tua competenza Luca e ti sono grato ogni volta che ce la regali.

Temo a noi chitarrai piaccia così tanto immaginare di portare  i nostri strumenti  allo stato dell'arte mettendo troppo spesso in secondo piano che la fetta più grande, quella più gustosa e succulenta, è a carico del nostro contributo di conoscenza, gusto e fantasia. Niente che si possa acquistare. :mypleasure:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Elliott



robland

Citazione di: febiuzz il 14 Aprile, 2021, 09:13 PM
http://www.youtube.com/watch?v=/LQkGaKw7UC4
Questo video mi ha provocato questa domanda che volevo porvi? Il tipo di chitarra elettrica è legato ad un genere musicale?
Siamo sicuri che con una semiacustica si fa jazz, con una Telecaster country, ecc....
Voi che ne pensate?
Siamo noi che imbracciando chitarre diverse suoniamo generi musicali diversi?

Affronto l'argomento in modo un po' diverso, uscendo un po' fuori tema ma neanche tantissimo.

Premesso che guarderò il video perché a volte ci sono spunti interessanti, c'è una cosa che mi ha colpito ascoltando due persone esperte. Entrambe, pur non conoscendosi, hanno detto la stessa identica cosa e questo mi ha fatto davvero riflettere.
Entrambi hanno detto: se prendo una Les Paul il mio modo di suonare cambia (impercettibilmente a giorni e pesantemente altre volte) rispetto a quando prendo una Ibanez col Floyd. Quando prendo la Ibanez posso anche provare a fare country, ma il modo di suonare cambia.
Sentendolo dire una volta c'ero passato sopra, ma quando il secondo ottimo chitarrista mi ha detto la stessa identica cosa, mi sono soffermato a pensarci.

Quindi, freddamente, teoricamente, tutto si può fare con tutto (o quasi). Ma nonostante spesso ci piaccia razionalizzare tutto per non apparire dei sognatori illusi, la questione potrebbe essere così ricca di sfumature e dettagli che verrà modificata anche la sostanza. Perché un'esecuzione con lo stesso spartito davanti cambia proprio per le diverse sfumature date dall'interprete. E se l'interprete ritiene che lo strumento che ha in mano lo influenzi, allora le sfumature verranno anche fuori da uno strumento scelto dal musicista perché più adatto a quel genere.


P.s. sulla questione dei materiali invece sorvolo. Si è capito che ci sono addirittura più "scienze" che sostengono ognuna di avere le prove. Do ragione a entrambe (magari sono tre, a cercare) perché tanto non mi cambia la vita e perché, essendo ignorante, non posso fare altro che leggere e pormi dei quesiti.

Max Maz

"Ci sono più scienze" quella reale e quella che ci piace immaginare.

Come sempre ad ognuno la sua.  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


johnny

Citazione di: luvi il 15 Aprile, 2021, 10:29 AM
Citazione di: johnny il 15 Aprile, 2021, 09:23 AM
Era proprio quello che intendevo. Il mio discorso era che oltre al pickup, sul clean senti anche la differenza di legni, forma e costruzione.

Per la natura stessa del segnale che si viene a creare qualsiasi tipo di differenza, tranne la "spinta" che uno strumento produce e la sua capacità di restare più o meno nitido specie sulle basse frequenze, la si può apprezzare soltanto in condizioni di clean o di lieve crunch. Per questo motivo ho imparato negli anni a cestinare al primo ascolto qualsiasi demo che preveda prove di uno o più strumenti (e ce ne sono a decine) effettuate esclusivamente in distorsione.

Sgombrato il campo da tutto ciò, il discorso si attorciglia una volta di più sull'annosa diatriba "quanto contano legni, pickup e quant'altro nella determinazione del suono dello strumento", discussione già ampiamente affrontata e dai risvolti il più delle volte sterili in quanto le opinioni personali dettate dalle "sensazioni" contraddicono puntualmente (oppure confermano, a seconda di chi le esprime) le leggi fisiche che determinano in modo semplice ed inequivocabile i fenomeni coinvolti.

Sintetizzo ancora una volta quel che la realtà fisica impone e cioè che in uno strumento a corpo solido la lunghezza del diapason, il posizionamento del pickup lungo di esso e le caratteristiche costruttive del pickup sono gli elementi che da soli creano già il suono tipico di una Strato o di una Tele piuttosto che quello di una Les Paul.

Questo significa che il pickup è l'unico elemento in gioco? Certamente no (ne ho già messi in campo altri due estremamente importanti...)!

Essendo il pickup sordo ad ogni altro tipo di segnale che possa propagarsi in ambiente (o attraverso il nostro corpo, mentre imbracciamo lo strumento) l'influenza che lo strumento esercita nel suo insieme (sostanzialmente indivisibile in componenti singole come legni/ponte/capotasto ecc. perché tutte interagenti tra loro secondo schemi non sempre lineari) avviene in modo mediato, nei confronti della vibrazione della corda e in misura di entità ridotta.

Si tratta tra  l'altro di un'influenza di tipo "passivo" (cioè solamente a perdere) e dipende in buona sostanza dalla rigidità dell'intero sistema.

Il materiale solido distante dalle corde o dal loro punto di appoggio ha influenza pressoché nulla sul comportamento della corda stessa: ecco perché la forma del body fa parte degli elementi del tutto liberi di essere modificati a piacere, perfino quasi del tutto eliminati come era solito fare John Mayall sugli strumenti che si portava in tour!  :laughing:

Forme, strutture, sistemi costruttivi, tutto concorre a rendere uno strumento più o meno comodo e suonabile... legni, palette, leghe metalliche, tutto concorre alla stabilità complessiva e alla qualità della costruzione: differenze esistenti, dunque, ma anche estremamente esili rispetto allo "sconquasso" che anche il solo circuito passivo di volume e tono presente sullo strumento sia in grado di creare nei confronti del debole segnale generato elettromagneticamente.

Provate a vedere quel che succede con un analizzatore di spettro e non avrete altre domande da porvi a riguardo!

Quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare e continuiamo a suonare questi magnifici "oggetti di falegnameria artistica"!  :D

P.S. mi sono accorto dopo tanto scrivere di non aver risposto alla domanda originaria del post...  :sarcastic:
Credo anch'io che a parte casi limite nei quali l'impostazione dello strumento renda impossibili certe tecniche esecutive, si possa impiegare, ovviamente con pro e contro, qualsiasi solidbody in qualsiasi genere musicale.

Grazie luvi :thankyou:
Non si finisce mai di imparare. Se solo avessi un'analizzatore di spettro e lo sapessi usare farei subito la prova da te descritta.  ::)
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.

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Ombra/luce

Più che altro può capitare che il chitarrista scelga un tipo di chitarra a seconda di quel che deve suonare perchè la ritiene più adatta a quella determinata sonorità che vuole raggiungere, questo però è una discrezione personale, non un obbligo a prescindere. Io a volte sento più il bisogno di humbuckers e altre più di single coils ma è una discrezione mia, non è che un genere mi impone di suonare per forza verso una direzione anzichè un'altra.
Ut queant laxis

Bedrock

Citazione di: robland il 15 Aprile, 2021, 11:07 AM

Affronto l'argomento in modo un po' diverso, uscendo un po' fuori tema ma neanche tantissimo.

Premesso che guarderò il video perché a volte ci sono spunti interessanti, c'è una cosa che mi ha colpito ascoltando due persone esperte. Entrambe, pur non conoscendosi, hanno detto la stessa identica cosa e questo mi ha fatto davvero riflettere.
Entrambi hanno detto: se prendo una Les Paul il mio modo di suonare cambia (impercettibilmente a giorni e pesantemente altre volte) rispetto a quando prendo una Ibanez col Floyd. Quando prendo la Ibanez posso anche provare a fare country, ma il modo di suonare cambia.
Sentendolo dire una volta c'ero passato sopra, ma quando il secondo ottimo chitarrista mi ha detto la stessa identica cosa, mi sono soffermato a pensarci.

Quindi, freddamente, teoricamente, tutto si può fare con tutto (o quasi). Ma nonostante spesso ci piaccia razionalizzare tutto per non apparire dei sognatori illusi, la questione potrebbe essere così ricca di sfumature e dettagli che verrà modificata anche la sostanza. Perché un'esecuzione con lo stesso spartito davanti cambia proprio per le diverse sfumature date dall'interprete. E se l'interprete ritiene che lo strumento che ha in mano lo influenzi, allora le sfumature verranno anche fuori da uno strumento scelto dal musicista perché più adatto a quel genere.


P.s. sulla questione dei materiali invece sorvolo. Si è capito che ci sono addirittura più "scienze" che sostengono ognuna di avere le prove. Do ragione a entrambe (magari sono tre, a cercare) perché tanto non mi cambia la vita e perché, essendo ignorante, non posso fare altro che leggere e pormi dei quesiti.

Sulla prima parte è credo evidente per tutti quanti.
La questione psicologica e di approccio fisico ad uno strumento inevitabilmente influenza chi usa lo strumento.
Parto terra terra: prendi due martelli diversi, colpirai i modo diverso.
Andando un pò più su: se prendo la Silhouette col Floyd sarò sulla stessa base sicuramente più aggressivo e avrò un approccio diverso che se prendessi la SA. Perchè? Prima di tutto perché sono fisicamente diverse, e ciò impatta su come mi approccio allo strumento. Secondo perchè suonano e rispondono diversamente, e questo influenzerà indubbiamente il mio modo di creare un fraseggio o accompagnare. Terzo perchè hanno caratteristiche diverse, se ho il floyd io lo percuoto in malo modo DI SICURO anche se sto suonando Coltraine col mio quintetto.
Ora io non son nessuno, ma non credo serva leggere interviste a grandi musicisti, basta pensare allo spirito che abbiamo quando davanti alla rastrelliera prendiamo la telecaster o la 175, tanto per far due nomi, abbiamo un approccio mentale diverso e suoneremo diversamente.

Sulla parte finale io mi limito oltre che a mangiare i popcorn, a dire che la scienza è una, senza se e senza ma. Oltre la scienza, che si può anche scegliere di non voler ascoltare sono in molti a farlo e con esiti a volte grotteschi, ci sono i pensieri personali, le convinzioni esperienziali, le leggende, le cagate apocalittiche e altro. Ascoltate quello che vi pare, convincetevi di quello che vi pare, io non proverò più a discutere con nessuno non ce la faccio più, ma cortesemente la scienza è una, perché la scienza è la via del conoscere e di approcciare alla realtà in modo concreto, sperimentale, rigoroso, ripetibile, schematizzabile, con metodo deduttivo e induttivo, su una base di campioni elevata studiati secondo uno standard. E fare questo vuol dire arrivare sempre nello stesso punto, con una incertezza anche questa misurabile.


luvi

Citazione di: johnny il 15 Aprile, 2021, 12:03 PM
Grazie luvi :thankyou:
Non si finisce mai di imparare. Se solo avessi un'analizzatore di spettro e lo sapessi usare farei subito la prova da te descritta.  ::)

Figurati, non c'è problema!
Se capiti dalle mie parti ti dò volentieri dimostrazione diretta... ho fatto tante clinic in passato mostrando tutto quanto in real time...  ::)

Sottolineo però che la scienza è una ed universale (nessuno può permettersi di avere la "sua"): prove o test che si fanno devono seguire l'unico metodo scientifico che abbiamo, quello che ci ha permesso di conoscere con grande esattezza realtà ben più complesse ed importanti di questa, altrimenti non hanno alcun valore! Non per nulla, a meno di errori grossolani nella procedura, tutti gli studi correttamente eseguiti arrivano anche alle medesime conclusioni... non potrebbe essere diversamente.

I fenomeni fisici e i meccanismi che li determinano se ne infischiano ampiamente delle aspettative o delle opinioni personali di noi singoli che li verifichiamo. Il nostro ruolo consiste nel prendere atto del quadro in funzione di essi, non nel dipingere il quadro di fantasia che più ci aggrada, meglio ci rappresenta o ci fa comodo...  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott

Citazione di: Gian.luca il 15 Aprile, 2021, 12:44 PM
la scienza è una, perché la scienza è la via del conoscere e di approcciare alla realtà in modo concreto, sperimentale, rigoroso, ripetibile, schematizzabile, con metodo deduttivo e induttivo, su una base di campioni elevata studiati secondo uno standard. E fare questo vuol dire arrivare sempre nello stesso punto, con una incertezza anche questa misurabile.

:goodpost: come spiegare bene differenza tra scienze e teorie.

robland

Citazione di: Gian.luca il 15 Aprile, 2021, 12:44 PM
Sulla prima parte è credo evidente per tutti quanti.
La questione psicologica e di approccio fisico ad uno strumento inevitabilmente influenza chi usa lo strumento.
Parto terra terra: prendi due martelli diversi, colpirai i modo diverso.
Andando un pò più su: se prendo la Silhouette col Floyd sarò sulla stessa base sicuramente più aggressivo e avrò un approccio diverso che se prendessi la SA. Perchè? Prima di tutto perché sono fisicamente diverse, e ciò impatta su come mi approccio allo strumento. Secondo perchè suonano e rispondono diversamente, e questo influenzerà indubbiamente il mio modo di creare un fraseggio o accompagnare. Terzo perchè hanno caratteristiche diverse, se ho il floyd io lo percuoto in malo modo DI SICURO anche se sto suonando Coltraine col mio quintetto.
Ora io non son nessuno, ma non credo serva leggere interviste a grandi musicisti, basta pensare allo spirito che abbiamo quando davanti alla rastrelliera prendiamo la telecaster o la 175, tanto per far due nomi, abbiamo un approccio mentale diverso e suoneremo diversamente.

Sulla parte finale io mi limito oltre che a mangiare i popcorn, a dire che la scienza è una, senza se e senza ma. Oltre la scienza, che si può anche scegliere di non voler ascoltare sono in molti a farlo e con esiti a volte grotteschi, ci sono i pensieri personali, le convinzioni esperienziali, le leggende, le cagate apocalittiche e altro. Ascoltate quello che vi pare, convincetevi di quello che vi pare, io non proverò più a discutere con nessuno non ce la faccio più, ma cortesemente la scienza è una, perché la scienza è la via del conoscere e di approcciare alla realtà in modo concreto, sperimentale, rigoroso, ripetibile, schematizzabile, con metodo deduttivo e induttivo, su una base di campioni elevata studiati secondo uno standard. E fare questo vuol dire arrivare sempre nello stesso punto, con una incertezza anche questa misurabile.

Ti ringrazio per le riflessioni esposte, soprattutto sul punto 2. Sono molto d'accordo. Solo che non ho un laboratorio quindi se il soggetto A, persona di grande professionalità, mi dice che lui ha scientificamente riscontrato tramite la sua strumentazione il risultato X, e il soggetto B, persona di grande professionalità, mi dice che lui ha scientificamente riscontrato tramite la sua strumentazione il risultato Y (dove X è diverso da Y), io che posso fare?
Mi rispondo da solo: agguanto anch'io dei popcorn e continuo a leggere! Tanto più che mi piace leggere da sempre libri di divulgazione scientifica, quindi è piacevole. Di certo non mi sogno di dire che uno dei due non è un professionista, sarebbe una calunnia gratuita e in malafede.

Elliott

In quel caso, uno dei due ha sbagliato qualcosa. Individuarlo è facile: è quello che sta mentendo ;D

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Bedrock

Citazione di: Max Maz il 15 Aprile, 2021, 01:48 PM
Non ne usciamo.
Non c'è verso. :facepalm:

No Max, io difatti mi tengo ben alla larga, non trovo più neanche l'interesse di intervenire.
Mi premeva solo chiarire, rozzamente, cosa sia per sommi capi la scienza.
Sono stato un uomo di scienza per molti anni, ci tenevo  ::)
Per il resto come ti ho detto stamattina io mi son stancato di parlare coi chitarristi, in generale, senza che nessuno se ne abbia a male anche perchè in teoria ci sono anche io dentro, comincio a metterli sullo stesso piano di No Vax e Terrapiattisti, siamo lì  ::)


robland

Citazione di: Max Maz il 15 Aprile, 2021, 01:48 PM
Non ne usciamo.

E perché mai dovremmo uscirne? È molto più divertente così!  :D
Basta non prendersela o pensare di avere  ragione (senza ragioni) senza lasciare una finestrella aperta al dubbio.

Citazione di: Elliott il 15 Aprile, 2021, 01:44 PM
In quel caso, uno dei due ha sbagliato qualcosa. Individuarlo è facile: è quello che sta mentendo ;D

:laughing:

Max Maz

Perché dovremmo uscirne?
Se non ti viene in mente nulla non ho niente da aggiungere se non farti i miei migliori auguri di non smettere mai di credere alle favole. :beer:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


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