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Gibson Murphy Lab

Aperto da RobyR, 11 Dicembre, 2019, 08:35 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

luvi

Citazione di: Max Maz il 12 Dicembre, 2019, 02:28 PM
Continuo a pensare che come non sia accettabile il prezzo di un harley benton non lo sia nemmeno quello di un qualsiasi strumento griffato da, chicchessia.

Pienamente d'accordo...
D'altra parte il commercio si muove anche in funzione dello spirito critico e della capacità di analisi dei consumatori.

Citazione di: RobyR il 12 Dicembre, 2019, 01:36 PM
Tu ti senti morale o immorale quando chiedi 300€ per un tuo pickup?

Io mi sento "corretto" quando fisso il prezzo tenendo conto di "tutti" i costi che ho ed includendo un ricarico minimo che mi consenta di portare avanti l'attività.
Considero questo un modo etico di fare commercio.

Giusto per chiarire: se fissassi il prezzo di quel che faccio con l'intenzione di "indurre a pensare che sia di qualità" invece che in funzione di quanto mi costa e quindi vale, non so se avrei più danaro in tasca, ma so per certo che non accrescerei la mia autostima...

Citazione di: RobyR il 12 Dicembre, 2019, 01:36 PM
Come un adolescente può prendere per un latrocinio immorale un pickup boutique da 300€ perchè trova il DiMarzio a 60€, allo stesso modo chi mensilmente deve far quadrare i conti può vedere in una chitarra reliccata prodotta da un liutaio di fama mondiale che costa 10 mesi del suo stipendio, una latrocinata immorale.

Se l'adolescente si informa sui meccanismi perversi che governano il commercio globale può comprendere che un prodotto fatto in oriente per 5 euro che viene poi venduto in occidente (magari con marchio anglofono) a venti volte il suo valore,  oltre al fatto che dimostra che qualcosa nel nostro mondo davvero non funziona, rappresenta un profitto enorme per chi lo fa a spese della qualità, dello sfruttamento della manodopera e dell'ambiente.
Allo stesso modo può rendersi conto del fatto che una chitarra il cui prezzo viene gonfiato di svariati ordini di grandezza per una fumosa promessa di coerenza con una produzione (tra l'altro sempre industriale e in grande serie) di 60 anni fa ed una reliccatura ben fatta rappresenta più una furba operazione di marketing, che un valore da difendere o da considerare prezioso.

E' importante ed opportuno imparare a distinguere tra valore gonfiato e corretto degli oggetti, così come tra profitto ragionevole e pretestuoso.

Al di la di tutto questo, ognuno fa legittimamente le sue scelte, propone quel che crede e compra quel che vuole, s'intende. Ma credo sia altrettanto legittimo giudicare criticamente.

E lo dico da appassionato amante delle chitarre, delle Les Paul d'epoca e del relic ben fatto... ;D
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott



robland

Citazione di: Elliott il 12 Dicembre, 2019, 12:58 PM
Robland, io lascio spendere e sognare chiunque. L'ho detto prima che se fossi milionario spenderei anche io. Lo faccio da povero, figurati  ;D

Io contesto un punto più volte rimarcato in questo topic ossia, che "è obbligatorio desiderare il prodotto di alta gamma destinato a pochi e chi non lo dichiara semplicemente non lo ammette".

Ah, vabbè, certo. Su questo siamo in sintonia totale. Ci mancherebbe altro. A me il sospetto della volpe con l'uva viene solo quando in gioco non è la questione del gusto personale (ciò che piace o non piace prescindendo dal prezzo) ma quando si abbatte la scure del giudizio morale su chi acquista questi prodotti. C'è gente che spende assai di più per divertimenti ignobili anche illegali. Quella degli strumenti musicali io la ritengo una passione tra le più sane sulla terra.

A parte questo, ci serve una spia dentro le fabbriche chitarristiche per sapere quanto costano davvero sti strumenti!

Ho avuto una magnifica e lunga conversazione con il tizio tedesco che mi ha venduto la historic R7. Ha delle chitarre singolari, nel senso che quelle marche non le ho mai sentite. Mi ha mandato delle foto e vorrei pubblicarle sul forum. Mi ha spiegato che suona la chitarra da 46 anni e che ha fatto da dimostratore per la Fender alla fiera di Hannover. Grazie all'esperienza accumulata, sostiene di sapere ormai perfettamente come deve suonare una chitarra, quindi prova di tutto e compra in base non al marchio o al prezzo ma in base all'esito della prova. E infatti ha delle cose molto particolari.
Secondo me provare tanti strumenti fino ad accumulare quell'esperienza e quindi la capacità di scelta è il top.

robland

Citazione di: RobyR il 11 Dicembre, 2019, 08:35 PM
Siamo rovinati   :sbavv:
Il 2020 deve ancora cominciare e fin da ora si preannuncia durissimo per i nostri c/c bancari...  :sconvolto:

Gibson launches the Murphy Lab, dedicated to building historically accurate guitars | Guitarworld

Io ricomincio dall'inizio del topic! :D

Sono contento, da appassionato di chitarre, che il nuovo capo della custom shop Gibson (non Murphy, ma Villanueva) abbia tutta quell'esperienza accumulata. L'importante è che i custom shop continuino a sfornare chitarre di alta qualità. Le divisioni speciali del custom shop invece fanno anche cose che onestamente non ho l'esperienza e la preparazione per apprezzare, quindi mi astengo dal giudizio.
Voglio farmi prima degli anni di esperienza sulle CS prima di eventualmente ambire ad altro. Voglio provare in casa, in sala, live, su diversi ampli e solo allora saprò cosa mi garba e cosa no.

Una scelta aziendale che mi piace molto delle serie limitate Gibson (di serie limitate ne ho due) è l'idea di fare tre fasce: aged and signed, signed, vos, ognuna rispettivamente meno costosa della precedente. Così ognuno si prende quel che più lo soddisfa. A me piacciono le vos quindi ottimo così. Tirature limitate, ottima qualità, prezzi non troppo sballati (comunque adeguati alle mie disponibilità), caratteristiche storiche ragionevolmente rispettate, buona tenuta del valore.

E comunque, carissimi, una Les Paul che non si scorda è già una gran cosa!  :lol:

Max Maz

Citazione di: luvi il 12 Dicembre, 2019, 03:09 PM

E lo dico da appassionato amante delle chitarre, delle Les Paul d'epoca..... .. ;D

E pensare che saresti una, così brava persona..... :occhiolino:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robland

Io penso che l'unica funzione del relic sia quella di poter graffiare, urtare, consumare la chitarra tranquillamente e senza scrupoli per poi venderla "come nuova".
Sennò non si spiega.

luvi

Citazione di: Max Maz il 12 Dicembre, 2019, 04:05 PM
E pensare che saresti una, così brava persona..... :occhiolino:

Che vuoi, nessuno è perfetto...  :laughing: :laughing: :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


luvi

Citazione di: robland il 12 Dicembre, 2019, 04:29 PM
Io penso che l'unica funzione del relic sia quella di poter graffiare, urtare, consumare la chitarra tranquillamente e senza scrupoli per poi venderla "come nuova".
Sennò non si spiega.

Beh... si spiega con il fatto che lo strumento invecchiato (naturalmente) ha un fascino tutto suo e dà la sensazione a priori di essere "di qualità" (la logica dice che se è tanto usurato sarà stato usato tanto ed in certi casi è proprio così).
Dato che il deleterio fenomeno del collezionismo ha reso il prezzo di questi strumenti semplicemente improponibile per chiunque campi di musica (senza essere una rockstar, s'intende), si finisce col cedere al gusto di avere una chitarra dello stesso marchio che "sembra vecchia e vissuta" e che in più appartiene ad una serie proposta come qualitativamente migliore e costruttivamente più simile (su questo ci sarebbe da discutere, ma vabbè) alle produzioni vintage più ricercate, ad una frazione di quel prezzo.

Anche per questo considero assurdo proporre una chitarra a marchio diverso e forma diversa da Fender, Gibson e pochi altri in finitura relic (per di più molto spesso improbabile e realizzata malissimo)...
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

RobyR

Citazione di: luvi il 12 Dicembre, 2019, 03:09 PM
Se l'adolescente si informa sui meccanismi perversi che governano il commercio globale può comprendere che un prodotto fatto in oriente per 5 euro che viene poi venduto in occidente (magari con marchio anglofono) a venti volte il suo valore,  oltre al fatto che dimostra che qualcosa nel nostro mondo davvero non funziona, rappresenta un profitto enorme per chi lo fa a spese della qualità, dello sfruttamento della manodopera e dell'ambiente.
Allo stesso modo può rendersi conto del fatto che una chitarra il cui prezzo viene gonfiato di svariati ordini di grandezza per una fumosa promessa di coerenza con una produzione (tra l'altro sempre industriale e in grande serie) di 60 anni fa ed una reliccatura ben fatta rappresenta più una furba operazione di marketing, che un valore da difendere o da considerare prezioso.

E' importante ed opportuno imparare a distinguere tra valore gonfiato e corretto degli oggetti, così come tra profitto ragionevole e pretestuoso.

Al di la di tutto questo, ognuno fa legittimamente le sue scelte, propone quel che crede e compra quel che vuole, s'intende. Ma credo sia altrettanto legittimo giudicare criticamente.

E lo dico da appassionato amante delle chitarre, delle Les Paul d'epoca e del relic ben fatto... ;D

Non sono del tutto sicuro che venga gonfiato arbitrariamente per una furbesca operazione di marketing.
Una Stratocaster americana oggi viene sui 1200-1300€, una CS 3500€, una John Cruz intorno ai 7-8.000€ Rispetto al modello "base" c'è un incremento del 600% circa passando dalla produzione di massa al masterbuilt.
Una Gibson LP americana viene intorno ai 3000-3500€, una CS 5-6000€, una Tom Murphy intorno ai 10-12.000€, il 300% in più. E parliamo dell'equivalente del MasterBuilt Fender.

Quindi non so se ci sia da scandalizzarsi maggiormente in casa Fender o in casa Gibson per i prezzi folli di queste chitarre a tiratura limitatissima.
La caratteristica peculiare di Gibson è che si è sempre collocata al di sopra della concorrenza. E' sempre stata la chitarra elegante, quella esclusiva e ben rifinita mentre Fender come produttore di chitarre economiche. La Tele addirittura è l'apoteosi del low-cost, una tavola di legno senza alcuna lavorazione usata come body.
Se il tuo entry-level corrisponde al Custom Shop della concorrenza, ci sta che il tuo master-built sfondi la soglia psicologica dei 10.000€.


Poi che dietro ci sia tanta GAS, mojo, e quell'insieme di sensazioni, profumi ed evocazioni storiche non ben quantificabili in termini numerici è risaputo e sono d'accordissimo.
Se non esistesse il florido mercato del vintage, Murphy farebbe l'agente immobiliario alla periferia di New York, non il liutaio.
Lo stesso dicasi di J. Cruz e di altri  masterbuilder Fender che si sono fatti un nome grazie alle loro Strato reliccate.
Ha senso nella misura in cui ami il vintage, ma non puoi permetterti certe annate storiche come 1959, 1963, 1957, che ti costringerebbero a vender casa come minimo. E allora piuttosto che spendere 70-80.000€ per una chitarra originale anni '50-'60, fai un colpo di telefono a J. Cruz o a Tom Murphy e te la cavi con una cifra che, a confronto, appare ragionevole.
E' un po' quello che ho fatto io col Kemper: piuttosto che investire 100.000€ in amplificatori, ho comprato la loro copia digitale. Economico? No se paragonato al prezzo di un POD, ma è economico se paragonato con l'unica possibile alternativa.

RobyR

Che poi se proprio vogliamo cercare il marcio in casa Gibson, tra la questione Play Authetic/Mark Agnesi, il megaflop delle Firebird X e conseguente distruzione con l'escavatore, la causa intentata a Dean per la forma della Flying V, le palette delle LP che si spezzano, il controllo qualità inesistente sulle produzione degli ultimissi anni, non c'è che l'imbarazzo della scelta... :D
L'unica cosa buona di questo 2019 per Gibson forse è proprio la partnership con Murphy.

Elliott

Un po' di disordine nei numeri :D
Quella che in Gibson costa 2.500/2.600 (LP std che è la top gamma delle std) in Fender costa 1.800/1.900

Solo per la precisione :)

Detto ciò, per me è insensata la Strato da 8K come la PRS da 10K o la  LP da 13K

robland

Mi sono sentito di voler consultato la persona che mi ha venduto la mia prima Les Paul davvero importante e per me già fin troppo costosetta.
Ho voluto consultarlo in proposito per conoscere la sua opinione su quello che oggi abbiamo appassionatamente condiviso qui, perché è una persona molto disincatata e franca, e non si fa problemi a fare autocritica.
Al momento ha una cinquantina di chitarre e la maggior parte di esse ha prezzi qui considerati abnormi. Spesso ha provato a farmi entrare nel giro, ma inutilmente perché, almeno al momento non mi interessa proprio. Ho tutt'altri obiettivi e limitata esperienza (voglio volare, ma non troppo in alto dove non apprezzo quello che vedo perché non lo capisco).

Mi ha raccontato di quando tanti anni fa comprò la sua prima chitarra importante spendendo 3000 euro e si sentì un folle. Di quando spese sopra i 10.000 per una brazilian dream sentendosi poi un pollo, perché a suo dire non li vale, e delle chitarre che compra oggi.
La sua esperienza gli ha dato questa valutazione: fino a circa 10k si ottengono chitarre che sì, valgono il prezzo e hanno effettivamente una qualità superiore di cui hai anche riscontro.

Quando si viaggia su cifre superiori - e lui oggi ci viaggia, eccome - si entra in tutt'altro discorso, che per alcuni può essere una "malattia", per altri il collezionismo, per altri il piacere di un oggetto, anche di uno solo, esclusivo. Ammette candidamente che a quelle altitudini l rapporto prezzo-qualità inizia a diventare... evanescente e troppo... soggettivo; anzi, non conta più perché entrano in gioco ben altri fattori.

Non si fa comunque scrupolo di definire polli quelli che - e mi assicura che ce ne sono - si contengono una Page, ad esempio, da 60.000 euro.

Ultima sua nota: finché spende sulla decina-quindicina per un prodotto nuovo ed eccellente sotto tutti gli aspetti, si sente comunque in un campo sicuro, mentre avrebbe paura a introdursi nel mercato del vintage costoso, perché quel mercato è ancora più evanescente e nebbioso.

Vi ho riportato tutti concetti suoi con parole mie.

Mimmolo

Morale?
Certo che ci vuole. O volete sdoganare qualunque comportamento in onore del " io può, tu no"
In particolare questo assoluto distacco dalla realtà, dalla fatica e dal sudore e sacrificio che generano, quelli si, denaro spendibile oculatamente in ossequio a una fantomatica élite di individui privilegiati che possono godere di macchine, donnine, cibo e vizi destinati solo a loro.
Che poi spesso ne godono non per meriti loro ma per status acquisiti di famiglia o sfruttando il lavoro e la fatica di altri poveri.
Ma che gli evaporassero tra le mani queste fortune...
Un po' di uguaglianza ci vorrebbe.
Un provincialotto anarchico


robland

Citazione di: Mimmolo il 12 Dicembre, 2019, 08:30 PM
Morale?
Certo che ci vuole. O volete sdoganare qualunque comportamento in onore del " io può, tu no"
In particolare questo assoluto distacco dalla realtà, dalla fatica e dal sudore e sacrificio che generano, quelli si, denaro spendibile oculatamente in ossequio a una fantomatica élite di individui privilegiati che possono godere di macchine, donnine, cibo e vizi destinati solo a loro.
Che poi spesso ne godono non per meriti loro ma per status acquisiti di famiglia o sfruttando il lavoro e la fatica di altri poveri.
Ma che gli evaporassero tra le mani queste fortune...
Un po' di uguaglianza ci vorrebbe.
Un provincialotto anarchico

Io credo che faresti prima, e meglio, ad invocare maggiore progressività nelle tasse che il discorso morale. Altrimenti potresti sempre ritrovarti ad essere tu tacciato di immoralità da chi non ha nemmeno i soldi per comprare beni superflui come gli strumenti musicali e i loro ammennicoli.

RobyR

Citazione di: Mimmolo il 12 Dicembre, 2019, 08:30 PM
Morale?
Certo che ci vuole. O volete sdoganare qualunque comportamento in onore del " io può, tu no"
In particolare questo assoluto distacco dalla realtà, dalla fatica e dal sudore e sacrificio che generano, quelli si, denaro spendibile oculatamente in ossequio a una fantomatica élite di individui privilegiati che possono godere di macchine, donnine, cibo e vizi destinati solo a loro.
Che poi spesso ne godono non per meriti loro ma per status acquisiti di famiglia o sfruttando il lavoro e la fatica di altri poveri.
Ma che gli evaporassero tra le mani queste fortune...
Un po' di uguaglianza ci vorrebbe.
Un provincialotto anarchico

E' facile guardare a chi è più benestante di noi, e iniziare ad avere dei pensieri di tipo comunista-socialista.

Saresti disposto a rinunciare a una cospicua parte del tuo patrimonio e ridistribuirlo a chi è meno fortunato di te, a inizia dalla Variax e dal Line6 Spider, fino ad arrivare ai tuoi iphone, ipad, automobile nuova di concessionario, vacanze a Parigi, ecc...?
Perchè come tu reputi immorale che CR7 viaggi su una Ferrari e un collezionista americano abbia 10 chitarre da 10.000€ cadauna, un barbone che dorme alla stazione potrebbe pensare lo stesso di te quando passi sotto il suo naso e gli sventoli il tuo tenore di vita da nababbo.
Un liberale democratico.

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