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Fino a che punto è "giusto" spendere?

Aperto da Stevie J, 04 Settembre, 2014, 12:00 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

mimmo

Ho letto tutti gli interventi e ci ho trovato tanta passione e scelte a volte contrastanti ma sempre dettate dall'amore per la musica.
Forse ho usato un paragone un pò infelice, professionista-amatore, ma ho visto che è stato ben interpretato,  è giusto però pensare che sono entrambi musicisti appassionati.
Il mercato globale e quindi l'invasione di prodotti asiatici con il loro costo sballato ha aperto a tutti il paese dei balocchi e abbiamo potuto acquistare prodotti, vedi prima quelli elettronici con progettazione occidentale e assemblaggio orientale e dopo, con il miglioramento della professionalità degli operai asiatici, anche strumenti di liuteria che possono concorrere con quelli occidentali.
Ora però la contrazione delle produzioni dei nostri paesi, unita a costi insostenibili, ci sta impoverendo, e se da un lato vorremmo "comprare italiano" il prezzo elevato spesso ci dirotta su prodotti inferiori ma molto più economici.
È una brutta spirale, ma non posso criticare  chi punta al risparmio, però per me è importante che almeno chi  campa di musica (pro) cerchi di conservare la nostra liuteria scegliendo e endorsando  prodotti prestigiosi.

Riki Blackmore

Citazione di: mimmo il 06 Settembre, 2014, 11:39 PMci sta impoverendo, e se da un lato vorremmo "comprare italiano" il prezzo elevato spesso ci dirotta su prodotti inferiori ma molto più economici.
È una brutta spirale, ma non posso criticare  chi punta al risparmio, però per me è importante che almeno chi  campa di musica (pro) cerchi di conservare la nostra liuteria scegliendo e endorsando  prodotti prestigiosi.

Questa, purtroppo, è una cosa che rientra in un cerchio di dimensioni ben più grande..

Comunque, quello degli strumenti è un percorso..impossibile, imho, partire e finire con la stessa chitarra.. i gusti cambiano, l'orecchio si affina e la mano esperisce..è normale, e giusto così, cambiare gusti e "obiettivi".


Grix

mi dite qualche marchio italiano che fa chitarre Fender Style? sono curioso.. magari anche vintage/relic  :eheheh:

Grix

qualche pagina prima parlavo delle Gibson.. che ne pensate di questo modello? si trova intorno i 1700 euro.. e c'è quella color Desert Burs  :sbavv: anche New Honey Burst non è male  :firuli:

Comunque parlo della ''Gibson Les Paul Traditional Plus''




Moreno Viola

Citazione di: manowar il 06 Settembre, 2014, 08:52 PM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Settembre, 2014, 08:46 PM
Citazione di: manowar il 06 Settembre, 2014, 02:55 PM
infatti l'inizio della simpatica discussione / sterile polemica o per qualcuno rosicata (vedi i due euro ::)) era proprio questa - e parlo per me amatore / strimpellatore

Perchè giudichi la discussione sterile?  ??? A me sembra invece un argomento sul quale ci sarebbe molto da dire.

era solo una frase ironica dato che qualcuno sembra se la sia presa...

O.K. Mi era sfuggito l'intervento al quale hai ironicamente risposto.

Visto però che la discussione mi sembra anche piuttosto appassionata provo a fare una domanda forse leggermente off topic:

una persona che da trent'anni suona uno strumento musicale, esibendosi dal vivo costantemente è meritevole di essere chiamato musicista?
Personalemente credo di si perchè la sua esperienza lo avrà portato sicuramente a conoscere la materia meglio di un giovane diplomato di qualche scuola, accademia o conservatorio, che sarà sicuramente più preparato dal punto di vista tecnico e teorico, ma al quale mancherà la pratica sul campo.
E allora, alla fine pur se con presupposti diversi, non sarebbero entrambi in grado di valorizzare uno strumento di qualità elevata?
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


manowar

Mimmo:
Se parliamo di economia globale hai ragione, viva il made in Italy, ma qui stiamo parlando di chitarre elettriche, e io non ricordo nessuno neanche 30 / 35 anni fa che avrebbe scambiato la sua ibanez giapponese con una italiana.
Forse è stato anche frutto di strategie aziendali; prendi le Eko: la maggior parte sono rifacimenti stratocaster o sg che costano 150 euro; ci stanno chitarre buone?
Certo ! La Eko ha fatto la serie elements. Quando ho visto la "fire" me ne sono innamorato. Il prezzo ? 4650 euro! E uno come me se domani se la vuole rivendere? a quanto ? ci riesce ? - Sarà sempre un prodotto di nicchia -
Grix:
La Traditional 2014 è fantastica (poi sono gusti); Ha il corpo PIENO che la fa pesare 200 chili e quando la prendo in mano godo come un maiale (gli altri modelli sono scavati o hanno i fori si alleggerimento); ha il manico che sembra quasi quello di una chitarra classica, un bel suono rotondo e corposo, quindi probabilmente non ci puoi fare pezzi alla Malmsteen
Quelle fino al 2013 dicevano che suonavano intubate e che era opportuno cambiare i potenziomentri; ora la serie 2014 ha pure recepito questo quindi...
uniche pecche, sempre secondo me ma a livello estetico, le manopole che non sono quelle classiche a campanella (ma si possono cambiare al volo con poco più di 10 euro) e i pickup; forse se li facevano scoperti era più bella.
io ho preso la tobacco sunburst che è spettacolare.
Moreno:
uno che suona costantemente da 30 anni probabilmente può essere chiamato musicista; le differenze che ho esposto nei post precedenti erano solo dovute al fatto che dato che si stava parlando di quanto spendere per una chitarra, ho evidenziato il fatto che probabilmente il chitarrista del vasco rossi di turno ha più possibilità economiche di uno che magari fa 300 concerti l'anno nei centri sociali.
io sinceramente mi ritengo un amatore dato che è vero che suono da 35 anni, ma in questi anni ho anche riparato lavandini, comodini, fatto l'impianto luce a casa, pitturato il salone, progettato al computer ecc.
non voglio essere musicista, idraulico, elettricista, imbianchino, falegname, pittore, progettista ecc
nei tuttologi non ho mai creduto, ma uno che suona anche live costantemente e per anni, è un musicista a tutti gli effetti, io no.


zap

Però Moreno,non ho il dizionario a portata,ma immagino che il 'musicista' sia colui che conoscendo sia la teoria che la pratica in uno strumento,possa fregiarsi di tale titolo.
L'esperienza che si acquisisce suonando,pescando un pò quì e un pò là da tanti anni (quindi,altamente autodidatta) e che fanno dell'individuo un volpone che sa destregiarsi tra tutti i generi e senza problemi,uno di quelli ignoranti che collegano la chitarra all'ampli e basta un zic per partire subito in jam,senza aver preso accordi precedentemente,ecco...il termine musicista ce lo vedo stretto,mi sembra una parola troppo nobile per descrivere il losco figuro.


manowar

Ahaahahh
Detta cosí non fa una piega ::) ::)
Ma Andrea Braido?
Steve Hackett?
John Petrucci
e ce ne sarebbero una marea di autodidatti...
Tutti loschi figuri ?

Vu-meter

Il dizionario di Repubblica, alla voce "musicista" dice :

1 Compositore di musica

2 estens. Chi esegue musica


Quindi in teoria chiunque esegue musica può essere definito musicista; il dizionare del corriere aggiunge : "chi esegue brani musicali suonando uno strumento in modo anche professionale, orchestrale" ; avete notato l' ANCHE ?

Questo almeno dal punto di vista semantico .

Io dividerei i professionisti dagli amatori in questo modo : professionista è che ne fa la propria professione ( poi nel tempo libero e per passione può anche fare l'idraulico o il meccanico , come Jeff Beck ) , gli altri sono "amatori".
C'è poi un'altra figura , come ad esempio io stesso, che collabora talvolta in ambiti professionali ( faccio colonne sonore, jingle pubblicitari, sonorizzazioni ed altro in ambito professionale ) ed insegno musica, chitarra ed armonia, ma non essendo la prima una cosa continuativa e la seconda una cosa che mi permetta di vivere, non posso certo definirmi come "professionista".


Queste tre figure ha senso che spendano in modo diverso ? Secondo me sì.
Il professionista ha determinate esigenze, il collaboratore ne ha altre, l'amatore altre ancora.
Certo, in base a quanto si possiede, non ci vedo niente di male se anche il collaboratore o l'amatore si forniscono di strumenti professionali e costosi; il vero problema semmai è quando l'amatore va oltre le proprie possibilità per acquistare materiale che non potrebbe permettersi, solo perchè lo ha visto sul palco del suo beniamino. Problema che, per carità, è comprensibilissimo, perchè ambire "al bello" è una parte dell'uomo, ma mi dispiace casomai per chi si carica di spese pur di soddisfare non una necessità, ma una voglia. Non mi permetto di giudicare, ci mancherebbe, mi dispiace solo per lui..
Io ho avuto un periodo in cui mi sono potuto permettere molte cose e credo di aver fatto bene a sperimentare. Oggi, se dovessi ricominciare da zero gli acquisti della mia strumentazione, sarei molto più oculato come indicava il buon Holy , non ci vedo niente di male, ma tanta saggezza.

Gesù una volta disse:
"Chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla?" ( Luca 14:28 )


E' logico e giusto, no ?

:grouphug:

Vu :)
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manowar

 :quoto: :quoto: :quoto: :quoto: :quoto:
( a parte la frase di Luca, non perchè non la condivido ma perchè rischiamo di impelagarci in discussioni piú grandi che non fanno parte di questo forum)
Ciao

Moreno Viola

Citazione di: manowar il 07 Settembre, 2014, 12:15 PM
Moreno:
uno che suona costantemente da 30 anni probabilmente può essere chiamato musicista; le differenze che ho esposto nei post precedenti erano solo dovute al fatto che dato che si stava parlando di quanto spendere per una chitarra, ho evidenziato il fatto che probabilmente il chitarrista del vasco rossi di turno ha più possibilità economiche di uno che magari fa 300 concerti l'anno nei centri sociali.
io sinceramente mi ritengo un amatore dato che è vero che suono da 35 anni, ma in questi anni ho anche riparato lavandini, comodini, fatto l'impianto luce a casa, pitturato il salone, progettato al computer ecc.
non voglio essere musicista, idraulico, elettricista, imbianchino, falegname, pittore, progettista ecc
nei tuttologi non ho mai creduto, ma uno che suona anche live costantemente e per anni, è un musicista a tutti gli effetti, io no.

Condivido pienamente questa tua opinione.

Citazione di: zap il 07 Settembre, 2014, 12:38 PM
Però Moreno,non ho il dizionario a portata,ma immagino che il 'musicista' sia colui che conoscendo sia la teoria che la pratica in uno strumento,possa fregiarsi di tale titolo.
L'esperienza che si acquisisce suonando,pescando un pò quì e un pò là da tanti anni (quindi,altamente autodidatta) e che fanno dell'individuo un volpone che sa destregiarsi tra tutti i generi e senza problemi,uno di quelli ignoranti che collegano la chitarra all'ampli e basta un zic per partire subito in jam,senza aver preso accordi precedentemente,ecco...il termine musicista ce lo vedo stretto,mi sembra una parola troppo nobile per descrivere il losco figuro.

Il tuo discorso di per se non fa una piega, ma in realtà il nostro genere musicale di riferimento, il grande calderone del rock, è tenuto in piedi proprio da quei volponi che hai descritto tu.
Quello che li distingue non è il titolo riconosciuto di musicista ma l'enormità del loro talento che li ha resi molto di più che dei semplici "ladruncoli" di idee altrui.
Quello che distingue la musica e le forme artistiche in generale è che lo studio ti può rendere immensamente migliore ma da solo non serve a nulla se non a farti diventare un freddo esecutore di teorie.
Io sono strasicuro che neanche un millennio di studio renderebbe una persona priva di talento un Musicista, un Pittore, uno Scrittore, un Poeta, ecc.
Personalmente da strenuo difensore del rock in tutte le sue forme non amo molto una certa "presunzione di inferiorità" nei confronti di generi che si ritengono più nobili.
Conosco un contrabbasista che è stato componente della maggiore orchestra sinfonica genovese (non so se lo sia ancora), una bravissima persona con il quale però avevo difficoltà a confrontarmi quando si parlava di musica, dovendo controbattere a frasi tipo "la musica è finita alla Quarta di Beethoven" (alla quarta avete letto bene) o "Strauss figlio era un cialtrone" e vi lascio immaginare cosa potesse uscire quando si parlava di Led Zeppelin e Pink Floyd.
Pur rispettando la persona quelle sentenze mi parevano più delle pose intellettuali che non dei veri giudizi oggettivi basati sulla sua indubbia competenza.


Tornando però al tema principale del topic, trovo che avere più o meno disponibilità sia la discriminante che può permettere a noi "chitarrari" di avere tra le mani strumenti costosi o di accontentarci di qualcosa di più economico, ma è indubbio che il principale motivo è la soddisfazione personale di avere la chitarra dei nostri sogni.
Però da adulto, se dovessi consigliare ad un aspirante chitarrista la chitarra da comprare, gli direi di lasciar stare i sogni ed essere più concreto possibile per cercare di trovare quella che va bene per lui quando la suona e non quando la guarda o ancora peggio quando guarda il logo sulla paletta.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Citazione di: manowar il 07 Settembre, 2014, 01:28 PM
:quoto: :quoto: :quoto: :quoto: :quoto:
( a parte la frase di Luca, non perchè non la condivido ma perchè rischiamo di impelagarci in discussioni piú grandi che non fanno parte di questo forum)
Ciao


:abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
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