Il topic aperto da Cris sull'abitudine a suonare a chitarra spenta, o meglio gli interventi che si sono susseguiti mi hanno spinto a una piccola riflessione.
Credo che più o meno tutti gli aspiranti chitarristi, si siano imbattuti prima o poi nella solita frase secondo la quale è assolutamente necessario imparare a suonare su una chitarra non amplificata e poi successivamente passare a uno strumento elettrico.
Alla luce però di quanto emerso dal topic "Suonare a chitarra spenta...", mi sembra evidente che se si ha in testa un certo tipo di suono, ricavato dall'ascolto dei propri dischi preferiti, può essere molto difficile trovare soddisfazione suonando un riff che magari in origine nasceva distorto o effettato in maniera particolare, con una chitarra acustica che ovviamente non restituisce lo stesso tipo di sensazioni e che alla lunga può diventare frustrante fino a portare all'abbandono dei buoni propositi iniziali.
La domanda è: trovate veramente necessario seguire questo schema? Non potrebbe essere più produttivo partire invece dalle ambizioni dell'alunno e rendere più stimolante lo studio seguendo un percorso che tenga conto degli obbiettivi individuali?
Citazione di: Moreno Viola il 14 Marzo, 2013, 02:37 PM
Il topic aperto da Cris sull'abitudine a suonare a chitarra spenta, o meglio gli interventi che si sono susseguiti mi hanno spinto a una piccola riflessione.
Credo che più o meno tutti gli aspiranti chitarristi, si siano imbattuti prima o poi nella solita frase secondo la quale è assolutamente necessario imparare a suonare su una chitarra non amplificata e poi successivamente passare a uno strumento elettrico.
Alla luce però di quanto emerso dal topic "Suonare a chitarra spenta...", mi sembra evidente che se si ha in testa un certo tipo di suono, ricavato dall'ascolto dei propri dischi preferiti, può essere molto difficile trovare soddisfazione suonando un riff che magari in origine nasceva distorto o effettato in maniera particolare, con una chitarra acustica che ovviamente non restituisce lo stesso tipo di sensazioni e che alla lunga può diventare frustrante fino a portare all'abbandono dei buoni propositi iniziali.
La domanda è: trovate veramente necessario seguire questo schema? Non potrebbe essere più produttivo partire invece dalle ambizioni dell'alunno e rendere più stimolante lo studio seguendo un percorso che tenga conto degli obbiettivi individuali?
:quotone:
Assolutamente. Il dover incominciare su una acustica ( spesso addirittura ho sentito consigliare proprio la classica .. :facepalm2: ) è la solita, assurda, falsa, leggenda metropolitana .
Il tuo intervento contiene già tutto, secondo me . :bravo2: :reallygood:
Vu :)
dipende, se lo si vede in ottica di esercizio all'inizio , parere personale, è meglio con una classica.. ti fai " le ossa " soprattutto per la mano sinistra a doverla aprire molto per suonare e " pigiare " per bene le corde , dopo passare all'elettrica ci si trova più comodi ... secondo me in questo senso si .. meglio iniziare con la classica ...
poi in merito al suonare i pezzi con i suoni " giusti " sono d'accordo che stimoli molto di più
Citazione di: NitroDrift il 14 Marzo, 2013, 03:07 PM
dipende, se lo si vede in ottica di esercizio all'inizio , parere personale, è meglio con una classica.. ti fai " le ossa " soprattutto per la mano sinistra a doverla aprire molto per suonare e " pigiare " per bene le corde , dopo passare all'elettrica ci si trova più comodi ... secondo me in questo senso si .. meglio iniziare con la classica ...
poi in merito al suonare i pezzi con i suoni " giusti " sono d'accordo che stimoli molto di più
Secondo me se ti abitui sulla classica , prendi la mano a corde distantissime l' una dall'altra, troppa facilità nel poterle premere ed una impostazione generale troppo distante dla tuo vero obiettivo . Senza contare la rottura di scatole di non aver alcuna soddisfazione sul piano sonoro ( a meno che la classica non sia il tuo obiettivo, ovviamente .. ) .
Vu :)
Citazione di: NitroDrift il 14 Marzo, 2013, 03:07 PM
dipende, se lo si vede in ottica di esercizio all'inizio , parere personale, è meglio con una classica.. ti fai " le ossa " soprattutto per la mano sinistra a doverla aprire molto per suonare e " pigiare " per bene le corde , dopo passare all'elettrica ci si trova più comodi ... secondo me in questo senso si .. meglio iniziare con la classica ...
poi in merito al suonare i pezzi con i suoni " giusti " sono d'accordo che stimoli molto di più
Però secondo me sarebbe più corretto, che i diversi tipi di chitarre venissero considerate un po' come delle "sorelle", ma non esattamente lo stesso strumento, e non trovo credibile neanche un discorso del tipo "impara prima a stare in equilibrio sulla bicicletta e poi della moto ne riparliamo", applicato alla chitarra.
La realtà è che sono strumenti con peculiarità diverse e con l'elettrica è possibile fare cose che con l'acustica o con la classica non è possibile fare e viceversa.
Se ci pensiamo bene quanti sono i chitarristi che normalmente suonano l'elettrica, ad essere altrettanto bravi con l'acustica? Finiamo per fare i soliti nomi, Page, Blackmore, ecc