Voglio portare all'attenzione dei miei jamblici amici un'interessante contributo scritto su musicaficionado.com da parte di Erik Kirkland
L'articolo originale si trova qui: Music Aficionado (http://web.musicaficionado.com/main.html#!/article/are_new_guitars_actually_better_than_vintage_erickirkland_2)
Per i non anglofoni, riassumo i 7 punti che Erik asserisce essere alla base del "le chitarre moderne sono migliori"
Trovo sia uno spunto davvero interessante, voi siete d'accordo?? :)
1 - Le chitarre definite iconiche non erano certamente "vintage" quando lo sono diventate, nell'articolo si cita l'esempio della chitarra di Hendrix per The Wind Cries Mary: la chitarra in oggetto non aveva nemmeno 1 anno!
2 - La qualità costruttiva del ventennio 50-70 negli USA era tutto meno che costante, nell'articolo si dice come appena le major riuscirono a creare schemi con livelli di qualità definibili industriali la crisi spazzò via quasi tutto :etvoila:
3 - Sia artigiani che le case stesse ripropongono prodotti con caratteristiche "vintage" ma qualità "odierna". Nell'articolo si dice come già alla fine degli anni 80 le due major riaprirono i loro custom shop per riedizioni di prodotti con caratteristiche vintage ma con materiali moderni e cura nell'assemblaggio pari a quella degli albori (o golden era, come solitamente si chiama). La citazione dell'articolo riguarda due esempi: la PRS 594 per quello che riguarda una riedizione modern dei canoni vintage ad opera di produttori "moderni" e le varie Gibson True Historic e Fender Custom Shop come riedizioni moderne di prodotti vintage (addirittura con analisi molecolari, come "sbandiera" Gibson)
4 - I liutai/produttori oggi hanno maggior controllo sul legno, nell'articolo si indica come è assolutamente vero che l'umidità oltre determinate soglie possa variare il comportamento del legno (e vorrei ben vedere, aggiungo :laughing:) e che invecchiamenti del legno non controllati come accaduto sulla maggior parte degli strumenti vintage siano più dannosi che altro, Kirkland aggiunge anche che esiste certamente il fenomeno del "Tonal Memory" (anni e anni a "sopportare" determinate frequenze danno al legno una diversa capacità di filtrarle e renderle, anche se è abbastanza semplicistica detta così :-[ ): questo fenomeno è però unicamente possibile con strumenti vecchi centinaia di anni e parliamo comunque di sfumature, una piccola percentuale del suono globale dello strumento!
5 - Il tempo esige, il tempo toglie! Maniera romantica per dire che tutti paghiamo il ticket agli anni che passano, strumenti compresi! Kirkland dice che, al netto del valore da collezione, anche se mantenete una chitarra dalla sua creazione a 50 anni dopo nel migliore dei modi e gestita dai migliori professionisti...questa avrà un decadimento! Chiaramente tenere la chitarra chiusa in caveau non è un esempio classico :laughing: :laughing: :laughing:
6 - I legni attuali sono medesimi o persino migliori, a livello qualitativo - Discorso simile a quello che Kirkland affronta prima (forse gli dava fastidio avere solo 6 punti :hide: ). Se è vero che si fa magari più fatica a trovare legno di qualità, è pur vero che questo non ferma liutai e produttori dal trovarlo! Gli amanti del vintage dicono che la qualità del legname degli anni 50-60 è insuperabile, Kirkland indica come la meticolosità dei produttori attuali di legno per strumenti musicali sia mostruosamente più elevata rispetto al passato (abbastanza credibile, a dire il vero :etvoila: ) e che, in ogni caso, si debba porre maggiore attenzione al tipo di verniciatura, alla composizione della verniciatura stessa e alla cura con cui questa viene posata! Anzi, oggi sono in uso miscele migliorate rispetto al passato, a suo dire almeno :firuli:
7 - Il suono si fa al primo vagito, non dopo 20 anni - Punto abbastanza semplice, ma 2 righe da scrivere le troviamo lo stesso :laughing: Kirkland dice, senza mezzi termini, che la qualità del suono è insita nello strumento appena questo viene al mondo: il giusto mix tra cura maniacale dei dettagli durante la costruzione e una regolazione scrupolosa dello strumento sono il 99% del suono di uno strumento, a dispetto del fatto che i pezzi siano stati lavorati a mano o su una grossa CNC industriale.
Questi, more or less, i 7 punti che Kirkland porta a sostegno della sua tesi?
Voi che ne pensate?
Io dico la mia: non credo al mojo vintage, per nulla...tuttavia il sapiente mix tra le mani dei grandi del passato con i loro strumenti ha lasciato un solco così "potente" da aver creato veri e propri feticci a forma di strumento, che valgono unicamente per cosa ci han tirato fuori questi signori. Ovviamente gli strumenti attuali suonano, se non altro, bene ugualmente e che tutto rimane nel giusto mix tra gli elementi e nelle manine che ci mettiamo sopra. Se è pur vero che determinati dettagli ora magari non sono nemmeno più disponibili (penso ad alcuni metalli "esotici" nei pick up Fender humbucker Wide Range delle prime Tele Thinline), bisogna anche aggiungere che oggi per avere modelli fatti con tutte le cure del caso ha dei costi davvero altissimi (Fender Custom Shop e Gibson Custom Shop sappiamo tutti quanto costano :cry2: :cry2: :cry2: ) ma che, alla fine e all'orecchio, non suonano poi tanto diverse dai modelli industriali meno blasonati.
Scusate per il post lungo :sorry:
Posso solo dire :
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
Voi che ne pensate?
Io dico la mia: non credo al mojo vintage, per nulla...tuttavia il sapiente mix tra le mani dei grandi del passato con i loro strumenti ha lasciato un solco così "potente" da aver creato veri e propri feticci a forma di strumento, che valgono unicamente per cosa ci han tirato fuori questi signori. Ovviamente gli strumenti attuali suonano, se non altro, bene ugualmente e che tutto rimane nel giusto mix tra gli elementi e nelle manine che ci mettiamo sopra. Se è pur vero che determinati dettagli ora magari non sono nemmeno più disponibili (penso ad alcuni metalli "esotici" nei pick up Fender humbucker Wide Range delle prime Tele Thinline), bisogna anche aggiungere che oggi per avere modelli fatti con tutte le cure del caso ha dei costi davvero altissimi (Fender Custom Shop e Gibson Custom Shop sappiamo tutti quanto costano :cry2: :cry2: :cry2: ) ma che, alla fine e all'orecchio, non suonano poi tanto diverse dai modelli industriali meno blasonati.
Scusate per il post lungo :sorry:
:quotonemegagalattico:
Citazione di: Vu-meter il 08 Ottobre, 2016, 06:26 PM
Posso solo dire :
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
Voi che ne pensate?
Io dico la mia: non credo al mojo vintage, per nulla...tuttavia il sapiente mix tra le mani dei grandi del passato con i loro strumenti ha lasciato un solco così "potente" da aver creato veri e propri feticci a forma di strumento, che valgono unicamente per cosa ci han tirato fuori questi signori. Ovviamente gli strumenti attuali suonano, se non altro, bene ugualmente e che tutto rimane nel giusto mix tra gli elementi e nelle manine che ci mettiamo sopra. Se è pur vero che determinati dettagli ora magari non sono nemmeno più disponibili (penso ad alcuni metalli "esotici" nei pick up Fender humbucker Wide Range delle prime Tele Thinline), bisogna anche aggiungere che oggi per avere modelli fatti con tutte le cure del caso ha dei costi davvero altissimi (Fender Custom Shop e Gibson Custom Shop sappiamo tutti quanto costano :cry2: :cry2: :cry2: ) ma che, alla fine e all'orecchio, non suonano poi tanto diverse dai modelli industriali meno blasonati.
Scusate per il post lungo :sorry:
:quotonemegagalattico:
ottima cosa il quotone dal capo :laughing: :laughing: :laughing:
Bravo Mailcol, gran bel post. :bravo2:
La mia opinione è semplice e probabilmente la conosci.
Marketing, tutto qui.
Per il resto nessun strumento suona identico ad un'altro, questo è un dato di fatto che piaccia o no.
Quindi, come dicevo stamattina, lo strumento va provato e scelto in funzione della propria personalità.
Non credo ai Custom Shop quando cio' che esce di li ha un costo che va al di sopra di qualsiasi logica.
E' vero che strato e tele da 3/4 mila euro suonano molto bene ma secondo me dovrebbero suonare così quelle che ne costano 1/3.
Quindi continuo a giocare e a studiare soprattutto ... che è meglio. :sisi:
Citazione di: Max Maz il 08 Ottobre, 2016, 06:29 PM
Bravo Mailcol, gran bel post. :bravo2:
La mia opinione è semplice e probabilmente la conosci.
Marketing, tutto qui.
Per il resto nessun strumento suona identico ad un'altro, questo è un dato di fatto che piaccia o no.
Quindi, come dicevo stamattina, lo strumento va provato e scelto in funzione della propria personalità.
Non credo ai Custom Shop quando cio' che esce di li ha un costo che va al di sopra di qualsiasi logica.
E' vero che strato e tele da 3/4 mila euro suonano molto bene ma secondo me dovrebbero suonare così quelle che ne costano 1/3.
Quindi continuo a giocare e a studiare soprattutto ... che è meglio. :sisi:
Discorso Custom Shop lungo, ci sono certi strumenti dove si pagano oggettivamente le ore spese sopra da qualcuno che ha maneggiato legno per 30 anni (penso a guardare solo come sono fatte le Private Stock PRS)...
...d'altra parte quando mi chiedono quasi 5 stipendi per una tavola di mogano con sopra 1 mm di vernice oro e 2 P90 mi sale un po' il crimine... :angry2: :angry2: :angry2:
Il punto è che non ci credo nemmeno un po' Maicol che le facciano davvero a mano tutte quelle decine di migliaia di strumenti. :etvoila:
Ma non è importante ... il rapporto miglioramento tecnico /espressivo vs strumento è 50.000 a 1 .
Rimbocchiamoci le maniche. ;D
Mah. Io sono abbastanza progressista : nel 2016 secondo me dovrebbero esserci una tale mole di informazioni, studi e conoscenze tali da poter sì che uno strumento costruito oggi sia nettamente superiore ad uno costruito 60 - 50 anni fa. Questo mito del "vintage" non me lo sono mai posto, anche perché vuol dire tutto e nulla : gira che ti rigira escono sempre i due marchi "gibson" e "fender".
Tutto ciò mi porta alla mente la questione sui violini : è giusto lo sproporzionale valore che spesso vige tra violini antichi e moderni ?
Quotone al pensiero di Kirkland, in tutto e per tutto
:quotonemegagalattico:
Ho sempre pensato che una chitarra d' annata " vintage " è vecchia, punto e basta ( ho avuto modo di provarle, strato e tele ) tanti anni fà ho letto un servizio analogo sulla rivista " Tutto Chitarre " ( speciale di Guitar Club che usciva una volta all' anno ) di un tizio che si occupava del settore, disse le stesse cose di Kirkland.
Citazione di: Max Maz il 08 Ottobre, 2016, 06:29 PM
Bravo Mailcol, gran bel post. :bravo2:
Non credo ai Custom Shop quando cio' che esce di li ha un costo che va al di sopra di qualsiasi logica.
:quotonegalattico:
Complimenti Maicol, gran bel post
:goodpost: :goodpost: :goodpost:
Post molto interessante :goodpost:
Personalmente sono refrattario al vintage sotto qualsiasi forma perché il "si stava meglio quando di stava peggio" non è mai riuscito ad avermi.
Alla manifattura degli anni '50 preferisco la ricerca e sviluppo odierno.
Le due cose non possono nemmeno essere paragonate perché figlie di due metodi, strumenti, conoscenze e risorse diverse.
Io non so se gli strumenti oggi siano o meno migliori ma, è certo che, negli anni 50-70 ogni strumento del quotidiano veniva costruito con un solo obiettivo : durare funzionante il più possibile.
Per tutto il resto. ...c'era il genio dell'utilizzatore
Mi fa piacere vedere che siamo più o meno tutti delle stesse idee :D :D :D
Accetto e forse approvo in toto il fatto che l'importanza storica di uno strumento storico si paghi.
Per questo motivo credo che non sia particolarmente scandaloso che una Stratocaster o una Les Paul assemblate oggi secondi i crismi dell'epoca d'oro e le migliorie che nel frattempo possono essere apportate, abbia un costo superiore a chitarre senza particolare meriti storici e che possa essere persino giusto, ovviamente nei limiti di un certo pudore che spesso invece non sembra essere rispettato.
Credo persino che Fender e Gibson dovrebbero limitare a pochi modelli le variabili dei loro strumenti ammiragli e immettere solo sotto marchio Squier e Epiphone la loro produzione secondaria.
Detto questo concordo in pieno sul fatto che una chitarra di cinquant'anni fa è uno strumento che ha addosso il peso di tutte le stagioni che ha sopportato e dall'altra prospettiva trovo assurdo rimanere ancorati a "antiche tradizioni" perchè si possa considerare vintage una chitarra che in realtà è soltanto nata vecchia.
In mezzo a tanti detrattori del vintage, rispondo anche io che (forse) la penso diversamente. Amo il vintage, non tanto per come suona, anche perchè bisognerebbe avere l'orecchio molto allenato, ma piuttosto perchè amo il modo in cui i pionieri degli strumenti musicali hanno inventato, dopo tanti tentativi, le chitarre o gli amplificatori che ancora oggi suoniamo.
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
2 - La qualità costruttiva del ventennio 50-70 negli USA era tutto meno che costante, nell'articolo si dice come appena le major riuscirono a creare schemi con livelli di qualità definibili industriali la crisi spazzò via quasi tutto :etvoila:
E' vero, ma di sicuro una la piccola Fender degli anni '50 produceva meno chitarre e aveva forse un'attenzione maggiore al modo in cui venivano costruiti gli strumenti.
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
3 - Sia artigiani che le case stesse ripropongono prodotti con caratteristiche "vintage" ma qualità "odierna". Nell'articolo si dice come già alla fine degli anni 80 le due major riaprirono i loro custom shop per riedizioni di prodotti con caratteristiche vintage ma con materiali moderni e cura nell'assemblaggio pari a quella degli albori (o golden era, come solitamente si chiama).
Purtroppo ho l'impressione che il Custom Shop Fender, diversamente da quello che mi sembra accada per la produzione di serie,
negli ultimi anni stia diventando una fabbrica che deve strizzare l'occhio alla quantità... a scapito della qualità?
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
è assolutamente vero che l'umidità oltre determinate soglie possa variare il comportamento del legno (e vorrei ben vedere, aggiungo :laughing:) e che invecchiamenti del legno non controllati come accaduto sulla maggior parte degli strumenti vintage siano più dannosi che altro, Kirkland aggiunge anche che esiste certamente il fenomeno del "Tonal Memory" (anni e anni a "sopportare" determinate frequenze danno al legno una diversa capacità di filtrarle e renderle, anche se è abbastanza semplicistica detta così :-[ ): questo fenomeno è però unicamente possibile con strumenti vecchi centinaia di anni e parliamo comunque di sfumature, una piccola percentuale del suono globale dello strumento!
Concordo su tutto, ma credo molto nel "Tonal Memory", anche se è un particolare. Ma in fondo la qualità del suono (che è anche molto soggettiva) non è data dalla somma di tanti particolari? Quando usi cavi migliori, corde migliori, un ponte migliore, pickup migliori, vernice migliore, il suono cambia. Sono tanti piccoli dettagli, magari impercettibili da soli, che fanno la differenza. Anche se poi parliamo di sfumature.
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
6 - I legni attuali sono medesimi o persino migliori, a livello qualitativo - Discorso simile a quello che Kirkland affronta prima (forse gli dava fastidio avere solo 6 punti :hide: ). Se è vero che si fa magari più fatica a trovare legno di qualità, è pur vero che questo non ferma liutai e produttori dal trovarlo! Gli amanti del vintage dicono che la qualità del legname degli anni 50-60 è insuperabile, Kirkland indica come la meticolosità dei produttori attuali di legno per strumenti musicali sia mostruosamente più elevata rispetto al passato
Eppure mi viene da pensare che le aziende siano spinte a produrre sempre di più, lasciando legni di qualità non dico bassa, ma normale, alla normale produzione, e i legni migliori, che di sicuro avranno un costo maggiore, dato l'aumento della richiesta, a pochi modelli.
Citazione di: CalegaR1 il 08 Ottobre, 2016, 06:19 PM
in ogni caso, si debba porre maggiore attenzione al tipo di verniciatura, alla composizione della verniciatura stessa e alla cura con cui questa viene posata! Anzi, oggi sono in uso miscele migliorate rispetto al passato, a suo dire almeno :firuli:
Di recente ho riverniciato la mia SRV. Il liutaio che se ne è occupato, appassionato di Fender, è rimasto impressionato dal quanta vernice c'era e da come era difficile da rimuovere. E pensare che considera le SRV o altre signature, o le vintage, chitarre alle quali viene riservata una cura maggiore!
Ancora oggi la Fender, ma credo anche la Gibson, usa tanta, troppa vernice sulle chitarre. E il ponte Fender lascia ancora a desiderare (sono un fan dei Callaham).
Detto questo credo che producano ancora ottime chitarre, ma quelle migliori, con una cura maggiore, costino davvero troppo (ma si può capire).
Dimenticavo... articolo molto interessante, grazie per averlo segnalato!
Che costino una fucilata di sicuro...
E parlo a ragion veduta, ho due (belle) Custom - una LP e una Strat...se le metto fronte alla PRS e penso che le ho pagate uguali mi viene da farmi 2-3 domande... :acci: :acci: :acci:
Citazione di: CalegaR1 il 10 Ottobre, 2016, 12:12 AM
Che costino una fucilata di sicuro...
E parlo a ragion veduta, ho due (belle) Custom - una LP e una Strat...se le metto fronte alla PRS e penso che le ho pagate uguali mi viene da farmi 2-3 domande... :acci: :acci: :acci:
Fatti pure tutte le domande che vuoi; noi abbiamo tutte le risposte, ed è una sola; D
Maicol la terza citata è Custom nel nome, le altre due no. :etvoila:
Una critica che mi fanno spesso alcuni amici e chitarristi è che ragiono più da ingegnere che da musicista e anche in questo caso non posso fare a meno di ragionare in questo modo :acci: Innanzitutto vi posto il link di un test fatto tempo fa dall'università di Parigi Blind playoff of Stradivarius violins and new ones leaves old Italians a little flat | Science | The Guardian (https://www.theguardian.com/science/2014/apr/08/violin-stradivarius-old-new-better-scientific-test) . Hanno preso violinisti di fama mondiale e gli hanno fatto provare alla cieca degli Stradivari autentici e dei violini moderni (100 volte più economici ). La quasi totalità ha preferito senza ombra di dubbio i violini moderni. Ora il violino è uno strumento acustico classico, quindi molte delle considerazioni sui legni e sulla loro importanza hanno un peso mille volte superiore a quello che hanno i legni e altre cose simili per la chitarra elettrica, e già questo mi fa riflettere.
A ciò si aggiungono altre considerazioni, maturazioni del legno varie e vernici sono sempre più convinto che siano esoterismi e nient'altro le Fender e Gibson d'epoca erano spesso verniciate con vernici da auto senza troppi patemi sullo spessore, i legni venivano spesso scelti in base a costi ed estetica (il palissandro sulle tastiere fu montato perchè si vedeva meglio alle tv in bianco e nero). Le Goldtop avevano uno top coperto da vernice bella spessa, le Fender Sunburst venute male venivano spesso coperte da un'altro strato di vernice senza farsi troppi problemi, ed inoltre il turapori utilizzato già negli anni 50 per la "respirazione" del legno era più o meno equivalente all'effetto delle vernici moderne.
Detto ciò c'è solo è soltanto un fattore che posso concedere al vintage e sono i materiali della parte elettrica, alcuni materiali utilizzati non sono più disponibili ad oggi ed inoltre i pickup e i magneti utilizzati sono soggetti ad un naturale decadimento che riduce il campo magnetico.
Ma queste sono solo considerazioni marginali, la realtà è che il mito è nato per cause puramente economico/storiche. Sia Fender che Gibson negli anni 70 subirono un crollo nella qualità costruttiva (il famoso periodo CBS per Fender e la Norlin Era per Gibson) ed in assenza di altri produttori si cominciarono a riscoprire le chitarre degli anni 60 che fino a quel momento era considerate solo vecchie (Clapton assemblò Blackie con delle strato pre CBS comprate in un negozio che le teneva sul retro buttate a terra nel magazzino). L'effettiva miglior qualità portò alla nascita del mito che al giorno d'oggi ha raggiunto limiti paradossali (grazie anche alla follia di molti collezionisti). Personalmente non ho dubbi che effettivamente molte chitarre Vintage suonino benissimo, ma la psicoacustica ci accompagna da sempre e non ho dubbi che si possano trovare chitarre di produzione moderna con una qualità del tutto paragonabile e senza tutti i limiti e i problemi di una chitarra prodotta 60 anni fa. Il Vintage sta purtroppo degenerando ormai è vintage anche una chitarra di 10 anni fa, perchè la produzione moderna non è quella di una volta e così via... Hanno raggiunto quotazioni folli anche le Fender e Gibson che hanno generato il fenomeno pervia della loro scarsa qualità. Addirittura con le PRS c'è chi inizia a mitizzare le Pre-Factory :acci:
Purtroppo per me il vintage è spesso solo un mito che rovina un mondo bello come quello della musica e della chitarra :cry2: Ci sta il fascino e la bellezza di strumenti prodotti 60 anni fa, agli albori del Rock e della chitarra elettrica, anche a me piacerebbe una nocaster originale ma tra un sano interesse e i livelli raggiunti ad oggi da molti c'è nel mezzo un vero abisso.
Citazione di: Aleter il 10 Ottobre, 2016, 09:40 AM
Una critica che mi fanno spesso alcuni amici e chitarristi è che ragiono più da ingegnere che da musicista e anche in questo caso non posso fare a meno di ragionare in questo modo :acci: Innanzitutto vi posto il link di un test fatto tempo fa dall'università di Parigi Blind playoff of Stradivarius violins and new ones leaves old Italians a little flat | Science | The Guardian (https://www.theguardian.com/science/2014/apr/08/violin-stradivarius-old-new-better-scientific-test) . Hanno preso violinisti di fama mondiale e gli hanno fatto provare alla cieca degli Stradivari autentici e dei violini moderni (100 volte più economici ). La quasi totalità ha preferito senza ombra di dubbio i violini moderni. Ora il violino è uno strumento acustico classico, quindi molte delle considerazioni sui legni e sulla loro importanza hanno un peso mille volte superiore a quello che hanno i legni e altre cose simili per la chitarra elettrica, e già questo mi fa riflettere.
A ciò si aggiungono altre considerazioni, maturazioni del legno varie e vernici sono sempre più convinto che siano esoterismi e nient'altro le Fender e Gibson d'epoca erano spesso verniciate con vernici da auto senza troppi patemi sullo spessore, i legni venivano spesso scelti in base a costi ed estetica (il palissandro sulle tastiere fu montato perchè si vedeva meglio alle tv in bianco e nero). Le Goldtop avevano uno top coperto da vernice bella spessa, le Fender Sunburst venute male venivano spesso coperte da un'altro strato di vernice senza farsi troppi problemi, ed inoltre il turapori utilizzato già negli anni 50 per la "respirazione" del legno era più o meno equivalente all'effetto delle vernici moderne.
Detto ciò c'è solo è soltanto un fattore che posso concedere al vintage e sono i materiali della parte elettrica, alcuni materiali utilizzati non sono più disponibili ad oggi ed inoltre i pickup e i magneti utilizzati sono soggetti ad un naturale decadimento che riduce il campo magnetico.
Ma queste sono solo considerazioni marginali, la realtà è che il mito è nato per cause puramente economico/storiche. Sia Fender che Gibson negli anni 70 subirono un crollo nella qualità costruttiva (il famoso periodo CBS per Fender e la Norlin Era per Gibson) ed in assenza di altri produttori si cominciarono a riscoprire le chitarre degli anni 60 che fino a quel momento era considerate solo vecchie (Clapton assemblò Blackie con delle strato pre CBS comprate in un negozio che le teneva sul retro buttate a terra nel magazzino). L'effettiva miglior qualità portò alla nascita del mito che al giorno d'oggi ha raggiunto limiti paradossali (grazie anche alla follia di molti collezionisti). Personalmente non ho dubbi che effettivamente molte chitarre Vintage suonino benissimo, ma la psicoacustica ci accompagna da sempre e non ho dubbi che si possano trovare chitarre di produzione moderna con una qualità del tutto paragonabile e senza tutti i limiti e i problemi di una chitarra prodotta 60 anni fa. Il Vintage sta purtroppo degenerando ormai è vintage anche una chitarra di 10 anni fa, perchè la produzione moderna non è quella di una volta e così via... Hanno raggiunto quotazioni folli anche le Fender e Gibson che hanno generato il fenomeno pervia della loro scarsa qualità. Addirittura con le PRS c'è chi inizia a mitizzare le Pre-Factory :acci:
Purtroppo per me il vintage è spesso solo un mito che rovina un mondo bello come quello della musica e della chitarra :cry2: Ci sta il fascino e la bellezza di strumenti prodotti 60 anni fa, agli albori del Rock e della chitarra elettrica, anche a me piacerebbe una nocaster originale ma tra un sano interesse e i livelli raggiunti ad oggi da molti c'è nel mezzo un vero abisso.
Aleter ti confermo, le pre-factory
SONO mitizzate ;D
Citazione di: Aleter il 10 Ottobre, 2016, 09:40 AM
Addirittura con le PRS c'è chi inizia a mitizzare le Pre-Factory :acci:
Qualche tempo fa ho deciso di comprare una PRS. Non avevo nessuna fretta, volevo trovare il modello che mi piaceva di più, e con calma (un anno e mezzo-due) ho provato un sacco di PRS, tra cui anche le "pre-factory". Il rislutato? Mi sono piaciute di più quelle "moderne". Eppure nei forum avevo letto che le pre-factory erano molto superiori alle attuali, che la qualità dei legni era peggiorata, o c'era chi sconsigliava annate, ecc...
Sulla PRS penso sempre una cosa: sono partite dai modelli di punta, costosi e di qualità, per creare, negli anni, altri modelli economici per chi non può permettersi di spendere tanto. Ma le loro chitarre più importanti non sono cambiate, non hanno cercato stratagemmi per produrre e vendere di più a scapito della qualità. Anzi, hanno cercato meccaniche e vernici migliori, hanno usato CNC migliori. E quando spendi anche 3000 euro per una PRS, sei sicuro di cosa stai acquistando. Li stimo molto.
Tornando alle pre-factory avevo scritto qualche tempo fa questo articolo:
PRS Pre-Factory: sfatiamo un mito - FuzzFaced (http://www.fuzzfaced.net/prs-pre-factory-sfatiamo-un-mito.html)
Citazione di: Fuzzfaced il 10 Ottobre, 2016, 11:16 PM
Citazione di: Aleter il 10 Ottobre, 2016, 09:40 AM
Addirittura con le PRS c'è chi inizia a mitizzare le Pre-Factory :acci:
Qualche tempo fa ho deciso di comprare una PRS. Non avevo nessuna fretta, volevo trovare il modello che mi piaceva di più, e con calma (un anno e mezzo-due) ho provato un sacco di PRS, tra cui anche le "pre-factory". Il rislutato? Mi sono piaciute di più quelle "moderne". Eppure nei forum avevo letto che le pre-factory erano molto superiori alle attuali, che la qualità dei legni era peggiorata, o c'era chi sconsigliava annate, ecc...
Sulla PRS penso sempre una cosa: sono partite dai modelli di punta, costosi e di qualità, per creare, negli anni, altri modelli economici per chi non può permettersi di spendere tanto. Ma le loro chitarre più importanti non sono cambiate, non hanno cercato stratagemmi per produrre e vendere di più a scapito della qualità. Anzi, hanno cercato meccaniche e vernici migliori, hanno usato CNC migliori. E quando spendi anche 3000 euro per una PRS, sei sicuro di cosa stai acquistando. Li stimo molto.
Tornando alle pre-factory avevo scritto qualche tempo fa questo articolo:
PRS Pre-Factory: sfatiamo un mito - FuzzFaced (http://www.fuzzfaced.net/prs-pre-factory-sfatiamo-un-mito.html)
I miti si sa, son duri a morire... :-[ :-[ :-[
Sicuramente la qualità è andata a migliore, specialmente sulle meccaniche...come giustamente dici
Direi che poi vale un po' per tutti anche i soliti brand "noti" ;D ;D ;D