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Aperto da Elliott, 14 Dicembre, 2019, 12:22 PM

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Pasquino

Quotone, e puoi essere pure un grande musicista, ma nessuno nella colonna di destra è un artista.
E per quanto mi riguarda non sono pop gli artisti del 94 solo perché sono rock. I Tool non sono Elvis, non confondiamo gente creata per vendere da gente che vende senza svendersi
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

guest2069

Due lunedì fa ho fatto un matrimonio nel mio ristorante. La sposaha optato per la canzone "Alleluhia" di Cohen per il suo arrivo all'altare. Vedere le mie ragazze commosse, alcune incapaci di tirarsi insieme e di lavorare per l'emozione, mi ha fatto pensare. Già conoscevano la canzone, non a quei volumi. Non in una cornice così.

Questo per dire che sarà difficile per Fabri Fibra o chi per lui capitalizzare dei sentimenti così. Se bastano gli€... Ho dubbi che possano essere soddisfatti anche in quel campo.


guest2069

Citazione di: Pasquino il 14 Dicembre, 2019, 11:31 PM
Quotone, e puoi essere pure un grande musicista, ma nessuno nella colonna di destra è un artista.
E per quanto mi riguarda non sono pop gli artisti del 94 solo perché sono rock. I Tool non sono Elvis, non confondiamo gente creata per vendere da gente che vende senza svendersi
Scusa, cosa intendi? Che i Tool sono una band per vendere???

Elliott

Credo che intendesse il contrario ossia, che i Tool sono quelli che vendono senza svendersi.


Mimmolo

Mariano ho ascoltato l'artista che hai postato e capisco che nella tua mente fresca di musicista professionista o semipro la sua arte sia un esempio e il rispetto che gli porti. In tal senso trovo ancora più bravo un ragazzo giovane che hai indicato in un altro post, quello davvero scriverà qualcosa destinato a rimanere.
Ma è così, noi 50enni abbiamo i cassetti pieni di foto, vecchie ingiallite, con colori falsati e visi fuori fuoco che rimango però a testimonianza di un passato felice ed intenso. Così come le pareti di lp o cassette a testimoniare l'amore per la musica.
Ora queste cose sono marginali, memorie di massa (termine strano) contengono la nostra storia miniaturizzata e gli scaffali di cassette e milioni di altre cose.
È difficile fare il passo al virtuale e considerarlo magari pure meglio.
Io ho una mente molto aperta, non mi pongo il problema di chi è meglio, ascolto con interesse tutto e cerco di captare segnali di vita in tutto.
Non ho paura che la nostra storia musicale vada persa, per fortuna corsi e ricorsi smuovono il mondo e le menti ciclicamente apportando sempre qualcosa di nuovo.
Non mi pongo neanche il problema di come si farà musica, con che strumenti, oggi i software, i sequencer, gli arranger sono pazzeschi e la rete rende tutto fruibilissimo.
Conservo dei dubbi sulla sopravvivenza del mestiere di artista  e musicista perché tutta questa condivisione, in apparenza free toglie risorse, diritti, al sostentamento degli artisti che spesso utilizzano altre forme, meno legate alla musica salvo i live, per mangiarsi la pagnotta.
Punto fondamentale questo per poter scrivere ciò che si sente e non quello che cercano di imporci.
Riguardo alla bravura colonna dx/sx posso dire solo che il bagaglio di emozioni che mi hanno lasciato quello di sx esula spesso dalla loro capacità come musicista.
Questa la mia riflessione

Elliott

Sono riuscito ad ascoltare l'artista indicato da te, Mariano. L'ho ascoltato per intero il video, per evitare di perdermi qualcosa e...al di la dei 15 min di sofferenza, non mi è rimasto altro.
Ho provato a guardare un paio di video di sue hits, e dopo 20 secondi avevo prurito da tutte le parti.

Penserai..."perché non sei colto a livello musicale" ed avrai ragione a pensarlo ma, è un plus a mio avviso. Se per apprezzare la musica, se per riceverne delle emozioni bisogna essere colti...allora la musica cambia ruolo e non è più un linguaggio, un mezzo in mano all'artista per trasmettere una emozione, per dire quello che ha da dire bensì, uno strumento di classificazione e valutazioni tecniche.

Perdonami ma, leggere che tale Andreson Paak si mangia easy il 99% della colonna di sx lo trovo un po' troppo pretestuoso e mirato a prendere le distanze dalla "musica per sempliciotti" perché "chi è colto, sa ad es. che i Pink Floyd siano banalotti". I colti, ascoltano altro.
Concetto che tra l'altro - e va detto con onestà - esponi in maniera limpida quando si parla di musica.

Provocazione per provocazione, ti dico un nome, lontanissimo dalla colonna sx che a mio avviso sarebbe sprecato in quella di destra: Anthony Joseph





Mariano

Citazione di: robland il 14 Dicembre, 2019, 10:01 PM
Citazione di: Mariano il 14 Dicembre, 2019, 09:53 PM
La musica di consumo attuale risponde alle stesse logiche di quella del passato

il rock o il punk non sono stati fenomeni di ribellione, ma fenomeni perfettamente inseriti nella società dei consumi espressione della borghesia bianca occidentale. Nel dopoguerra è nato un nuovo gruppo di consumatori che prima non avevano potere d'acquisto: i giovani. Sono stati perciò necessari dei codici, sia di vestiario, che comportamentali, che musicali che hanno creato l'ìconografia che ha fatto nascere il rock and roll, rubando la musica dei neri, e il resto a seguire. Brillantina, giubbotti in pelle, capelli lunghi, e tutto ciò che ha creato un immagine (e in questo gli idoli del rock non hanno niente di diverso dalle moderne e più becere popstar), e che si è modificato nel corso dei decenni, è servito a sublimare la "voglia di ribellione" di generazione che sono nate borghesi, hanno finto di ribellarsi al paradigma, e poi sono andati a fare quello che facevano i loro padri e nonni: professionisti, medici, avvocati....la classe media

tutto era ed è mercificato

si è semplicemente affinato il sistema per perseguire quello che la società di consumi ha sempre cercato: il massimo del profitto col minimo sforzo. Quindi il pop, e il rock e il punk SONO pop, nel senso di popular, sono ora fatti da un numero ristretto di persone che lavora per formule di sicura efficacia, producendo musica di continuo.

Fino a qui sono d'accordo.
Però non ho capito come spieghi il cambiamento di queste classifiche, il passaggio dalla classifica dove è dominante il rock, nel momento in cui è ancora popolare, alla classifica in cui domina altro, nel momento in cui questo "altro" (che roba è? Pop? Hip Hop? Non lo so, perchè non conosco quei nomi) scalza il rock.
Perché lo scalza o comunque lo supera?
Voglio capire se mi ritrovo col tuo pensiero anche su questo passaggio.

Perché comunque poi avrei una valutazione da fare in aggiunta, che è ancora più delicata.
Si è semplicemente affinato il meccanismo e aumentata la tecnologia.

Negli anni 60 e 70, per quanto fossimo in pieno boom economico, e la società dei consumi fosse effettivamente compiuta anche se non globalizzata come oggi, tutti i meccanismi del "massimo profitto minima spesa" erano già presenti. Solo che andavano affinati e non avevano l'assistenza tecnologica di oggi. Quindi l'aspetto umano e casuale entrava in maniera più prepotente, anche senza volerlo.

Adesso si è trovata la quadra: come si producono i brani pop? E per pop intendo popular nel suo complesso, di qualsiasi genere o corrente musicale. Un numero ristretto di professionisti altamente qualificati, solitamente pianisti/tastieristi e polistrumentisti, sono stipendiati con ottimo compenso dalle etichette per produrre "basi" musicali in continuazione. Immagina: 2-4000 euro/dollari al mese netti (a seconda di quanto sei grosso tu e la tua etichetta), per andare in studio e sfornare perfettamente arrangiati 70-100 pezzi l'anno. Questi pezzi finiscono nell'enorme archivio e vengono tirati fuori all'occorrenza. Perchè esiste un team parallelo che si occupa dei testi. Nessuno dei massimi artisti pop attuali detiene i diritti dei propri pezzi, tranne casi speciali come Bruno Mars che è appunto un compositore e polistrumentista bravissimo ed è in grado di farsi lui le cose. E potrebbe suonare tranquillamente fusion se volesse

Non è diverso dal passato, solo si è capito come ottenere il massimo col minimo.

Il lato positivo è che viene prodotta un ENORMITA' di musica rispetto a 30 anni fa, quindi anche se è aumentato lo schifo, è anche aumentata la musica bella scritta da musicisti bravi. Non passa certo su MTV, bisogna cercarsela in altri canali, ma c'è

Diciamo che se nei decenni passati anche ciò che era più popular produceva musica di qualità (penso ai vari michael jackson, stevie wonder, toto, sting.......) adesso la qualità la devi cercare, tranne rari casi, altrove

CitazioneSono riuscito ad ascoltare l'artista indicato da te, Mariano. L'ho ascoltato per intero il video, per evitare di perdermi qualcosa e...al di la dei 15 min di sofferenza, non mi è rimasto altro.
Ho provato a guardare un paio di video di sue hits, e dopo 20 secondi avevo prurito da tutte le parti.

Penserai..."perché non sei colto a livello musicale" ed avrai ragione a pensarlo ma, è un plus a mio avviso. Se per apprezzare la musica, se per riceverne delle emozioni bisogna essere colti...allora la musica cambia ruolo e non è più un linguaggio, un mezzo in mano all'artista per trasmettere una emozione, per dire quello che ha da dire bensì, uno strumento di classificazione e valutazioni tecniche.
no, assolutamente, penso solo che sia molto lontano dai tuoi gusti. Persone diverse sentono in modo diverse. Io quando sento gli accordi che butta giù il tastierista nel secondo brano vado in brodo di giuggiole, perchè li trovo davvero bellissimi, così come il groove così preciso che creano. Ma appunto, sono gusti


luvi

Citazione di: Mariano il 15 Dicembre, 2019, 10:11 AM
no, assolutamente, penso solo che sia molto lontano dai tuoi gusti. Persone diverse sentono in modo diverse. Io quando sento gli accordi che butta giù il tastierista nel secondo brano vado in brodo di giuggiole, perchè li trovo davvero bellissimi, così come il groove così preciso che creano. Ma appunto, sono gusti

Credo che in parte sia così...
Devo dire però che l'apprezzamento di certe forme musicali sia un misto tra gusti personali e possesso delle chiavi di lettura necessarie.
E non lo considero un difetto, ma l'effetto (perdonate il gioco di parole) tipico di ogni espressione umana che abbia riferimenti culturali complessi e non consideri ogni cosa subordinata all'elemento "massima vendita".
Accade la stessa cosa per la danza, la pittura, la scultura, la fotografia o la scrittura.
La dicotomia tra "popolare" e "colto" esiste perché sono più complesse e meno diffuse le chiavi di lettura necessarie per apprezzare il secondo, quindi tutto accade di conseguenza.
Chi abbia acquisito le chiavi di lettura giuste si accorge facilmente che le incarnazioni più semplificate non danno l'emozione che si aspetta e va alla ricerca di qualcosa di più gratificante.
Per questo le produzioni "pop" sono e restano semplificate: devono arrivare a tutti in modo indiscriminato per realizzare il maggior profitto possibile e non vogliono/devono necessitare di chiavi di lettura particolari.

Per questo le "perle", che bene o male esistono sempre "anche" all'interno del pop, così come tutte le espressioni complesse, raramente riescono ad arrivare ai grandi numeri, se non per vie traverse e quasi sempre per merito di fattori non del tutto "culturali"...

Faccio un esempio per tutti: Pat Metheny è forse l'unico musicista della storia del Jazz che abbia raggiunto volumi di vendite e di esibizioni live uguali se non superiori a quelli di molte rockstar. Questo significa che la sua musica sia compresa ed apprezzata nella sua complessità armonico-ritmica o che il fattore melodico che rende solo apparentemente facile l'ascolto di alcuni brani funziona da passepartout?
Un mio amico (non musicista) possedeva gran parte della discografia di questo artista e se lo ascoltava in macchina giorno e notte. Sapendo che mestiere faccio, una volta mi chiese di spiegargli a cosa servissero quelle lunghe e strane "pause" tra una melodia e l'altra nei pezzi, che lui candidamente sorpassava con l'avanti veloce del suo lettore cd... come avrete compreso si riferiva alle improvvisazioni! Dunque, pur apprezzando suoni ed atmosfere, ascoltava i temi melodici ed eliminava istintivamente tutta la parte complessa, cioè il linguaggio jazzistico, per il quale gli mancavano ovviamente le chiavi di lettura.
Altro jazz, che non facesse le stesse concessioni alla melodia, non l'avrebbe ascoltato affatto! ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Vu-meter

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Pasquino

L'ho ascoltato anche io, devo dire che è bravo, se tutti a dx fossero come lui il confronto sarebbe meno impietoso, ma dire che surclassa il 99% degli altri è azzardato, forse più un giudizio sul gusto che sulla qualità e de gustibus...
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

Mariano

Citazione di: luvi il 15 Dicembre, 2019, 11:38 AM
Citazione di: Mariano il 15 Dicembre, 2019, 10:11 AM
no, assolutamente, penso solo che sia molto lontano dai tuoi gusti. Persone diverse sentono in modo diverse. Io quando sento gli accordi che butta giù il tastierista nel secondo brano vado in brodo di giuggiole, perchè li trovo davvero bellissimi, così come il groove così preciso che creano. Ma appunto, sono gusti

Credo che in parte sia così...
Devo dire però che l'apprezzamento di certe forme musicali sia un misto tra gusti personali e possesso delle chiavi di lettura necessarie.
E non lo considero un difetto, ma l'effetto (perdonate il gioco di parole) tipico di ogni espressione umana che abbia riferimenti culturali complessi e non consideri ogni cosa subordinata all'elemento "massima vendita".
Accade la stessa cosa per la danza, la pittura, la scultura, la fotografia o la scrittura.
La dicotomia tra "popolare" e "colto" esiste perché sono più complesse e meno diffuse le chiavi di lettura necessarie per apprezzare il secondo, quindi tutto accade di conseguenza.
Chi abbia acquisito le chiavi di lettura giuste si accorge facilmente che le incarnazioni più semplificate non danno l'emozione che si aspetta e va alla ricerca di qualcosa di più gratificante.
Per questo le produzioni "pop" sono e restano semplificate: devono arrivare a tutti in modo indiscriminato per realizzare il maggior profitto possibile e non vogliono/devono necessitare di chiavi di lettura particolari.

Per questo le "perle", che bene o male esistono sempre "anche" all'interno del pop, così come tutte le espressioni complesse, raramente riescono ad arrivare ai grandi numeri, se non per vie traverse e quasi sempre per merito di fattori non del tutto "culturali"...

Faccio un esempio per tutti: Pat Metheny è forse l'unico musicista della storia del Jazz che abbia raggiunto volumi di vendite e di esibizioni live uguali se non superiori a quelli di molte rockstar. Questo significa che la sua musica sia compresa ed apprezzata nella sua complessità armonico-ritmica o che il fattore melodico che rende solo apparentemente facile l'ascolto di alcuni brani funziona da passepartout?
Un mio amico (non musicista) possedeva gran parte della discografia di questo artista e se lo ascoltava in macchina giorno e notte. Sapendo che mestiere faccio, una volta mi chiese di spiegargli a cosa servissero quelle lunghe e strane "pause" tra una melodia e l'altra nei pezzi, che lui candidamente sorpassava con l'avanti veloce del suo lettore cd... come avrete compreso si riferiva alle improvvisazioni! Dunque, pur apprezzando suoni ed atmosfere, ascoltava i temi melodici ed eliminava istintivamente tutta la parte complessa, cioè il linguaggio jazzistico, per il quale gli mancavano ovviamente le chiavi di lettura.
Altro jazz, che non facesse le stesse concessioni alla melodia, non l'avrebbe ascoltato affatto! ::)
sono d'accordo. Infatti i musicisti jazz/fusion che oggi riescono a fare grandi numeri e a suonare non solo nei jazz club ma anche in palazzetti e stadi come fa (o faceva) Pat Metheny sono proprio quelli che hanno anche un accessibilità melodica o ritmica, che riescono ad avere una superficie "pop" sopra a tutti gli strati di complessità armonica, melodica e ritmica e di arrangiamento. Penso agli Snarky Puppy, che fanno il pienone ovunque con la gente che salta e canta a memoria i temi dei loro pezzi (visto di persona al Parco della Musica di Roma, 6-7000 persone a saltare in piedi e a cantare Shofukan)
CitazionePenserai..."perché non sei colto a livello musicale" ed avrai ragione a pensarlo ma, è un plus a mio avviso. Se per apprezzare la musica, se per riceverne delle emozioni bisogna essere colti...allora la musica cambia ruolo e non è più un linguaggio, un mezzo in mano all'artista per trasmettere una emozione, per dire quello che ha da dire bensì, uno strumento di classificazione e valutazioni tecniche.
ritornando un attimo su questo discorso, non penso che Anderson Paak sia colto o che serva niente di particolare per ascoltare la sua musica. In fondo si tratta di hip hop: se non ti piace l'hip hop, non ti piacerà la sua proposta. Esattamente come se non ti piace il rock, certe proposte non ti piaceranno mai.

Perchè a me piace? perchè è una musica "pop" che contiene un sacco della musica NON pop che piace a me: il jazz e la più raffinata produzione della black music in particolare. Il secondo brano di quel video si intitola "My heart don't stand a chance" e parla "banalmente" delle sensazioni che si provano quando si è innamorati, gambe che tremano, il battito del cuore..... Non c'è niente di colto o complicato nel messaggio. La musica che lo accompagna è molto jazz, e hip hop nel senso migliore del termine: ritmica derivata dal funk, dialogo tra basso e batteria, stacchi, begli accordi

Non c'è niente di colto, è solo uno stile che a me piace e a te no. L'apprezzamento degli stili più pop, di largo consumo, dipende in gran parte dai propri gusti, che spesso si definiscono nell'adolescenza. A me c'è molto pop oggi che piace, proprio perchè ci trovo molto hip hop e molto jazz dentro.


Mimmolo

Ho ascoltato Malibu suonandoci su come faccio di solito.
Molto gustoso e molto facile seguire con la chitarra il groove.
Segno di bella musica.
Grazie di avermelo fatto conoscere

Moreno Viola

Sono prevalentemente, potrei dire quasi esclusivamente al netto di qualche eccezione, un appassionato di rock, ma non mi sognerei di mettere in discussione che esso sia espressione dell'industria discografica, in misura più o meno evidente a seconda della proposta.

Il rock esiste perché esiste un'industria che ne guida da sempre la produzione secondo una precisa richiesta e che ha trasformato il musico vagante, inteso come colui che propone musica accessibile a tutti, in veicoli per alimentare quest'industria.

Oggi che l'industria è sulla via di un declino irreversibile, i musicisti girovaghi sono tornati sulla strada, sfruttando anche le affollatissime arterie del web.

Eravamo abituati bene, riconosciamolo.

Gli esseri umani hanno talento e fino a quando occuperanno questo pianeta le dimostrazioni non mancheranno. Basta scendere in strada.

Poi quella della generazione, che oggi è addirittura "Entitled", è una bufala che portiamo avanti da quando esiste l'uomo.
Io sono nato nel 1975 e appartengo alla "Generazione X", apatica, priva di ideali, privilegiata e irrisconoscente.
Quanto somiglio ai "Millenial"

Chi semina vento, raccoglie tempesta.



RobyR

Citazione di: Elliott il 15 Dicembre, 2019, 08:15 AM
Sono riuscito ad ascoltare l'artista indicato da te, Mariano. L'ho ascoltato per intero il video, per evitare di perdermi qualcosa e...al di la dei 15 min di sofferenza, non mi è rimasto altro.
Ho provato a guardare un paio di video di sue hits, e dopo 20 secondi avevo prurito da tutte le parti.

Penserai..."perché non sei colto a livello musicale" ed avrai ragione a pensarlo ma, è un plus a mio avviso. Se per apprezzare la musica, se per riceverne delle emozioni bisogna essere colti...allora la musica cambia ruolo e non è più un linguaggio, un mezzo in mano all'artista per trasmettere una emozione, per dire quello che ha da dire bensì, uno strumento di classificazione e valutazioni tecniche.

Perdonami ma, leggere che tale Andreson Paak si mangia easy il 99% della colonna di sx lo trovo un po' troppo pretestuoso e mirato a prendere le distanze dalla "musica per sempliciotti" perché "chi è colto, sa ad es. che i Pink Floyd siano banalotti". I colti, ascoltano altro.
Concetto che tra l'altro - e va detto con onestà - esponi in maniera limpida quando si parla di musica.

Provocazione per provocazione, ti dico un nome, lontanissimo dalla colonna sx che a mio avviso sarebbe sprecato in quella di destra: Anthony Joseph


Sentito anche io ieri, ho evitato di commentare perchè non mi piace dar contro quel che non incontra il mio gusto, ma mi hai tolto letteralmente le parole di bocca. Sottoscrivo ogni parola, tranne l'ultima riga perchè non conosco Antonhy Joseph! ::)

E' una questione culturale.
Se a 17 anni amici e parenti ti passano i CD di Miles Davis, Pat Metheny, Aretha Franklin, verrai su con determinati gusti e una determinata concezione della musica.
Se a 17 anni amici e parenti, come nel mio caso, ti passano il Black Album, Metropolis pt.2, Somewhere in Time, The Division Bell, vieni su con altri e una concezione della musica diametralmente opposta. Più legata al contenuto che alla forma. Al messaggio piuttosto che alla complessità armonica.

E' tutto lì il nocciolo della questione. Se a questo poi aggiungi una formazione musicale accademica, fatta di pentagrammi ed esami, il secondo tipo di musica ti lascerà indifferente e drizzerai le antenne per il primo tipo. Quella colta, quella che per capirla devi aver studiato.

Ci sono pezzi che saranno obiettivamente banalotti, ma banalotti osservando lo spartito.
Poi c'è Anderson Paak che non è banale se guardi lo spartito, ma se ti togli davanti lo spartito e senti cosa ha da dire...

CitazioneY'all niggas got me hot
Uh, niggas, tell me how?
Hey! Well that's exactly what a nigga came for
Huh, you doin' shots from afar
I'mma meet you at your front door
Uh, so hard to be doing what you really meant for, beauty
Huh, but don't I make it look easy
Don't I make it look good
Now you, drank up all my liquor, come on
What I'm supposed to do now?
You talkin' all that shit, now come on
You gonna have to back it up
If I get too high now sugar come on
I might never come down
You know I might never come down
Let me get down
You might not never come down
Now let me come down
You might not never come down
Let me get down!

CitazioneOoh, champagne, foreign dime
Arms, legs slapped around you
Ooh, champagne let's fall down
Arms, legs keep grabbing
See, I be catching you staring be careful
Though I don't mind it's a dangerous place to be left in
But keep your eyes on me
Your heart don't stand a chance
It feels like it's been far too long
Your knees can't hold your legs
Your feet just want a pace
The eyes keep me all in a trance
Let me ask you
But you leave it all in the back of your head
All in the palm of my hand
Ain't nobody holding you back
Don't it feel like it's been far too long, girl?

Dipende da cosa è per te la musica. Se è conoscere le progressioni, le sostituzioni, se è saper suonare la scala di SOL minore con l'aggiunta della settima di reggiseno ( :sarcastic: ) con la batteria in 11/9, o se è vicina alla concezione di chi diede il via alla musica moderna. Un canto di protesta, un modo per dare spazio alle proprie emozioni, ai propri sentimenti, una riflessione seria e matura su te stesso, sulla tua vita, sul mondo che ti circonda.

Certi brani probabilmente saranno banalotti armonicamente parlando, ma hanno forza comunicativa enorme rispetto ai 4 niggas che ridono in continuazione come fossero sotto metanfetamine e vanno avanti a suon di Hey yo girl come on!
Non so voi, ma quando ho sentito per la prima volta "Did you ever wonder why we had to run for shelter when the promise of a brave new world unfurled beneath a clear blue sky?" ho sentito qualcosa smuoversi dentro.

Grom68

Citazione di: RobyR il 15 Dicembre, 2019, 12:53 PM
Citazione di: Elliott il 15 Dicembre, 2019, 08:15 AM
Sono riuscito ad ascoltare l'artista indicato da te, Mariano. L'ho ascoltato per intero il video, per evitare di perdermi qualcosa e...al di la dei 15 min di sofferenza, non mi è rimasto altro.
Ho provato a guardare un paio di video di sue hits, e dopo 20 secondi avevo prurito da tutte le parti.

Penserai..."perché non sei colto a livello musicale" ed avrai ragione a pensarlo ma, è un plus a mio avviso. Se per apprezzare la musica, se per riceverne delle emozioni bisogna essere colti...allora la musica cambia ruolo e non è più un linguaggio, un mezzo in mano all'artista per trasmettere una emozione, per dire quello che ha da dire bensì, uno strumento di classificazione e valutazioni tecniche.

Perdonami ma, leggere che tale Andreson Paak si mangia easy il 99% della colonna di sx lo trovo un po' troppo pretestuoso e mirato a prendere le distanze dalla "musica per sempliciotti" perché "chi è colto, sa ad es. che i Pink Floyd siano banalotti". I colti, ascoltano altro.
Concetto che tra l'altro - e va detto con onestà - esponi in maniera limpida quando si parla di musica.

Provocazione per provocazione, ti dico un nome, lontanissimo dalla colonna sx che a mio avviso sarebbe sprecato in quella di destra: Anthony Joseph


Sentito anche io ieri, ho evitato di commentare perchè non mi piace dar contro quel che non incontra il mio gusto, ma mi hai tolto letteralmente le parole di bocca. Sottoscrivo ogni parola, tranne l'ultima riga perchè non conosco Antonhy Joseph! ::)

E' una questione culturale.
Se a 17 anni amici e parenti ti passano i CD di Miles Davis, Pat Metheny, Aretha Franklin, verrai su con determinati gusti e una determinata concezione della musica.
Se a 17 anni amici e parenti, come nel mio caso, ti passano il Black Album, Metropolis pt.2, Somewhere in Time, The Division Bell, vieni su con altri e una concezione della musica diametralmente opposta. Più legata al contenuto che alla forma. Al messaggio piuttosto che alla complessità armonica.

E' tutto lì il nocciolo della questione. Se a questo poi aggiungi una formazione musicale accademica, fatta di pentagrammi ed esami, il secondo tipo di musica ti lascerà indifferente e drizzerai le antenne per il primo tipo. Quella colta, quella che per capirla devi aver studiato.

Ci sono pezzi che saranno obiettivamente banalotti, ma banalotti osservando lo spartito.
Poi c'è Anderson Paak che non è banale se guardi lo spartito, ma se ti togli davanti lo spartito e senti cosa ha da dire...

CitazioneY'all niggas got me hot
Uh, niggas, tell me how?
Hey! Well that's exactly what a nigga came for
Huh, you doin' shots from afar
I'mma meet you at your front door
Uh, so hard to be doing what you really meant for, beauty
Huh, but don't I make it look easy
Don't I make it look good
Now you, drank up all my liquor, come on
What I'm supposed to do now?
You talkin' all that shit, now come on
You gonna have to back it up
If I get too high now sugar come on
I might never come down
You know I might never come down
Let me get down
You might not never come down
Now let me come down
You might not never come down
Let me get down!

CitazioneOoh, champagne, foreign dime
Arms, legs slapped around you
Ooh, champagne let's fall down
Arms, legs keep grabbing
See, I be catching you staring be careful
Though I don't mind it's a dangerous place to be left in
But keep your eyes on me
Your heart don't stand a chance
It feels like it's been far too long
Your knees can't hold your legs
Your feet just want a pace
The eyes keep me all in a trance
Let me ask you
But you leave it all in the back of your head
All in the palm of my hand
Ain't nobody holding you back
Don't it feel like it's been far too long, girl?

Dipende da cosa è per te la musica. Se è conoscere le progressioni, le sostituzioni, se è saper suonare la scala di SOL minore con l'aggiunta della settima di reggiseno ( :sarcastic: ) con la batteria in 11/9, o se è vicina alla concezione di chi diede il via alla musica moderna. Un canto di protesta, un modo per dare spazio alle proprie emozioni, ai propri sentimenti, una riflessione seria e matura su te stesso, sulla tua vita, sul mondo che ti circonda.

Certi brani probabilmente saranno banalotti armonicamente parlando, ma hanno forza comunicativa enorme rispetto ai 4 niggas che ridono in continuazione come fossero sotto metanfetamine e vanno avanti a suon di Hey yo girl come on!
Non so voi, ma quando ho sentito per la prima volta "Did you ever wonder why we had to run for shelter when the promise of a brave new world unfurled beneath a clear blue sky?" ho sentito qualcosa smuoversi dentro.
Bel post. Per quello vivo nella mia bolla anni 60/70/80 dove devo esplorare ancora il 99% delle canzoni. Verdi praterie davanti, nella mia bolla. Ogni tanto entra qualcosa di inaspettato dal mainstream, ma casualmente. Non so, qualche anno fa mi piacevano un paio di canzoni di Avicii. Strano ma vero. Ognuno è figlio della sua epoca (riguardo i gusti musicali, e non solo, ancora non mi è chiaro se siamo stati formattati o ci siamo evoluti noi per essere quel che siamo).
Come amatore posso permettermelo. Certo se dovessi campare componendo musica la prospettiva sarebbe completamente diversa.

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