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Riflessione

Aperto da Elliott, 14 Dicembre, 2019, 12:22 PM

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Mariano

La musica di consumo attuale risponde alle stesse logiche di quella del passato

il rock o il punk non sono stati fenomeni di ribellione, ma fenomeni perfettamente inseriti nella società dei consumi espressione della borghesia bianca occidentale. Nel dopoguerra è nato un nuovo gruppo di consumatori che prima non avevano potere d'acquisto: i giovani. Sono stati perciò necessari dei codici, sia di vestiario, che comportamentali, che musicali che hanno creato l'ìconografia che ha fatto nascere il rock and roll, rubando la musica dei neri, e il resto a seguire. Brillantina, giubbotti in pelle, capelli lunghi, e tutto ciò che ha creato un immagine (e in questo gli idoli del rock non hanno niente di diverso dalle moderne e più becere popstar), e che si è modificato nel corso dei decenni, è servito a sublimare la "voglia di ribellione" di generazione che sono nate borghesi, hanno finto di ribellarsi al paradigma, e poi sono andati a fare quello che facevano i loro padri e nonni: professionisti, medici, avvocati....la classe media

tutto era ed è mercificato

si è semplicemente affinato il sistema per perseguire quello che la società di consumi ha sempre cercato: il massimo del profitto col minimo sforzo. Quindi il pop, e il rock e il punk SONO pop, nel senso di popular, sono ora fatti da un numero ristretto di persone che lavora per formule di sicura efficacia, producendo musica di continuo.

CitazioneMa stai scherzando vero?
assolutamente no, musicista preparatissimo capace di unire il jazz, il funk, l'hip hop e la black music in generale, con una concezione armonica molto raffinata e un groove pazzesco. Anderson Paak è bravissimo, uno dei suoi dischi, Malibu è uno dei miei preferiti all time. Stupendo. Tra l'altro nei suoi dischi ci suonano musicisti che sono capiscuola attuali come Robert Glasper o Chris Dave


robland

Citazione di: Mariano il 14 Dicembre, 2019, 09:53 PM
La musica di consumo attuale risponde alle stesse logiche di quella del passato

il rock o il punk non sono stati fenomeni di ribellione, ma fenomeni perfettamente inseriti nella società dei consumi espressione della borghesia bianca occidentale. Nel dopoguerra è nato un nuovo gruppo di consumatori che prima non avevano potere d'acquisto: i giovani. Sono stati perciò necessari dei codici, sia di vestiario, che comportamentali, che musicali che hanno creato l'ìconografia che ha fatto nascere il rock and roll, rubando la musica dei neri, e il resto a seguire. Brillantina, giubbotti in pelle, capelli lunghi, e tutto ciò che ha creato un immagine (e in questo gli idoli del rock non hanno niente di diverso dalle moderne e più becere popstar), e che si è modificato nel corso dei decenni, è servito a sublimare la "voglia di ribellione" di generazione che sono nate borghesi, hanno finto di ribellarsi al paradigma, e poi sono andati a fare quello che facevano i loro padri e nonni: professionisti, medici, avvocati....la classe media

tutto era ed è mercificato

si è semplicemente affinato il sistema per perseguire quello che la società di consumi ha sempre cercato: il massimo del profitto col minimo sforzo. Quindi il pop, e il rock e il punk SONO pop, nel senso di popular, sono ora fatti da un numero ristretto di persone che lavora per formule di sicura efficacia, producendo musica di continuo.

Fino a qui sono d'accordo.
Però non ho capito come spieghi il cambiamento di queste classifiche, il passaggio dalla classifica dove è dominante il rock, nel momento in cui è ancora popolare, alla classifica in cui domina altro, nel momento in cui questo "altro" (che roba è? Pop? Hip Hop? Non lo so, perchè non conosco quei nomi) scalza il rock.
Perché lo scalza o comunque lo supera?
Voglio capire se mi ritrovo col tuo pensiero anche su questo passaggio.

Perché comunque poi avrei una valutazione da fare in aggiunta, che è ancora più delicata.


RobyR

Citazione di: robland il 14 Dicembre, 2019, 05:11 PM
Pasquino, ma tu una lettura economico-sociologica come la vedi?
Potrebbe avere ragione chi dice che quando esisteva l'aristocrazia (colta e non colta), la musica classica aveva il suo periodo d'oro, che una società non ancora imborghesita può conoscere un forte fenomeno di contestazione rock, punk ecc., mentre una società più benestante, tecnologica e con una classe media con rivendicazioni più moderate, il pop sia preponderante?
Una lettura simile non esclude ovviamente l'esistenza di altri generi e lo sviluppo di crossover, ma avrebbe delle tendenze più forti di altre per le suddette ragioni.
Che ne dici?

La società liquida ben teorizzata da Bauman porta la musica ad essere, al pari degli oggetti, delle relazioni, delle persone, un mero oggetto di consumo che conosce ben presto l'obsolescenza. Pensi che tra 3 anni ci ricorderemo di Billie Eilish?

Perchè quello che vedo nella colonna 2019 non è solo la presenza di artisti musicalmente inferiori alla colonna 1994, ma soprattutto una lunga lista di meteore.
Prendi un nome a caso della colonna 1994, ce ne ricordiamo oggi a 25 anni di distanza per l'enorme contributo che hanno dato alla musica.
Prendi un nome a caso della colonna 2019, tra 25 anni (ma facciamo anche 5!) sarà stato cestinato e dimenticato.

Un 199x o un 200x che mi legge, probabilmente mi risponderebbe Ok boomer, ma non credo che il divario percepito tra le due colonne sia solo frutto della nostalgia per la nostra giovinezza, il rimpianto per i bei tempi andati che non torneranno mai più.

RobyR

Citazione di: robland il 14 Dicembre, 2019, 10:01 PM
Fino a qui sono d'accordo.
Però non ho capito come spieghi il cambiamento di queste classifiche, il passaggio dalla classifica dove è dominante il rock, nel momento in cui è ancora popolare, alla classifica in cui domina altro, nel momento in cui questo "altro" (che roba è? Pop? Hip Hop? Non lo so, perchè non conosco quei nomi) scalza il rock.
Perché lo scalza o comunque lo supera?
Voglio capire se mi ritrovo col tuo pensiero anche su questo passaggio.

Perché comunque poi avrei una valutazione da fare in aggiunta, che è ancora più delicata.

Da fruitore storico di questi generi provo a risponderti io.
Novità.
Si è partiti con sonorità molto soft e swingate, ciuffoni e brillantina, passati a sonorità più da ribelli e anarchici, proseguiti con suoni più arrabbiati negli anni '80 con la NWOBHM, fino ad arrivare ai '90 dove sono esplosi due fenomeni: il metal e il grunge.
A partire dagli anni 2000 tutto questo mondo fatto di batterie e chitarre elettriche che ha avuto in Elvis, nei Beatles, nei Rolling Stones i loro nonni, si è arenato. Non è riuscito a produrre più nulla di nuovo, tanto che ha sentito spesso l'esigenza di contaminarsi con sonorità mutuate dalla musica elettronica e dall'hiphop, dando via al nu-metal.
E' come un amplificatore che parte in pulito, si increspa un pochino, si arrabbia, arriva ad urlare col gain a fine corsa, ma una volta che hai il gain a 10/10 (o l'amp dimed come direbbero gli americani) non puoi fare più nulla. Hai già esplorato qualunque sonorità possibile, per cui a quel punto l'unica cosa che puoi fare è spegnerlo quell'amplificatore e tornartene a casa.
Da qui l'esplosione del pop, dell'hiphop, fino ad arrivare oggi alla trap.

La vera domanda è: tra  20-30 anni, quando queste sonorità saranno già stato abbondantemente esaurite come oggi si è abbondantemente esaurito il rock, cosa ascolteremo? Ho il timore che rimpiangeremo gli attuali Kanie West, JayZ, SferaEbbasta, Ghali...ho i brividi solo a pensarci!

Grom68

Citazione di: Mariano il 14 Dicembre, 2019, 09:53 PM
La musica di consumo attuale risponde alle stesse logiche di quella del passato

il rock o il punk non sono stati fenomeni di ribellione, ma fenomeni perfettamente inseriti nella società dei consumi espressione della borghesia bianca occidentale. Nel dopoguerra è nato un nuovo gruppo di consumatori che prima non avevano potere d'acquisto: i giovani. Sono stati perciò necessari dei codici, sia di vestiario, che comportamentali, che musicali che hanno creato l'ìconografia che ha fatto nascere il rock and roll, rubando la musica dei neri, e il resto a seguire. Brillantina, giubbotti in pelle, capelli lunghi, e tutto ciò che ha creato un immagine (e in questo gli idoli del rock non hanno niente di diverso dalle moderne e più becere popstar), e che si è modificato nel corso dei decenni, è servito a sublimare la "voglia di ribellione" di generazione che sono nate borghesi, hanno finto di ribellarsi al paradigma, e poi sono andati a fare quello che facevano i loro padri e nonni: professionisti, medici, avvocati....la classe media

tutto era ed è mercificato

si è semplicemente affinato il sistema per perseguire quello che la società di consumi ha sempre cercato: il massimo del profitto col minimo sforzo. Quindi il pop, e il rock e il punk SONO pop, nel senso di popular, sono ora fatti da un numero ristretto di persone che lavora per formule di sicura efficacia, producendo musica di continuo.

CitazioneMa stai scherzando vero?
assolutamente no, musicista preparatissimo capace di unire il jazz, il funk, l'hip hop e la black music in generale, con una concezione armonica molto raffinata e un groove pazzesco. Anderson Paak è bravissimo, uno dei suoi dischi, Malibu è uno dei miei preferiti all time. Stupendo. Tra l'altro nei suoi dischi ci suonano musicisti che sono capiscuola attuali come Robert Glasper o Chris Dave
Ho paura che siamo su piani paralleli che si incontrano all'infinito. Mi chiudo nel mio io.,, [emoji24]

Elliott

Citazione di: Leoelle il 14 Dicembre, 2019, 06:28 PM
Vedi Elliott,...cut..., o no?

Si Leo, concordo. E ricordo.

::)

RobyR

E se la musica del futuro non fosse fatta più da persone in carne ed ossa, ma dai robot


o da un rack di floppy disk e hard disk insieme a un paio di scanner?  :lol:


Già oggi si parla di sex robot e colf robot, quindi perchè non i music robot?


Max Maz

Preferivo il topic su Murphy.  :sarcastic:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


guest2069

Ragazzi, sto facendo casino... Siamo su Jamble o su Twitter??? Fighissimo 'sto thread...

Grom68

C'è poco da scherzare. Ho visto un pianoforte robotizzato dotato di AI che suonava pezzi imitando lo stile di musicisti famosi. Se non guardi non riesci a capire che non è umano. Suona con un suo stile adattandosi al genere. Pazzesco.

robland

C'è poi tutto un'altra strada che potrebbe prendere questo thread.
Io quella roba che sta nella classifica attuale di Mtv non so proprio cosa sia. Dunque, oltre al discorso del perché ci ritroviamo quei nomi e quei generi, c'è il discorso:
Ma io... tutto questo tempo... dov'ero?!  :laughing: Cioè, la risposta la conosco: studiavo e poi lavoravo e poi suonavo quel che piace a me senza manco accendere la radio.
Ma il punto è un altro:
Mettiamo che Roby ha ragione e questi nomi sono delle meteore (non solo in termini di classifiche, ma proprio come presenza nel mondo musicale in genere). Come cavolo li si identifica i fruitori se questi nomi vanno e vengono? Da cosa sono accomunati?

Se sono delle meteore, i loro fruitori non hanno in qualche modo una parte di identità comune, non sono accomunati dagli artisti che ascoltano.

Sarà per questo che questi nomi mi sono tutti sfuggiti e non ho incontrato loro fan, neanche incidentalmente parlando di musica con estranei, come invece una volta poteva capitare con i fan... dei Deep Purple, di Springsteen, di Bon Jovi, di Baglioni, di Madonna, dei Metallica?

Estremizzo: se la musica mainstream sarà dominata da meteore, come diamine parleranno di musica in futuro? Noi stiamo qui a parlare ancora di Clapton, dei Lynyrd Skynyrd, dei Creedence ecc. I fruitori di questa musica come... si confronteranno?

Elliott

I nomi di destra ci sono sempre stati.
La differenza è che oggi, mancano quelli di sinistra.

RobyR

Citazione di: robland il 14 Dicembre, 2019, 11:01 PM
Estremizzo: se la musica mainstream sarà dominata da meteore, come diamine parleranno di musica in futuro? Noi stiamo qui a parlare ancora di Clapton, dei Lynyrd Skynyrd, dei Creedence ecc. I fruitori di questa musica come... si confronteranno?

Se guardassi con un po' di attenzione gli attuali 200x, avresti già la risposta  ;D


Cold_Nose

Io sono ottimista : per me è tutto finito da almeno un 20ennio buono (e già i '90 erano riproposizioni di stili già sviscerati precedentemente). Anche i generi di "nicchia" paradossalmente sono stati tutti esplorati già nel secolo scorso.

Si va avanti non a suon di musica bensì a personaggi di dubbia fama che interpretano qualcosa (questo nel pop-olare) e con mode che ritornano di tanto in tanto.

Citazione di: Elliott il 14 Dicembre, 2019, 11:07 PM
I nomi di destra ci sono sempre stati.
La differenza è che oggi, mancano quelli di sinistra.

Concordo.
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'

Elliott

Qualcosa succederà.
La musica è mezzo di espressione che ha consolidato il proprio ruolo per secoli. È troppo potente per lasciarsi mortificare troppo a lungo.

Aspettiamo :)

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