Jamble Forum

JAMBLE Cafè => Chiacchere in libertà => Discussione aperta da: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 06:01 PM

Titolo: Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 06:01 PM
Mi sono dato una regolata.  :yyeess:

Bello quell'overdrive li! E che dire di quel fuzz? Mamma mia quell'ampli come suona! E quella chitarra a tre singlecoil e due humbucker, otto corde doppiate e un ponte che unisce una riva all'altra?  ???
Caspita è uscita la biografia di Mr. John Rockerbluesmanjazzguy! 5000 pagine scritte fitte con l'appendice di 400 che ci svela cosa gli è successo tra il 13 marzo del '91 e il 7 agosto del '92!

O.K. Perfetto, ma se mi mettessi un po' a suonare?

Vado al punto: ho deciso di andare a lezione.

Ci pensavo da un po' e dopo aver fatto una ricerca su quali insegnanti potrei trovare a Genova e valutando anche la distanza da dove lavoro, ho ristretto la candidatura a due possibili insegnanti, ma adesso mi rimane un unico dubbio.
Il primo lo conosco personalmente da molti anni e sicuramente è vicino alle mie corde, avendo un'impronta più rock (anche se il suo bagaglio è ampio) so che andrei sul sicuro e riuscirebbe a coinvolgermi con più facilità e quasi sicuramente mi renderebbe più produttivo.
Il secondo è un chitarrista straconosciuto nell'ambiente "chitarraro" (e certamente anche più costoso), ma ha invece un'estrazione chiaramente incline al Jazz.
Devo dire che il secondo mi intriga, perché pur non avendo l'ambizione di suonare Jazz, credo di avere necessità di un vocabolario più ampio e pur nutrendo una grande ammirazione per chi con poche "parole" riesce ad esprimere grandi "concetti", credo di non esserne capace e soprattutto sono piuttosto convinto che sia qualcosa che non si può insegnare.
Però dall'altro lato ho un po' il timore di voler fare il passo più lungo della gamba, ma anche di trovarmi ad affrontare un percorso che esaurito l'entusiasmo iniziale mi coinvolga meno.
So che non è facile esprimere un'opinione senza conoscere nel dettaglio la circostanza, ma mi farebbe piacere sapere chi scegliereste al mio posto.
Ovviamente il punto di partenza in entrambi i casi è un livello da principiante e sarà l'insegnante a valutare se la preparazione è sufficiente per passare a qualcosa di più impegnativo.

P.S. Spero che l'apertura di questo topic non risulti offensivo per qualcuno. Sono soltanto due righe scherzose, sulla tendenza di noi "chitarristi" a non darci pace e perdere tempo alla ricerca spasmodica di qualcosa che in realtà neanche sappiamo cos'è, dimenticandoci che dare due manate di "senso compiuto" su quel pezzo di legno con le corde appoggiato li inerme in attesa della nostra attenzione sarebbe più appagante.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Son of Aleric il 07 Novembre, 2014, 06:46 PM
IMHO, caro Brigante LesPaulliano, opterei per il "tendente al Jazz". Secondo me è quello che può insegnarti quel "qualcosa in più".
Una volta imparato a "sussurrare" jazzisticamente, ti basta alzare il master e fare SGRRRAAAAAANNNNGGGGG! per essere nel mondo del rock.
Un esempio?  Tommy Bolin :occhiolino:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: zap il 07 Novembre, 2014, 06:51 PM
Concordo con Son,compare brigante.
Una volta che vai liscio con il jazz non esistono generi che non puoi suonare,forse il primo ti insegna subito quello che ti piace,ma...con il jazz è meglio.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 07 Novembre, 2014, 07:14 PM
Secondo me devi valutare quale sia il tuo obbiettivo.

Se cerchi "tecnica" ( cioè quella conoscenza di cose come : tapping, shredding, et similia ) meglio il rocker.
Se cerchi una maggiore conoscenza di armonia, scale, uso del linguaggio, allora il jazzista è l'insegnante giusto.

Il primo non ti mostrerà la magia di una tredicesima bemolle, il secondo non ti passerà trick per andare veloce ..


Vu :)
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Cris Valk il 07 Novembre, 2014, 07:47 PM
Io concordo con Vu!
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 10:59 PM
No, no Vu niente shredder, che sono quanto di più lontano dai chitarristi che mi piacciono (sia chiaro non sto dicendo che non ne riconosca la bravura), però migliorare tecnicamente è uno dei miei obbiettivi.
Con la parola tecnica però non intendo LE TECNICHE, ma proprio l'approccio corretto allo strumento.
Da quanto ho ricavato dalla mia esperienza, il difetto principale di un autodidatta è proprio la tendenza a costruirsi una propria impostazione, che inizialmente sembra dare risultati, ma in realtà è controproducente quando si vorrebbe crescere.
In un certo senso vorrei quasi fare tabula rasa e ricominciare da capo. E' impossibile.
Però quando ho scritto che il primo insegnante è più orientato al rock lo intendevo in un senso più ampio, che contempla tutto quanto c'è stato nell'arco di mezzo secolo sulla scena musicale.
Per intenderci uno alla Donato Begotti, capace di suonare i brani di Steve Vai, ma che nel suo approccio all'insegnamento parte da molto prima, lasciando all'allievo la scelta di fermarsi a Keith Richards o proseguire fino allo shredding.

Citazione di: Son of Aleric il 07 Novembre, 2014, 06:46 PM
IMHO, caro Brigante LesPaulliano, opterei per il "tendente al Jazz". Secondo me è quello che può insegnarti quel "qualcosa in più".
Una volta imparato a "sussurrare" jazzisticamente, ti basta alzare il master e fare SGRRRAAAAAANNNNGGGGG! per essere nel mondo del rock.
Un esempio?  Tommy Bolin :occhiolino:

Citazione di: zap il 07 Novembre, 2014, 06:51 PM
Concordo con Son,compare brigante.
Una volta che vai liscio con il jazz non esistono generi che non puoi suonare,forse il primo ti insegna subito quello che ti piace,ma...con il jazz è meglio.

Son non so quanto consapevolmente ma sei andato a pescare uno dei motivi per cui ho deciso di crescere. Uno dei miei ascolti più recenti è stato proprio un album di Alphonse Mouzon con Tommy Bolin e a dire il vero anche Lee Ritenour alla chitarra, che è quel genere di fusion che riuscivo a malapena a tollerare e ho invece scoperto che in quel disco mi piace molto.
Diciamo che la tua frase centra in pieno il mio obbiettivo: riuscire a fare SGRRRRAAAANNNNGGGG ma avere una consapevolezza "musicale" più profonda.
Concordo in pieno anche con quanto dice Zap, ma sono anche sicuro che è una scelta non così scontata.
Forse è vero che la capacità di suonare Jazz apre le porte per qualsiasi altro genere, ma non vorrei trovarmi di fronte un insegnante che snobba il rock come musicaccia, perchè è un modo di pensare che pregiudicherebbe la mia opinione sulle sue qualità di insegnante.

Per intenderci i miei riferimenti rimangono gli stessi e sono i soliti Jimmy Page, Randy California, John Cipollina, Jeff Beck, Peter Green, Tommy Bolin, Robert Fripp, Steve Hackett, Rory Gallagher e chissà quanti altri (tutti giovanissimi...) ne ho dimenticati e sono ancora lontano da poter citare chitarristi che stimo ma vedo ancora troppo distanti come ad esempio John Scofield.


Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: zap il 07 Novembre, 2014, 11:23 PM
Non toccarmi Keith Moreno, forse è più facile shreddare che fare la ritmica di Richards.Non sono d'accordo sul fatto che un autodidatta non riesca ad andare avanti per la sua strada, ma credo invece che la crescita tecnica avvenga quasi di pari passo alla crescita musicale dell'individuo, se uno lo fa per hobby o passione, tralasciando il lato professionale, dove è invece necessaria conoscenza tecnica di un certo livello.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 08 Novembre, 2014, 12:20 AM
Tranquillo Zap, io in quella circostanza sarei proprio uno di quelli che si "fermano" a Keith perchè proprio di virtuosismi e velocità disumane non ne sento la necessità.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: bananas il 08 Novembre, 2014, 08:20 AM
Citazione di: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 06:01 PM
Mi sono dato una regolata.  :yyeess:

Bello quell'overdrive li! E che dire di quel fuzz? Mamma mia quell'ampli come suona! E quella chitarra a tre singlecoil e due humbucker, otto corde doppiate e un ponte che unisce una riva all'altra?  ???
Caspita è uscita la biografia di Mr. John Rockerbluesmanjazzguy! 5000 pagine scritte fitte con l'appendice di 400 che ci svela cosa gli è successo tra il 13 marzo del '91 e il 7 agosto del '92!

O.K. Perfetto, ma se mi mettessi un po' a suonare?

Vado al punto: ho deciso di andare a lezione.


Grande Moreno! Non riesco a trovare una sola obiezione al concetto di fondo.

Per quanto riguarda il maestro il mio consiglio è semplicissimo: scegli quello con cui hai maggior feeling sul piano umano e se la tira di meno. Solitamente le due cose vanno insieme. Ma soprattutto quello che ti offre maggiori garanzie di divertimento durante l'apprendimento e le fatiche che inevitabilmente andranno fatte.
Se quello che cerchi è ampliare gli orizzonti sul piano teorico tecnico, qualunque maestro, indipendentemente dal suo genere prediletto, che abbia studiato quello che c'è da studiare dovrebbe andar bene. Infondo le cose importanti da sapere, e che io mi ostino a non sapere, sono armonia, sostituzioni, scale modali e loro uso in relazione alle progressioni e un po' di altra roba. Tutte applicate in un approccio classico e corretto allo strumento a cominciare dalle diteggiature e dalla corretta visualizzazione dei pattern. Questi ultimi rimangono usatissimi anche nel Jazz.
Dopodiché, una volta acquisita tutta questa sapienza di base che dovrebbe essere comune a tutti i maestri propriamente detti, tranne a me che non sono un maestro ma un pelandrone di default, puoi scegliere se andare da un rockettaro puro, da un jazzista o da chi vuoi tu, che ti possa aiutare a coltivare al meglio un linguaggio specifico. Per fortuna nel blues contano principalmente il tocco e gli "sfrisi" sennò avevo già mollato da 'mo. Tra l'altro, ovunque tu vada è possibile che ti beccherai comunque i tre libroni della Berklee School. Insomma alla fine per il famoso salto di qualità la roba è più o meno quella. Troppo sbattimento per me però...

:yuk:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: zap il 08 Novembre, 2014, 10:18 AM
CitazioneTroppo sbattimento per me però...
Idem con patata...  :D
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 08 Novembre, 2014, 10:52 AM
Citazione di: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 10:59 PM
No, no Vu niente shredder, che sono quanto di più lontano dai chitarristi che mi piacciono (sia chiaro non sto dicendo che non ne riconosca la bravura), però migliorare tecnicamente è uno dei miei obbiettivi.
Con la parola tecnica però non intendo LE TECNICHE, ma proprio l'approccio corretto allo strumento.
Da quanto ho ricavato dalla mia esperienza, il difetto principale di un autodidatta è proprio la tendenza a costruirsi una propria impostazione, che inizialmente sembra dare risultati, ma in realtà è controproducente quando si vorrebbe crescere.
In un certo senso vorrei quasi fare tabula rasa e ricominciare da capo. E' impossibile.


Questo lo DEVE fare anche un buon insegnante Jazz. Certo che, per fare un esempio stupido, l'uso del pollice sarà differente a quello a cui forse sei abituato a fare fino ad ora e a quello che probabilmente ti verrebbe insegnato dall'altro insegnate.
Insomma, vista l'accezione di "tecnica" che hai in mente, il jazz non è certo privo, anzi.



Citazione di: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 10:59 PM

Son non so quanto consapevolmente ma sei andato a pescare uno dei motivi per cui ho deciso di crescere. Uno dei miei ascolti più recenti è stato proprio un album di Alphonse Mouzon con Tommy Bolin e a dire il vero anche Lee Ritenour alla chitarra, che è quel genere di fusion che riuscivo a malapena a tollerare e ho invece scoperto che in quel disco mi piace molto.
Diciamo che la tua frase centra in pieno il mio obbiettivo: riuscire a fare SGRRRRAAAANNNNGGGG ma avere una consapevolezza "musicale" più profonda.
Concordo in pieno anche con quanto dice Zap, ma sono anche sicuro che è una scelta non così scontata.


Anche qui, tra le righe, leggo "jazzista" ...  :firuli:


Citazione di: Moreno Viola il 07 Novembre, 2014, 10:59 PM

Forse è vero che la capacità di suonare Jazz apre le porte per qualsiasi altro genere, ma non vorrei trovarmi di fronte un insegnante che snobba il rock come musicaccia, perchè è un modo di pensare che pregiudicherebbe la mia opinione sulle sue qualità di insegnante.

Per intenderci i miei riferimenti rimangono gli stessi e sono i soliti Jimmy Page, Randy California, John Cipollina, Jeff Beck, Peter Green, Tommy Bolin, Robert Fripp, Steve Hackett, Rory Gallagher e chissà quanti altri (tutti giovanissimi...) ne ho dimenticati e sono ancora lontano da poter citare chitarristi che stimo ma vedo ancora troppo distanti come ad esempio John Scofield.


Tieni presente che, proprio come il rock, il termine "jazz" comprende oramai tantissime cose e non è affatto detto che ti piacciano tutte. Scofield in particolare è talmente "differente" dagli standard jazzistici che non è affatto amato da molti che invece ascoltano ed amano altri "sotto-generi" del jazz. Lo stesso si può dire di Stern e di Metheny. Non sono propriamente "jazzisti" di stampo classico, anche se il loro percorso parte certamente dai classici.

Di norma, il jazzista è uno che ha iniziato un percorso ed ha imparato ad amare "la musica" in generale, per cui, in genere, apprezza anche altre cose oltre il jazz. DI solito, sceglie di suonare solo quello perchè quello è IL SUO linguaggio, quello in cui sente di esprimersi al meglio. Sono stati fatti migliaia di rivisitazioni di brani rock , pop, beat, ecc.. da jazzisti di ogni epoca ed estrazione, si pensi solo a quanti brani dei Beatles sono stati "jazzati".
Tutto questo per dire cosa ? Per dire che se il tizio è snob, non lo si deve alla sua "preparazione" , ma è proprio una sua peculiarità, alla quale, in tutta onestà, dovrebbe lavorarci.



Vu :)

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Grix il 08 Novembre, 2014, 02:27 PM
io ho scelto un maestro versatile che mi fa suonare rock, blues, bossa nova, musica classica.. bisogna concentrarsi su tutti i generi  ::)
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 08 Novembre, 2014, 11:03 PM
Citazione di: bananas il 08 Novembre, 2014, 08:20 AM
Per quanto riguarda il maestro il mio consiglio è semplicissimo: scegli quello con cui hai maggior feeling sul piano umano e se la tira di meno. Solitamente le due cose vanno insieme. Ma soprattutto quello che ti offre maggiori garanzie di divertimento durante l'apprendimento e le fatiche che inevitabilmente andranno fatte.

In effetti quello del feeling è un requisito fondamentale ma vorrei provare un po' anche la fatica della salita, mettendomi in gioco con qualcosa di più impegnativo ma allo stesso tempo appagante.
Ma non è una questione di farsi belli, questo richiamo arriva da una sorta di autoesame al quale mi sono sottoposto negli ultimi mesi.
Con le dovute proporzioni e con l'assoluta consapevolezza di non essere degno neanche di respirare la loro stessa aria, i musicisti che ho citato come miei riferimenti hanno tutti in comune proprio una mentalità molto jazzistica, pur essendo tutti inquadrabili all'interno del grande calderone del rock/blues e questa "scoperta" mi ha messo addosso una voglia di intraprendere un percorso simile che ho invece paura che da un insegnante che condivide la mia stessa passione per quei musicisti rischierebbe di non essere affrontato.
Io ho un po' l'idea che molti chitarristi che hanno avuto il loro apice creativo nella seconda metà degli anni sessanta, vengano liquidati spesso come stravaganti espressioni del periodo, ma in realtà avessero una preparazione enorme, magari non dovuta allo studio ma acquisita grazie all'ascolto o addirittura alla frequentazione di un ambiente musicale vastissimo.
Gli esperimenti "turistici" dei quali si è parlato nelle chiacchierata alla Jamble School, sono parte forse inconsapevole del linguaggio di John Cipollina e di Jerry Garcia e mi fanno letteralmente impazzire.
Ma adoro anche la capacità di Jeff Beck di passare da "Train Kept A Rollin'" a "Porgy And Bess" con estrema disinvoltura e identica efficacia, oppure la libertà espressiva e svincolata da regole di un Jimmy Page o di un Peter Green.
Mi piacerebbe un sacco "parlare più lingue" come faceva Frank Zappa, ma il prossimo anno avrò sulle spalle quaranta primavere e forse è un po' tardi per ambizioni così elevate, però nulla mi vieta di mettermi a studiare e anche solo per appagamento personale, crescere un po'.

Citazione di: Vu-meter il 08 Novembre, 2014, 10:52 AM
Di norma, il jazzista è uno che ha iniziato un percorso ed ha imparato ad amare "la musica" in generale, per cui, in genere, apprezza anche altre cose oltre il jazz. DI solito, sceglie di suonare solo quello perchè quello è IL SUO linguaggio, quello in cui sente di esprimersi al meglio. Sono stati fatti migliaia di rivisitazioni di brani rock , pop, beat, ecc.. da jazzisti di ogni epoca ed estrazione, si pensi solo a quanti brani dei Beatles sono stati "jazzati".
Tutto questo per dire cosa ? Per dire che se il tizio è snob, non lo si deve alla sua "preparazione" , ma è proprio una sua peculiarità, alla quale, in tutta onestà, dovrebbe lavorarci.

Hai certamente ragione ma purtroppo spesso succede che chi ha una cultura più elevata tenda a farla pesare, anche in ambiti distanti dalla musica.
Io concordo con te che un musicista jazz proprio per il fatto di avere un bagaglio più completo, dovrebbe saper apprezzare il meglio da ogni forma di musica, ma purtroppo la tendenza a giudicare dall'alto al basso esiste.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: bananas il 09 Novembre, 2014, 07:46 AM
Citazione di: Moreno Viola il 08 Novembre, 2014, 11:03 PM
In effetti quello del feeling è un requisito fondamentale ma vorrei provare un po' anche la fatica della salita, mettendomi in gioco con qualcosa di più impegnativo ma allo stesso tempo appagante.
Ma non è una questione di farsi belli, questo richiamo arriva da una sorta di autoesame al quale mi sono sottoposto negli ultimi mesi.
Con le dovute proporzioni e con l'assoluta consapevolezza di non essere degno neanche di respirare la loro stessa aria, i musicisti che ho citato come miei riferimenti hanno tutti in comune proprio una mentalità molto jazzistica, pur essendo tutti inquadrabili all'interno del grande calderone del rock/blues e questa "scoperta" mi ha messo addosso una voglia di intraprendere un percorso simile che ho invece paura che da un insegnante che condivide la mia stessa passione per quei musicisti rischierebbe di non essere affrontato.
Io ho un po' l'idea che molti chitarristi che hanno avuto il loro apice creativo nella seconda metà degli anni sessanta, vengano liquidati spesso come stravaganti espressioni del periodo, ma in realtà avessero una preparazione enorme, magari non dovuta allo studio ma acquisita grazie all'ascolto o addirittura alla frequentazione di un ambiente musicale vastissimo.

Capisco molto bene il tuo punto di vista. Però secondo me c'è una considerazione importante da fare. Il jazz è forse tra le forme musicali in grado di generare più empatia tra i musicisti che lo suonano insieme. Non bisogna confondere il jazz fatto oggi dagli europei, e in particolare da molti italiani, che è stato strumentalizzato da un punto di vista "politico" per diventare una sorta di manierismo praticato da sedicenti intellettuali - fortemente disturbati aggiungo io - per esprimere tutta la loro presunta superiorità (bislacca aggiungo ancora), con lo spirito più autentico del jazz americano. Nato dal meltin pot tra africani animisti, anglosassoni wasp, italiani cattolici, francesi pagani, ebrei e tedeschi. I quali, tutti insieme, vivevano nel centro dell'ombelico del nuovo mondo.

Se hai modo di goderti un concertino di jazzisti americani doc, in cui magari ci suonano anche europei ma con lo spirito originario americano, la prima cosa che noterai è che si divertono. Dunque stai già cominciando a divertirti anche tu che li ascolti. Ed è tutto uno scambio di empatie e atmosfere dai colori più diversi e raffinati tra di loro e tra di loro e il pubblico. La musica, e che musica, con tutto il suo bagaglio di grande preparazione imprescindibile, appare solo come un linguaggio colto e raffinato appunto quanto vuoi, ma usato per comunicare con gli altri.

Esattamente il contrario di quanto accade ai concertini, proprio piccolini e che si filano in tre, di molti jazzisti italiani o comunque di spirito europeo improntato principalmente sulla comunicazione della loro superiorità. In questo caso la indubbia preparazione è usata non produrre empatie scintillanti, ma per ribadire il distacco tra loro e il resto del mondo. E infatti non funziona. E, a mio parere, non serve a nulla. Eppure il bagaglio teorico/tecnico sul piano musicale è il medesimo.
A te la scelta...

::)

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 09 Novembre, 2014, 09:03 PM
Condivido in pieno quello che dici sul potere aggregante del jazz, ma credo anche che sia una cosa condivisa da tutta la musica e sono solo le persone che erigendosi un piedistallo di presunta sapienza fanno si che questa caratteristica si perda a favore di una continua competizione spostata nel campo della velocità e del virtuosismo fine a se stesso.
Anche in ambito rock esistono e sono molti i casi di musicisti che esibiscono le loro capacità e non comunicano nulla e io ho idea che in realtà questo atteggiamento nasconda il poco rispetto che hanno nei confronti del loro stesso genere, che considerano valido solo se riempito di "vocaboli" forbiti sparati a velocità inverosimili, anche quando basterebbe, anzi sarebbe proprio la ciliegina sulla torta, una singola nota messa li nel punto giusto.
Io non soffro di questa presunzione di inferiorità e so che anche se imparassi a "parlare" bene nessuno riuscirebbe a farmi cambiare idea sul fatto che i quattro accordi (quando non tre) di Malcolm Young o Francis Rossi hanno pari dignità dal punto di vista emozionale degli intricatissimi accordi di un mostro di tecnica.

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: zap il 09 Novembre, 2014, 11:24 PM
Ricordi come veniva definito il jazz nel film 'The Commitments' Moreno?
Rispetto invece ai quattro accordi in croce e in colonna del 'soul',ma con note cariche di anima e di cui non si poteva cambiare la 'ricetta',era così e basta,si giocava solo sull'intensità espressiva.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 10 Novembre, 2014, 12:03 AM
Citazione di: zap il 09 Novembre, 2014, 11:24 PM
Ricordi come veniva definito il jazz nel film 'The Commitments' Moreno?

Si, ma non sono d'accordo e in ogni caso continuo a pensare che gli "smanettoni" musicali non hanno un genere, o meglio forse uno ce l'hanno: il loro.  :laughing:
Credo che tutti i miei chitarristi di riferimento abbiano un grande rispetto per quell'empatia generata dal Jazz che li aveva preceduti e della quale parlava Bananas un paio di post indietro ed è proprio quello che sto andando a cercare.

Citazione di: zap il 09 Novembre, 2014, 11:24 PM
Rispetto invece ai quattro accordi in croce e in colonna del 'soul',ma con note cariche di anima e di cui non si poteva cambiare la 'ricetta',era così e basta,si giocava solo sull'intensità espressiva.

Però siamo così sicuri che non si potesse cambiare la ricetta? A mio parere questa fissa per la perfetta esecuzione è qualcosa di relativamente recente, mentre negli anni d'oro del rock (soul, blues, ecc) ci si lasciava andare al feeling del momento, si fermavano istanti e ci si scambiavano emozioni.

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: zap il 10 Novembre, 2014, 02:53 AM
Beh, quella era una battuta nel film, ma probabilmente rispecchia un po il pensiero o anche pregiudizio comune.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Stevie J il 10 Novembre, 2014, 10:02 AM
Ho dato una letta veloce alla discussione, vorrei aggiungere la mia esperienza dato che mi rivedo molto nella situazione di Moreno.

Un paio di mesi fa ho deciso di riprendere le lezioni, cercando un maestro che fosse il più vicino possibile a dove vivessi, scoprii che del mio paese c'erano addirittura due nominativi. Dopo aver studiato la presentazione ero molto tentato a farmi seguire dal primo, che vantava un diploma d'insegnante presso la Lizard, esperienza di insegnamento decennale e chi più ne ha più ne metta.. Il secondo diceva poco, solo che proponeva un approccio mirato che accostasse teoria e pratica in modo dal rendere tutto più divertente, nulla, paragonato al primo.. però, in fondo quell'ultima frase "prima lezione gratis", che fà tanto marketing, ma che proprio per quello mi fece decidere di dargli una possibilità, pensai "faccio quell'ora gratis per vedere com'è quest'altro insegnante e se non mi convincerà contatterò l'altro". Morale della favola, scopro che questo ragazzo che avrà 5-6 anni più di me è un bravissimo Jazzista che ha quasi finito una super accademia Jazz a Milano (non chiedetemi il nome perchè ora come ora non la ricordo), ma che ha dovuto abbandonare prima dell'ultimo anno per via della nascita del primo figlio. In questa scuola studiavano direttamente dai metodi utilizzati dalla Barkley in California ed è l'unica realtà italiana che vagamente si avvicini al metodo statunitense.. Con questo non voglio dire che il metodo Yankiee sia meglio o peggio del nostro (sebbene la musica anglofona contemporanea se paragonata a livello di esponenti costringerebbe noi vecchi italiani a leccarci le ferite..), ma decisi di dargli una possibilità.

Dunque mi sono avvicinato a un metodo d'insegnamento più improntato al Jazz così per caso e ti posso dire che è stato amore a prima vista.. Come hanno già detto, parti dal Jazz e fai quello che vuoi.. Sono ancora agli inizi ma ti posso dire che non ho più considerato le scale pentatoniche.. Sebbene molto valide, preferisco di gran lunga le maggiori.. E noto anche che è migliorato molto il mio orecchio ed il mio modo di essere collegato allo strumento..

Caro Moreno buttati sul Jazz e non ti pentirai, al massimo sarai sempre in tempo a farti seguire da quell'altro  ;D

Spero di esserti stato utile.. Buona giornata
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Grix il 10 Novembre, 2014, 10:42 AM
io il maestro l'ho scelto anche perchè ho la possibilità di fare saggi e quindi di suonare davanti al pubblico, video/registrazione e anche seminari ::)

tra qualche settimana ho il seminario di alex massari che parlerà di Clapton, Hendrix e Jeff Beck! ::) e più avanti ne ho un'altro però non posso ancora dirlo  :eheheh:

calcola anche questo.. sempre se ti interessano queste cose, a me si perchè ne ho bisogno  ::)
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: bananas il 10 Novembre, 2014, 10:46 AM
Il metodo Berklee è tra i più usati in generale anche in Italia. E anche noi ignorantoni usiamo le care vecchie pentatoniche incrociate con le maggiori. E' uno dei sistemi più facili per apprendere i pattern sulla tastiera per noi ignorantoni appunto. Le difficoltà da spaccarsi il cervello, sempre per noi ignorantoni, nascono quando su una progressione di accordi potresti improvvisare su ciascuno con tre scale diverse, anche modali ma non solo, arrivando da tre tonalità diverse. Eccola lì l'utilità della sapienza jazzistica che ti apre veramente molti mondi, possibilità espressive e colori. Purtroppo io sono troppo ignorante e svogliato per studiare tutta quella roba lì...

@Moreno: cominciamo ad essere un po' troppo d'accordo come col Maestro Ciminiera. Facciamo più polemica...  :acci:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: maestro ciminiera il 10 Novembre, 2014, 01:12 PM
Dico la mia, partendo da una premessa, io non sono mai andato a lezione di chitarra, e ogni tanto mi pesa la mancanza di una vera e propria "cultura" sullo strumento.. però anche io suono blues e non credo che Son House o Muddy Waters siano mai andati al lezione :eheheh:
Comunque il mio consiglio è quello di verifcare bene le proprie intenzioni: se vuoi suonare rock vai dal maestro rock, se vuoi suonare jazz vai dal maestro jazz. Due mie esperienze, una vissuta in terza persona ed una mia. Mio figlio vuole imparare e va a lezione; primo insegnante un chitarrista che suona con me e che insegna in una scuola (lui è bravo, a differenza di me), insegna chitarra rock ma spiega anche teoria, come vannoo fatte le cose e perchè. Per sei mesi tutto bene, poi mio figlio decide di andare da un insegnante jazz delle mie partri molto stimato, ma ha un difetto, ti insegna come suonare ma non il perchè fai determinate cose...risultato? dopo due mesi abbandona. Quindi conta l'insegante, al di là di tutto, con il primo si trovava meglio, poi ha subito il fascino di una cosa che non gli apparteneva ed ha abandonato subito.
Altra cosa, non è vero che se sai suonare jazz sai suonare tutto. Questa estate sono stato chiamato a suonare per una manifestazione con 4 ragazzi che studiano jazz al conservatorio, per suonare dei pezzi in ambito blues. Beh, vi assicuro che, senza modestia, quello che ha fatto la più bella figura sono stato io con i miei assoletti e ritmiche semplici semplici, perchè loro cercavano di suonare jazz in un ambito rock-blues e mancava la spinta necessaria per suonare quella musica.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Grix il 10 Novembre, 2014, 02:32 PM
ps: secondo me non è giusto scegliere un maestro in base al genere.. la teoria è uguale per tutti i generi.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 10 Novembre, 2014, 03:14 PM
Citazione di: bananas il 10 Novembre, 2014, 10:46 AM
@Moreno: cominciamo ad essere un po' troppo d'accordo come col Maestro Ciminiera. Facciamo più polemica...  :acci:

Parto io? Il blues è come la "Corazzata Potemkin"! Il "Tubescreamer" è una ciofeca e non mi piace neanche il colore!  :lol:

A parte gli scherzi, la musica è solo una, (anzi due quella buona e quella cattiva) ed infatti stiamo dicendo tutti la stessa cosa anche se partiamo forse da punti di vista diversi.

Citazione di: maestro ciminiera il 10 Novembre, 2014, 01:12 PM
Dico la mia, partendo da una premessa, io non sono mai andato a lezione di chitarra, e ogni tanto mi pesa la mancanza di una vera e propria "cultura" sullo strumento.. però anche io suono blues e non credo che Son House o Muddy Waters siano mai andati al lezione :eheheh:

Altra cosa, non è vero che se sai suonare jazz sai suonare tutto. Questa estate sono stato chiamato a suonare per una manifestazione con 4 ragazzi che studiano jazz al conservatorio, per suonare dei pezzi in ambito blues. Beh, vi assicuro che, senza modestia, quello che ha fatto la più bella figura sono stato io con i miei assoletti e ritmiche semplici semplici, perchè loro cercavano di suonare jazz in un ambito rock-blues e mancava la spinta necessaria per suonare quella musica.

Io condivido in pieno il fatto che non è assolutamente vero che se suoni Jazz allora sarai capace di suonare qualsiasi altro genere, anzi se ci si chiude all'interno di uno schema, si potrà fare una gran bella figura tra "simili" ma si rischiano anche delle belle facciate in contesti diversi, che in fondo è quello che hai raccontato della tua esperienza con i quattro ragazzi che studiano Jazz.
Se io conoscessi inglese, spagnolo e tedesco e andassi a comprare lo zucchero dal droghiere sotto casa, ostentando queste mie conoscenze, farei una figura ridicola e se pensassi il contrario sarei decisamente un caso clinico.
Ma per farti un esempio di quanto questa sindrome del virtuosismo possa contagiare anche dei professionisti al di fuori dell'ambito jazz, ricordo di aver ascoltato un bootleg degli Stones dove Joe Satriani faceva da ospite in qualche brano.
Ora, al di la dei gusti personali, nessuno può mettere in discussione le doti di Satriani ma in quel contesto era talmente fuori luogo da essere quasi fastidioso e mi spingo a dire che se non fosse stato perchè sapevo chi era avrei persino pensato che non era neanche granchè.
Ma di un altro esempio se ne parlò anche su Jamble (http://forum.jamble.it/artisti-gruppi-e-musicisti/dave-mustaine-che-combina/).

Citazione di: Grix il 10 Novembre, 2014, 02:32 PM
ps: secondo me non è giusto scegliere un maestro in base al genere.. la teoria è uguale per tutti i generi.

Concordo, ma credo che Maestro intendesse più o meno quanto detto da Vu qualche post indietro.

Citazione di: Vu-meter il 07 Novembre, 2014, 07:14 PM
Secondo me devi valutare quale sia il tuo obbiettivo.

Se cerchi "tecnica" ( cioè quella conoscenza di cose come : tapping, shredding, et similia ) meglio il rocker.
Se cerchi una maggiore conoscenza di armonia, scale, uso del linguaggio, allora il jazzista è l'insegnante giusto.

Il primo non ti mostrerà la magia di una tredicesima bemolle, il secondo non ti passerà trick per andare veloce ..
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: maestro ciminiera il 10 Novembre, 2014, 03:38 PM
Citazione di: Moreno Viola il 10 Novembre, 2014, 03:14 PM
Citazione di: bananas il 10 Novembre, 2014, 10:46 AM
@Moreno: cominciamo ad essere un po' troppo d'accordo come col Maestro Ciminiera. Facciamo più polemica...  :acci:

Parto io? Il blues è come la "Corazzata Potemkin"! Il "Tubescreamer" è una ciofeca e non mi piace neanche il colore!  :lol:


BANNATELO, BANNATE QUEST'UOMO!! :occhiolino: :occhiolino:
Scherzo anche io, ovviamente. Cmq hai ragione, io intendevo dire proprio quello cvhe ha scritto vu, se vuoi suonare come Keith Richards, studiare jazz ti servirebbe a ben poco. Nella musica, come nella vita, sapere dove si vuole andare aiuta a raggiungere prima la meta. Poi ci si può arrivare anche girando un po a vuoto, e il viaggio può essere meraviglioso, ma ci vuole sicuramenet più tempo.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: bananas il 10 Novembre, 2014, 04:52 PM
Citazione di: maestro ciminiera il 10 Novembre, 2014, 01:12 PM
Altra cosa, non è vero che se sai suonare jazz sai suonare tutto. Questa estate sono stato chiamato a suonare per una manifestazione con 4 ragazzi che studiano jazz al conservatorio, per suonare dei pezzi in ambito blues. Beh, vi assicuro che, senza modestia, quello che ha fatto la più bella figura sono stato io con i miei assoletti e ritmiche semplici semplici, perchè loro cercavano di suonare jazz in un ambito rock-blues e mancava la spinta necessaria per suonare quella musica.

Chettelodicoaffare Maestro... Tocco e svisate voodoo sono misteriose sapienze viscerali che si tramandano da iniziato a iniziato. Come nella magia nera. Se non hai l'anima predisposta ad accogliere il mojo sul crocicchio non hai speranza. E quando si suona il blues, ma soprattutto sei realmente sintonizzato, di solito i chitarristi colti e raffinati ci rimangono malissimo perché gli mancano tiro e vibe ;D. Certo se poi si suona anche altro, allora il sorrisone viene a loro.

@Moreno: come polemista non mi convinci  :firuli:.

E' ben vero che non tutti i jazzisti possono suonare tutto, a parte i talentuosi in genere che suonano pure i manici di scopa con una facilità disarmante, tuttavia la preparazione aiuta moltissimo anche a divertirsi di più. Garantito da un ignorantone doc a cui le limitazioni imposte dalla sua ignoranza di tanto in tanto pesano perché sono realmente limitanti. Ma non così tanto da mettersi sotto a studiare...

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 10 Novembre, 2014, 05:09 PM
Citazione di: maestro ciminiera il 10 Novembre, 2014, 03:38 PM

BANNATELO, BANNATE QUEST'UOMO!! :occhiolino: :occhiolino:
Scherzo anche io, ovviamente.



Accipicchia, bannare un Co-admin .. :scared: .. ma si può ? :admin:


:laughing: :laughing: :laughing:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 14 Novembre, 2014, 10:49 PM
Alla fine ho scelto un terzo insegnante, che sembra una sorta di incontro tra i due mondi che vorrei esplorare.

Da un lato un'esperienza rock/blues (a dire il vero a me interessa più l'ambito pop/rock che quello blues) e dall'altra una conoscenza approfondita del linguaggio del Jazz.

Abbiamo scambiato due parole e mi ha fatto un'ottima impressione e quando gli ho detto che sono venticinque anni che maneggio chitarre, ha obbiettato che mi dimostrerà che non sono così disastroso come dico di essere. Lo farò ricredere.  :laughing:

E' un passo che era il momento di fare e sono molto entusiasta e motivato.

Voglio almeno poter dire a me stesso di saper suonare (sarebbe bello anche riuscire a farlo bene) perchè nonostante i molti anni di "esperienza" e l'aver militato in una buona decina di band, mi sento ancora un totale scarpone.

Comunque giovedì sera ho appuntamento per la prima lezione.

Spero di arrivare almeno al livello di questo qua sotto:

(https://forum.jamble.it/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi59.tinypic.com%2F303kyvl.jpg&hash=d3a3007d0ce3939bdc47a70e0933cd8768c2b81e)

Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 15 Novembre, 2014, 08:45 AM
Sono convinto che abbia ragione !  :abbraccio:

Io tifo Moreno ! :moreno:

PS: mi viene in mente solo ora di non averti mai proposto niente via skype ..  :acci:  :sorry:

Se serve, sono qui !  :abbraccio:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 21 Novembre, 2014, 12:24 AM
Fatta la mia prima lezione e sono contentissimo, anche più di quanto mi aspettassi.

Alla fine la scelta sembra essere azzeccatissima e nel parlare sono venuti fuori argomenti che furono affronati anche su Jamble, come il cantare quello che si suona o ascoltare molto anche situazioni dove gli strumenti protagonisti siano altri.

Citazione di: Vu-meter il 15 Novembre, 2014, 08:45 AM
Sono convinto che abbia ragione !  :abbraccio:

Io tifo Moreno ! :moreno:

PS: mi viene in mente solo ora di non averti mai proposto niente via skype ..  :acci:  :sorry:

Se serve, sono qui !  :abbraccio:

Grazie per la disponibilità Vu, se fossimo più vicini sarei sicuramente un tuo allievo.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Cris Valk il 21 Novembre, 2014, 12:40 AM
Citazione di: Moreno Viola il 21 Novembre, 2014, 12:24 AM
Fatta la mia prima lezione e sono contentissimo, anche più di quanto mi aspettassi.

Alla fine la scelta sembra essere azzeccatissima e nel parlare sono venuti fuori argomenti che furono affronati anche su Jamble, come il cantare quello che si suona o ascoltare molto anche situazioni dove gli strumenti protagonisti siano altri.


Vai Moreno! :moreno:

Questa si che è una bella notizia! :reallygood:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Grix il 21 Novembre, 2014, 09:06 AM
grande Moreno sono contento per te ::)
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 21 Novembre, 2014, 09:24 AM
Citazione di: Moreno Viola il 21 Novembre, 2014, 12:24 AM
Fatta la mia prima lezione e sono contentissimo, anche più di quanto mi aspettassi.

Alla fine la scelta sembra essere azzeccatissima e nel parlare sono venuti fuori argomenti che furono affronati anche su Jamble, come il cantare quello che si suona o ascoltare molto anche situazioni dove gli strumenti protagonisti siano altri.

Citazione di: Vu-meter il 15 Novembre, 2014, 08:45 AM
Sono convinto che abbia ragione !  :abbraccio:

Io tifo Moreno ! :moreno:

PS: mi viene in mente solo ora di non averti mai proposto niente via skype ..  :acci:  :sorry:

Se serve, sono qui !  :abbraccio:

Grazie per la disponibilità Vu, se fossimo più vicini sarei sicuramente un tuo allievo.

Ottimo !!  :reallygood: Vedrai che ti divertirai !! :sisi:

Tienici aggiornati !  :abbraccio:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 21 Novembre, 2014, 10:26 PM
Grazie ragazzi, e puoi contarci Vu che vi terrò aggiornati.

La prima lezione è stata una bella botta di autostima perchè ho dimostrato a me stesso che i concetti della teoria non mi sono così oscuri e sapere che avrò un buon insegnante che mi aiuterà a sviluppare un po' di metodicità per metterli in pratica mi stimola ancora di più.

:guitar:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Road2k il 22 Novembre, 2014, 12:56 AM
Bravo Moreno, non so perchè, ma sono sempre contento quando uno è soddisfatto delle proprie scelte!!!
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 22 Novembre, 2014, 01:36 AM
Grazie mille Road.

Era un passo del quale avevo bisogno perchè ultimamente sentivo di essere fermo e la musica deve sempre essere un viaggio pieno di scoperte.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Grix il 22 Novembre, 2014, 09:43 AM
il bello è che in ogni lezione ti si apre un mondo  :eheheh: giusto ieri gli ho detto: ma cavoli potevo venire prima!!!!!  :acci:

però mi sto dando da fare..
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: DoppiaD il 22 Novembre, 2014, 10:43 AM
Anche io mi sto trovando bene con l'insegnante, anche il fatto che gli abbia chiesto di partire proprio da zero per "resettare" tutto, mi ha reso molto felice..come se quello che mi stava spiegando fosse completamente nuovo! Mi son reso conto del tempo (un sacco) che ci ho messo per fare da solo, rispetto al tempo che ci sto mettendo ad imparare con lui...
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: marcellom il 22 Novembre, 2014, 12:54 PM
Bravissimo Moreno.. sicuramente hai già i concetti... ma come succede a me c'è bisogno di qualcuno che ti dica come attaccarli insieme..
Se avessi tempo seguirei il tuo esempio con il tuo entusiasmo.. grande Moreno!  :abbraccio:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 22 Novembre, 2014, 04:19 PM
Citazione di: DoppiaD il 22 Novembre, 2014, 10:43 AM
Anche io mi sto trovando bene con l'insegnante, anche il fatto che gli abbia chiesto di partire proprio da zero per "resettare" tutto, mi ha reso molto felice..come se quello che mi stava spiegando fosse completamente nuovo! Mi son reso conto del tempo (un sacco) che ci ho messo per fare da solo, rispetto al tempo che ci sto mettendo ad imparare con lui...

Bisogna però ammetter che anche se ci sembra di ripartire da zero, in realtà stiamo riprendendo un percorso già esplorato correggendone la rotta grazie a una guida che ci aiuta a non perderci.
Forse il meglio verrà quando affronteremo cose realmente nuove.

Citazione di: marcellom il 22 Novembre, 2014, 12:54 PM
Bravissimo Moreno.. sicuramente hai già i concetti... ma come succede a me c'è bisogno di qualcuno che ti dica come attaccarli insieme..
Se avessi tempo seguirei il tuo esempio con il tuo entusiasmo.. grande Moreno!  :abbraccio:

Sai che in realtà è stata proprio la mancanza di tempo a farmi prendere questa decisione.
Era diventato estramamente frustrante, occupare il tempo che riuscivo a dedicare alla chitarra ribattendo sempre sulle stesse cose.
Certo ora la tua vita è in una fase particolare e secondo me oltre al poco tempo, sarai anche molto stanco ma una volta sistemato tutto, se il tuo problema è la mancanza di tempo, lo studio può essere una soluzione.
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 28 Novembre, 2014, 12:21 AM
Rientro dalla seconda lezione.

Abbiamo fatto le triadi maggiori e i relativi rivolti e così come una settimana fa, mi si è aperto un mondo.

Penso, anzi sono convinto che ci sono persone naturalmente portate per la musica, ma a me serviva proprio un insegnante che mi desse delle linee guida e mi aiutasse a prendere consapevolezza di quello che faccio quando metto mano sulla chitarra.

Certo il passo dai concetti teorici alla loro applicazione pratica non è per nulla immediato, ma scoprire cose nuove, anche quelle che per molti potrebbero essere banali, mi sta appagando molto.

Inoltre due giorni fa ho avuto prova di un piccolo miglioramento. Suonare mi ha sempre richiesto un'assoluta concentrazione, ed è il motivo principale per il quale (al di la delle mie capacità) ho sempre avuto difficoltà a cantare mentre suonavo.
Martedì sera mentre facevo i miei esercizi, mi sono sorpreso a parlare con mia moglie, pur continuando ad eseguire tutto correttamente.
Ovviamente quando me ne sono accorto ho sbagliato.  :facepalm2:
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Road2k il 28 Novembre, 2014, 12:41 AM
Naturalmente!!!! Chissà quale meccanismo perverso causa tutto ciò, sei li beato e bello a suonare e quando ti rendi conto che vatutto alla grande puntualmente sbagli!!!! Misteri della mente!!!!
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Vu-meter il 28 Novembre, 2014, 08:06 AM
Grande Moreno! ! Sono stra-felice per te. Sei la prova vivente di quanto ho sempre sostenuto: un buon insegnante ti svolta la visione delle cose e puoi fare prima e meglio..

Ole'
Titolo: Re:Piccolo dilemma... quale maestro scegliere?
Inserito da: Moreno Viola il 28 Novembre, 2014, 10:42 AM
Citazione di: Road2k il 28 Novembre, 2014, 12:41 AM
Naturalmente!!!! Chissà quale meccanismo perverso causa tutto ciò, sei li beato e bello a suonare e quando ti rendi conto che vatutto alla grande puntualmente sbagli!!!! Misteri della mente!!!!

Sarà mica colpa della solita legge di Murphy?  :laughing:

Citazione di: Vu-meter il 28 Novembre, 2014, 08:06 AM
Grande Moreno! ! Sono stra-felice per te. Sei la prova vivente di quanto ho sempre sostenuto: un buon insegnante ti svolta la visione delle cose e puoi fare prima e meglio..

Ole'

Grazie Vu! Io rimango comunque un osso duro... il passaggio dai concetti alla pratica è impervio.  :laughing: