Mi ha fatto sorridere questo articolo del "Fatto Quotidiano" :)
Leggi (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/03/tutto-quello-che-un-musicista-di-jazz-dovrebbe-e-non-dovrebbe-fare/1647274/)
Devo dire che se è scritto con lo scopo di far sorridere, allora mi diverte ma siccome temo sia serio , allora non è che sia proprio d'accordo con quanto scritto .. :-\
Ma lo hanno anche pagato? mi verrebbe da dire....la carta costa..
Nihao
Onestamente lo trovo un po' irritante. Uno, per quanto famoso, che si side in cattedra e sentenzia quello che è giusto o non è giusto fare, che trasforma in regola di comportamento quello che a lui non piace e che si permette di dare alle vocalist italiane il consiglio di studiare di più perchè quelle americane cantano senza leggio lo trovo inutilmente presuntuoso. Mi ricorda il libello che nel settecento scrisse Benedetto Marcello "Il teatro alla moda" per prendersi gioco degli usi e costumi del teatro lirico del tempo, senza però raggiungerne il livello di intelligenza e di ironia.
Francamente lo trovo un tantinello irritante, un festival del luogo comune semi-colto. :facepalm2:
Si... è come se sentissi il giornalista che lo racconta con la erre moscia... della serie "sono molto intellettuale".. ecco perché mi ha fatto sorridere...
Anche per me divertente.
CitazioneDevo dire che se è scritto con lo scopo di far sorridere, allora mi diverte ma siccome temo sia serio , allora non è che sia proprio d'accordo con quanto scritto ..
Triplo quotone carpiato con avvitamento.
Citazione di: zap il 04 Maggio, 2015, 07:57 AM
Triplo quotone carpiato con avvitamento.
Virtuoso. ;D
Citazione di: Vu-meter il 03 Maggio, 2015, 07:32 PM
Devo dire che se è scritto con lo scopo di far sorridere, allora mi diverte ma siccome temo sia serio , allora non è che sia proprio d'accordo con quanto scritto .. :-\
Beh, la citazione all'inizio del pezzo dichiara l'intenzione almeno parzialmente scherzosa. Patruno ha fatto anche cabaret, ma il suo umorismo non lo conosco e probabilmente non ho saputo coglierlo nell'articolo.
A mio parere visto che parla di un mondo del quale fa parte anche lui, c'è dell'ironia e dell'autocritica nel suo pezzo.
Comunque personalmente credo che scriva anche qualcosa di neanche troppo lontano dalla realtà.
E' chiaro Moreno che sia anche in parte autocritico ed in questo senso puo' far sorridiere, di questo modo di pensare però sono ebbre le menti e questo mi infastidisce un po. Magari provare a rendere meno esclusivo il jazz, cosi come tante altre discipline, sarebbe stato più intellegente.
:laughing:
Spassoso ::)
Citazione di: Max Maz il 04 Maggio, 2015, 02:59 PM
E' chiaro Moreno che sia anche in parte autocritico ed in questo senso puo' far sorridiere, di questo modo di pensare però sono ebbre le menti e questo mi infastidisce un po. Magari provare a rendere meno esclusivo il jazz, cosi come tante altre discipline, sarebbe stato più intellegente.
Ma sai Max che invece in alcuni punti ho l'impressione che il suo bersaglio sia proprio una certa autoreferenzialità che molti jazzisti italiani si rimbalzano a vicenda?
Comunque non darei addossso ad un povero vecchio, specialmente se non ha più di un paio i gradi separazione da Walter "crapa pelada" White.
"Crapa pelada" con trattore - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=OwvvrQqk-sM)
BREAKING BAD: Gale sings "Crapa pelada" - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=o24g21iJmRM)
Citazione di: Moreno Viola il 04 Maggio, 2015, 03:38 PM
Ma sai Max che invece in alcuni punti ho l'impressione che il suo bersaglio sia proprio una certa autoreferenzialità che molti jazzisti italiani si rimbalzano a vicenda?
Ho provato a rileggerlo ma non riesco a decidere da che parte sta.
E' giusto pero' e soprattutto stimolante leggerlo dal tuo punto di vista. :sisi:
Mi piace questo topic!
A mio avviso l'articolo è ironico e snob allo stesso tempo, come spesso è l'ambiente jazz italiano.
E poi Patruno non può certo rappresentare le nuove generazioni...si prende qualche soddisfazione, probabilmente meritata da una lunga carriera!
Abbracci a tutt*,
robbè
A me ha fatto sorridere. ovviamenete si può essere d'accordo o meno su alcuni punti, però avendo molti amici jazzisti, su certe cose ha ragione. Critico lo snobismo tipico dei jazzisti che ascoltano e suonano solo "moderno". La parte che mi trova più d'accordo è quella sulle cantanti..sarà che in questo periodo non sopporto la mia.
Be', ci sono dei passaggi con cui sono assolutamente d'accordo. Ad es. "Che le vocalist evitino di cantare Summertime che ha veramente rotto le palle; e inoltre che ci risparmino lo "scat" agitando la mano sinistra come se stessero suonando uno strumento". Aggiungerei anche "i" vocalist, giusto per far pari.
E anche la mania di reinterpratare brani pop (italiano e non) mi ha sempre infastidito un po'.
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 11:18 AM
Be', ci sono dei passaggi con cui sono assolutamente d'accordo. Ad es. "Che le vocalist evitino di cantare Summertime che ha veramente rotto le palle
Quella direi che senza ombra di dubbio era una battuta! :occhiolino:
Non credo, eh. Hanno VERAMENTE rotto le scatole! :yuk:
Secondo me era una battuta pungente ma non maligna.
Immagino che se bazzichi l'ambiente del Jazz da cinquant'anni, ascoltare per l'ennesima volta "Summertime" provochi le stesse reazioni che ha per un venditore di chitarre il riff di "Satisfaction" o di "Smoke on the Water". :laughing:
Fa parte di quei classici di cui , in effetti, non se ne può più. A me fa lo stesso effetto sentire Little Wing ai festival di blues, Non che sia brutto il pezzo, però basta.
Va bene come battuta, il termino "rotto" mi sembra eccessivo io direi che lo conosciamo tutti a memoria e che sarà difficile sorprendersi ma un classico è tale anche per questo e chi ci si confronta, se da un lato cerca il plauso sicuro dall'altro, rischia molto in termini di confronto.
Mi pare che la battuta possa essere vista in relazione con l'altra sul numero esiguo di standard conosciuti. Un conto è se si suona uno standard arcinoto come Summertime perché è uno dei quattro che si conoscono, un conto è se lo si fa perché si è trovato un modo personale di reinterpretarlo e di improvvisarci sopra.
Carina la versione in 5/4 nel recente album "solo" di Jonathan Kreisberg, qui risuonata nota per nota da un tipo.
Summertime 5/4 (Jonathan Kreisberg) - YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=sG3k720I78M)
Io sono dell'idea che qualsiasi cosa ci disturbi ( che sia un brano o altro ) la si possa evitare anzichè lamentarsi .. Lagnarsi non serve a niente se non a creare un ambiente orrendo ..
Meglio cambiare strada, no ? :horse:
Vu :)
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Citazione di: Max Maz il 05 Maggio, 2015, 01:35 PM
Va bene come battuta, il termino "rotto" mi sembra eccessivo io direi che lo conosciamo tutti a memoria e che sarà difficile sorprendersi ma un classico è tale anche per questo e chi ci si confronta, se da un lato cerca il plauso sicuro dall'altro, rischia molto in termini di confronto.
Credo che la critica non sia rivolta a chi rischia e si espone al confronto, ma a chi è privo di idee e si appiattisce sempre sulle solite cose.
Certamente Alberto è che ogni volta bisogna considerare i variegati aspetti di ogni situazione.
Siamo stanchi di ascoltare una brutta copia di un grande classico, ma ci piace apprezzare chi sa interpretarlo.
Per questo voglio considerare una buona parte dell'intervista più come una provocazione che come un'analisi profonda.
::)
Citazione di: Max Maz il 05 Maggio, 2015, 03:05 PM
Certamente Alberto è che ogni volta bisogna considerare i variegati aspetti di ogni situazione.
Siamo stanchi di ascoltare una brutta copia di un grande classico, ma ci piace apprezzare chi sa interpretarlo.
Per questo voglio considerare una buona parte dell'intervista più come una provocazione che come un'analisi profonda.
::)
Assolutamente, è più una provocazione! Ma nessuna provocazione ha senso senza alcune piccole verità al suo interno. ::)
:bravo2:
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PMc'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
cfr. 6:46
Tremonti: non ci fosse stata la crisi... (Corrado Guzzanti) - YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=MI4d6Dc6_LQ)
:laughing:
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Si, anche io credo che la frase di Patruno fosse un invito, forse colorito per carità, a non riempirsi la bocca con la solita "Summertime" e ad esplorare l'immenso mondo della musica Jazz.
Anni fa, tra l'altro dentro un negozio di dischi, un tizio mi disse fieramente che avendo tutta la discografia dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd, aveva tutto quello che gli serviva per comprendere il rock.
Con tutta l'immensa ammirazione che ho per le due band, lo trovo discutibile.
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 05:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Per carità, posso anche essere d'accordo .. ma che accadrebbe a Clapton se non suonasse Cocaine ?
Allora, la domanda è : il problema non sarà il pubblico ?
Mi permetto una variante interpretativa su summertime; dato la forte empatia necessaria a suonarla/cantarla e il coinvolgimento intenso di chi l'ascolta, cose sublimi ma difficili da far nascere, atteggiarsi e magari usare anche la mimica per cercare di ricrearle può irritare molto chi si sente violato nei tesori.
A night in Tunisia non offende.
Forse.
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 07:12 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 05:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Per carità, posso anche essere d'accordo .. ma che accadrebbe a Clapton se non suonasse Cocaine ?
Allora, la domanda è : il problema non sarà il pubblico ?
Ma Cocaine l'ha resa famosa lui, non è la stessa cosa. Però che ogni band che suona dal vivo debba fare Cocaine, ecco, quello mi da da pensare.
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 05:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Guarda, hai espresso perfettamente il mio pensiero.
Ci sono dei brani che sono ipersfruttati, e che anche se bellissimi, non ne posso più di sentirli, a meno che non sia uno stravolgimento del brano. Ad esempio Got my mojo working di Muddy Waters la fanno tutte, ma proprio tutte le band che fanno blues. Io, anche se amo Muddy Waters, mi rifiuto di farla.
Condivido in pieno.
Tra l'altro questa abitudine alla ripetizione si può estendere a tutti i generi.
Basti pensare a quante sono le band rock che hanno in repertorio "Proud Mary", "Have You Ever Seen The Rain", "My Sharona", "Black Night" o "Brown Sugar".
Citazione di: Moreno Viola il 06 Maggio, 2015, 11:33 AM
Condivido in pieno.
Tra l'altro questa abitudine alla ripetizione si può estendere a tutti i generi.
Basti pensare a quante sono le band rock che hanno in repertorio "Proud Mary", "Have You Ever Seen The Rain", "My Sharona", "Black Night" o "Brown Sugar".
Hey, non toccarmi Brown Sugar :aspettofuori: :D
Citazione di: AlbertoDP il 06 Maggio, 2015, 11:36 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Maggio, 2015, 11:33 AM
Condivido in pieno.
Tra l'altro questa abitudine alla ripetizione si può estendere a tutti i generi.
Basti pensare a quante sono le band rock che hanno in repertorio "Proud Mary", "Have You Ever Seen The Rain", "My Sharona", "Black Night" o "Brown Sugar".
Hey, non toccarmi Brown Sugar :aspettofuori: :D
:scared: "Satisfaction"? "Start Me Up"? :feeew:
Citazione di: Moreno Viola il 06 Maggio, 2015, 12:07 PM
Citazione di: AlbertoDP il 06 Maggio, 2015, 11:36 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Maggio, 2015, 11:33 AM
Condivido in pieno.
Tra l'altro questa abitudine alla ripetizione si può estendere a tutti i generi.
Basti pensare a quante sono le band rock che hanno in repertorio "Proud Mary", "Have You Ever Seen The Rain", "My Sharona", "Black Night" o "Brown Sugar".
Hey, non toccarmi Brown Sugar :aspettofuori: :D
:scared: "Satisfaction"? "Start Me Up"? :feeew:
Tra l'altro, Satisfaction è difficilissima da rifare dal vivo, nemmeno agli Stones viene bene. Tutta colpa della batteria di Charlie Watts che, suonata in quel modo, funziona quasi solo da disco o in acustico.
Citazione di: AlbertoDP il 06 Maggio, 2015, 08:54 AM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 07:12 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 05:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Per carità, posso anche essere d'accordo .. ma che accadrebbe a Clapton se non suonasse Cocaine ?
Allora, la domanda è : il problema non sarà il pubblico ?
Ma Cocaine l'ha resa famosa lui, non è la stessa cosa. Però che ogni band che suona dal vivo debba fare Cocaine, ecco, quello mi da da pensare.
:laughing: :laughing: :laughing:
Capisco Alberto, ma a prescindere : non li vogliamo rispettare quelli che dopo 40 anni di carriera suonano ancora le stesse cose ? Basta evitarli ..
Perchè lamentarsi di qualcuno che suona qualcosa che tu non suoneresti ? Qual'è il senso ?
Ci si sente superiori ? Forse un po' sì .. ma lo si è davvero ? Secondo il mio pensiero, no ..
Vu :)
Credo che il discorso fosse diverso. Se ci fossimo fermati a quello che già conosciamo, probabilmente oggi non ci avvicineremmo allo stretto di Gibilterra per paura di cadere di sotto.
Miles Davis contestò (e daltronde aveva già dimostrato con i fatti che la pensava diversamente) il conservatorismo di Wynton Marsalis che voleva un jazz per sempre uguale a se stesso e visto quanto le innovazioni di Davis hanno influenzato la musica moderna in generale, io sono contentissimo che non si sia fermato a un canone prestabilito.
Anche colpevolizzare il pubblico come responsabile di questo ricorso al già sentito, non mi trova d'accordo, perchè penso che in molti casi invece chi ascolta sarebbe ben felice di essere stupito.
è che in realtà Vu è George Gershwin, ogni volta che si suona Summertime prende dei soldi ;D
A parte ggli scherzi, secondo me il discorso va collegato anche ad un'altra parte dell'intervsita di Lino Patruno, in cui più o meno dice " se quando dovete fare una jam e non c'è un pezzo che conoscete tutti eveiate di dire facciamo un blues". Il senso è che, per me che ovviamente posso sbagliare, ò che bisogna studiare, conoscere ill genere oltre i soliti pezzi, proporre cose nuove. Ci sono dei pezzi che sono le basi del blues, del jazz, del rock e ripresentarli al di fuori di una jam è noioso.
:quotone:
Citazione di: Moreno Viola il 06 Maggio, 2015, 02:00 PM
Credo che il discorso fosse diverso. Se ci fossimo fermati a quello che già conosciamo, probabilmente oggi non ci avvicineremmo allo stretto di Gibilterra per paura di cadere di sotto.
Miles Davis contestò (e daltronde aveva già dimostrato con i fatti che la pensava diversamente) il conservatorismo di Wynton Marsalis che voleva un jazz per sempre uguale a se stesso e visto quanto le innovazioni di Davis hanno influenzato la musica moderna in generale, io sono contentissimo che non si sia fermato a un canone prestabilito.
Anche colpevolizzare il pubblico come responsabile di questo ricorso al già sentito, non mi trova d'accordo, perchè penso che in molti casi invece chi ascolta sarebbe ben felice di essere stupito.
Citazione di: Vu-meter il 06 Maggio, 2015, 01:01 PM
Citazione di: AlbertoDP il 06 Maggio, 2015, 08:54 AM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 07:12 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 05:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Maggio, 2015, 05:03 PM
Citazione di: AlbertoDP il 05 Maggio, 2015, 02:49 PM
Non saprei, lamentarsi della banalità secondo me è salutare. In fondo, la musica è anche ricerca (a volte velata sotto sembianze più o meno familiari) e una persona che investe nella musica il proprio tempo, risorse e (a volte) anche soldi, può pretendere che dietro la presentazione di un repertorio ci sia almeno un minimo di "pensiero". Non vedo perché appiattirsi verso il basso.
Stiamo andando OT, ma per risponderti, "perchè c'è anche chi ama il 'restare fermo a ..' " .
Se so che suona la band XYZ e il repertorio è il solito da decadi posso non andarci, se la cosa mi disturba. Ma c'è anche chi lo ama e continua a seguire le stesse cose .. pensa all'opera, alla classica, alla musica da camera ..
Vu :)
Be', certo, se andassi ad ascoltare una cover band di Gershwin (posto che ne esista una) e mi lamentassi perché fanno anche Summertime sarebbe il colmo :D
Io ho commentato dando una mia interpretazione alle parole di Lino Patruno che, in quel caso, credo abbia utilizzato Summertime come esempio per dire che la musica Jazz è molta e varia ed è ridondante scegliere sempre gli stessi repertori fatti e rifatti. Detto questo, io posso benissimo amare Summertime e andare ad ascoltare una band che la interpreta, ma che la si ritrovi ovunque e in ogni set mi fa quantomeno riflettere sulla "profondità" dell'approccio alla musica di chi ho di fronte.
Per carità, posso anche essere d'accordo .. ma che accadrebbe a Clapton se non suonasse Cocaine ?
Allora, la domanda è : il problema non sarà il pubblico ?
Ma Cocaine l'ha resa famosa lui, non è la stessa cosa. Però che ogni band che suona dal vivo debba fare Cocaine, ecco, quello mi da da pensare.
:laughing: :laughing: :laughing:
Capisco Alberto, ma a prescindere : non li vogliamo rispettare quelli che dopo 40 anni di carriera suonano ancora le stesse cose ? Basta evitarli ..
Perchè lamentarsi di qualcuno che suona qualcosa che tu non suoneresti ? Qual'è il senso ?
Ci si sente superiori ? Forse un po' sì .. ma lo si è davvero ? Secondo il mio pensiero, no ..
Vu :)
No, aspetta, non ci siamo capiti. La "lamentela" non è su chi, dopo 40 anni, suona la stessa cosa, ma sul fatto che TUTTI suonano la stessa cosa (ipoteticamente e nell'esperienza di Patruno e anche mie).
E poi, se sali su un palco pagato, a meno che tu non faccia piano bar e sia pagato per fare le stesse canzoni che fanno tutti (più o meno), mi aspetto che tu ci metta un po' di impegno, che non è solo suonare, ma anche la preparazione e lo studio. Io mica critico chi suona a casa sua :D E poi, son critiche che valgono quel che valgono, si fa per parlare... ::)
Non credo si possa uscire da questo discorso; siamo in una specie di loop...
Non è che io sia qui per difendere la visione 'ottusa' del mondo per cui tutto debba stare fermo; se Colombo ha voglia di tentare di andare nelle indie facendo il giro al contrario , per me può partire.
Mi chiedo soli perché lamentarsi di tutti coloro che non si sono voluti imbarcare, anziché partire loro stessi senza perder tempo a criticare...
Non so se è un esempio chiaro...
A dire il vero non vorrei che il mio punto di vista apparisse come una critica, ma semplicemente uno stimolo a non lasciarsi battere dalla pigrizia e invece "mettere il naso fuori".
Io credo di essere d'accordo con te, Vu. Cioè, così come sono per la biodiversità, sono per la "melodiversità". Un mondo in cui si può suonare e ascoltare del bello swing, del bel bebop e del bel post-bop, è migliore di un altro in cui si può ascoltare e suonare solo ciò che "nuovo". Che poi "nuovo" naturalmente non è sinonimo di "attuale": Gershwin per la qualità della sua opera è destinato a restare attuale sempre, Rihanna forse no.
Ripeto, che poi troppi dilettanti passino il tempo a massacrare i soliti tre standard rendendoli ingiustamente invisi al pubblico, è un altro paio di maniche ed è probabilmente verissimo.
Vu, io non dico che quello che affermi sia sbagliato, dico che stiamo confondendo due cose che fra loro non c'entrano nulla. Una è la possibilità per tutti di suonare (e a chi ascolta di apprezzare) quello che gli pare, anche lo stesso pezzo 27 volte di fila, se gli va. E d'altronde, nemmeno io sono per il nuovo a tutti i costi. L'altra è una frase detta da un addetto ai lavori (Patruno) ad altri colleghi o aspiranti tali, nella quale li invita perlomeno, e con ironia, a studiare e non fare sempre le stesse cose. Non c'entrano nulla l'uno con l'altro questi discorsi.
Tanto è vero che Fidelcaster prima dice di essere d'accordo con VU (e potri esserlo anch'io, in liena di massima) e, in seguito, afferma che ci sono persone che massacrano sempre gli stessi standard, a conferma dela fatto che sono due ragionamente distiniti e sui quali si può essere d'accordo o meno indipendentemente l'uno dall'altro.