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Non ho più voglia di suonare

Aperto da StormOTLB, 21 Aprile, 2017, 04:46 PM

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Vu-meter

Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 09:24 AM
A suonare male non mi diverto, accumulo frustrazioni e basta. Io mi divertirei se riuscissi a suonare quello che mi pare con scioltezza... non ho più voglia di mettermi lì a ripetere lentamente lo stesso passaggio per ore, tanto nel mio caso non miglioro.  Ogni giorno mi domando: ma perché quel tizio su youtube che suona da meno tempo di me, riesce a suonare quella cosa lì che a me viene una schifezza? Forse la chitarra non fa per me, ormai non sono più un principiante, ma sono ancora troppo lontano dal livello a cui pensavo di arrivare quando iniziai a suonare.


1) intanto bisognerebbe controllare il tuo sistema nervoso, per verificare se ha dei problemi o meno

Troppe volte diamo per scontato che "siamo tutti uguali", ma non è affatto vero. Quella parte che a me piace definire come 'meccanica' ( che poi altri non è che il sistema nervoso ) ci fa differire di parecchio. Io ad esempio ho una lesione al midollo subito sotto la nuca ( che se si espandesse, rimarrei a vegetare con solo gli occhi  e la lingua da poter muovere ) e ti garantisco che 'il collo di bottiglia' che crea, non permette alle informazioni che il cervello manda ti veicolare tranquillamente, ma le rallenta, per cui non potrò mai essere un velocista.
Ti ho dichiarato il mio problema, ma possono essere davvero migliaia le cose da verificare ( nervi, tendini, ecc.. ) .

Morale: un velocista DEVE avere il sitema nervoso perfetto al 100%


2) E' possibile che sbagli a studiare.
Altra cosa MOLTO sottovalutata è la qualità dello studio. Fare e rifare per ore NON garantisce affatto il risultato, serve ben altro: un metodo di studio consapevole che permetta al tuo cervello di apprendere davvero ciò che gli stai chiedendo.

Morale: il metodo di studio ( è evidente dalle tue parole ) è sbagliato.


3) Non siamo tutti uguali neppure nel memorizzare le attività motorie richieste. Un grande campione di basket è ( MOLTO IN SOLDONI ) uno che riesce a memorizzare il gesto atletico ( salto, lancio, forza necessaria, direzione, ecc.. ) e richiamarlo quando ne ha bisogno, in base alla posizione, velocità, ecc..
Esiste una parte della nostra memoria che DEVE operare in quel modo e memorizzare movimenti e passaggi, divincolature, il tutto perfettamente al tempo che gli richiediamo. Ma non tutti i nostri cervelli hanno accesso alla memoria allo stesso modo.
Ti assicuro che conosco realmente una persona ( per usare un esempio in stile iperbole ) che dimentica i nomi dei figli e occorre ricordarglieli in continuazione, figurati i nomi di parenti, amici o conoscenti .. non ne azzecca uno. Una volta, non so come, chiamò mia moglie 'Dolores' e io ho riso per giorni.
Ci sono perfino dei corsi per poter imparare ad usare al meglio la nostra memoria. Non è affatto detto che un individuo in grado di memorizzaren perfettamente una cosa ( che so : le strade, i libri, o chissà cosa altro ) sia in grado di memorizzare i gesti tecnici che servono per suonare.

Morale: modificando il metodo di studio, si può cercare di verificare le tue capacità di memorizzare gesti tecnici legati allo strumento


4) Non tutti abbiamo la stessa velocità di pensiero. Non c'entra niente l'intelligenza o la furbizia o altre qualità, sto parlando della velocità della nostra mente di trasmettere comandi a nervi, tendini, ecc .. Posso essere INTELLIGENTISSIMO e magari velocissimo nello svolgere calcoli matematici o risolvere equzioni, ecc..  e magari essere relativamente lento nell'elaborare i movimenti fisici che richiedo al mio corpo.



Smetti di raffrontarti agli altri e smetti di credere che perchè uno fa una cosa, che anche l'altro possa farla. NON E' VERO.
Molti dicono "Hendrix suonava senza conoscere la musica" . A prescindere che questa cosa NON E' VERA, ma poi basta chiedere a chi lo afferma : " E tu sei Hendrix ?" per fargli rendere conto che evidentemente, anche volendo credere alla leggenda falsa legata al suo suonare, nel suo caso, non vale, altrimenti non staremmo lì a parlarne.




Morale finale : NON SIAMO TUTTI UGUALI.

TUTTI POSSIAMO MIGLIORARE con uno studio MIRATO e CONTROLLATO, creato in modo che "scriva" nella nostra mente le cose che ci servono. Se smetterai di raffrontarti e cercherai un metodo di studio diverso, potrai finalmente iniziare a migliorare e godere delle cose che potrai fare.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Fidelcaster

Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 09:24 AM
A suonare male non mi diverto, accumulo frustrazioni e basta.

Come ho già scritto, io credo di averla vista come te per anni, e con grande ritardo ho capito la natura della trappola psicologica in cui mi trovavo. Ma se quello che ho scritto non ti convince, naturalmente può essere che io mi sbagli, o che debba essere tu autonomamente ad accorgerti della natura del problema.

Non pensare che abbia insistito per presunzione o superficialità; da questi modi di pensare disfunzionali è difficile uscire una volta per tutte, e io stesso ho spesso bisogno di "fare il punto" con me stesso.

Il punto, secondo me, è che ogni volta che pensi "ho sbagliato", ti trovi, diciamo, ad un bivio: da quella constatazione dell'errore puoi scegliere di prendere la "via delle conclusioni" (o "della frustrazione") oppure la "via delle domande". Sulla via delle conclusioni incontri "QUINDI ho fatto il solito schifo!", "QUINDI non miglioro mai!", "QUINDI sono peggiore di quei ragazzi di YouTube!", "QUINDI sono proprio negato!", eccetera. Sulla via delle domande, invece, incontri "PERCHÉ ho sbagliato?", "PERCHÉ questo brano mi dà problemi? Sto perdendo tempo dietro ad un brano ancora troppo difficile, o è qualche singolo passaggio a mettermi in crisi?", "DOVE esattamente è l'intoppo?", "COME posso risolverlo?", "A CHI posso chiedere aiuto?", eccetera.

Cioè, se non sbaglio, quando fai un errore, tendi ad imboccare la "via delle conclusioni", dando avvio in modo automatico a pensieri che non hanno niente a che fare col problema che dovresti risolvere (come migliorare l'esecuzione del brano), e tutto a che vedere con la tua percezione del tuo valore personale. Quelle conclusioni che trai può darsi servano a confermare una tua visione negativa di te stesso, che forse hai sperato di ribaltare prefiggendoti obiettivi musicali irrealistici nel cui (improbabile o impossibile) conseguimento hai fantasticato di trovare soddisfazione (il cui contrario è la frustrazione).

Per questo ti ho consigliato di provare a spezzare questa routine che non ti porta da nessuna parte, ad esempio suonando deliberatamente male, malissimo, per capire che suonare male è qualcosa che dipende unicamente da una tua scelta (esistono efficaci metodi di apprendimento della musica specifici per persone portatrici di handicap fisici e mentali. Pensi di essere più svantaggiato di loro?) e che non ti espone ad altre "fustigazioni" a parte quelle a cui ti sottometti da solo.

Scusami per avere insistito ancora una volta, non lo faccio più!  :D
:ditanaso:


StormOTLB

Citazione di: Fidelcaster il 25 Aprile, 2017, 01:10 PM
Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 09:24 AM
A suonare male non mi diverto, accumulo frustrazioni e basta.

Come ho già scritto, io credo di averla vista come te per anni, e con grande ritardo ho capito la natura della trappola psicologica in cui mi trovavo. Ma se quello che ho scritto non ti convince, naturalmente può essere che io mi sbagli, o che debba essere tu autonomamente ad accorgerti della natura del problema.

Non pensare che abbia insistito per presunzione o superficialità; da questi modi di pensare disfunzionali è difficile uscire una volta per tutte, e io stesso ho spesso bisogno di "fare il punto" con me stesso.

Il punto, secondo me, è che ogni volta che pensi "ho sbagliato", ti trovi, diciamo, ad un bivio: da quella constatazione dell'errore puoi scegliere di prendere la "via delle conclusioni" (o "della frustrazione") oppure la "via delle domande". Sulla via delle conclusioni incontri "QUINDI ho fatto il solito schifo!", "QUINDI non miglioro mai!", "QUINDI sono peggiore di quei ragazzi di YouTube!", "QUINDI sono proprio negato!", eccetera. Sulla via delle domande, invece, incontri "PERCHÉ ho sbagliato?", "PERCHÉ questo brano mi dà problemi? Sto perdendo tempo dietro ad un brano ancora troppo difficile, o è qualche singolo passaggio a mettermi in crisi?", "DOVE esattamente è l'intoppo?", "COME posso risolverlo?", "A CHI posso chiedere aiuto?", eccetera.

Cioè, se non sbaglio, quando fai un errore, tendi ad imboccare la "via delle conclusioni", dando avvio in modo automatico a pensieri che non hanno niente a che fare col problema che dovresti risolvere (come migliorare l'esecuzione del brano), e tutto a che vedere con la tua percezione del tuo valore personale. Quelle conclusioni che trai può darsi servano a confermare una tua visione negativa di te stesso, che forse hai sperato di ribaltare prefiggendoti obiettivi musicali irrealistici nel cui (improbabile o impossibile) conseguimento hai fantasticato di trovare soddisfazione (il cui contrario è la frustrazione).

Per questo ti ho consigliato di provare a spezzare questa routine che non ti porta da nessuna parte, ad esempio suonando deliberatamente male, malissimo, per capire che suonare male è qualcosa che dipende unicamente da una tua scelta (esistono efficaci metodi di apprendimento della musica specifici per persone portatrici di handicap fisici e mentali. Pensi di essere più svantaggiato di loro?) e che non ti espone ad altre "fustigazioni" a parte quelle a cui ti sottometti da solo.

Scusami per avere insistito ancora una volta, non lo faccio più!  :D




In realtà non mi riferisco tanto al singolo errore, ma al mio modo di suonare nell'insieme. Per come lo sento io, è ancora troppo da principiante. Suonando e registrando qualsiasi brano, anche il più semplice del mondo, quando mi riascolto c'è sempre qualcosa che non va. O vado fuori tempo, o sporco qualche nota, o qualche bending non è proprio intonato, o semplicemente ad una certa velocità non ci arrivo. Quando sbaglio non imbocco la via delle conclusioni, almeno non subito: prima prendo la via delle domande, poi siccome non trovo risposte prendo la via della frustrazione. Prendiamo come esempio Master of Puppets, brano che vorrei suonare da sempre. Ho provato ad impugnare il plettro in maniera diversa, a fare movimenti meno ampi e a far penetrare il plettro il meno possibile nelle corde, mi sono esercitato molto lentamente, ad inclinare il plettro diversamente dal solito... insomma, le ho provate tutte, ma oltre una certa velocità non vado. E in più, anche suonandola lentamente, mi fa comunque schifo. Quindi per forza di cose, prendo la via della frustrazione.


Citazione di: Vu-meter il 25 Aprile, 2017, 12:49 PM
Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 09:24 AM
A suonare male non mi diverto, accumulo frustrazioni e basta. Io mi divertirei se riuscissi a suonare quello che mi pare con scioltezza... non ho più voglia di mettermi lì a ripetere lentamente lo stesso passaggio per ore, tanto nel mio caso non miglioro.  Ogni giorno mi domando: ma perché quel tizio su youtube che suona da meno tempo di me, riesce a suonare quella cosa lì che a me viene una schifezza? Forse la chitarra non fa per me, ormai non sono più un principiante, ma sono ancora troppo lontano dal livello a cui pensavo di arrivare quando iniziai a suonare.


1) intanto bisognerebbe controllare il tuo sistema nervoso, per verificare se ha dei problemi o meno

Troppe volte diamo per scontato che "siamo tutti uguali", ma non è affatto vero. Quella parte che a me piace definire come 'meccanica' ( che poi altri non è che il sistema nervoso ) ci fa differire di parecchio. Io ad esempio ho una lesione al midollo subito sotto la nuca ( che se si espandesse, rimarrei a vegetare con solo gli occhi  e la lingua da poter muovere ) e ti garantisco che 'il collo di bottiglia' che crea, non permette alle informazioni che il cervello manda ti veicolare tranquillamente, ma le rallenta, per cui non potrò mai essere un velocista.
Ti ho dichiarato il mio problema, ma possono essere davvero migliaia le cose da verificare ( nervi, tendini, ecc.. ) .

Morale: un velocista DEVE avere il sitema nervoso perfetto al 100%


2) E' possibile che sbagli a studiare.
Altra cosa MOLTO sottovalutata è la qualità dello studio. Fare e rifare per ore NON garantisce affatto il risultato, serve ben altro: un metodo di studio consapevole che permetta al tuo cervello di apprendere davvero ciò che gli stai chiedendo.

Morale: il metodo di studio ( è evidente dalle tue parole ) è sbagliato.


3) Non siamo tutti uguali neppure nel memorizzare le attività motorie richieste. Un grande campione di basket è ( MOLTO IN SOLDONI ) uno che riesce a memorizzare il gesto atletico ( salto, lancio, forza necessaria, direzione, ecc.. ) e richiamarlo quando ne ha bisogno, in base alla posizione, velocità, ecc..
Esiste una parte della nostra memoria che DEVE operare in quel modo e memorizzare movimenti e passaggi, divincolature, il tutto perfettamente al tempo che gli richiediamo. Ma non tutti i nostri cervelli hanno accesso alla memoria allo stesso modo.
Ti assicuro che conosco realmente una persona ( per usare un esempio in stile iperbole ) che dimentica i nomi dei figli e occorre ricordarglieli in continuazione, figurati i nomi di parenti, amici o conoscenti .. non ne azzecca uno. Una volta, non so come, chiamò mia moglie 'Dolores' e io ho riso per giorni.
Ci sono perfino dei corsi per poter imparare ad usare al meglio la nostra memoria. Non è affatto detto che un individuo in grado di memorizzaren perfettamente una cosa ( che so : le strade, i libri, o chissà cosa altro ) sia in grado di memorizzare i gesti tecnici che servono per suonare.

Morale: modificando il metodo di studio, si può cercare di verificare le tue capacità di memorizzare gesti tecnici legati allo strumento


4) Non tutti abbiamo la stessa velocità di pensiero. Non c'entra niente l'intelligenza o la furbizia o altre qualità, sto parlando della velocità della nostra mente di trasmettere comandi a nervi, tendini, ecc .. Posso essere INTELLIGENTISSIMO e magari velocissimo nello svolgere calcoli matematici o risolvere equzioni, ecc..  e magari essere relativamente lento nell'elaborare i movimenti fisici che richiedo al mio corpo.



Smetti di raffrontarti agli altri e smetti di credere che perchè uno fa una cosa, che anche l'altro possa farla. NON E' VERO.
Molti dicono "Hendrix suonava senza conoscere la musica" . A prescindere che questa cosa NON E' VERA, ma poi basta chiedere a chi lo afferma : " E tu sei Hendrix ?" per fargli rendere conto che evidentemente, anche volendo credere alla leggenda falsa legata al suo suonare, nel suo caso, non vale, altrimenti non staremmo lì a parlarne.




Morale finale : NON SIAMO TUTTI UGUALI.

TUTTI POSSIAMO MIGLIORARE con uno studio MIRATO e CONTROLLATO, creato in modo che "scriva" nella nostra mente le cose che ci servono. Se smetterai di raffrontarti e cercherai un metodo di studio diverso, potrai finalmente iniziare a migliorare e godere delle cose che potrai fare.

Non saprei cos'è sbagliato nel mio metodo di studio, seguo i consigli che danno un po' tutti gli insegnanti. Tra l'altro il mio vecchio insegnante diceva che ero uno dei suoi allievi migliori, ma non gli ho mai creduto... oppure c'è mia mamma che dice che sono fissato, che non è vero che suono male e che sono perfezionista (ma lei cosa ne capisce di chitarra??). Sul fatto che non siamo tutti uguali sono d'accordo, ma mi ero autoconvinto del contrario. Il mio maestro diceva che chiunque può diventare veloce, e la stessa cosa c'è scritta nel libro Ditones di Begotti: non esistono persone con i tendini più o meno veloci, conta solo quanto ci si esercita e come ci si esercita. Ok che è Begotti e non uno qualsiasi, ma a quanto pare di cavolate ne spara anche lui...

Max Maz

Ma, perdonami, serve tutta sta gran velocità?
Nel senso, riesci ad esprimerti  al di là dell'aspetto tecnico?   :-\
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 02:32 PM


Non saprei cos'è sbagliato nel mio metodo di studio, seguo i consigli che danno un po' tutti gli insegnanti. Tra l'altro il mio vecchio insegnante diceva che ero uno dei suoi allievi migliori, ma non gli ho mai creduto... oppure c'è mia mamma che dice che sono fissato, che non è vero che suono male e che sono perfezionista (ma lei cosa ne capisce di chitarra??). Sul fatto che non siamo tutti uguali sono d'accordo, ma mi ero autoconvinto del contrario. Il mio maestro diceva che chiunque può diventare veloce, e la stessa cosa c'è scritta nel libro Ditones di Begotti: non esistono persone con i tendini più o meno veloci, conta solo quanto ci si esercita e come ci si esercita. Ok che è Begotti e non uno qualsiasi, ma a quanto pare di cavolate ne spara anche lui...



Begotti è sicuramente un ottimo chitarrista e credo ( non lo so perchè non ho mai seguito una sua lezione ) sia anche un buon insegnante, ma ignora che ci siano centomila patologie leate al sistema nervoso e siccome nel suo vissuto è bastato lavorare duro, crede sia così per tutti.

Ci sono patologie, difetti e altre millemila differenze tra un fisico e l'altro, malgrado lui non se ne renda conto perchè per sua fortuna non è stato toccato da nessuna di esse. Parla con uno che ha la distonia focale, ad esempio 8 malattia comune a molti musicisti, per altro ) e poi mi dici ..
Pensa che esistono anche cose contrarie , come la 'malattia del virtuoso' ( sindrome di Ehlers-Danlos), ossia una patologia che rende le articolazioni eccezionalmente mobili ed i tessuti elastici e che avvantaggia grandemente i movimenti del musicista ( un esempio di chi ha saputo sfruttare questa patologia è Niccolò Paganini, che ne soffriva ) .



Citazione di: Max Maz il 25 Aprile, 2017, 02:35 PM
Ma, perdonami, serve tutta sta gran velocità?
Nel senso, riesci ad esprimerti  al di là dell'aspetto tecnico?   :-\


Giusto anche questo punto di vista . La musica NON E' velocità, necessariamente.



"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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StormOTLB

Fosse solo la velocità il problema...

Elliott

Secondo me fai bene a smettere  :etvoila:


Fidelcaster

Citazione di: StormOTLB il 25 Aprile, 2017, 02:32 PMIn realtà non mi riferisco tanto al singolo errore, ma al mio modo di suonare nell'insieme. Per come lo sento io, è ancora troppo da principiante.

Attenzione, perché questo vuol dire proprio prendere la "via delle conclusioni". Che il tuo modo di suonare sia "troppo da principiante", è un giudizio che formuli confrontandoti con un'ideale di come ritieni che dovresti essere: dopo un certo tempo dovrei essere in un certo modo. Cioè, tu ti sei inventato di sana pianta uno standard assoluto (il tempo che ci si mette a raggiungere un obiettivo è invece una funzione di tanti fattori, diversi da persona a persona), che ti sei imposto e rispetto al quale ti senti in difetto.

In realtà, è solo il singolo errore che conta, non il bilancio che così sprezzantemente fai di te stesso. Il tuo "livello" cambia in continuazione, proprio nella misura in cui affronti e risolvi i singoli, concreti problemi. Il tempo che dedichi a giudicarti è tempo che sottrai all'unica attività che può migliorarti, e produce quella frustrazione che ti fa perdere di vista l'unica cosa che può darti la motivazione per migliorarti: il piacere di imparare.

CitazioneSuonando e registrando qualsiasi brano, anche il più semplice del mondo, quando mi riascolto c'è sempre qualcosa che non va. O vado fuori tempo, o sporco qualche nota, o qualche bending non è proprio intonato, o semplicemente ad una certa velocità non ci arrivo.

Essere in grado di capire dove sbagliamo è un'ottima cosa, altrimenti non potremmo correggerci; e la constatazione degli errori ci è tanto più utile quanto più è precisa. Il problema, ripeto, è quando da questa saltiamo alle conclusioni (bilanci, generalizzazioni) andando dietro alle quali smettiamo di occuparci di timing, bending, plettrata ecc. e ci concentriamo solo su quel vuoto che pensiamo di avere dentro, o su quel destino a cui temiamo di essere condannati, ai quali vorremmo porre rimedio o sfuggire divenendo per magia infallibili.

Ma l'unico modo per migliorarci per davvero è rimanere "sul pezzo", badare ai singoli errori (QUEL bending, QUEL lick) e alle singole soluzioni e, soprattutto, non prestare attenzione ESCLUSIVAMENTE agli errori. Tu scrivi "quando mi riascolto c'è sempre qualcosa che non va", ma non spendi una parola su QUELLO CHE VA. Qualcosa che non va ci sarà sempre, rassegnati, nessuno è infallibile. Dire: "voglio smettere perché faccio sempre degli errori" è come dire: "voglio smettere perché sono un essere umano". Se nel bilancio che trai tieni conto degli errori ma non dei successi, o se tieni conto più degli errori che dei successi, puoi star certo che il bilancio è sbagliato.

Hai scritto: "il mio vecchio insegnante diceva che ero uno dei suoi allievi migliori, ma non gli ho mai creduto... oppure c'è mia mamma che dice che sono fissato, che non è vero che suono male e che sono perfezionista (ma lei cosa ne capisce di chitarra??)": quindi ritieni di essere scarsissimo, negato, eppure di capirci non solo più di tua mamma (che non saprà nulla di chitarra, ma magari sarà in grado di capire se stai infastidendo lei e il vicinato, o meno), ma persino tanto da poterti dire convinto che una persona in realtà molto più esperta di te, il tuo maestro, ti stia mentendo. Non sarai piuttosto tu ad avere una convinzione (sbagliata) sul tuo valore personale, che ti porta a cercarne conferme badando solo agli errori e prendendo la "via delle conclusioni", anziché trarre anche dalle "cose che vanno" e dall'apprezzamento degli altri la motivazione per rimanere con i piedi per terra, sulla "via delle domande", per migliorare costantemente e... sbagliare sempre meglio? ;D Uno dei più grandi musicisti del XX secolo, Vladimir Horowitz, è considerato uno dei migliori pianisti di tutti i tempi anche perché sbagliava benissimo: di errori ne faceva più di altri pianisti, ma i suoi li noti solo se conosci bene il brano eseguito, perché tutto quello che suonava (errori compresi) comunque suonava bene.


CitazioneQuando sbaglio non imbocco la via delle conclusioni, almeno non subito: prima prendo la via delle domande, poi siccome non trovo risposte prendo la via della frustrazione. Prendiamo come esempio Master of Puppets, brano che vorrei suonare da sempre. Ho provato ad impugnare il plettro in maniera diversa, a fare movimenti meno ampi e a far penetrare il plettro il meno possibile nelle corde, mi sono esercitato molto lentamente, ad inclinare il plettro diversamente dal solito... insomma, le ho provate tutte, ma oltre una certa velocità non vado. E in più, anche suonandola lentamente, mi fa comunque schifo.

Come ho scritto sopra, l'unico modo per migliorarci è badare ai singoli errori (QUEL bending, QUEL lick) e alle singole soluzioni. Da quel che scrivi, è evidente che hai già fatto tanti tentativi, in buona fede. Capisco lo scoraggiamento che stai provando. Ma se ci sono dei singoli errori concreti che finora non sei riuscito a correggere, anche in questo caso saltare a conclusioni è la cosa sbagliata da fare. Ad esempio, se c'è un problema di tecnica che non riesci a risolvere, perché non apri un thread nel forum per chiedere aiuto agli altri? Siamo qui per questo. Non posso dire altro su questo argomento, perché appunto si tratta di valutare caso per caso cosa va corretto. Ma una di una cosa penso sia bene ti convinca: per sviluppare la tecnica strumentale (andare a tempo, fare bending intonati, eseguire passaggi veloci, speed picking, sweep picking, tapping ecc. ecc.) non serve alcun talento (posto che non ci siano dei problemi fisiologici del tipo di cui ha scritto Vu). Servono costanza e metodo. La costanza viene meno se quando sbagli prendi la "via delle conclusioni" e ogni sessione di studio diventa (per tua scelta!) fonte di frustrazione anziché del piacere di suonare e di imparare; il metodo può essere sbagliato (perlomeno per te), e questa è una questione pratica, concreta, che non ha niente a che fare con il fare schifo e l'essere negati.


Citazioneper forza di cose, prendo la via della frustrazione.

No, non per forza di cose: per abitudine, probabilmente, e per scelta.

Avevo detto che non ti avrei più importunato, mannaggia!  :acci: È che conosco bene la situazione in cui ti trovi, credimi.
:ditanaso:

Fidelcaster

Citazione di: Elliott il 25 Aprile, 2017, 06:57 PM
Secondo me fai bene a smettere  :etvoila:

Se questo tipo di frustrazioni le prova solo con la musica, forse sì. Personalmente sospetto che le cose non stiano così...
:ditanaso:

kappajolly

Mi permettete di essere brutale? Se frequenti questo forum avrai letto che c'è un utente in Africa che non può più suonare perché ha avuto un incidente, c'è gente che soffre l'approccio e la passione alla musica per via di problemi fisici, patologie ecc, Vu ha confidato 2 suoi problemi molto intimi (mi dispiace da morire ti giuro Vu) che lo limitano... alla luce di tutto questo, il tuo insistere mi da molto fastidio devo essere sincero, perché parli di aria fritta alla luce dell'esistenza di persone che invece sono costrette a non suonare o quasi..."Non sono veloce, non faccio questo che quello su youtube fa dopo studi brevi, dopo tutti questi anni non dovrei essere più un principiante ma invece lo sono ecc ecc"...
Qual'è il senso del tuo tread? Ti hanno risposto: o sbagli metodo o sbagli nel modo di approcciarti alla vita... l'unica cosa che dovresti fare secondo me è andare da un altro maestro e spiegare tutto e vedere insieme a lui di migliorare... un maestro bravo che ti faccia capire il perché non migliori... se no piangiti addosso e lascia la chitarra, domani inizi a giocare a calcio balilla e ti lamenterai che non fai i trick di youtube e lascerai anche quello... e via dicendo...

StormOTLB

Citazione di: Fidelcaster il 25 Aprile, 2017, 07:28 PM

Se questo tipo di frustrazioni le prova solo con la musica, forse sì. Personalmente sospetto che le cose non stiano così...

Sono così di carattere, infatti diverse cose a cui tengo diventano come una gara. Non sopporto l'idea di essere inferiore agli altri, ed è una cosa che mi porto dietro fin da piccolo. Grazie per tutto ciò che hai scritto, fa riflettere.

Citazione di: kappajolly il 25 Aprile, 2017, 07:43 PM
Mi permettete di essere brutale? Se frequenti questo forum avrai letto che c'è un utente in Africa che non può più suonare perché ha avuto un incidente, c'è gente che soffre l'approccio e la passione alla musica per via di problemi fisici, patologie ecc, Vu ha confidato 2 suoi problemi molto intimi (mi dispiace da morire ti giuro Vu) che lo limitano... alla luce di tutto questo, il tuo insistere mi da molto fastidio devo essere sincero, perché parli di aria fritta alla luce dell'esistenza di persone che invece sono costrette a non suonare o quasi..."Non sono veloce, non faccio questo che quello su youtube fa dopo studi brevi, dopo tutti questi anni non dovrei essere più un principiante ma invece lo sono ecc ecc"...
Qual'è il senso del tuo tread? Ti hanno risposto: o sbagli metodo o sbagli nel modo di approcciarti alla vita... l'unica cosa che dovresti fare secondo me è andare da un altro maestro e spiegare tutto e vedere insieme a lui di migliorare... un maestro bravo che ti faccia capire il perché non migliori... se no piangiti addosso e lascia la chitarra, domani inizi a giocare a calcio balilla e ti lamenterai che non fai i trick di youtube e lascerai anche quello... e via dicendo...

Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso, comunque credo che tu abbia ragione: se iniziassi a giocare a calcio balilla la vivrei allo stesso modo...

Max Maz

Pensaci bene a tutto quanto scritto finora e torna a calarti,  più serenamente che puoi, nella realtà.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


kappajolly

Scusa me se sono stato duro nel dirti le cose... impara a vivere le cose nella loro naturalezza ma soprattutto di accontentarti.... siamo 6 miliardi di persone non saremo mai i migliori... vivi la chitarra e prendi quello che puoi... non fai malmsteen? Amen fai altri artisti, concentrati su altri generi... se non sapessi fare la casa nel sole sarebbe un conto, ma il metal non è un genere facile


Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


kappajolly

Un brano dei pooh con un classico giro di accordi

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