Sondaggio
Domanda:
ma un musicista è un buon giudice di se stesso?
Opzioni 1: si
voti: 2
Opzioni 2: no
voti: 5
Vado a spiegare. Suono con un gruppo country, e capita spesso che al termine della serata io e il bassista, suoniamo insieme da più di dieci anni, ci guardiamo e ci diciamo che abbiamo fatto schifo, e soprattutto parliamo male, in senso buono, del chitarrista - cantante. Però poi la gente e i proprietari dei locali ci dicono che siamo piaciuti molto, che al pubblico è piaciuto e ci richiamano. Ora la cosa mi fa ovviamente piacere, però ripenso a molte serate in cui mi dico "quanto abbiamo suonato bene, stasera siamo stati bravi" e poi non ci richiama nessuno, il locale non si complimenta.
Allora cosa c'è che non va? Noi musicisti non siamo in grado di capire cosa va e cosa non va? Oppure siamo dietro ad un idea di perfezione musicale, mentre al pubblico interessa solo l'energia e il Groove che esce fuori?
Da incapace quale sono voto No, ma un vero musico voterebbe Si. ::)
secondo me .... fondamentalmente ...... soddisfazione del pubblico/locale non è uguale ad essere buon musicista ..... :nea:
o meglio ... non è un'assioma.......o meglio ancora non è una garanzia
il groove è quello che spesso fa la differenza..... che fa impatto sul pubblico ....
i musicisti perfetti ( e perfetti nell'esecuzione ) non sempre hanno riscontri positivi
ho visto gente suonare con tante sbavature ma che era capace di "infiammare" e catalizzare l'attenzione
viceversa ho visto gente suonare come macchine ma senza entusiasmare
è difficile da giudicare :-[
Noi conosciamo i nostri limiti e soprattutto capiamo dove c'è qualcosa che secondo noi non va e come vorremmo farla, ma dalla parte del pubblico e del gestore molto spesso con vengono sentiti gli errori o percepite le nostre intenzioni, quindi fila tutto più liscio.
Inoltre molto spesso suoniamo e facciamo da contorno alla serata di chi viene nel locale o alla sagra, quindi l'attenzione principale è alle chiacchiere tra amici, al ballo o al cibo e alla fine se il pubblico ha passato una bella serata e il gestore ha incassato a sufficienza potresti aver suonato anche malissimo ma per il resto del mondo sei stato bravissimo.
essere bravi e far divertire non è un qualcosa di correlabile
conoscendo uno strumento e apprezzandone magari tecnicismi ci si aliena da chi è li per godersi lo show :)
Quando suono dal vivo mi rendo conto di essere SEMPRE impreciso nel timing e di aver suonato in modo poco pulito.
Sono davvero poche le volte che sono sceso dal palco veramente soddisfatto di come ho suonato.
Poi invece spesso arriva lì la gente (Anche musicisti) e mi fanno i complimenti per i suoni, per il playing ecc.
Negli anni ho imparato a essere meno critico verso me stesso e a pensare principalmente a divertirmi. Tanto so benissimo quali sono i miei limiti e ci penso a casa a lavorarci [emoji41]
schiappa
Io non sono un musico perciò, non ho diritto di voto ma, in maniera assolutamente cinica e, sperando di non essere frainteso (nel senso, nulla di personale e diretto all'esempio che hai portato), rigiro la domanda: ma l'ascoltatore, è un buon giudice sul suono che appaga le proprie orecchie e che lo diverte?
Citazione di: Elliott il 13 Febbraio, 2017, 07:27 PM
Io non sono un musico perciò, non ho diritto di voto ma, in maniera assolutamente cinica e, sperando di non essere frainteso (nel senso, nulla di personale e diretto all'esempio che hai portato), rigiro la domanda: ma l'ascoltatore, è un buon giudice sul suono che appaga le proprie orecchie?
Bella domanda [emoji6]
schiappa
Citazione di: Elliott il 13 Febbraio, 2017, 07:27 PM
Io non sono un musico perciò, non ho diritto di voto ma, in maniera assolutamente cinica e, sperando di non essere frainteso (nel senso, nulla di personale e diretto all'esempio che hai portato), rigiro la domanda: ma l'ascoltatore, è un buon giudice su qualcosa che lo diverte?
Il punto è questo!!!
Non è detto che chi suona bene abbia più successo di chi chi fa divertire.... anzi!!!!
Citazione di: Santi il 13 Febbraio, 2017, 07:03 PM
Negli anni ho imparato a essere meno critico verso me stesso e a pensare principalmente a divertirmi. Tanto so benissimo quali sono i miei limiti e ci penso a casa a lavorarci [emoji41]
:quotonegalattico:
Secondo me capiamo subito se abbiamo suonato bene o male, ma il pubblico, ( almeno la maggior parte di loro ) non si accorge di questo, o non ci fanno caso, solo qualche musicista presente magari nota qualche imprecisione, infatti la maggior parte delle volte arrivano i complimenti a fine serata, anche se noi non siamo soddisfatti della nostra prestazione.
Vi racconto questa storia che è emblematica, tutti gli anni un locale in estate organizzava la festa della birra e sempre ci chiamava a suonare ( più di una serata ) con il gruppo di rythm e blues E.B.Band con tanto di sezione di fiati, un giorno il cantante viene colpito dalla raucedine :scared: al concerto ( il gestore ci obbliga a suonare ) prova a cantare due tre pezzi poi abbandona........ avevamo dei strumentali 3-4 pezzi...... così sul palco abbiamo deciso di suonare strumentali anche brani che prevedeva la voce, a fine concerto il pubblico ha applaudito e il gestore ci ha fatto i complimenti come sempre, dicendoci..... " Bravi come sempre ! " perciò..... :etvoila:
Citazione di: Elliott il 13 Febbraio, 2017, 07:27 PM
Io non sono un musico perciò, non ho diritto di voto ma, in maniera assolutamente cinica e, sperando di non essere frainteso (nel senso, nulla di personale e diretto all'esempio che hai portato), rigiro la domanda: ma l'ascoltatore, è un buon giudice sul suono che appaga le proprie orecchie e che lo diverte?
L'ascoltatore è sempre un buon giudice per il semplice fatto che è lì per ascoltarti
Bisogna vedere anche il contesto dove si suona, se suoni davanti ad un pubblico che è li per ascoltarti, allora il pubblico è un buon giudice, ma se mangia, beve e balla, allora la critica conta fino ad un certo punto......
Per la mia piccola esperienza cio' che si sente fuori è estremamente diverso da cio' che si sente dentro, sul palco. Ho avuto la fortuna di suonare davanti a 30 persone ed a 500 persone. In palchi piccoli con fonici di fortuna ed in palchi enormi con service professionalissimi. Alcuni sono persino venuti a stringermi la mano..ma....io....non sono mai e dico mai soddisfatto di cio' che suono. Non sono mai soddisfatto perche' so che ogni volta avrei potuto fare meglio. Avrei potuto dare piu attenzione ad una certa nota, avrei potuto curarla di piu', avrei potuto farla soffrire di piu o avrei potuto farla scappar via. Sono fatto cosi . Il pubblico non è mai un buon giudice per me perchè tende a gratificarti sempre. Magari sono amici o magari banalmente non ne capiscono molto ( tecnicamente )e fanno caso solo al lato emotivo della tua musica. Ma io so che avrei potuto farli emozionare di piu. Di fatto non sono nemmeno soddisfatto di quello che ho suonato quando sono in studio dopo 5 album mi ritrovo sempre a riascoltare il mix e criticare le mie parti...anche se l'album vende 1000 copie. Dal giappone un giorno è arrivata una recensione su un album nostro dove parlava di me in toni positivi ed io sinceramente mi sono persino vergognato un po perchè sentivo quei commenti inappropriati. In onestà credo sia un bene perchè mi spinge a studiare di piu' anche se la musica per me non è il mio lavoro. Mi spinge a volermi migliorare.Il pubblico non è piu' quello di un tempo. Lo trovo meno esigente di quello di 20 anni fa ed anche se magari l'applauso lo si strappa a dispetto del fatto che stanno bevendo una birra annoiati io....penso sempre " se fossero stati qui dentro non avrebbero nulla da applaudire" .
Lo vedo distratto .... ammorbato da una misica live sempre più scontata e scomoda perchè oggi a differenza di 20 anni fa non si va in un locale per sentire un nuovo gruppo di musica originale di cui hai sentito parlare....ma vai a bere qualcosa e se c'è musica speri sia a basso volume perchè ne hai le scatole piene del trambusto.
schiappa
Per me :
- in una band è la somma dei singoli che deve emergere e non l'individualità.
- un musicista deve essere un buon giudice verso sé stesso (ma io intendo nella creazione della propria musica).
- chi paga per ascoltarti, al 80% ti conosce già e quindi sa cosa aspettarsi mentre chi ti ascolta nel pub di provincia od alla sagra paesana lo fa distrattamente tra un rutto e l'altro.
- cosa vuole la gente ? Ci sarà un motivo se a 70 anni i Rolling Stones riempiono ancora gli stadi ?
Citazione di: Cold_Nose il 14 Febbraio, 2017, 02:59 AM
Per me :
chi ti ascolta nel pub di provincia od alla sagra paesana lo fa distrattamente tra un rutto e l'altro.
Ti ringrazio per aver espresso con estrema ed efficace sintesi il mio concetto :D :D
Citazione di: maestro ciminiera il 13 Febbraio, 2017, 04:21 PM
Vado a spiegare. Suono con un gruppo country, e capita spesso che al termine della serata io e il bassista, suoniamo insieme da più di dieci anni, ci guardiamo e ci diciamo che abbiamo fatto schifo, e soprattutto parliamo male, in senso buono, del chitarrista - cantante. Però poi la gente e i proprietari dei locali ci dicono che siamo piaciuti molto, che al pubblico è piaciuto e ci richiamano. Ora la cosa mi fa ovviamente piacere, però ripenso a molte serate in cui mi dico "quanto abbiamo suonato bene, stasera siamo stati bravi" e poi non ci richiama nessuno, il locale non si complimenta.
Allora cosa c'è che non va? Noi musicisti non siamo in grado di capire cosa va e cosa non va? Oppure siamo dietro ad un idea di perfezione musicale, mentre al pubblico interessa solo l'energia e il Groove che esce fuori?
Ti sei risposto da solo.
Grazie delle tante risposte. Io ovviamente mi riferivo alla situazione in cui la gente ti ascolta, anche a me è capitato spesso di suonare in posti dove devi fare da accompagnamento alla serata (cena o bevuta), e in quei casi sei apprezzato soprattutto se non fai troppo rumore (quanto è difficile far capire questa cosa ai cantanti)- non devi disturbare.
Altra cosa, io non mi riferivo alla mia prestazione come chitarrista, dopo 35 anni conosco i miei pregi e difetti, e tra i primi c'è che comunque suono sempre al mio livello (basso, ma raramente faccio errori, non rimane nessuno a bocca aperta, ma nessuno se ne va schifato).
Quello che non capisco, considerando il suono che esce dal gruppo, è la dinamica che scatta, che fa si che il pubblico apprezzi serate in cui sai che la band ha fatto quasi schifo, mentre in serate in cui tu sai che la band ha suonato benissimo ma non scatta nulla