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La scelta di un brano

Aperto da Elliott, 15 Luglio, 2016, 03:16 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

sircbg

Citazione di: Elliott il 16 Luglio, 2016, 08:13 AM
Anche io - per ovvi motivi - approccio solo "parti" di brani ma, penso che non sia l'approccio migliore.

A mio avviso, lo studio intero di un brano a livello didattico sia molto efficace perché, devi misurarti sia con le parti ritmiche, che con l'accompagnamento che con i soli.

Quello che noto, e spero di non allinearmi anche io a tale tendenza, c'è una abitudine alquanto diffusa di trascurare le parti di accompagnamento e/o ritmiche a favore delle melodie e dei soli. Certo...da ben altra soddisfazione ma penso - e mi baso su convinzioni mie personali sviluppate con il mio percorso di studio (quindi, altamente soggetto ad errore) - che a lungo andare, avere una fortissima disparità di padronanza tra le parti ritmiche/accompagnamento e soliste, sia limitante.

Vero è che BB King dichiarava che lui "non sapeva suonare gli accordi" ma...a parte il fatto che magari - già come non sapesse suonare gli accordi - sia inarrivabile per molti colleghi...e poi, BB King...che gli vogliamo dire?  :etvoila:

Ricordo però una frase letta da qualche parte circa la chitarra di accompagnamento che diceva circa "tutti si ricordano del chitarrista nel momento del solo ma, pochi notano che il chitarrista per 1/5 della canzone è protagonista ma per il resto...accompagna. Ed è in questi 4/5 che un chitarrista fa la differenza"




Avevo in mente piu` che altro i cosidetti riff. Pero` hai ragione Elliott.
C'e` la tendenza, che ho avuto anch'io nei primi tempi, di imparare solo l'assolo per compiacerti di quei risultati tecnici che hai ottenuto. Il problema e` che studiavo alcuni assoletti (per dirne un paio Knocking on heaven's door e Nothing else Matter) in cui, non conoscendo la ritmica, imparavo senza batter ciglio la tablatura tralasciando completamente l'armonia che si instaurava tra ritmica e assolo.

Per fortuna ho abbondanato questo modo di procedere da tempo, lo suggerisco a qualsiasi persona! Si fa piu` fatica, ma ne vale la pena!

Grand Funk

Citazione di: Elliott il 16 Luglio, 2016, 08:13 AM

Ricordo però una frase letta da qualche parte circa la chitarra di accompagnamento che diceva circa "tutti si ricordano del chitarrista nel momento del solo ma, pochi notano che il chitarrista per 1/5 della canzone è protagonista ma per il resto...accompagna. Ed è in questi 4/5 che un chitarrista fa la differenza"

Il mio maestro mi diceva
" L' improvvisazione devi averla dentro, se ce l'hai bene, se non ce l'hai è dura, perchè con lo studio puoi migliorare ma....., mentre la ritmica con lo studio si può migliorare decisamente "

A me improvvisare piace molto  :sbavv: ma quando ascolto certi chitarristi che fanno delle ritmiche che mi " acchiappano " sbavo  :sbavv: per esempio, Mark Farner dei Grand Funk era un grande chitarrista ritmico ( log. in ambito rock ) come solista era bravo ma niente di più, ma come ritmica sicuramente superiore, spesso me la sono studiata, cose semplici le faceva diventare sublimi, per il tipo di accordi, per l' incastro e le sonorità sempre in sintonia con il brano.


Elliott

Quando di parla di ritmica, nella mia mente prende forma in maniera istantanea e naturale Frank "Poncho" Sampedro.

Dopo....a ruota....JJ Cale

Moreno Viola

Citazione di: Grand Funk il 16 Luglio, 2016, 05:53 PM
" L' improvvisazione devi averla dentro, se ce l'hai bene, se non ce l'hai è dura, perchè con lo studio puoi migliorare ma....., mentre la ritmica con lo studio si può migliorare decisamente "

Senza voler assolutamente mettere in discussione la parola del tuo maestro, io la penso esattamente al contrario.
Secondo me la capacità di rendere "groovy" quello che si sta suonando è una propensione naturale che al massimo si può coltivare perchè emerga, ma se non c'è una base non credo ci sia molto da fare, mentre la capacità melodica ed improvvisativa avendo a che fare più con l'orecchio è più facile da migliorare con un impegno costante.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Max Maz

Citazione di: Moreno Viola il 17 Luglio, 2016, 11:09 AM
Citazione di: Grand Funk il 16 Luglio, 2016, 05:53 PM
" L' improvvisazione devi averla dentro, se ce l'hai bene, se non ce l'hai è dura, perchè con lo studio puoi migliorare ma....., mentre la ritmica con lo studio si può migliorare decisamente "

Senza voler assolutamente mettere in discussione la parola del tuo maestro, io la penso esattamente al contrario.
Secondo me la capacità di rendere "groovy" quello che si sta suonando è una propensione naturale che al massimo si può coltivare perchè emerga, ma se non c'è una base non credo ci sia molto da fare, mentre la capacità melodica ed improvvisativa avendo a che fare più con l'orecchio è più facile da migliorare con un impegno costante.

Non so dire perché mi escono male entrambe ma ho fiducia nello studio e nella perseveranza.  ::)
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Fidelcaster

Citazione di: Elliott il 16 Luglio, 2016, 08:13 AM
c'è una abitudine alquanto diffusa di trascurare le parti di accompagnamento e/o ritmiche a favore delle melodie e dei soli.

"tutti si ricordano del chitarrista nel momento del solo ma, pochi notano che il chitarrista per 1/5 della canzone è protagonista ma per il resto...accompagna. Ed è in questi 4/5 che un chitarrista fa la differenza"

:quotone:
:ditanaso:

Grand Funk

Citazione di: Max Maz il 17 Luglio, 2016, 11:14 AM
Non so dire perché mi escono male entrambe ma ho fiducia nello studio e nella perseveranza.  ::)

Lo studio e la perseveranza sono sempre fondamentali per crescere, infatti il mio ex maestro dice che con lo studio si può sempre migliorare, ma se una cosa l'hai anche dentro hai sempre qualcosa in più....


Elliott

Studio e perseveranza contano più del talento.
Un terreno, per quanto fertile che sia, se non lavorato e curato renderà sempre meno di un terreno meno fertile ma lavorato e concimato a dovere

Grand Funk

Mi dispiace ma non sono d' accordo, se io ho del talento mi basta studiare poco per essere nettamente più bravo di te che studi come un "matto" prendiamo per esempio Maradona ( scusami se ti porto per esempio il calcio ) Maradona si allenava poco e niente, fuori del campo aveva una comportamento all' opposto del perfetto sportivo, eppure......

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Grand Funk

Si, è l mio pensiero....  :etvoila: log. mi riferisco al rock e al jazz, mi viene in mente Miles Davis, con la tromba non ha mai fatto niente di particolarmente tecnico, poche note ma magiche, un mito nell' ambito jazz, ad averlo un poco di talento.....

Elliott

Io continuo a pensare invece che il talento senza studio è destinato a rimanere....una eterna promessa mentre, uno senza talento esclusivo, con studio e dedizione possa arrivare a lasciare tracce indelebili  :sisi:

....certo....poi c'è il caso su milioni ma, non fanno testo5

Grand Funk

Attenzione Elliott ho detto " poco " studio non " senza " è vero i talenti sono pochi, almeno quelli che sono riusciti ad emergere, poi quelli che non ci sono riusciti non si sà quanti sono..... ma se vai ad analizzare in fondo quelli che veramente hanno lasciato il segno nel panorama musicale sono i meno tecnici e sicuramente i più talentuosi..... 


Moreno Viola

Io credo molto nel talento naturale, ma questo non significa che chi ha la fortuna di aver ricevuto questo grandissimo dono non debba impegnarsi per coltivarlo e migliorare.
Facendo un parallelo con lo sport, ci sono persone atleticamente più portate e altre meno ma se le seconde si allenano con costanza possono ugualmente raggiungere grandi risultati.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Grand Funk

Sono perfettamente d' accordo con te, infatti non ho detto che il talentuoso non deve studiare o non deve applicarsi, solo può permettersi di farlo in maniera minore.

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