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La percezione di noi come chitarristi/musicisti in chi ci sta intorno

Aperto da Runner, 24 Giugno, 2019, 04:54 PM

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Santano


Moreno Viola

Citazione di: JourneyMan il 25 Giugno, 2019, 10:12 PM
A volte personalizzare è una scusa per non voler studiare e sforzarsi di studiare un brano. Quindi finisce che la personalizzazione diventa una versione semplificata e sciatta.

Può certamente essere vero, però mi trovo d'accordo solo in parte con questa affermazione.
Immagino Stevie Ray Vaughan piegato sul giradischi a ascoltare e riascoltare gli album di Albert King e a non alzarsi fino a quando non li esegue alla perfezione, ma un chitarrista più "pasticcione", Jimmy Page fa al caso nostro, lo vedo più come: "O.K. le note sono queste... dlen dlen dlen... la la la... SBRRRAAANNNGGG. Come lo intitoliamo questo brano?".

A parte gli scherzi, io preferisco un gruppo che trita un brano e lo ripropone alla sua maniera, magari anche per oggettivi limiti tecnici, rispetto ad una perfetta replica dell'originale.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



guest2683

Citazione di: Moreno Viola il 27 Giugno, 2019, 08:41 PM
Citazione di: JourneyMan il 25 Giugno, 2019, 10:12 PM
A volte personalizzare è una scusa per non voler studiare e sforzarsi di studiare un brano. Quindi finisce che la personalizzazione diventa una versione semplificata e sciatta.

Può certamente essere vero, però mi trovo d'accordo solo in parte con questa affermazione.
Immagino Stevie Ray Vaughan piegato sul giradischi a ascoltare e riascoltare gli album di Albert King e a non alzarsi fino a quando non li esegue alla perfezione, ma un chitarrista più "pasticcione", Jimmy Page fa al caso nostro, lo vedo più come: "O.K. le note sono queste... dlen dlen dlen... la la la... SBRRRAAANNNGGG. Come lo intitoliamo questo brano?".

A parte gli scherzi, io preferisco un gruppo che trita un brano e lo ripropone alla sua maniera, magari anche per oggettivi limiti tecnici, rispetto ad una perfetta replica dell'originale.

Ci sono riarrangiamenti tecnicamente poveri ma riuscitissimi nella storia della musica. Ce ne sono anche di non riuscitissimi, nonostante la profusione tecnica.
Per me conta l'intenzione. Hai fatto una versione tua perché ci tenevi a fare la tua versione, oppure hai fatto una versione tua solo perché non c'avevi nessuna voglia di studiarti il brano né voglia di sforzarti ad elaborare un arrangiamento alternativo?

Se mi trovo in una band in cui so per certo che l'andazzo predominante è quest'ultimo, preferisco emigrare a favore di una band che almeno faccia una versione filologicamente fedele.

Se invece c'è la volontà di studiare un proprio arrangiamento, qualsiasi siano le capacità dei musicisti, ben venga. Altrimenti, se non si prova, non si migliora mai e non si cresce. Però si deve aver voglia di provare, non di arrabattare tanto che ce frega, il pubblico è gnurante e io voglio sona'.

Moreno Viola

Citazione di: JourneyMan il 27 Giugno, 2019, 09:20 PM
Però si deve aver voglia di provare, non di arrabattare tanto che ce frega, il pubblico è gnurante e io voglio sona'.

Secondo me questo è un caso limite e comunque è un approccio che in poco tempo esaurisce la sua carica.
Giocoforza il gruppo sentirà l'esigenza di salire al gradino successivo o altrimenti finirà inevitabilmente per annoiarsi di se stesso.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


guest2683

Citazione di: Moreno Viola il 27 Giugno, 2019, 09:48 PM
Citazione di: JourneyMan il 27 Giugno, 2019, 09:20 PM
Però si deve aver voglia di provare, non di arrabattare tanto che ce frega, il pubblico è gnurante e io voglio sona'.

Secondo me questo è un caso limite e comunque è un approccio che in poco tempo esaurisce la sua carica.
Giocoforza il gruppo sentirà l'esigenza di salire al gradino successivo o altrimenti finirà inevitabilmente per annoiarsi di se stesso.

Solo sulla carta.
Nella realtà tutto è possibile. Ho suonato due anni con un gruppo del genere, abbiamo riscosso un successo che mai avrei immaginato possibile con quell'attitudine, questo ci ha consentito di avere tutti i locali a disposizione garantenroci un calendario di date frequenti e interminabile. E mi sono divertito un mondo. E quel gruppo mi mancherà sempre.
Sono tante le variabili che possono portare dei musicisti ad avere ottimi riscontri. Ovviamente abbiamo bilanciato bene quella clamorosa mancanza con altro.
Come dicevo, questo ci ha consentito un mega divertimento, una grande ubriacatura lunga due anni, ma no, non ci ha dato in due anni neanche un grammo in più di capacità di arrangiare qualcosa. Perché è finita? Non certo perché la carica di quella cover band stava esaurendosi ma perché ben tre di noi hanno cambiato città per diverse ragioni.

zap

Mah...personalmente trovo più stimolante 'rifare' i brani in modo pseudo-originale,piuttosto che identici.Nelle 4 principali band in cui ho suonato,abbiamo sempre reinterpretato e ci siamo divertiti parecchio perché liberi di variare anche le variazioni :) nonché piuttosto longeve.
Ammesso che decidessi di suonare in una vera tribute,tra l'imparare il repertorio è farlo suonare bene,ci impiegherei giusto un paio di anni...dopodiché comincerei ad annoiarmi,fine dell'avventura.

Santano

Ciò che mi lascia interdetto è che i 4 componenti della band restano convinti grazie alla accoglienza positiva del pubblico che finora li ha sentiti. Non ragionano in base a cosa è meglio o più bello ma sulla ricettività altrui.
Come se la scelta fosse condizionata da altri. Io che vengo a sentirti, a prescindere dal mio background, ti dico cosa e come devi suonare.
È qui il nocciolo della questione secondo me: suono per mio piacere. Perché dovrei assoggettarmi alla opinione di altri?


LoreM86

Un po' come quando con la band arriva il punto di rottura, quelli che vogliono mettere dentro pezzi commercialoni per aumentare il giro e le serate e quelli che vogliono rimanere fedeli alla linea

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guest2683

Citazione di: Santano il 28 Giugno, 2019, 08:08 AM
Ciò che mi lascia interdetto è che i 4 componenti della band restano convinti grazie alla accoglienza positiva del pubblico che finora li ha sentiti. Non ragionano in base a cosa è meglio o più bello ma sulla ricettività altrui.
Come se la scelta fosse condizionata da altri. Io che vengo a sentirti, a prescindere dal mio background, ti dico cosa e come devi suonare.
È qui il nocciolo della questione secondo me: suono per mio piacere. Perché dovrei assoggettarmi alla opinione di altri?

Non mi sento di biasimare i componenti del tuo gruppo, ma ti capisco bene.
Non posso rimproverarli perché ognuno fa le sue scelte legittime e ha un grado di compromesso. Le band più famose al mondo si assoggettano a un contratto discografico che prevede più vincoli e compromessi di quanto si possa pensare. Spesso anche gli artisti più affermati sono stati costretti a tirare fuori una hit contro la loro volontà.
Tu dirai: ma magari fosse questo il mio caso!
Appunto, perché ognuno ha il suo livello di compromesso.
Ti dico solo di valutare bene le tue opzioni e di non basarti solo su questo per fare le tue scelte.
Personalmente avrei finito per non avere mai un gruppo se avessi voluto dare retta davvero ai miei desideri. Io avrei voluto suonare per quell'unico ragazzino del pubblico che veniva e ingenuamente mi chiedeva: avete un brano dei Gamma Ray? Avrei voluto abbracciarmelo e dirgli: ma allora c'è speranza nel mondo!
Cosa dovevo dirgli? Che se avessimo fatto anche un solo brano dei Gamma Ray non avremmo neanche mai ottenuto una serata, oltre al fatto che i componenti della mia band neanche sapevano chi fossero i GR?
Mi è capitato tante volte di avere contatto con qualcuno del pubblico che aveva gusti più selettivi o raffinati, ma per uno di loro ce n'erano cento che invece avrebbero voluto solo brani di Ligabue, magari. E per fortuna noi gliene davamo solo uno.

Quindi non ti bloccare troppo su questo ragionamento e vedi davvero che possibilità hai di trovare alternative.

Piuttosto io spingevo sempre per una cosa perché questo sì per me era imperativo: aggiungere nuovi brani e studiarne di nuovi. Ovviamente li proponevo tenendo conto dei gusti di tutti, ma che li proponessi io o loro, l'importante era che la scaletta crescesse e si arricchisse.

Elliott

Se l'obbiettivo è fare serate ed ottenere consensi per farne altre, accontentare il pubblico mi pare più che logico.

Se suoni per divertimento e, "se facciamo la serata bene se no facciamo baldoria in sala prove e ci divertiamo lo stesso", allora la "frustrazione" di Santano trova una giustificazione.
La prima cosa da capire sono gli intenti ma molti by-passano presi dall'entusiasmo.
Per deformazione professionale è la prima cosa che cerco di captare all'inizio di ogni interazione; motivo per cui con 3 diverse band la storia è finita alla birra conoscitiva.

Tornando alle reinterpretazioni parziali però, bisogna ammettere che se reinterpreti delle parti lasciando inalterato il resto, la percezione del pubblico è di "delusione" e giustificano la cosa con incapacità di replicare la parte originale (c'è da dire che spesso è vero  :laughing:)

Santano

Sono stato chiaro fin da subito: suono per divertimento non mi interessano serate. Logico, se si presenta l'occasione di suonare live mi butto, fosse anche solo per curiosità. Non sono contrario per principio. Ma il consenso del pubblico proprio non mi interessa

Elliott

Tu, lo sei stato.
Ma loro?

Ad ogni modo, stavo giusto andando ad aggiornare il mio, di stato :(

guest2683

C'è una cosa che dimenticavo di aggiungere a proposito della percezione che gli altri hanno di noi come chitarristi.
E questa cosa dipende molto da noi e meno da loro. Quindi è una percezione, la loro, che possiamo influenzare.

Ed è questo: cerco sempre di comunicare quanto è fantastico suonare!
Suonare qualunque cosa emetta dei suoni, cercando di legarli e concatenarli per dire qualcosa, da una semplice piccola melodia, un ritmo percussivo o addirittura un sentimento complesso.
E nello specifico, la chitarra: quanto mi diverto, quanto mi mette alla prova, quanto mi rilassa, quanto riesco ad incanalare e dare il meglio di quello che ho, e quanto attraverso la musica si mobilitano le nostre migliori qualità, cosa che poi si ripercuote sulle nostre attività quotidiane, impercettibilmente o sensibilmente.

A volte riesco proprio a comunicarlo. A volte per niente, perché è chiaro che dipende anche da chi ti sta di fronte, di quanto vuol cogliere di quello che dici e di quanto si riesce a stabilire una comunicazione efficace (ci vogliono almeno due persone per comunicare. Se una sola delle due non trova la lunghezza d'onda giusta... non c'è comunicazione).


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