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La musica che non c’è più

Aperto da maestro ciminiera, 13 Giugno, 2017, 03:20 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

maestro ciminiera

No, non parlerò della superiorità degli LP rispetto ai CD o agli MP3, la musica che non c'è più è la mia, o meglio, il modo in cui vivevo la musica quando ero giovane. Meglio ancora, non si tratta di musica suonata, per quello l'età mi ha solo migliorato, ed anzi ho più spazi e più gente di qualità con cui suonare oggi rispetto a ieri.  La musica che non c'è più per me è quella che si ascoltava in religioso silenzio, possibilmente in cuffia a luci spente o appena soffuse per poter leggere le note dei dischi, imparando a memoria i nomi dei musicisti e carpendo quante più informazioni possibili dal retro delle copertine (se poi c'erano stampati i testi era l'apoteosi). Intanto bisogna fare un salto indietro nel tempo, io ho ...5 anni, ascolto musica da quasi 40 anni, dove per ascoltare musica intendo ascoltare seriamente rock o blues (per quanto la musica leggera della mia infanzia era meravigliosa) e allora non c'era internet con tutto il bene e il male che questo comporta, non c'erano quasi riviste specializzate (vabbè che queste non ci sono quasi nemmeno oggi), le radio passavano poco o nulla, le notizie su quali dischi comprare o ascoltare passavano di bocca in bocca tra gli appassionati (io per fortuna avevo 4 compagni di liceo che condividevano la mia passione) e soprattutto i soldi per comprare dischi non erano tanti. Se andava bene io riuscivo a comprare due LP al mese, le cassette erano fondamentali e fatte rigorosamente registrando il disco nella sua interezza, le compilation erano vietate. Quello che mi manca è questo, compravi un LP nuovo, lo ascoltavi tutto di seguito come minimo tre volte in due giorni, imparavi a memoria le note e poi potevi scegliere i pezzi migliori. Ascoltare musica era un rito solitario, la condivisione era successiva e solo finalizzata all'ampliamento delle conoscenze, non c'era fretta e tutto era carico di meraviglia; François Truffaut diceva che "la cosa bella della giovinezza è che tutto quello che fai lo fai per la prima volta", ed oggi ,naturalmente, quel senso di meraviglia, di scoperta, di gioia oggi , che ascolto la musica quasi solo in macchina andando al lavoro, non c'è più, per me ma credo per nessuno.

Vu-meter

Uh, che bel topic... malinconico, ma bello.

Non so bene cosa dire ... ci voglio ragionare un attimo...  :-\
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Andy_Azz

 :quotonegalattico: :quotonegalattico: :quotonegalattico: :quotonegalattico:

mi ci ritrovo molto nel tuo topic !

una volta si passava molto tempo nel negozio di musica  , sfogliando le novita o attendendo addirittura scalpitanti l'uscita di un nuovo disco !
poi lo si portava a casa , ancora sigillato ed iniziava il rito !  rigorosamente un rito in solitaria !
si partiva chiudendosi in camera , iniziando a scartare e studiare nei minimi dettagli la totalità del disco
si guardavano i disegni delle copertine (o le foto) , studiando i titoli dei brani e iniziando a dare una letta ai testi
a riconoscere ( o scoprire ) i nomi dei musicisti
poi si inseriva nel dispositivo ( lettore cd nel mio caso.... ) e via con le cuffie giganti e antirumore esterno...... a calarsi nelle atmosfere

:loveit:
mi mancano quei periodi ......
e non sono un nostalgico eh ?  :D
però questo lato del passato effettivamente mi manca
ma manca soprattutto questa fruizione della musica  :hey_hey:
Andy "Petru"
= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = 



" non c'è niente al mondo di difficile o impossibile ... "

" i limiti esistono solo nella nostra testa "

maestro ciminiera

Andy_Azz  sei molto più giovane di me, si vede dalla foto e dalla tua notazione sul fatto che aprivi i cd, ma mi fa piacere che ti ci ritrovi

Grand Funk

Citazione di: maestro ciminiera il 13 Giugno, 2017, 03:20 PM
No, non parlerò della superiorità degli LP rispetto ai CD o agli MP3, la musica che non c'è più è la mia, o meglio, il modo in cui vivevo la musica quando ero giovane. Meglio ancora, non si tratta di musica suonata, per quello l'età mi ha solo migliorato, ed anzi ho più spazi e più gente di qualità con cui suonare oggi rispetto a ieri.  La musica che non c'è più per me è quella che si ascoltava in religioso silenzio, possibilmente in cuffia a luci spente o appena soffuse per poter leggere le note dei dischi, imparando a memoria i nomi dei musicisti e carpendo quante più informazioni possibili dal retro delle copertine (se poi c'erano stampati i testi era l'apoteosi). Intanto bisogna fare un salto indietro nel tempo, io ho ...5 anni, ascolto musica da quasi 40 anni, dove per ascoltare musica intendo ascoltare seriamente rock o blues (per quanto la musica leggera della mia infanzia era meravigliosa) e allora non c'era internet con tutto il bene e il male che questo comporta, non c'erano quasi riviste specializzate (vabbè che queste non ci sono quasi nemmeno oggi), le radio passavano poco o nulla, le notizie su quali dischi comprare o ascoltare passavano di bocca in bocca tra gli appassionati (io per fortuna avevo 4 compagni di liceo che condividevano la mia passione) e soprattutto i soldi per comprare dischi non erano tanti. Se andava bene io riuscivo a comprare due LP al mese, le cassette erano fondamentali e fatte rigorosamente registrando il disco nella sua interezza, le compilation erano vietate. Quello che mi manca è questo, compravi un LP nuovo, lo ascoltavi tutto di seguito come minimo tre volte in due giorni, imparavi a memoria le note e poi potevi scegliere i pezzi migliori. Ascoltare musica era un rito solitario, la condivisione era successiva e solo finalizzata all'ampliamento delle conoscenze, non c'era fretta e tutto era carico di meraviglia; François Truffaut diceva che "la cosa bella della giovinezza è che tutto quello che fai lo fai per la prima volta", ed oggi ,naturalmente, quel senso di meraviglia, di scoperta, di gioia oggi , che ascolto la musica quasi solo in macchina andando al lavoro, non c'è più, per me ma credo per nessuno.

:quotonegalattico:

Maestro io sono più anziano di te, perciò ti capisco al 100%, mi ricordo quando ascoltavo la musica al buio, in cuffia e sdraiato sul letto, aveva tutto un altro " sapore " ( i Black Sabbath in particolare...... arieccoli !!!!!  :laughing: scusa Vu ! ) oppure prendevi la copertina dell' LP e mentri ascoltavi ti facevi trasportare dalle foto o dai disegni in visioni attinenti alla musica..... bei tempi.....  :'(
Sai ho fatto un post simile ( pochi giorni fà ) su FB il titolo era " Il rock che non c'è più " logicamente ho messo un video dei Grand Funk Railroad "   :-\  forse in futuro lo proporrò anche nel forum, rischierò di passare per " matusa " non fà niente, correrò il pericolo  :etvoila:

Fostex

Citazione di: maestro ciminiera il 13 Giugno, 2017, 03:20 PM
le cassette erano fondamentali e fatte rigorosamente registrando il disco nella sua interezza, le compilation erano vietate

Qui ci riconosco un'intera generazione!  :D
Tuttora se voglio trasferire della musica, ad esempio su chiavetta per poi ascoltarla in auto tendo a copiare tutto l'album e ascoltarlo tutto di seguito e non una compilation che mi sa di qualcosa incompleto, anche quando so già che poi non tutti i brani mi piacciono e spesso li salto.
Deve essere proprio una "forma mentis" dovuta al periodo quando l'album veniva concepito già dagli autori come un tutt'uno.
Conosco più di una persona che non concepisce l'idea di non possedere il supporto fisico che sia LP, CD o altro.
Insomma, una generazione dove la musica aveva anche una forma fisica ben definita e collezionabile con tanto copertina che ne delineava un'immagine visiva (direi ora sostituita dal videoclip).

Però è anche vero che è stato un periodo più o meno definito.
La generazione prima di noi concepiva la musica come brano unico (o meglio due, lato A e lato B) in fondo più simile ad ora.
La generazione prima di loro la sentiva alla radio e prima ancora dalle orchestrine, quindi non la possedevano fisicamente.
In fondo siamo cresciuti con un'idea anche un po' feticistica del come fruire la musica che non ha completamente a che fare con quello che è la musica stessa.





Max Maz

Ogni nuovo disco un'avventura, le copertine, i musicisti, le foto, le traduzioni dei testi in inglese, vocabolario alla mano, perchè se non so cosa dice un testo io non riesco a cantarmelo dentro.

Solo in camera, stereo acceso ... emozioni a non finire.

Questo tempo non c'è più, o meglio, è molto più difficile da ricavare.  :goodpost:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Grand Funk

Citazione di: Max Maz il 13 Giugno, 2017, 07:51 PM
Questo tempo non c'è più, o meglio, è molto più difficile da ricavare.  :goodpost:

:quotonegalattico:

Sante parole Max......  :reallygood:

Moreno Viola

Citazione di: Max Maz il 13 Giugno, 2017, 07:51 PM
Questo tempo non c'è più, o meglio, è molto più difficile da ricavare.  :goodpost:

Ecco io la penso esattamente allo stesso modo. Non è la musica che non c'è più ma il tempo per fruirne e in parte e anche colpa nostra e soprattutto delle generazioni che ci hanno preceduto ma questo è un altro discorso.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

 :goodpost:

Io riesco ancora a vivere quei momenti.  Il mio lavoro è fatto di tantissimi chilometri in solitudine dove godo, nel silenzio della mia intimità,  della musica che amo.

Non mi tolgono romanticismo gli MP3, spotify etc... anzi, grazie a queste meravigliose invenzioni ho sempre con me scorte a sufficienza.

Però una cosa mi manca: attendere il giorno di uscita del disco e, scoprire solo in quel momento la copertina, la tracklist, il libretto ddi testi/la busta porta LP.
Ecco...Questo aspetto mi manca assai .

In realtà mi mancano anche le audio cassette registrate in presa diretta dal disco del tuo amico/fratello/cugino con i titoli scritti rigidamente a matita perché, l'audiocassetta è invenzione all'avanguardia che consente di sovraincidere :o

Max Maz

Tra il divano ed il volante Elliott c'è un mondo di differenza per me.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Elliott

Dipende come vivi l'auto Max  :etvoila:

Nessun divano è mai riuscito a donarmi l'intimità che mi regala l'auto.

Mettersi in viaggio "quando Milano dorme ancora" immerso nella musica che ami è sensazione che mi far star bene.
Ricordo solo un momento che mi sa regalare sensazioni migliori ed è quando leggo "Abbiamo registrato i seguenti movimenti sul suo conto: accredito emolumenti "


Max Maz

Passo tantissime ore in auto Elliott ma non posso chiudere gli occhi e lasciarmi rapire come facevo un tempo davanti allo stereo.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



AlbertoDP

Citazione di: Elliott il 13 Giugno, 2017, 10:22 PM
:goodpost:

Io riesco ancora a vivere quei momenti.  Il mio lavoro è fatto di tantissimi chilometri in solitudine dove godo, nel silenzio della mia intimità,  della musica che amo.

Non mi tolgono romanticismo gli MP3, spotify etc... anzi, grazie a queste meravigliose invenzioni ho sempre con me scorte a sufficienza.



Su questo mi trovo in sintonia con Elliott. Forse per il fatto di non passare così tante ore in macchina come Max, riesco a sentire l'ascolto in macchina come un momento intimo.
Se mi manca qualcosa, è il tempo di ascoltare musica con gli amici, sezionare le canzoni, scambiarsi opinioni, fare classifiche... Questa dimensione è proprio scomparsa. Esiste in parte on line, anche qui su jamble ad esempio, ma non è la stessa cosa di essere nella stessa stanza a condividere la stessa musica  :'(

zap

Anche se mi riconosco al 1000% nel topic Di Maestro...e ne ho ascoltata molta e di generi diversi,ora...non so perché  ma mi risulta difficilissimo ascoltare musica.

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