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L'irrilevanza del rock classico nell'era della "musica perfetta"

Aperto da Vu-meter, 20 Aprile, 2020, 05:49 PM

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Vu-meter

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Grom68

C'è da riflettere. Il fenomeno della easy production che ha inflazionato il mercato deprimendo la cultura musicale dei più giovani è reale e ne abbiamo discusso più volte. Che non ci sia bisogno di essere in grado di suonare uno strumento o di saper cantare per fare un disco è sotto gli occhi di tutti, e che questo stia mettendo in difficoltà molti di coloro che hanno investito sulla propria preparazione musicale è altrettanto evidente. È secondo me evidente anche che sta cambiando il tipo di conoscenza necessaria a produrre musica di massa. È più importante saper utilizzare il computer ed avere qualche cognizione compositiva che saper suonare...


robland

Non ho neanche un centesimo dell'esperienza di questo tizio. Quindi non mi soffermerò sul settore della registrazione e della produzione.

Ma non credo che "l'irrilevanza del rock classico" derivi dai computer e dal superamento dell'imperfezione, quindi in pratica dalla tecnologia.
Secondo me è un cambiamento culturale assai più ampio in cui anche la tecnologia della registrazione c'entra, ma c'è ben altro ed è una questione di natura sociale ed economica.

Moreno Viola

Riguardo alla mancanza di "imperfezione" nella musica moderna con me sfonda una porta aperta.

Uno dei motivi principali per cui fatico ad entusiasmarmi per dischi realizzati da band giovani, ma anche per album di grandi nomi storici pubblicati negli ultimi vent'anni, ha proprio a che fare con l'eccessiva perfezione "formale" che li contraddistingue, e sono convinto che il problema non sia tanto Pro Tolls, ma semmai l'utilizzo che se ne fa in questa direzione.

Io preferisco di gran lunga sentire la stecca di un grande cantante rispetto all'esecuzione palesemente ritoccata e resa perfetta di un pessimo cantante.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Santi

Io sono d'accordo con robland. Non credo che sia la tecnologia ad aver affossato la musica "suonata".

Dobbiamo capire una cosa. Gli anni d'oro del rock sono stati più o meno dai 60's ai 90's. Dalla fine degli anni 90 ad oggi è avvenuta la più grande rivoluzione che l'uomo abbia conosciuto: è eaploso internet. Questo ha cambiato il mondo, ragazzi.

È cambiato il modo di ascoltare e di fruire la musica.
Pertanto la musica è semplicemente andata dietro al mondo che cambiava, come è sempre successo da quando la musica stessa esiste.

Durante gli anni d'oro del rock vivevamo in un mondo che oggi non esiste più. Quindi oggi le rockstar fanno trap, ballano twerkando ecc ecc.

Il rock è una nicchia.
Una nicchia dove però ci sono decine di migliaia di artisti che si propongono.
Pochissima domanda, offerta spropositata. Persino io quando voglio andare alla ricerca di qualche bravo emergente sono in imbarazzo. C'è talmente tanta offerta che non sai chi scegliere, e alla fine se devi mettere un sottofondo mentre cucini ti rifugi nei soliti noti.
Di artisti bravi ce ne sono, ma il rumore di fondo è talmente assordante che non emergono.

Su una cosa però la penso controcorrente.
È vero che la musica suonata sta morendo.
Tuttavia le competenze musicali restano fondamentali.
Se io sono un beatmaker, ma non so che cos'è una scala maggiore, non conosco l'armonia, gli intervalli, non so fare i suoni, difficilmente riuscirò a fare una canzone interessante (persino in generi come EDM, rap ecc.).
E poi ci vogliono comunque le idee.
Magari sono i vst a suonare al posto mio e magari la progressione armonica me la butta giù il software.
Ma l'idea del brano, il tema, il gusto per i suoni e per creare l'atmosfera sono ancora cose in cui una macchina non può arrivare.

Forse suonare uno strumento é sempre meno rilevante, ma per fare musica, per fortuna, servono ancora i musicisti.

È che noi ci siamo scelti lo strumento sbagliato, ahahah.

luvi

Citazione di: Santi il 21 Aprile, 2020, 02:26 AM
Forse suonare uno strumento é sempre meno rilevante, ma per fare musica, per fortuna, servono ancora i musicisti.

È che noi ci siamo scelti lo strumento sbagliato, ahahah.

Chi la dura, la vince!!  :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

robland

Vabbè, diciamo che con le donne la chitarra funziona sempre meglio che suonando un computer, dai.  :laughing:


Elliott

In tutta la discussione, ci vedo un errore di fondo e diffuso; errore, inteso, rispetto al mio punto di vista, chiaramente.

Concentrarsi sul genere, è un errore. Il rock è imperfetto perché fatto da musicisti mediocri senza formazione. Il Rap...idem. Il blues, che te lo dico a fare. Etc... Parlo, chiaramente, dalle origini e da quello che ha definito il genere.
La musica, si basa su strutture matematiche ed in quanto tali, deve essere perfetta. Cosa rende grande una composizione, è l'abilità dell'autore di tenere il volume delle emozioni più alte rispetto quello della matematica.


robland

Sono perfettamente d'accordo.

Ma se il rock è più di nicchia oggi io sono convinto che il motivo stia nel cambiamento sociale e nella crescita economica della civiltà occidentale. Si è ridotta l'estensione del terreno culturale nel quale prima prolificava.

Elliott

Ai giovani, il rock piace.
Ho un campione piccolo, molto personals ma questo campione, conferma l'interesse per il rock contemporaneo e classico.

Sicuri, che non siamo vittime di una nostra percezione, rassegnata che ci ha fatto commettere l'errore di pensare che - il veicolo principale della sua diffusione, ossia la condivisione one to one, fosse impotente versus la diffusionecdi massa di internet? Forse, ci siamo beati troppo del materiale lasciando il primo strumento di condivisione per efficacia, ad una generazione che ha iniziato a condividere ciò che aveva tra le mani perché nulla, gli è stato trasmesso considerandoli con troppa sufficienza "aridi"?

robland

Sto cercando in ogni modo di non essere vittima di percezioni e di indagare a mente aperta (aiutato anche da un coinvolgimento emotivo molto relativo, perché in fondo la faccenda non mi deprime più di tanto, né considero il rock veicolo esclusivo di emozioni e verità, figuriamoci). Quindi leggo con interesse.

Per me non è questione di aridità, perché non esistono generazioni migliori nel passato e peggiori nel presente (questo sì che sarebbe un errore percettivo e storico). Semplicemente cambiano le società*, gli interessi, i contesti e i generi nell'ambito dei qusli le generazioni raccontano le proprie emozioni. I valori non c'entrano. Non vedo una perdita di valori, per il fatto che io non individuo alcuna età dell'oro dei valori.

*posso anche approfondire ma per ora risparmio il pippone.  :laughing:

Moreno Viola

Io credo che l'analisi di Rick Beato sia focalizzata sulla ricerca di una perfezione "disumanizzante" che raffredda proprio l'ambito delle emozioni.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott

Io non ho guardato il video  :-[ ho commentato i vs commenti :(


robland

Citazione di: Moreno Viola il 21 Aprile, 2020, 01:14 PM
Io credo che l'analisi di Rick Beato sia focalizzata sulla ricerca di una perfezione "disumanizzante" che raffredda proprio l'ambito delle emozioni.

Vero. Ma inevitabile. È un po' come i nostalgici della racchetta di legno nel tennis, dell"elettronica della formula 1 ecc.
La tecnologia raffredda tutto, soprattutto per chi come noi è cresciuto a cavallo delle due epoche.

A me faceva già tristezza quando i musicisti andavano in sala a orari diversi ognuno ad aggiungere la propria parte, senza registrare insieme. Già allora mi sembrava un prodotto artisticamente e emotivamente svilito.
Però al produttore e al fonico era indifferente (anzi...). Ora che pure i due suddetti hanno preso la mazzata per via della tecnologia a buon mercato, si lamentano anche loro.

Moreno Viola

Citazione di: robland il 21 Aprile, 2020, 01:43 PM
La tecnologia raffredda tutto, soprattutto per chi come noi è cresciuto a cavallo delle due epoche.

Sono assolutamente in disaccordo.

La tecnologia non è il male, anzi è la "materia prima" per un'invenzione fondamentale per l'esistenza di questo forum, ovvero quella dell'elettromagnete.

Come sempre il problema non è il mezzo ma l'uso che se ne fa.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


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