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L'amatoriale appagato

Aperto da Elliott, 10 Aprile, 2017, 08:23 AM

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Max Maz

Passi il tempo a pensare che con qui 500 potevi farci un viaggetto di piacere.   :facepalm2:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

Citazione di: Max Maz il 11 Aprile, 2017, 02:23 PM
Continuo a pensare che ci si sente più inetti a suonar male uno strumento da 3.000 euro che non da 300.  :altalena:


Questo è solo perchè il subconscio accampa delle giustificazioni. Da ragazzo l'ho fatto anche io: incolpavo lo strumento di non essere buono e pensare che lo facevo anche con chitarre di qualità ( c'è da ridere eh ?  :laughing: ) . Ma nascondersi dietro ad un dito, che senso ha  ? Come dice Luvi, bisogna invece accorgersi che hai margini di miglioramento e lavorare su quelli.
iamo un po' tutti "sfaticati" e crediamo che esista la ricetta per suonare bene senza sforzo. Se senti invece parlare professionisti del calibro di Stern, Scofield, Metheny, ma anche Vai , Satriani, Petrucci, Gilbert e compagnia, in tutta onestà hanno ammesso i grandi sacrifici fatti per studiare tantissimo e con grande sforzo.

Finchè avremo leggende metropolitane DEL TUTTO FALSE che ci raccontano che Jimi Hendrix non studiava o non aveva studiato, ci sentiremo sempre degli inetti, ma la realtà è ben altra cosa.


"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Elliott

Citazione di: Vu-meter il 11 Aprile, 2017, 04:40 PM
Se senti invece parlare professionisti del calibro di Stern, Scofield, Metheny, ma anche Vai , Satriani, Petrucci, Gilbert

Mi hai escluso volutamente o è una dimenticanza?

Vu-meter

Citazione di: Elliott il 11 Aprile, 2017, 04:43 PM
Citazione di: Vu-meter il 11 Aprile, 2017, 04:40 PM
Se senti invece parlare professionisti del calibro di Stern, Scofield, Metheny, ma anche Vai , Satriani, Petrucci, Gilbert

Mi hai escluso volutamente o è una dimenticanza?


:acci:  Dimenticanza, scusa ..  :sorry: :sorry: :sorry:


:abbraccio: :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
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Fostex

Citazione di: Vu-meter il 11 Aprile, 2017, 04:40 PM
Finchè avremo leggende metropolitane DEL TUTTO FALSE che ci raccontano che Jimi Hendrix non studiava o non aveva studiato, ci sentiremo sempre degli inetti, ma la realtà è ben altra cosa.

A suo tempo  girava anche voce che Hendrix riusciva a suonare qualsiasi pezzo di legno.
Infatti io ho sempre suonato esclusivamente pezzi di legno che mi faceva tanto Hendrix...
Poi ho capito che ero io quello de legno  :cry2:

futech

Citazione di: Vu-meter il 11 Aprile, 2017, 04:40 PM

Finchè avremo leggende metropolitane DEL TUTTO FALSE che ci raccontano che Jimi Hendrix non studiava o non aveva studiato, ci sentiremo sempre degli inetti, ma la realtà è ben altra cosa.

uh cavoli...ed io che ci credevo, infatti non studi(av)o pensando di poter fare come lui... :firuli: :sarcastic:


Qual

Vu-meter

Citazione di: futech il 11 Aprile, 2017, 05:02 PM
Citazione di: Vu-meter il 11 Aprile, 2017, 04:40 PM

Finchè avremo leggende metropolitane DEL TUTTO FALSE che ci raccontano che Jimi Hendrix non studiava o non aveva studiato, ci sentiremo sempre degli inetti, ma la realtà è ben altra cosa.

uh cavoli...ed io che ci credevo, infatti non studi(av)o pensando di poter fare come lui... :firuli: :sarcastic:

Tu ci scherzi, ma sono tante le persone che "rinfacciano" all'insegnante, quando dà degli esercizi che reputano inutili ( e quando mai uno studente reputa utili degli esercizi ?  :sarcastic: ) che Hendrix suonava "lo stesso" , senza rendersi conto di quanto Hendrix ne sapesse ed avesse studiato.
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luvi

Ci sono però molti e diversi modi di studiare... non tutti riescono a prendere il via con i libri della Berkley, per dire!

Io sono stato per molto tempo del tutto refrattario alla teoria (e lo sono tutt'ora a dire il vero, intesa come studio fine a sè stesso) ma ho poi scoperto (più esattamente, alcuni fortunati incontri con musicisti eccellenti mi hanno fatto scoprire) che ci sono modalità efficaci per introiettarla divertendosi e senza dover memorizzare per forza una marea di nozioni, che specialmente se uno non ha molto tempo diventano pesantissime ed allontanano dal piacere di suonare...

Tra l'altro non sempre è la conoscenza della teoria a fare la differenza...
Le prime cose da sviluppare restano sempre il timing (questo sconosciuto per tanti), la pronuncia delle note e la "sintassi" del fraseggio, che possono essere sviluppati anche su terreni musicali molto semplici, una bella base con due accordi per dire.

Noto in molti grande rammarico o imbarazzo perché consci di suonare molto meno bene di quanto vorrebbero, ma spesso si è anche vittime di insegnamenti non particolarmente mirati alla propria situazione...

Beninteso, trovare il metodo di studio giusto non è facile, altrettanto importante però è non rassegnarsi...mai!!  :reallygood:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

L'alibi dell'insegnante ha le gambe corte.

Se non ti viene il dubbio  al terzo cambio maestro  ci sono poche speranze per il futuro.  :-\
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Eh, ma non è affatto facile trovare l'insegnante che abbia il metodo giusto per farti superare l'empasse!
Spesso cambi insegnante, ma la filosofia, l'approccio ed il percorso restano in buona parte gli stessi...

Ho fatto l'esempio della Berkley School, perché il suo metodo rappresenta uno "standard" che sforna da anni migliaia di musicisti ben preparati.
Il metodo funziona, ma non con tutti e ci sono esempi illustri di musicisti importanti che non solo non hanno studiato nelle scuole, ma che asseriscono che se non si fossero divertiti musicalmente non avrebbero studiato nemmeno...

Un esempio lampante che non può certo dare adito a dubbi circa la perizia tecnica e musicale acquisita con metodi "alternativi" di studio è Pat Metheny!
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

Certo Luca, l'allievo deve riuscire però  dare fiducia all'insegnante prima di capire  se  la strada è giusta o meno per lui.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Fostex

Citazione di: Elliott il 10 Aprile, 2017, 08:23 AM
Ma l'appagamento passa anche, ed in maniera determinante dall'oggetto. Mi chiedevo, andando contro alla mia filosofia, perché mai l'acquisto di un oggetto deve essere giustificata dalla capacità di sfruttarlo al meglio? L'oggetto appaga è fuori di dubbio e penso che, il doverne dare una giustificazione a se stessi mortifichi l'entusiasmo. Io non sono un collezionista di oggetti; lamia filosofia me lo ha sempre impedito (non solo nella musica). Se si riesce a non cadere nel tranello di credere che sia lo strumento e non le mani ed il cuore...se si riesce a non divenirne schiavi e considerare l'acquisto in se come veicolo di appagamento...credo che il possedere gli oggetti del desiderio sia realmente appagante. Anche più di quanto facciamo finta di pensare perché in realtà...sappiamo quanto lo sia.
Dopo una vita a picchiare (saltuariamente e con lunghe pause) legni con manici torti, pickup intermittenti collegati allo stereo di casa... dopo aver visto in questi ultimi anni, figli di amici 12/14enni imbracciare Fender e Gibson con nonchalance... mi sono deciso che anche io a 55 compiuti forse potevo azzardare l'oggetto di marca senza badare troppo se fosse ridicolmente sovradimensionato alle mie capacità e meriti.
Niente di ecclatante che avrebbe potuto minare i rapporti familiari ma, insomma, una taglia più grande che niente niente magari mi da un margine di crescita...

Sarà il nuovo giochino, sarà che "che fai mo che l'hai pagata la lasci li a prendere polvere?", sarà che imbracciare uno strumento di qualità e ben settato da più piacere a tutti i sensi, ma in sei mesi credo di essere migliorato come non era da anni. Intendiamoci: da scarso a discretamente scarso, che per me è molto.

Mi sono accorto che il mio tocco da zappatore non è solo implicabile alla mia rozzezza innata e non educata da un maestro ma anche perché cercavo di sopperire inconsciamente a una risposta dello strumento che non mi poteva dare abituandomi così ad un'impostazione sbagliata.

Un po' come quando mi hanno convinto a cambiare gli sci che ho scoperto non solo di saper sciare ma che ancora mi diverte e non è solo fatica, questo upgrade mi ha fatto capire che, certo entro i miei limiti, ho ancora margini di miglioramento. Insomma, mi ha fatto capire che se voglio e tempo permettendo c'è ancora molto che io possa imparare.

In definitiva mi sono convinto anche io, fermo sostenitore che non è lo strumento che fa il musicista, che forse un po' si.

luvi

Citazione di: Max Maz il 11 Aprile, 2017, 07:04 PM
Certo Luca, l'allievo deve riuscire però  dare fiducia all'insegnante prima di capire  se  la strada è giusta o meno per lui.

Quel che dici è vero ed è anche molto difficile valutare lucidamente da parte dell'allievo, me ne rendo assolutamente conto.

Eppure la didattica ha gravi colpe a volte... io le ho vissute abbondantente sulla mia pelle, studiando per molti anni con diversi insegnanti (anche di caratura) senza però riuscire a concretizzare quello studio in vantaggi nel suonare...
Imparavo delle cose, certo, ma nessuno mi mostrava come utilizzarle nella pratica in modo semplice, per elaborare uno stile, una personalità musicale, per costruire frasi di senso compiuto.
Se non avessi potuto intravedere ad un certo punto, tra l'altro quasi per caso, un modo di vedere la musica e lo studio completamente diverso, per certi versi spiazzante perché basato essenzialmente sul linguaggio e la comunicazione melodica, ma che mi conquistò nel profondo e che non ho mai più abbandonato, il mio percorso musicale sarebbe arrivato di lì a poco a conclusione certa perché ero finito su un vero e proprio binario morto e ne avevo ormai anche piene le tasche!!  :sonocotto:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


zap

CitazioneIo sono stato per molto tempo del tutto refrattario alla teoria
Ahimè...io lo sono tutt'ora,ma ho sempre cercato metodi cosidetti alternativi che mi facessero capire per vie traverse quello che mi poteva soddisfare.
In fondo non lo faccio per lavoro e quindi non importa se ci metto un anno a capire una cosa che richiederebbe un mese.

luvi

Citazione di: zap il 11 Aprile, 2017, 07:32 PM
CitazioneIo sono stato per molto tempo del tutto refrattario alla teoria
Ahimè...io lo sono tutt'ora,ma ho sempre cercato metodi cosidetti alternativi che mi facessero capire per vie traverse quello che mi poteva soddisfare.
In fondo non lo faccio per lavoro e quindi non importa se ci metto un anno a capire una cosa che richiederebbe un mese.


Sacrosanto! Tempi e modi devono essere funzione del tempo che si ha a disposizione e degli obiettivi che ciascuno si intende dare.

La mia indole, ad esempio, è sempre stata portata alla ricerca del senso melodico e ritmico nell'improvvisazione, ma i miei insegnanti non riuscivano a comprendere che uno studio incentrato su quegli aspetti, meno teorico e più "suonato", mi avrebbe condotto a risultati più gratificanti ed immediati piuttosto che imparare a memoria i nomi degli intervalli creati da una certa scala su un certo accordo, cosa che non riuscivo a fare facilmente e che non mi portava alcun beneficio, se non nel momento in cui riuscivo (per conto mio, raramente, con grande frustrazione e dispendio di tempo) a tradurla in musica suonata (peraltro finendo per non impararne i nomi degli intervalli a memoria in ogni caso!! :lol:).
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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